GIORGIO MORANDI
IN CALCOGRAFIA
IN CALCOGRAFIA
inaugurazione 9 giugno 2015 ore 18,00
la mostra resterà aperta fino al 31 luglio 2015
Roma, Istituto centrale per la grafica,
via della Stamperia,
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Nel cinquantenario della morte di Giorgio Morandi, l’Istituto
centrale per la grafica edita un volume Morandi in Calcografia che
riproduce attentamente la singolare vicenda storico-critica legata alla
presenza, nell’Istituto centrale per la grafica, del nucleo di matrici
autografe di Giorgio Morandi.
Il volume comprende anche il catalogo completo delle matrici
dell’artista.
Per la stessa occasione l’Istituto dedica alla produzione
incisoria del Maestro un’esposizione, Morandi in Calcografia, aperta al
pubblico dal 10 giugno fino al 31 luglio 2015. La novità della mostra, curata
da Fabio Fiorani e Ginevra Mariani, risiede nella scelta di esporre
prevalentemente le matrici incise dall’autore, conservate nella Calcoteca dell’Istituto,
sulle quali è stato svolto un attento lavoro di restauro e revisione catalografica.
“Morandi in Calcografia ripercorre le tappe del
rapporto tra l’artista e l’istituzione collezionistica della grafica –
sottolinea la direttrice dell’Istituto centrale per la grafica, Maria Antonella
Fusco – un percorso che si svolge in parallelo alla mostra Morandi
1890-1964, a cura di Maria Cristina Bandera, attualmente in corso al
Vittoriano”. Il corpus delle matrici del Maestro conservato in Istituto ammonta
a 101 matrici, tra rami e zinchi e poiché Giorgio Morandi in alcuni casi
incideva le matrici su entrambi i lati, le superfici incise sono in totale 108;
a queste si aggiungono 19 figurazioni incise e poi biffate perché non
riconosciute dall’artista, e 3 lastre su cui l’immagine è scalfita ma non morsa
dall’acido.
Le lastre incise sono pervenute alla Calcoteca dell’Istituto
grazie a tre donazioni che si sono susseguite dal 1949 al 2010. La prima
donazione risale all’epoca in cui il direttore della Calcografia Nazionale,
Carlo Alberto Petrucci, invitava Morandi a lasciare le matrici in Calcografia, accanto
a quelle di Marcantonio Raimondi, Agostino Carracci, Salvator Rosa e Giovan Battista
Piranesi. Morandi accettava l’invito scegliendo 75 lastre incise che a suo
giudizio erano le più rappresentative del suo percorso di artista. Un gesto
denso di significato che, di fatto, definiva già il suo catalogo.
La seconda donazione risale al 1990. In seguito alla mostra
di stampe Morandi. L’opera grafica. Rispondenze e variazioni, curata da
Michele Cordaro e inaugurata quell’anno in Calcografia, infatti, la sorella
dell’artista Maria Teresa donò all’Istituto altre 20 matrici. La mostra fu un’occasione
per avviare gli studi sullo stato di conservazione delle lastre, ai quali fece
seguito la ricognizione analitica dell’intera opera incisa, condotta sempre
sotto la guida di Michele Cordaro. Il
complesso lavoro svolto fu presentato nel catalogo ragionato
che accompagnò la mostra.
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Infine, nel 2010 Carlo Zucchini, garante dell’eredità
Morandi, ha donato all’Istituto documenti e sei lastre autografe. Tra queste
cinque inedite e una che costituisce la fortunata riscoperta del rame della Natura
morta in un tondo del 1942, eseguita per le edizioni della Galleria Il
Milione di Milano, data per distrutta nel catalogo generale delle stampe.
In mostra anche alcune foto realizzate da Luigi Ghirri nel
1990 allo studiolo di Morandi. Una serie di 10 stampe fotografiche, dal titolo Studio
Morandi (Bologna), furono acquisite infatti dall’Istituto nel 2009,
selezionate dallo stesso Ghirri. Le foto ritraggono gli oggetti appartenuti al
pittore, lasciati intatti alla sua morte, nell’atelier di via Fondazza.
Il
volume è edito da Campisano Editore, Roma 2015, ed è a cura di Fabio Fiorani e
Ginevra Mariani.
Istituto centrale per la
grafica
Museo didattico
Via della Stamperia, 6 (Fontana di Trevi)
lunedì - sabato
10,00 -19,00
Ingresso libero
Per info
06.69980238
in-gr.ufficiostampa@beniculturali.it
Ufficio Stampa Istituto
centrale per la grafica
Responsabile: Angelina Travaglini 334 6842173
con la collaborazione di Roberta Ricci
Eventuali variazioni saranno pubblicate sul sito:
www.grafica.beniculturali.it