Il Tefaf toglie un’opera di Luca Pignatelli
giudicata “inopportuna”.
All’appuntamento annuale di Tefaf a Maastricht,
la fiera d’arte più importante al mondo è
stata rimossa “Persepoli”, un’opera dell’artista italiano Luca
Pignatelli (Milano, 1962), figlio d’arte del grande artista Ercole Pignatelli,
che si trovava esposta nello stand della milanese Piva & Co. Secondo
la commissione sarebbe in qualche modo “provocatoria” per cui l’opera è stata
anticipatamente rimossa dall’esposizione.
Luca Pignatelli per questa cosa è avvilito e senza parole perché
a suo dire l’opera è stata creata sotto
l’intenzione di integrare mondi da secoli e mai come oggi lontani, come Islam e
Occidente. Rimossa per il solo fatto di aver usato un tappeto persiano il quale vi ha dipinto una figura umana. Una
allusione che avrebbe potuto offendere qualche possibile facoltoso acquirente di fede musulmana il cui credo
impone di non rappresentare la figura umana” e compromettere i rapporti e lo svolgersi dell’importante fiera
internazionale.
Persepoli,
2016
Tecnica mista su tappeto Persiano
Misure cm. 400 x 280
Di Luca Pignatelli scrivono: "La ricerca artistica di Luca Pignatelli è tutta
sospesa tra la fascinazione archeologica e la esplorazione del mito. La sua
pittura vive della dicotomia tra lo sguardo ammirato e struggente della
classicità e le pieghe polverose dell'indagine critica sugli elementi mitici
del contemporaneo. La sua poesia, e in questo sta il suo giudizio, vive nel
fermo "immagine" del dipinto, della sospensione in apnea di un frame
bloccato nell'attimo prima della tragedia. A lui la paura del lutto o la
bellezza irraggiungibile delle effigi antiche scalfite dal tempo interessano
come atti potenziali di distruzione o di estasi, non certo per l'indugio sugli
scorci idilliaci o temibili. Sospesi e indolori nel tempo fissato. Le superfici
su cui l'artista interviene sono soprattutto tele di canapa cucite tra loro,
pannelli industriali, coperture di cargo ferroviari, interrotti da cuciture
doppie o da strappi ricuciti.
Le immagini dei suoi quadri vivono così su un "campo" fatto di dislivelli e sobbalzi, di trame interrotte e pianure di colore, perché oltre che sulla tela tali immagini respirano anche sopra e attraverso le nervature e gli strappi, le cuciture e la trama lenta della canapa. Immagini lente, fino a fermarsi del tutto. E fermandosi ci stupiscono e ci consolano. Come le immagini della memoria, che scorrono in noi per rivi imprevedibili, pronte a colpirci".
Le immagini dei suoi quadri vivono così su un "campo" fatto di dislivelli e sobbalzi, di trame interrotte e pianure di colore, perché oltre che sulla tela tali immagini respirano anche sopra e attraverso le nervature e gli strappi, le cuciture e la trama lenta della canapa. Immagini lente, fino a fermarsi del tutto. E fermandosi ci stupiscono e ci consolano. Come le immagini della memoria, che scorrono in noi per rivi imprevedibili, pronte a colpirci".
Un'altra opera presente in questi giorni a Tefal
TEFAF 2017 / Luca Pignatelli nello stand di Piva &Co