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martedì 7 giugno 2022

Napoli, TEMPO DI ARCHE', Raffaele Boemio - Galleria FrameArsArtes

 



Materia in divenire, forme ispirate alla Natura, al suo potere maieutico, contrapposto alla condizione umana perennemente in bilico tra costrizione ed elevazione, semanticamente sempre dentro una “trappola maieutica”. 

È il filo rosso della mostra Tempo di Archè la personale di Raffalele Boemio, a cura di Domenico Natale, alla Galleria FrameArsArtes di Paola Pozzi (a Napoli, in Corso Vittorio Emanuele 525) da venerdì 10 a venerdì 24 giugno. Un percorso espositivo di quadri, sculture e filmati – parte del più vasto ciclo denominato Afona – che ha caratterizzato il percorso di Boemio negli anni duemila. Di questo ciclo le opere più recenti mantengono il nucleo poetico della meditazione sul rapporto che intercorre tra il libero immaginario dell’artista e la realtà della vita quotidiana, e che costituiscono da sempre uno dei due aspetti emblematici del suo operare. «Questa fase della mia produzione, scaturisce dall’esigenza di interrompere il vortice della fretta in cui viviamo immersi e che non sembra esaurirsi mai; rappresenta un momento di riflessione muto, che si esprime attraverso i sensi. Una presa di posizione contro la ridondanza del mondo, senza mai rifuggire dal rapporto sociale dell’opera d’arte e dalla sua lettura segnica» spiega l’artista. Un linguaggio muto, afono per l’appunto, ma non inespressivo, né inascoltato «silenzio custodito e fama che grida». «Mi sono resioconto del vuoto che abbiamo dentro e della necessità di tornare a dei valori naturali. Per questo c’è un forte richiamo alla Natura, ma senza naturalismo» prosegue Boemio. «La sua ricerca esprime il disagio morale e civile di fronte alla sofferenza umana e alla schiavitù dei migranti nei campi della nostra terra, nella quale lui vive e opera» sottolinea il curatore. La mostra propone un percorso di ricerca del senso del segno, di ritorno al tratto primitivo, rituale, evocativo, sinestetico e continuamente rinnovato, attraversato dalla trasformazione, pur conservandosi nell’essenza. Saldo nelle sue radici, come quelle che l’artista racconta di aver trovato in spiaggia nel 2015 – probabilmente dei rizomi (rigonfiamenti del fusto con funzione di riserva) – forme sconosciute che nessuno sapeva interpretare ma che hanno sedimentato, scavando nel profondo, fino a toccare l’altra essenza, quella speculare alla Natura: l’essenza umana e la sua dimensione insieme materiale e spirituale, in equilibrio costantemente precario, impantanata nella lotta tra l’Essere e il Dover Essere, raffigurata in forme scarnificate, in solitudine, in difficoltà, a tratti isolata. Mai però disperata, né mai dimessa, o sottomessa. Un richiamo forte alla vita, alla lotta, al reciproco riconoscersi come simili. Parti della stessa Natura. La mostra si inserisce perfettamente nella filosofia culturale della galleria FrameArsAtes, che vuol essere, come racconta la proprietaria: «uno spazio di libertà ed un luogo di divulgazione dell’arte contemporanea, aperto alla città e ai giovani artisti».  


 















Raffaele Boemio è nato ad Afragola (NA) nel 1952 e si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. È stato docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Cardito (NA). Nel 1978 ha fondato con Haebel e Domenico Natale il “Gruppo X/Arte” aderendo al Movimento degli operatori estetici nel sociale. La pittura è stata ed è il suo linguaggio prevalente, senza tuttavia chiudersi alle capacità semantiche ed espressive di altre tecniche come la scultura e di mezzi diversi quali il legno, il ferro, il bronzo, l’ottone, il laterizio e la ceramica, i prodotti industriali e la fotografia, anche digitale che hanno dilatato la sua concezione della pittura alla scultura e alla comunicazione extramediale. Con queste possibilità linguistiche, Boemio ha affrontato nel tempo cicli tematici quali quello delle “Trappole maieutiche”, del “Biographico”, degli “Afona”, dei “Ready made” e dei “Ready dead”, dei “Frammenti migranti”, dei “Quasi svelato” e de “I semiosi”.  

 


TEMPO DI ARCHE’ 
10 – 24 giugno 2022

 

Presso FRAMEARSARTES - Napoli, corso Vittorio Emanuele n. 525

Orari: da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 

Riferimenti: 081 0689212 – 333 4454002 

Ufficio Stampa: 334 3224441 

www.framearsartes.it – framearsartes@libero.it – paolapozziarch@gmail.com 


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno