Personale di Franco
Massanova - Profili in libertà
Milano - dal 7 al 27
novembre 2015
Da sabato 7 novembre presso
l’Art Studio 38 di via Canonica, 38 a Milano
viene presentata la personale dell’artista salernitano Franco
Massanova a cura del figlio Silvio, con opere che coprono un arco
di tempo di circa 10 anni di lavoro, fino agli ultimi mesi di produzione
dell’artista, prima della prematura scomparsa nel dicembre scorso. Le opere
dell’artista salernitano ricercano nell’embrione la vita, le suggestioni del
tempo in una variazione di umori sempre diversi e indefiniti. Franco Massanova lavora assiduamente sul
crinale impalpabile della figurazione con lacerti d’immagine “insostanziale”.
Una pittura che riesce a darsi come evento provvisorio e nel continuo farsi e
disfarsi trova comunque il modo di esistere.
Nel maggio 2011, per Exibart avevo recensito la mostra di Franco
Massanova svolta nel Complesso monumentale di Santa Sofia a Salerno
(Chiesa dell’Addolorata), che per l’occasione presentava una trentina dipinti
che ripercorrevano un quarantennio di ricerca svolta in modo lucido e coerente:
dagli esordi figurativi dei primi anni ’70 attraverso l’immaginario geometrico
dei primissimi anni ’80 fino alle grandi tele del 2011 di matrice
sostanzialmente aniconica e lirica. Una pittura rarefatta rivolta a
scandagliare minime sezioni d’immagine, apparentemente semplice che preferiva
condividere l’essenzialità della rappresentazione. A partire già dai primi
lavori degli anni ‘70 e in tutte le altre opere successive vi è stato un motivo
di base sempre ricorrente: la visione ravvicinata, la rappresentazione del
dettaglio, la presenza espressiva della linea e del nero come campo d’indagine.
Scrivevo: “Il nero di luce o il nero di colore, come lo si voglia intendere, ha
indotto l’artista a convogliare tutta la sua attenzione verso questo nuovo
campo d’indagine. La sua pittura ormai vive la dimensione favolistica, ma non
diventa mai racconto o illustrazione. I segni che traccia sulla tela sono larve
e presenze insostanziali, frammenti di cose che rimangono allo stato embrionale
in una situazione chiaramente provvisoria. L’artista sa come condurre le sue
forme archetipe, le insolite apparizioni fino al limite della concretizzazione
per poi abbandonarle nel vuoto anemico e profondo dello spazio. Massanova da
tempo lavora assiduamente sul crinale impalpabile della figurazione con lacerti
d’immagine insostanziale che condividono la dimensione sospesa dell’apparire.
Una pittura che riesce solo a darsi come evento e nel farsi e disfarsi trova il
modo di evidenziare e svelare i nascosti misteri dell’ esistenza. Con le ultime
opere create per questo affascinante spazio espositivo, l’artista salernitano
approda ad un linguaggio mobile, lirico, in cui emergono forme organiche e
allusive. Un’apparizione decisamente appostata ad un limite, un’ immaginarie
lirica e nel contempo metafisica che accoglie l’incanto immediato e provvisorio
dell’illusione. I suoi sono eventi sospesi, energie primarie, intrecci di
vibrazioni dal flusso provvisorio e incontrollato. E’ la pittura degli abissi e
dei misteri. E’ la pittura del tuffatore di Paestum che attratto dal nulla, si
libera dalle costrizioni e si lancia nel profondo buio dello spazio e nel
silenzio più assorto si rigenera e ritrova ancora la luce e la vita”. Sandro Bongiani
FRANCO MASSANOVA Nasce a
Stella Cilento (Sa.) nel 1950. Muore nel
dicembre del 2014 a Torino dove si era trasferito negli ultimi mesi. Le sue
ceneri riposano nel cimitero di Stella Cilento (SA).
L’attività di artista è iniziata negli anni
settanta, attraverso la serie dei “Grovigli”, dei”Filamenti ragionati” e dei
“Reticoli”,” con i primi anni ottanta la sua ricerca approda ad un’ampia astrazione che farà registrare
l’azzeramento di qualsiasi elemento referenziale, in virtù di una costruzione
formale rigorosa”: le “Macroscopie”, le “Sovrapposizioni”, i “Frammenti”.
Successivamente le sue tele, realizzate dalla metà degli anni ottanta e per
tutto il decennio successivo, si caratterizzano per la presenza quasi assoluta
di un nero abissale: i“Notturni”, le “Tangenze”. Nell’accogliere poi sulla
superficie della tela sia “attraversamenti nervosi del segno ed imprevedibili
slittamenti della linea”sia “fughe filamentose e avvolgenti” nascono le opere della serie “Nero di Luce”,” Fantasmi
di movimento”,”Icaro”. Con il volgere degli anni duemila si ha il recupero della gamma cromatica attraverso
un particolare utilizzo della materia
pittorica. Il tutto porterà ad un
primo ciclo di opere a cui sarà dato il
titolo “Incarnato Tepore”: lavori identificabili per “un rosa intenso variato
in tutta la sua gamma”. I lavori degli ultimi anni evidenziano “…segmenti neri
e pastosi, che si contraggono o si dilatano prima di vedersi attratti e
assorbiti in un magma inquietante, in un abisso nero di segni, a causa di una
forza che sgretola la pelle della tela e ne fa virare le tonalità del colore
dal nero al violaceo, al grigio-ceruleo, al verde acido, al giallo, al rosa. Ed
il nero, energia un tempo terragna e visionaria, permane con le sue linee
sensuali, meno taglienti e più allusive, permane nel fondo, silenzioso e
compatto, ma anche tra i cristalli di colore.”
Nel 1998, in occasione della Pasqua, e per i
successivi sei mesi, una sua opera di grandi dimensioni (cm,200x245)
rappresentante “LA CROCIFISSIONE” è rimasta esposta nella Cattedrale di
Salerno.
Nel 2010, in occasione
della ristrutturazione dell’edificio dove abitò il grande romanziere ungherese
Sandor Marai, detto edificioè stato arricchito di 36 pannelli vitrei riportanti
particolari di lavori del sottoscritto.
Nel 2011 ha tenuto, a
cura del Comune di Salerno e con la pubblicazione di un volume monografico, una
mostra antologica che ha ripercorso i quaranta anni di lavoro.
-Ha tenuto mostre personali in spazi pubblici e
gallerie private, partecipando a mostre di gruppo sia in Italia che all’estero.
PERSONALI: Centro Dadodue
(Sa), gall.Inquadrature 33 (Fi),.gall.S.Carlo (Na), Centro Sud Art Scafati
(Sa), gall.Fumagalli (Bg), Antichi
Arsenali Amalfi (Sa), gall.Diagramma 32 (Na),
gall.L’Idioma (AP), Biblioteca Com.le Bellizzi (Sa), S.Giovanni di Dio (Sa),
ArtexArte (Na), Linee Contemporanee (Sa), Ex Refettorio Monastero di S.Spirito (Ag), in cont.nea Edificio R.Niglio
Itri, Stella C.(Sa) e Portosalvo,
Pisciotta (Sa), Spazio Arte, a cura del comune di Fara Gedda d’Adda (Bg), gall.
Delise Portogruaro (Ve), Museo Frac Baronissi (Sa), Pagea Art Angri (Sa),
Luxury Art Gallery(Co), gall. 8,75 (RE), gall.Il Raggio (Lugano), Spazio Ebner
Ceraso (Sa), gall.Rosso Fenice (Bn), Complesso di S.Sofia, ex chiesa
dell’Addolorata (Sa), Museo / Pinac.ca Todi (Pg), ARC Archivio Ravello
Cont.nea, Ravello (Sa), gall.Immaginaria (Fi).
COLLETTIVE:Grafica Ital.
Cont. Lima (Perù), Gzira (Malta)- Autodocumentazione ‘78 Salerno-XI premio
Salerniana, Erice (Tp)-Linguaggi Altrui, AA.BB.(Na)- Artder ’82, Bilbao
(Spagna)- Una situazione a Napoli, VII Expo arte, Bari- Otto pittori italiani
alla galerie Jozsefvvaros, Budapest (Ungheria)- Gall.Volksuniwersit, Rotterdam
(Olanda)- XXXVI premio Michetti, Francavilla a Mare (Ch)- Arte oggi in Campania,
Mostra d’Oltremare, Napoli- Disegno Campania ’88, Morcone (Bn)- 5+1
gall.Chisel, Genova- Immaginaria ’92, pal.Durini Milano- I luoghi della
visione, gall.Annunciata, Milano- Misure uniche per una collezione, Università
di Ancona, pal.Tiranni Castracane Cagli (PU)- Segmenti eterogenei di arte
nuova, Tempio di Pomona, Salerno-Arte e olio, Museo di Campagna(Sa),Centro
Studi It.ni, Berna (Svizzera)- Libro d’artista, Galassia Gutemberg, Mostra
d’Oltremare, Napoli, Fortezza di Basso, Firenze- Lavori su carta, villa
Loredan, Strà (Ve)- Carte x l’arte, a cura delle’Unione delle Autonomie Locali,
sedi varie- Artisti per il Kossovo, gall.Verrengia, Salerno- Cartolina per
Napoli, Palazzo Reale Napoli- Una luce per Sarno, pal. Doria, Angri (Sa),
Arsenali di Amalfi (Sa), Musei Civici (MC), Gall.Civ. d’Arte Moderna, Spoleto
(Pg)- Sguardi Diversi, Stella Cilento (Sa)- Itinerario d’Arte, villa Bruno,
Portici (Na)- I colori di Bacco, Museo Emblema, Terzigno (Na)- Lavori in corso,
coll.ne FRAC, Baronissi (Sa)- Itinerari di carta, gall.Biale, Siena- Tavola
Rotonda, Museo Civ.Arte Cont.Albissola (Sv)- Scriptorium, pal.Vanvitelliano, M.
S.Severino (Sa)- Aspetti dell’Arte Astratta nella raccolta Fiocchi, Forte
Malatesta, Ascoli P.- Solidarte, Castel Dell’Ovo, Napoli-I Colori dell’Unità,
pal. Niglio Itri, Stella Cilento (Sa)- Viaggio al termine della forma, gall.
Immaginaria, Firenze- Opere su carta, GlobArt Gallery, Acqui Terme (Al)-150+1
(settore Musei/Bibl. Prov. di Salerno): pal. Grancia, Sala Consilina (Sa);
Museo Arch.co Prov. dell’Agro-Nocerino, Nocera Inf.(Sa); Pal. R.Niglio Itri,
Stella Cilento (Sa)-
Testi in catalogo e
recensioni su pubblicazioni portano la
firma di: S. Zuliani, A. P. Fiorillo, M. Bignardi, S. Bongiani, M. Alfano, A.
Trione, V. Trione, R. Aymone, M. D’Ambrosio, L. Mango, R. Mele, L. Giordano, U.
Piscopo, V. Guarracino, C. Serri, V.
Corbi, G. Paraggio, B. Bandini, A. Guglielmo, L. P. Finizio, C.
Tafuri, N. Parlante, L. Crescibene, M. Maiorino, C. Ruyu, A. Trabucco, R.
Pinto, A. Calabrese, E. Lauria, A. Cappuccio, G. Romano, S. Romano, G. Bilotta,
G. Pedicini, M. Napoli, P. Romano, M. D’Elia, A. Izzo, A. Di Muro, G.
Caliendo,G. Malangone, C. Caserta, L. Zaniboni, L. Liguori, M. Vitiello, G. Grassi, A. Lorito, M. Di
Mauro.