PANDORA VAS FICTILE MAGNA SPES
Pandora: artiste
ceramiste insieme contro l’epidemia Covid-19. l’associazione Pandora si unisce
per dare vita attraverso la creazione e alla vendita dei vasi, alla
campagna di solidarietà a favore delle raccolte-fondi per sostenere operatori
ed ospedali che ora hanno bisogno di aiuto.
L’iniziativa promossa dall'associazione ‘Pandora artiste ceramiste’ prevede
mostra online di vasi realizzati a mano in esemplari unici che reinterpretano
il mito del vaso di Pandora all'interno del quale è custodita la speranza. I
vasi realizzati dalle artiste ceramiste di tutto il mondo verranno venduti
online e l’artista devolverà il ricavato ad un ente (come la protezione civile
o un ospedale), per l’acquisto di dispositivi medici per la lotta all'epidemia del Nuovo Corona Virus al motto di we
need you help, we’re all on the same boat.
Nella presentazione
della iniziativa si legge: “Attesa, sospensione, impotenza attanagliano
oggi la vita. Ma l’inerzia non aiuta. In questo momento storico di pandemia
universale che ha sconvolto e trasformato radicalmente la nostra quotidianità,
Pandora, l’associazione di donne artiste e ceramiste coordinate dalla loro
leader Annarita Fasano, già tenacemente attiva dall’anno della sua fondazione
2012 vuole coniugare con forza il binomio arte e solidarietà. Ancora una volta
la creatività si trasforma in faro di luce e di bellezza ma anche e soprattutto
in Abbraccio incondizionato da parte di settantadue vasaie, figlie della
Campania, dell’Italia ma anche figlie di altri luoghi del mondo (Svezia, Iran,
Argentina, Corea, Tailandia) che donano i proventi delle loro opere a uomini e
donne che necessitano di sostegno economico, ad ospedali che hanno bisogno
oltre che dell’impegno dei medici, di dispositivi sanitari. Pandora si fa Madre
universale, ma anche Amazzone guerriera che vuole combattere contro la malattia
manipolando la terra stessa che ci ha generato. Mater dell’Universo è la stessa
arte ceramica, non solo originaria fonte della creatività ma anche della
Creazione. È la vita stessa e l’universo che emergono dall’argilla e di essa è
impastato l’uomo fin dalle origini. La terra ed il vasaio sono presenti in
molti testi sacri del passato: la stessa Bibbia assegna loro l’origine del
cosmo. Ma oltre alla scrittura biblica ribadiscono questa metafora della vita
testi medio-orientali, mitologie dell’Africa, dell’universo dei Maya e
dell’immaginario dell’Amazzonia.
Le artiste–ceramiste ancora una
volta con il loro richiamo al mito di Pandora hanno aperto, sprigionato la loro
forza della natura, trascinando con sé i loro travagli, le ansie, le paure i
loro dolori che in questo momento le attanagliano, nella spirale di un
inarrestabile fluire senza origine e senza fine hanno tornito, modellato, con
la forza delle mani, esprimendo attraverso il sentimento della loro vera natura
– che si è manifestata in forme e colori intensi – la forza e la passione. I
vasi creati dalle artiste ceramiste ma anche da artisti uomini narravano di
sentimenti e di una terra dalle intense vibrazioni cromatiche, di un’energia
positiva e di speranza che soprattutto le donne sanno donare e di cui ora il
mondo a ha tanto bisogno. Il simbolo del vaso, esprime universalmente l’entità
femminile; l’ uniformità del corpo-vaso contenitore che svela l’esistenza
femminile. La donna non è solo contenitore, ma è il ‘vaso della vita’ in cui genera sentimenti
e ogni cosa vivente. Il vaso di Pandora si è di nuovo aperto sprigionando ‘la
speranza’ quella speranza non più simbolo di negatività, non più vaso
contenitore di ogni male, ma che diventa nuovamente simbolo primordiale, dove
la coscienza si libera con l’armonica emancipazione fatta di smalti e di colori
della fantasia, che le artiste-artigiane hanno realizzato, dando nuova forma e
una nuova realtà, quella positività che gli appartiene e che ci circonda, nella
densa policromia di emozioni e sensazioni che sanno dare, tutte da vivere”
.
Così Gabriella Taddeo,
critico d’arte – “Pandora: dalla storia arcaica
all’attualità. Figura mitologica della Grecia classica Pandora è la prima donna
in assoluto: è la Eva, la Lilith ellenica. E come tutte le prime donne assume
su di sé il peso del male. Inconsapevolmente capovolge il vaso datole da Zeus e
con esso le malattie, la cattiveria e tutte le brutture dell’Universo. Ma la
nuova Pandora corale che da Cava de’ Tirreni si irradia in altri luoghi del
mondo vuole che questi malefici divengano arte del creare, benessere per
l’umanità intera. C’è un’altra tradizione storica e religiosa che parte dalle
remote civiltà dei Galli e dei Celti, attraversa le genti latine ed approda
fino alla nostra età tecnologica: è quella delle Matres: la loro è una
fisionomia giunonica di divinità seduta su grandi troni con la sua prole. Sono
immagini dell’essere che si rigenera, della terra che germoglia, sono l’interno
di un luogo in cui ci si rifugia dai pericoli dell’esterno, l’accoglienza di un
vaso che avvolge. È guarigione, è fluire dell’acqua che lava e rigenera. A
queste Mattes che divennero presso i Latini Mater Matute, si ispira
l’Associazione Pandora Artiste Ceramiste: riconosce questa qualità femminile
del creare e dell’accogliere, segno di una civiltà progredita in cui dal vaso
escono solo benefici. “Cava de’ Tirreni si fa terra accogliente, produce osmosi
fra tradizioni locali ed innovazioni, rete sociale che dall'Occidente si spinge
fino all'Oriente producendo proficue trasformazioni, forse la nascita di un
mondo nuovo e più creativo, L’Associazione Pandora Artiste Ceramiste si radica
in tale tradizione ma da tali radici vuole anche attualizzarsi, rinnovarsi.
Opera da anni con successo sul territorio nazionale, europeo ed internazionale
con mostre, eventi, progetti, formazione e promozione per valorizzare con il
suo impegno culturale, artistico e sociale, la forza dell’universo femminile.
Così anche per la mostra di Bruxelles nel 2015 ‘Pandora: Donne di terra, donne di fuoco’, le artiste – ceramiste hanno preparato un’opera corale, creata
per il Parlamento Europeo e che recentemente è stata donata al Museo
archeologico nazionale di Pontecagnano Faiano. Alla realizzazione ha
partecipato anche un gruppo di ragazzi diversamente abili dai 18 ai 24 anni,
appartenenti al progetto ‘Pandora Ability’, seguiti dall'associazione con
laboratori attivi di volontariato per il loro avviamento e per l’inserimento
nel mondo del lavoro. Nel settembre scorso ha dato origine a un progetto
significativo e inedito di promozione e diffusione dell’arte ceramica in Corea
del Sud. L’Associazione Pandora Artiste Ceramiste è stata definita un gruppo in
versione 2.0, le cui protagoniste unite dal desiderio di collaborare e del fare
insieme, riscoprono la virtù dell’ascolto reciproco condividendo progetti ed
intenzioni. Suo obiettivo primario è sempre creare un lavoro unico e
collaborativo, che nasce da quello specifico
di ognuna delle partecipanti per poi farsi corale” racconta la presidente
dell’Associazione Pandora Annarita Fasano ripercorrendo le tappe di un percorso
articolato, proficuo, unico”.
I NOMI
– Anna Rita Fasano, Annamaria Panariello,
Angela Fariello, Elia Tamigi, Fulvia Barbuto, Loredana Avagliano, Paola Taglè, Rosa Salsano, Rosamaria Maiorino Balducci, Salvatore Passaretta,
Cava de’ Tirreni (Sa); Audry
Grostieta García, Città del Messico; Albagaya Cirillo, Sondra
Toraldo, Cardito (Na); Agnes Duerrschnabel, Como; Alessandra Di Marco, Annamaria
Grippo, Maria
Grazia Morsella, Maria
Valerio, Roma; Amalia
Ferrigno, Ilaria
Di Giacomo, Maria
Gabriella Ippolito, Miriam
Gipponi, Rosa
Autilio, Rosa
Tipaldi, Sandra
Massaro, Tonia
Molinari, Salerno; Anna Spadafora, Angela De Luca, Carla Majorano,
Giovanna D’Ausilo, Giovanna
Di Guida, Giovanna
Fauci, Giovanna
Guarnieri, Giuseppina
Scotti, Lisa
Bellis, Lucia
Vecchiarelli, Maria
Sabetti, Marina
Orlando, Nina
Sirignano, Paola
Capriotti, Paola
Impagliazzo, Rosaria
Bianco, Napoli; Annabel
Marrero Sambad, Atripalda (Av); Annalisa Ferrucci, Calvanico
(Sa); Beatriz Irene Scotti, Elisabetta Cialli, Giuliana Dini, Martina Buzio,
Firenze; Benedetta
Del Monaco, Grottaglie (Ta); Behnaz Eshaghtabar, Dorna Abyak, Amol, Niloo Farizadi, Iran; Cinzia Fantozzi, Elisa Simonelli Milano; Claudia Altavilla,
Maddaloni (Ce); Daniela
Lai, Viterbo Deborah Ciolli, Piombino (Li); Elena Chiappini,
Arcola (Sp); Elisabetta
Brunetti Buraggi, Savona; Elisabetta Surico, Sorrento (Na); Elvira Peduto,
Vietri sul Mare (Sa); Emilia
Balestrieri, Rosalba
Di Chiara, Quarto (Na); Irene De Stasio,
Formia (Lt); Maria
Pia Ferraiuolo, Capri (Na); Maria Luisa Aiello,
Vico Equense (Na); Marzia
De Rosa, Eboli (Sa); Mirta Morigi, Faenza (Ra); Nunzia Della Corte,
Castel San Giorgio (Sa); Nuria
Pozas, Avilés (Spagna); Paola Ramondini, Viterbo; Patty Wouters, Anversa
(Belgio); Robbie
Mazzaro, Malta; Roberta
Barlati, Ravenna; Sandra
Ban, Skrad (Croazia); Stefania De Rosa, Arzano (NA); Sabino Gioia,
Avellino; Ics
Future Village – Giffoni Valle Piana (Sa).