venerdì 3 luglio 2015

PADIGLIONE TIBET / 80° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama


PADIGLIONE TIBET
ideato e curato da Ruggero Maggi

Santa Marta Congressi – SpazioPorto – Venezia
9 maggio – 2 agosto 2015

con il Patrocinio del Comune di Venezia





LUNEDI' 6 LUGLIO 2015  APERTURA STRAORDINARIA
per celebrare l'80° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama



Caro Dalai Lama felice compleanno,
ottant'anni sono un bel traguardo soprattutto se contrassegnati da tragedie e pericoli che Sua Santità ha saputo affrontare con serenità e saggezza. La Compassione, tra i sentimenti umani, è senz'altro quello meno sentito, ma il Dalai Lama da questo ha attinto per abbracciare tutti gli esseri senzienti.

Padiglione Tibet - il padiglione per il paese che non c’è – progetto ideato e curato da Ruggero Maggi per il Comitato Padiglione Tibet, si pone l’obiettivo di far incontrare la sensibilità della cultura contemporanea occidentale con quella tibetana e di coinvolgere il sistema Arte per non far dimenticare la realtà dell'universo tibetano. Proponendo installazioni di forte impatto emozionale e coinvolgendo artisti del mondo della pittura, tra cui Gillo Dorfles ed il Premio Nobel Dario Fo, della scultura, della performance, del video, della musica, dal 2011, anno della sua realizzazione come evento parallelo alla Biennale di Venezia, Padiglione Tibet ha creato un ponte sensibile tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale e un luogo fisico, reale e tangibile di incontro tra le differenti anime che lo compongono: artistica, sociale e culturale, religiosa.

Padiglione Tibet è felice di celebrare il compleanno di Sua Santità con un'apertura straordinaria che prolunga l'abituale orario di visita, arricchendo il proprio programma con una serie di eventi che quest'anno assumono una particolare rilevanza grazie all'iniziativa Anno del Dalai Lama: Sua Santità Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, il 6 luglio 2015 (20° giorno, del 5° mese dell’anno tibetano 2142) compirà 80 anni. Oggi il Dalai Lama non è soltanto la massima autorità del popolo tibetano, ma anche un punto di riferimento fondamentale per decine di milioni di persone in tutto il mondo. La  Fondazione per  la Preservazione  della  Tradizione Mahayana (FPMT), il Progetto L’Eredità del Tibet e il Comitato Padiglione Tibet, come atto di affettuoso e sentito omaggio all’opera di questo altissimo testimone del nostro tempo, tra l’altro insignito nel 1989 del Premio Nobel per la Pace, hanno deciso di dedicare al Dalai Lama il prossimo anno tibetano (2142,  “Anno della Pecora di Legno” che è iniziato il 19 febbraio 2015 e terminerà l’8 febbraio 2016), organizzando all’interno dell’Anno del Dalai Lama eventi artistici, insegnamenti spirituali e conferenze.


Lunedì 6 luglio 2015 tre significativi momenti scandiranno questa giornata.

ORE 18.00
Tulku, le incarnazioni mistiche del Tibet" (testo di Piero Verni e fotografie di Giampietro Mattolin) che prende in esame la peculiare tradizione tibetana dei lama reincarnati. Nel corso della serata verranno proiettate fotografie di Giampietro Mattolin scattate in occasione della importante festa per gli 80 anni del Dalai Lama che si è tenuta a Dharamsala (India settentrionale) il 21 giugno 2015.

ORE 21.15
Orizzonte performance di danza contemporanea di Ksette
coreografia di Kappa con Elisa Ferri, Melissa Simionato, Giuseppe Spinelli.
[…] cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare. (Eduardo Galeano)

ORE 21.45
In collaborazione con la Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (FPMT) è inoltre in programma un concerto serale di Alberto Fortis per pianoforte e voce.  La scaletta alternerà i classici del repertorio del cantautore ad alcuni brani del suo album più recente, Do L’Anima. Fortis segue il Dalai Lama fin dagli Anni Ottanta e da sempre è sensibile ai temi sociali e umanitari, tanto da essere stato nominato ambasciatore UNICEF “a tutela dei bambini della popolazione nativo-americana Navajo” e testimonial di A.I.S.M. (Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla). Considerato il limitato numero di posti dell'Auditorium e l'eccezionalità dell'evento, il concerto per pianoforte e voce di Alberto Fortis verrà proiettato in diretta, da Padiglione Tibet, sulla facciata della Chiesa di Santa Marta a partire dalle 21.45.




PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l’anima.

Dedicato alle vittime del recente terremoto che ha devastato il Nepal, il Tibet, il Bangladesh e l'India.

Artisti PADIGLIONE TIBET
Piergiorgio Baroldi, BAU, Carla Bertola - Alberto Vitacchio, Giorgio Biffi, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Pino Chimenti, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma - Gennaro Ippolito, Giglio Frigerio - Fabrizio Martinelli, Ivana Geviti, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Oronzo Liuzzi - Rossana Bucci, Silvia Mariani - Christine Davis, Gianni Marussi - Alessandra Finzi, Fernando Montà, Lorenza Morandotti - Francesco Maglia snc, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Tiziana Priori - Simonetta Chierici, Roberto Scala - Bruno Cassaglia, Anna Seccia, Lucia Spagnuolo, Roberto Testori, Micaela Tornaghi.

Video arte
Francesca Lolli, Marco Rizzo.

Testi di
Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Stefano Antichi, Elisabetta Bacci, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giulia Fresca, Chiara Gatti, Alexander Larrarte, Ruggero Maggi, Cristina Romieri, Giuliana Schiavone, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali.

Artisti della mostra Tibet… c'è poco da ridere (da un'idea di Ruggero Maggi, a cura di Dino Aloi)
Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.

Amdo – il paese del XIV Dalai Lama
mostra fotografica di Giampietro Mattolin  presentata da Piero Verni

Milarepa
di Coco con la presentazione di Chiara Gatti



ENTRATA LIBERA orari: martedì – domenica 11.00/19.00 - chiusura: lunedì

PROSSIMI APPUNTAMENTI: 2 agosto 2015 finissage

per informazioni:

PADIGLIONE TIBET  - Santa Marta Congressi - SpazioPorto
FERMATA 'SANTA MARTA' da cui dista 50 metri

DALLA STAZIONE FERROVIARIA DI VENEZIA Linee ACTV 41, 51 fermata “Santa Marta”
DA PIAZZALE ROMA Linee ACTV 41, 51, 61, fermata “Santa Marta”
DA SAN MARCO Linee ACTV 42, 52, 62, fermata “Santa Marta”

Sponsor
CFLI, SpazioPorto, TreD s.r.l., NCA Engineering Srl, Tecnodomes, FabLab Fondazione Mike Bongiorno, Buduar, Atelier51, Arduino, Caim, The Heritage of Tibet, FPMT, Dossier Tibet, Iscos, Associazione Italia-Tibet, Associazione Vimala, La Casa del Tibet.

Note:
[] La figura di Giuseppe Coco (Biancavilla, Catania 1936 – 2012) è entrata nell'immaginario comune per le celebri illustrazioni che hanno animato, a partire dagli anni Sessanta, con ironia e straordinario humor nero, le pagine di testate famose. Come Comix, il Corriere della Sera, Epoca, Horror, La Gazzetta dello Sport, L’Espresso, la Repubblica, La Domenica del Corriere, La Settimana enigmistica, Panorama, Relax e Zoom; oltre a celebri e popolarissimi periodici stranieri, da Playmen a Punch, da Hara Kiri al The Saturday Evening Post. (Chiara Gatti)

[] La FPMT (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana) è un’organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei suoi valori attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio alla comunità. La FPMT Italia appartiene a questa rete internazionale costituita da centri di insegnamento buddhista, centri di meditazione, centri di ritiro, monasteri per monaci e monache, case editrici, hospice, centri di cura e altri centri di servizi per la comunità.


[] Quella tibetana era una civiltà di grande valore, poco sviluppata dal punto di vista del progresso materiale ma incredibilmente progredita sotto il profilo della ricerca filosofica e interiore. Il Progetto L’Eredità del Tibet nasce dalla consapevolezza dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca, con le sue modeste energie, di contribuire alla conoscenza degli elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il “Messaggio dei Tibetani”.




QUILIANO / DIFFUSA dal 10 al 19 luglio 2015




DIFFUSA 2015 - Il Comune di Quiliano, attraverso il SACS (Spazio Arte Contemporanea Sperimentale), organizza per il mese di luglio: una serie di mostre coordinate in un unico evento, un'importante occasione culturale dedicata al mondo dell'arte contemporanea diffusa sul territorio. La manifestazione coinvolge associazioni di settore, gallerie d'arte e artisti in diversi spazi espositivi. Gli artisti potranno esporre opere prodotte con qualsiasi linguaggio: pittura, scultura, ceramica, grafica, installazioni, video e altro.

Calendario mostre

Biblioteca Civica A. Aonzo

Piazza della Costituzione 1, Quiliano
- Inaugurazione rassegna venerdì 10 luglio ore 20.30
- Inaugurazione Galleria Virtuale SACS
- Inaugurazione Villa Maria
- Performance di Angelo Pelizza "Il Sarto bianco"


Galleria virtuale SACS

(Biblioteca Civica A. Aonzo)
Video d'animazione del nuovo spazio
espositivo virtuale del SACS
10/19 luglio
Organizzazione: SACS
Orario: martedì, mercoledì, venerdì 15.00- 18.00/martedì, giovedì, sabato 9.00-12.00





Collettiva virtuale
Presentazione di Sandro Bongiani
Artisti:
Giovanni Bonanno - Bruno Cassaglia - Renato Cerisola - Ruggero Maggi - Cristina Sosio



Villa Maria
Piazza della Costituzione 1, Quiliano
10/19 luglio
Organizzazione: SACS
Orario: tutti i giorni ore 20.30-23.00

Associazione Culturale Spaces
Vado Ligure
La bellezza del segno significante
Artisti:
Fernando Andolcetti - Dmitry Babenko - Francesca Biasetton - Anna Boschi - Bruno Cassaglia - Cinzio Cavallarin - Cinzia Farina - Lia Franzìa - Luciano Laschi - Alfonso Lentini - Enrico Roberto Morelli

Circolo degli Artisti
Albissola Marina
Girando.... girando sulla scala del mondo
Artisti:
"JOTAF" Jorge Felix Diaz (Cuba) - Carlos Ferrando (Spagna) - Jorge Hernandez (Colombia) - "MOJO" Edmond Haxhiu(Albania) - Constantin Neacsu (Romania) - Fatos Ribaj (Albania) - Danièle Sulewich (Francia) - Daniel Tavares (Brasile) -"ELPUENTEA" Carlos Puente de Ambrosio (Spagna)

Gruppo Kapra
Kapra in villa
Artisti:
Roberto Gaiezza - Giacomo Lusso - Ylli Plaka - Aldo Pagliaro - Carlo Sipsz

Circolo Culturale Eleutheros
Albissola Marina
ab imis
Artisti:
Sandro Beltramo - Silvia Celeste Calcagno - Carlos Ferrando i Belles - Giuliana Marchesa - Franco Repetto

Fotogalleria Incantations
Genova
Artisti:
Sei movimenti (il canto della terra) Davide Marino
HOLYDAYS (il canto della terra) Alessandra Cevasco

Museo a Cielo Aperto di Camo
Camo (Cuneo)
Divini devoti
Artisti:
Daniele D'Antonio - Jimmy Rivoltella -

Convento dei Frati Cappuccini
Via Convento, Quiliano
11/19 luglio
Inaugurazione sabato 11 luglio ore 20.30
Organizzazione: Associazione Culturale QUIARTE
Orario: tutti i giorni ore 20.30-23.00

CIBO
Artisti:
Donatella Bartoli - Ombretta Bellotti - Luciana Bertorelli - Luigi Francesco Canepa - Cecilia Cavicchini - Gabry Cominale - Cecilia Cossetta - Giovanna Crescini - Claudio De Pasquale - Giuseppe Facchinello - Astrid Fremin -Rosanna La Spesa - Giuseppe Lorenzi - Cristina Mantisi - Giovanni Massolo - Ingrid Mijich - Paola Occorsio - Vittorio Patrone - Ylli Plaka - Laura Peluffo - Mariella Relini - Annamaria Rossini - Bruna Salvo - Renza Laura Sciutto - Gabriella Soldatini - Giovanna Sturniolo - Elisa Traverso Lacchini -

Oratorio di San Sebastiano
Piazza della Chiesa, Valleggia
Parco Archeologico Naturalistico San Pietro in Carpignano
Chiesa San Pietro in Carpignano, Valleggia
18 e 19 luglio
Organizzazione: SACS
Orario: 20.30-23.00
Installazione SACS... 10 anni di arte postale


Calendario eventi

Biblioteca Civica A. Aonzo
Venerdì 10 luglio ore 20.30
Inaugurazione rassegna
Inaugurazione mostra Villa Maria

Convento dei Frati Cappuccini
Sabato 11 luglio ore 20.30
- Inaugurazione mostra
- Concerto
HandHarp duo
- Ambra Katia Zunino
arpa celtica, arpe antiche
- Loris Lombardo
tabla, darbuka, cajon, handpan, udu,noci, glockenspiel, conchiglie

Villa Maria
Domenica 12 luglio ore 19.00
Incontro con il critico cinematografico Steve Della Casa e presentazione del libro "I 100 colpi di Hollywood Party"
Apericena a cura della Proloco Quiliano
Ore 21.30
Proiezione del film "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino
Presentazione di Steve Della Casa
Organizzazione: Gruppo Cineforum"Quei bravi ragazzi"

Lunedì 13 luglio apertura mostre
Martedì 14 luglio apertura mostre
Mercoledì 15 luglio apertura mostre

Biblioteca Civica A. Aonzo
Giovedì 16 luglio ore 20.30
Performance art
Mauro Andreani - Gianni Bacino - Paolo Bottari - Brigata Topolino (Mariano Bellarosa e Claudio Gavina) - Daniele D'Antonio/Jimmy Rivoltella - "effeci" (franzia/cassaglia) - Lino Genzano (video) - I Santini Del Prete (video) - Edo Pampuro/Raffaella Pisacane/Michela Tarchetti (danza)
Organizzazione: SACS

Venerdì 17 luglio apertura mostre

Convento dei Frati Cappuccini
Sabato 18 luglio ore 20.00
Cottura Raku
A cura degli artisti dell'Associazione Culturale QUIARTE

Sabato 18 luglio
Installazione SACS... 10 anni di arte postale
Oratorio di San Sebastiano e Chiesa San Pietro in Carpignano

Parco Archeologico Naturalistico San Pietro in Carpignano
Sabato 19 Luglio ore 21.00
Concerto
Danze e canzoni liguri ed europee eseguite dal Duo Pesenti e ospite

Domenica 19 luglio
Installazione SACS... 10 anni di arte postale
Oratorio di San Sebastiano e Chiesa San Pietro in Carpignano

Biblioteca Civica A. Aonzo
Sezione SACS
Esposizione delle opere donate al SACS dall'artista Riri Negri
Orario: martedì, mercoledì, venerdì 15.00- 18.00/martedì, giovedì, sabato 9.00-12.00

Info:
Ufficio Cultura del Comune di Quiliano
- tel. 019 2000511 - servizi.cittadino@comune.quiliano.sv.it


Visit:  http://www.sacsarte.net/SACS-rassegna-stampa-Diffusa-2015.html
http://www.sacsarte.net/SACS-Galleria-virtuale.html



domenica 28 giugno 2015

FAUSTO MELOTTI & DOMUS A VILLA PALOMA



FAUSTO  MELOTTI

NMNM – VILLA PALOMA   09.07.2015 – 17.01.2016


 


Il Nouveau Musée National de Monaco (NMNM) 

presenta 

FAUSTO  MELOTTI,

 Una mostra dedicata alla polimorfa e sfaccettata produzione di uno dei più importanti artisti italiani attivi tra le due guerre e nel secondo dopoguerra. In mostra sono esposte una ventina di sculture in metallo e più di settanta opere in ceramica.


Dopo la laurea in ingegneria elettrotecnica nel 1924, Melotti prosegue i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Brera tra il 1928 e il 1929, sotto la direzione dello scultore ADOLFO WILDT e di LUCIO FONTANA, con il quale in seguito stringerà un forte legame di amicizia.


La ricerca dei curatori della mostra inizia dall’osservazione del rapporto cruciale tra Melotti e la rivista DOMUS, fondata nel 1928 da GIO PONTI. Partendo da questo focus la mostra si concentra in particolare sulle opere le cui fotografie sono state pubblicate su Domus tra il 1948 e il 1968 a illustrazione di articoli dedicati all’artista o di scritti firmati dallo stesso Melotti.  


La rivista Domus sembra avere un ruolo rilevante nella carriera di Melotti, quasi da spettatore attento e sensibile ai cambiamenti che avvenivano nel suo studio in Via Leopardi 26 a Milano, luogo dove spesso Gio Ponti si recava con la figlia LISA PONTI. I momenti chiave di questo percorso sono percepibili con chiarezza nella successione degli articoli su e di Melotti, pubblicati sulla rivista dal 1948 in poi.

É importante notare che la prospettiva critica sviluppata dalla rivista si basa sull’idea di una continuità poetica nel lavoro di Melotti, confermata dalla presenza in ogni articolo di immagini di lavori appartenenti a periodi differenti. Per questo la mostra non segue un andamento cronologico nel suo percorso.


Gli articoli di Domus valorizzano inoltre il lavoro di Melotti come decoratore – nelle collaborazioni con Ponti e altri architetti – la sua produzione di sculture in ceramica degli anni ’40 e ’50 (basti pensare ai celeberrimi Teatrini e alle placche in ceramica) fino alle più recenti sculture in metallo degli anni ’60, sempre enfatizzando una linea di continuità con la ricerca astratta degli esordi. Nel luglio 1962 Domus pubblica un articolo di Melotti nel quale, con il suo linguaggio poetico, l’artista alludeva all’apparente silenzio seguito al breve ma decisivo periodo astratto della metà degli anni ’30: “Ci accostiamo e ritorniamo, in questo, fra i tanti intermezzi (atti di vita?), all’orfico, mediterraneo imeneo della geometria con la poesia.”

Quasi un anno dopo compare nelle pagine di Domus un altro testo di Melotti, considerato uno dei suoi scritti programmatici fondamentali: L’Incertezza, nel marzo 1963, rappresenta un esauriente manifestdella poetica di Melotti, permettendo all’artista di confermare l’originalità del suo lavoro nel contesto dell’arte astratta e, più in generale, dei suoi contemporanei.


Insieme a Domus, UGO MULAS – presente con una serie di foto di opere di Melotti – gioca un ruolo cruciale all’interno dell’esposizione, perfettamente descritto dal critico ed editore Vanni Schweiwiller, che a proposito del rapporto tra Mulas e Melotti osserva: “Melotti si legò molto a Mulas, che era il suo fotografo […] E la passione e l’eccellenza di un grande fotografo come Ugo Mulas contribuirono in maniera significativa alla riscoperta, anche se tardiva, di un grande scultore come Melotti.” 


In collaborazione con FONDAZIONE FAUSTO MELOTTI
Con la partecipazione di
 DOMUS MAGAZINE e ARCHIVIO UGO MULAS
A cura di:
 EVA FABBRIS e CRISTIANO RAIMONDI
 Lara Facco P&C, press@larafacco.com o +39 02 36565133 / +39 349 2529989


 Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno 

lunedì 8 giugno 2015

ROMA / MORANDI IN CALCOGRAFIA


GIORGIO  MORANDI 

IN CALCOGRAFIA

inaugurazione 9 giugno 2015 ore 18,00
la mostra resterà aperta fino al 31 luglio 2015
Roma, Istituto centrale per la grafica, 
via della Stamperia, 6






Nel cinquantenario della morte di Giorgio Morandi, l’Istituto centrale per la grafica edita un volume Morandi in Calcografia che riproduce attentamente la singolare vicenda storico-critica legata alla presenza, nell’Istituto centrale per la grafica, del nucleo di matrici autografe di Giorgio Morandi.
Il volume comprende anche il catalogo completo delle matrici dell’artista.

Per la stessa occasione l’Istituto dedica alla produzione incisoria del Maestro un’esposizione, Morandi in Calcografia, aperta al pubblico dal 10 giugno fino al 31 luglio 2015. La novità della mostra, curata da Fabio Fiorani e Ginevra Mariani, risiede nella scelta di esporre prevalentemente le matrici incise dall’autore, conservate nella Calcoteca dell’Istituto, sulle quali è stato svolto un attento lavoro di restauro e revisione catalografica.

Morandi in Calcografia ripercorre le tappe del rapporto tra l’artista e l’istituzione collezionistica della grafica – sottolinea la direttrice dell’Istituto centrale per la grafica, Maria Antonella Fusco – un percorso che si svolge in parallelo alla mostra Morandi 1890-1964, a cura di Maria Cristina Bandera, attualmente in corso al Vittoriano”. Il corpus delle matrici del Maestro conservato in Istituto ammonta a 101 matrici, tra rami e zinchi e poiché Giorgio Morandi in alcuni casi incideva le matrici su entrambi i lati, le superfici incise sono in totale 108; a queste si aggiungono 19 figurazioni incise e poi biffate perché non riconosciute dall’artista, e 3 lastre su cui l’immagine è scalfita ma non morsa dall’acido.

Le lastre incise sono pervenute alla Calcoteca dell’Istituto grazie a tre donazioni che si sono susseguite dal 1949 al 2010. La prima donazione risale all’epoca in cui il direttore della Calcografia Nazionale, Carlo Alberto Petrucci, invitava Morandi a lasciare le matrici in Calcografia, accanto a quelle di Marcantonio Raimondi, Agostino Carracci, Salvator Rosa e Giovan Battista Piranesi. Morandi accettava l’invito scegliendo 75 lastre incise che a suo giudizio erano le più rappresentative del suo percorso di artista. Un gesto denso di significato che, di fatto, definiva già il suo catalogo.

La seconda donazione risale al 1990. In seguito alla mostra di stampe Morandi. L’opera grafica. Rispondenze e variazioni, curata da Michele Cordaro e inaugurata quell’anno in Calcografia, infatti, la sorella dell’artista Maria Teresa donò all’Istituto altre 20 matrici. La mostra fu un’occasione per avviare gli studi sullo stato di conservazione delle lastre, ai quali fece seguito la ricognizione analitica dell’intera opera incisa, condotta sempre sotto la guida di Michele Cordaro. Il
complesso lavoro svolto fu presentato nel catalogo ragionato che accompagnò la mostra.
T
Infine, nel 2010 Carlo Zucchini, garante dell’eredità Morandi, ha donato all’Istituto documenti e sei lastre autografe. Tra queste cinque inedite e una che costituisce la fortunata riscoperta del rame della Natura morta in un tondo del 1942, eseguita per le edizioni della Galleria Il Milione di Milano, data per distrutta nel catalogo generale delle stampe.

In mostra anche alcune foto realizzate da Luigi Ghirri nel 1990 allo studiolo di Morandi. Una serie di 10 stampe fotografiche, dal titolo Studio Morandi (Bologna), furono acquisite infatti dall’Istituto nel 2009, selezionate dallo stesso Ghirri. Le foto ritraggono gli oggetti appartenuti al pittore, lasciati intatti alla sua morte, nell’atelier di via Fondazza.

Il volume è edito da Campisano Editore, Roma 2015, ed è a cura di Fabio Fiorani e Ginevra Mariani.




Istituto centrale per la grafica
Museo didattico
Via della Stamperia, 6 (Fontana di Trevi)
lunedì - sabato
10,00 -19,00
Ingresso libero

Per info
06.69980238
in-gr.ufficiostampa@beniculturali.it

Ufficio Stampa Istituto centrale per la grafica
Responsabile: Angelina Travaglini 334 6842173
con la collaborazione di Roberta Ricci
Eventuali variazioni saranno pubblicate sul sito:

www.grafica.beniculturali.it

sabato 30 maggio 2015

SHOZO SHIMAMOTO 1928 - 2015




Virtual Fluxus Poetry word catalogo web online


SHOZO SHIMAMOTO 1928 - 2013 Progetto Internazionale dedicato a Shozo Shimamoto a cura di Giovanni Bonanno Evento indipendente progettato in concomitanza con la 56th Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia (Prima parte) Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159 e-mail: bongiani@alice.it Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it



venerdì 29 maggio 2015

Lo scultore Carlo Ramous ritorna a Milano



Carlo  Ramous, Arco, 1972
Comune di Milano | Palazzo Marino
È ritornato a Milano "Arco", monumento dello scultore milanese Carlo Ramous. L'opera, realizzata nel 1972, è stata collocata di fronte alla fermata della ‪#‎M5 San Siro Ippodromo, all’interno della piazza riqualificata in occasione della realizzazione della stazione della metro. La scultura appartiene al periodo astrattista dell'artista, nato a Milano nel 1926 e scomparso nel 2003. I suoi lavori sono esposti nei maggiori musei del mondo e in diversi spazi urbani a Milano. Suo è il "Monumento ai caduti dell'Isola" in piazzale Segrino e, sempre a Milano, la scultura "Finestra nel cielo", collocata in piazza Miani e dedicata ai caduti per la libertà. Ma la più famosa è senz'altro la scultura "Gesto per la Libertà" situata in piazza Conciliazione. "Arco" è stato recuperato e restaurato dall'ingegnere Walter Patscheider



Carlo Ramous nasce a Milano nel 1926; frequenta il Liceo Artistico presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, per poi continuare gli studi presso l'Accademia di Brera con Marino Marini e Giacomo Manzù. All’Accademia di Brera, nel 1946 espone la sua prima opera di ispirazione antropomorfa liberamente ispirata a Boccioni, Fontana e Melotti. Presto si impone sulla
scena della scultura astratta italiana. Nelle sue opere la tensione dinamica e la presenza plastica convivono; la spazialità geometrica è parzialmente esaltata e contraddetta da un sapiente gioco di equilibri in grado di sfidare la pesantezza e la rigidità dei materiali utilizzati, quali il legno e il metallo. Allestimenti personali vengono organizzati in tutto il mondo nei più importanti musei e gallerie. Tra tutti i luoghi si citano Milano - Galleria Il Milione (1956), Ginevra - Galleria Jolas (1971), Milano - Piazzetta Reale (1974), La Spezia - Mostra antologica presso il Centro Allende (1977), Gubbio - Antologica. Vent'anni di scultura (1987). Sue opere figurano inoltre in mostre personali e grandi rassegne internazionali: Biennale di Venezia nel 1958, 1962, 1972; Biennale di San Paolo del Brasile del 1961; Quadriennale di Roma nel 1955, 1959, 1973; Triennale di Milano nel 1954, 1960, 1964; Biennale Internazionale di Anversa nel 1965 e nel 1973; e altre importanti rassegne note a livello internazionale da Parigi a Tokio, da Roma a Londra, da Oslo a Milano, da New York da Anversa, da Alessandria d’Egitto a Teheran, da Città del Messico a Budapest, all’Aquila, a Zurigo, a Colonia , a Norimberga, da Berlino a Sidney, all’Aia, a Copenhagen, a Lisbona, a Dusseldorf a Los Angeles, a Lagos, ecc..
Tra i musei che possiedono le sue opere, vanno ricordati: Museo d'Arte Moderna Villa Giulia di Roma, Museo Cà Pesaro d'Arte Moderna di Venezia: Galleria d'Arte Moderna di Milano, Colgate Museum di New York, Middelheim Museum di Anversa, Museo Forma Viva di Portoroz, solo per citarne alcuni. Del suo lavoro si è occupata la critica più attenta, Trier, Dorfles, Russoli, Gassiot-Talabot, Valsecchi, Elgar, Ashbery, Ballo, Leveque, Carandente, Alvard, De Micheli, Welcher, Crispolti, Coulan, Natali, Gualdoni, Bettolini, sono solo alcuni.  Oltre alle innumerevoli esposizioni collettive e di gruppo, ha eseguito numerosi grandi lavori per l’architettura, tra questi: la chiesa di Santa Marcellina a Milano; la chiesa di Don bosco a Milano; l’Imprimerie Cino del duca a Blois (Francia); la scultura posta di fronte alla scuola di Viale Marche a Milano; e numerose sculture per le scuole in Italia e negli ospedali di Pordenone e Como. Le sue opere diventano progressivamente più aeree, ideogrammi o segni in tre dimensioni che trovano la loro giusta collocazione in contesti urbani. “L'ambiente è importante, e solo in funzione di esso l'artista assume la propria identità.” (Alessandro G. Amoroso). Fra le sculture che hanno lasciato una traccia indelebile nella sua città natale si ricordano “Finestra nel cielo” (1968) in piazza Miani, “Gesto per la Libertà” (1972) in piazza della Conciliazione, e il “Monumento ai Caduti dell’ Isola” (1972) in piazzale Segrino, oltre alla monumentale “Ad Astra” (1992), un complesso di acciaio inossidabile alto quasi 12 metri, del peso di 7 tonnellate installato nel Chou Park a Chiba City, Giappone. Negli anni Ottanta Ramous elabora la sua ricerca continua in numerose serie di bozzetti, realizzati in lamierino di zinco, veri studi per grandi realizzazioni.  Sono piccoli elementi strutturati, dove la forma plastica si dissolve nel suo negativo spaziale e fantastico, per una nuova oscillazione dell’immagine complessiva. Muore a Milano, nel 2003.  
Dal 2 novembre 2006 è inserito tra i benemeriti al famedio presso il Cimitero Monumentale di Milano.



altra opera di carlo Ramous presente a Milano.

Visit: 


Collezione Bongiani Art Museum