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giovedì 10 settembre 2015


MEETING FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2015

Pubblicato il 21 ago 2015

Ryosuke COHEN



from August 7 to August 25 included (dal 7 agosto al 25 agosto incluso).
I will go on a trip with Noriko Shimizu (my pertner) for portrait project. At each place I am planning to draw a portrait of mail artist. Please get in tiuch with them on FB to join in this movement.


- Meeting on Aug. 9, 2015 at 17 in Venice at the Tibet Pavilion, upon the arrival of Ryosuke Cohen and Noriko Shimizu.Con the presence of Ruggero Maggi, Piero Cavellini, Sandro Bongiani,, Virginia Milici, Giancarlo Da Lio, Tiziana Baracchi and Angela Zenato.

Descrizione: durata 0:50


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venerdì 21 agosto 2015

Padiglione Tibet 2015, Venezia


Archivio Ophen Virtual Art, Youtube
Padiglione Tibet 2015, Venezia, evento parallelo in occasione della 56 Biennale di Venezia 2015, progetto di Ruggero Maggi.

Dedicato alle vittime del recente terremoto che ha devastato il Nepal, il Tibet, il Bangladesh e l'India.
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l’anima.
Si rinnova l'appuntamento veneziano con Padiglione Tibet. La rassegna, con il patrocinio del Comune di Venezia, parallela alla 56. Biennale di Venezia e quest'anno in concomitanza anche con EXPO Milano 2015, verrà inaugurata il 9 maggio 2015 e proseguirà fino al 28 agosto 2015 presso la suggestiva Chiesa di Santa Marta.

Pubblicato il 20 ago 2015

durata 1.55



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venerdì 24 luglio 2015

RUGGERO MAGGI E IL PADIGLIONE TIBET / Proroga apertura a Venezia fino al 28 agosto 2015






Tulku, le incarnazioni mistiche del Tibet
di Piero Verni e Giampietro Mattolin

I tulku sono quei maestri spirituali che scelgono di ritornare nel
mondo, esistenza dopo esistenza, per essere di aiuto agli esseri
viventi.
La tradizione di queste reincarnazioni mistiche è una caratteristica
peculiare del Buddhismo vajrayana, la forma dell’insegnamento del
Buddha diffusa in Tibet, regione himalayana e Mongolia.
Profondamente radicata nelle culture di questi Paesi, fuori però
dall’universo tibetano questa usanza è stata spesso fraintesa.
Scopo di “Tulku, le incarnazioni mistiche del Tibet” è quello di fornire
al lettore, attraverso un linguaggio semplice e chiaro, un quadro
esauriente di cosa effettivamente sia la tradizione dei tulku e di come
interagisca con le società nelle quali è presente.
Grazie anche alle numerose interviste concesse agli autori dal Dalai
Lama e da altri importanti lama buddhisti, questo libro ricostruisce la
storia, l’orizzonte religioso ed etnico, l’attuale condizione e il futuro di
questa fondamentale componente della civiltà tibetana.
Di particolare interesse inoltre, i capitoli dedicati alla vita del VI Dalai
Lama (il più eterodosso di tutto il lignaggio) e all’infanzia dell’attuale
quattordicesima reincarnazione, prima che venisse riconosciuta e
insediata a Lhasa in qualità di massima autorità del Tibet.
Da segnalare infine come dalle pagine di questo volume (sia grazie
al testo sia all’imponente apparato fotografico di cui si avvale)
emerga anche una nitida immagine del Tibet e dei luoghi in cui i tulku
esercitano la loro funzione spirituale.







PADIGLIONE TIBET, 6 LUGLIO
EVENTI ARTISTICI ED INTERCULTURALI
di Angela Zenato

La serata del 6 luglio il Padiglione Tibet ha festeggiato gli ottant'anni
del Dalai Lama all'interno di uno spazio presto rivelatosi un magico
tavolo rotondo.
La sorpresa di un ambiente tanto eclettico mi ha inserita in contesti
sempre mutevoli, passando dalle rappresentazioni quasi metafisiche
della performance di danza di Ksette, sul calar della sera, alle note
incise e potenti di Alberto Fortis all'interno, attorno al quale ho visto
trasformarsi un piccolo teatro greco dove la bellezza dell'arte e gli
animi tutti hanno espresso un'incredibile, palpabile energia dagli echi
antichissimi.
La linea conduttrice - cultura Tibetana e riflessioni interculturali - ha
seguito sentieri ed espressioni di libertà artistica significativi, portati
alla ribalta in un contesto architettonico minimale e sacro, quale
perfetto spazio di continuità tra oriente ed occidente, insomma, un
perfetto padiglione per un paese che non c'è, laboratorio di idee,
riflessioni ed esperienze da condividere!
Portare nel nostro al di qua immagini reali etniche e proporre un
confronto artistico costante ha gettato le basi per porre l'arte quale
mezzo di comunione transcontinentale, quasi fosse una preghiera di
salvezza. Tra le elaborazioni artistiche più meditative, i passi di
danza calati nell'oscurità della sera, come domande inespresse,
lungo un futuro tutto da percorrere, si muovevano accompagnati da
un'entità muta, simile nei gesti ad una sofferente creatura, estenuata,
costretta alla violenta ripetizione dei movimenti. Che in quell'acqua
possano esser cadute lacrime? Che sia una sorta di passione, di
corpo, di sacrificio scaraventato, crudo, nella petrosa realtà, in
serpeggiante silenzio, sferzando sulla pietra la vita come una frusta?
La performance ha tramutato in gesto i passi, i movimenti in piccolo
teatro, teso, racchiuso in un essenziale piazzale tinto di blu, tinto dal
cielo, dal tramonto, dal blu dell'acqua, ombreggiando e disegnando
la parete, a moltiplicarne i gesti…
Un'altra ripetizione, un'altra, identica, storia.…




FORTIS… FORTISSIMO!
di Angela Zenato

A lasciare senza parole, completamente assorbiti dalla sua forte
personalità è stato proprio Alberto Fortis, conosciutissimo cantautore
e poliedrico strumentista.
Sarà stata l'atmosfera colorata, soffusa, sfumata, il gran pubblico
appassionatissimo, raccolto nello spazio interno a semicerchio, e lo
spirito dell'esposizione del Padiglione Tibet, o tutte queste cose
assieme, ma un'ondata di magia inseguiva l'altra, con sorpresa.
Ascoltare Fortis è stato rigenerante, rivitalizzante ed inaspettato!
Quando e' arrivato in padiglione, sereno, candido, si è avvicinato al
pianoforte per le consuetudinarie "prove", ecco, sin da lì sembrava
volesse proprio farlo suonare per bene, il suo piano! Un
riscaldamento come tanti altri, ma che rendeva il timbro della
persona.
Il concerto, ho pensato, dev'essere per lui un momento metamorfico,
se dopo alcuni gentili "sì, grazie", "potremmo spostare le luci, per
favore?", è entrato in scena scatenato ed... alato! Calzava infatti un
paio di scarpe bianche con le ali: un Mercurio canoro!
Eh, certo! Effettivamente a lui non spettava forse di ricordare che gli
eventi della serata portavano con sè il messaggio profondo raccolto
nel Padiglione e quanto raggiunto, spiritualmente, anche nella sua
vita?
Certamente... esso chiedeva di essere comunicato nella maniera più
incisiva possibile: con il canto, gridandolo al mondo, con le note
poetiche che la musica può, più dell'oratoria.


venerdì 3 luglio 2015

PADIGLIONE TIBET / 80° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama


PADIGLIONE TIBET
ideato e curato da Ruggero Maggi

Santa Marta Congressi – SpazioPorto – Venezia
9 maggio – 2 agosto 2015

con il Patrocinio del Comune di Venezia





LUNEDI' 6 LUGLIO 2015  APERTURA STRAORDINARIA
per celebrare l'80° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama



Caro Dalai Lama felice compleanno,
ottant'anni sono un bel traguardo soprattutto se contrassegnati da tragedie e pericoli che Sua Santità ha saputo affrontare con serenità e saggezza. La Compassione, tra i sentimenti umani, è senz'altro quello meno sentito, ma il Dalai Lama da questo ha attinto per abbracciare tutti gli esseri senzienti.

Padiglione Tibet - il padiglione per il paese che non c’è – progetto ideato e curato da Ruggero Maggi per il Comitato Padiglione Tibet, si pone l’obiettivo di far incontrare la sensibilità della cultura contemporanea occidentale con quella tibetana e di coinvolgere il sistema Arte per non far dimenticare la realtà dell'universo tibetano. Proponendo installazioni di forte impatto emozionale e coinvolgendo artisti del mondo della pittura, tra cui Gillo Dorfles ed il Premio Nobel Dario Fo, della scultura, della performance, del video, della musica, dal 2011, anno della sua realizzazione come evento parallelo alla Biennale di Venezia, Padiglione Tibet ha creato un ponte sensibile tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale e un luogo fisico, reale e tangibile di incontro tra le differenti anime che lo compongono: artistica, sociale e culturale, religiosa.

Padiglione Tibet è felice di celebrare il compleanno di Sua Santità con un'apertura straordinaria che prolunga l'abituale orario di visita, arricchendo il proprio programma con una serie di eventi che quest'anno assumono una particolare rilevanza grazie all'iniziativa Anno del Dalai Lama: Sua Santità Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, il 6 luglio 2015 (20° giorno, del 5° mese dell’anno tibetano 2142) compirà 80 anni. Oggi il Dalai Lama non è soltanto la massima autorità del popolo tibetano, ma anche un punto di riferimento fondamentale per decine di milioni di persone in tutto il mondo. La  Fondazione per  la Preservazione  della  Tradizione Mahayana (FPMT), il Progetto L’Eredità del Tibet e il Comitato Padiglione Tibet, come atto di affettuoso e sentito omaggio all’opera di questo altissimo testimone del nostro tempo, tra l’altro insignito nel 1989 del Premio Nobel per la Pace, hanno deciso di dedicare al Dalai Lama il prossimo anno tibetano (2142,  “Anno della Pecora di Legno” che è iniziato il 19 febbraio 2015 e terminerà l’8 febbraio 2016), organizzando all’interno dell’Anno del Dalai Lama eventi artistici, insegnamenti spirituali e conferenze.


Lunedì 6 luglio 2015 tre significativi momenti scandiranno questa giornata.

ORE 18.00
Tulku, le incarnazioni mistiche del Tibet" (testo di Piero Verni e fotografie di Giampietro Mattolin) che prende in esame la peculiare tradizione tibetana dei lama reincarnati. Nel corso della serata verranno proiettate fotografie di Giampietro Mattolin scattate in occasione della importante festa per gli 80 anni del Dalai Lama che si è tenuta a Dharamsala (India settentrionale) il 21 giugno 2015.

ORE 21.15
Orizzonte performance di danza contemporanea di Ksette
coreografia di Kappa con Elisa Ferri, Melissa Simionato, Giuseppe Spinelli.
[…] cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare. (Eduardo Galeano)

ORE 21.45
In collaborazione con la Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (FPMT) è inoltre in programma un concerto serale di Alberto Fortis per pianoforte e voce.  La scaletta alternerà i classici del repertorio del cantautore ad alcuni brani del suo album più recente, Do L’Anima. Fortis segue il Dalai Lama fin dagli Anni Ottanta e da sempre è sensibile ai temi sociali e umanitari, tanto da essere stato nominato ambasciatore UNICEF “a tutela dei bambini della popolazione nativo-americana Navajo” e testimonial di A.I.S.M. (Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla). Considerato il limitato numero di posti dell'Auditorium e l'eccezionalità dell'evento, il concerto per pianoforte e voce di Alberto Fortis verrà proiettato in diretta, da Padiglione Tibet, sulla facciata della Chiesa di Santa Marta a partire dalle 21.45.




PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l’anima.

Dedicato alle vittime del recente terremoto che ha devastato il Nepal, il Tibet, il Bangladesh e l'India.

Artisti PADIGLIONE TIBET
Piergiorgio Baroldi, BAU, Carla Bertola - Alberto Vitacchio, Giorgio Biffi, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Pino Chimenti, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma - Gennaro Ippolito, Giglio Frigerio - Fabrizio Martinelli, Ivana Geviti, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Oronzo Liuzzi - Rossana Bucci, Silvia Mariani - Christine Davis, Gianni Marussi - Alessandra Finzi, Fernando Montà, Lorenza Morandotti - Francesco Maglia snc, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Tiziana Priori - Simonetta Chierici, Roberto Scala - Bruno Cassaglia, Anna Seccia, Lucia Spagnuolo, Roberto Testori, Micaela Tornaghi.

Video arte
Francesca Lolli, Marco Rizzo.

Testi di
Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Stefano Antichi, Elisabetta Bacci, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giulia Fresca, Chiara Gatti, Alexander Larrarte, Ruggero Maggi, Cristina Romieri, Giuliana Schiavone, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali.

Artisti della mostra Tibet… c'è poco da ridere (da un'idea di Ruggero Maggi, a cura di Dino Aloi)
Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.

Amdo – il paese del XIV Dalai Lama
mostra fotografica di Giampietro Mattolin  presentata da Piero Verni

Milarepa
di Coco con la presentazione di Chiara Gatti



ENTRATA LIBERA orari: martedì – domenica 11.00/19.00 - chiusura: lunedì

PROSSIMI APPUNTAMENTI: 2 agosto 2015 finissage

per informazioni:

PADIGLIONE TIBET  - Santa Marta Congressi - SpazioPorto
FERMATA 'SANTA MARTA' da cui dista 50 metri

DALLA STAZIONE FERROVIARIA DI VENEZIA Linee ACTV 41, 51 fermata “Santa Marta”
DA PIAZZALE ROMA Linee ACTV 41, 51, 61, fermata “Santa Marta”
DA SAN MARCO Linee ACTV 42, 52, 62, fermata “Santa Marta”

Sponsor
CFLI, SpazioPorto, TreD s.r.l., NCA Engineering Srl, Tecnodomes, FabLab Fondazione Mike Bongiorno, Buduar, Atelier51, Arduino, Caim, The Heritage of Tibet, FPMT, Dossier Tibet, Iscos, Associazione Italia-Tibet, Associazione Vimala, La Casa del Tibet.

Note:
[] La figura di Giuseppe Coco (Biancavilla, Catania 1936 – 2012) è entrata nell'immaginario comune per le celebri illustrazioni che hanno animato, a partire dagli anni Sessanta, con ironia e straordinario humor nero, le pagine di testate famose. Come Comix, il Corriere della Sera, Epoca, Horror, La Gazzetta dello Sport, L’Espresso, la Repubblica, La Domenica del Corriere, La Settimana enigmistica, Panorama, Relax e Zoom; oltre a celebri e popolarissimi periodici stranieri, da Playmen a Punch, da Hara Kiri al The Saturday Evening Post. (Chiara Gatti)

[] La FPMT (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana) è un’organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei suoi valori attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio alla comunità. La FPMT Italia appartiene a questa rete internazionale costituita da centri di insegnamento buddhista, centri di meditazione, centri di ritiro, monasteri per monaci e monache, case editrici, hospice, centri di cura e altri centri di servizi per la comunità.


[] Quella tibetana era una civiltà di grande valore, poco sviluppata dal punto di vista del progresso materiale ma incredibilmente progredita sotto il profilo della ricerca filosofica e interiore. Il Progetto L’Eredità del Tibet nasce dalla consapevolezza dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca, con le sue modeste energie, di contribuire alla conoscenza degli elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il “Messaggio dei Tibetani”.




venerdì 8 maggio 2015

PADIGLIONE TIBET 2015 / 9 maggio 2 agosto 2015 Evento Collaterale 56 BIENNALE DI VENEZIA




PADIGLIONE TIBET 2015  /  9 maggio 2 agosto 2015  
56  Biennale di  Venezia


TIBET PAVILION
project by Ruggero Maggi



Santa Marta Congressi – SpazioPorto - Venice
9 maggio – 2 agosto 2015
Opening Day 9th May – 6 p.m.

Under the Patronage of the Municipality of Venice


Dedicato alle vittime del recente terremoto che ha devastato il Nepal, il Tibet, il Bangladesh e l'India.






Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l’anima.

Si rinnova l'appuntamento veneziano con Padiglione Tibet. La rassegna, con il patrocinio del Comune di Venezia, parallela alla 56. Biennale di Venezia e quest'anno in concomitanza anche con EXPO Milano 2015, verrà inaugurata il 9 maggio 2015 e proseguirà fino al 2 agosto 2015 presso la suggestiva Chiesa di Santa Marta.

Tibet: una nazione che evoca da sempre un sentimento religioso, mistico, di pace, una vitale “centralina” spirituale per tutti gli esseri umani.

Padiglione Tibet, un’idea che nella propria semplicità racchiude una forte carica emozionale, è un sogno che ha lasciato il segno ponendosi l’obiettivo di far incontrare la sensibilità della cultura contemporanea occidentale con quella tibetana.

Ambasciata Tibetana con rilascio del relativo Passaporto

Anno del Dalai Lama. Sua Santità Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, il 6 luglio 2015 (20° giorno, del 5° mese dell’anno tibetano 2142) compirà 80 anni. Oggi il Dalai Lama non è soltanto la massima autorità del popolo tibetano, ma anche un punto di riferimento fondamentale per decine di milioni di persone in tutto il mondo. Il Comitato Padiglione Tibet, la Fondazione  per  la Preservazione  della  Tradizione Mahayana (FPMT) e il Progetto L’Eredità del Tibet, come atto di affettuoso e sentito omaggio all’opera di questo altissimo testimone del nostro tempo, tra l’altro insignito nel 1989 del Premio Nobel per la Pace, hanno deciso di dedicare al Dalai Lama il prossimo anno tibetano (2142,  “Anno della Pecora di Legno” che è iniziato il 19 febbraio 2015 e terminerà l’8 febbraio 2016), organizzando all’interno dell’Anno del Dalai Lama eventi artistici, insegnamenti spirituali e conferenze.


Padiglione Tibet vuole evidenziare il connubio tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale e recentemente è stato invitato come progetto speciale alla Biennale del Fin del Mundo, a cura di Massimo Scaringella, in Argentina
Le numerose esperienze degli anni scorsi hanno visto coinvolti importanti artisti contemporanei, che si sono espressi attraverso le Khata, le tipiche sciarpe bianche che i monaci offrono in segno di solidarietà e amicizia o si sono misurati con l'arte della composizione dei Mandala dei monaci tibetani e le Ruote della preghiera che accompagnano nella preghiera i buddisti tibetani.
Questa edizione (la terza a Venezia) è all'insegna dell'ombrello, proprio del nostro fedele protettore dalla pioggia che, suo malgrado, è stato protagonista della rivolta degli studenti di Hong Kong verso il governo centrale di Pechino. L'ombrello emblema di protezione e di protesta – due lati della stessa medaglia – è divenuto contenitore e supporto degli interventi artistici e di video arte che hanno reso possibile una grande installazione corale con opere dedicate al Tibet, alla sua spiritualità, ai suoi simboli ed alla sua marcia verso la libertà.

La libertà è come un'opera d'arte… va creata, plasmata, modellata.

Gli artisti invitati hanno creato i loro interventi su una stessa base costituita appunto dall'ombrello, dalla sua stoffa, dalla sua stessa struttura, realizzando ombrellipoemi, ombrelliopere che, come un grande ed unico ombrello cerimoniale, uno degli otto simboli di buon auspicio presenti nello stupa (simbolo della natura della mente), secondo il grande veicolo (Mahayana) della compassione e della saggezza illimitati, rappresenterà il superamento di ogni sofferenza
Purtroppo il governo cinese considera il Tibet una nazione di morti… morta deve essere la sua lingua, morta deve essere la sua cultura, morta deve essere la sua arte. I Tibetani devono essere annichiliti dalla violenza.
Padiglione Tibet è sempre stato e sempre sarà un progetto puramente artistico, nato per dare dignità a questo popolo martoriato; ma non può esimersi dal dimostrare, ancora una volta in modo fermo e deciso, il proprio sdegno davanti al disinteresse di tutti verso questo grave problema.

Problema affrontato anche dalla mostra Tibet… c'è poco da ridere” un'idea che ho proposto anni fa a Dino Aloi, grande frequentatore di… artistici Buduar (almanacco dell'arte leggera, mensile satirico online da lui diretto) e dalla dirompente ironia che, coinvolgendo con cura ed intelligenza artisti italiani e francesi, nella sua presentazione si chiede: Ma come è possibile scherzare sul Tibet, la nazione che non c’è ma che dovrebbe esserci in quanto esiste? E poi con tutto quello che succede? Già, perchè è proprio tutto quello che succede di cui spesso non siamo informati, o perlomeno malamente informati, che vorremmo portare alla luce con questa esposizione, partendo, per l’appunto, dal disegno umoristico, dalla satira e dalla caricatura, che sono elementi fondanti della democrazia […]

Padiglione Tibet come progetto artistico accomuna molteplici “anime”: artistica, spirituale, culturale e durante il periodo espositivo altre due iniziative ne accompagnano il percorso: la mostra fotografica di Giampietro Mattolin “Amdo – il paese del XIV Dalai Lama” presentata da Piero Verni che così la descrive: “Situata nella parte nord orientale del Paese delle Nevi, la regione dell'Amdo è uno dei luoghi più affascinanti, superbi e significativi dell'intero Tibet. Alcune delle principali figure religiose della civiltà tibetana sono nate lungo questi sconfinati orizzonti: Lama Tzongkhapa il grande riformatore del 14° secolo padre della scuola Gelug, il 10° Panchen Lama e l'attuale XIV Dalai Lama, originario del villaggio di Takster.”
e l'esposizione costituita da un approfondimento grafico del grande disegnatore Giuseppe Coco sulla figura di Milarepa (1040 – 1123) il più famoso ed amato degli yogin tibetani ed uno dei più grandi maestri spirituali di tutti i tempi. Scrive Chiara Gatti che presenta la mostra Coco & Milarepa - I colori dello spirito: In questa occasione […] si propone un ciclo di opere concentrate su un tema più intimo, caro al lato spirituale della sua personalità riservata. Si tratta delle tavole dedicate alla figura di Milarepa, icona della scuola Kagyu del Buddhismo tibetano. Una figura intensa e magica che Coco indagò, fra la fine degli anni Ottanta e il Duemila, sperimentando colori lisergici e forme potenti, specchio di una riflessione esistenziale segnata da grande energia e, insieme, grande sofferenza.[…] Un viaggio catartico ed escatologico che scuote la coscienza.”

Quest'anno il programma di Padiglione Tibet si arricchisce anche, il giorno dell'inaugurazione sabato 9 maggio, della presenza di Ghese Lobsang Tenkyong (nato nel Tibet orientale. Ha studiato nel monastero di Sera, ottenendo il grado di Geshe Lharampa, il più alto titolo di studi conseguibile all'interno della tradizione gelug-pa) e di Stefano Antichi, direttore del Foundation for the Preservation of the Mahayana Tradition (FPMT) di Genova.



Artisti PADIGLIONE TIBET
Piergiorgio Baroldi, BAU, Carla Bertola - Alberto Vitacchio, Giorgio Biffi, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Pino Chimenti, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma - Gennaro Ippolito, Giglio Frigerio - Fabrizio Martinelli, Ivana Geviti, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Oronzo Liuzzi - Rossana Bucci, Silvia Mariani - Christine Davis, Gianni Marussi - Alessandra Finzi, Fernando Montà, Lorenza Morandotti - Francesco Maglia snc, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Tiziana Priori - Simonetta Chierici, Roberto Scala - Bruno Cassaglia, Anna Seccia, Lucia Spagnuolo, Roberto Testori, Micaela Tornaghi.

Video arte
Francesca Lolli, Marco Rizzo.
Testi di
Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Stefano Antichi, Elisabetta Bacci, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giulia Fresca, Chiara Gatti, Alexander Larrarte, Ruggero Maggi, Cristina Romieri, Giuliana Schiavone, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali.

Artisti della mostra Tibet… c'è poco da ridere
Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.


Prossimi appuntamenti, di cui verrà fornito un programma più dettagliato in seguito, sono previsti nelle seguenti date:

7 giugno 2015  insegnamenti buddisti di Ghese Tenzin Tenphel con tema: L'etica laica. come perseguire valori etici, morali, di gentilezza e compassione al di là di una formazione religiosa.

17/18/19/20 giugno 2015 realizzazione di un mandala da parte di monaci tibetani

20 giugno 2015 Art Night Venezia performances di artisti contemporanei e in serata il rito di dispersione del mandala

6 luglio 2015 grandi festeggiamenti per l'80° Compleanno del Dalai Lama, la presentazione in anteprima del libro “Tulku le incarnazioni mistiche del Tibet” di Piero Verni e Giampietro Mattolin ed alcune intense azioni artistiche

2 agosto 2015 finissage


entrata libera - orari: martedì – domenica 11.00/19.00 - chiusura: lunedì




per informazioni:
320.9621497


Santa Marta Congressi – SpazioPorto
DALLA STAZIONE FERROVIARIA DI VENEZIA
Linee ACTV 41, 51 fermata “Santa Marta” che dista 50 metri da SpazioPorto
DA PIAZZALE ROMA Linee ACTV 41, 51, 61, fermata “Santa Marta”
DA SAN MARCO Linee ACTV 42, 52, 62, fermata “Santa Marta”


Sponsor
CFLI, SpazioPorto, Tre D s.r.l., NCA Engineering Srl, Tecnodomes, FabLab Fondazione Mike Bongiorno, Buduar, Atelier51, The Heritage of Tibet, FPMT, Dossier Tibet, Iscos, Associazione Italia-Tibet, Associazione Vimala, La Casa del Tibet


Note:
. La figura di Giuseppe Coco (Biancavilla, Catania 1936 – 2012) è entrata nell'immaginario comune per le celebri illustrazioni che hanno animato, a partire dagli anni Sessanta, con ironia e straordinario humor nero, le pagine di testate famose. Come Comix, il Corriere della Sera, Epoca, Horror, La Gazzetta dello Sport, L’Espresso, la Repubblica, La Domenica del Corriere, La Settimana enigmistica, Panorama, Relax e Zoom; oltre a celebri e popolarissimi periodici stranieri, da Playmen a Punch, da Hara Kiri al The Saturday Evening Post. (Chiara Gatti)

. La FPMT (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana) è un’organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei suoi valori attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio alla comunità. La FPMT Italia appartiene a questa rete internazionale costituita da centri di insegnamento buddhista, centri di meditazione, centri di ritiro, monasteri per monaci e monache, case editrici, hospice, centri di cura e altri centri di servizi per la comunità.

. Quella tibetana era una civiltà di grande valore, poco sviluppata dal punto di vista del progresso materiale ma incredibilmente progredita sotto il profilo della ricerca filosofica e interiore. Il Progetto L’Eredità del Tibet nasce dalla consapevolezza dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca, con le sue modeste energie, di contribuire alla conoscenza degli elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il “Messaggio dei Tibetani”.