martedì 4 ottobre 2022

ITALY / Ray Johnson & Coco Gordon in “Collaborative collaborations”

 

SANDRO  BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

Ray Johnson & Coco Gordon  in “Collaborative collaborations

 Presentazione a cura di Sandro Bongiani  con la collaborazione di Coco Gordon




 In occasione di AMACI 18a Giornata del Contemporaneo 2022 viene presentata  a Salerno la mostra di “Ray Johnson & Coco Gordon, Collaborative collaborations” con 76 opere originali ancora inedite facenti parte dell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA).

Con questa ultima mostra sono 5 importanti eventi e un progetto internazionale realizzati quest’anno tra aprile e novembre del 2022, dalla Collezione Bongiani Art Museum dedicati all’artista Ray Johnson. La mostra a cura di Sandro Bongiani con la collaborazione dell’artista americana Coco Gordon intende sottolineare la consapevolezza e la capacità di adattamento dei due artisti americani a una collaborazione sostenibile e necessaria per dialogare assieme e riformulare il corso del sistema dell’arte contemporanea. Una collaborazione durata oltre un ventennio di contatti e assidua frequenza, dagli anni 70 fino al 1995, anno della dipartita di Ray Johnson, collaborando attivamente assieme in interessanti scambi creativi che secondo noi era doveroso far conoscere.

Una frequentazione  continua di contatti tra i due artisti sostenuta con incontri giornalieri, telefonate, appuntamenti, invii postali, foto, passeggiate, uscite di gruppo, cene, partecipazione a meeting e relative annotazioni telefoniche da parte di Coco Gordon. Ciò ha permesso a Coco di  conservare e annotare per diverso tempo gran parte del materiale ricevuto  da Ray, con  una interessante documentazione da far conoscere  se  si vuol capire  un po’ meglio il pensiero  e il lavoro di Ray  che stava svolgendo nei diversi anni di lavoro attraverso l’esperienza  innovativa della New York Correspondence Art School.

Esemplare e per certi versi illuminanti sono le numerose annotazioni  nel tempo che fa l’artista Coco Gordon ha fatto, presentati ora a margine di questo evento con una sorta di analisi ben più lucida e rigorosa del lavoro svolto da Ray, scrive:  “non avevo ancora realizzato una raccolta di idee raccogliendo le risposte che ho ricevuto dagli amici del Pre Pop Shop di Ray fino a poco tempo fa, che ora ho fatto per essere condiviso in questo importante evento di Ray Johnson in Italia presso la Galleria Sandro Bongiani Vrspace raccogliendo le caratteristiche e le sfumature personali di Ray Johnson per un ritratto il più possibile fedele, fatto di parole, appunti telefonate, oggetti e pensieri ora finalmente dichiarati.

A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) e a 50 anni esatti  (1972) dalla prima  e unica mostra in Italia di Ray Johnson presso la Galleria Schwarz a Milano di  , ritorna in Italia un’altro importante evento dell’artista americano  caratterizzato da scambi e relazioni fra individui in una compenetrazione di idee, atteggiamenti e riflessioni, in un processo decisamente fluido e in evoluzione che si rivela appieno esaminando le opere, gli scritti e le azioni performative svolte dall’artista americano. Oggi a distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in poi  è considerato dalla critica ufficiale parte integrante del movimento Fluxus e persino originale anticipatore della Pop Art americana.




Dopo questo altro importante evento verrà fatta la  catalogazione di circa 500 opere presenti nella Collezione Gordon di Colorado (USA) che presto verranno ufficialmente rese visibili anche online, in modo stabile a scopo  divulgativo e di  consultazione presso  la startup web “Sandro Bongiani Arte Contemporanea” di Salerno, per opportuni studi e approfondimenti  sul lavoro innovativo svolto da questo importante artista pre-pop americano.

  



Ray Johnson (1927-1995)

Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, i suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un'estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo insieme  la pratica artistica con la vita. Il 13 gennaio 1995 Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Nel 2002, un documentario sulla vita dell'artista chiamato How to Draw a Bunny,  ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.


Si ringrazia l’Archivio Coco Gordon del Colorado (USA),  per aver permesso la realizzazione di questo altro importante evento europeo su Ray Johnson.



 


SALERNO / Sandro Bongiani Vrspace

Opening  2 ottobre 2022  h. 18:00

Dal 2 ottobre al 26 novembre 2022

TITOLO: Ray Johnson & Coco Gordon  in “Collaborative  collaborations

LUOGO: Sandro Bongiani Vrspace

CURATORI:  Sandro  Bongiani e Coco Gordon

INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D

ORARI:  tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225



Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno



domenica 18 settembre 2022

Raffaele Nigro ed Ernesto Terlizzi ospiti della nona edizione di “Settembre libri" a Sarno

 





L'opera di Raffaele Nigro e Ernesto Terlizzi a Sarno


Gli appuntamenti culturali in programma a Sarno


Raffaele Nigro ed Ernesto Terlizzi ospiti della nona edizione di “Settembre libri – Sarno città che legge”. Ad Ernesto Terlizzi la cittadinanza onoraria della città di Sarno Due figure significative del mondo della letteratura e dell’arte, lo scrittore Raffaele Nigro e l’artista Ernesto Terlizzi, saranno ospiti d’eccezione in occasione del quinto appuntamento della nona edizione di “Settembre libri – Sarno città che legge”, che si svolgerà il 20 Settembre alle ore 19.30, nei Giardini grandi di Villa Lanzara – De Balzo, un complesso ottocentesco di grande bellezza e fascino. 




E’ difficile presentare, con poche parole, la biografia e le opere di Raffaele Nigro, lucano di nascita, giornalista, caporedattore RAI, drammaturgo, fondatore del movimento Interventi culturali, scrittore: è, al di là di ogni dubbio, un uomo di grande talento, una personalità poliedrica, vincitore di numerosi e prestigiosi premi letterari, con una produzione letteraria ricca e differenziata, con opere che hanno conquistato il pubblico, basti pensare a “I fuochi del Basento”, (premi: Campiello, Napoli e Città di San Severo), “La baronessa dell'Olivento”, (Premio Carlo Levi, Premio Nazionale Rhegium Julii, finalista al Premio Bancarella), “Adriatico” (finalista al Premio Strega 1997), “Malvarosa” (Premi: Selezione Campiello, Mondello, Flaiano, Maiori, Biella, Premio Selezione Lucca). Recentemente lo scrittore ha vinto il Premio Speciale Montale Fuori di casa nel 2019 ed il Premio Anassilaos Reggio Calabria nel 2021. I suoi libri sono tradotti in molte lingue. Nel 2012 ha scritto con Cosimo Damiano Damato e Lucio Dalla il musical “Il bene mio”, per il cinema ha sceneggiato, tra gli altri, “Il viaggio della sposa”, regia di Sergio Rubini.




Raffaele Nigro partecipa a “Settembre libri” per presentare un poderoso romanzo storico – antropologico, “Il cuoco dell’imperatore”, candidato da Francesca Pansa al Premio Strega 2022, ambientato nell’Italia del XIII secolo e dedicato alla figura di Federico II, grande sovrano illuminato, che tentò di creare un regno del sud tra Mediterraneo ed Europa: “...ci vuole uno che metta insieme tutte le pezze. È quello che faremo noi, un’unica pezza, un solo regno meridionale”. Lo sguardo del protagonista, cuoco ufficiale del giovane re di Sicilia, con la sua cultura popolare tramandata di generazione in generazione, è per il lettore come una macchina del tempo che trascina in un mondo così lontano e così vicino attraverso il cibo, le leggende, la mitologia, la quotidianità, le pratiche comunitarie. Nello stesso evento sarà esposta una meravigliosa opera del maestro Ernesto Terlizzi, uno dei massimi esponenti del panorama artistico nazionale e internazionale, che vanta mostre di gruppo, premi e personali. Le sue opere, originali, uniche, sono state commentate da autorevoli intellettuali e storici dell’arte, sono dei veri e propri capolavori, inserite in numerose collezioni pubbliche permanenti. 




L'opera di Ernesto Terlizzi dal titolo "La grande paura" ispirata all'incendio del monte
 Saretto a Sarno che verrà donato al Comune  la sera di Martedi 20 settembre 2022.




Ernesto Terlizzi, amico della città di Sarno, dove ha festeggiato, nel 2019, i suoi settant’anni, con una mostra antologica, Da Matera a Matera” e l’esposizione della raccolta di cartoline d’artista “70 years Ernesto Terlizzi”, con il Patrocinio del Comune di Sarno e la collaborazione di Bongiani Ophen Art Museum di Salerno, con grande generosità, tipica delle grandi personalità, ha deciso di donare al comune sarnese “La grande paura” che raffigura il terribile incendio del Saretto verificatosi nell’estate del 2019. 




L’artista, osservando le fiamme dell’incendio che distrussero la collina del Saretto, ha realizzato la sagoma stilizzata di una farfalla di fuoco, utilizzando, su di un ampio cartone, acrilici, catrami, china e lamiera, per narrare in una luce nuova ed originale, praticamente unica nel panorama artistico internazionale. Il gesto del maestro è di grande generosità ed il Sindaco, il dott. Giuseppe Canfora, considerato l’amore profondo che egli ha dimostrato per la città di Sarno, ha deciso di proporre al Consiglio Comunale il conferimento della cittadinanza onoraria al grande artista Ernesto Terlizzi. Voltaire diceva che “la scrittura è la pittura della voce” mentre per Pablo Picasso “la pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a sé stesso riguardo a ciò che ha visto.”




Inoltre, il 26 settembre 2022 viene segnalato un'altro importante evento a Napoli al Museo di S. Chiara, "La bellezza della sinodalità"  in cui è presente  l'artista Ernesto Terlizzi con l'opera dal titolo "Le ali della Sinodalita".

                            Ernesto Terlizzi con l'opera dal titolo "Le ali della Sinodalita" 2022




ERNESTO  TERLIZZI / Biografia

Ernesto Terlizzi nasce ad Angri (Sa), il 22 novembre 1949. Dopo gli studi presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, intorno al 1965 si accosta alle proposte post-informali ed oggettuali che allora animavano il dibattito artistico partenopeo di alcuni maestri napoletani come  Di Ruggiero, Pisani, De Stefano e Spinosa. Questa esperienza didattica è un momento significativo nella formazione del giovane Terlizzi che risente degli influssi di tali insegnamenti pur senza improntarsene di un preciso riferimento espressivo. Nel 1970,  in Lucania, questa iniziale indagine informale si arresta bruscamente con il manifestarsi appieno di un intimo sentire con la terra madre e la natura, a favore di una indagine organica del segno grafico. Nascono in questo decennio, una lunga serie di iconografie antropomorfe di chiara denuncia sociale (mani, bulbi, ovuli, ed involucri umani), cariche di valenze surreali in cui “natura e uomo” si fondono in una particolare visione organica infittita di rimandi e allusioni. Opere queste esposte a vari edizioni del Premio Michetti di quegli anni e nelle personali di Firenze (Galleria Inquadrature, 1979); Napoli (Galleria San Carlo, 1980); Bergamo (Galleria Fumagalli, 1981); Venezia Mestre (Galleria Plus Art, 1984).

 Nel corso degli anni ’80, l’indagine segnica in bianco e nero, gradualmente lascia il posto a un ritorno alla materia cromatica e una pratica informale, ora distribuita e filtrata mediante una griglia geometrica che da adesso in poi, diventerà una precisa connettività nella ricerca di Terlizzi. E’ soprattutto nelle opere di fine anni ottanta che emerge  una forte  carica cromatica con i diversi impasti di materie dense e sensuali: sono acrilici, gessi, carte vetrate e veline, catrami e pastelli, a costruire materie di “paesaggi dell’anima”, in un suggestivo viaggio nelle apparenze della natura. Nascono così opere come “Pulsioni” (1988); “Materia con sacco e oro” (1988); “Notturno” (1988) esposte prima a Perugia (Galleria Materiali Immagini, 1988) e poi nella personale napoletana presso l’Istituto Francese “Le Grenoble” (1989).

Il decennio successivo, poi, vede la ricerca polimaterica farsi sempre più  variegata e convincente, grazie ad un rigoroso  controllo cromatico che favorisce sempre più la percezione tattile e materica: in questo periodo più che la vivacità dei colori  l’artista preferisce una sorta di azzeramento, un uso  minimalista dei nuovi materiali utilizzati: sacchi, bende e garze, gessi e tessuti su cui l’artista cola segni sottili e densi come libera  introspezione dell’inconscio. Nascono in questo periodo le grandi tele di juta esposte nella personale a Macerata (Pinacoteca e Musei Comunali, 1990) e la serie dei bianchi gessati; opere di grande rarefazioni e trasparenze luminose esposte nella mostra di gruppo Sudart a Salerno (Galleria Paola Verrengia, 1995).

 Negli anni  a cavallo tra  il’90 e il  2000 la ricerca  polimaterica si fa sempre più attenta  e insistente al dettato plastico  con l’inserimento conseguente di altre materie come  il legno e la pietra. Questi nuovi materiali, legati  alle origini e al vissuto dell’uomo, conferiscono alle opere di questo periodo  un fascino misterioso sempre in bilico a metà tra pittura e bassorilievo, convogliando forti rimandi e ascendente evocative e ancestrali. In questo periodo l’artista realizza opere come “Corteccia” (2001); “La porta del tempo” (2001); “Buio e luce (2005); “Delle ali irruppero” (2005) esposte nella personale presso il Convento dei Frati FRAC di Baronissi (2006).  Questa ultima  e convincente fase  di ricerca continua  ad essere presente ancora nel suo lavoro tra fisicità della materia oggettiva e la presenza immateriale del segno grafico in una sorta di  sofferta e intima contaminazione di idee e di materiali. E’ proprio il disegno il protagonista recuperato nella sua  intimità  e essenzialità minimale delle sue ultime personali a Roma, Ferrara e Milano. In quella romana tenuta presso la storica Galleria Consorti di Via Margutta, è caratterizzata da queste nuove atmosfere polimateriche cariche di un struggente malessere esistenziale. A Ferrara i suoi lavori  dal titolo “Derive” vengono ospitati dalla Galleria del Carbone nel centro storico della città Estense.

Da questo momento il lavoro di Ernesto Terlizzi comincia a  interessarsi al problema dell’immigrazione clandestina con i continui e drammatici attraversamenti nelle acque del Mediterraneo, indagine, questa, che si è fatta sempre  più  assidua e incalzante nelle opere esposte nel 2014 a Milano  presso lo Spazio Tadini e recentemente nella mostra d’arte contemporanea “Artlante Vesuviano” alla Tekla di Sarno. Una ricerca davvero personale quella di Terlizzi, che pur affidandosi alla silenziosa e  intima presenza acromatica della materia cerca di condividere oggi  la violenza e le tragedie umane in un continuo,  sofferto e malinconico  dialogo.  (Biografia aggiornata  da Sandro  Bongiani).

Evento segnalato dall'Archivio Ophen Virtual Art di Salerno.


Alla Galleria FrameArsArtes di Napoli la mostra PosterArt a cura di Paola Pozzi.


 

Dal 23 settembre presso la galleria FrameArsArtes



Venerdì 23 settembre 2022 alle ore 19,30 presso la galleria FrameArsArtes a Corso Vittorio Emanuele 525 a Napoli si inaugura la mostra “PosterArt”, a cura di Paola Pozzi, un’esposizione di Manifesti e Poster che coprono il periodo che va dagli anni ’50 fino ai primi anni 2000. In Mostra poster realizzati da Haring, Warhol, Depero, Basquiat, Gruau, Cappiello, Boccassile, Grignani, Christo, Aslan,  Freres, Commarmond, De Felipe, Dudovich, Lichtenstein, Quarez, Tarras, Nara. Le opere non sono pezzi unici ma neanche copie, giacché ognuna è come un elemento di un parto plurigemellare: è un multiplo. Così è risolto il dilemma dell’abisso valoriale tra originale e copia. Scrive Adriana Dragoni.

Con PosterArt, Frame vuole richiamare l’attenzione al potere comunicativo e persuasivo del Poster nei suoi diversi campi d’applicazione. Infatti, sin dalla loro prima apparizione alla fine dell’Ottocento ad oggi, i poster hanno assolto molte funzioni, dalla propaganda  politica alla pubblicità, fino a diventare veri e propri oggetti artistici da collezione.

Il manifesto pubblicitario ebbe, in Italia, la sua consacrazione ufficiale nella I Mostra del Cartellone e della Grafica pubblicitaria tenutasi a Roma nel febbraio-marzo del 1936: il manifesto viene riconosciuto pienamente come una forma d’arte, perfetta espressione della nuova società dei consumi. Di fatto, la pregnanza culturale ed artistica del manifesto pubblicitario era ormai apertamente riconosciuta sia dai committenti delle campagne pubblicitarie che dagli artisti ormai consapevoli dei canoni espressivi fondamentali e dai tanti divulgatori culturali che ormai, a livello internazionale, organizzavano mostre e producevano pubblicistica specializzata.

La mostra di poster e manifesti presentata negli spazi napoletani di FrameArsArtes è particolarmente indicativa della dinamica tra artisticità e pubblicità, perché esplicita, seppure in una necessaria sintesi, le varie tappe di una consapevolezza dell’utilizzo dei  codici della pubblicità nei più diversi ambiti sociali.


Alcune opere presenti a Napoli 




L’inaugurazione si terrà venerdì 23 settembre 2022 alle ore 19:30 e le opere resteranno in esposizione fino al 10 ottobre 2022.

Corso Vittorio Emanuele 525, Napoli  081 3088820; 3334454002  framearsartes@libero.itpaolapozziarch@gmail.com


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


lunedì 5 settembre 2022

MILANO SCULTURA / Fabbrica del Vapore 2022

 



 



MILANO SCULTURA

 Milano, Fabbrica del Vapore

9 – 11 settembre 2022

Anteprima stampa: venerdì 9 settembre, ore 12.30

Opening: venerdì 9 settembre, ore 18 - 22

 

Milano Scultura, l’unica fiera italiana interamente dedicata alle arti plastiche, torna per la sesta edizione nella sua sede originaria nel cuore della metropoli lombarda, la Fabbrica del VaporeDal 9 all’11 settembre 2022, oltre 40 tra artisti e gallerie, selezionati con attenzione curatoriale dalla direttrice Ilaria Centola e dal curatore Valerio Dehò, riportano al centro la scultura non solo come linguaggio tradizionale– attraverso opere tridimensionali, dal marmo al bronzo, dalla ceramica ai materiali di recupero– ma anche come forma espressiva in grado di raccontare i grandi temi del contemporaneo.

Con il patrocinio del Comune di MilanoMilano Scultura vuole essere fiera e progetto espositivo godibile da un pubblico di collezionisti come di appassionati: “Creare un ambiente piacevole di scambio intellettuale con ingresso libero dove le gallerie e gli artisti possono esprimere tutte le loro potenzialità è doveroso verso la città che amo e il mondo dell’arte in generale”, dichiara la direttrice Ilaria Centola.

 

Fulvio Borgogno, Il Codice, 2018, scultura in legno di tiglio dipinto con colori av  crilici, h70 cm


La manifestazione non è infatti mai stata solo spazio di mercato ma anche luogo fertile di confronto alimentato dalla collaborazione con le scuole e in particolare con l’Accademia di Brera che anche quest’anno partecipa con un progetto tematico, dal titolo “Focus Trasformazioni”.

Di carattere più strettamente curatoriale i “Progetti speciali”, quest’anno dedicati a temi di attualità a sottolineare l’urgenza dell’arte di capire ed esorcizzare la drammaticità del presente, quali: “Factoryman progetto site specific nato dalla collaborazione tra l’associazione culturale Startè e Brain, realtà che opera nella comunicazione e nell’editoria d’arte; la performance “No War – No Crimes” di venerdì 9 settembre alle ore 19 dell’artista e performer Ernesto Jannini; il progetto fotografico-scultoreo “Tutti al mare” del collettivo R.E.M.I.D.A, da sempre promotore di un'arte dalla forte connotazione etica pone l’attenzione sull’inarrestabile dramma dei migranti.

 

 

Elia Alunni Tullini, Turquoise shell,  2022, maiolica, 60x40x30 cm

 



Mauro Molinari, Pianeta. 1999

L’installazione era stata creata precedentemente per il Giubileo della fine degli anni ‘90,  mentre Il titolo dell’Installazione era “Stellae Errantes”. Si componeva di 7 Pianete, 6 sono al Museo Diocesano di Velletri e questa è l’unica presente in una collezione privata. In questa Pianeta del 1999 i laterali della Pianeta si muovono per evidenziare la frattura e la sofferenza.





Milano Scultura

Ideata e diretta da Ilaria Centola

A cura di Valerio Dehò

Con il patrocinio di Comune di Milano

In collaborazione con Fabbrica del Vapore

Date 9-11 settembre 2022

Anteprima stampa venerdì 9 settembre, ore 12.30

Opening venerdì 9 settembre, ore 18 - 22

Sede Fabbrica del Vapore, Via Giulio Cesare Procaccini, 4,

20154 Milano MI

Orari sabato ore 11-20, domenica 11-19

Ingresso libero

Catalogo edito da NFC Edizioni, con testo di Valerio Dehò

Info al pubblico info@milanoscultura.com | www.milanoscultura.com

 

 

 Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


domenica 4 settembre 2022

A Suzzara (MN) - Arte in Arti e Mestieri - 100% Pasolini a cura di Mauro Carrera


 


    


Arte in Arti e Mestieri XX+II - 100% Pasolini

Suzzara (MN) 

|INAUGURAZIONE DOMENICA 4 SETTEMBRE ore 17.00

 



Al via la ventiduesima edizione della rassegna Arte in Arti e Mestieri, dedicata a Pier Paolo Pasolini.

Opera di Ruggero Maggi, "L'occhio famelico del poeta, 2022", dettaglio polimaterico e disegno su tela cm100x40x20.



INAUGURAZIONE DOMENICA 4 SETTEMBRE alle ore 17,00

alla presenza delle Istituzioni, del curatore Mauro Carrera e di diversi ospiti presso la sede della Fondazione Scuola di Arti e Mestieri "F. Bertazzoni" a Suzzara (MN) in via Bertazzoni 1.

L’ingresso è libero.


La mostra rimarrà aperta dal 4 SETTEMBRE al 2 OTTOBRE 2022
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:30 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00;
Sabato e Domenica dalle ore 10:00 alle ore 12:30 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00.



ARTE IN ARTI E MESTIERI XX+II 

100% PASOLINI

La Rassegna "Arte in Arti e Mestieri" nasce a Suzzara nel 2001 per iniziativa della Fondazione Scuola di Arti e Mestieri "F. Bertazzoni".

Da allora, ininterrottamente, il Premio viene realizzato nella sede della Fondazione con lo scopo di incentivare alla produzione artistica.

La manifestazione dura 4 settimane; in particolare l'edizione 2022, dal titolo 100% Pasolini,  si svolgerà dal 4 settembre al 2 ottobre, ed è divisa in due sezioni: sezione a concorso Premio Enzo Lionello Natilli, cui partecipano gli artisti fino al 40esimo anno d'età; sezione fuori concorso ad invito cui partecipano gli artisti invitati dal curatore della mostra, Mauro Carrera. 

Lo spirito della rassegna è sempre lo stesso: dare un’opportunità ad artisti di farsi conoscere attraverso un momento espositivo importante, che possa avvicinare gli appassionati d'arte di ogni genere. 

Una commissione Giudicatrice composta da: Presidente della Scuola di Arti e Mestieri (Giovanni Marani),Sindaco del Comune di Suzzara (Ivan Ongari), Giornalista di testata nazionale (Fabrizio Binacchi), Curatore della Fondazione  "Magnani Rocca" (Stefano Roffi), Presidente della Fondazione "Carlo Levi" e storica dell'arte (Daniela Fonti), avrà il compito di nominare il vincitore del premio unico "Enzo Lionello Natilli" e del premio speciale NebbiaGialla. 

PREMI

Il Premio "Enzo Lionello Natilli" Arte in Arti e Mestieri 2022 è unico ed è attribuito dalla Commissione Giudicatrice ad un’opera della sezione a concorso riservata agli Artisti under 40.

Al vincitore del Premio "Enzo Lionello Natilli" Arte in Arti e Mestieri 2022, la Fondazione Scuola di Arti e Mestieri assegnerà un Premio pari a Euro 1.000,00 e realizzerà, durante l'edizione successiva, una mostra personale gratuita della durata di quattro settimane da realizzarsi nei locali della Fondazione. La Rassegna “Arte in Arti e Mestieri” è gemellata con il Premio NebbiaGialla Suzzara, festival internazionale del giallo e del noir. Viene, pertanto, attribuito un Premio Speciale “NebbiaGialla”: fra le opere in concorso di artisti under 40 sarà selezionata un’opera d’arte destinata a costituire il Premio che sarà consegnato al vincitore della suddetta manifestazione, in occasione di una cerimonia pubblica che si svolgerà a Suzzara nel mese di Settembre 2023.

Quest'anno verrà reso omaggio al grande poeta, sceneggiatore, attore, regista, scrittore e drammaturgo italiano Pier Paolo Pasolini attraverso l'esposizione Pier Paolo Pasolini. Fotogrammi di pittura.

Mentre il premio alla carriera, destinato a personalità che si distinguono per meriti artistici e culturali, verrà  assegnato all'artista Luca Maria Patella.


Per informazioni chiamare il numero 0376531796 o scrivere a arte@cfpartiemestieri.it

Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno.