domenica 23 giugno 2019

Convocazione Internazionale di Arte Postale “Omaggio a Fausto Paci - Ambasciatore Cavelliniano”







Convocazione Internazionale 
di Arte Postale

“Omaggio a Fausto Paci - Ambasciatore Cavelliniano”


matrice di base



In occasione del suo 95° compleanno" organizzato dalla Tavolozza Marche, dal Centro d’arte e cultura Verum presso Villa Baruchello di Porto San’Elpidio con l’introduzione di Anna Boschi e in collaborazione con Sandro Bongiani, Pier Roberto Bassi, Gianni Romeo con la presenza dell’Ambasciatore Fausto Paci .


Regolamento:
1) Si richiedono opere di mail art dimensioni A4.

2) scaricare il foglio Word per apporre su di esso il proprio intervento mailartistico.

3) la partecipazione è gratuita.

4) Spedire da una a un massimo di tre mail art a:
Lucia Spagnuolo Via Nino Bixio,52 62012 Civitanova Marche (MC)-Italia

5) Le opere pervenute non saranno restituite.

6) Le immagini delle opere inviate saranno utilizzate al fine di diffondere il nostro evento .

7) Inoltre tutti possono partecipare alle performances. E' necessario però comunicarlo per poter garantire il giusto spazio con il relativo tempo da utilizzare per la propria performance.

8) La mostra è prevista per il 9 novembre fino al 18 novembre 2019. presso Villa Baruchello - Porto Sant’Elpidio( FM).

9) Saranno esposte tutte le opere di mail art che perverranno entro e non oltre il 31 ottobre 2019.

Per info scrivere a : luciaspagnuolo@hotmail.it


Per scaricare l'immagine di base  fare:                                                                   Italy /Convocazione Internazionale di Arte Postale “ Omaggio a Fausto Paci - Ambasciatore Cavelliniano"








domenica 16 giugno 2019

Benevento| Al Teatro Romano l’evento “Les Journées nationales de l’archéologie”


“Il Cammino dei Teatri”, il libro presentato al teatro Romano di Benevento in occasione delle giornate dell'archeologia. 




Benevento – L’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento –  Polo museale della Campania – in occasione de Les Journées nationales de l’archéologie, domenica 16 giugno 2019, alle ore 10,30, propone la presentazione del libro “Il Cammino dei Teatri”.  Il volume, voluto dalla Città Metropolitana di Napoli per promuovere la divulgazione e la conoscenza del vasto patrimonio delle risorse archeologiche, architettoniche e paesaggistiche del territorio, si distingue per i tanti beni materiali e immateriali e per la ricchezza della sua enogastronomia. Attraverso una descrizione storica, architettonica e visiva degli antichi teatri greci e romani è possibile cogliere il fascino e l’unicità anche alla luce della esperienza della rappresentazione nella drammaturgia antica. Il Cammino dei Teatri rappresenta il veicolo per la costruzione di un itinerario innovativo per la fruizione e la conoscenza del territorio, finalizzato alla valorizzazione della cultura teatrale antica così fortemente presente e radicato nella nostra regione.

Tra i maggiori teatri della Campania antica emerge quello di Benevento, che attraverso le ultime indagini archeologiche, i lavori di restauro e i nuovi rilievi offre nuovi e importanti elementi per la sua conoscenza.  Sulla scorta dei nuovi dati e degli studi in corso è stato possibile formulare nuove ipotesi sulla sua storia costruttiva, restituendo una nuova immagine del monumento sia sotto l’aspetto strutturale, sia architettonico, sia della decorazione del frontescena. 




Interverranno: Ferdinando Creta, direttore del Teatro Romano di Benevento, Alfredo Balasco, architetto esperto nel rilievo e nell’architettura teatrale antica, Salvatore Ciro Nappo, archeologo e presidente associazione LACELAB, Luigi Petti, Docente Università degli Studi di Salerno.  L’evento prevede visite guidate all’Area Archeologica del Teatro Romano.





BENEVENTO / APPUNTAMENTO CON LE GIORNATE DELL'ARCHEOLOGIA

Les Journées nationales de l'archéologie si svolgono in tutta Europa nei giorni 14, 15 e 16 giugno e coinvolgono numerosissimi istituti, musei, aree archeologiche e altri soggetti, con lo scopo di sensibilizzare il grande pubblico ai valori della tutela del patrimonio archeologico.
Un appuntamento tra passato, presente e futuro dei teatri che va a coinvolgere il territorio : “Oggi lavoriamo per il recupero duplice – commenta il direttore del teatro Romano, Ferdinando Creta - quello del monumento e quello della funzione del teatro per cui avremo sicuramente una serie di spettacoli questa estate a partire dal mese di giugno. Inoltre stiamo facendo una serie di azioni manutentive con la collaborazione di tutti”. 

Incontro che guarda al passato ma che si proietta verso il futuro dei teatri, ad essere nuovamente luoghi attivi e vitali, con l'obiettivo per il futuro  di farli tornare sempre ad essere percepiti come luoghi di spettacolo, luoghi vivi che hanno una memoria molto profonda ma che possono incarnare anche una memoria viva nel contemporaneo. Conoscere la storia e la cultura antica classica del teatro romano vuol dire anche far rivivere questi spazi come luoghi di aggregazione e di socialità”.  



Ferdinando Creta, direttore dell’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento, direttore del Museo Archeologico del Sannio Caudino di Montesarchio e  Direttore artistico del Museo Arcos, ha creduto da sempre nella valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico culturale della Campania e oggi di Benevento.  Ferdinando Creta ha già maturato significative esperienze nel comparto dei beni culturali essendo stato per diversi decenni  funzionario della Reggia di Caserta e oggi  simbolo positivo del cambiamento in tutta l'area del beneventano con numerose iniziative e eventi svolti a richiamare turisti a conoscere le bellezze ancora poco conosciute di questo territorio.   Sandro  Bongiani


venerdì 14 giugno 2019

58. Biennale Int. di Venezia / Padiglione Tibet, ART NIGHT VENEZIA, a cura di Ruggero Maggi







PADIGLIONE TIBET
a cura di Ruggero Maggi



ART NIGHT  VENEZIA | 22 GIUGNO 2019 | ORE 21.00 – 24.00
videoproiezione
2011.2019. STORIA DI UN PADIGLIONE PER UN PAESE CHE NON C'E'

58. Biennale Internazionale d'Arte di Venezia
Padiglione Tibet,  ART NIGHT VENEZIA,  



PADIGLIONE TIBET sarà presente durante la Biennale di Venezia partecipando sabato 22 Giugno a Venice Art Night l'evento che da anni propone la magica notte dell'arte in città. Sarà presentata una video proiezione sulla facciata dei Magazzini del sale gestiti dallaReale Societa' Canottieri Bucintorodorsoduro 263 canale della giudecca      fermata traghetto SANTO SPIRITO.

Saranno presentati i momenti salienti delle precedenti 4 edizioni veneziane (2011/13/15/17) e di altre mostre realizzate a Pavia, Genova, Torino, Lodi, Casalmaggiore e della VOGALONGA 2018.

Un momento per ricordare insieme anche la drammatica situazione del popolo tibetano e dei suoi martiri.

Padiglione Tibet "UN SOGNO CHE HA LASCIATO IL SEGNO" 
ma, come diceva Kubrick, "NESSUN SOGNO E' SOLAMENTE UN SOGNO".





Anche quest'anno Padiglione Tibet il padiglione per un paese che non c'è sarà presente durante la biennale veneziana partecipando il 22 giugno 2019 ad Art Night Venezia, l'evento che da anni propone la magica notte dell'arte nella città.


Per quale motivo?


Esattamente sessant’anni fa Il Dalai lama dovette fuggire da Lhasa, lasciare il Tibet per trovare rifugio in India. Un rifugiato da tanto tempo senza diritti fondamentali, come per esempio professare la propria religione, tenere in vita la lingua e la cultura tibetana, i costumi locali. Un lungo impedimento della libertà represso dal sistema autoritario cinese.
Questa è la storia di un paese che non c’è, di un padiglione che quest’anno non è presente a Venezia. Rimane comunque un evento importante per ricordare insieme anche la drammatica situazione del popolo tibetano e dei suoi martiri. 

Padiglione Tibet con le sue precedenti 4 edizioni veneziane (2011.13.15.17) e le mostre realizzate a Palazzo delle Esposizioni a Torino, al Museo Diotti a Casalmaggiore, alla Biblioteca Laudense di Lodi, al Palazzo Ducale di Genova, al Castello Visconteo di Pavia, al Centro Natura di Bologna durante SetUp+ Contemporary Art Fair, e anche alla Bienal del Fin del Mundo in Argentina.  Un sogno che ha lasciato il segno di un diritto a lungo inascoltato. Il potere della verità, con il tempo diventerà sempre più forte, per tale motivo vogliamo testimoniare  ancora di più la vicinanza  a tutto il popolo tibetano.  Sandro  Bongiani


l'artista Ruggero Maggi


A partire dalle ore 21 sarà presentata una proiezione sulla facciata dei Magazzini del Sale gestiti dalla Reale Società Canottieri Bucintoro, che ha anche gentilmente supportato l'iniziativa.
Padiglione Tibet, ideato nel 2010 da Ruggero Maggi, presenterà un video con i momenti salienti sia delle precedenti 4 edizioni veneziane  (2011.13.15.17) sia delle mostre realizzate a Palazzo delle Esposizioni a Torino,  al Museo Diotti a Casalmaggiore, alla Biblioteca Laudense di Lodi, al Palazzo Ducale di Genova, al Castello Visconteo di Pavia, al Centro Natura di Bologna durante SetUp+ Contemporary Art Fair, alla Bienal del Fin del Mundo in Argentina.
Significativo sarà anche il video realizzato a bordo dell'imbarcazione Padiglione Tibet in rappresentanza dei colori del Tibet che, durante l'ultima edizione della Vogalonga, ha partecipato - con il supporto del Canoa Club Bobbio - a questa storica regata veneziana che costituisce un importante avvenimento non solo locale ma mondiale.
L'evento rappresenterà anche un momento di riflessione per ricordare la tragica data del 10 marzo 1959 in cui il Dalai Lama fu costretto ad abbandonare il Tibet. Sono ormai trascorsi sessant'anni, ma nulla è stato fatto per ridare speranza e libertà al popolo tibetano.
Padiglione Tibet un ponte di cultura e libertà vuole catalizzare l'interesse dell'opinione pubblica su tale situazione. Un momento per ricordare questo popolo che ormai, purtroppo, si può definire una minoranza etnica che rischia di perdere i più basilari diritti umani, la propria identità ed il proprio patrimonio culturale e spirituale, fondati su concetti di pace e non violenza.
Per ricordare i suoi martiri che si sono immolati per la libertà di altri, per la verità di tutti.
Padiglione Tibet “un sogno che ha lasciato il segno” ma - come diceva Kubrick -  “nessun sogno è solamente un sogno”.



Ryosuke Cohen e Noriko Shimizu  
alla 56. Biennale Internazionale di Venezia del 2015


Artisti:

Irene Accarini, Anna Achilli, Lucio Afeltra, Roberto Aglieri, Marco Agostinelli, Lorenzo Alagio, Dino Aloi, Salvatore Anelli, Federica Artuso, Gianni Audisio, Franco Ballabeni, Dario Ballantini, Pierre Ballouhey, Calogero Barba, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, BAU, Marco Bellantese, Maria Benassi, Luisa Bergamini, Viola Bergamini, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino, Ermanno Bidone, Giorgio Biffi, Lorenzo Bluer, Rovena Bocci, Mariella Bogliacino, Giovanni Bonanno, Renzo Bortolussi, Monica Bozzo, Rossana Bucci, Rosaspina Buscarino, Nirvana Bussadori, Orsola Cacici, Davide Calvi, Jorge Canale, Silvia Capiluppi, Angela Capozzi, Paola Caramel, Paolo Carnevale, Bruno Cassaglia, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli, Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Tamding Choephel, Circolo degli artisti di Varese, Ciriaca+Erre, Coco, Barbara Codemo, Donagh Coleman, Nicoletta Confalone, F. Romana Corradini, Marzia Corteggiani, Marisa Cortese, Giampietro Cudin, Gianluca Cupisti, Flaminio Da Deppo, Milko Dalla Battista, Sergio Dangelo, Christine Davis, Marco De Angelis, Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Albina Dealessi, Nyima Dhondup, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Franco Di Pede, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma, Gillo Dorfles, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Mavi Ferrando, Elisa Ferri, Roberto Ficarella, Luigi Filograno, Alessandra Finzi, Dario Fo, Alberto Fortis, Emanuela Franchin, Roberto Franzoni, Bruno Freddi, Giglio Frigerio, Fernando Garbellotto, Ornella Garbin, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano Gerini, Ivana Geviti, Riccardo Ghirardini, Ermes Giacomello, Carlos Gigena Seeber, Gino Gini, Guido Giordano, Lillo Giuliana, Antonella P. Giurleo, Robert Gligorov, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Satish Gupta, Giovanni Gurioli, Peter Hide 311065, Ursula Huber, Gennaro Ippolito, Benedetta Jandolo, K7, Kappa, Oriana Labruna, Paolo Lamarque, Franca Lanni, Bruno Larini, Celeste Lazo, Le Brothers (Le Ngoc Thanh e Le Duc Hai), Silvia Lepore, Lala Lharigtso, Pino Lia, Liceo Artistico Callisto Piazza di Lodi, Franco Lippi, Oronzo Liuzzi, Livia Liverani, Francesca Lolli, Gian Paolo Lucato, Massimiliano Lupo, Ruggero Maggi, Sergio Maggi, Francesco Maglia snc, Loredana Manciati, Mandala CON-TA-CI, Antonello Mantovani, Angela Marchionni, Beatriz Margossian, Silvia Mariani, Ruggero Marrani, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi, Giampietro Mattolin, Michele Mele, Rita Mele, Claudio Mellana, Lorenzo Menguzzato Lome, Renato Mertens, Cristian Michelini, Fernando Montà, Dimitri Montanari, Lorenza Morandotti, Simona Morani, Giulia Niccolai, Tashi Norbu, Alessandro Novellino, Paolo Nutarelli, Laura Onofri, Orisol, Silvia Ovsejevich, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Danilo Paparelli, Patrizia Pelagalli, Sandro Pellarin, Giovanni Pellegrini, Salvatore Perchinelli, Riccardo Pes, Renata Petti, Marisa Pezzoli, Giorgio Piccaia, Matteo Piccaia, Matteo Pieri, Maurizio Pizzo, Plumcake, Siro Polazzetto, Valentina Poli, Giovanni Genshō Ponzoni, Veronique Pozzi, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Alessandro Prevosto, Tiziana Priori, Mario Quadraroli, Angela Rapio, Isabella Rigamonti, Carla Rigato, Giuseppina Riggi, Monica Rizzi, Marco Rizzo, Costantino Rizzuti, Gian Paolo Roffi, Claudio Romeo, Maria Pia Fanna Roncoroni, Pietro Ronzat, Robert Rousso, Jeannette Rütsche, Virginia Ryan, Romina Salvadori, Paola Samoggia, Sergio Sansevrino, Ritu Sarin & Tenzing Sonam, Maria Savino, Roberto Scala, Giuliana Schiavone, Pino Secchi, Anna Seccia, Gianni Sedda, Anne e Ludovic Segarra, Cesare Serafino, Leonardo – Lucio - Simone Serafino, Danilo Sergiampietri, Elena Sevi, Melissa Simionato, Fabio Sironi, Lucia Spagnuolo, Celina Spelta, Franco Spena, Ilaria Sperotto, Giuseppe Spinelli, Carlo Squillante, Francesco Stefanini, R. Steiner, Anna Surico, Tiziana Tacconi, Roberto Testori, Vittorio Tonon, topylabrys, Micaela Tornaghi, Rosella Vicini, Silvio Vigliaturo, Alberto Vitacchio, Andrea Vizzini, Doriana Vovola, Emanuele Wiltsch Barberio, Monika Wolf, Marcela Zelikowicz.


 


Testi di
Adriano  Accattino, Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Gianluca Anselmo, Stefano  Antichi, Elisabetta Bacci, Piergiorgio Baroldi, Massimo Bignardi, Fulvio Bizzarini, Boris Brollo, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giorgia Cassini, Andrea Chinellato, Tamding Choephel, Stefano Dallari, Giulia Fresca, Ornella Garbin, Chiara Gatti, Lorella Giudici, Alexander Larrarte, Enzo Lo Scalzo, Ruggero Maggi, Mimma Pasqua, Roberta Reali, Cristina Romieri, Alberto Rovida, Massimo Scaringella, Giuliana Schiavone, Roberta Semeraro, Tiziana Tacconi, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali, Emma Zanella, Angela Zenato.

Padiglione Tibet ringrazia Marco Dolcetti (Bucintoro), Marco Agostinelli, Piergiorgio Baroldi, Luca Milanese, Roberta Reali, Cristina Romieri, Valentina Poli.





PADIGLIONE TIBET
a cura di Ruggero Maggi

ART NIGHT  VENEZIA | 22 GIUGNO 2019 | ORE 21.00 – 24.00
videoproiezione
2011.2019. STORIA DI UN PADIGLIONE PER UN PAESE CHE NON C'E'

Reale Società Canottieri Bucintoro - Dorsoduro 263, 30123 Venezia
Canale della Giudecca fermata traghetto: Santo Spirito e/o Zattere


Marsala,"TRASPARENZE" - Opere su carta di Paolo Gubinelli






CONVENTO del CARMINE
Sede Ente Mostra di Pittura
Sala “G. Cavarretta “
Città di Marsala





PAOLO GUBINELLI
OPERE SU CARTA

“TRASPARENZE”

Testo critico di Francesco Gallo Mazzeo

Inaugurazione:  giovedì 13 giugno ore 18,00

dal 13 al 27 giugno 2019

Sala espositiva G.Cavarretta
all'interno del Convento del Carmine





sede dell'Ente Mostra di Pittura  
"Città di Marsala"
orari 10.00 – 13.00 e 18.00 – 20.00





















 “Trasparenze”

Presentazione di Francesco Gallo Mazzeo





Nessun termine scientifico è diventato più metaforico di quello di geometria, che ormai prescinde (e quasi nessuno se ne ricorda) dal suo originario “misura della terra”, diventando, nelle sue varie declinazioni, da quella euclidea, alle molteplici e mutevoli, non euclidee, un termine astratto e quindi metamorfico, in grado di inserirsi in tutte le infinitesime, molecolari e atomiche e nelle dilatazioni spaziali, tendenti ad infinito. Trasparenze chiamiamo le conoscenze, opacità le ignoranze, tracciando così l’ipotetico cammino di un andare e venire, che è indissolubile nella sua consistenza mentale e visiva ed è un modo per rendere tutto alla maniera della luce, della luminosità che mostra visibili le prominenze della pellicolarità, di cui tutto l’universo è fatto. La parte che costituisce il nostro tutto, è solo il cinque per cento, eppure per noi è tanto, che a volte ci confonde e rende ciechi anche di ciò che la vista ci concede, nella ricerca, a tutto tondo, del nostro interiore e del nostro esteriore, che paradossalmente coincidono, in una dimensione spazio temporale, che non cessa di attrarre e stupire. Una impalpabile geometria, quella di Paolo Gubinelli, giocato sul filo, sul segno, sul tratto cromatico, con una possibilità di variazioni che è un continuo traslato di enigmi e di ricerche, che la dice lunga sulla supremazia della vista nella instaurazione dell’identità e morfosi genetica dell’uno nell’altro di ogni uno in ogni altro, in complemento con la sonorità che raccorda tutto anche quando è silenzio, di una energicità che trasforma le nozze del caso e della necessità nella nostra grande avventura, per vedere, toccare, annusare, sentire, sognare, inventare (che è il lato umano del creare) facendo vedere le connessioni che possono sorgere e tramontare in una specularità tra la bellezza che è misura, ordine, simmetria e il sublime che è perdita del confine, potenza del caos, imprevedibilità, sbalordimento.  

Roma, Febbraio 2019  
Ed. Lineadarte Officina Creativa, Napoli






Biografia di Paolo Gubinelli


Nato a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze. Si diploma presso l’Istituto d’arte di Macerata, sezione pittura, continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura. Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e stabilisce un’intesa di idee con gli artisti e architetti: Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in Italia e all’estero. Nel 2011 ospitato alla 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia presso L’Arsenale invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra, installazione di n. 28 carte cm. 102x72 accompagnate da un manoscritto inedito di Tonino Guerra.


Sono stati pubblicati cataloghi e riviste specializzate, con testi di noti critici:
Giulio Carlo Argan, Giovanni Maria Accame, Cristina Acidini, Mariano Apa, Mirella Bandini, Carlo Belloli, Vanni Bramanti, Anna Brancolini, Mirella Branca, Carmine Benincasa, Luciano Caramel, Ornella Casazza, Claudio Cerritelli, Bruno Corà, Giorgio Cortenova, Roberto Cresti, Enrico Crispolti, Fabrizio D’Amico; Roberto Daolio, Angelo Dragone, Luigi Paolo Finizio, Alberto Fiz, Paolo Fossati, Carlo Franza, Francesco Gallo, Mario Luzi, Luciano Marziano, Lara Vinca Masini, Marco Meneguzzo, Bruno Munari, Antonio Paolucci, Sandro Parmiggiani, Pierre Restany, Maria Luisa Spaziani, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Toni Toniato, Tommaso Trini, Marcello Venturoli, Stefano Verdino, Cesare Vivaldi.

Sono stati pubblicati cataloghi di poesie inedite dei maggiori poeti Italiani e stranieri:
Adonis, Alberto Bertoni, Alberto Bevilacqua, Libero Bigiaretti, Franco Buffoni, Roberto Carifi, Ennio Cavalli, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Eugenio De Signoribus, Gianni D’Elia, Luciano Erba, Giorgio Garufi, Tony Harrison, Tonino Guerra, Emilio Isgrò, Clara Janés, Ko Un, Vivian Lamarque, Franco Loi, Mario Luzi, Giancarlo Majorino, Alda Merini, Roberto Mussapi, Giampiero Neri, Nico Orengo, Alessandro Parronchi, Titos Patrikios, Umberto Piersanti, Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo Ruffilli, Mario Santagostini, Fabio Scotto, Michele Sovente, Maria Luisa Spaziani, Enrico Testa, Paolo Valesio, Cesare Vivaldi, Andrea Zanzotto.


Stralci critici:
Giulio Angelucci, Biancastella Antonino, Flavio Bellocchio, Goffredo Binni, Claudio Di Benedetto, Nevia Pizzul Capello, Debora Ferrari, Claudio Di Benedetto, Fabio Corvatta, Antonia Ida Fontana, Franco Foschi, Mario Giannella, Armando Ginesi, Elverio Maurizi, Caterina Mambrini, Carlo Melloni, Eugenio Miccini, Franco Patruno, Roberto Pinto, Osvaldo Rossi, Giuliano Serafini, Patrizia Serra, Maria Luisa Spaziani, Maria Grazia Torri, Francesco Vincitorio.


Nella sua attività artistica è andato molto presto maturando, dopo esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali, un vivo interesse per la “carta”, sentita come mezzo più congeniale di espressione artistica: in una prima fase opera su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una particolare ricettività alla luce, lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che sensibilizza al gioco della luce piegandola manualmente lungo le incisioni.

In un secondo momento, sostituisce al cartoncino bianco, la carta trasparente, sempre incisa e piegata; o in fogli, che vengono disposti nell’ambiente in progressione ritmico-dinamica, o in rotoli che si svolgono come papiri su cui le lievissime incisioni ai limiti della percezione diventano i segni di una poesia non verbale.

Nella più recente esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il segno geometrico, con il rigore costruttivo, viene abbandonato per una espressione più libera che traduce, attraverso l’uso di pastelli colorati e incisioni appena avvertibili, il libero imprevedibile moto della coscienza, in una interpretazione tutta lirico musicale.  Oggi questo linguaggio si arricchisce sulla carta di toni e di gesti acquerellati acquistando una più intima densità di significati.

Ha eseguito opere su carta, libri d’artista, su tela, ceramica, vetro con segni incisi e in rilievo in uno spazio lirico-poetico.


lunedì 13 maggio 2019

Rovereto / Paolo Gubinelli opere su carta, libri d'artista, video.








Paolo Gubinelli opere su carta, libri d'artista, video 
Testo di Bruno Munari, 
Biblioteca Civica Tartarotti, Rovereto 


                                                   

Testo di Bruno Munari

15 maggio - 3 giugno 2019

Video del libro d'artista realizzato a quattro mani

Paolo Gubinelli e Tonino Guerra Progetto a cura di edizioni Parallelo srl, Firenze








BRUNO MUNARI 1985 Le prime luci dell’alba


L’arte esplora mondi diversi, tutti diversi, tanto diversi quanti sono gli individui, incomprensibili e strani, comunque mondi personali che a volte si rivelano in tutta la loro completezza, a volte si lasciano scoprire molto lentamente come quando le prime luci dell’alba rompono il buio e delimitano solamente i profili delle cose, uno spigolo, una parte di superficie della quale non si conosce l’ampiezza e la forma, un bagliore indefinito, l’incrocio di alcune linee che non si sa dove vanno, segni e non ancora forme, colori accennati, tutto un mondo pre-percettivo che stimola l’immaginazione, che fa pensare, che lascia in sospeso (per quanto tempo?). È una situazione molto amata dagli orientali i quali preferiscono vedere il mondo illuminato da una sottile falce di luna piuttosto che da una volgare luna piena, cara agli innamorati e ai bambini. Gubinelli ci propone questi stimoli pre-percettivi, ancora prima delle forme, quasi frammenti di segni e apparizioni di colori. Questi fogli appena segnati fanno venire in mente (a chi li conosce, naturalmente) i pensieri di un monaco buddista della fine del milleduecento, di nome Kenko, autore del libro “Momenti d’ozio” edito da Adelphi: “Questo mondo è un luogo così incerto e mutevole che ciò che immaginiamo di vedere davanti ai nostri occhi, in realtà non esiste.... Non possiamo essere certi che la mente esista. Le cose esteriori sono tutte illusioni”. Ma anche noi siamo “cose esteriori” per un altro. Solo l’arte, ormai completamente libera, ci può condurre a esplorare questi mondi inesplorati al limite della percezione.


Milano, Aprile 1985 Antologica, Ed. Galleria d’Arte Moderna Palazzo dei Diamanti, Comune di Ferrara, 1987





Paolo Gubinelli  Biografia

         
Paolo Gubinelli è un artista lirico che si rapporta alla poesia nella costante ricerca del verso poetico come fonte e finalità di creazione artistica; a lui tanti poeti, spesso contemporanei, e fra i maggiori, hanno dedicato versi in dialogo con la sua opera.




Nato a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze. Si diploma presso l’Istituto d’arte di Macerata, sezione pittura, continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura. Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e stabilisce un’intesa di idee con gli artisti e architetti:  Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in Italia e all’estero. Nel 2011 ospitato alla 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia presso L’Arsenale invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra, installazione di n. 28 carte cm. 102x72 accompagnate da un manoscritto inedito di Tonino Guerra. 

Sono stati pubblicati cataloghi e riviste specializzate, con testi di noti critici: Giulio Carlo Argan, Giovanni Maria Accame, Cristina Acidini, Mariano Apa, Mirella Bandini, Carlo Belloli, Vanni Bramanti, Anna Brancolini, Mirella Branca, Carmine Benincasa, Luciano Caramel, Ornella Casazza, Claudio Cerritelli, Bruno Corà, Giorgio Cortenova, Roberto Cresti, Enrico Crispolti, Fabrizio D’Amico, Roberto Daolio, Angelo Dragone, Luigi Paolo Finizio, Alberto Fiz, Paolo Fossati, Carlo Franza, Francesco Gallo, Mario Luzi, Luciano Marziano, Lara Vinca Masini, Marco Meneguzzo, Bruno Munari, Antonio Paolucci, Sandro Parmiggiani, Pierre Restany, Maria Luisa Spaziani, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Toni Toniato, Tommaso Trini, Marcello Venturoli, Stefano Verdino, Cesare Vivaldi. 


Nella sua attività artistica è andato molto presto maturando, dopo esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali, un vivo interesse per la “carta”, sentita come mezzo più congeniale di espressione artistica: in una prima fase opera su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una particolare ricettività alla luce, lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che sensibilizza al gioco della luce piegandola manualmente lungo le incisioni. 

In un secondo momento, sostituisce al cartoncino bianco, la carta trasparente, sempre incisa e piegata; o in fogli, che vengono disposti nell’ambiente in progressione ritmico-dinamica, o in rotoli che si svolgono come papiri su cui le lievissime incisioni ai limiti della percezione diventano i segni di una poesia non verbale. 

Nella più recente esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il segno geometrico, con il rigore costruttivo, viene abbandonato per una espressione più libera che traduce, attraverso l’uso di pastelli colorati e incisioni appena avvertibili, il libero imprevedibile moto della coscienza, in una interpretazione tutta lirico musicale.  Oggi questo linguaggio si arricchisce sulla carta di toni e di gesti acquerellati acquistando una più intima densità di significati. Ha eseguito opere su carta, libri d’artista, su tela, ceramica, vetro con segni incisi e in rilievo in uno spazio lirico-poetico.













www.bibliotecacivica.rovereto.tn.it 



tel. (+39) 0464 452500 – fax (+39) 0464 452344

c.so Angelo Bettini, 43
38068 Rovereto TN
orari di apertura: lunedì - sabato 8.30-22.00   domenica 8.30 - 13.00