giovedì 30 giugno 2022

Intervista di Roberto Vidali, direttore della rivista Juliet a Ruggero Maggi


 ARTE – Ruggero Maggi

“Quel che conta è la potenza del pensiero”. 

Intervista di Roberto Vidali all’artista e curatore Ruggero Maggi.



“Da qui all’eternità” 2017, installazione, misure variabili. Foto di Marco Valenti

 



Dal 1973 Ruggero Maggi si occupa di poesia visiva e libri d’artista (Archivio Non solo libri), dal 1975 di copy art e arte postale (Archivio Amazon dedicato alla eco-arte); dal 1976 di laser art, dal 1979 di olografia, dal 1985 di arte incentrata sulla teoria del caos e dei frattali. Ha partecipato ad alcune edizioni della Biennale di Venezia e alla 16. Biennale d’arte contemporanea di San Paolo. Nel 2006 ha realizzato Underwood, intervento site- specific per la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Nel 2007 ha presentato il progetto dedicato a Pierre Restany “Camera 312 – promemoria per Pierre” alla 52. Biennale di Venezia. Dal 2011 al 2019 ha ideato e curato a Venezia “Padiglione Tibet – il padiglione per un paese che non c’è”, progetto parallelo alla Biennale e nel 2021 Padiglione Birmania, progetto di Mail Art. Abbiamo incontrato Ruggero Maggi nel suo studio milanese per puntualizzare alcuni aspetti del suo lavoro. Ci parli un po’ della tua gioventù? Nel 1973, a soli ventidue anni, scopro l’esistenza della poesia visiva grazie all’incontro con Carlo Belloli e apro in centro, a Milano, il Milan Art Center, uno spazio multimediale dove per molti anni ho ospitato le ricerche più sperimentali. E del rapporto che hai intrattenuto per più anni con Pierre Restany? 









Visit     https://olimpiainscena.it/2022/06/21/arte-ruggero-maggi/    



Intervista segnalata da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


venerdì 17 giugno 2022

A Genova nelle sale di Porta Siberia al Porto Antico, 500 artisti italiani in una rassegna dedicata alla figura dell'angelo.

 



500 artisti italiani in una rassegna dedicata alla figura dell'angelo in programma a Genova nelle sale di Porta Siberia al Porto Antico fino al dicembre del 2022


Dopo la mostra realizzata a Monza nel dicembre del 2017 al Serrone della Villa Reale di Monza e ne l 2019 al Museo di S. Maria della Scala a Siena la rassegna "Casa degli Angeli"  a cura del critico Daniele Crippa  viene presentata ora nelle sale di Porta Siberia al Porto Antico a Genova visibile fino a dicembre del 2022.


 

L’esposizione d'arte “Casa degli Angeli” dedicata alla figura dell'angelo, nata da un’idea del critico d’arte Daniele Crippa che ha commissionato ad illustri esponenti del panorama artistico contemporaneo la realizzazione di mattonelle della dimensione di cm 20X20 raffiguranti figure angeliche. 

Più di cinquecento artisti italiani, da Gillo Dorfles a Giosetta Fioroni, da Elio Marchegiani fino a Mimmo Paladino hanno risposto all’invito di Crippa producendo la propria visione angelica. La mostra la "Casa degli Angeli" consolida attraverso l'arte lo storico legame tra Italia e Argentina, dove tra il 2002 e il 2005 nacque la Iglesia de los Angeles edificata ex novo nell'estancia argentina El Milagro, vicino a Salta: una nuova cittadella, progettata nel rispetto delle tradizioni locali e dell'ambiente circostante. Il critico d'arte e presidente del Museo del Parco di Portofino Daniele Crippa pensò fosse importante per la comunità indigena di tradizioni cristiane, fondarvi una chiesa e chiese agli artisti che conosceva di realizzare un'opera raffigurante un angelo, ora esposte a Genova.

"Ciascuna immagine è stata trasferita da maestranze del luogo in piastrelle delle dimensioni di 20 per 20 centimetri per decorare le pareti della chiesa - spiega Crippa -. Si è venuto così a creare una sorta di gemellaggio artistico tra Italia e Argentina, che ora viene rafforzato con l'esposizione a Genova, di tutte le opere originali nella Casa degli Angeli". "Gli spazi di Porta Siberia al Porto Antico, ospitano un'opera collettiva unica, nata dalla sensibilità del critico d'arte Daniele Crippa e da un "lascito" spirituale di Papa Giovanni Paolo II - sottolinea l'assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso -. Fu il Santo Padre, infatti, a permettere la costruzione de La Iglesia de los Angeles in Argentina".

L’allestimento accompagna il visitatore in un viaggio teso ad approfondire l’importanza dei messaggeri divini nella cultura contemporanea. Si tratta di una esposizione davvero unica nel suo genere, che offre la possibilità di conoscere meglio quell’eterno territorio che esiste tra terra e cielo. Una grande opera collettiva, testimonianza tangibile di un rinnovato incontro tra arte e spiritualità.  L’angelo – ha  ricordato Crippa – è presente nelle tre grandi religioni monoteiste. Questa mostra vuole essere un abbraccio collettivo simbolico con tutte>>. L’allestimento accompagna così il visitatore in un viaggio teso ad approfondire l’importanza dei messaggeri divini nella cultura contemporanea. Si tratta di una esposizione unica nel suo genere, una grande opera collettiva, testimonianza tangibile di un rinnovato incontro tra arte e spiritualità.

Siamo di fronte a un grande progetto culturale che riscopre e fa rivivere i valori originali dell’arte. La mostra è accompagnata dal volume Angeli & Artisti nella Iglesia de los Angeles pubblicato da Bellavite Editore. 

La “Casa degli Angeli” è realizzata grazie al sostegno di Porto Antico, Regione Liguria, Città di Genova e sotto l’Alto Patrocinio morale di Arzobispado de Salta-Argentina, Gobierno de la Provincia de Salta, Ministero de Cultura y Turismo dell’Argentina, Repùblica Argentina, Embajada de Italia de Buenos Aires, Istituto Italiano di Cultura in Buenos Aires. 

Porta Siberia, in occasione degli ultimi restauri, gli spazi interni grazie all’intervento dell’Architetto Renzo Piano sono stati destinati a manifestazioni culturali di esposizioni d’arte moderna e contemporanea.                                      




La Chiesa degli Angeli

Da poco completata, è stata voluta da Daniele Crippa, critico d’arte e presidente del Museo del Parco di Portofino, dove è ospitata una collezione di opere dei maggiori artisti internazionali contemporanei. A Salta, nel nord del Paese che ha dato i natali a Papa Francesco, ha fondato una quindicina di anni fa una nuova cittadella, nel pieno rispetto delle tradizioni locali e dell’ambiente circostante. Ha anche pensato che fosse importante per la comunità indigena, di tradizioni cristiane, fondare una chiesa. Infine ha chiesto a numerosi artisti che ha conosciuto nel corso del suo lavoro di realizzare un’opera raffigurante un angelo. Sottolineare il culto degli angeli e la loro importanza nella pittura e nelle varie forme espressive significa anche celebrare l’amicizia che nasce dal sapersi tutti amati e protetti dai custodi delle nostre vite. Grazie al ruolo fortemente iconico che hanno nell’immaginario di tutti in tutto il mondo, indipendentemente dalla cultura di appartenenza, queste figure inviano ancora oggi note di fratellanza. Nell’estancia El Milagro nel nord est argentino, immerso in un clima sub-tropicale ed in una natura incontaminata e selvaggia, si è sviluppato un nuovo fulcro religioso di aggregazione. In questo contesto è nata l’iniziativa alla base di questo libro: decorare la nuova chiesa, bianca ed immacolata, con una copertura policroma applicata su tutta la superficie delle pareti interne, formata da oltre 1000 piastrelle. Hanno partecipato tantissimi artisti: ognuno di loro ha realizzato un angelo, interpretandolo secondo la sua creatività. Ogni angelo è stato riprodotto su di una piastrella dagli allievi della Fondazione, per andare a decorare la chiesa. Il libro è una raccolta di tutte queste immagini.  
                                                                                                     


Opera di Marco Lodola




Opera di Mimmo Paladino




Opera di  Giovanni  Bonanno, Volo, tempera  cm. 20x20, 2009



La mostra, visitabile con il biglietto di ingresso del museo, è corredata dal volume Angeli & Artisti nella Iglesia de los Angeles pubblicato da Bellavite Editore. Angeli & Artisti  è realizzata grazie al sostegno dell'Alto Patrocinio Morale di Arzobispado de Salta – Argentina, Gobierno de la Provincia de Salta, Ministerio de Cultura y Turismo, República Argentina, Embajada de Italia – Buenos Aires, Istituto Italiano di Cultura – Buenos Aires.



Il Catalogo della Rassegna


La mostra è accompagnata dal volume Angeli & Artisti nella Iglesia de los Angeles pubblicato da Bellavite Editore, ISBN: 978-88-7511-264-6; Pagine: 600; Formato: 225x225 mm; Prezzo: 48:00. Nell’estancia El Milagro nel nord est argentino, immerso in un clima sub-tropicale ed in una natura incontaminata e selvaggia, si è sviluppato un nuovo fulcro religioso di aggregazione. In questo contesto è nata l’iniziativa alla base di questo libro: decorare la nuova chiesa, bianca ed immacolata, con una copertura policroma applicata su tutta la superficie delle pareti interne, formata da oltre 1000 piastrelle. Hanno partecipato tantissimi artisti: ognuno di loro ha realizzato un angelo, interpretandolo secondo la sua creatività. Ogni angelo è stato riprodotto su di una piastrella dagli allievi della Fondazione, per andare a decorare la chiesa. Il libro è una raccolta di tutte queste immagini.

    www.iglesiadelosangeles.com                      Sandro  Bongiani   



INFO: www.iglesiadelosangeles.com 
DOVE: Porto Antico di Genova: Porta Siberia. 
L’ingresso principale: Mura del Molo 
INAUGURAZIONE 25 Maggio 2022 alle ore 18 
 ORARI: da Giovedì a Domenica - dalle 11 alle 18. 
 Ticket di ingresso: € 7,00 – ridotti € 5,00

Musei di Genova 
MUSEO DEL PARCO - Centro  Internazionale di Scultura all'aperto - Portofino.




Oltre Cinquecento artisti del nostro tempo per uno stuolo di angeli.
Mostra segnalata da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno




martedì 7 giugno 2022

Napoli, TEMPO DI ARCHE', Raffaele Boemio - Galleria FrameArsArtes

 



Materia in divenire, forme ispirate alla Natura, al suo potere maieutico, contrapposto alla condizione umana perennemente in bilico tra costrizione ed elevazione, semanticamente sempre dentro una “trappola maieutica”. 

È il filo rosso della mostra Tempo di Archè la personale di Raffalele Boemio, a cura di Domenico Natale, alla Galleria FrameArsArtes di Paola Pozzi (a Napoli, in Corso Vittorio Emanuele 525) da venerdì 10 a venerdì 24 giugno. Un percorso espositivo di quadri, sculture e filmati – parte del più vasto ciclo denominato Afona – che ha caratterizzato il percorso di Boemio negli anni duemila. Di questo ciclo le opere più recenti mantengono il nucleo poetico della meditazione sul rapporto che intercorre tra il libero immaginario dell’artista e la realtà della vita quotidiana, e che costituiscono da sempre uno dei due aspetti emblematici del suo operare. «Questa fase della mia produzione, scaturisce dall’esigenza di interrompere il vortice della fretta in cui viviamo immersi e che non sembra esaurirsi mai; rappresenta un momento di riflessione muto, che si esprime attraverso i sensi. Una presa di posizione contro la ridondanza del mondo, senza mai rifuggire dal rapporto sociale dell’opera d’arte e dalla sua lettura segnica» spiega l’artista. Un linguaggio muto, afono per l’appunto, ma non inespressivo, né inascoltato «silenzio custodito e fama che grida». «Mi sono resioconto del vuoto che abbiamo dentro e della necessità di tornare a dei valori naturali. Per questo c’è un forte richiamo alla Natura, ma senza naturalismo» prosegue Boemio. «La sua ricerca esprime il disagio morale e civile di fronte alla sofferenza umana e alla schiavitù dei migranti nei campi della nostra terra, nella quale lui vive e opera» sottolinea il curatore. La mostra propone un percorso di ricerca del senso del segno, di ritorno al tratto primitivo, rituale, evocativo, sinestetico e continuamente rinnovato, attraversato dalla trasformazione, pur conservandosi nell’essenza. Saldo nelle sue radici, come quelle che l’artista racconta di aver trovato in spiaggia nel 2015 – probabilmente dei rizomi (rigonfiamenti del fusto con funzione di riserva) – forme sconosciute che nessuno sapeva interpretare ma che hanno sedimentato, scavando nel profondo, fino a toccare l’altra essenza, quella speculare alla Natura: l’essenza umana e la sua dimensione insieme materiale e spirituale, in equilibrio costantemente precario, impantanata nella lotta tra l’Essere e il Dover Essere, raffigurata in forme scarnificate, in solitudine, in difficoltà, a tratti isolata. Mai però disperata, né mai dimessa, o sottomessa. Un richiamo forte alla vita, alla lotta, al reciproco riconoscersi come simili. Parti della stessa Natura. La mostra si inserisce perfettamente nella filosofia culturale della galleria FrameArsAtes, che vuol essere, come racconta la proprietaria: «uno spazio di libertà ed un luogo di divulgazione dell’arte contemporanea, aperto alla città e ai giovani artisti».  


 















Raffaele Boemio è nato ad Afragola (NA) nel 1952 e si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. È stato docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Cardito (NA). Nel 1978 ha fondato con Haebel e Domenico Natale il “Gruppo X/Arte” aderendo al Movimento degli operatori estetici nel sociale. La pittura è stata ed è il suo linguaggio prevalente, senza tuttavia chiudersi alle capacità semantiche ed espressive di altre tecniche come la scultura e di mezzi diversi quali il legno, il ferro, il bronzo, l’ottone, il laterizio e la ceramica, i prodotti industriali e la fotografia, anche digitale che hanno dilatato la sua concezione della pittura alla scultura e alla comunicazione extramediale. Con queste possibilità linguistiche, Boemio ha affrontato nel tempo cicli tematici quali quello delle “Trappole maieutiche”, del “Biographico”, degli “Afona”, dei “Ready made” e dei “Ready dead”, dei “Frammenti migranti”, dei “Quasi svelato” e de “I semiosi”.  

 


TEMPO DI ARCHE’ 
10 – 24 giugno 2022

 

Presso FRAMEARSARTES - Napoli, corso Vittorio Emanuele n. 525

Orari: da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 

Riferimenti: 081 0689212 – 333 4454002 

Ufficio Stampa: 334 3224441 

www.framearsartes.it – framearsartes@libero.it – paolapozziarch@gmail.com 


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


Vincenzo Rusciano / METAL NOVEL / Chiesa di San Giuseppe delle Scalze, Napoli.

 



Vincenzo Rusciano
Metal Novel

opening sabato 28 maggio 2022 - ore 11.00
 

testo critico di Alessandra Troncone

Chiesa di San Giuseppe delle Scalze

Salita Pontecorvo 65, Napoli 



 

Inaugura sabato 28 maggio alle ore 11.00 la mostra personale di Vincenzo Rusciano dal titolo Metal Novel presso la Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, Napoli. La mostra è realizzata sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee 2022 ed è accompagnata da un catalogo con testo critico di Alessandra Troncone, edito da Iemme edizioni.

“Strutture da cantiere che rimandano a equilibri precari sono al centro di questa nuova serie di lavori che viene presentata nel contesto della Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, dove proprio l’interferenza tra antico e contemporaneo ha già dato vita ad affascinanti sinergie. Tre strutture rimarcano questa relazione, fungendo da cornici di altrettanti racconti. Sono costruzioni mutuate da contesti diversi: un trabattello, un traliccio di quelli usati per gli spettacoli temporanei, un treppiedi da restauro. Le loro linee contornano elementi in sospensione alternati ad altri posizionati su estensioni metalliche. Manometri da cantiere, una volta tintinnanti nel registrare l’operazione di drenaggio d’acqua, appaiono come orologi dalle lancette immobili, segno di un tempo che si è fermato. Ed è così che prende vita il romanzo di metallo che dà il titolo a questa mostra: come note su un pentagramma dalla lucentezza metallica, come segni su uno spartito che si sviluppa nello spazio, i suoi elementi si dispongono a raccontare una storia materiale e immateriale”. [Testo di Alessandra Troncone estratto dal catalogo edito per l’occasione da Iemme Edizioni].




 



Vincenzo Rusciano

Metal Novel

opening sabato 28 maggio 2022 ore 11.00

Chiesa di San Giuseppe delle Scalze

Salita Pontecorvo 65, Napoli

fino al 4 giugno 2022 su appuntamento


7 luglio 2022 presentazione del catalogo presso

la Galleria Nicola Pedana, Caserta gallerianicolapedana@gmail.com  


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno