Art Verona 2016 i7 - Spazi Indipendenti
Collezione Bongiani Art Museum.it
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D –
Salerno
“Crucifixion/Una croce per Shozo Shimamoto”
Mostra Collettiva
Internazionale 2.0 che nasce in collaborazione con ArtVerona I Art Project Fair 2016 - i7 Spazi Indipendenti Italiani - 12° edizione di ArtVerona, site-specific con 73 Card assemblate a forma di croce a
cura di Giovanni Bonanno
Dal 14 al 17 ottobre 2016 Inaugurazione:
Venerdì 14 ottobre 2016, ore
18.00
Ophen
Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
Orario continuato tutti
i giorni dalle 00.00 alle 24.00
Mostra collettiva internazionale a cura di Giovanni Bonanno dal titolo:
“Crucifixion /Una croce per Shozo Shimamoto” che lo Spazio Ophen Virtual Art
Gallery di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo Shimamoto. In contemporanea con la partecipazione della
CollezioneBongianiArtMuseum.it a i7 Spazi Indipendenti ArtVerona 2016, con un
progetto site-specific dal titolo: “Verso la globalità intelligente”, lo Spazio
Ophen Art Gallery di Salerno propone on-line per l'occasione alcuni lavori inediti di Shozo Shimamoto e
Giovanni Bonanno, inoltre,
presenta una collettiva internazionale con le opere di piccolo formato
di 73 artisti internazionali.
Shozo Shimamoto, nel
1993 aveva realizzato in Finlandia una performance dal titolo: “Crucifixion”
con la collaborazione di Ilkka-Juhani Takalo-Eskola. In quella occasione era
stato girato un video di 23 min dal titolo “HOLY MEN”, prodotto nel 1996 da
Raimo Uunila and Keijo Kivioja per conto di Kroma Productions Ltd. In un breve discorso
in occasione della partecipazione con il gruppo Gutai alla Biennale di Venezia
del 1993, Shozo Shimamoto aveva dichiarato che in futuro voleva presentare un
progetto con il possibile titolo “Crucifixion” questa volta con la
collaborazione di diversi artisti internazionali del Network. Dopo la morte
avvenuta il 25 Gennaio del 2013, noi della CollezioneBongianiArt Museum.it di
Salerno, in omaggio all’artista giapponese, desideriamo attuare lo stesso
progetto pensato allora da Shozo come opera collettiva con il contributo di 73
artisti internazionali del Network.
Artisti presentati:
Shozo Shimamoto, Hiogo – Giappone I Mirella Bentivoglio, Roma – Italia I Monica
Rex, Los Angeles – Usa I Fernanda Fedi, Milano – Italia I Ruud Janssen, Breda –
Olanda I Vittore Baroni, Viareggio – Italia I Julien Blaine, Ventabren –
Francia I Emilio Morandi, Ponte Nossa – Italia I Pascal Lenoir, Grandfresnoy –
Francia I Gino Gini, Milano – Italia I Michel Della Vedova, Limoges – Francia I
Ruggero Maggi, Milano – Italia I Clemente Padin, Montevideo – Uruguay I Antonio
Sassu, Torreglia, Italia I Cesar Reglero, Tarragona – Spagna I Mauro Molinari,
Velletri – Italia I Masayuki Koorida, Giappone I Anna Boschi, Castel San Pietro
Terme - Italia I Dimitry Babenko, Krasnodar – Russia I Jacob de Chirico, Roma –
Italia I Giovanni Bonanno, Salerno – Italia I C. Mehrl Bennett, Columbus – Usa
I Rolando Zucchini, Foligno – Italia I Miguel Jimenez, Sevilla – Spagna I
Maurizia Carantani, Milano – Italia I Marina Salmaso, Kobenhavn - Danimarca I
Lancillotto Bellini, Verona - Italia I Ko de Jonge, Middelburg – Olanda I Guido
Capuano, Ispica - Italia I Nicolò D'Alessandro, Palermo – Italia I David
Dellafiora, Geelohg – Australia I Bruno Cassaglia, Quiliano – Italia I
Borderline Grafix, Austin – Usa I Eugenio Giannì, Perugia – Italia I Gyorgy
Galantai, Budapest – Ungheria I Renata e Giovanni Stradada - Ravenna – Italia I
Stathis Chrissicopulos, Patrasso – Grecia I Ernesto Terlizzi, Angri – Italia I
Ever Arts, Ncordgouwe – Olanda I M. P. Fanna Roncoroni, Villorba – Italia I
Karl - Fridrich Hacker, Itzehoe – Germania I Lamberto Caravita, Massa Lombarda
– Ravenna I Rosa Gravino, Ganada de Gomez – Argentina I Francesco Aprile,
Caprarica di Lecce – Italia I Roberto Scala, Massa Lubrense – Italia I Katerina
Nikoltsou, Thessaloniki – Grecia I Santini Del Prete, Rosignano M.mo – Italia I
Francesco Mandrino, San Biagio in Padule – Italia I Remy Penard, Limoges –
Francia I Claudio Grandinetti, Cosenza – Italia I Carlo Iacomucci, Macerata –
Italia I Luc Fierens, Weerde - Belgio I Andrea Bonanno, Sacile – Italia I Mirta
Caccaro, Dueville – Italia I Daniel Daligand, Levallois – Francia I Claudio
Romeo, Villa Raverio – Italia I Fulgor C. Silvi, Frontone – Italia I Monica
Michelotti, Carrara – Italia I Roberto Zito, Simbario – Italia I Alfonso
Caccavale, Afragola – Italia I Antonio Amato, Caserta – Italia I Bruno Sayao,
San Paolo – Brasile I Lorenzo Lome Menguzzato, Trento – Italia I Lucia
Spagnuolo, Ancona – Italia I Juliana Hellmundt, Berlino – Germania I Rosanna
Veronesi, Milano – Italia I G. Franco Brambati, Milano – Italia I Maurizio
Follin, Favaro V.to – Italia I Linda Pelati, Milano - Italia I Anabela G. &
Bruno C, Porto – Portogallo I Domenico Severino, Pompei – Italia I Leonor
Arnao, La Plata - Argentina I Adriano Bonari, Bergamo – Italia I
Ars&Design, Ciudad de Buenos Aires – Argentina.
Shozo SHIMAMOTO / BIOGRAFIA
Nato
nel 1928 a Osaka, in Giappone, morto il
25 gennaio 2013 a Osaka, in Giappone
1947 / Frequenta l'atelier del maestro Jiro
Yoshihara, dove produce la sua prima opera "Høie".
1948 / Prende parte alla mostra "Sette
artisti d'avanguardia" presso il department store Kintet-su a
Osaka.
1950 / I laureati del Gakuin University
Kansai in
Hyugo.
1953 / Partecipa alla prima mostra del
gruppo Genbi, con Jiro Yoshihara,. Diver si giovani artisti che espongono si
uniranno al gruppo Gutai.
1954 / Fonda Gutai con Jiro Yoshihara. Partecipa alle più importanti mostre
Gutai.
1955/ Alla prima mostra Gutai presenta un lavoro rivoluzionario
per essere vissuto e goduto dal corpo: "Prego, camminate qui". Il
lavoro è stato ricostruito nel 1993.
1956 / In occasione della mostra a cielo aperto Gutai mostra la sua opera realizzata attraverso l'utilizzo di un cannone a mano che verrà presentata alla Biennale di Venezia del 1993, in cui bottiglie di vetro contenenti pigmenti sono gettati ed esplodere il colore direttamente sulla tela
1957 / Mostra il suo video pionieristico arte alla mostra Gutai prestazioni. Un altro dei suoi lavori, un lavoro sonoro, che può essere considerato come musica concreta, è inserito nella Raccolta Centro Pompidou...
1956 / In occasione della mostra a cielo aperto Gutai mostra la sua opera realizzata attraverso l'utilizzo di un cannone a mano che verrà presentata alla Biennale di Venezia del 1993, in cui bottiglie di vetro contenenti pigmenti sono gettati ed esplodere il colore direttamente sulla tela
1957 / Mostra il suo video pionieristico arte alla mostra Gutai prestazioni. Un altro dei suoi lavori, un lavoro sonoro, che può essere considerato come musica concreta, è inserito nella Raccolta Centro Pompidou...
1970 / Produttore artistico per 1000 spose al Festival EXPO
1976 / Partecipa a un progetto di Mail Art che coinvolge 60 paesi e
con una rete di 8000 scambi.
Crea una strada con 10.000 giornali lungo il lato del fiume Mukogawa
1992 / Mentre continua a produrre nuove opere, diventa Presidente della Japan Society Arte e Cultura di disabili-persona (ora Arte Giappone) e organizza la prima mostra su larga scala di persone disabili in Osaka. Nello stesso anno viene intervistato di Jane Kennedy Smith per il quotidiano più famoso giapponese, Mainichi Shinbun
1993 / Realizza in Finlandia la performance “Crucifixion” con un video dal titolo: “HOLY MEN” prodotto nel 1996 da IIkka J. Takalo Eskola. Invitato a partecipare alla Biennale di Venezia come membro del Gutai. Shozo Shimamoto, in un breve discorso in occasione a questa partecipazione aveva dichiarato che in futuro voleva presentare un progetto con il possibile titolo “Crucifixion” con la collaborazione di diversi artisti internazionali del Network.
Crea una strada con 10.000 giornali lungo il lato del fiume Mukogawa
1992 / Mentre continua a produrre nuove opere, diventa Presidente della Japan Society Arte e Cultura di disabili-persona (ora Arte Giappone) e organizza la prima mostra su larga scala di persone disabili in Osaka. Nello stesso anno viene intervistato di Jane Kennedy Smith per il quotidiano più famoso giapponese, Mainichi Shinbun
1993 / Realizza in Finlandia la performance “Crucifixion” con un video dal titolo: “HOLY MEN” prodotto nel 1996 da IIkka J. Takalo Eskola. Invitato a partecipare alla Biennale di Venezia come membro del Gutai. Shozo Shimamoto, in un breve discorso in occasione a questa partecipazione aveva dichiarato che in futuro voleva presentare un progetto con il possibile titolo “Crucifixion” con la collaborazione di diversi artisti internazionali del Network.
1994 / Invitato ad esporre al Guggenheim
(New York)
1996 / Shimamoto viene proposto come candidato per il Premio Nobel per la Pace in riconoscimento delle sue attività pacifiste da numerose riunioni Bern Porter, il medico che ha fatto la bomba atomica sganciata su Hiroshima.
1996 / Shimamoto viene proposto come candidato per il Premio Nobel per la Pace in riconoscimento delle sue attività pacifiste da numerose riunioni Bern Porter, il medico che ha fatto la bomba atomica sganciata su Hiroshima.
1997 / Unico artista giapponese dopo la Restaurazione Meiji ad
avere la sua foto in Storia dell'Arte, pubblicato da l'America Album
1998 / Invitato come uno dei primi quattro migliori artisti del
mondo dal dopoguerra, insieme a Jackson Pollock, John Cage e Lucio Fontana, a
partecipare a una mostra al MOMA (USA)
1999 / Invitato ancora una volta a partecipare alla Biennale di Venezia, con David Bowie e Yoko Ono
2000 / Tiene una mostra a Parigi (Unesco) e propone una collaborazione artistica in Francia, co-sponsorizzata dall'Unesco del Giappone e dalla Felissimo Museo.
Inizia la creazione di un lavoro enorme che sarà conservata da 100 anni a Shin Nishinomiya (Prefettura di Hyogo.
1999 / Invitato ancora una volta a partecipare alla Biennale di Venezia, con David Bowie e Yoko Ono
2000 / Tiene una mostra a Parigi (Unesco) e propone una collaborazione artistica in Francia, co-sponsorizzata dall'Unesco del Giappone e dalla Felissimo Museo.
Inizia la creazione di un lavoro enorme che sarà conservata da 100 anni a Shin Nishinomiya (Prefettura di Hyogo.
2001/ Invitato alla manifestazione Giappone Anno a Londra. Alcune
opere sono assegnati alla Tate Modern da inserire nella collezione.
2003 / Invitato a partecipare alla Biennale di Venezia (Extra 50).
2004 / Performance con un elicottero vicino a Venezia.
Performance Nyotaku a Ca 'Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna (Venezia). Tre opere ora appartengono alla collezione della galleria.
Performance Nyotaku a Ca 'Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna (Venezia). Tre opere ora appartengono alla collezione della galleria.
2005 / Performance con Elicottero a Trevi e mostra al Trevi Flash
Art Museum.
Mostra personale a Reggio Emilia (Pari & Dispari Agency, Italia). Realizzazione dell'opera piccola d'arte nel mondo, utilizzando nanotecnologie, per realizzare immagini sulle estremità delle setole di uno spazzolino da denti (in collaborazione con Ritsumeikan Università di Kyoto)
Mostra personale a Reggio Emilia (Pari & Dispari Agency, Italia). Realizzazione dell'opera piccola d'arte nel mondo, utilizzando nanotecnologie, per realizzare immagini sulle estremità delle setole di uno spazzolino da denti (in collaborazione con Ritsumeikan Università di Kyoto)
2006 / Invitato ad esporre alla ZONE ZERO a Duesseldorf.
Invitato ad esporre alla Hsinchu City International Glass Art Festival.
Exhibition e Performance della gru a Napoli.
Invitato ad esporre alla Tokyo International Art Fair
Invitato ad esporre alla Hsinchu City International Glass Art Festival.
Exhibition e Performance della gru a Napoli.
Invitato ad esporre alla Tokyo International Art Fair
2007 / Espone quaranta opere prodotte dal periodo Gutai ai giorni
attuali nella mostra "Shozo Shimamoto: Action Colors 1950-2006"
presso la Galleria Pier Giuseppe Carini di San Giovanni Valdarno.
Presso il Fashion Museum di Kobe tiene la performance Felissimo WHITE PROJECT; le opere realizzate vengono esposte allo Hyogo Prefectural Diplomatic Estabilishment e al Kobe Fashion Museum. Presenzia al P3 Project per la Biennale di Venezia; qui si cimenta in una performance, Bottle Crash, nel Chiostro di San Nicolò, organizzata in collaborazione con l’Architetto Luigi de Marchi presidente del “ABCOnlus”. Viene coinvolto nell'organizzazione di un evento a Pechino, "Art Challenged Project", cui partecipano molti artisti disabili arrivati dal Giappone. Alcuni dei suoi lavori più rappresentativi vengono esposti nella collettiva "Artempo" organizzata da Mattijs Visser e Axel Vervoordt nel Palazzo Fortuny di Venezia.
2008 / Il 7 maggio realizza una performance a Punta Campanella, Napoli, coinvolgendo un gruppo di danzatrici vestite da spose con la testa ricoperta da bicchieri saturi di colore.
Il 9 maggio fa una performance nel chiostro della Certosa di San Giacomo di Capri lanciando il colore su otto tele disposte a terra e su due contrabbassi disposti a lato delle tele, ricoperti da spartiti musicali e sorretti da due giovani donne. Sempre alla Certosa di San Giacomo di Capri espone alcuni suoi lavori nella mostra "Vento d'Oriente". Presso il Museo Magi ‘900 di Pieve Di Cento (BO) si tiene la mostra Shozo Shimamoto / Yasuo Sumi - I colori della pace, con una performance nella sala Modigliani del Museo.
Il 13 novembre 2008 presso il Museo d' Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova “Shozo Shimamoto. Samurai, acrobata dello sguardo”, curata da Achille Bonito Oliva.
Presso il Fashion Museum di Kobe tiene la performance Felissimo WHITE PROJECT; le opere realizzate vengono esposte allo Hyogo Prefectural Diplomatic Estabilishment e al Kobe Fashion Museum. Presenzia al P3 Project per la Biennale di Venezia; qui si cimenta in una performance, Bottle Crash, nel Chiostro di San Nicolò, organizzata in collaborazione con l’Architetto Luigi de Marchi presidente del “ABCOnlus”. Viene coinvolto nell'organizzazione di un evento a Pechino, "Art Challenged Project", cui partecipano molti artisti disabili arrivati dal Giappone. Alcuni dei suoi lavori più rappresentativi vengono esposti nella collettiva "Artempo" organizzata da Mattijs Visser e Axel Vervoordt nel Palazzo Fortuny di Venezia.
2008 / Il 7 maggio realizza una performance a Punta Campanella, Napoli, coinvolgendo un gruppo di danzatrici vestite da spose con la testa ricoperta da bicchieri saturi di colore.
Il 9 maggio fa una performance nel chiostro della Certosa di San Giacomo di Capri lanciando il colore su otto tele disposte a terra e su due contrabbassi disposti a lato delle tele, ricoperti da spartiti musicali e sorretti da due giovani donne. Sempre alla Certosa di San Giacomo di Capri espone alcuni suoi lavori nella mostra "Vento d'Oriente". Presso il Museo Magi ‘900 di Pieve Di Cento (BO) si tiene la mostra Shozo Shimamoto / Yasuo Sumi - I colori della pace, con una performance nella sala Modigliani del Museo.
Il 13 novembre 2008 presso il Museo d' Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova “Shozo Shimamoto. Samurai, acrobata dello sguardo”, curata da Achille Bonito Oliva.
2009 / In occasione di Roma. Road to Contemporary Art , sono
esposte sue opere in diverse mostre:
Hofficina d’Arte, a cura di Achille Bonito Oliva;
Palazzo Barberini, “Cose mai viste II” a cura di Achille Bonito Oliva, dedicata alle opere delle collezioni private degli artisti.
Palazzo delle Esposizioni, in collaborazione con la Fondazione Morra, l’Archivio Pari & Dispari e l’Associazione Shozo Shimamoto.
Partecipa alla mostra collettiva “Madre Coraggio: l’arte” a cura di Achille Bonito Oliva che si tiene all’interno del Festival di Ravello.
Tiene una mostra personale presso la galleria “VV8 artecontemporanea” di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Shozo Shimamoto, dal titolo “La danza del colore”, in occasione della quale ha luogo una performance del coreografo Mauro Bigonzetti e quattro ballerini della Fondazione nazionale di danza Aterballetto che animano gli abiti da sposa realizzati da Shimamoto nell’azione di Punta Campanella.
Hofficina d’Arte, a cura di Achille Bonito Oliva;
Palazzo Barberini, “Cose mai viste II” a cura di Achille Bonito Oliva, dedicata alle opere delle collezioni private degli artisti.
Palazzo delle Esposizioni, in collaborazione con la Fondazione Morra, l’Archivio Pari & Dispari e l’Associazione Shozo Shimamoto.
Partecipa alla mostra collettiva “Madre Coraggio: l’arte” a cura di Achille Bonito Oliva che si tiene all’interno del Festival di Ravello.
Tiene una mostra personale presso la galleria “VV8 artecontemporanea” di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Shozo Shimamoto, dal titolo “La danza del colore”, in occasione della quale ha luogo una performance del coreografo Mauro Bigonzetti e quattro ballerini della Fondazione nazionale di danza Aterballetto che animano gli abiti da sposa realizzati da Shimamoto nell’azione di Punta Campanella.
2011 / Sculture e grandi tele provenienti dalle performance di
Venezia, Punta Campanella, Capri e Genova sono esposte nella basilica di Santo
Stefano di Bologna in occasione di Arte Fiera OFF in una mostra a cura di
Achille Bonito Oliva.
Mostra personale presso la galleria “Nicola Pedana” di Caserta.
Mostra personale presso la Fondazione Morra di Napoli. Assieme a opere di grandi dimensioni sono proiettati due video di Mario Franco che documentano le performance di Piazza Dante a Napoli (2006) e Punta Campanella.
Viene invitato a condurre due performance presso il Moderna Museet di Stoccolma in Svezia in occasione dell’evento “AN EXPERIMENTAL CONFERENCE ON ART AND SCIENCE TO CHALLENGE THE MID-SUMMER SUN” dove reinterpreta la performance con il cannone del 1956 e quella su palcoscenico del 1957.
Mostra personale presso la galleria “Nicola Pedana” di Caserta.
Mostra personale presso la Fondazione Morra di Napoli. Assieme a opere di grandi dimensioni sono proiettati due video di Mario Franco che documentano le performance di Piazza Dante a Napoli (2006) e Punta Campanella.
Viene invitato a condurre due performance presso il Moderna Museet di Stoccolma in Svezia in occasione dell’evento “AN EXPERIMENTAL CONFERENCE ON ART AND SCIENCE TO CHALLENGE THE MID-SUMMER SUN” dove reinterpreta la performance con il cannone del 1956 e quella su palcoscenico del 1957.
2012 / Dal 14 marzo al 5 maggio 2012 la mostra personale “SHOZO
SHIMAMOTO” c/o la Axel Vervoordt Gallery di Anversa (Belgio). Mostra
personale "Shozo Shimamoto, Opere 1950-2011" a Palazzo Magnani a
Reggio Emilia. Partecipa alla mostra "Explosion: Pittura in Azione" al
Moderna Museet di Stoccolma. Mostra "Dipingere il Vuoto" al MOCA di
Los Angeles con una sala dedicata a Shimamoto.
2013 / Partecipa a Milano al progetto internazionale di Mail
Art "INviso" curato da Ruggero Maggi. Prima del 25
gennaio 2013, l'anno della morte, partecipa a
Salerno al Progetto Internazionale "Wunderkammer Artistamps " a
cura di Giovanni Bonanno, con una
delle ultime partecipazioni alla mostra Collettiva Internazionale in omaggio ai
70 anni di Marcello Diotallevi svoltasi a
giugno. Prima retrospettiva dopo
la morte alla Galerie Hofburg a Bressanone con una ventina di
dipinti a cura di Vittoria Coen. Prima antologica milanese di Shozo
Shimamoto allo Studio
Giangaleazzo Visconti di Milano con
30 opere presentate in grado di ripercorrere la ricerca dell’artista
giapponese.
2015 / Collettiva internazionale “Add
& Return” con la partecipazione di
97 artisti dal titolo: “VIRTUAL FLUXUS POETRY” che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery 2.0 di Salerno dedica all’artista giapponese
Shozo Shimamoto come evento
contemporaneo ed indipendente progettato in concomitanza con la 56th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2015, a cura di Giovanni Bonanno.
2016 / Collettiva internazionale “site- specific” con la
partecipazione di 73 artisti dal titolo:
““CRUCIFIXION” – Una croce per
Shozo Shimamoto” che la Collezione
Bongiani art Museum di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo Shimamoto con un progetto a cura di Giovanni
Bonanno come evento contemporaneo
ed indipendente site-specific ideato per i7 spazi indipendenti l ArtVerona | Art
Project Fair 2016.
COLLEZIONI:
In Giappone
Museo d’Arte Contemporanea di Tokyo, Museo d’Arte di Fukuoka, Museo di Kitakyushu, Museo d’Arte di Hyogo, Museo d’Arte Moderna di Osaka, Museo di Nara, Museo d’Arte di Takamatsu, Museo d’Arte di Ashiya, Museo d’Arte di Miyagi, Museo d’Arte di Shizuoka, Museo di Gifu, Museo d’Arte Contemporanea di Osaka, etc.
All’estero
Tate Modern (Londra), Museo Nazionale di Arte Moderna di
Roma, Art Center di Milano, Paris Gallery, Mail Art Museum (Berna, Svizzera),
Galleria Internazionale di Arte Moderna Ca’ Pesaro, Collezione Bongiani Art Museum di Salerno.
Presentazione
Verso un'area globale tra
relazione, aggregazione e condivisione.
Towards
a global network of relationship, aggregation and sharing
L’aspetto più
interessante e nuovo degli artisti di
oggi è quello d’interagire tra loro in una corale partecipazione. Questo accade anche in natura. L'aspetto interessante di tali sistemi
biologici è che questi comportamenti nascono ed emergono in modo spontaneo e
autonomo, e vede nella collaborazione tra gli individui l’aspetto fondante
anziché la competizione e supremazia del più forte come succede spesso nel
sistema ufficiale dell’arte contemporanea.
Comportamenti sociali
e intelligenza collettiva. La formazione di grandi gruppi coordinati ma
spontanei, ci appare come un immenso sciame assai noto in natura, vedi il
comportamento coordinato di insetti come le api, vespe e formiche. E’ un
organismo gigante con una mente propria e una intelligenza superiore alla somma
dei singoli individui. Lo studio di modelli di questi sistemi porta allo
sviluppo di algoritmi che appartengono alla classe chiamata swarm intelligence
("sciami intelligenti"). Il comportamento collettivo osservabile è il
frutto delle semplici iterazioni che ha un singolo componente verso gli altri
oppure verso l'ambiente. In tutti
questi casi il gruppo sembra davvero un organismo gigante ed efficiente con una
mente propria e un’intelligenza superiore alla somma dei singoli individui.
Verso la globalità intelligente. Cos'è il Networker?
E' la figura di un nuovo artista capace di ridefinire un ruolo
"diverso" al futuro dell'arte. Questa esperienza viene definita
"arte di confine", proprio perché desidera collocarsi in un
"altrove praticabile” rispetto allo scenario totalizzante di una
mediocrità planetaria. Praticamente un "laboratorio planetario"
composto da numerosi "Network" sparsi su tutto il pianeta: archivi di
idee, di sperimentalismo e di ricerca spontanea. Oggi ci appare una sorta di strana ragnatela di
comunicazioni creata da altrettanti corrispondenti capace di superare le
infinite distanze geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte le
Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle mobile, sempre
variabile, perennemente in movimento”.
Swarm e arte globale/ L’arte di confine è ormai una rete consolidata di rapporti relazionali composta da migliaia di artisti del Network che si scambiano ogni giorno messaggi creativi in forma di lettere, buste, cartoline, collage, poesie visive, libri d’artista e persino oggetti tridimensionali. Con essa la comunicazione visiva assume dimensioni planetarie, totalmente nuove e inaspettate. l’arte di oggi, ormai, con il suo tentacolare network di contatti abbraccia il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità. Insomma, è il più grande laboratorio sperimentale di ricerca artistica del pianeta terra (Il laboratorio globale del Network), un grande polmone di ricerca libera. Osservato nel suo insieme sembra un gigantesco dinosauro planetario, uno swarm intelligence, un magnifico essere dal grande occhio che si rigenera permanentemente con gli apporti spontanei di tante presenze individuali. La marginalità non condivide affatto l’omologazione del linguaggio, essa è contaminazione di idee, confronto e condivisione fluida di nuove proposte, invenzione e creatività senza alcun condizionamento e senza nessuna costrizione. E’, soprattutto, sconvolgimento delle idee e delle regole prefissate in un sistema decisamente anestetizzato e globalmente impotente. L'arte, ormai, ha a che fare con la circolarità elastica, nomade e planetaria delle idee. Sandro Bongiani
Il Progetto: La nostra proposta e
di far interagire spontaneamente tra loro,
diversi artisti di varie latitudini e aree geografiche alla creazione
dell’opera secondo uno spartito non
scritto ma spontaneo e
geneticamente fattibile che dovrebbe apparire come una grosso puzzle mobile a
forma di croce frattale. Ogni
tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità che
rappresenta un universo diversificato di nuove energie poetiche.
Titolo del progetto: “Verso la globalità intelligente”
Titolo dell’Opera Collettiva:
“Crucifixion”/Una
croce per Shozo Shimamoto.
Tecnica: 73 Card assemblati a forma di croce
Dimensioni: cm
130x 280
Partecipanti: n°73
artisti internazionali
Anno di esecuzione: 2016
Progetto di Giovanni
Bonanno
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