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giovedì 27 agosto 2020

Salerno - Mostra Collettiva Internazionale “Fragilità e Distacco / 70 Years Ruggero Maggi”




SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

“Fragilità e Distacco / 70 Years Ruggero  Maggi”
a cura di Sandro Bongiani
Dal 29 agosto al 28 novembre  2020

Inaugurazione: sabato 29 agosto 2020, ore 18.00




S’inaugura sabato 29 agosto 2020, alle ore 18.00, la mostra  collettiva internazionale a cura di Sandro  Bongiani dal titolo: “Fragilità e Distacco / 70 Years Ruggero Maggi” che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista italiano Ruggero Maggi, uno dei più interessanti artisti contemporanei nati negli anni cinquanta. Una importante mostra collettiva internazionale in concomitanza anche della speciale ricorrenza del suo settantesimo compleanno, presentando 289 opere di 295 artisti presenti su un totale corpus grafico di ben 388 opere arrivate  da ogni parte del mondo.
Ruggero Maggi inizia la sua attività di artista negli anni '70 con lavori incentrati sulla poesia visiva, sulla mail art, copy-art, laser art e olografia caratterizzati anche dall’inserimento di “estratti” di vita reale. Con il passare degli anni queste strutture “interferenti” all’interno dell’opera sono diventate sempre più evidenti, in un rapporto di intensa “osmosi”, in cui a partire dal 1989 gli arcaici elementi naturali convivono con componenti tecnologici, fino alle opere recenti dove il concetto “Artificiale /Naturale” tra ”sincronismo concettuale e emozionale” assume un ruolo predominante consegnandoci una realtà in cui l’azione umana coincide con quella morale, in un complesso intrico di rimandi e di sollecitazioni. Sandro Bongiani nella presentazione a questa rassegna scrive: “un continuo interesse verso la natura e la dimensione umana in un complesso rimando di sollecitazioni e interferenze, di sottintesi e nascosti richiami in cui l'azione coincide sinteticamente con il tempo provvisorio e oscuro dell’uomo. In questa particolare condizione, la sua ricerca marginale di confine “più vera di natura” ha saputo prendere corpo e manifestarsi in una sintesi poetica accorta che condivide le urgenze estreme della vita ed i contrasti inquieti della nostra malandata  società contemporanea”.




Artisti presenti:
Christian Alle  Dino Aloi  Antonio Amato  Lutz Anders  Leslie Atkins  Paola Baldassini  Franco Ballabeni  Calogero Barba  Fabiola Barna  Donatella Baruzzi Pier Roberto Bassi  Umberto Basso  Keith Bates  Elisa Battistella  Lutz Beeke Giacomo Beffa  Lancillotto Bellini  Milena Bellomo  C. Mehrl Bennett  John M. Bennett  Luisa Bergamini  Mariarosa Bergamini Pedro Bericat  Carla Bertola Diane Bertrand  Rita Bertrecchi  Massimo Biagi  Gabriele Bianconi  Lucia Biral Manuel  Xio Blanco  Antonio Bobò  Rovena Bocci  Norbert Bockmann  Kika Bohr Giovanni Bonanno  Adriano Bonari  Anna Boschi  Rosa Bosco  Maria Cecilia Bossi  Marzia Braglia  Hans Braumüller  Rossana Bucci  Joachim Buchholz  Anna Maria Buonapace  Viviana Buttarelli  Fulgor C. Silvi  Mirta Caccaro  Alfonso Caccavale  Glauco Lendaro Camiless  Loretta Cappanera  Guido Capuano Lamberto Caravita  Cascadia Artpost  Bruno Cassaglia  Antonia Mayol Castello Gianpiero Castiglioni  Renato Cerisola  Bruno Chiarlone  Simonetta Chierici Silvia Cibaldi  Cosmo Cinisomo  Circulaire132  Maria Antonietta Claretto  Anna Maria Cognigni  Ryosuke Cohen  Mabi Col  Francesco Cornello  Enzo Correnti Carmela Corsitto  Crackerjack Kid  Maria Credidio  Anna Maria Crescenzi  Laura Cristin  Carla Crosio  Rosa Cuccurullo  Crescenzio D'Ambrosio  Nicolò D’Alessandro  Diana Danelli  Marc De Hay  Ko De Jonge  Mario De Leo  Antonio De Marchi  Teo De Palma  Adolfina De Stefani  Albina Dealessi  Michel Della Vedova  Antonio Di Michele  Debora Di Bella  Elena Di Felice  Maura Di Giulio  Fabio Di Ojuara  Franco Di Pede  Marcello Diotallevi  Giovanna Donnarumma  Mike Dyar Eart Art  Mimmo Emanuele  Rita Esposito  Ever Arts  Cinzia Farina  Fernanda Fedi  Gretel Fehr Domenico Ferrara Foria  Ivana Ferraro  Luc Fierens  Giuseppe Filardi  Anna Finetti  Alessandra Finzi  Aaron Flores  Maurizio Follin  Roberto Formigoni  Kiki Franceschi  Nicola Frangione  Piet Franzen SIDAC  Giglio Frigerio  Ivo Galassi Daniele Galdiero  Rosalie Gancie  Antonella Gandini  Attilia Garlaschi  Claudio Gavina  Ombretta Gazzola  Roberta Ghisla  Roberto Gianinetti  Mario Giavino  Ed Giecek  Gino Gini  Guglielmo Girolimini  Lino Giussani  Coco Gordon  Bruno Gorgone  Daniela Gorla  Claudio Grandinetti  Elke Grundmann  Paolo Gubinelli Giovanni Gurioli  _Guroga  Karl Friedrich Hacher  Hanrahan  Peter Hide 311065 Uwe Hofig  Slanye Huang  Carlo Iacomucci  Ibirico  Gennaro Ippolito  Robert James  Benedetta Jandolo  Janus Edition  Isabel Jover  Magda Lagerwerf  Felipe Lamadrid  Giusi Lazzari  Ettore Le Donne  Nadine Lenain  Pascal Lenoir Alfonso Lentini  Marialisa Leone  Giovanni Leto  Pino Lia  Pierpaolo Limongelli Pietro Lista  Oronzo Liuzzi  Serse Luigetti Ruggero Maggi  Olga Maggiora  Nadia Magnabosco  Mailarta  MailArtMartha Loredana Manciati  Antonio Mancini  Antonello Mantovani  Angela Marchionni Renzo Margonari  Patrizio Maria  Dorian Ribes Marinho  Laura Marmai  Max Marra  Calogero Marrali  Maria Grazia Martina Maribel Martinez  Gianni Ettore Andrea Marussi  Anna Maria Matone  Anja Mattila Michelangelo Mayo  Monica Mazzone  Pierluigi Meda  Massimo Medola  Myriam M. Mercader  Miche Art Universalis  Monica Michelotti  Virginia Milici  Gabi Minedi Antoni Mirò  Annalisa Mitrano  Henning Mittendorf  Mauro Molinari  Domingo Sanz Montero  Maya Lopez Muro  Museuvofmailart  Keiichi Nakamura  Giuliana Natali  Katerina Nikoltsou  Aldo Nodari  Pierangela Orecchia  Clemente Padin  Lucia Paese  Franco Panella  Katia Paoletti  Linda Paoli  Paola Pareschi  Sjoerd Paridaen  Enzo Patti  Giuseppe Pellegrino  Remy Penard  Walter Pennacchi  Mariella Perani  Marisa Pezzoli  Riccardo Pezzoli  Tarcisio Pingitore  Horvath Piroska  Valentina Poli  Veronique Pozzi Painè  Nadia Presotto  Daniele Principe  Tiziana Priori  Gina Pritti  Giancarlo Pucci  Fabrizio Randini  Cesar Reglero  Gaetano Ricci   Angelo Ricciardi  Isabella Rigamonti  Carla Rigato  Ina Ripari  Costantino Rizzuti  Ilaria Rizzuti  Jaume Rocamora  Gian Paolo Roffi  Claudio Romeo  Piero Ronzat  Giovanni Ronzoni  Lorenzo Rosselli  Manuel Ruiz Ruiz  Marialuisa Sabato  Hikmet Sahin  Piero Sani  Sergio Sansevrino  Antonella Sassanelli  Antonio Sassu  Anna Maria Saviano  Roberto Scala  Duccio Scheggi  Peter Schubert  Lars Schumacher  Jörg Seifert  Cesare Serafino  Lucio Serafino Tiziano Serafino  Domenico Severino  Noriko Shimizu  Maria Josè Silva – Mizè  Pietro Silvestro Cecilia Solamito  Luigino Solamito  Alberto Sordi  Cristina Sosio  Lucia Spagnuolo  Celina Spelta  Ciro Stajano  Honoria Starbuck  Giovanni e Renata Strada  Rod SummersVec  Elisa Taiola  Franco Tajariol  Nello Teodori  Ernesto Terlizzi  Gian Paolo Terrone  Elsa Testori  Roberto Testori  Thierry Tillier  Paola Toffolon  Renata Torazzo  Micaela Tornaghi  Horst Tress  Alan Turner  Stefano Turrini  Mikel Untzlla  Sigismund Urban  Valdor   Generoso Vella  Silvia Venuti  Ada Vera Verbena  Daniele Virgilio  Alberto Vitacchio  Antonio Zenadocchio  Rolando Zucchini.





Presentazione a cura di Sandro  Bongiani

Ruggero Maggi / L’arte marginale di confine tra realtà, natura primaria e tecnologia.

Anche un viaggio di mille miglia comincia sempre con un solo passo

                                                                                           Lao Tzu






Ruggero Maggi inizia la sua attività di artista negli anni '70 con lavori contraddistinti da un'inclinazione surrealista ed incentrati sulla poesia visiva, sulla mail art, copy-art, laser art e olografia, caratterizzati anche dall’inserimento di “estratti” di vita reale.
Con il passare degli anni queste strutture “interferenti” all’interno dell’opera sono diventate sempre più evidenti, in un rapporto di intensa “osmosi”, in cui a partire dal 1989 gli arcaici elementi naturali convivono con componenti tecnologici, fino alle opere recenti dove il concetto “Artificiale/Naturale” tra ”sincronismo concettuale e emozionale” assume un ruolo predominante consegnandoci una realtà in cui l’azione umana coincide con quella morale, in un complesso intrico di rimandi e di sollecitazioni.
Magistrale è l’attenta disamina critica che ne fa Pierre Restanyil suo lavoro è di natura linguistica. Le sue opere derivano da una ricerca sul linguaggio basato su una dialettica elementare e primaria. Il suo linguaggio combina elementi di alta tecnologia con i materiali primari ed elementari, il primitivismo con la sofisticazione. Cemento, legno, fotografia, ologrammi, neon, laser, pittura, scultura, installazioni, performance: l'opera di Ruggero Maggi è legata ad un approccio etico del linguaggio. L'universo dell'artista è l'universo della morale. Il terreno della sua attività linguistica è il mondo della filosofia dell'azione”.

Un  linguaggio rivolto decisamente alla Natura che dialoga interagendo con la tecnologia e consegnandoci alla fine una realtà del tutto diversa. Lo stesso Restany aggiunge “non è a caso che, da Hiroshima all'Amazzonia, l'artista abbia affrontato delle situazioni e dei temi legati al destino profondo dell'Uomo, al suo ruolo ed alla sua funzione sul pianeta”. Un procedere decisamente  lucido e  assorto che per oltre un cinquantennio ha caratterizzato il suo lavoro di ricerca con installazioni incentrate sullo studio del caos, dell’entropia e dei sistemi frattali, fino a trattare, da autentico visionario, problematiche importanti come quelle dell’ambiente  “Una foresta di pietre” (Media Art Festival – Osnabrück del 1988), “Morte caotica”, “Una lunga linea silenziosa” (1993), “Underwood” del 2006, “Ecce ovo” del 2008, dedicato alle problematiche del riscaldamento globale, come quelle sociali nel 2009 alla caduta del Muro di Berlino “Prima o poi ogni muro cade” 1989-2009, nel  2010 “GenerAction – un promemoria per le generazioni” e come quella annosa e difficile legata alla causa tibetana con il Padiglione Tibet, presentato con cadenza biennale dal 2011 durante la Biennale Internazionale di Venezia.


Un continuo interesse verso la natura e la dimensione umana in un complesso rimando di sollecitazioni e interferenze, di sottintesi e nascosti richiami in cui l'azione coincide sinteticamente con il tempo provvisorio e oscuro dell’uomo. In questa particolare condizione, la sua ricerca marginale di confine “più vera di natura” ha saputo prendere corpo e manifestarsi in una sintesi poetica accorta che condivide le urgenze estreme della vita ed i contrasti inquieti della nostra malandata società contemporanea”.

Sandro  Bongiani, 19 agosto 2020.









RUGGERO  MAGGI / Biografia
Dal 1973 si occupa di poesia visiva e libri d'artista (Archivio Non Solo Libri); dal 1975 di copy art e arte postale (Archivio Amazon); dal 1976 di laser art, dal 1979 di olografia, dal 1980 di X-ray art e dal 1985 di arte caotica sia come artista - con opere ed installazioni incentrate sullo studio del caos, dell’entropia e dei sistemi frattali - sia come curatore di eventi: “Caos italiano” 1998; “Caos – Caotica Arte Ordinata Scienza” 1999 – 2000; “Isole frattali” 2003, “CaoTiCa” 2004, “Attrazione frattale” 2006, “Caos e Complessità” 2009, “Caos, l’anima del caso” 2010, “Caotica.2014” Lodi e Jesi.
Tra le installazioni olografiche: “Una foresta di pietre” (Media Art Festival - Osnabrück 1988) e “Un semplice punto esclamativo” (Mostra internazionale d’Arte Olografica alla Rocca Paolina di Perugia – 1992); tra le installazioni di laser art: “Morte caotica” e “Una lunga linea silenziosa” (1993), “Il grande libro della vita” e “Il peccatore casuale” (1994), “La nascita delle idee” (1993) esposta nel 1995 al Museo d’Arte di San Paolo (BR).
Suoi lavori sono esposti al Museo di Storia Cinese di Pechino ed alla GAM di Gallarate. Ha inoltre partecipato alla 49./52./54. Biennale di Venezia ed alla 16. Biennale d’arte contemporanea di San Paolo nel 1980.
2006 realizza “Underwood” installazione site-specific per la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate.
2007 presenta come curatore il progetto dedicato a Pierre Restany “Camera 312 – promemoria per Pierre” alla 52. Biennale di Venezia.
2008 presenta come curatore il progetto “Profondità 45 – Michelangelo al lavoro” sul rapporto Arte -Tecnologia. Nel 2008 a Villa Glisenti (BS) ed all’Art Centre della Silpakorn University di Bangkok, per un simposio artistico italo-thailandese dedicato alle problematiche del riscaldamento globale, realizza l’installazione “Ecce ovo”.
2009 cura l’installazione site-specific collettiva “Prima o poi ogni muro cade” all’interno di PLAZA: OLTRE IL LIMITE 1989-2009 XX Anniversario della caduta del Muro di Berlino in Galleria del Corso a Milano; evento successivamente presentato a Villa Pomini a Castellanza (VA) e Spazio Luparia a Stresa.
2010 “GenerAction – un promemoria per le generazioni” progetto di Mail Post.it Art presso la Galleria di Arti Visive dell’Università del Melo - Gallarate.
2011/2013/2015/2017 presenta a Venezia con il Patrocinio del Comune di Venezia Padiglione Tibet, progetto presentato successivamente alla Biennale di Venezia, al Museo Diotti di Casalmaggiore (CR), palazzo Ducale di Genova e presso la Biblioteca Laudense di Lodi.
2014 PadiglioneTibet partecipa alla Bienal del Fin del Mundo in Argentina.
2016 “TERRA/materiaprima” progetto di Mail Art presso la Galleria di Arti Visive dell’Università del Melo – Gallarate.
2016 presenta Padiglione Tibet al Castello Visconteo di Pavia.
2017 presenta la 1 Biennale Internazionale di Mail Art a Venezia – Palazzo Zenobio
2018 Padiglione Tibet partecipa alla Vogalonga (Venezia)
2018 installazione “Erosioni in pinzimonio” - Poetry and Pottery Un’inedita avventura fra ceramica e poesia visiva - CAMeC centro arte moderna e contemporanea La Spezia
2018 installazione CaraPace - Museo Tecnico Navale - La Spezia
2019 “Onda Sonora” libro collettivo – V Biennale del Libro d'artista - Napoli
2019 ARTNIGHT Venezia – Padiglione Tibet - videoproiezione 2011.2019. Storia di un padiglione per un paese che non c'è - Magazzini del Sale, Reale Società Canottieri Bucintoro
2019 riceve il Premio alla carriera - PREMIO ARTE IN ARTI E MESTIERI 2019 – XIX EDIZIONE - Fondazione Scuola Arti e Mestieri "F. Bertazzoni" - Suzzara (MN)
2020 “#GlobalViralEmergency / Fate Presto” L’arte tra scienza, natura e tecnologia - Spazio Ophen Virtual Art Gallery – Salerno



“Fragilità e Distacco / 70 Years Ruggero  Maggi
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY  
Via S. Calenda, 105/D  - Salerno,  Tel/3937380225    
e-mail:  bongianimuseum@gmail.com     
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

Antologia critica aggiornata
a cura di Sandro  Bongiani Arte Contemporanea
https://ophenartecontemporanea.wordpress.com/2020/06/24/antologia-critica-e-biografia-di-ruggero-maggi/


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno



venerdì 31 gennaio 2020

70 YEARS ERNESTO TERLIZZI - Mostre a Sarno e Salerno





 ERNESTO TERLIZZI 

 



70 YEARS
ERNESTO TERLIZZI
22 novembre 2019 / 29 marzo 2020
Spazio Ophen Virtual Art





Si è conclusa  con successo il 15 gennaio 2020 la mostra “70 Years Ernesto Terlizzi presso lo Spazio TEKLA di Sarno, inoltre, continua con successo la mostra virtuale presso lo Spazio Ophen Virtual Art visibile fino al 29 marzo 2020

70 YEARS
ERNESTO TERLIZZI
22 novembre 2019 / 29 marzo 2020
Spazio Ophen Virtual Art
Via S. Calenda, 105 - Salerno



ETER245 - Mimmo Paladino, Milano - Italia


DA OMAR GALLIANI A MIMMO PALADINO
Un progetto ambizioso  iniziato con Omar Galliani e  terminato con Mimmo  Paladino. Infatti, Il primo lavoro è stato quello del grande Omar Galliani  e poi tutti gli altri  fino ad arrivare a 244 opere di importanti artisti  nel campo dell’arte contemporanea. Ultima opera arrivata,  purtroppo in ritardo a causa di un disservizio postale,  ora presente nella collezione  Bongiani di Salerno  è quella di Mimmo Paladino, amico da lungo tempo di Terlizzi che ha voluto essere presente anche a fine mostra a  questo importante evento contemporaneo.



Per chi non è stato presente al vernissage della mostra collettiva e desidera archiviare il manifesto pieghevole con tutti i partecipanti potrà stampare le due pagine del manifesto in alta risoluzione. Grazie a tutti per aver partecipato.
Sandro Bongiani arte Contemporanea




Nelle due esposizioni essendo anche mostre di compleanno sono state presentate 244 card inviate a Ernesto Terlizzi, (ora 245)  dai suoi amici pittori sparsi per il mondo. Quasi in una sorta di unica opera a 500 mani in cui s’incrociano i linguaggi più disparati dell’arte contemporanea. Tutte le cartoline ricevute oltre ad essere esposte in originale in questa mostra alla Tekla di Sarno, sono visitabili anche online, nella sala 27 della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno, dove è allestita, dal 22 Novembre 2019 al 29 Marzo 2020, una mostra virtuale con tutti i lavori presso lo Spazio Ophen Virtual Art della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno che ha progettato questo evento.
Domenico (Mimmo) Paladino nasce a Paduli, vicino a Benevento, il 18 dicembre 1948, ma cresce a Napoli. Fin da giovane dimostra interesse per l’arte, grazie soprattutto all’influenza di uno zio pittore. Nei primi anni settanta inizia a concentrarsi sul disegno, introducendo quei soggetti mitologici che poi acquisteranno un ruolo di basilare importanza nella sua arte. Le sue opere si rifanno a una vasta gamma di fonti archeologiche, mitologiche e stilistiche che comprendono l’arte egizia, etrusca, greco-romana, paleocristiana e romanica: ciascuna di esse viene rivendicata come fonte legittima al di là di ogni gerarchia di valore.
Paladino lavora prolificamente con una vasta gamma di mezzi espressivi, tra i quali figurano, oltre al disegno e alla pittura, la scultura e le varie tecniche di incisione. Tra il 1978 e il 1980 crea dipinti monocromi in colori primari ai quali unisce elementi geometrici e oggetti di recupero, come parrucche e maschere. Verso il 1983 inizia ad applicare alle tele forme scultoree, generalmente scolpite in legno, che danno all’opera una sfumatura feticista. In quegli anni inizia a ricreare in bronzo i suoi personaggi arcaici, utilizzando patine colorate, e a scolpire legno e pietra per creare non solo oggetti totemici e maschere, ma anche figure tronche di animali e uomini. La sua produzione artistica, nella proliferazione delle tecniche e delle fonti, sembra offuscare la distinzione tra scultura e pittura, e aprire un dialogo tra i modi di rappresentazione tradizionali e quelli minimalisti.

Nel 1980 viene inserito da Achille Bonito Oliva nella mostra “Aperto 80” alla Biennale di Venezia di quell'anno e quindi nel gruppo di artisti italiani della medesima generazione definiti Transavanguardia, in cui si annoverano Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria. Paladino ha tenuto numerose mostre in tutta Europa, nel Nord e nel Sud America, e anche in Oriente. L’artista vive e lavora tra Paduli e Milano.

ERNESTO TERLIZZI dopo gli studi presso il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli è presente, dalla fine degli anni 60, nel panorama artistico nazionale ed internazionale con personali, mostre di gruppo e premi. Tra le numerose mostre personali si citano quelle di: Firenze 1979 Galleria inquadrature; Napoli 1980 Galleria S. Carlo; Bergamo 1981 Galleria Fumagalli; Venezia/Mestre 1985 Galleria Plus Art; Spoleto 1986 Studio Emanuela Duranti; Napoli 1989 Istituto Francese Le Grenoble; 1990 Macerata Museo Comunale; 2010 Roma Galleria Consorti e 2013 Studio S; Gazoldo Degli Ippoliti (Mn) 2012 Museo d’Arte contemporanea; Ferrara 2013 Galleria del Carbone; Milano 2014 Spazio Tadini. È stato presente per varie edizioni nei più prestigiosi Premi italiani e nel 2011 è stato invitato ad esporre nella mostra “Lo Stato dell’Arte Campania” all’interno della 54 Mostra internazionale d’arte contemporanea di Venezia. Molti sono i critici e gli intellettuali che hanno scritto delle sue opere inserite in numerose e diverse collezioni pubbliche e private.

Evento Collettivo “70 Years Ernesto Terlizzi” 
concluso con la partecipazione di ben 245 artisti contemporanei.

Visit. Sala  27  Box 11

La Mostra







domenica 19 gennaio 2020

Dieci anni di attività dello Spazio Ophen Virtual Art Gallery a servizio dell'arte





SANDRO  BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

“Sono figlio anonimo e inascoltato di un poeta come lo è stato per “certi versi” anche il mio amico Raffaele Carrieri.  Le parole, l’arte  e la poesia sanno scandagliare meglio gli umori e le cose che l’occhio distratto del reale non percepisce”.



Sono trascorsi già 10 anni da quando ho aperto la prima galleria virtuale di arte contemporanea, "Ophen Virtual Art Gallery, 2009", in quel tempo una delle prime gallerie interattive create in Italia e nel mondo, a seguire poi sono arrivate le altre che spesso sono diventate semplici spazi commerciali. Poi, nel 2011 ho aggiunto la piattaforma no-profit della Collezione Bongiani Art Museum con lo "Spazio Ophen Virtual art Gallery", uno spazio virtuale innovativo e interattivo visibile 24 ore su 24, specializzato nella documentazione dell’attività di art consulting  e di  diffusione dell’arte Contemporanea. 

Ringrazio l’artista Domenico Ferrara Foria per aver ricordato il decennio di lavoro della nostra galleria con un artistamp che ci ha gentilmente dedicato. 



 Artistamp di Domenico Ferrara Foria, 2019

Amo l’arte, trovo   ancora interessante visitare  le mostre e le rassegne in galleria, ma soprattutto amo il web, tutto ciò che vi è dentro, ormai  è una  condizione  irrinunciabile a chi si occupa e cerca di  diffondere l’arte. Non essendo succube del diritto d’autore e delle funeree biblioteche intese come archivi statici di conservazione della cultura ufficiale,  sono attratto immensamente dalla comunicazione in tempo reale dentro e fuori  il villaggio globale.  Da qui  nasce l’interesse profondo alla dimensione virtuale  con la creazione e la “messa in opera”  dello Spazio Ophen Art Gallery  e  poi del Bongiani Ophen Art Museum. Ecco chiarita la realizzazione delle  mostre interattive progettate  via Web  che io faccio.Per caso o forse per necessità mi ritrovo ad essere oggi un interlocutore autosufficiente, artista, blogger,  gallerista, poeta, e  forse,  lucido osservatore del nostro  presente.     Sandro Bongiani

Quattro domande a Sandro  Bongiani


1 - Come nasce l'idea di un Archivio Virtuale dedicato all'arte contemporanea?

Il progetto di un  Archivio Virtuale di Arte, di un Museo interattivo e di una Raccolta  di Grafica Contemporanea a  Salerno nasce “idealmente” all’inizio del 2009, come un’azione puramente utopica, che tuttavia nel corso degli anni ha saputo gestirsi degnamente divenendo in senso progettuale una realtà  altamente  sostenibile e concreta. Un progetto innovativo e praticabile che ha permesso nel corso degli anni di presentare importanti artisti di diverse latitudini e nel contempo di potere diffondere l’arte contemporanea a 360° in tutto il mondo. Oggi, a distanza di oltre 10 anni di continua attività risulta una concreta certezza italiana e salernitana in grado di contribuire in positivo a far conoscere l’arte contemporanea ad un numeroso pubblico nel mondo. Il Bongiani Art Museum visibile contemporaneamente 24 ore su 24 in tutto il pianeta risulta ormai una delle poche e importanti piattaforme virtuali interattive “no profit” internazionali che operano in tempo reale con un programma concreto e continuativo di serie proposte culturali.


2 - da quando è attivo e come funziona l'Archivio Ophen Virtual Art?

L’Archivio Ophen Documentazione d’Arte Contemporanea è stato creato nel 1989 a Como da Giovanni Bonanno. Nel 2009, dopo 20 anni è nato a Salerno l'Ophen Virtual Art Gallery" e poi nel 2011,  lo spazio museale "Bongiani Ophen  Art  Museum", con una Raccolta in fieri e una Collezione  di Grafica Contemporanea di importanti artisti italiani e stranieri. Una raccolta "No Profit", dedicata all’Arte  Contemporanea, alla Grafica, alla Fotografia e alla Mail Art.  Attualmente è   una raccolta "in progress" di opere d'arte con  opere di importanti  artisti  italiani e stranieri che nel corso degli anni, a sostegno del  progetto hanno donato   i propri lavori,  destinata alla fine, se ci saranno le  reali condizioni,  ad essere definitivamente visitabile a Salerno   come raccolta   della Collezione Bongiani Museum. Infatti, a  conclusione del progetto, il  “Bongiani Ophen Art Museum”   cercherà di contattare un  importante Museo di Arte Contemporanea italiano, preferibilmente a Salerno o in Campania affinché possa acquisire  definitivamente le opere   di  questa collezione di Grafica  e renderla visibile permanentemente come raccolta  concreta  e stabile.


3 - Il curatore è Sandro Bongiani, può darci una breve descrizione?

Sandro Bongiani, artista, poeta e critico d'arte ha scritto saggi e recensioni per importanti mostre e artisti contemporanei. nasce in Sicilia, nella Valle dei Templi  tra Selinunte e Agrigento.   Da sempre  impegnato a far conoscere e diffondere l’arte contemporanea nel mondo. Docente Ordinario di Storia dell’Arte, ha vissuto dal 1977 al 2002 in provincia di Como. Collabora  con recensioni con la rivista  d’arte Exibart.com.  Da diversi anni opera e vive  stabilmente a  Salerno. 


4 - la sede dell'Archivio è Salerno, che rapporto ha la città con l'arte?

La sede, nonostante sia una realtà  dichiaratamente sperimentale, ha un rapporto significativo con la città di Salerno che viene attuato  con la diffusione di grandi eventi organizzati da noi e diffusi  contemporaneamente in tutto il mondo. La start-up  www.collezionebongianiartmuseum.it di Salerno, uno dei pochi esperimenti seri di Silicon Valley in Italia, di fatto,  è conosciuta già in tutto il mondo soprattutto per la qualità delle nostre proposte culturali  che permettono di far apprezzare  anche la nostra città. Ultima considerazione, la creazione di una raccolta di Grafica Contemporanea di importanti artisti italiani e stranieri in cui ruota tutta la nostra attuale attività, rimane un punto stabile per creare successivamente  in uno spazio pubblico  a Salerno  un  Museo di Grafica Contemporanea affinché possa essere reso visibile permanentemente  come raccolta  e collezione grafica concreta.





IL NUOVO MUSEO VIRTUALE ITALIANO CON L'ARTE
A PORTATA  DI  MOUSE
Museo  Virtuale Italiano No-Profit  on-line di Arte Contemporanea ubicato a Salerno   e diretto da Sandro Bongiani  e Giovanni Bonanno.



Retrospettiva di Ryosuke Cohen del 2015


Nasce una nuovo Museo on-line con l'Arte Contemporanea  a portata di  mouse.
Il Museo  “Bongiani Ophen  Art  Museum” con le 48 sale disponibili per collezione è un vero spazio virtuale che permette al visitatore di godere delle opere esposte; uno dei primi  musei di arte contemporanea digitali al mondo che apre ora le sue porte virtuali con un vero vernissage online, con l’obiettivo essenziale di promuovere e valorizzare ipotesi ed esperienze di lavoro di un certo interesse nella varietà delle loro forme espressive.  
L’Archivio Ophen Documentazione d’Arte Contemporanea è stato creato nel 1989 a Como da Giovanni Bonanno, artista e critico d’arte. Nel 2009, dopo 20 anni è nato  l'Ophen Virtual Art Gallery".  Nel 2011 si concretizza un nostro Bi/Sogno attivando  lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery e lo la piattaforma museale "Bongiani Ophen  Art  Museum", una Collezione  di Arte Contemporanea "tutta virtuale" con 48 sale dedicate a 48 importanti artisti italiani e stranieri.

L'altra collezione   è dedicata alla  Grafica, alla Fotografia e  alla Mail Art. Attualmente è una raccolta  "in progress" di opere d'arte. Non è  una  collezione di opere on-line o una collezione virtuale, immaginaria e dei desideri  come quella realizzata con il “Museo Bongiani”, ma   una vera e propria raccolta  di grafica contemporanea,  con opere di importanti  artisti  italiani e stranieri, che nel corso degli anni  a sostegno del progetto hanno donato   le proprie opere,  destinata alla fine ad essere definitivamente acquisita  come raccolta  concreta  e  collocata permanentemente  in  un  Museo di Arte Contemporanea italiano.

BONGIANI OPHEN ART MUSEUM  non è semplicemente un  tradizionale Museo di arte, ma uno spazio virtuale innovativo e interattivo  specializzato nella documentazione dell’ attività di art consulting  e di  diffusione dell’arte Contemporanea. E' uno spazio sempre aperto, non ha una superficie fisica ma  solo virtuale, si trova idealmente a Salerno ed è visibile 24 ore su 24 in tutto il pianeta risulta ancora una delle poche e importanti piattaforme virtuali interattive “no profit” internazionali che operano in tempo reale con un programma concreto e continuativo di serie proposte culturali.









Mostre Svolte:

Ophen Virual Art Gallery, 2009 -  2015
















Retrospettiva di Shozo Shimamoto, 2015


Spazio Ophen Virtual Art Gallery 2015 - 2020





Visit:








martedì 17 dicembre 2019

Progetto Add e Return "70 YEARS RUGGERO MAGGI"



PROGETTO INTERNAZIONALE  
DI  Arte  Contemporanea



SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D  84126  Salerno (Italy).

 Progetto “Add e Return”
70 Years  Ruggero  Maggi




Ruggero Maggi, Fragilità e distacco, 2019, 25 x 20 x 15 cm, part., 

Courtesy Archivio Ophen Virtual Art, Salerno


A cura di Sandro  Bongiani 
e in collaborazione con l’Archivio Ophen Virtual Art e la Collezione Bongiani Ophen Art Museum di  Salerno.


Lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery  di Salerno invita a partecipare al prossimo Progetto Internazionale di Arte Contemporanea  “Fragilità e Distacco”  dedicato a Ruggero Maggi  intervenendo sulla card di cm 21x15 ricevuta con qualsiasi tecnica preferita per completare l’opera e di rispedirla possibilmente in busta chiusa a:  

Giovanni  Bonanno – Collezione Bongiani Art Museum
Via S. Calenda 105/D    84126  Salerno (SA).

N.B. Se non ricevi  la Card in cui lavorare puoi  lo stesso  partecipare  a questo progetto stampando  il foglio  che alleghiamo a  questo evento  in formato 21x15 oppure in formato A4 di cm. 28,5 x19.5 inviandolo a noi in tempo utile.

Le opere arrivate verranno pubblicate  nella sala 24 della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno  http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=69




Per questo evento Lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno organizzerà dal 15 agosto  al  28 novembre  2020 una mostra collettiva internazionale virtuale come evento internazionale, con il relativo comunicato stampa, il testo critico e la comunicazione della mostra alle più importanti riviste d’arte, quotidiani e siti di arte contemporanea. La mostra  sarà poi archiviata  e visitabile permanentemente  nello spazio “mostre svolte” della galleria Virtuale di Salerno.




 Scadenza  ultima del progetto: 10  luglio  2020

(Dopo la scadenza, il Progetto  “70 Years Ruggero Maggi” diventerà  Raccolta permanente  “Work in progress”, e tutti i lavori pervenuti saranno   conservati in permanenza presso l’archivio personale  della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno per ulteriori altre mostre.     Sandro  Bongiani Arte Contemporanea

LA  CARD:



Per stampare la Card d’invito del progetto internazionale andare su:


© Collezione Bongiani Art Museum, Salerno – Italy 
E-mail.  bongianimuseum@gmail.com     Tel.  3937380225


Visita la sala 32 del Museo Bongiani Art Museum
Dedicata  a  Ruggero Maggi


Visita la Collezione Bongiani Museum:   


Archivio Ophen Virtual Art di Salerno