sabato 31 dicembre 2016

sabato 24 dicembre 2016

AUGURI DI BUON NATALE E SERENO ANNO NUOVO / Sandro Bongiani Arte Contemporanea



AUGURI 
DALLA COLLEZIONE BONGIANI 
OPHEN ART MUSEUM

www.collezionebongianiartmuseum.it

CP778 - Shozo  Shimamoto, “Head”, cm 29,2X29,6 
su supporto di cm 40X50, 
stampa con intervento a smalto e collage - 
1998 (firma in basso)


LA  PRIMA  GALLERIA VIRTUALE AL MONDO 
CON L'ARTE CONTEMPORANEA 
IN PUNTA DI MOUSE



venerdì 23 dicembre 2016

Complesso di Santa Sofia a Salerno " Linea di Contorno - creatività differenti”


FINO AL 26.XII.2016 

Linea di Contorno - creatività differenti 

Complesso di Santa Sofia, Salerno

  
Ultimi giorni per visitare  presso il Complesso di Santa Sofia a Salerno " Linea di Contorno - creatività differenti” progetto espositivo a cura di Fabio Avella e Marcello Francolini.

Linea di Contorno è un progetto che vuole indagare il complesso immaginario delle diversità, di ciò che si pone come differente rispetto ai modelli della società del consumo.  La rassegna, infatti,  vuole  far conoscere le ricerche spontanee di alcuni  “isolati  dell’arte”,  appartati e fuori da


La Recensione su Exibart 
Sandro  Bongiani

mostra visitata il 13  Dicembre 2016











FINO AL 26.XII.2016 
Linea di Contorno - creatività differenti 
Complesso di Santa Sofia, Salerno

 

Ultimi giorni per visitare  presso il Complesso di Santa Sofia a Salerno " Linea di Contorno - creatività differenti” progetto espositivo a cura di Fabio Avella e Marcello Francolini.

Linea di Contorno è un progetto che vuole indagare il complesso immaginario delle diversità, di ciò che si pone come differente rispetto ai modelli della società del consumo.  La rassegna, infatti,  vuole  far conoscere le ricerche spontanee di alcuni  “isolati  dell’arte”,  appartati e fuori da ogni “trend” di attualità. Esiste sempre un dualismo fra un’arte cosiddetta “normale” e un’arte “progressiva”, cioè tra un”arte che opera con i canoni e nei canali stabiliti dalle regole della comunicazione con una conseguente creatività “ripetuta” e un’arte che tenta di rompere con le forme di comunicazione codificate. Il suo destino è quello di  condividere il disagio, l’invisibile, la libertà  e porsi in condizione di essere continuamente emarginata ed estraniata dai circuiti economici della comunicazione visiva. La mostra è suddivisa in 2 Sezioni. La prima sezione presenta una parte della “Collezione Internazionale Fabio e Leo Cei di Outsider-Art”, un’ importante raccolta di artisti marginali, alternativa ai dettami del sistema ufficiale dell’arte. I cosiddetti gli outsider dell’arte, collezionati a partire degli anni 70 con disegni, dipinti e sculture che  documentano l’altra faccia dell’arte contemporanea. La collezione  presente in questa rassegna comprende un insieme di opere provenienti dall’art / brut center di Gugging in Austria con personaggi come   August Walla, Oswald Tschirtner, Johann Fischer. L’atelier di Gugging nasce nell’ospedale psichiatrico  di Maria Gugging vicino a Vienna e poi successivamente l’altro atelier  viennese Bild Balance prima di  approdare verso il Danubio, nei Balcani con artisti più vicini all’arte naif ma comunque  segnati da una particolare inquietudine esistenziale.  Di recente vi è la presenza di un artista contemporaneo come Jean-Pierre Nadau votato  ad una sorta di horror vacui e alle grandi dimensioni come l’opera di cm 144 x 480 presente  nella navata centrale di Santa Sofia, dal titolo “La Seine eau pale masquée”.  A questo importante nucleo di opere  viene affiancato la seconda sezione  “Per un’Antologia dell’Arte Incondizionata” con  diversi artisti outsider del contemporaneo  Dario Agrimi, Dorothy Bahwl, Alessio Bolognesi, Adonai Sebhatu, Zino  improntato in modo differente verso la marginalità, la diversità e l’individualità dell’atto creativo. Giovani autori contemporanei che con la sperimentazione in atto si distaccano dalle logiche opportuniste dell’industria culturale. Dovrebbe divenire prossimamente uno spazio privilegiato d’osservazione sulle tendenze dell’arte contemporanea. Linea di Contorno si pone, quindi,  come strumento privilegiato di “conoscenza dell’altro” tramite nuove forme di visione e adattamento al mondo non per forza rispondenti ai dettami del sistema ufficiale. Scrive Marcello Francolini “la verità è qualcosa che si  nasconde oltre la concretezza delle cose, si palesa nell’inabituale”. Per cui, l’urgenza di guardarsi ossessivamente dentro per cogliere l’altro. L’opera che nasce dalla diversità e dalla individualità diventa  “noli me tangere”, croce e vessillo del sudario che ogni giorno si fa  inquietudine, sofferenza e nel contempo resurrezione e speranza. Non c’è mai progresso in arte, vi è soltanto la visione personale individualistica dell’uomo che scaturisce dalla  relazione con le zone oscure e inconsce della mente, definita, poi,  “in forma” d’impronta, segno e gesto del proprio corpo che si fa e si disfa, tutto intero, per divenire  sofferta identità  e insolita  rappresentazione di se.




Dal 2 al 26 dicembre 2016
Linea di Contorno - creatività differenti
Complesso di Santa Sofia, Salerno
Orari: Dal martedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00                                        
e dalle 16:30 alle 20:00    Sabato e domenica dalle ore 10:00 alle ore 21:00






















giovedì 3 novembre 2016

MICHEL MACREAU / Mostra omaggio alla Galleria Peccolo di Livorno



MICHEL  MACREAU
mostra omaggio / exposition hommage       

Mostra n. 388     
dal 22 Ottobre al 25 Novembre 2016
 Orario: 10/13 – 16/20 festivi e lunedì chiuso

Macreau Michel  1985 -et vogue la gallere.   
     

La Galleria Peccolo  organizza per la nuova stagione espositiva 2016/2017 una serie di mostre personali su “i Grandi isolati” dedicate ad artisti europei contemporanei che pur operando in sintonia con l’arte del loro tempo, ad un certo punto hanno deciso di ritirarsi dalla scena artistica, per continuare il proprio lavoro lontano dai clamori e non subire pressioni dal mercato. Vano solipsismo? Oppure onesta reazione ad un ambiente artistico che finisce per soffocare ogni tentativo di sincera creatività per offrire sempre maggiore spazio e riconoscimenti agli abili produttori di piacevole merce per il mercato dell’arte.

La prima della serie di mostre è dedicata al pittore MICHEL MACREAU (Parigi 1935-Blet 1995) artista francese che fin dagli inizi, nei primi anni ‘60, ha narrato nei suoi quadri, dalla marcata brutale espressività, i drammi del suo vivere quotidiano mostrandone sia i momenti brutali che quelli euforici. In Francia, i suoi quadri sono stati troppo spesso abbinati ed esposti in mostre dedicate alla “Figurazione libera” oppure all’Art Brut, senza che lui ne facesse realmente parte, col risultato che la sua opera veniva spesso travisata. Una delle ragioni per cui MACREAU decise di continuare a dipingere appartato e fuori da ogni “trend” di attualità. Dopo la mostra personale che la Galleria Peccolo gli organizzò a Livorno nel lontano 1989 oggi, nel ventennale della scomparsa, la Galleria gli dedica questo “Omaggio/Hommage” postumo in cui sono esposte una serie di sue opere degli anni tra il 1962 e il 1994.  L’esposizione è accompagnata da un catalogo bilingue italiano/francese contenente le immagini delle opere esposte con prefazione del critico parigino Yan Ciret, una breve memoria del suo amico collezionista Jacques Latournerie e uno scritto di Roberto Peccolo che ripercorre gli anni di collaborazione con l’artista.

Galleria Peccolo, piazza Repubblica 12 – Livorno   tel. 0586 88 85 09    





La situazione artistica, da qualche anno risulta difficile e complicata da seguire con una ondata ripetuta di citazioni e un eccessivo proliferare di ricerche   pianificate e  pre-organizzate con il solo fine di portare l’arte verso una sorta di déjà vu.    Queste strategie lucidamente mercantili vengono attuate con il solo fine di rinnovare il mercato e l’interesse del collezionismo. Ne risulta, quindi, una situazione profondamente confusa e soprattutto senza un progetto lucidamente perseguito di messa in discussione del mondo, come si rileva  in un significativo gruppo di artisti  isolati e marginali come Michel Macreau.  

Ovviamente, in questa condizione  difficile, l’artista può lavorare individualmente in modo proficuo e forte solo se trova dei riferimenti che possano garantire degli stimoli che siano rilevati non da una realtà  piuttosto confusa e precaria, bensì da un momento di presa di coscienza veramente autentica. Esiste sempre un dualismo fra un’arte cosiddetta “normale” e un’arte “progressiva”, cioè tra un”arte che opera con i canoni e nei canali stabiliti dalle regole della comunicazione con una conseguente creatività “ripetuta” e un’arte che tenta di rompere con le forme di comunicazione codificate. Il suo destino è quello di porsi in condizione di essere continuamente emarginata ed estraniata dai circuiti economici della comunicazione visiva. Il solo obiettivo lucido che il mercato dimostra di possedere è quello di esaltare costantemente la superficialità produttiva nel tentativo di omologarla nel sistema culturale e soprattutto soffocare la ragione vera e autentica dell’opera d’arte, ossia la creatività.   Giovanni Bonanno



Visit.  http://www.exibart.com/blog/blogmsg.asp?idblog=7434

https://archivioophenvirtualart.blogspot.it/2016/11/michel-macreau-mostra-omaggio-alla.html


mercoledì 2 novembre 2016

Retrospettiva di Anna Boschi 1967-2017




Pinacoteca 
della Rocca Sforzesca di Dozza (BO)
sabato 5 novembre 2016 - domenica 4 dicembre 2016




Le sale della Pinacoteca della Rocca Sforzesca di Dozza (BO) accolgono la mostra “Anna Boschi 1967-2017”, prima completa retrospettiva dell’artista bolognese.
L’esposizione, a cura di Mauro Carrera, presenta al pubblico per la prima volta una selezione rappresentativa dell’intera produzione di Anna Boschi, dai suoi esordi negli anni Sessanta alle soglie del 2017. La mostra rende ragione di un percorso lungo cinquant’anni in oltre cento opere tra dipinti, poesie visive, sculture, installazioni e libri d’artista.


L’arte di Anna Boschi si esprime ed è nota ormai da anni in Italia e all’estero. La sua versatilità la rende sperimentatrice consapevole delle enormi potenzialità della comunicazione artistica come forma d’elezione nella relazione umana. Una profonda creatività espressiva, unita alla ricercatezza formale della migliore pittura del dopoguerra e alla sua grande sensibilità umana, rende esemplare l’esperienza di Anna Boschi nel territorio liminale tra immagine e parola, tra scrittura e pittura. Si è distinta nel variegato panorama artistico bolognese prima, nazionale e internazionale poi, per la molteplicità dei suoi interessi e la peculiarità della sua ricerca. Il suo percorso, dagli esordi informali sino alle opere più recenti di forte densità concettuale, si configura come una strada personalissima. Pur prossima alle modalità comunicative della Poesia Visiva a lei contemporanea, se ne distanzia per grammatica e poetica, con la sua creatività mai disgiunta dall’impegno sociale e civile.




BIOGRAFIA 
di Anna Boschi è pittrice, performer, autrice di libri d’artista e installazioni, curatrice di mostre, operatrice culturale. Attiva dalla fine degli anni Sessanta, espone dal 1974 e annovera una sessantina di personali e numerose collettive sul territorio nazionale e all’estero. Tra gli eventi di grande prestigio cui partecipa ricordiamo la Triennale di Bologna 2000, la 50a Biennale di Venezia e la London Biennale 2004. I suoi esordi si iscrivono nel clima post-informale e in quello della sperimentazione prossima alla poesia visuale. Dal 1984 entra a far parte del circuito della Mail Art, di cui diventa un’esponente di punta, partecipando ad un gran numero di progetti e mostre internazionali. Sue opere si trovano in collezioni permanenti pubbliche e private in Italia e all’estero. Custodisce due preziose collezioni a cui spesso attinge per importanti esposizioni: il Mailartmeeting Archives, che raccoglie opere di arte postale, e l’A. L. D. A. – Archivio Libri D’Artista, intitolato alla poetessa Alda Merini. Nel 2016 le è stato conferito il riconoscimento alla carriera nel corso della XVI edizione della rassegna Arte in Arti e Mestieri di Suzzara (MN).
In occasione di questa grande retrospettiva nelle straordinarie sale della Pinacoteca della Rocca Sforzesca di Dozza (BO) sarà presentata la monografia curata da Mauro Carrera per i tipi del VAM – Virtual Art Museum. 



Art Verona 2016 i7 - Spazi Indipendenti / Collezione Bongiani Art Museum.it










Art Verona 2016 i7 - Spazi Indipendenti  
Collezione Bongiani Art Museum.it






SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D – Salerno
 “Crucifixion/Una croce per Shozo Shimamoto”



Mostra Collettiva Internazionale  2.0 che nasce in collaborazione con ArtVerona I Art Project Fair 2016  - i7 Spazi Indipendenti Italiani - 12° edizione di ArtVerona,  site-specific  con 73 Card assemblate a forma di croce a cura di Giovanni Bonanno
 Dal 14 al 17 ottobre 2016    Inaugurazione:  Venerdì 14 ottobre 2016,  ore 18.00
Ophen Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

Mostra collettiva internazionale a cura di Giovanni Bonanno dal titolo: “Crucifixion /Una croce per Shozo Shimamoto” che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo Shimamoto. In contemporanea con la partecipazione della CollezioneBongianiArtMuseum.it a i7 Spazi Indipendenti ArtVerona 2016, con un progetto site-specific dal titolo: “Verso la globalità intelligente”, lo Spazio Ophen Art Gallery di Salerno propone  on-line per l'occasione  alcuni lavori inediti di Shozo Shimamoto e Giovanni Bonanno,   inoltre,  presenta una collettiva internazionale con le opere di piccolo formato di 73 artisti internazionali.

Shozo Shimamoto, nel 1993 aveva realizzato in Finlandia una performance dal titolo: “Crucifixion” con la collaborazione di Ilkka-Juhani Takalo-Eskola. In quella occasione era stato girato un video di 23 min dal titolo “HOLY MEN”, prodotto nel 1996 da Raimo Uunila and Keijo Kivioja per conto di Kroma Productions Ltd.  In un breve discorso in occasione della partecipazione con il gruppo Gutai alla Biennale di Venezia del 1993, Shozo Shimamoto aveva dichiarato che in futuro voleva presentare un progetto con il possibile titolo “Crucifixion” questa volta con la collaborazione di diversi artisti internazionali del Network. Dopo la morte avvenuta il 25 Gennaio del 2013, noi della CollezioneBongianiArt Museum.it di Salerno, in omaggio all’artista giapponese, desideriamo attuare lo stesso progetto pensato allora da Shozo come opera collettiva con il contributo di 73 artisti internazionali del Network.

Artisti presentati: Shozo Shimamoto, Hiogo – Giappone I Mirella Bentivoglio, Roma – Italia I Monica Rex, Los Angeles – Usa I Fernanda Fedi, Milano – Italia I Ruud Janssen, Breda – Olanda I Vittore Baroni, Viareggio – Italia I Julien Blaine, Ventabren – Francia I Emilio Morandi, Ponte Nossa – Italia I Pascal Lenoir, Grandfresnoy – Francia I Gino Gini, Milano – Italia I Michel Della Vedova, Limoges – Francia I Ruggero Maggi, Milano – Italia I Clemente Padin, Montevideo – Uruguay I Antonio Sassu, Torreglia, Italia I Cesar Reglero, Tarragona – Spagna I Mauro Molinari, Velletri – Italia I Masayuki Koorida, Giappone I Anna Boschi, Castel San Pietro Terme - Italia I Dimitry Babenko, Krasnodar – Russia I Jacob de Chirico, Roma – Italia I Giovanni Bonanno, Salerno – Italia I C. Mehrl Bennett, Columbus – Usa I Rolando Zucchini, Foligno – Italia I Miguel Jimenez, Sevilla – Spagna I Maurizia Carantani, Milano – Italia I Marina Salmaso, Kobenhavn - Danimarca I Lancillotto Bellini, Verona - Italia I Ko de Jonge, Middelburg – Olanda I Guido Capuano, Ispica - Italia I Nicolò D'Alessandro, Palermo – Italia I David Dellafiora, Geelohg – Australia I Bruno Cassaglia, Quiliano – Italia I Borderline Grafix, Austin – Usa I Eugenio Giannì, Perugia – Italia I Gyorgy Galantai, Budapest – Ungheria I Renata e Giovanni Stradada - Ravenna – Italia I Stathis Chrissicopulos, Patrasso – Grecia I Ernesto Terlizzi, Angri – Italia I Ever Arts, Ncordgouwe – Olanda I M. P. Fanna Roncoroni, Villorba – Italia I Karl - Fridrich Hacker, Itzehoe – Germania I Lamberto Caravita, Massa Lombarda – Ravenna I Rosa Gravino, Ganada de Gomez – Argentina I Francesco Aprile, Caprarica di Lecce – Italia I Roberto Scala, Massa Lubrense – Italia I Katerina Nikoltsou, Thessaloniki – Grecia I Santini Del Prete, Rosignano M.mo – Italia I Francesco Mandrino, San Biagio in Padule – Italia I Remy Penard, Limoges – Francia I Claudio Grandinetti, Cosenza – Italia I Carlo Iacomucci, Macerata – Italia I Luc Fierens, Weerde - Belgio I Andrea Bonanno, Sacile – Italia I Mirta Caccaro, Dueville – Italia I Daniel Daligand, Levallois – Francia I Claudio Romeo, Villa Raverio – Italia I Fulgor C. Silvi, Frontone – Italia I Monica Michelotti, Carrara – Italia I Roberto Zito, Simbario – Italia I Alfonso Caccavale, Afragola – Italia I Antonio Amato, Caserta – Italia I Bruno Sayao, San Paolo – Brasile I Lorenzo Lome Menguzzato, Trento – Italia I Lucia Spagnuolo, Ancona – Italia I Juliana Hellmundt, Berlino – Germania I Rosanna Veronesi, Milano – Italia I G. Franco Brambati, Milano – Italia I Maurizio Follin, Favaro V.to – Italia I Linda Pelati, Milano - Italia I Anabela G. & Bruno C, Porto – Portogallo I Domenico Severino, Pompei – Italia I Leonor Arnao, La Plata - Argentina I Adriano Bonari, Bergamo – Italia I Ars&Design, Ciudad de Buenos Aires – Argentina.
 

Web Gallery 2.0: http://www.collezionebongianiartmuseum.it         Press: bongiani@libero.it










Shozo  SHIMAMOTO / BIOGRAFIA

 Nato nel 1928 a Osaka, in Giappone, morto  il 25 gennaio  2013 a Osaka, in Giappone 
1947 / Frequenta l'atelier del maestro Jiro Yoshihara, dove produce la sua prima opera "Høie".                    
1948 / Prende parte alla mostra "Sette artisti d'avanguardia" presso il department store Kintet-su a Osaka.                                                                                                                                                          
1950 / I laureati del Gakuin University Kansai in Hyugo.                                                                              
1953 / Partecipa alla prima mostra del gruppo Genbi, con Jiro Yoshihara,. Diver si giovani artisti che espongono si uniranno al gruppo Gutai.                    
1954 / Fonda Gutai con Jiro Yoshihara. Partecipa alle più importanti mostre Gutai.                                         
1955/ Alla prima mostra Gutai presenta un lavoro rivoluzionario per essere vissuto e goduto dal corpo: "Prego, camminate qui". Il lavoro è stato ricostruito nel 1993.

1956 / In occasione della mostra a cielo aperto Gutai mostra la sua opera realizzata attraverso l'utilizzo di un cannone a mano che verrà presentata alla Biennale di Venezia del 1993, in cui bottiglie di vetro contenenti pigmenti sono gettati ed esplodere il colore direttamente sulla tela

1957 / Mostra il suo video pionieristico arte alla mostra Gutai prestazioni. Un altro dei suoi lavori, un lavoro sonoro, che può essere considerato come musica concreta, è inserito nella Raccolta Centro Pompidou...                
1970 / Produttore artistico per 1000 spose al Festival EXPO
1976 / Partecipa a un progetto di Mail Art che coinvolge 60 paesi e con una rete di 8000 scambi.
Crea una strada con 10.000 giornali lungo il lato del fiume Mukogawa

1992 / Mentre continua a produrre nuove opere, diventa Presidente della Japan Society Arte e Cultura di disabili-persona (ora Arte Giappone) e organizza la prima mostra su larga scala di persone disabili in Osaka. Nello stesso anno viene intervistato di Jane Kennedy Smith per il quotidiano più famoso giapponese, Mainichi Shinbun

1993 / Realizza
in Finlandia   la performance “Crucifixion”  con un video dal titolo: “HOLY MEN” prodotto nel 1996 da IIkka J. Takalo Eskola. Invitato a partecipare alla Biennale di Venezia come membro del Gutai. Shozo  Shimamoto, in un breve discorso in occasione a questa partecipazione  aveva dichiarato che in futuro voleva presentare un progetto con il possibile titolo  “Crucifixion” con la collaborazione di diversi artisti internazionali del  Network. 
1994 / Invitato ad esporre al Guggenheim (New York)

1996 / Shimamoto viene proposto come candidato per il Premio Nobel per la Pace in riconoscimento delle sue attività pacifiste da numerose riunioni Bern Porter, il medico che ha fatto la bomba atomica sganciata su Hiroshima.
1997 / Unico artista giapponese dopo la Restaurazione Meiji ad avere la sua foto in Storia dell'Arte, pubblicato da l'America Album
1998 / Invitato come uno dei primi quattro migliori artisti del mondo dal dopoguerra, insieme a Jackson Pollock, John Cage e Lucio Fontana, a partecipare a una mostra al MOMA (USA)

1999 / Invitato ancora una volta a partecipare alla Biennale di Venezia, con David Bowie e Yoko Ono
2000 / Tiene una mostra a Parigi (Unesco) e propone una collaborazione artistica in Francia, co-sponsorizzata dall'Unesco del Giappone e dalla Felissimo Museo.
Inizia la creazione di un lavoro enorme che sarà conservata da 100 anni a Shin Nishinomiya (Prefettura di Hyogo. 
2001/ Invitato alla manifestazione Giappone Anno a Londra. Alcune opere sono assegnati alla Tate Modern da inserire nella collezione.
2003 / Invitato a partecipare alla Biennale di Venezia (Extra 50). 
2004 / Performance con un elicottero vicino a Venezia. 
Performance Nyotaku a Ca 'Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna (Venezia). Tre opere ora appartengono alla collezione della galleria.
2005 / Performance con Elicottero a Trevi e mostra al Trevi Flash Art Museum. 
Mostra personale a Reggio Emilia (Pari & Dispari Agency, Italia). Realizzazione dell'opera piccola d'arte nel mondo, utilizzando nanotecnologie, per realizzare immagini sulle estremità delle setole di uno spazzolino da denti (in collaborazione con Ritsumeikan Università di Kyoto)
2006 / Invitato ad esporre alla ZONE ZERO a Duesseldorf.
Invitato ad esporre alla Hsinchu City International Glass Art Festival.
Exhibition e Performance della gru a Napoli.
Invitato ad esporre alla Tokyo International Art Fair
2007 / Espone quaranta opere prodotte dal periodo Gutai ai giorni attuali nella mostra "Shozo Shimamoto: Action Colors 1950-2006" presso la Galleria Pier Giuseppe Carini di San Giovanni Valdarno.
Presso il Fashion Museum di Kobe tiene la performance Felissimo WHITE PROJECT; le opere realizzate vengono esposte allo Hyogo Prefectural Diplomatic Estabilishment e al Kobe Fashion Museum. Presenzia al P3 Project per la Biennale di Venezia; qui si cimenta in una performance, Bottle Crash, nel Chiostro di San Nicolò, organizzata in collaborazione con l’Architetto Luigi de Marchi presidente del “ABCOnlus”. Viene coinvolto nell'organizzazione di un evento a Pechino, "Art Challenged Project", cui partecipano molti artisti disabili arrivati dal Giappone. Alcuni dei suoi lavori più rappresentativi vengono esposti nella collettiva "Artempo" organizzata da Mattijs Visser e Axel Vervoordt nel Palazzo Fortuny di Venezia.

2008 / Il 7 maggio realizza una performance a Punta Campanella, Napoli, coinvolgendo un gruppo di danzatrici vestite da spose con la testa ricoperta da bicchieri saturi di colore.
Il 9 maggio fa una performance nel chiostro della Certosa di San Giacomo di Capri lanciando il colore su otto tele disposte a terra e su due contrabbassi disposti a lato delle tele, ricoperti da spartiti musicali e sorretti da due giovani donne. Sempre alla Certosa di San Giacomo di Capri espone alcuni suoi lavori nella mostra "Vento d'Oriente".   Presso il Museo Magi ‘900 di Pieve Di Cento (BO) si tiene la mostra Shozo Shimamoto / Yasuo Sumi - I colori della pace, con una performance nella sala Modigliani del Museo.
Il 13 novembre 2008 presso il Museo d' Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova “Shozo Shimamoto. Samurai, acrobata dello sguardo”, curata da Achille Bonito Oliva.
2009 / In occasione di Roma. Road to Contemporary Art , sono esposte sue opere in diverse mostre:
Hofficina d’Arte, a cura di Achille Bonito Oliva;
Palazzo Barberini, “Cose mai viste II” a cura di Achille Bonito Oliva, dedicata alle opere delle collezioni private degli artisti.
Palazzo delle Esposizioni, in collaborazione con la Fondazione Morra, l’Archivio Pari & Dispari e l’Associazione Shozo Shimamoto.
Partecipa alla mostra collettiva “Madre Coraggio: l’arte” a cura di Achille Bonito Oliva che si tiene all’interno del Festival di Ravello.
Tiene una mostra personale presso la galleria “VV8 artecontemporanea” di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Shozo Shimamoto, dal titolo “La danza del colore”, in occasione della quale ha luogo una performance del coreografo Mauro Bigonzetti e quattro ballerini della Fondazione nazionale di danza Aterballetto che animano gli abiti da sposa realizzati da Shimamoto nell’azione di Punta Campanella.
2011 / Sculture e grandi tele provenienti dalle performance di Venezia, Punta Campanella, Capri e Genova sono esposte nella basilica di Santo Stefano di Bologna in occasione di Arte Fiera OFF in una mostra a cura di Achille Bonito Oliva.
Mostra personale presso la galleria “Nicola Pedana” di Caserta.
Mostra personale presso la Fondazione Morra di Napoli. Assieme a opere di grandi dimensioni sono proiettati due video di Mario Franco che documentano le performance di Piazza Dante a Napoli (2006) e Punta Campanella.
Viene invitato a condurre due performance presso il Moderna Museet di Stoccolma in Svezia in occasione dell’evento “AN EXPERIMENTAL CONFERENCE ON ART AND SCIENCE TO CHALLENGE THE MID-SUMMER SUN” dove reinterpreta la performance con il cannone del 1956 e quella su palcoscenico del 1957.
2012 / Dal 14 marzo al 5 maggio 2012 la mostra personale “SHOZO SHIMAMOTO” c/o la Axel Vervoordt Gallery di Anversa (Belgio). Mostra personale "Shozo Shimamoto, Opere 1950-2011" a Palazzo Magnani a Reggio Emilia. Partecipa alla mostra "Explosion: Pittura in Azione" al Moderna Museet di Stoccolma. Mostra "Dipingere il Vuoto" al MOCA di Los Angeles con una sala dedicata a Shimamoto.
2013 / Partecipa a Milano  al  progetto internazionale di Mail Art  "INviso" curato da Ruggero Maggi. Prima del 25 gennaio  2013,  l'anno della morte, partecipa a Salerno al Progetto Internazionale "Wunderkammer Artistamps " a cura di Giovanni Bonanno, con  una delle ultime partecipazioni alla mostra Collettiva Internazionale in omaggio ai 70 anni di Marcello Diotallevi svoltasi  a giugno. Prima retrospettiva dopo la morte alla Galerie Hofburg a Bressanone con una ventina di dipinti  a cura di  Vittoria Coen. Prima antologica milanese di Shozo Shimamoto  allo Studio Giangaleazzo Visconti di Milano  con 30 opere presentate  in grado di ripercorrere la ricerca dell’artista giapponese.
 2015 / Collettiva internazionale “Add &  Return” con la partecipazione di 97 artisti dal titolo:VIRTUAL FLUXUS POETRY che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery 2.0  di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo  Shimamoto come  evento  contemporaneo ed indipendente  progettato in concomitanza con la 56th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2015, a cura di Giovanni Bonanno.
2016 / Collettiva internazionale “site- specific” con la partecipazione di 73 artisti dal titolo:“CRUCIFIXION” – Una croce per Shozo Shimamoto che la Collezione Bongiani art Museum di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo  Shimamoto con un progetto a cura di Giovanni Bonanno come  evento  contemporaneo  ed indipendente  site-specific  ideato per i7 spazi indipendenti l ArtVerona | Art Project Fair 2016.

COLLEZIONI:
In  Giappone

Museo d’Arte Contemporanea di Tokyo, Museo d’Arte di Fukuoka, Museo di Kitakyushu, Museo d’Arte di Hyogo, Museo d’Arte Moderna di Osaka, Museo di Nara, Museo d’Arte di Takamatsu, Museo d’Arte di Ashiya, Museo d’Arte di Miyagi, Museo d’Arte di Shizuoka, Museo di Gifu, Museo d’Arte Contemporanea di Osaka,  etc.
All’estero  

Tate Modern (Londra), Museo Nazionale di Arte Moderna di Roma, Art Center di Milano, Paris Gallery, Mail Art Museum (Berna, Svizzera), Galleria Internazionale di Arte Moderna Ca’ Pesaro, Collezione Bongiani Art Museum di Salerno.
VISIT: Il sito ufficiale di  www.shozo.net  








Presentazione

Verso un'area globale tra relazione, aggregazione e condivisione.
Towards a global network of relationship, aggregation and sharing

L’aspetto più interessante e nuovo degli artisti  di oggi è quello d’interagire tra loro in una corale partecipazione.  Questo accade anche in natura.  L'aspetto interessante di tali sistemi biologici è che questi comportamenti nascono ed emergono in modo spontaneo e autonomo, e vede nella collaborazione tra gli individui l’aspetto fondante anziché la competizione e supremazia del più forte come succede spesso nel sistema ufficiale dell’arte contemporanea.

Comportamenti sociali e intelligenza collettiva. La formazione di grandi gruppi coordinati ma spontanei, ci appare come un immenso sciame assai noto in natura, vedi il comportamento coordinato di insetti come le api, vespe e formiche. E’ un organismo gigante con una mente propria e una intelligenza superiore alla somma dei singoli individui. Lo studio di modelli di questi sistemi porta allo sviluppo di algoritmi che appartengono alla classe chiamata swarm intelligence ("sciami intelligenti"). Il comportamento collettivo osservabile è il frutto delle semplici iterazioni che ha un singolo componente verso gli altri oppure verso l'ambiente. In tutti questi casi il gruppo sembra davvero un organismo gigante ed efficiente con una mente propria e un’intelligenza superiore alla somma dei singoli individui.

Verso la globalità  intelligente. Cos'è il Networker? E' la figura di un nuovo artista capace di ridefinire un ruolo "diverso" al futuro dell'arte. Questa esperienza viene definita "arte di confine", proprio perché desidera collocarsi in un "altrove praticabile” rispetto allo scenario totalizzante di una mediocrità planetaria. Praticamente un "laboratorio planetario" composto da numerosi "Network" sparsi su tutto il pianeta: archivi di idee, di sperimentalismo e di ricerca spontanea. Oggi ci appare  una sorta di strana ragnatela di comunicazioni creata da altrettanti corrispondenti capace di superare le infinite distanze geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle mobile, sempre variabile, perennemente in movimento”.

Swarm e arte globale/ L’arte di confine è ormai una rete consolidata di rapporti relazionali composta da migliaia di artisti del Network che si scambiano ogni giorno messaggi creativi in forma di lettere, buste, cartoline, collage, poesie visive, libri d’artista e persino oggetti tridimensionali. Con essa la comunicazione visiva assume dimensioni planetarie, totalmente nuove e inaspettate. l’arte di oggi, ormai, con il suo tentacolare network di contatti abbraccia il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità. Insomma, è il più grande laboratorio sperimentale di ricerca artistica del pianeta terra (Il laboratorio globale del Network), un grande polmone di ricerca libera. Osservato nel suo insieme sembra un gigantesco dinosauro planetario, uno swarm intelligence, un magnifico essere dal grande occhio che si rigenera permanentemente con gli apporti spontanei di tante presenze individuali. La marginalità non condivide affatto l’omologazione del linguaggio, essa è contaminazione di idee, confronto e condivisione fluida di nuove proposte, invenzione e creatività senza alcun condizionamento e senza nessuna costrizione. E’, soprattutto, sconvolgimento delle idee e delle regole prefissate in un sistema decisamente anestetizzato e globalmente impotente.  L'arte, ormai, ha a che fare con la circolarità elastica, nomade e planetaria delle idee.   Sandro Bongiani

Il Progetto: La nostra proposta e di far interagire spontaneamente tra loro,  diversi artisti di varie latitudini e aree geografiche alla creazione dell’opera secondo uno spartito non  scritto ma spontaneo e  geneticamente fattibile che dovrebbe apparire come una grosso puzzle mobile a forma di croce frattale. Ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo diversificato di nuove energie poetiche.




Titolo del progetto:   “Verso la globalità  intelligente”
Titolo dell’Opera Collettiva: 
“Crucifixion”/Una croce per Shozo Shimamoto. 
Tecnica:  73 Card assemblati a forma di croce 
Dimensioni: cm 130x 280 
Partecipanti:   n°73  artisti internazionali
Anno di esecuzione: 2016
Progetto di Giovanni Bonanno