martedì 23 febbraio 2021

DOMANI / Kerry James Marshall, agire attraverso l'arte.

  

Sulla pagina  dedicata all'arte del quotidiano Domani in edicola Demetrio  Paparoni scrive di Kerry James Marshall, uno degli artisti americani più  importanti sulla scena contemporanea.






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  Ritratto di Demetrio Paparoni
Courtesy Archivio Tano Corallo




      DOMANI


Giornale  DOMANI del 21 febbbraio 2021  




          
Kerry James Marshall. Agire sulla 
coscienza collettiva attraverso l'arte


Sulla pagina domenicale dedicata all'arte del quotidiano Domani in edicola Il critico Demetrio Paparoni scrive di Kerry James Marshall, uno degli artisti americani più importanti sulla scena contemporanea. Nonostante fosse già noto e gli siano state dedicate molte mostre museali, Marshall si è imposto definitivamente all'attenzione del grande pubblico nel 2016, grazie al grande successo della retrospettiva dedicatagli dal Museum of Contemporary Art di Chicago e riproposta dal Metropolitan di New York e dal MoCA di Los Angeles.



















Didascalia: Kerry James Marshall, Past Times, 1997, acrilico e collage su

tela, 289.6 × 396.2 cm. © Kerry James Marshall. 

Courtesy of the artistand   Jack Shainman Gallery, New York.               

























Kerry James Marshall, Bang, 1994, acrilico e collage su tela, 261.6 ×

289.6 cm. © Kerry James Marshall. Courtesy of the artist and Jack

Shainman Gallery, New York.




Artista nero nato nel 1955 a Birmingham, Alabama, Marshall si trasferì nel 1963, all’età di otto anni, a Los Angeles, dove la famiglia trovò casa nel quartiere Watts, che negli anni successivi divenne teatro di rivolte, di pesanti interventi della polizia e di scontri tra gang di strada, spesso protagoniste di crimini violenti. Dai suoi racconti emerge come già da ragazzino Marshall si sia ritrovato a dover prendere coscienza del lato oscuro dell’esistenza. Dal 1987 vive a Chicago, dove ha insegnato pittura alla School of Art and Design dell’Università dell’Illinois. 


















Kerry James Marshall, senza titolo, 2009, acrilico e collage su tela,

155,5 × 184,15 cm. © Kerry James Marshall. Courtesy of the artist and

Jack Shainman Gallery, New York.


Come in ogni articolo di Demetrio Paparoni la sfida è sempre la stessa: introdurre l'artista a chi non lo conosce e dare nel contempo elementi di riflessione anche a chi lo conosce già. 





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Segnalato Archivio Ophen Virtual Art di Salerno



domenica 14 febbraio 2021

Domani / L'arte come impegno sociale e la Generazione Z

 


Oggi la pagina arte di
Domani
guarda all'arte delle nuove generazioni. Edoardo Ghizzoni intervista l'artista trentaseienne francese JR, mentre
delinea un ritratto della "Generazione Z", soffermandosi sui codici estetici che la caratterizzano maggiormente. Attraverso il lavoro di cinque artisti contemporanei – Amalia Ulman, Ed Fornieles, Anne Imhof, Michele Rizzo e Yves Scherer – l'articolo pone l'accento su una generazione colta ma smarrita, cresciuta all’ombra dei social.

  Demetrio Paparoni



DOMANI

















Giornale  DOMANI di oggi 7 febbbraio 2021  


JR e l'arte come impegno sociale

 

La pagina domenicale del quotidiano Domani dedicata all'arte si occupa oggi dell’artista trentaseienne francese JR, noto per i suoi collage fotografici, film e azioni situazionste che coinvolgono intere comunità. JR ha tra l’altro diretto insieme ad Agnès Varda il lungometraggio Visage Village, premiato a Cannes e candidato all’Oscar come miglior documentario nel 2018. Nell'articolo–intervista firmato da Edoardo Ghizzoni, JR si sofferma sulla sua pratica artistica, che include momenti di aggregazione il cui l’obiettivo è operare una trasformazione positiva nella società. Un’occasione per conoscere il lavoro dell’artista anche attraverso le sue parole.

 Edoardo Ghizzoni (1992) vive a Milano. Laureatosi in letteratura inglese all'Università di Exeter, si occupa per la casa editrice Skira di pubblicazioni dedicate a protagonisti della scena artistica internazionale.

Didascalia: JR, Omelia contadina, Iris Pulvano, 2020, installazione alla Galleria Continua, San Gimignano. Courtesy: JR e Galleria ContinuaPhoto Ela Bialkowska, OKNO Studio


Forme d'arte per la Generazione Z

Nella stessa pagina Maria Chiara Valacchi delinea un ritratto della "Generazione Z", soffermandosi sui codici estetici che la caratterizzano maggiormente. Attraverso il lavoro di cinque artisti contemporanei – Amalia Ulman, Ed Fornieles, Anne Imhof, Michele Rizzo e Yves Scherer – l'articolo pone l'accento su una generazione colta ma smarrita, cresciuta all’ombra dei social.

Maria Chiara Valacchi, critica e curatrice, collabora con ArtForum. Nel 2010 ha fondato a Milano Cabinet, spazio non profit e nel 2014 la rivista online Paint!.

Didascalia: Yves Scherer, Untitled (Autumn), 2020, stampa lenticolare, 182 x 150 x 15 cm. Courtesy Cassina Project, Milano.

 


各位中国朋友:
祝你们新春快乐,阖家安康,万事如意!
希望很快就有机会再次拥抱你们!
德沐


Энди Уорхол в Москве



Questa è la copertina del catalogo (304 pagine) della grande mostra dedicata a Andy Warhol a Mosca che si è tenuta alla Nuova Tretyakov Gallery. La mostra è curata da uno dei massimi esperti in Europa di Pop Art, Gianni Mercurio. Il catalogo, oltre al testo del curatore e numerose immagini, ospita un mio saggio e una conversazione di Sergey Popov con Vitaly Komar, incentrata sulla percezione della figura di Andy Warhol nella Russia degli anni settanta. Qui la visita virtuale alla mostra con commento in russo.




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domenica 7 febbraio 2021

Demetrio Paparoni / Riflessioni sulla depressione degli artisti e della sessualità nell'arte





La pagina dell’arte del Domani a cura di Demetrio Paparoni ospita oggi un articolo di Elena Di Raddo dedicata alle strategie di controinformazione degli artisti e alcune riflessioni di  Manuela Gandini  sulla depressione della sessualità nell’arte, dopo il declinare delle esperienze trasgressive degli anni 60 e 70.


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DOMANI

Giornale  DOMANI di oggi 7 febbbraio 2021  


Il vero e il verosimile nell'arte 

L’uso del web e dei social ha cambiato il modo di rapportarci con ciò che è vero e ciò che è falso. Questo è avvenuto in tutti gli ambiti della nostra esistenza e anche nell’arte. Su Domani in edicola questa mattina Elena Di Raddo racconta attraverso alcuni esempi il modo in cui gli artisti hanno affrontato questo tema, in particolare nell’ambito della comunicazione politica. L'articolo analizza come dalle pratiche artistiche degli anni Sessanta e Settanta, che svelavano le logiche occulte dei mass media, si sia passati a indagini che penetrano in modo più subdolo la realtà, confondendo vero e verisimile. Esattamente come avviene nella società postmediale.

 

 


Elena Di Raddo insegna storia dell’arte contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. 
 
Didascalia: Ketty La RoccaLa guerriglia, 1964-1965.
Courtesy e © Ketty La Rocca Estate by Michelangelo Vasta




Arte e liberazione sessuale

 


Nella stessa pagina Manuela Gandini propone un viaggio nell’America degli anni settanta soffermandosi su alcune performance incentrate sul linguaggio del corpo: dalle masturbazioni di Vito Acconci alla Sonnabend Gallery di New York, per inseminare lo spazio dell'arte, all'happening,  orchestrato da Yayoi Kusama sul ponte di Brooklyn con uomini e donne nudi per protestare contro la guerra in Vietnam, fino al set allestito da Spencer Tunick nel 2019 a New York, davanti alla sede di Facebook, per protestare contro la censura dei nudi d’arte sulla piattaforma. L’analisi vede il corpo come soggetto politico della contestazione.


Manuela Gandini, critica d'arte e saggista, insegna Critical Writing alla NABA di Milano. 

Didascalia: Spencer Tunick, New Paltz 2, Chromogenic print (c-print) mounted on Plexiglas, 89.37 x 70.85 in. (227 x 179.96 cm.). Courtesy l'artista e Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, Milano. © Spencer Tunick




 

Domani del 1 febbraio 2021



 
Il diavolo nell'arte di ieri e di oggi
 
 
 
 
Edito in Italia nel 2017 da 24 Ore Cultura, il mio libro sul diavolo nella storia dell'arte di ieri e di oggi è stato pubblicato nel 2019 in francese da Cernunnos con il titolo Infernal/Histoire illustré du diable e in inglese da Abrams Books con il titolo The Art of the Devil /An Illustrated History.
 
Qui la recensione della critica londinese Aida Amoako apparsa su Hyperallergic.

 

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Pagina segnalata da Archiviophenvirtualart di Salerno