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venerdì 20 maggio 2022

Salerno, UN UCCELLINO PER LA RINASCITA A SAN PIETRO A CORTE

 



UN VOLO COME UN BATTITO D’ALI

(Poema visivo di  Sandro Bongiani)



Nel silenzio  cupo della notte

odo  il canto insistente del cuculo che mi fa compagnia

e il suono stridente e affannato della poiana 

che volteggia fiera nell’aria.

 

Di giorno  i gabbiani del golfo si spingono anche in collina 

volano sospesi trasportati dal vento

tra un’attesa  e un battito d’ali

sembra  che vogliano dirci qualcosa

 

Ritornano a valle per via  dei Principati

dove  il mare è sopra i palazzi del corso

a respirare l’odore del sale della nostra  costiera.

 

Canti e voli superbi allietano l’aria

raccolgono frammenti di cielo da consegnare  alla vita

racchiusa dentro una gabbia di stanza

in attesa di un prossimo respiro.     

 

Tra terra e cielo

l’esistenza dell’uomo è solo un volo sospeso

trasformazione e mutamento

destino  fugace  

alla ricerca della leggerezza  e della luce

 per una probabile salvezza.

© Sandro  Bongiani

25 Maggio  2020






SALERNO
UN UCCELLINO PER LA RINASCITA:
SAN PIETRO A CORTE
Sabato 21 Maggio 2022 ore 18:00

A cura di Pietro Lista e Rosa Cuccurullo


Con la collaborazione di:
Rotary Salerno Picentia; Fondazione Pietro Lista;
Cobbler Gallery, spazio per l'arte contemporanea; Laboratorio ceramico di
Giuseppe Cicalese.



Un uccellino per la rinascita è il nome dell’originale progetto nato in questi giorni diconfinamento fra ceramisti, designer e artisti per dare un senso all’attesa in cui noi tutti siamo sospesi. È nata così una rete creativa per far valere una speranza.


La Fondazione Lista nella persona della promotrice Rosa Cuccurullo, ha coinvolto oltre cinquanta artisti in un’opera collettiva composta da tante diverse riggiole  Rosa Cuccurullo. Pietro Lista, ha dato il la con un uccello tricolore

Il cuore è da sempre considerato la sede dei sentimenti, in particolare dell’amore.
Il progetto “A tutto cuore 2” ha lo scopo di compiere un concreto atto d'amore, offrendo un contributo a chi ne ha veramente bisogno.
Per raccogliere la somma necessaria a realizzare un pozzo in un villaggio del Burkina Faso sarà organizzata un’esposizione a cura di Rosa Cuccurullo.
Durante l’incontro parleremo delle
finalità del progetto
presentando gli artisti e ceramisti che avranno realizzato le riggiole esposte.
Con la stessa formula di comunanza e collaborazione abbiamo, in passato, realizzato un’infermeria nel villaggio di Toese in Burkina Faso.
Vi aspettiamo numerosi!



AUTORI:
Michele ATTIANESE Vittorio AVELLA, Mathelda BALATRESI Maria G. BENINCASA Gaetano BRANCA Giovanni BONANNO Lucia CARPENTIERI Enzo CARUSO Angelo CASCIELLO Antonio CERVASIO Giuseppe CICALESE Vincenzo CONSALVO Rosa CUCCURULLO Antonio Nino D’ANGELO Elisa D’ARIENZO Mara D’ARIENZO Rosanna DI MARINO Ferdinando FEDELE Bruno FERMARIELLO Nello FERRIGNO Marco FUSCO Loredana GIGLIOTTI Rosanna IOSSA Pino LATRONICO Livio Marino ATELLANO Mateldha LEPPAKOSKI Domenico LIGUORI Pasquale LIGUORI Pierpaolo LISTA Pietro LISTA Lello LOPEZ Giulia MANNARA Gabriele MANSI Laura MARMAI Danilo MARIANI Alessandro MAUTONE Jacopo NADDEO Deborah Dienne NAPOLITANO Mary PAPPALARDO Antonio PETTI Felix POLICASTRO Matteo SALSANO Stefania SATURNINO Daniela SCALESE Salvatore SCALESE Aldo SERGIO Pierfrancesco SOLIMENE Sasa’ SORRENTINO Ernesto TERLIZZI Giovanni TIMPANI Lello TORCHIA Nando VASSALLO Anna VITALE.






Visit  https://www.facebook.com/unuccellinoperlaceramica/

evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


martedì 12 aprile 2022

Vietri sul Mare / SONO TAZZA DI TE, Palazzo D'Avossa. A cura di Anty Pansera e Patrizia Sacchi

 





Mercoledì 13 aprile, h 17, al comune di Vietri sul Mare, inaugurazione della mostra "Sono tazza di te! - 100 smashing women designer", un progetto di "DcomeDesign", a cura di Anty Pansera e Patrizia Sacchi





Per Laura Marmai la tazza rappresenta la filosofia di un antico proverbio tuareg
"la saggezza di tutto l'universo è in una tazza di te"

Si inaugura mercoledì 13 aprile, alle ore 17.00, presso la sala consiliare del comune di Vietri sul Mare (corso Umberto I, 83), la mostra "Sono tazza di te! - 100 smashing women designer", un progetto di "DcomeDesign", a cura di Anty Pansera e Patrizia Sacchi (membro del direttivo di DcomeDesign), fortemente voluta dal sindaco del primo paese della costiera amalfitana, Giovanni De Simone, e dal consigliere delegato alla ceramica Daniele Benincasa. L'allestimento dell'esposizione è curato dall'architetto Michele Cuomo, insieme alle colleghe Antonella Venezia e Anna Fresa; ad Elisa D'Arienzo il ruolo di coordinatrice dell'evento. La mostra, tutta al femminile, vede la partecipazione di 100 donne impegnate nella produzione di oggetti di arte e di design, molti dei quali realizzati in ceramica e resterà aperta al pubblico fino al prossimo 23 maggio, il venerdì dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e il sabato e la domenica dalle ore 9.30 alle 12.00 (info 089 763801). Tra le 100 "smashing women designer" una folta rappresentanza composta in parte da giovani artiere vietresi, salernitane o che hanno in ogni caso lavorato a Vietri sul Mare, spesso figlie d'arte che rappresentano il futuro della produzione artistica e garantiscono quel necessario ricambio generazionale di cui ogni arte necessita perché continui ad essere portavoce del nuovo che verrà: Lucia Carpentieri, Laura Marmai, Elvira Peduto, Teresa Salsano, Piera Mautone, Anna Rita Cassetta, Carmen Di Renna, Tamara Rossetti, Enrica Rebek, Angela Cialeo, Angelica Tulimiero, Martina Marchi, Margherita D'Amato, Mara D'Arienzo, Elisabetta D'Arienzo, Daniela Scalese e Dorota Adamska. A corredo della mostra, un catalogo con testo di Anty Pansera, curato graficamente da Patrizia Sacchi. Il titolo della mostra - "Sono tazza di te!" - è un doppio gioco di parole (lì dove il te non è la bevanda ma la persona), che allude alla classica frase "sono pazza di te", una vera propria dichiarazione d'amore, intrisa in questo caso di ironia, per l'arte. "Le donne ceramiste qui sono sempre state le straniere: fino a pochi anni fa questo era un mestiere esclusivamente maschile. Oggi, forse, proprio alle artiere è affidata quell’innovazione che si coniuga ad una grammatica/modellazione decorativa moderna e colta, ma mai disgiunta e sensibile, dalla tradizione", ha scritto Anty Pansera nel catalogo, ricordando che anche nel "periodo tedesco" della ceramica vietrese sono state ancora le donne ad essere protagoniste della produzione di quegli anni: la polacca Irene Kowaliska, le tedesche Barbara Margarethe Thewalt-Hannasch, detta Bab ed Elsie (Elle) Schwarz (in Dölker).


Note biografiche


Anty Pansera dopo la laurea in Storia della critica d'arte all'Università Statale di Milano, si interessa di disegno industriale e di arti decorative e applicate. Nel 1978 pubblica, per Longanesi, "Storia e cronaca della Triennale" e, nel 1980 con Alfonso Grassi, l’"Atlante del design italiano 1940-1980", per Fabbri Editori. Nel 1987 progetta e realizza, con Victor Margolin e Federick Wildaghen, il primo Convegno Internazionale degli storici del design, "Tradition and Modernism: design 1918-1940", tenutosi a Milano. Insieme a Gillo Dorfles dirige la collana I designer italiani per le edizioni Laterza pubblicando i volumi dedicati a Bruno Munari, Anna Castelli Ferrieri, Giuseppe Pagano. Già socia dell'ADI - Associazione per il Disegno Industriale dal 1974, e dal 2009 della Associazione italiana degli storici - A/I/S/Design, Anty Pansera è stata per 6 anni Presidente dell'ISIA – Facoltà del design di Faenza"; nello stesso anno fonda, con Luisa Bocchietto, Loredana Sarti e Patrizia Scarzella, l'Associazione DcomeDesign. Membro del Comitato direttivo della Design History Foundation di Barcellona, dal 2012 è nel cda della Fondazione del Triennale Design Museum della Triennale di Milano. Dal '91 al '96 è visiting professor in "Storia del design" ai corsi di specializzazione della Facoltà di Architettura dell'Università di Palermo e nel 1995 a quelli della Facoltà di Lettere di Firenze. Dal 1996 al 2008 insegna "Teoria e storia del disegno industriale" alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e dal 2000 al 2017 insegna "Storia del disegno industriale" al corso di Progettazione Artistica per l'Impresa dell'Accademia di Brera. Nel 2020 è stata insignita del Compasso d'Oro alla carriera.


Vietri sul Mare / SONO TAZZA DI TE!

L’arte della ceramica in una tazza: protagoniste 90 donne designer

VIDEO:


Anty Pansera

https://fb.watch/cnFHWHWisJ//

Video durata: 3:10


ufficio stampa Claudia Bonasi - 339 7099353 - claudia@puracultura.it 

Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


venerdì 3 aprile 2020

Mostra online / PANDORA VAS FICTILE MAGNA SPES



PANDORA VAS FICTILE  MAGNA SPES








Pandora: artiste ceramiste insieme contro l’epidemia Covid-19. l’associazione Pandora si unisce per dare vita attraverso la creazione e alla vendita dei vasi, alla campagna di solidarietà a favore delle raccolte-fondi per sostenere operatori ed ospedali che ora hanno bisogno di aiuto.

L’iniziativa promossa dall'associazione ‘Pandora artiste ceramiste’ prevede mostra online di vasi realizzati a mano in esemplari unici che reinterpretano il mito del vaso di Pandora all'interno del quale è custodita la speranza. I vasi realizzati dalle artiste ceramiste di tutto il mondo verranno venduti online e l’artista devolverà il ricavato ad un ente (come la protezione civile o un ospedale), per l’acquisto di dispositivi medici per la lotta all'epidemia del Nuovo Corona Virus al motto di we need you help, we’re all on the same boat. 





 Nella presentazione della iniziativa si legge: “Attesa, sospensione, impotenza attanagliano oggi la vita. Ma l’inerzia non aiuta. In questo momento storico di pandemia universale che ha sconvolto e trasformato radicalmente la nostra quotidianità, Pandora, l’associazione di donne artiste e ceramiste coordinate dalla loro leader Annarita Fasano, già tenacemente attiva dall’anno della sua fondazione 2012 vuole coniugare con forza il binomio arte e solidarietà. Ancora una volta la creatività si trasforma in faro di luce e di bellezza ma anche e soprattutto in Abbraccio incondizionato da parte di settantadue vasaie, figlie della Campania, dell’Italia ma anche figlie di altri luoghi del mondo (Svezia, Iran, Argentina, Corea, Tailandia) che donano i proventi delle loro opere a uomini e donne che necessitano di sostegno economico, ad ospedali che hanno bisogno oltre che dell’impegno dei medici, di dispositivi sanitari. Pandora si fa Madre universale, ma anche Amazzone guerriera che vuole combattere contro la malattia manipolando la terra stessa che ci ha generato. Mater dell’Universo è la stessa arte ceramica, non solo originaria fonte della creatività ma anche della Creazione. È la vita stessa e l’universo che emergono dall’argilla e di essa è impastato l’uomo fin dalle origini. La terra ed il vasaio sono presenti in molti testi sacri del passato: la stessa Bibbia assegna loro l’origine del cosmo. Ma oltre alla scrittura biblica ribadiscono questa metafora della vita testi medio-orientali, mitologie dell’Africa, dell’universo dei Maya e dell’immaginario dell’Amazzonia.

Le artiste–ceramiste ancora una volta con il loro richiamo al mito di Pandora hanno aperto, sprigionato la loro forza della natura, trascinando con sé i loro travagli, le ansie, le paure i loro dolori che in questo momento le attanagliano, nella spirale di un inarrestabile fluire senza origine e senza fine hanno tornito, modellato, con la forza delle mani, esprimendo attraverso il sentimento della loro vera natura – che si è manifestata in forme e colori intensi – la forza e la passione. I vasi creati dalle artiste ceramiste ma anche da artisti uomini narravano di sentimenti e di una terra dalle intense vibrazioni cromatiche, di un’energia positiva e di speranza che soprattutto le donne sanno donare e di cui ora il mondo a ha tanto bisogno. Il simbolo del vaso, esprime universalmente l’entità femminile; l’ uniformità del corpo-vaso contenitore che svela l’esistenza femminile. La donna non è solo contenitore, ma è il ‘vaso della vita’ in cui genera sentimenti e ogni cosa vivente. Il vaso di Pandora si è di nuovo aperto sprigionando ‘la speranza’ quella speranza non più simbolo di negatività, non più vaso contenitore di ogni male, ma che diventa nuovamente simbolo primordiale, dove la coscienza si libera con l’armonica emancipazione fatta di smalti e di colori della fantasia, che le artiste-artigiane hanno realizzato, dando nuova forma e una nuova realtà, quella positività che gli appartiene e che ci circonda, nella densa policromia di emozioni e sensazioni che sanno dare, tutte da vivere”



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Così Gabriella Taddeo, critico d’arte – “Pandora: dalla storia arcaica all’attualità. Figura mitologica della Grecia classica Pandora è la prima donna in assoluto: è la Eva, la Lilith ellenica. E come tutte le prime donne assume su di sé il peso del male. Inconsapevolmente capovolge il vaso datole da Zeus e con esso le malattie, la cattiveria e tutte le brutture dell’Universo. Ma la nuova Pandora corale che da Cava de’ Tirreni si irradia in altri luoghi del mondo vuole che questi malefici divengano arte del creare, benessere per l’umanità intera. C’è un’altra tradizione storica e religiosa che parte dalle remote civiltà dei Galli e dei Celti, attraversa le genti latine ed approda fino alla nostra età tecnologica: è quella delle Matres: la loro è una fisionomia giunonica di divinità seduta su grandi troni con la sua prole. Sono immagini dell’essere che si rigenera, della terra che germoglia, sono l’interno di un luogo in cui ci si rifugia dai pericoli dell’esterno, l’accoglienza di un vaso che avvolge. È guarigione, è fluire dell’acqua che lava e rigenera. A queste Mattes che divennero presso i Latini Mater Matute, si ispira l’Associazione Pandora Artiste Ceramiste: riconosce questa qualità femminile del creare e dell’accogliere, segno di una civiltà progredita in cui dal vaso escono solo benefici. “Cava de’ Tirreni si fa terra accogliente, produce osmosi fra tradizioni locali ed innovazioni, rete sociale che dall'Occidente si spinge fino all'Oriente producendo proficue trasformazioni, forse la nascita di un mondo nuovo e più creativo, L’Associazione Pandora Artiste Ceramiste si radica in tale tradizione ma da tali radici vuole anche attualizzarsi, rinnovarsi. Opera da anni con successo sul territorio nazionale, europeo ed internazionale con mostre, eventi, progetti, formazione e promozione per valorizzare con il suo impegno culturale, artistico e sociale, la forza dell’universo femminile. Così anche per la mostra di Bruxelles nel 2015 ‘Pandora: Donne di terra, donne di fuoco’, le artiste – ceramiste hanno preparato un’opera corale, creata per il Parlamento Europeo e che recentemente è stata donata al Museo archeologico nazionale di Pontecagnano Faiano. Alla realizzazione ha partecipato anche un gruppo di ragazzi diversamente abili dai 18 ai 24 anni, appartenenti al progetto ‘Pandora Ability’, seguiti dall'associazione con laboratori attivi di volontariato per il loro avviamento e per l’inserimento nel mondo del lavoro. Nel settembre scorso ha dato origine a un progetto significativo e inedito di promozione e diffusione dell’arte ceramica in Corea del Sud. L’Associazione Pandora Artiste Ceramiste è stata definita un gruppo in versione 2.0, le cui protagoniste unite dal desiderio di collaborare e del fare insieme, riscoprono la virtù dell’ascolto reciproco condividendo progetti ed intenzioni. Suo obiettivo primario è sempre creare un lavoro unico e collaborativoche nasce da quello specifico di ognuna delle partecipanti per poi farsi corale” racconta la presidente dell’Associazione Pandora Annarita Fasano ripercorrendo le tappe di un percorso articolato, proficuo, unico”.







I NOMI – Anna Rita Fasano, Annamaria Panariello, Angela Fariello, Elia Tamigi,  Fulvia BarbutoLoredana Avagliano, Paola Taglè, Rosa SalsanoRosamaria Maiorino BalducciSalvatore Passaretta, Cava de’ Tirreni (Sa); Audry Grostieta García, Città del Messico; Albagaya Cirillo, Sondra Toraldo, Cardito (Na); Agnes Duerrschnabel, Como; Alessandra Di Marco, Annamaria Grippo, Maria Grazia MorsellaMaria Valerio, Roma; Amalia FerrignoIlaria Di GiacomoMaria Gabriella IppolitoMiriam GipponiRosa AutilioRosa Tipaldi, Sandra MassaroTonia Molinari, Salerno; Anna SpadaforaAngela De Luca, Carla Majorano, Giovanna D’AusiloGiovanna Di Guida, Giovanna FauciGiovanna GuarnieriGiuseppina ScottiLisa BellisLucia Vecchiarelli, Maria SabettiMarina Orlando, Nina Sirignano, Paola Capriotti, Paola ImpagliazzoRosaria Bianco, Napoli; Annabel Marrero Sambad, Atripalda (Av); Annalisa Ferrucci, Calvanico (Sa); Beatriz Irene ScottiElisabetta CialliGiuliana DiniMartina Buzio, Firenze; Benedetta Del Monaco, Grottaglie (Ta); Behnaz EshaghtabarDorna Abyak, AmolNiloo Farizadi, Iran; Cinzia Fantozzi, Elisa Simonelli Milano; Claudia Altavilla, Maddaloni (Ce); Daniela Lai, Viterbo Deborah Ciolli, Piombino (Li); Elena Chiappini, Arcola (Sp); Elisabetta Brunetti Buraggi, Savona; Elisabetta Surico, Sorrento (Na); Elvira Peduto, Vietri sul Mare (Sa); Emilia BalestrieriRosalba Di Chiara, Quarto (Na); Irene De Stasio, Formia (Lt); Maria Pia Ferraiuolo, Capri (Na); Maria Luisa Aiello, Vico Equense (Na); Marzia De Rosa, Eboli (Sa); Mirta Morigi, Faenza (Ra); Nunzia Della Corte, Castel San Giorgio (Sa); Nuria Pozas, Avilés (Spagna); Paola Ramondini, Viterbo; Patty Wouters, Anversa (Belgio); Robbie Mazzaro, Malta; Roberta Barlati, Ravenna; Sandra Ban, Skrad (Croazia); Stefania De Rosa, Arzano (NA); Sabino Gioia, Avellino; Ics Future Village – Giffoni Valle Piana (Sa).





giovedì 9 gennaio 2020

LUCIO LIGUORI E GUSTAW HERLING




 Lucio  Liguori e la Ceramica Vietrese


Il 6 gennaio 2020 si è svolta a Cerreto Sannita nel beneventano la premiazione del concorso Presepi Arte in cui è stato premiato il lavoro magistrale  in porcellana del maestro vietrese Lucio Liguori. Artista  raffinato  è capace di addomesticare qualsiasi materia  e conferire la poesia  e la bellezza che solo i grandi maestri sanno fare.






Da oltre  50 anni Lucio Liguori, uno dei più noti ceramisti campani, lavora in bottega con impegno a Raito, a pochi passi da Vietri sul Mare, in uno dei posti più suggestivi e favolosi della Costiera Amalfitana. Da sempre legato alle tradizioni della ceramica vietrese, ha saputo fondere la sua immaginazione con la costiera amalfitana. Nelle sue creazioni si ispira al mare, negli ultimi tempi ha lavorato rappresentanto le alici, divenute poi la sua firma, mentre per il Progetto di Praiano ha scelto i tonni e i totani, tipici di questa parte del mare.



LUCIO LIGUORI E  GUSTAW  HERLING
la realizzazione della facciata del libro in ceramica a Dragonea del maestro Lucio Liguori  con una scritta in polacco


Liguori ha iniziato a lavorare la ceramica all’età di 12 anni, dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Salerno sperimentando questa nobile arte in diverse botteghe di Vietri. Ha realizzato anche pannelli che rappresentano il paesaggio di Praiano che per lui racchiude qualcosa di magico e di importante: “è uno spazio celeste” - afferma l’artista. Tra i numerosi premi ricevuti vi è il concorso “Viaggio attraverso la Ceramica”, il Premio Torniante di San Lorenzello “Benevento), l’importante partecipazione nel 2000 al XVII Biennale Internazionale contemporanea di Vallauris e anche l’invito presso il Museo Picasso in Francia. Sempre per la città di Praiano ha realizzato 12 vasi per 12 segni zodiacali. Nel 2018 ha presentato il suo lavoro nell’Auditorium di Villa Guariglia a Raito con sessanta lavori in ceramica. E’ di questi giorni la realizzazione della facciata del libro in ceramica a Dragonea con una scritta in polacco. L’artista scrive: ho avuto il piacere di realizzare questa facciata a Dragonea di Vietri sul Mare. La frase parla di libertà,  in tutto ciò vi è  un naturale feeling che mi lega a questo tema e a questo territorio.- e aggiunge - un pò di anni fa mi avevano invitato in Polonia con una associazione di San Lorenzello a far parte a un simposio d'arte, arrivati  in Polonia ci ha accolto una delegazione polacca, che, ci ha fatto visitare la città di Varsavia, Cracovia e poi il  campo di concentramento ad Auschwitz. Oggi mi sono ritrovato a scrivere una frase del maestro Gustaw Herling sulla libertà.









Gustaw Herling è  un importante scrittore deportato nei gulag sovietici, un combattente nato per la libertà  e nel contempo un martire del nazismo. Nel dopoguerra fu tra i fondatori della rivista Kultura, edita in lingua polacca (inizialmente a Roma e poi a Parigi), che si pose come espressione della cultura polacca dissidente in esilio. La sua produzione letteraria ebbe come tema dominante la denuncia dei crimini commessi dal regime sovietico. Al termine della guerra, impossibilitato a rientrare nella Polonia comunista, si stabilì definitivamente dapprima a Roma, poi, nel 1947, a Londra assieme alla moglie, la pittrice Krystyna Domanska  e, infine, stabilmente dal 1955, a Napoli  ponendosi come espressione della cultura polacca dissidente in esilio. Tranne l'amicizia di Chiaromonte e Silone, Herling fu trattato come un emarginato dal mondo culturale italiano. Il polacco Gustav Herling ha vissuto  periodicamente nella sua dimora estiva della “Casa Rosa” a Dragonea di Vietri sul Mare. Morì a Napoli il 4 luglio 2000. Ancora una volta un grande scrittore è un artista sono chiamati dal destino a rendere magica  Vietri sul Mare. Sandro  Bongiani

giovedì 2 novembre 2017

LAURA MARMAI / IL MARE INTORNO A NOI



PERSONALE  DI  LAURA  MARMAI


“IL  MARE INTORNO A NOI”
Presentazione di  Nello Ferrigno


Vernissage 3 novembre 2017, ore 18.00
FAI – Via Portacatena, 50  SALERNO


Dal 3 novembre al 30 novembre 2017
Aperti ogni mercoledì e venerdì dalle 18.00 alle 20.00

Viene presentata presso la sede FAI di Salerno la mostra personale di Laura Marmai con una ventina di importanti lavori in ceramica dal titolo: “il mare intorno a noi”, in cui  l’attenzione dell’artista si concentra sul tema del mare mediterraneo diffusore di contatti, bellezza e amore. 

Scrive Nello Ferrigno in catalogo: “Laura Marmai, friulana, è riuscita a portare nel suo fare ceramica la determinatezza tipica della sua gente, è riuscita a mutare il suo essere  “nordica” con la solarità ed i colori della realtà mediterranea in cui vive da anni: le sue opere, infatti, hanno insite – da una parte - la tradizione vietrese e – dall’altra - il rigore della sua terra”, aggiungendo, “Il suo fare ceramica è un piacere che traspare dai suoi manufatti e che si riflette negli occhi di chi li guarda”. 

Infatti, “Laura è dotata di abilità pittoriche e di inventiva plastica, per cui la si può definire un’artista erede di antichi saperi della nostra tradizione ceramica”.  






La mostra sarà visitabile a Salerno 
per tutto il mese di novembre 2017