PADIGLIONE
TIBET
ideato
e curato da Ruggero Maggi
Santa Marta Congressi – SpazioPorto – Venezia
9
maggio – 2 agosto 2015
con
il Patrocinio del Comune di Venezia
LUNEDI' 6 LUGLIO 2015
APERTURA
STRAORDINARIA
per celebrare l'80° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama
Caro Dalai Lama felice compleanno,
ottant'anni sono un bel traguardo soprattutto se
contrassegnati da tragedie e pericoli che Sua Santità ha saputo affrontare con
serenità e saggezza. La Compassione, tra i sentimenti umani, è senz'altro
quello meno sentito, ma il Dalai Lama da questo ha attinto per abbracciare
tutti gli esseri senzienti.
Padiglione
Tibet - il
padiglione per il paese che non c’è – progetto ideato
e curato da Ruggero Maggi per il Comitato Padiglione Tibet, si
pone l’obiettivo di far incontrare la sensibilità della cultura contemporanea
occidentale con quella tibetana e di coinvolgere il sistema Arte per non
far dimenticare la realtà dell'universo tibetano. Proponendo installazioni di
forte impatto emozionale e coinvolgendo artisti del mondo della pittura, tra
cui Gillo Dorfles ed il Premio Nobel Dario Fo, della scultura, della performance, del
video, della musica, dal 2011, anno della sua realizzazione come evento
parallelo alla Biennale di Venezia, Padiglione Tibet ha creato un ponte sensibile tra Arte Sacra Tibetana
ed Arte Contemporanea Occidentale e un luogo fisico, reale e
tangibile di incontro tra le differenti anime che lo compongono: artistica,
sociale e culturale, religiosa.
Padiglione Tibet è felice di celebrare il
compleanno di Sua Santità con un'apertura straordinaria che prolunga l'abituale
orario di visita, arricchendo il proprio programma con una serie di eventi che
quest'anno assumono una particolare rilevanza grazie all'iniziativa Anno del Dalai Lama:
Sua Santità Tenzin
Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, il 6 luglio 2015 (20° giorno, del 5°
mese dell’anno tibetano 2142) compirà 80 anni. Oggi il Dalai Lama non è
soltanto la massima autorità del popolo tibetano, ma anche un punto di
riferimento fondamentale per decine di milioni di persone in tutto il mondo. La
Fondazione
per la Preservazione della
Tradizione Mahayana (FPMT), il Progetto
L’Eredità del Tibet e il Comitato
Padiglione Tibet,
come atto di affettuoso e sentito omaggio all’opera di questo altissimo
testimone del nostro tempo, tra l’altro insignito nel 1989 del Premio Nobel per
la Pace, hanno deciso di dedicare al Dalai Lama il prossimo anno tibetano
(2142, “Anno della Pecora di Legno” che
è iniziato il 19 febbraio 2015 e terminerà l’8 febbraio 2016), organizzando
all’interno dell’Anno del Dalai Lama eventi artistici, insegnamenti spirituali
e conferenze.
Lunedì 6 luglio 2015 tre significativi momenti
scandiranno questa giornata.
ORE 18.00
“Tulku, le incarnazioni
mistiche del Tibet" (testo di Piero Verni e
fotografie di Giampietro Mattolin) che
prende in esame la peculiare tradizione tibetana dei lama reincarnati. Nel
corso della serata verranno proiettate fotografie di Giampietro Mattolin
scattate in occasione della importante festa per gli 80 anni del Dalai Lama che
si è tenuta a Dharamsala (India settentrionale) il 21 giugno 2015.
ORE 21.15
Orizzonte performance di danza
contemporanea di Ksette
coreografia di Kappa con Elisa Ferri, Melissa Simionato, Giuseppe Spinelli.
[…]
cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per
quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio
a questo: a camminare. (Eduardo Galeano)
ORE 21.45
In collaborazione con la Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana
(FPMT) è inoltre in
programma un concerto serale di
Alberto Fortis per pianoforte e voce. La scaletta
alternerà i classici del repertorio del cantautore ad alcuni brani del suo
album più recente, “Do L’Anima”.
Fortis segue il Dalai Lama fin dagli Anni Ottanta e da sempre è sensibile ai
temi sociali e umanitari, tanto da essere stato nominato ambasciatore
UNICEF “a tutela dei bambini della popolazione nativo-americana Navajo” e
testimonial di A.I.S.M. (Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla).
Considerato il limitato numero di posti dell'Auditorium e l'eccezionalità
dell'evento, il concerto per pianoforte e voce di Alberto Fortis verrà
proiettato in diretta, da Padiglione Tibet, sulla facciata della Chiesa
di Santa Marta a partire dalle 21.45.
PADIGLIONE TIBET
Spiritualità
ed Arte come cibo per la mente e per l’anima.
Dedicato alle vittime del recente terremoto
che ha devastato il Nepal, il Tibet, il Bangladesh e l'India.
Artisti PADIGLIONE TIBET
Piergiorgio Baroldi, BAU, Carla Bertola - Alberto
Vitacchio, Giorgio Biffi, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Pino Chimenti, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma -
Gennaro Ippolito, Giglio Frigerio - Fabrizio Martinelli, Ivana Geviti, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Oronzo Liuzzi - Rossana Bucci, Silvia Mariani - Christine Davis,
Gianni Marussi - Alessandra Finzi, Fernando Montà, Lorenza Morandotti - Francesco Maglia
snc, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Tiziana Priori -
Simonetta Chierici, Roberto Scala - Bruno Cassaglia, Anna Seccia, Lucia Spagnuolo, Roberto Testori, Micaela Tornaghi.
Video arte
Francesca Lolli, Marco Rizzo.
Testi di
Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Stefano Antichi, Elisabetta Bacci, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giulia Fresca, Chiara Gatti, Alexander
Larrarte, Ruggero Maggi, Cristina Romieri, Giuliana Schiavone, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali.
Artisti della mostra Tibet… c'è poco da
ridere (da
un'idea di Ruggero Maggi, a cura di Dino Aloi)
Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey,
Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista,
Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi,
Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto,
Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.
Amdo – il paese del XIV Dalai Lama
mostra fotografica di Giampietro Mattolin presentata da Piero Verni
Milarepa
di Coco con la presentazione di Chiara
Gatti
ENTRATA LIBERA orari: martedì – domenica 11.00/19.00 - chiusura: lunedì
PROSSIMI APPUNTAMENTI: 2 agosto 2015
finissage
per informazioni:
PADIGLIONE
TIBET - Santa Marta Congressi -
SpazioPorto
FERMATA 'SANTA MARTA' da cui
dista 50 metri
DALLA STAZIONE FERROVIARIA DI VENEZIA Linee ACTV 41, 51 fermata
“Santa Marta”
DA PIAZZALE ROMA Linee ACTV 41, 51, 61, fermata “Santa Marta”
DA SAN MARCO Linee
ACTV 42, 52, 62, fermata “Santa Marta”
Sponsor
CFLI,
SpazioPorto, TreD s.r.l., NCA Engineering Srl, Tecnodomes, FabLab Fondazione
Mike Bongiorno, Buduar, Atelier51, Arduino, Caim, The Heritage of Tibet, FPMT,
Dossier Tibet, Iscos, Associazione Italia-Tibet, Associazione Vimala, La Casa
del Tibet.
Note:
[] La figura di Giuseppe Coco (Biancavilla,
Catania 1936 – 2012) è entrata nell'immaginario comune per le celebri
illustrazioni che hanno animato, a partire dagli anni Sessanta, con ironia e
straordinario humor nero, le pagine di testate famose. Come Comix, il Corriere
della Sera, Epoca, Horror, La Gazzetta dello Sport, L’Espresso, la Repubblica,
La Domenica del Corriere, La Settimana enigmistica, Panorama, Relax e Zoom;
oltre a celebri e popolarissimi periodici stranieri, da Playmen a Punch, da
Hara Kiri al The Saturday Evening Post. (Chiara Gatti)
[] La FPMT (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana)
è un’organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten
Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della
tradizione buddhista mahayana e dei suoi valori attraverso l’insegnamento, la
meditazione e il servizio alla comunità. La FPMT Italia appartiene a questa
rete internazionale costituita da centri di insegnamento buddhista, centri di
meditazione, centri di ritiro, monasteri per monaci e monache, case editrici,
hospice, centri di cura e altri centri di servizi per la comunità.
[]
Quella tibetana era una civiltà di grande valore,
poco sviluppata dal punto di vista del progresso materiale ma incredibilmente
progredita sotto il profilo della ricerca filosofica e interiore.
Il Progetto L’Eredità del Tibet nasce dalla consapevolezza
dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca,
con le sue modeste energie, di contribuire alla conoscenza degli
elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il “Messaggio
dei Tibetani”.