sabato 12 marzo 2022

Buenos Aires, Argentina / Mostra dell'artista Ruggero Maggi presso la galleria HOTEL DADA

 

IL PROGETTO E' ARTE

Mostra dell'artista Ruggero Maggi presso la galleria HOTEL DADA





Dando inizio al programma espositivo di quest'anno la galleria argentina HOTEL DADA presenterà una mostra personale dell'artista Ruggero Maggi che inaugurerà il 17 marzo.

La mostra, intitolata The Project is the Art è la prima che la galleria ha dedicato a una mostra personale. Ruggero Maggi è riconosciuto come uno dei maggiori referenti mondiali del network della mail art, organizzatore e curatore di diversi progetti internazionali. La sua ricerca nell'ambito della mail art, di particolare interesse per la galleria argentina, percorre un percorso di profondo umanesimo e impegno nella difesa delle cause associate alle ingiustizie sociali, politiche ed ecologiche. Pertanto, di grande attualità, tra gli altri, sono progetti come L'Amazzonia deve vivere rivolto alla conservazione ecologica di quest'area del mondo (di cui la mostra presenta una serie di artistamps) e Padiglione Tibet, volto a rendere più consapevoli della situazione storica dell'oppressione in Tibet, progetto che è stato presentato a partire dal 2011 in più edizioni parallelamente alla Biennale di Venezia.

La mostra esporrà opere di copy art, artistamps, poesia visiva, libri d'artista, video art e mail art, offrendo un ampio panorama delle diverse modalità artistiche sviluppate da Maggi.

Ideato e fondato nel gennaio 2020 dagli artisti Silvio De Gracia e Ana Montenegro, HOTEL DADA è una galleria specializzata in mail art e poesia sperimentale. Si trova nella città di Junín, in provincia di Buenos Aires, e da lì si proietta come spazio espositivo, documentazione e centro di ricerca. Attraverso la sua etichetta editoriale “HOTEL DADA editore” la galleria è anche orientata all'edizione e distribuzione di riviste, libri d'artista, cartoline, opuscoli, pubblicazioni di poesia visiva, mail art e di diverse esperienze di edizioni ampliate.

Secondo il suo profilo curatoriale HOTEL DADA è impegnato nella divulgazione, esposizione e produzione teorica di espressioni considerate marginali, intendendo il marginale come una categoria estetico-politica. L'intento è quello di contribuire al riconoscimento di eventi legati ai francobolli e timbri d'artista, riviste assemblate, poesie-oggetto, libri d'artista, sticker art, manifesti artistici, poesia visiva, videopoesia, poesia d'azione, poesia fonetica e sonora, collage,copy-art, tra le tante altre proposte che espandono i limiti delle arti visive.

La mostra di Ruggero Maggi segna l'inizio di un ciclo di mostre che la galleria dedicherà ai grandi esponenti della mail art e della poesia sperimentale.

Inizia il 17 marzo ed è visitabile fino al 20 maggio






RUGGERO MAGGI: IL PROGETTO È ARTE

 UTOPIA E POESIA DALLA MATRICE DELL'ARTE POSTALE

  Presentazione di Silvio De Gracia

In un mondo dove non c'è più spazio per le utopie, le pratiche e i valori della mail art persistono come riserva indistruttibile di idealismo e impegno etico. A sessant'anni dalla creazione della New York Correspondance School di Ray Johnson, la mail art continua a opporsi ai meccanismi del mercato dell'arte e alle docilità dell'arte istituzionale,  approfondendo un discorso con intense radici umanitarie che si oppone a tutte le forme di ingiustizia e violazione delle dignità dell'uomo.

L'opera di Ruggero Maggi si inscrive in questo percorso utopico che la mail art propone, ma va oltre e lo trascende con un senso umanista segnato da un profondo sentimento morale verso la natura e le sue possibilità. Dal 1979, quando visitò l'Amazzonia peruviana, Maggi iniziò a concepire un corpus di opere che era indissolubilmente legato alla lotta per la salvaguardia dell'ambiente, e che avrebbe portato lo stesso anno alla creazione del suo storico Archivio Amazon.

Nel contesto post-ecologico, oggi la difesa dell'ambiente si confonde e si sovrappone alla conservazione stessa dell'esistenza umana. Maggi, pur preoccupato della distruzione della natura, si interessa alle tragedie umane. Dal 1985, quando presentò l'Hiroshima Shadow Project, per ricordare le vittime vaporizzate dalla bomba atomica, si è dedicato a diversi progetti incentrati sui drammi attuali dell'umanità. Due delle sue proposte più rilevanti in questo campo sono stati i progetti Padiglione Tibet e Padiglione Birmania. Il primo mirava a richiamare l'attenzione sulla situazione storica dell'oppressione in Tibet, ed è stato presentato in diverse edizioni a partire dal 2011 in parallelo con la Biennale di Venezia. Il secondo, Padiglione Birmania, del 2021, si basa sulla stessa vocazione ad intervenire criticamente sulla realtà, presentando una mostra collettiva volta a denunciare il colpo di stato in Myanmar e la violazione della democrazia e dei diritti umani da parte di un regime militare brutale. Proposte nate da una solida posizione etica che rivelano quella dimensione umanistica in cui l'artista si colloca e dalla quale afferma che il progetto è arte. Progetto non individualistico e acritico, ma collaborativo, solidale e sempre identificabile con le esigenze più urgenti e preoccupanti del suo contesto.

Maggi utilizza le tecniche e i mezzi più disparati per incanalare i suoi interessi e le sue ricerche: poesia visiva, libri d'artista, copy art, mail art, laser, olografia, neon, video e arte caotica basata sulla teoria del caos. Artista outsider e inclassificabile, combina in modo singolare – come ha già osservato Pierre Restany – “elementi di alta tecnologia con materiali primari ed elementari, il primitivismo con la sofisticazione”. Così, insieme al neon, plexiglass o laser, l'artista trova nella sua ricerca creativa inestimabili risorse nella pietra, legno o terra. Le sue strategie incidono sulla configurazione di un discorso critico che si diffonde allo stesso modo tra spazi alternativi e istituzionali.

Controcorrente alle espressioni artistiche compiacenti e mercificate, l'arte di Ruggero Maggi può essere rivendicata come una forma d'arte di resistenza, espressione di un vero impegno contro-egemonico, dove l'estetica e la politica si intersecano. Le sue molteplici proposte e progetti lo consacrano come una delle figure di riferimento della mail art a livello globale, incarnando un'eccezionale opzione utopica e poetica in un mondo per lungo tempo sopraffatto dal peso delle distopie più oscure. 

Silvio De Gracia, 28 febbraio 2022.



La Mostra:



Courtesy Galleria Hotel DaDa  di Buenos Aires - Argentina




Video di Silvio De Gracia di Hotel Dada 


La Mostra  In Argentina di Ruggero Maggi

Durata 1:08



RUGGERO  MAGGI

Visite alla Mostra Hotel Dada, Argentina

Ministro de Cultura de CABA, Enrique Avogadro, acompañado por
la Directora de Cultura de Junín, Agustina Barbosa, y la Secretaria de
Gobierno de la Ciudad de Junín, Agustina de Miguel.



Visita del poeta y artista visual Rubén Américo Liggera.





Visitas de la poeta Nancy Cánepa, la pintora Sandra
Pintos y la actriz y música Corina Markart.






THE PROJECT IS THE ART


 
Individual exhibition of the Italian artist Ruggero Maggi at the HOTEL DADA Gallery

Kicking off its exhibition schedule for this year, the HOTEL DADA art gallery, from Argentina, will be presenting an individual exhibition by the Italian artist Ruggero Maggi starting next March 17.

The show, entitled The Project is the Art, is the first that the gallery has dedicated to a solo exhibition. Ruggero Maggi is recognized as one of the greatest global referents of the mail art movement, and organizer and curator of various international projects. His practice within mail art, of special interest to the Argentine gallery, travels along a path of profound humanism and commitment to the defense of causes associated with social, political, and ecological injustices. Thus, of great relevance, among others, are projects such as Amazon must live around the ecological preservation of this area of the world (of which the exhibition includes a series of artists), and Tibet Pavilion, aimed at raising awareness about the historical situation of oppression in Tibet and that it was presented in more editions from 2011 parallel to the Venice Biennial.

The exhibition will show works in copy art, artistamps, visual poetry, artist's books, video art and mail art, offering a wide panorama of the different artistic modalities developed by Maggi.

Conceived and founded in January 2020 by the artists Silvio De Gracia and Ana Montenegro, HOTEL DADA is a gallery specialized in mail art and experimental poetry. It is located in the city of Junín, in the province of Buenos Aires, and from there it is projected as an exhibition space, documentation and research center. Through its publishing label “HOTEL DADA editor” the gallery is also oriented to the edition and distribution of magazines, artists' books, postcards, booklets, visual poetry publications, mail art and diverse experiences of expanded editions.

According to its curatorial profile, HOTEL DADA is committed to the dissemination, exhibition and theoretical production around expressions considered marginal, understanding the marginal as an aesthetic-political category. The intention is to contribute to the recognition and positioning of alternative manifestations, such as artists' stamps, assembled magazines, rubberstamps, object-poems, artist's books, sticker art, artistic posters, visual poetry, videopoem, action poetry, phonetic and sound poetry, collages, photocopy-art, among many other proposals that expand the limits of the visual arts.

The Ruggero Maggi show marks the beginning of a series of exhibitions that the gallery will be dedicating to great exponents of mail art and experimental poetry.

It starts on March 17 and can be visited until May 20.



Il Catalogo  Hotel Dada







Edit. Marzo 2022







HOTEL DADA Base de Arte Correo y Poesía Experimental
Chávez 69, Junín, Buenos Aires, Argentina

Direttore/fondatore: Silvio De Gracia
Direttore artistico/designer: Ana Montenegro


in allegato:
Ruggero Maggi, The project is the art, timbri, 2002
Ruggero Maggi, Fractal, smalto e collage su carta, 2021



Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

venerdì 11 marzo 2022

PADIGLIONE UCRAINA / Progetto di Mail art di Ruggero Maggi

 

 



PADIGLIONE UCRAINA    

progetto di Mail Art di Ruggero Maggi

con la collaborazione del Museo Dinamico della Mail Art e del SACS di Quiliano

 

 Anche la MAIL ART deve far sentire la sua voce… ognuno di noi è consapevole di ciò che sta succedendo e di ciò che sta provando sulla sua pelle il popolo ucraino.

 

SEI INVITATO ad inviarmi DUE lavori MONOCROMATICI

un lavoro AZZURRO l'altro GIALLO

(i due colori della bandiera ucraina riprodotta qui di fianco)

formato max A4 – tecnica libera







da spedire (NO raccomandate, si consiglia Posta1) entro il 30 aprile 2022 a:

RUGGERO MAGGI – C.SO SEMPIONE 67 – 20149 MILANO

(nel caso di spedizioni con corriere indicare: consegnare da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 17.00)

 

Con i lavori ricevuti comporremo in segno di pace una grande, immaginaria bandiera ucraina.

Nel 2018 avevo presentato per l'inaugurazione del Museo Dinamico della Mail Art a Quiliano un'enorme bandiera della Pace. Questo atto può ritenersi quindi come un prolungamento ideale di ciò che fu fatto allora.

Sei anche invitato fin d'ora ad intervenire all'inaugurazione, di cui invieremo a tutti i partecipanti la comunicazione.

Un abbraccio a tutti voi

Ruggero

 




Opera formato Max A4 blu o  giallo







 n.b.: Tutti i lavori pervenuti a Maggi saranno inseriti successivamente nell'archivio del SACS di Quiliano. Un particolare ringraziamento a Cristina Sosio che attualmente lo dirige.

 

 Evento segnalato da  Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

 

martedì 8 marzo 2022

Two Weeks to See Ray Johnson c/o at the Art Institute of Chicago

 













RAY JOHNSON C/O

CLOSING MARCH 21ST

 

Questa mostra, Ray Johnson ℅, è guidata dalla convinzione che questo artista fuggitivo 
e in continua evoluzione sia visibile in modo più chiaro se osservato dalle  sue collaborazioni. 
Le opere in primo piano sono tratte quasi esclusivamente dalla William S. Wilson Collection di 
Ray Johnson recentemente acquisita dall'Art Institute, gli archivi originali della rete internazionale 
di mail art nota come New York Correspondence School (NYCS). Sottolineando la paternità 
collaborativa come il mezzo di reinvenzione più coerente di Johnson, questa mostra è la prima 
a offrire una valutazione comparativa delle sue interazioni significative con amici e corrispondenti 
come l'archivista Bill Wilson (1932–2016), l'editore Dick Higgins (1938–1998) , l'informatico 
Toby Spiselman (1934–2018), così come gli artisti Karl Wirsum (nato nel 1939) e Robert Warner 
(nato nel 1956).

EXPLORE MORE RAY JOHNSON C/O






















La mostra più esaustiva del lavoro dell'artista in più di due decenni, Ray Johnson  ℅ è curata 
da Caitlin Haskell con Jordan Carter. È presentato in esclusiva all'Art Institute di Chicago e 
accompagnato da un importante catalogo accademico disegnato da Irma Boom. È in mostra anche 
un progetto associato, ℅ Tender Buttons, organizzato  da Jennifer Cohen. 


Ray Johnson c/o, Edited by Caitlin Haskell with Jordan Carter




Current exhibitions:

Ray Johnson c/o at the Art Institute of Chicago, November 26

 Upcoming exhibitions:

Please Send to Real Life: Ray Johnson Photographs at the Morgan Library and Museum, 2022

 

THE RAY JOHNSON ESTATE
34 EAST 69TH STREET, NEW YORK, NY 10021
+1 (212) 628-0470 | INFO@RAYJOHNSONESTATE.COM
WWW.RAYJOHNSONESTATE.COM

sabato 26 febbraio 2022

MOSTRA COLLETTIVA INTERNAZIONALE “Marginal Artistamps History”

 


MOSTRA COLLETTIVA INTERNAZIONALE

Marginal Artistamps History”


SPAZIO OPHEN 

VIRTUAL ART GALLERY

the alternative artist philately

a cura di Sandro  Bongiani

Dal 28 febbraio 2022 al 24 aprile 2022

 

Opera di Irma Blank 

La mostra vuole indagare  un diverso approccio all’arte e alle ricerche in atto. Dopo la Collettiva Internazionale “ARTISTAMPS / Interfolio all’Encyclopedie Covid-19”, del 2020 sul problema urgente della pandemia capitalistica globale da Coronavirus, ecco un'altra rassegna dal titolo  “Marginal Artistamps History”, una sorta di breve storia dell’artistamps  svolta con una lettura puntuale di come intendere il francobollo d’artista. Una indagine a tutto campo di come si è sviluppata la ricerca dell’artistamps nel corso di circa cento anni di proposte internazionali da parte degli artisti “marginali attivi” interessati a una diversa creatività non uniformata al sistema ufficiale dell’arte. Lo scopo della mostra è far conoscere meglio la creatività marginale degli artisti di frontiera. Insomma, una sorta di pagina storica di come si è evoluta nel tempo questa pratica, spesso pensata come  interferenza riflessiva e poetica capace  di viaggiare e percorrere il mondo e far riflettere sui temi di un momento reale o fantastico della vita.

Con il termine Artistamps, si intendono i "francobolli d'artista", le creazioni grafiche degli artisti (francobolli errati, non ufficiali e non postali) che orbitano di preferenza nella Mail Art, nella Poesia visiva e più in generale nella cosiddetta arte Concettuale, opere   che ricordano e  interpretano in maniera originale le affrancature emesse dai Servizi postali ufficiali delle varie nazioni. Perché possano venire considerati francobolli d’artista (artistamps), i lavori devono avere forma di francobollo, la dentellatura, la piccola dimensione, l’utilizzo della carta gommata, che poi questa forma base venga spesso stravolta fa parte dell’operazione artistica, sempre nel limite che essa  sia ancora riconoscibile e quindi possa essere ancora recepita visivamente. Per far sì che un limite venga davvero superato occorre che ci sia la premessa e quindi l’illusione di avere in mano un “francobollo”. Tuttavia, se sono “in forma di francobollo”, non  vuol dire  necessariamente che i francobolli d’artista “lo sono davvero” come afferma giustamente in un suo intervento Mirella Bentivoglio, pertanto, non sono da considerarsi semplici creazioni tipografiche a valore legale in funzione di una reale spedizione postale. 

Le opere di Artistamps, spedite per posta sono la chiara testimonianza di un viaggio che si arricchisce sempre più di nuove proposte comunicative divenendo parte dell'opera stessa. Ecco svelato il potere trasformatore e liberatorio della parola “”artistamps” capace di  condividere, provvisoriamente la forma di un francobollo per indicare una funzione momentanea, per poi, magari  trovare subito un diverso ordine e sbocco linguistico, divenendo molto spesso efficace messaggio poetico in grado di superare barriere e limiti fittizi. L’aggiunta di un timbro al francobollo su una busta, rielaborato in un formato decisamente diverso rispetto ai francobolli ufficiali in corso dei servizi postali alla fine vanno a decretare un diverso stato di appartenenza portando una sorta di riflessione sulle immagini e sui segni di un momento reale o fantastico del vivere.

Tutto nasce come fenomeno artistico “underground” con le prime proposte degli anni 20 nate da un “errore filatelico” di Giacomo Balla, e soprattutto dal 1937 in poi, da alcuni pionieri di questa forma come per esempio Karl Schwesig e Michael V. Hitrovo. Solo  negli anni ’60, con la diffusione della Mail Art, ideata da Ray Johnson condividendo le proposte del movimento Fluxus: una forma d’arte essenzialmente e totalmente svincolata da giochi di potere e libera da qualsiasi logica produttiva si poté assistere a una diffusione di questa pratica che nel 1982 Thomas Michael Bidner  coniò il termine “Artistamp”.

In questa rassegna internazionale vengono presentate 72 opere dei  principali artisti storici e  da importanti autori contemporanei ancora attivi. Dai francobolli del 1924 di Giacomo Balla ai primi artistamps dell’artista espressionista tedesco  Karl Schwesig,  dal russo Michael V. Hitrovo al francese Yves Klein, Ray Johnson, George Maciunas,  Guglielmo Achille Cavellini, Clemente Padin, Lamberto Pignotti, Enzo Benedetto, E. F. Higgins III, Guy Bleus, Edwin Varney, Paolo Scirpa, Shozo Shimamoto, Ruggero Maggi, Jas W Felter,  Ben Vautier, John Held JR, Anna Banana, Piermario Ciani, Ryosuke Cohen, Irma  Blank,  RCBz, BuZ Blurr, Carl T. Chew, Darlene  Altschul, Chuck Welch, Marcello Diotallevi, Matthew Rose, Vittore  Baroni, Ruud Janssen, Pascal Lenoir, Otto D  Sherman, Anna Boschi, Crackerjack Kid, Mauro Molinari, Ko De Jonge, Gyorgy Galantai, John  M. Bennett, Michael Leigh, e persino Mirella  Bentivoglio,  fino agli artisti contemporanei di oggi. Sono presenti in mostra le opere  della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno e anche diverse opere  storiche di importanti istituzioni e collezioni private. 

 

72 ARTISTI PRESENTI  A QUESTA  RASSEGNA INTERNAZIONALE DI  ARTISTAMPS

Giacomo Balla, Italia I  Karl Schwesig I Germania I Michael V. Hitrovo, Russia I Ives Klein, Francia I Ray Johnson, USA I  George Maciunas, USA  I Lamberto Pignotti, Italia I Guglielmo Achille Cavellini, Italia I  E. F. Higgins III, Usa I  Clemente Padin, Uruguay Enzo Benedetto e Giulio Lotti, Italia I Guy Bleus, Belgio I  Edwin Varney, Canada  I Mirella  Bentivoglio, Italia I Paolo Scirpa, Italia I Shozo Shimamoto, Giappone I Ruggero Maggi, Italia I Jas W Felter,  Canada I  Ben Vautier, Francia I John Held JR, Usa I  Anna Banana, Usa I  Piermario Ciani, Italia I  Ryosuke  Cohen, Giappone I Irma  Blank, Italia I RCBz, - Usa I BuZ Blurr, Usa I Carl T. Chew, Usa I Darlene  Altschul, Usa I Chuck Welch, Usa I Marcello Diotallevi, Italia I Matthew Rose, Francia I  Vittore  Baroni, Italia I Ruud Janssen, Olanda I  Pascal Lenoir, Francia I Otto D  Sherman, Usa I C. Mehrl Bennett, Usa I Anna Boschi, Italia I Dmitry Babenko, Russia I Crackerjack Kid, Usa I Greta Schodl, Austria I Alexander Kholopov, Russia I Marina Salmaso, Danimarca I Bobo Bianchi, Italia I Giovanni Bonanno, Italia I Michel Della Vedova, Francia Mauro Molinari, Italia I  Natalie Lamanova, Russia I Willie  Marlowe, Usa I  Daniel Daligand, Francia I Domenico Ferrara Foria  Italia I On Boy Mailart, Usa I Ko De Jonge, Olanda I Giancarlo Pucci, Italia I Gyorgy Galantai, Ungheria I Picasso  Gaglione, Usa I  Jurgen O. Olbrich, Germania I John  M. Bennett, Usa I Valery Shimanovsky, Russia I Michael Leigh, Gran Bretagna PtrziaTictac, Germania I D.C. Spaulding, Usa I Remy Penard, Francia I Ferrari Ezio, Belgio I Fernanda Fedi, Italia I Gianni Romeo, Italia I Gino  Gini, Italia I Emilio Morandi Italia I Claudio Grandinetti, Italia I Serse Luigetti, Italia I Antonio Sassu, Italia I Alfonso Caccavale, Italia I Pablo Dorico Sempere, Danimarca.

 







From 28 February 2022 to 24 April 2022

TITLE: "Marginal Artistamps History"

the alternative artist philately

Works 1924 - 2021

PLACE: SALERNO

ADDRESS: Via S. Calenda 105 / D

HOURS: every day from 00.00 to 24.00

CURATORS: Sandro Bongiani

TELEPHONE FOR INFORMATION: +39 3937380225

E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com

OFFICIAL WEBSITE: http://www.collezionebongianiartmuseum.it/




The exhibition aims to investigate a different approach to art and ongoing research. After the 2020 International Collective "ARTISTAMPS / Interfolio at the Covid-19 Encyclopedie" on the urgent problem of the global capitalist pandemic from Coronavirus, here is another review entitled "Marginal Artistamps History", a sort of brief history of the artist with a precise reading of how to understand the artist's stamp. A comprehensive investigation of how the artist's research has developed over the course of about one hundred years of international proposals by "active marginal" artists interested in a different creativity that does not conform to the official art system. The aim of the exhibition is to raise awareness of the marginal creativity of frontier artists. In short, a sort of historical page of how this practice has evolved over time, often thought of as a reflective and poetic interference capable of traveling and traveling the world and making people reflect on the themes of a real or fantastic moment in life.

With the term Artistamps, we mean the "artist stamps", the graphic creations of the artists (incorrect, unofficial and non-postal stamps) who preferably orbit in Mail Art, in Visual Poetry and more generally in the so-called Conceptual art, works that recall and interpret in an original way the franking issued by the official postal services of the various nations. In order to be considered artist's stamps (artistamps), the works must have the form of a stamp, the perforation, the small size, the use of gummed paper, which then this basic form is often distorted is part of the artistic operation, always to the extent that it is still recognizable and therefore can still be perceived visually. To ensure that a limit is truly exceeded, there must be the premise and therefore the illusion of having a "stamp" in hand. However, if they are "in the form of a stamp", it does not necessarily mean that the artist's stamps "really are" as Mirella Bentivoglio rightly states in her speech, therefore, they are not to be considered simple typographic creations with legal value in function of a real postal shipment.

The works of Artistamps, sent by post, are the clear testimony of a journey that is enriched more and more with new communicative proposals becoming part of the work itself. Here is revealed the transforming and liberating power of the word "" artistamps "capable of temporarily sharing the shape of a stamp to indicate a momentary function, and then, perhaps immediately finding a different order and linguistic outlet, becoming very often an effective poetic message capable of to overcome fictitious barriers and limits. The addition of a stamp to the stamp on an envelope, reworked in a decidedly different format compared to the official postage stamps of the postal services in the end go to decree a different state of belonging bringing a sort of reflection on the images and signs of a moment real or fantastic of living.

Everything was born as an "underground" artistic phenomenon with the first proposals of the 1920s born from a "philatelic error" by Giacomo Balla, and especially from 1937 onwards, by some pioneers of this form such as Karl Schwesig and Michael V. Hitrovo. Only in the 1960s, with the spread of Mail Art, conceived by Ray Johnson sharing the proposals of the Fluxus movement: an art form essentially and totally free from power games and free from any production logic, could we witness a spread of this practice that in 1982 Thomas Michael Bidner coined the term "Artistamp".

This international exhibition presents 72 works by the main historical artists and by important contemporary authors who are still active. From the 1924 stamps of Giacomo Balla to the first artistamps of the German expressionist artist Karl Schwesig, from the Russian Michael V. Hitrovo to the French Yves Klein, Ray Johnson, George Maciunas, Guglielmo Achille Cavellini, Clemente Padin, Lamberto Pignotti, Enzo Benedetto, EF Higgins III, Guy Bleus, Edwin Varney, Paolo Scirpa, Shozo Shimamoto, Ruggero Maggi, Jas W Felter, Ben Vautier, John Held JR, Anna Banana, Piermario Ciani, Ryosuke Cohen, Irma Blank, RCBz, BuZ Blurr, Carl T. Chew, Darlene Altschul, Chuck Welch, Marcello Diotallevi, Matthew Rose, Vittore Baroni, Ruud Janssen, Pascal Lenoir, Otto D Sherman, Anna Boschi, Crackerjack Kid, Mauro Molinari, Ko De Jonge, Gyorgy Galantai, John M. Bennett, Michael Leigh, and even Mirella Bentivoglio, up to the contemporary artists of today. On display are the works of the Bongiani Art Museum Collection of Salerno and also various historical works of important institutions and private collections.

72 ARTISTS PRESENT AT THIS INTERNATIONAL REVIEW OF ARTISTAMPS

Giacomo Balla, Italia I  Karl Schwesig I Germania I Michael V. Hitrovo, Russia I Ives Klein, Francia I Ray Johnson, USA I  George Maciunas, USA  I Lamberto Pignotti, Italia I Guglielmo Achille Cavellini, Italia I  E. F. Higgins III, Usa I  Clemente Padin, Uruguay Enzo Benedetto e Giulio Lotti, Italia I Guy Bleus, Belgio I  Edwin Varney, Canada  I Mirella  Bentivoglio, Italia I Paolo Scirpa, Italia I Shozo Shimamoto, Giappone I Ruggero Maggi, Italia I Jas W Felter,  Canada I  Ben Vautier, Francia I John Held JR, Usa I  Anna Banana, Usa I  Piermario Ciani, Italia I  Ryosuke  Cohen, Giappone I Irma  Blank, Italia I RCBz, - Usa I BuZ Blurr, Usa I Carl T. Chew, Usa I Darlene  Altschul, Usa I Chuck Welch, Usa I Marcello Diotallevi, Italia I Matthew Rose, Francia I  Vittore  Baroni, Italia I Ruud Janssen, Olanda I  Pascal Lenoir, Francia I Otto D  Sherman, Usa I C. Mehrl Bennett, Usa I Anna Boschi, Italia I Dmitry Babenko, Russia I Crackerjack Kid, Usa I Greta Schodl, Austria I Alexander Kholopov, Russia I Marina Salmaso, Danimarca I Bobo Bianchi, Italia I Giovanni Bonanno, Italia I Michel Della Vedova, Francia Mauro Molinari, Italia I  Natalie Lamanova, Russia I Willie  Marlowe, Usa I  Daniel Daligand, Francia I Domenico Ferrara Foria  Italia I On Boy Mailart, Usa I Ko De Jonge, Olanda I Giancarlo Pucci, Italia I Gyorgy Galantai, Ungheria I Picasso  Gaglione, Usa I  Jurgen O. Olbrich, Germania I John  M. Bennett, Usa I Valery Shimanovsky, Russia I Michael Leigh, Gran Bretagna PtrziaTictac, Germania I D.C. Spaulding, Usa I Remy Penard, Francia I Ferrari Ezio, Belgio I Fernanda Fedi, Italia I Gianni Romeo, Italia I Gino  Gini, Italia I Emilio Morandi Italia I Claudio Grandinetti, Italia I Serse Luigetti, Italia I Antonio Sassu, Italia I Alfonso Caccavale, Italia I Pablo Dorico Sempere, Danimarca.

Opening lunedì 28 febbraio 2022 h. 18:00

 





mercoledì 16 febbraio 2022

SALERNO, "Mostra Antologica di RCBz, l’arte tra ironia, satira e immaginazione"



 


SANDRO BONGIANI VRSPACE

Mostra Antologica di RCBz, l’arte tra ironia, satira e immaginazione

Anthological Exhibition by RCBz, "Art between allegory, satire and imagination".

 


Opere  1970 - 2021

a cura di Sandro  Bongiani

Dal 19 febbraio 2022 al 16 aprile 2022

Sabato 19 febbraio 2022 alle ore 18.00 la  galleria SANDRO  BONGIANI VRSPACE è lieta di inaugurare la Mostra Antologica di RCBz, l’arte tra ironia, satira e immaginazione.

 

RCBz, Handjob, opera digitale, 2021 - © Private Collection


Dopo  decenni  di ricerca artistica  di digital art e teoria dell’arte,  nell’era del fenomeno  dei NFT  sottovalutiamo  ancora oggi il  ruolo svolto dagli artisti che dagli anni 70 in poi, come nel caso di RCBz, che per un desiderio di autonomia, hanno svolto ricerche e proposte alternative utilizzando la tecnologia e il computer  assai poco concilianti rispetto alle ipotesi prospettate dal  sistema ufficiale dell’arte. L’artista americano RCBz ha sempre vissuto nell'anonimato nonostante sia considerato uno dei migliori creatori di collage digitali in circolazione al mondo. Da diversi decenni RCBz utilizza l’immagine e la stampa digitale per creare l’opera utilizzando una sorta di eterotopia trascorrente tra spazio reale e spazio mentale, tra sintesi e essenza poetica. 72 opere in mostra che abbracciano gran parte del suo lavoro, dai collage degli anni 70’ fino alle opere poetiche del 2021 con una visione sempre tesa a rappresentare la realtà  tra ironia, satira e storia dell’arte.


 

RCBz - Count and Mrs Masque, 2008 © Private Collection


Una indagine originale nata negli anni 70 sotto forma di collage, evoluta  successivamente con il digitale tra materialità e immaterialità.  Interessato al surrealismo, dal 2007 in poi ha formulato  una sua personale weltanschauung carica di relazioni e di accostamenti inconsueti. Proprio in questi anni nascono opere di grande bellezza e fascino come per esempio “Count and Mrs Masque”, del 2008, “Anita Berber del  2011, oppure,  la serie di opere “Tictac Fin” del 2014. Sono del 2017 le opere digitali in cui ironizza sui politici americani e soprattutto su Trumph rappresentato in tante opere del 2017 a oggi. In questa sua antologica per la prima volta in Italia, sono presenti 13 opere inedite del 2021 create appositamente in omaggio al grande artista americano Ray Johnson.

 

RCBz - Class of Surrealists, 2011 © Private Collection


La sua arte “super-realista” tratta la realtà  frammentando e ricomponendo l’opera in modo altamente visionaria. Una rappresentazione del tutto originale della realtà, con una straordinaria carica visionaria delle cose raccontata in modo poetico tra fantasia, ironia e immaginazione. Non si tratta semplicemente di puro e semplice riporto d’immagini digitali perché non rappresenta la pelle semplicistica del mondo esterno, gli oggetti, le cose, ma il non visto s/velato attraverso frammenti di immagini  volutamente recuperati e  interpretati per mezzo l’elaborazione  combinatoria digitale. Il risultato ottenuto è aver prodotto nel corso di diversi anni di lavoro nuove situazioni di tipo immaginifico destrutturate e nel contempo ricomposte del tutto nuove. Alla fine sta solo allo spettatore saper decifrare e decriptare le immagini prodotte dall’artista. Un chiaro atteggiamento decisamente visionario della realtà in una commistione di elementi che di fatto alterano il normale rapporto delle cose trasformandosi in qualcosa di altro, mai esistito  e molto più concreto. Queste  riflessioni mentali nascono e vivono in questo anestetizzato contesto storico-sociale carico di grande incertezza e disumanità in cui si confezionano incomprensioni, ingiustizie e reiterati condizionamenti sociali. 

 

RCBz - Banana in Wolf's Clothing, 2021


RCBz, Invoking Banana, 2021 © Private Collection


Si ringrazia l’Archivio RCBz del Minnesota,  e la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno            per aver permesso la realizzazione di questa importante mostra antologica.



SANDRO  BONGIANI VRSPACE

ANTOLOGICA DI RCBz / l’arte tra ironia, satira e immaginazione

Opere 1970  - 2021

Vernissage 19 febbraio  2022 ore 18:00

Via S. Calenda, 105/D – Salerno (Italy). Tel/Fax 089 56 48 159 

e-mail:  bongianimuseum@gmail.com   

Web evento: https://www.sandrobongianivrspace.it/

 Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00



Biografia:

RCBz (St. Cloud. Minnesota, USA)

il molto talentuoso ma sfuggente RCBz.



 

 RCBz, Nato: 1948, Minnesota (Usa), forse?

Per RCBz la situazione sta diventando ormai una storia anonima verso il regno dello Yeti. Abbiamo sentore che esista davvero  ma gli avvistamenti sono diventati sempre meno frequenti. RCBz ha sempre vissuto nell'anonimato, è una sorta di misterioso Banksy dell'arte postale internazionale. Sicuramente molto più creativo del cartellonista pubblicitario e commerciale di Billboard.

Nel mondo dell’arte sembra una meteora  apparsa e poi improvvisamente dileguata nel nulla. Viene considerato da molti uno dei migliori creatori di collage digitali in circolazione al mondo. Sappiamo molto poco di questo artista e non c'è ancora traccia di una possibile biografia che possa rivelarci qualcosa di più. Si sa che  vive in Minnesota (USA). Solo questo. Non conosciamo il suo reale volto e non sappiamo niente di cosa lo spinge a creare queste maliziose e straordinarie composizioni immaginative. Non esiste una pagina critica e neanche  un  sito personale dove poter conoscere meglio e vedere le sue opere. Sappiamo solo che alcuni lavori degli ultimi anni sono presenti su: https://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=73, e nella Collezione Bongiani Art Museum di Salerno in Italia.

L’unica cosa che abbiamo trovato per caso è una sua  breve confessione fatta a un amico  in cui scrive: “sono nato nell'est dell'East River per l'ansia mormorante delle celebrazioni decennali della vittoria, immerso in mitologie elettromagnetiche finanziate commercialmente, vincolato da una benefica indifferenza a svolazzare e flagellare attraverso le ancestrali pergamene alessandrine, non sono un artista; Non sono uno studioso; Sono un debole impulso lunatico che gira intorno al galleggiante intellettuale”.

A tutti un appello urgente, se qualcuno ha qualche  notizia in più di questo “Utamaro dell’immaginazione” ce lo faccia sapere!!!   Grazie.