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giovedì 24 giugno 2021

Nuovo Progetto Internazionale dedicato a Ray Johnson a cura di Sandro Bongiani Arte Contemporanea

 

Nuovo Progetto di Arte Contemporanea

 





PERCHE’ UN PROGETTO INTERNAZIONALE SULLA BANANA?

Ray Johnson diceva: "I've invented Flop Art. It comes after Pop Art."

(ho inventato la Flop Art. Viene dopo la Pop Art).

Nel 1984 Ray Johnson aveva inviato a Bill de Kooning un‘opera di Mail art, lettering dal titolo: “December 28,  1984/1948  Dear Ruth Szowie today i mailed a banana to Bill de Kooning).  Nel 2019, dopo diversi decenni da questa opera (1984), l’artista Maurizio Cattelan si permette di esporre una banana vera Comedian”, con nastro adesivo a parete all’Art Basel di Miami Beach, una delle fiere più importanti del mondo di arte contemporanea, con relativa orchestrazione collaborativa dell’artista David Datuna che andava a completare la performance iniziata dall’artista Italiano dedito al facile  conformismo e alla stanca ripetizione di idee indagate già da altri precedentemente. Un’idea debole, un’operazione banale di sterile provocazione, nient’altro. La parola d’ordine è “Il suo valore risiede nell’idea”, questa di Cattelan, appunto, è sicuramente “l’idea di azzerare tutte le idee”, facendo affiorare l’inconsistenza del pensiero divenuto vuoto e fenomeno del  giorno. Il sistema dell’arte si fa  così promotore, interprete e garante del pretesto assunto a opera d’arte in quanto oggetto  svuotato a servizio del mercato ufficiale dell’arte globale. Ben vengano le banane di Ray Johnson, And Warhol e di tanti altri artisti che nella ricerca hanno elaborato immagini che  presupponevano una invenzione mentale e formale. L’opera di Today I mailed a banana to Bill de Kooning incarna la riflessione, lo spiazzamento, il cortocircuito  con  prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali, diceva Ray: "sono interessato a cose e cose che si disintegrano o si disgregano, cose che crescono o hanno aggiunte, cose che nascono da cose e processi del modo in cui le cose mi accadono realmente".  nel 1945  Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina e nei  tre anni successivi entrò in contatto con  Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e con  Willem de Kooning.  È proprio nel 1984,  si ricorda di Willem de Kooning,  inverte la data da 1984 a 1948 (l’anno di frequentazione) e  invia una banana concettuale a  de  Kooning con una indagine ironica e profetica  da far rabbrividire il povero Cattelan portatore di  fumosi e funerei messaggi  partoriti troppo in fretta  con un destino ingrato di non poter ritrovare mai la luce.

Il progetto internazionale di arte postale  dedicato a Ray Johnson   in occasione della 59. Biennale Internazionale di Venezia 2022 vuole indagare l’invenzione delle  proposte creative  degli artisti marginali, piuttosto che  il sarcasmo  e le forzature mirabolanti delle idee  portate  alla ribalta in questo malconcio  palco-scenico del sistema ufficiale dell’arte, E’ una risposta anche a questa prossima 59. Biennale di Venezia del 2022, dal tema vago e genericoil latte dei sogni”   proposto volutamente “come tu mi vuoi” per qualsiasi scelta e indagine utile al sistema nichilista del mercato ufficiale dell’arte.  Sandro  Bongiani



SANDRO  BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

“TODAY I MAILED A  BANANA TO RAY JOHNSON  FOR  59. BIENNNIAL INTERNATIONAL OF VENICE 2022”   

 

Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno (Italy)

Mostra  Collettiva Internazionale

Relazioni Marginali Attive / Banana to Ray  Johnson  for 59. Biennial of Venice 2022

progetto “Add & Return” in contemporanea con la 59. Biennale di Venezia 2022                                       

A  cura di  Sandro  Bongiani

 

INVIARE  A: 

GIOVANNI  BONANNO / BONGIANI ART MUSEUM

Via S. Calenda, 105/D   84126  SALERNO (SA).

(Scadenza  ultima del progetto 15  dicembre 2021)

 

Mostra da sabato 30 aprile  a domenica 28 agosto  2022

Formato Max A4


-Sala 29 - “Ray  Johnson”                                             

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=29


-Sala 21  - “Banana to Ray  Johnson   

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=66                   


Tutte le opere pervenute saranno  archiviate nella Sala 21 e  conservate  in

permanenza  presso la Collezione Bongiani Art Museum in vista di ulteriori mostre.


www.collezionebongianiartmuseum.it

 e-mail: bongianimuseum@gmail.com

tel.  3937380225

© Collezione Bongiani Art Museum, Salerno - Italy



CARTELLA:

– Nuovo Progetto di arte postale

Nuovo Progetto di arte postale PDF

– Nuovo Progetto di arte postale


Le due Card del progetto da utilizzare:


Card n°1





 Card n°2


retro della Card


Card da stampare su: 

https://ophenartecontemporanea.wordpress.com/2021/03/01/mail-art-service-n-113-marzo-2021/





sabato 5 giugno 2021

CASALMAGGIORE / L’Amazzonia deve vivere, progetto internazionale di Arte Postale.

 

Arte Postale | L’Amazzonia deve vivere



L'AMAZZONIA DEVE VIVERE | MUSEO DIOTTI Casalmaggiore (CR) | inaugurazione 4 GIUGNO 2021 ore 18  






           L' AMAZZONIA  DEVE  VIVERE

 rassegna  internazionale  di  arte  postale

A  CURA  DI   RUGGERO   MAGGI



Per ricordare i 40 anni dalla fondazione nel 1979 dell’Archivio AMAZON Archive of artistic works and projects about the Amazonic World, la rassegna internazionale di arte postale L’Amazzonia deve vivere a cura di Ruggero Maggi, verrà presentata al Museo Diotti di Casalmaggiore (CR) dal 5 giugno al 1° agosto e, dopo la chiusura estiva, dal 21 agosto al 26 settembre 2021.
L’inaugurazione è prevista venerdì 4 giugno alle ore 18 con i saluti dell’Assessore alla Cultura di Casalmaggiore Marco Micolo e di Roberta Ronda e Valter Rosa, rispettivamente Direttore e Conservatore del Museo Diotti. Seguiranno gli interventi di Mauro Carrera, scrittore e critico d’arte e Ruggero Maggi artista e curatore della mostra.
In occasione dell’inaugurazione che si terrà all’aperto, nel giardino del Museo, la visita alla mostra sarà possibile per gruppi, con regolamentazione degli accessi, dalle 17.30 alle 19.30.

In esposizione più di 500 artisti internazionali provenienti da 40 nazioni: questa la risposta della comunità mailartistica – nonostante le effettive difficoltà di spedizione/ricezione via posta a causa della pandemia, che ha posticipato di un anno la realizzazione della mostra – all’invito lanciato nel 2019 ad intervenire, con ogni mezzo espressivo (dal disegno alla scultura, dal digitale al collage, attraverso la poesia visiva, il libro d’artista…) su foglie raccolte a terra. Ancora una volta l’Arte postale dimostra di non aver perso nulla della sua originaria vitalità creativa e sociale.
L’Amazzonia, la più grande foresta pluviale del pianeta e ricca di biodiversità, rappresenta attualmente una ferita ecologica aperta e soprattutto l’emblema dell’incomparabile danno che l’Uomo sta causando alla Natura. Riscaldamento globale, desertificazione, distruzione delle foreste pluviali… tutti effetti dell’avidità e della criminale cecità umana.
Con Pierre Restany, grande teorico dell’arte contemporanea e fondatore del movimento Nouveau Réalisme, già negli anni Settanta discutevamo di Estetica al servizio dell’Etica e di una particolare “percezione” dell’Arte, in grado di rimodulare il rapporto con la Natura. Entrambi eravamo stati colpiti da ciò che Pierre definiva lo “shock amazzonico”. Per lui fu determinante il viaggio in Brasile nell’estate del 1978 che lo indusse a scrivere il Manifesto del Rio Negro (pubblicato sulla rivista-laboratorio “Natura Integrale” fondata nel 1979 da Pierre Restany e Carmelo Strano) e per me fu l’addentrarmi, nell’estate del ’79, nella Selva peruviana dove concepii l’idea di organizzare Amazon, un archivio artistico dedicato all’Ecologia e alla Natura. Spero che questo binomio Amazzonia | Arte Postale possa condurre anche i visitatori in un viaggio altrettanto affascinante! (Ruggero Maggi)


L’Amazzonia deve vivere
Rassegna di Arte Postale | 4 giugno – 1 agosto / 21 agosto – 26 settembre 2021 presso Museo Diotti Via Aldo Formis, 17, 26041 Casalmaggiore CR
Opening 4 giugno h. 18 con accessi contingentati (dalle 17.30 alle 19.30)
Orari: da martedì a venerdì 08.00 – 12.30 | sabato e domenica 15.30 – 18.30
Informazioni su www.museodiotti.it

giovedì 1 aprile 2021

Marginali attivi, l’altra faccia della ricerca artistica

 

A.M.A

Artisti Marginali Attivi


Collezione Bongiani Art Museum

Agli inizi del Novecento molti artisti inviavano Cartoline Postali, disegni e altro utilizzando il mezzo postale, tra questi ad esempio i Futuristi  G. Balla, Cangiullo, Fortunato Depero, Ivo Pannaggi, il tedesco Franz Marc e persino P. Klee che utilizzò il mezzo postale per le sue missive artistiche, vedi la cartolina indirizzata nel 1913 a Gabriele Munter, conservata a Monaco. Si può anche citare una cartolina fotografica del 1916 inviata a Gherardo Marone sulla quale Filippo Tommaso Marinetti era intervenuto con scritte a penna. Inoltre, bisogna ricordare  il lavoro di Francis Picabia, Kurt Schwitters, Yves Klein, Ray Johnson, George Maciunas, On Kamara, Sol Levitt, Guglielmo Achille Cavellini, Clemente Padin, Ruggero Maggi, Pascal Lenoir, Shozo Shimamoto, Guillermo Deisler, Ryosuke Cohen, Sol Levitt, Lamberto Pignotti, Luciano Caruso e tanti altri artisti contemporanei che...

 


Marginali attivi, l’altra faccia 

della ricerca artistica

73 artisti con 168 opere tra autori storici e contemporanei.

 

Guglielmo Achille Cavellini, artistamp. Mostra a domicilio - Italia

 

Presenze: Giacomo Balla, Fortunato Depero, Paul Klee', Filippo Tommaso Marinetti, Guillaume Apollinaire,  Ivo Pannaggi, Johannes Baader, Erwin Blumenfeld, Francis Picabia,  Kurt Schwitters, Sophie Taeuber, Franz Marc,  Yves Klein, Ray Johnson, George Maciunas,  On Kamara,  Guglielmo Achille Cavellini, Clemente Padin, Pascal Lenoir, Ruggero  Maggi, Shozo Shimamoto, Lamberto Pignotti, Luciano Caruso, Ryosuke  Cohen, Guillermo Deisler, Piermario Ciani, György Galántai, Sol Levitt, John Held, Marcello Diotallevi, Anna Boschi, Carl  T. Chew, John M. Bennett, James W Felter, Coco Gordon, Reid Wood, RCBz, Serse Luigetti, Paolo Scirpa, Marco Giovenale, Carmela Corsitto, Dmitry Babenko,  Moan Lisa, Gianni Romeo, Enzo Patti, Bruno Cassaglia, Franco Panella, Jurgen O. Olbrich, Simon Warren, Vittorio Baccelli, Mauro Molinari, Anna Banana, Ben Vautier, Guy Bleus, Nicolas de la Casinière, Cracker Jack Kid, Giovanni  Fontana, Picasso Gaglione, Umberto Basso, Luc Fierens,  Edwin Varney, Monica Rex, Hans Braumuller,  Alexander Limarev, Gian Paolo Roffi, Lia Drei, Fernanda Fedi, Nicola Frangione, Gino Gini, Vittore  Baroni,  Domenico Ferrara Foria, Pier Roberto Bassi, Giovanni Bonanno.


Avvia Slideshow

Visit  http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=67

 

SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA


domenica 23 giugno 2019

Convocazione Internazionale di Arte Postale “Omaggio a Fausto Paci - Ambasciatore Cavelliniano”







Convocazione Internazionale 
di Arte Postale

“Omaggio a Fausto Paci - Ambasciatore Cavelliniano”


matrice di base



In occasione del suo 95° compleanno" organizzato dalla Tavolozza Marche, dal Centro d’arte e cultura Verum presso Villa Baruchello di Porto San’Elpidio con l’introduzione di Anna Boschi e in collaborazione con Sandro Bongiani, Pier Roberto Bassi, Gianni Romeo con la presenza dell’Ambasciatore Fausto Paci .


Regolamento:
1) Si richiedono opere di mail art dimensioni A4.

2) scaricare il foglio Word per apporre su di esso il proprio intervento mailartistico.

3) la partecipazione è gratuita.

4) Spedire da una a un massimo di tre mail art a:
Lucia Spagnuolo Via Nino Bixio,52 62012 Civitanova Marche (MC)-Italia

5) Le opere pervenute non saranno restituite.

6) Le immagini delle opere inviate saranno utilizzate al fine di diffondere il nostro evento .

7) Inoltre tutti possono partecipare alle performances. E' necessario però comunicarlo per poter garantire il giusto spazio con il relativo tempo da utilizzare per la propria performance.

8) La mostra è prevista per il 9 novembre fino al 18 novembre 2019. presso Villa Baruchello - Porto Sant’Elpidio( FM).

9) Saranno esposte tutte le opere di mail art che perverranno entro e non oltre il 31 ottobre 2019.

Per info scrivere a : luciaspagnuolo@hotmail.it


Per scaricare l'immagine di base  fare:                                                                   Italy /Convocazione Internazionale di Arte Postale “ Omaggio a Fausto Paci - Ambasciatore Cavelliniano"








sabato 17 giugno 2017

VENEZIA / BIENNALE D'ARTE POSTALE 2017


PRIMA BIENNALE INTERNAZIONALE DI ARTE POSTALE A VENEZIA

Anche quest'anno Padiglione Tibet partecipa ad
ART NIGHT VENEZIA
SABATO 17 GIUGNO 2017 alle ore 19.30
PRIMA BIENNALE INTERNAZIONALE DI ARTE POSTALE
A VENEZIA
Sede: Palazzo Zenobio, Fondamenta del Soccorso




L'Arte Postale è un network internazionale che ha contrassegnato, soprattutto alla fine del secolo passato, un’infinita serie di progetti, riviste, libri, mostre, in cui ha valore la relazione intrinseca tra l'oggetto spedito, il mittente ed il destinatario. Il Futurismo e il Dadaismo sono da considerarsi senz'altro gli antecedenti storici di questa forma di comunicazione artistica, così come è da sottolineare l'opera di Kurt Schwitters, creatore dei primi lavori realizzati con timbri e l'avvento, alla metà degli anni '50, della ricerca Fluxus con l'opera di artisti come Joseph Beuys, Ray Johnson, George Maciunas, Ken Friedman, Ben Vautier e di alcuni artisti e teorici del Nuovo Realismo francese come Pierre Restany ed Yves Klein. Ray Johnson, artista di New York, è considerato il creatore dell'Arte Postale: nel 1962 fonda, sbeffeggiando le vere scuole per corrispondenza, la New York Correspondence School (così definita da Ed Plunkett). Questa Biennale non vuole assolutamente rendere istituzionale un fenomeno artistico come la Mail Art che ha nel proprio codice genetico un'avversione per tutto ciò che può renderla ufficiale ed istituzionale - nel 1986 scrissi: “la Mail Art usa le istituzioni nei luoghi delle istituzioni contro le istituzioni” - ma vuole fare il punto su questo network antesignano dei recenti social network. Un grande archivio aperto al pubblico con migliaia di opere.
A cura di di Ruggero Maggi per Padiglione Tibet.
1st VENICE INTERNATIONAL MAIL ART BIENNIAL
Mail Art is an international network which has marked, especially at the end of past century, an infinite number of projects, shows, fanzines, books, in which the inner relation between the sent object, the sender and receiver its of value. Futurism and Dadaism can be considered the historical antecedents of this form of art communication, it's important to underline the Kurt Schwitters's rubber-stamped works, the Fluxus movement with the artists' work such as: Joseph Beuys, Ray Johnson, George Maciunas, Ken Friedman, Ben Vautier and the French New Realism with Pierre Restany and Yves Klein.Ray Johnson is considered the Mail Art's creator: at 1962 he founded, mocking the real Correspondence Schools, the New York Correspondence School (so defined by Ed Plunkett).This Biennial doesn't want make mail art institutional - at 1986 I wrote “Mail Art uses institutions in the places of institutions against institutions” -  which has in the own genetic code an aversion for all can make it official, but, at the contrary, it wishes take stock on this network precursor of current social network. A great archive with thousands of works.

by Ruggero Maggi for Tibet Pavilion


mercoledì 27 giugno 2012

L'ARTE TRA SCIENZA E NATURA






La Marginalità intelligente


Cos'è il Networker? E' la figura di un nuovo artista capace di ridefinire un ruolo "diverso" al futuro dell'arte. Questa esperienza detta comunemente Mail Art continuo a definirla "arte di confine", proprio perché desidera collocarsi al di fuori dal circuito ufficiale, nel superamento della distanza geografica e culturale. Praticamente un "laboratorio planetario" composto da numerosi "Network" sparsi su tutto il pianeta: archivi di idee, di sperimentalismo e di ricerca spontanea. L'arte marginale non può permettersi di assecondare concetti "tradizionali" come la qualità del lavoro, la professionalità o la credibilità tanto cari a certi artisti nostalgici della tradizione. La Mail Art è oggi una sorta di strana ragnatela di comunicazioni creata da altrettanti corrispondenti capace di superare le infinite distanze geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle mobile, sempre variabile, perennemente in movimento”.





Comportamenti sociali e intelligenza collettiva.


La formazione di grandi gruppi coordinati ma spontanei, ci appare come un immenso sciame assai noto in natura, vedi il comportamento coordinato di insetti come le api, vespe e formiche. E’ un organismo gigante con una mente propria e una intelligenza superiore alla somma dei singoli individui. Ogni insetto sembra comportarsi secondo un piano prestabilito in modo che il sistema, nel suo complesso abbia un comportamento organizzato e finalizzato al raggiungimento di determinati obiettivi. Lo studio di modelli di questi sistemi porta allo sviluppo di algoritmi che appartengono alla classe chiamata swarm intelligence ("sciami intelligenti"). Il comportamento collettivo osservabile è il frutto delle semplici iterazioni che ha un singolo componente verso gli altri oppure verso l'ambiente.




Le caratteristiche essenziali di tale logica sono:

• Ogni individuo del sistema non dispone di “capacità illimitate”;

• Ogni individuo del sistema non conosce lo stato globale del sistema;

• Assenza di un ente coordinatore o controllore.

L'aspetto interessante di tali sistemi biologici è che questi comportamenti nascono ed emergono in modo spontaneo e autonomo, senza il controllo di un “coordinatore/supervisore” e vede nella collaborazione tra gli individui l’aspetto fondante anziché la competizione e supremazia del più forte come succede nel sistema ufficiale dell’arte contemporanea di oggi. Praticamente e la conseguenza di un atteggiamento induttivo, congenito, da una sentita partecipazione secondo uno spartito mai scritto prima ma sentito geneticamente come fattibile e realizzabile.


Formiche, pesci, api e mammiferi si muovono all’unisono e si comportano come un unico essere: sono esseri sociali, capaci di regolarsi per garantire la sopravvivenza del proprio gruppo. Si organizzano intelligentemente per difendersi dai predatori. I banchi di pesci si dispongono a formare un solo grosso "animale" per scoraggiare i predatori. Gli storni, quando avvistano i loro predatori, si stringono assieme per impedire che il cacciatore possa isolarne uno e catturarlo. In tutti questi casi il gruppo sembra un organismo gigante ed efficiente con una mente propria e un’intelligenza superiore alla somma dei singoli individui.





Swarm e arte marginale

La swarm non ha bisogno di una forma de-finita ma solo di “una spontanea partecipazione collaborativa in un agire intrinsecamente libero e indeterminato, alla ricerca della socialità e della sopravvivenza. Per certi versi la “swarm intelligence” corrisponde appieno all’attivismo isolato ma incessante degli artisti postali (marginali) sparsi in tutto il pianeta secondo una logica non coordinata che diventa collettiva e geneticamente forte. L’arte marginale è ormai una rete consolidata di rapporti relazionali composta da migliaia di artisti del Network che si scambiano ogni giorno messaggi creativi in forma di lettere, buste, cartoline postali, collage, poesie visive, libri d’artista e persino oggetti tridimensionali. Con essa la comunicazione visiva assume dimensioni planetarie, totalmente nuove e inaspettate. l’arte postale, ormai, con il suo tentacolare network di contatti abbraccia il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo diversificato di nuove energie poetiche. Forse, come dice qualcuno, lo stesso “Networker” è da considerarsi la vera e più grande opera d'arte del mondo. Insomma, è il più grande laboratorio sperimentale di ricerca artistica del pianeta terra (Il laboratorio globale del Network), un grande polmone di ricerca libera. Osservato nel suo insieme sembra un gigantesco dinosauro planetario, una swarm intelligence, un magnifico essere dal grande occhio che si rigenera permanentemente con gli apporti spontanei di tante presenze individuali. La marginalità non condivide affatto l’omologazione del linguaggio o i modi di fare anacronistici e sclerotizzati dell’arte contemporanea ufficiale. Essa è contaminazione di idee, confronto e condivisione fluida di nuove proposte, invenzione e creatività allo stato puro, senza alcun condizionamento e senza nessuna costrizione. E’, soprattutto, sconvolgimento delle idee e delle regole prefissate in un sistema decisamente anestetizzato e globalmente impotente.  

Giovanni Bonanno