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sabato 11 settembre 2021

COME NUVOLA / Video di Ruggero Maggi con l’America sotto l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001

 


11 settembre 2001, vent’anni dopo gli attentati alle Torri Gemelle con gli Stati Uniti  dentro una tragedia collettiva  percepita in tempo reale.

Quello che viene ormai comunemente chiamato  l’11 settembre” è il giorno che ha sconvolto e cambiato il mondo. . Nel bel mezzo della globalizzazione e del boom economico, il mondo si è trovato ad affrontare una nuova era sociale e culturale.

 


Gli Stati Uniti sotto attacco dei terroristi


Le prime notizie sono contrastanti, intorno alle 9.03, un secondo aereo si schianta contro la Torre Sud del World Trade Center, alle 9.37, un terzo aereo si schianta contro la facciata ovest del Pentagono.  Non ci saranno  più dubbi è un attentato terroristico con  l’America  sotto attacco.  Con l’attacco al Pentagono,  sarà scritta  una triste pagina di storia con  Osama Bin Laden artefice di questa  immane tragedia collettiva.  Sandro  Bongiani

 

 



 

Come nuvola

di Ruggero Maggi

con la collaborazione di Betty Colombo

video d'artista (2001)  durata 2:03

 


Video  d'artista di Ruggero  Maggi, 2001

…. un aeroplano, una pugnalata che penetra in un corpo e frantuma un mondo consolidato.

Il nostro mondo, il nostro ego che sta cadendo a pezzi. Silenzio, annullando lo stridio acuto dei corpi lacerati. E il dolore lancinante si ammanta di dolcezza, assume la morbidezza e il candore di una nuvola.

Tutto vola su di esso. Niente può ferirlo. Si è lasciato attraversare.

 


As cloud

by Ruggero Maggi

with the collaboration by Betty Colombo

Artist video (2001) duration 2:03


…. an airplane, a stab penetrating into a body and shattering a consolidated world.

Our world, our ego who is falling to pieces. Silence, annulling the acute screeching of bodies-ragged. And the shooting pain bedecks itself with sweetness, it assumes the softness and whiteness of a cloud.

All flies across it. Nothing can injure it. It let itself be passed through.


Video di Ruggero Maggi

domenica 26 aprile 2020

ARTISTAMPS / INTERFOLIO ALL’ENCYCLOPEDIE COVID-19





SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

ARTISTAMPS
INTERFOLIO ALL’ENCYCLOPEDIE COVID-19


a cura di Sandro Bongiani

Da martedì 28 aprile a sabato 28 giugno 2020
 
“La vita non è altro che un incessante  e temporaneo succedersi di presenze e di  azioni  in attesa di una possibile catarsi o di un prossimo dissolversi”  Giovanni  Bonanno


La mostra vuole indagare  un diverso approccio all’arte e alle ricerche in atto. Dopo la Collettiva Internazionale “#Globalviralemergency /Fate Presto”, ecco un altro evento sul problema urgente della pandemia capitalistica globale da Coronavirus 2020 dal titolo “ARTISTAMPS / Interfolio all’Encyclopedie Covid-19”, con una lettura puntuale di come intendere l’Artistamps d’artista. Una indagine planetaria che vuole sottolineare la diversa creatività prodotta dagli artisti “marginali attivi” non uniformati al sistema ufficiale dell’arte. Lo scopo della mostra è stato quello di creare una serie di “Interfoli” collettivi, sei in tutto, per un possibile volume enciclopedico del problema COVID-19 che potesse aggiornare idealmente quel compendio del sapere sulla realtà naturale degli eventi e dei meccanismi che regolano e magari sconvolgono, come per esempio oggi, l’umana l’esistenza. Insomma, una sorta di pagina aggiuntiva inserita in un libro, in una nuova enciclopedia tra pagina e pagina per inserire appunti, - oppure come in questo caso – delle immagini, dei francobolli d’artista  pensati come una interferenza e una presa di posizione tra i dati  noti e meno noti della conoscenza umana.

Con il termine Artistamps, si intendono i "Francobolli d'Artista", le creazioni grafiche degli artisti (francobolli errati, non ufficiali e non postali) che orbitano di preferenza nella Mail Art, nella Poesia visiva e più in generale nella cosiddetta arte Concettuale, opere   che ricordano e reinterpretano in maniera originale le affrancature emesse dai Servizi postali ufficiali delle varie nazioni. Perché possano venire considerati francobolli d’artista (artistamps), i lavori devono avere forma di francobollo, che poi questa forma base venga spesso stravolta fa parte dell’operazione artistica, sempre nel limite che essa  sia ancora riconoscibile e quindi possa essere ancora recepita visivamente in quanto tale. Per far sì che un limite venga davvero superato occorre che ci sia la premessa e quindi l’illusione di avere in mano un “francobollo”. Tuttavia, se sono “in forma di francobollo”, non  vuol dire  necessariamente che i francobolli d’artista “lo sono davvero” quindi, non sono semplici creazioni tipografiche a valore legale in funzione di una reale spedizione postale. Si considera provvisoriamente la forma di un francobollo per indicare una funzione momentanea, per poi, magari  trovare subito dopo un diverso ordine e sbocco linguistico, diventando molto spesso efficace messaggio poetico capace di viaggiare e superare barriere e limiti fittizi. Le opere di Artistamps, spedite per posta viaggiano da un capo all'altro del pianeta e molto spesso si completano con i timbri.  buste, e i francobolli sono la chiara testimonianza di un viaggio che si arricchisce sempre più di nuove proposte comunicative diventando molto spesso  parte dell'opera stessa. Ecco svelato il potere dirompente, trasformatore e liberatorio della parola “In Forma” capace di dominare, nonostante la provvisoria condizione di condividere in parte le caratteristiche base  di un  francobollo.  In questa rassegna  internazionale vengono presentati  6 fogli collettivi di 12 Artistamps ciascuno con 72 opere da altrettanti artisti internazionali che si sono  confrontati da diverse latitudini del globo sul problema urgente della pandemia capitalistica  planetaria da COVID-19, mettendo in mostra, le difficili contraddizioni dell’attuale  precaria società dei consumi.


















Artisti presenti: Adolfina De Stefani  ITALIA I Alberto Vitacchio  ITALIA I Alessandra Angelini ITALIA I Alessandra  Finzi  ITALIA I Alexander Limarev RUSSIA I Alfonso Caccavale ITALIA I Anna Boschi  ITALIA I Antonio Sassu ITALIA I Bruno Cassaglia ITALIA I Calogero Barba  ITALIA I Carl T. Chew USA I Carla Bertola ITALIA I Cinzia Farina ITALIA I Claudio Grandinetti ITALIA  I Claudio Parentela ITALIA I Claudio Romeo  ITALIA I Coco Gordon USA I Emilio Morandi ITALIA I Enzo Patti ITALIA I Ernesto Terlizzi ITALIA I Fernando Aguiar PORTOGALLO  I Filippo Panseca ITALIA I Francesco Aprile ITALIA I Franco Di Pede ITALIA I Franco Panella ITALIA I Gabi Minedi ITALIA I Gennaro Ippolito ITALIA I Gianni Marussi ITALIA I Giovanna Donnarumma ITALIA I Giovanni Bonanno ITALIA I Giovanni Fontana ITALIA I Giovanni Rubino ITALIA I Giuseppe  Denti  ITALIA I  Guido Capuano ITALIA I Ina Ripari  ITALIA I Ivana Frida Ferraro ITALIA  I Jack Seiei GIAPPONE I James  Felter CANADA I John M. Bennett USA I John Held  USA I Jose Molina SPAGNA I Kiki Franceschi ITALIA I  Lamberto Caravita  ITALIA I Lamberto Pignotti ITALIA I Lars Schumacher GERMANIA I Leonor Arnao  ARGENTINA I Linda Paoli ITALIA I Luc Fierens  BELGIO I Lucia Spagnuolo ITALIA I Luisa Bergamini ITALIA I Maria Credidio ITALIA I  Mariano Bellarosa ITALIA I Maribel Martinez  ARGENTINA I Mauro Molinari ITALIA I Maya Lopez Muro  ARGENTINA I Natale Cuciniello ITALIA I Oronzo Liuzzi  ITALIA  I  Paolo Gubinelli  ITALIA I Paolo Scirpa  ITALIA I Patrizio Maria  ITALIA I Pier Roberto Bassi ITALIA I Patrizia Tictac GERMANIA I Rachelline Centomo MESSICO I RCBz USA I Reid Wood USA I  Rosalie  Gancie USA I Ruggero Maggi ITALIA I Ryosuke Cohen GIAPPONE I Serse Luigetti ITALIA I Teo De Palma  ITALIA I Virgilia Milici  ITALIA I Vittore Baroni ITALIA.




SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY




ARTISTAMPS 
INTERFOLIO ALL’ENCYCLOPEDIE COVID-19

Inaugurazione: martedì 28 aprile 2020, ore 18.00
Via S. Calenda, 105/D  - Salerno,  Tel/Fax 0895648159

Archivio Ophen Virtual Art   2937380225

 Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00


segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno



giovedì 2 novembre 2017

LAURA MARMAI / IL MARE INTORNO A NOI



PERSONALE  DI  LAURA  MARMAI


“IL  MARE INTORNO A NOI”
Presentazione di  Nello Ferrigno


Vernissage 3 novembre 2017, ore 18.00
FAI – Via Portacatena, 50  SALERNO


Dal 3 novembre al 30 novembre 2017
Aperti ogni mercoledì e venerdì dalle 18.00 alle 20.00

Viene presentata presso la sede FAI di Salerno la mostra personale di Laura Marmai con una ventina di importanti lavori in ceramica dal titolo: “il mare intorno a noi”, in cui  l’attenzione dell’artista si concentra sul tema del mare mediterraneo diffusore di contatti, bellezza e amore. 

Scrive Nello Ferrigno in catalogo: “Laura Marmai, friulana, è riuscita a portare nel suo fare ceramica la determinatezza tipica della sua gente, è riuscita a mutare il suo essere  “nordica” con la solarità ed i colori della realtà mediterranea in cui vive da anni: le sue opere, infatti, hanno insite – da una parte - la tradizione vietrese e – dall’altra - il rigore della sua terra”, aggiungendo, “Il suo fare ceramica è un piacere che traspare dai suoi manufatti e che si riflette negli occhi di chi li guarda”. 

Infatti, “Laura è dotata di abilità pittoriche e di inventiva plastica, per cui la si può definire un’artista erede di antichi saperi della nostra tradizione ceramica”.  






La mostra sarà visitabile a Salerno 
per tutto il mese di novembre 2017


giovedì 4 maggio 2017

UNA IMPORTANTE PERSONALE DI JOSE' MOLINA ALLA REGGIA DI CASERTA




JOSÉ MOLINA. PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA

Dal 03 Maggio 2017 al 03 Giugno 2017
CASERTA
LUOGO: Reggia di Caserta - Retrostanze del '700
CURATORI: Lorenzo Canova
ENTI PROMOTORI:
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 0823 277468



Opera di José-Molina


COMUNICATO STAMPA: 

La splendida cornice della Reggia di Caserta ospita dal 4 maggio al 3 giugno la grande personale dell'artista madrileno José Molina "Paesaggio dopo la battaglia" curata da Lorenzo Canova. La mostra è organizzata da Deodato Arte di Milano, coordinata da Augusto Ozzella, condivisa e ospitata dalla Reggia di Caserta.


L'esposizione offre al visitatore un corpus di oltre 50 opere - dipintidisegni sculture, che descrive minuziosamente i linguaggi e i temi cari all'artista e comprende un nucleo di lavori inediti, il ciclo Paesaggio dopo la battaglia, da cui la mostra prende il titolo.
Il soggetto della serie è l'uomo con il bagaglio di sentimenti, tensioni, inquietudini che lo caratterizzano e in ogni opera assume sembianze diverse, divenendo la personificazione di uno stato d'animo o di un particolare momento della vita. Una narrazione trasparente, dove convivono ed emerge un senso di speranza e di rinascita, come si osserva nelle opere Grande Fratello e La bontà è una caramella di cui tutti vogliono mangiarne un pezzo, due ritratti in cui le espressività dei visi deformi descrivono i moti interiori rintracciabili non solo nella totalità dell'opera, ma anche nei dettagli degli occhi, delle rughe, nella luce che illumina i volti.

Molina, estremamente attento alla ricerca psicologica e antropologica, sonda l'inconscio e attraverso un personalissimo codice simbolico traduce le pulsioni, gli istinti e compie un viaggio senza tempo che connette passato e presente. I suoi lavori popolati da uomini, demoni, animali, personaggi mitici ed eroi svelano l'identità dell'uomo, ciò che si tende a mostrare e ciò che si è spinti a nascondere.
Afferma il curatore della mostra Lorenzo Canova: "L'artista, come un grande romanziere, lavora pertanto componendo grandi cicli, con una lunga e paziente azione che sembra voler costruire una nuova, grande 'Commedia Umana' composta attraverso capitoli serrati e analitici che attraversano la metamorfica e sfaccettata natura dell'animo umano, i suoi vizi e le sue virtù, in bilico perenne tra peccato e redenzione, tra misericordia e crudeltà".
Lo si evince nelle opere inedite, così come nei cicli storici i PredatoresLos OlvidadosPeccati e Virtù, esposti in mostra. In essi la stretta connessione con l'attualità, la politica, il potere sono un passaggio obbligato, rappresentato da un linguaggio metaforico, come nell'opera Serpenti (serie Predatores) che incarna la figura del politico o nella tela intitolata Potere (Los Olvidados). Qui la testa di un uomo cieco è trasportato da altri uomini nella medesima condizione, una scena simbolica e di forte impatto in cui chi ha occhi per vedere viene penalizzato a favore della cieca ignoranza. Los Olvidados si sofferma infatti su figure sconosciute, dimenticate, esseri umani sconfitti, vinti e messi a tacere, inseriti in un contesto dove si privilegiano i peggiori anziché i meritevoli.
Nello sguardo di Molina sul genere umano non manca l'analisi dei peccati e delle virtù, rivisitati in chiave personale e attuale, rappresentati con esasperazioni di gesti o elementi allegorici che riconducono ai vizi capitali. Così l'Ira è un volto aggrottato con due braccia alzate a pugni chiusi, la Gola diviene il ritratto di un uomo nell'atto di divorare un arto e la Lussuria è rappresentata da numerose lingue che lambiscono il corpo di una donna sdoppiata e coperta da veli leggeri.
Ad essi, nella serie Peccati e Virtù, si aggiungono "nuovi vizi" legati alla società contemporanea fra cui l'incapacità di ascoltare nell'opera Solo parole, l'indifferenza nei confronti delle responsabilità ben riprodotta nel volto di Un altro giorno in paradiso e l'avidità di potere ritratta in Una sola lacrima di memoria spiccatamente orwelliana.
Un'ulteriore approfondimento di queste tematiche è ripreso nelle sculture, realizzate in resina e legno acidificati. Nella serie Morsi l'artista si sofferma nuovamente sul potere inteso come manipolazione e oppressione, in contrapposizione al dialogo e alla comunicazione, quindi bocche, denti e le mandibole assumono un ruolo centrale e forte impatto visivo, ne sono esempio BunkerBucefalo e Il Sopravvissuto. Nel gruppo di sculture inedite Insidie, caratterizzata da lavori simili a grandi tazze labirintiche con una caratterizzazione umana all'esterno e a spirale all'interno, presenta invece come spunto di riflessione la Paura e il Dubbio come sentimenti paralizzanti ed estremamente rappresentativi dell'attuale periodo storico dominato da un'incertezza dilagante.

Viene così ricomposto un universo fatto da frammenti enigmatici e contrastanti, da universi mostruosi e talvolta grotteschi, che ritraggono le innumerevoli sfaccettature dell'umanità.




Cenni biografici. Nato a Madrid nel 1965, José Molina dall'età di undici anni frequenta diverse scuole d'arte e in seguito, parallelamente agli studi presso l'Università delle Belle Arti di Madrid, lavora nella pubblicità fino all'età di trentacinque anni, quando decide di dedicarsi totalmente alla pittura. La prima mostra è nel 2004 presso la Galleria Rubin di Milano; tra il 2005 e il 2010 tiene una personale al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano a cura di Vittorio Sgarbi e espone in altre sedi tra cui la Fondazione Mudima. Il 2013 è per Molina un anno di grandi mostre personali e collettive, le sue opere sono infatti esposte a Milano presso il Museo Poldi Pezzoli, lo Spazio Oberdan e la Triennale. Nel 2014 a Roma alla Real Academia de España ha luogo la sua prima antologica, nel 2015 presenta "Humanitas" il volume che raccoglie la produzione dell'artista dal 2002 ad oggi e nel 2016 espone con una personale presso il Museo del Mare di Genova la Galleria Deodato Arte di Milano. 
Attualmente vive e lavora a Gravedona, sul lago di Como.















Inaugurazione mercoledì 3 maggio ore 18

Orari Appartamenti storici: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19 - uscita dal museo 19.25)
Parco dalle 8.30 a dalle 8.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)
Giardino Inglese: dalle 8.30 alle 18 (ultimo ingresso ore 17)
MARTEDÌ CHIUSURA SETTIMANALE 


giovedì 9 marzo 2017

La fiera di Tefal censura un'opera di Luca Pignatelli


Il Tefaf  toglie un’opera di Luca Pignatelli 
giudicata “inopportuna”.

All’appuntamento annuale di Tefaf a Maastricht, la  fiera d’arte più importante al mondo è stata rimossa “Persepoli”, un’opera dell’artista italiano Luca Pignatelli (Milano, 1962), figlio d’arte del grande artista Ercole Pignatelli, che si trovava esposta nello stand della milanese Piva & Co. Secondo la commissione sarebbe in qualche modo “provocatoria” per cui l’opera è stata anticipatamente  rimossa dall’esposizione.
Luca Pignatelli  per questa cosa è avvilito e senza parole perché a suo dire  l’opera è stata creata sotto l’intenzione di integrare mondi da secoli e mai come oggi lontani, come Islam e Occidente. Rimossa per il solo fatto di aver usato un tappeto persiano  il quale vi ha dipinto una figura umana. Una allusione che avrebbe potuto offendere qualche possibile facoltoso acquirente di fede musulmana il cui credo impone di non rappresentare la figura umana”  e compromettere i rapporti e  lo svolgersi dell’importante fiera internazionale.




Persepoli, 2016
Tecnica mista su tappeto Persiano
Misure cm. 400 x 280




Di Luca Pignatelli scrivono: "La ricerca artistica di Luca Pignatelli è tutta sospesa tra la fascinazione archeologica e la esplorazione del mito. La sua pittura vive della dicotomia tra lo sguardo ammirato e struggente della classicità e le pieghe polverose dell'indagine critica sugli elementi mitici del contemporaneo. La sua poesia, e in questo sta il suo giudizio, vive nel fermo "immagine" del dipinto, della sospensione in apnea di un frame bloccato nell'attimo prima della tragedia. A lui la paura del lutto o la bellezza irraggiungibile delle effigi antiche scalfite dal tempo interessano come atti potenziali di distruzione o di estasi, non certo per l'indugio sugli scorci idilliaci o temibili. Sospesi e indolori nel tempo fissato. Le superfici su cui l'artista interviene sono soprattutto tele di canapa cucite tra loro, pannelli industriali, coperture di cargo ferroviari, interrotti da cuciture doppie o da strappi ricuciti.
Le immagini dei suoi quadri vivono così su un "campo" fatto di dislivelli e sobbalzi, di trame interrotte e pianure di colore, perché oltre che sulla tela tali immagini respirano anche sopra e attraverso le nervature e gli strappi, le cuciture e la trama lenta della canapa. Immagini lente, fino a fermarsi del tutto. E fermandosi ci stupiscono e ci consolano. Come le immagini della memoria, che scorrono in noi per rivi imprevedibili, pronte a colpirci". 




Un'altra opera presente in questi giorni a Tefal


TEFAF 2017 / Luca Pignatelli nello stand di Piva &Co