martedì 14 novembre 2023
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI, PRESENTAZIONE DEL CATALOGO DELLA MOSTRA " MA CHE NE SANNO GLI ALTRI" DI ERNESTO TERLIZZI
martedì 8 novembre 2022
Totem e Tao di Enrico Magnani alla FrameArsArtes di Napoli
TOTEM E TAO
Dove passato e futuro si incontrano
Vernissage 16 novembre 2022, ore 19:00
FrameArsArtes – Corso Vittorio Emanuele, 525 – Napoli
Enrico Magnani
L’antica saggezza, gli antichi segni,
gli antichi simboli. Patrimonio comune dell’umanità, ripreso e rielaborato con
variazioni sul tema. Luce, ombra, maschile, femminile, terra, cielo, forza,
grazia, creazione e vita.
Sono gli archetipi, il centro, i punti di riferimento della mostra Totem e Tao, la personale di Enrico Magnani alla Galleria FrameArsArtes di Paola Pozzi. In Totem e Tao l’artista continua la sua ricerca sul rapporto tra quello che è spirituale e quello che è materiale.
La collezione Totem che esplora e raccoglie iconici gesti e simboli senza tempo né spazio è stata realizzata tra il 2015 e il 2017. Lavorando e sperimentando la materia in relazione al simbolo, l’artista utilizza la forza dei materiali, delle forme e dei colori archetipici il cui significato è comune a tutti gli esseri umani. Pietre, sabbie, catrame, argille e oro creano segni e forme tridimensionali senza confini di tempo e di spazio che ritroviamo a partire dall’epoca preistorica fino ai giorni nostri. I simboli archetipici sono sempre stati un mezzo per esplorare l’ignoto e l’indicibile: segni che vivono tutti all’interno di ciascuno di noi; misteri che la mente non può capire, ma solo il cuore comprendere, sono i nostri primi e più remoti antenati mitici.
La serie Tao ispirata alla purezza, alla semplicità e all’eleganza del tao, raccoglie opere, anch’esse tridimensionali, create nel 2021: gli antichi gesti meditati di tradizione millenaria sono ripresi e fissati nella materia. La Forza della pietra è adagiata su un delicato velluto: gli opposti si incontrano in un connubio che evoca le leggi del tao. Ad ogni opera è associato un responso dell'I-CHING, l’antico oracolo cinese, parte integrante della tradizione taoista. La moneta presente nelle opere è l'oggetto magico utilizzato per chiedere all'oracolo e ottenere la risposta: il seme e il frutto riuniti insieme.
I due mondi di Totem e Tao convivono in armonia nello spazio espositivo di FrameArsArtes. Li riconosciamo nel blu, nel nero, nel rosso e nell’oro, nei simboli e nei materiali che colpiscono lo spettatore emozionato nel riscoprire qualcosa che non sapeva di conoscere.
L’artista Enrico Magnani, conosciuto per le sue opere che integrano arte, scienza e spiritualità, approda all’arte dopo un eclettico percorso che lo ha visto per anni ricercatore scientifico nell’ambito della fusione nucleare. Ad un certo punto della sua carriera Magnani ha sentito l’esigenza procedere in quei sentieri della conoscenza dove la speculazione puramente razionale non è sufficiente. Dopo un primo periodo figurativo, le sue originali opere astratte lo hanno rapidamente portato all’attenzione internazionale e a partire dal 2010 sono state presentate in musei, fondazioni, gallerie private e istituzioni pubbliche in Europa e Stati Uniti. Tiene seminari e laboratori formativi sulla creatività nell’arte e nella vita attraverso l’uso costruttivo dell’errore e dell’intuizione.
Le opere:
TOTEM E TAO
16 – 27 novembre 2022
FRAMEARSARTES - Napoli, corso Vittorio Emanuele n. 525
Orari: da martedì a sabato, dalle 16.00 alle 20.00
Riferimenti: 081 3088820 – 333 4454002
Ufficio Stampa: 334 3224441
www.framearsartes.it – framearsartes@libero.it – paolapozziarch@gmail.com
Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno
--
domenica 18 settembre 2022
Alla Galleria FrameArsArtes di Napoli la mostra PosterArt a cura di Paola Pozzi.
Venerdì 23 settembre 2022 alle ore 19,30 presso la galleria FrameArsArtes a Corso Vittorio Emanuele 525 a Napoli si inaugura la mostra “PosterArt”, a cura di Paola Pozzi, un’esposizione di Manifesti e Poster che coprono il periodo che va dagli anni ’50 fino ai primi anni 2000. In Mostra poster realizzati da Haring, Warhol, Depero, Basquiat, Gruau, Cappiello, Boccassile, Grignani, Christo, Aslan, Freres, Commarmond, De Felipe, Dudovich, Lichtenstein, Quarez, Tarras, Nara. Le opere non sono pezzi unici ma neanche copie, giacché ognuna è come un elemento di un parto plurigemellare: è un multiplo. Così è risolto il dilemma dell’abisso valoriale tra originale e copia. Scrive Adriana Dragoni.
Con PosterArt,
Frame vuole richiamare l’attenzione al potere comunicativo e
persuasivo del Poster nei suoi diversi campi d’applicazione. Infatti, sin dalla
loro prima apparizione alla fine dell’Ottocento ad oggi, i poster hanno assolto
molte funzioni, dalla propaganda
politica alla pubblicità, fino a diventare veri e
propri oggetti artistici da collezione.
Il manifesto
pubblicitario ebbe, in Italia, la sua consacrazione ufficiale nella I
Mostra del Cartellone e della Grafica pubblicitaria tenutasi a Roma
nel febbraio-marzo del 1936: il manifesto viene riconosciuto pienamente come
una forma d’arte, perfetta espressione della nuova società dei consumi. Di
fatto, la pregnanza culturale ed artistica del manifesto pubblicitario era
ormai apertamente riconosciuta sia dai committenti delle campagne pubblicitarie
che dagli artisti ormai consapevoli dei canoni espressivi fondamentali e dai
tanti divulgatori culturali che ormai, a livello internazionale, organizzavano
mostre e producevano pubblicistica specializzata.
La mostra di poster e
manifesti presentata negli spazi napoletani di FrameArsArtes è particolarmente
indicativa della dinamica tra artisticità e pubblicità, perché esplicita,
seppure in una necessaria sintesi, le varie tappe di una consapevolezza
dell’utilizzo dei codici della
pubblicità nei più diversi ambiti sociali.
L’inaugurazione si terrà venerdì 23 settembre 2022 alle ore 19:30 e le opere resteranno in esposizione fino al 10 ottobre 2022.
Corso Vittorio Emanuele 525, Napoli 081 3088820; 3334454002 framearsartes@libero.it; paolapozziarch@gmail.com
martedì 7 giugno 2022
Napoli, TEMPO DI ARCHE', Raffaele Boemio - Galleria FrameArsArtes
Materia in
divenire, forme ispirate alla Natura, al suo potere maieutico, contrapposto
alla condizione umana perennemente in bilico tra costrizione ed elevazione,
semanticamente sempre dentro una “trappola maieutica”.
È il filo
rosso della mostra Tempo di Archè la personale di Raffalele
Boemio, a cura di Domenico Natale, alla Galleria FrameArsArtes di Paola
Pozzi (a Napoli, in Corso Vittorio Emanuele 525) da venerdì 10
a venerdì 24 giugno. Un percorso espositivo di quadri, sculture e filmati –
parte del più vasto ciclo denominato Afona – che ha
caratterizzato il percorso di Boemio negli anni duemila. Di questo ciclo le
opere più recenti mantengono il nucleo poetico della meditazione sul rapporto
che intercorre tra il libero immaginario dell’artista e la realtà della vita
quotidiana, e che costituiscono da sempre uno dei due aspetti emblematici del
suo operare. «Questa fase della mia produzione, scaturisce
dall’esigenza di interrompere il vortice della fretta in cui viviamo immersi e
che non sembra esaurirsi mai; rappresenta un momento di riflessione muto, che
si esprime attraverso i sensi. Una presa di posizione contro la ridondanza del
mondo, senza mai rifuggire dal rapporto sociale dell’opera d’arte e dalla sua
lettura segnica» spiega l’artista. Un linguaggio muto, afono per
l’appunto, ma non inespressivo, né inascoltato «silenzio custodito e
fama che grida». «Mi sono resioconto del vuoto che abbiamo dentro e
della necessità di tornare a dei valori naturali. Per questo c’è un forte
richiamo alla Natura, ma senza naturalismo» prosegue Boemio. «La
sua ricerca esprime il disagio morale e civile di fronte alla sofferenza umana
e alla schiavitù dei migranti nei campi della nostra terra, nella quale lui
vive e opera» sottolinea il curatore. La mostra propone un percorso di
ricerca del senso del segno, di ritorno al tratto primitivo, rituale,
evocativo, sinestetico e continuamente rinnovato, attraversato dalla
trasformazione, pur conservandosi nell’essenza. Saldo nelle sue radici, come
quelle che l’artista racconta di aver trovato in spiaggia nel 2015 –
probabilmente dei rizomi (rigonfiamenti del fusto con funzione di riserva) –
forme sconosciute che nessuno sapeva interpretare ma che hanno sedimentato,
scavando nel profondo, fino a toccare l’altra essenza, quella speculare alla
Natura: l’essenza umana e la sua dimensione insieme materiale e spirituale, in
equilibrio costantemente precario, impantanata nella lotta tra l’Essere e il
Dover Essere, raffigurata in forme scarnificate, in solitudine, in difficoltà,
a tratti isolata. Mai però disperata, né mai dimessa, o sottomessa. Un richiamo
forte alla vita, alla lotta, al reciproco riconoscersi come simili. Parti della
stessa Natura. La mostra si inserisce perfettamente nella filosofia culturale
della galleria FrameArsAtes, che vuol essere, come racconta la
proprietaria: «uno spazio di libertà ed un luogo di divulgazione
dell’arte contemporanea, aperto alla città e ai giovani artisti».
TEMPO DI
ARCHE’
10 – 24 giugno 2022
Presso
FRAMEARSARTES - Napoli, corso Vittorio Emanuele n. 525
Orari: da
martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Riferimenti:
081 0689212 – 333 4454002
Ufficio
Stampa: 334 3224441
www.framearsartes.it – framearsartes@libero.it – paolapozziarch@gmail.com
Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno
lunedì 30 maggio 2022
Luigi Mazzella, Elogio del Pensiero libero, Salone dei Marmi di Salerno
Il 27 maggio 2022 lo scrittore e saggista Luigi Mazzella, già Vice
Presidente della Corte Costituzionale, già Avvocato Generale dello Stato ed ex
Ministro per la Funzione Pubblica ha presentato il suo libro “Elogio del
Pensiero Libero”, edito da “Avagliano Editore”
presso il “Salone dei Marmi” del Comune di Salerno, organizzato dal
comitato organizzatore composto dal colonnello Luigi Gambaro, dall’avvocato
Pietro De Felice e dal dottor Franco Chiappetta. A moderare l’incontro è stato
il giornalista Marcello Napoli. Il giornalista Antonio Manzo ha spiegato che
” Il nostro Paese, per certi versi, è inesistente nella sua liberalità di
pensiero: A termine della conferenza la Presidente del Lions Club Salerno
2000 Giuseppina Plaitano ha donato ai relatori un'opera in ceramica realizzata
dall’artista salernitana, di origini friulane, Laura Marmai.
In una precedente analisi
del libro “Elogio del pensiero libero” lo scrittore Nino D’Antonio
chiariva “che si trattava di un importante saggio sia per la
trattazione superba degli argomenti che ti portano a riflettere e
anche per la qualità della scrittura
umanistica. Una lettura lucida che si pone domande ancora irrisolte”,
appunto, i problemi della società globale, strumentalizzata dai poteri forti,
massificata e resa impotente.
In un articolo scritto da Mazzella il 6 marzo 2020 sul Covid si domandava “Fino a quando durerà la
politica di promuovere stati di “depressione” tra i cittadini Per tutta la durata dell’epidemia o fino a
quando i mass-media decideranno, su precisa direttiva di chi detiene o
condiziona la proprietà, di “ridimensionarla”, scrivendone e parlandone con
termini meno angoscianti?
Dobbiamo constatare
l’inganno da parte della politica, del
giornalismo governato da politici e da
qualche tecnico arrogante “liquidatore
dell’industria pubblica italiana”, e inoltre di tante comparse del momento che in vista
di un reale beneficio sono saliti sul
carro dei proclami a dare manforte alle falsità.
Saper riflettere, questa è la grande e rara qualità da autentico scrittore e poeta libero dell’operare di Luigi Mazzella. Si dovrà convenire che l’uomo, per sua natura, non ha voglia di riflettere i problemi della società, preferisce fuggire e assoggettarsi per un rendiconto personale al volere del potere politico e economico. Questo avviene ormai in tutti i settori e i campi della società. Un esempio, i giornalisti, per due anni, ogni giorno si sono aggrediti in diretta tv, 24 ore su 24. Mai un’ora d’aria e di riposo. Poi è arrivata la guerra in Ucraina e di colpo il nemico e la narrazione è cambiata virando in questo nuovo versante e dimenticando di colpo il tema Covid in Italia.
Che fare, saremo in grado di reagire alla dittatura democratica del sistema imperante o soccomberemo tutti sotto la furia di questa inutile, anonima società? Sandro Bongiani
Le immagini dell'evento: