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lunedì 2 gennaio 2023

IN ITALIA LE OPERE DI RAY JOHNSON, ARCHIVIO COCO GORDON DI COLORADO - USA



 








SANDRO  BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

RAY  JOHNSON / ARCHIVIO COCO GORDON, COLORADO - USA



 


LEGEND OF THE ELEVEN SECTIONS RAY JOHNSON OF THE COCO GORDON ARCHIVE

SECTION  ONE / PHOTO AND PERFORMANCES - BOOK  1 - 5,  SECTION TWO / - RAY JOHNSON  TO COCO GORDON - BOOK  5 - 14  SECTION THREE / LETTERS AND CORRESPONDENCE FROM RAY TO COCO - BOOK  14 - 18 SECTION FOUR / WORHS AND COMMUNICATIONS OF COCO TO RAY - BOOK  18 - 25  SECTION FIVE / MEMORIAL RAY JOHNSON WORKS AND COMMUNICATIONS - BOOK  25 - 31  SECTION SIX / RAY WRITINGS FOR HOUSE BOOK - BOOK 31 SECTION SEVEN / COLLABORATVE COLLABORATIONS, WITH ANNOTATIONS BY COCO GORDON - BOOK  31 – 32  SECTION EIGHT / PODCAST RAY  JOHNSON AND THE ART  OF FRIENDSHIP ART INSTITUTE OF CHICAGO  - BOOK 32 – 33  SECTION NINE / RAY  JOHNSON BIOGRAPHY - BOOK 33 SECTION TEN / CRITICISM  SANDRO BONGIANI’S RAY  JOHNSON - BOOK 33 - 34  SECTION ELEVEN / TIMELINE / CHRONOLOGY OF EVENTS  RAY  JOHNSON - BOOK 34

 

781 documenti in 11 sezioni e  34 box

Dynamic vision of the interactive itinerary SlideShow 54 minutes



Ray Johnson - Archivio Coco Gordon di Colorado - USA

L’Archivio Ray Johnson comprende un ampia raccolta di materiali tra cui, ma non solo, corrispondenza, mail art, collage, fotografie documentarie, performances, oggetti e cimeli.

Un ringraziamento speciale va all’artista Coco Gordon e ai diversi collaboratori che hanno contribuito a realizzare la sezione del sito web dedicato a Ray Johnson.   Sandro Bongiani















Visit:  https://www.sandrobongianivrspace.it/ray-johnson-coco-gordon




 

La Galleria Sandro Bongiani Arte Contemporanea nata come spazio culturale no-profit, vuole mettere in discussione il proprio ruolo di spazio culturale indipendente sostenendo  nuovi modi di interagire con il pubblico e attivando nuove forme di partecipazione e di coinvolgimento con presenze e progetti interattivi che possano essere condivisi in tempo reale con il maggior numero di utenti in qualsiasi parte del mondo.

A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) e a 50 anni esatti (1972) dalla prima e unica mostra in Italia di Ray Johnson presso la Galleria Schwarz a Milano  con una presentazione di Henry Martin, noi della Sandro Bongiani Arte Contemporanea di Salerno abbiamo dedicato quasi un  intero anno di lavoro a  Ray Johnson con cinque mostre interattive e un progetto internazionale svolte da aprile fino a novembre 2022, in contemporanea  con la 59 Biennale Internazionale di Venezia 2022.

Inoltre, a 27 anni esatti dalla scomparsa di Ray Johnson (13 gennaio 1995),  è stata realizzata  catalogazione e la digitalizzazione online  di tutte le opere di Ray presenti nell’Archivio Coco Gordon di Colorado USA, con oltre 780 documenti tra  opere e foto inedite dell’artista americano, testi, inviti,  lettere, opere  e riflessioni con i relativi commenti di Coco Gordon, memorial e collaborazioni, cronologia degli eventi e testi critici di Sandro Bongiani, archiviati, ognuna per codice numerico per essere più facilmente consultata, in una utile e significativa presentazione interattiva destinata ad essere conosciuta e valorizzata da parte degli studiosi per opportuni studi e approfondimenti sul lavoro innovativo svolto da questo importante artista pre-pop americano.

L’Archivio Ray Johnson, a completamento dell’attività in corso, viene presentato ufficialmente e reso  visibile permanentemente il 13 gennaio 2023, (giorno e mese della sua dipartita),  nella piattaforma web https://www.sandrobongianivrspace.it/, che si affianca con orgoglio e per importanza all’Archivio americano “Ray Johnson Estate” di New York. Tutto ciò ci sembra un chiaro esempio di come si può relazionare con l’arte contemporanea in modo creativo e produrre nuova cultura.  Sandro Bongiani

 

 

BIOGRAFIA di Ray  Johnson  1927 - 1995

Ray Johnson, è stato un personaggio chiave nel movimento della Pop Art. Primariamente un collagista, è stato anche un precoce performer e un artista concettuale. Definito nei primi tempi “Il più famoso artista sconosciuto di New York”, è considerato uno dei padri fondatori e un pioniere dell'uso della lingua scritta nell'arte visuale. In scena negli anni ' 60, il suo lavoro e il modo in cui che ha deciso di distribuirlo ha influenzato il futuro dell'arte contemporanea.

Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, Johnson ha frequentato il Black Mountain College sperimentale con Robert Rauschenberg e Cy Twombly. Ray Johnson era un artista americano noto per la sua pratica innovativa di Correspondence Art. Una pratica basata su collage, il suo lavoro combina fotografia, disegno, performance e testo su distanze geografiche, attraverso la spedizione della posta. I progetti di Johnson includevano prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali e disordini psichici. "sono interessato a cose e cose che si disintegrano o si disgregano, cose che crescono o hanno aggiunte, cose che nascono da cose e processi del modo in cui le cose mi accadono realmente", ha detto l'artista. I suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un'estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. nel 1948, trascorse un po’ di tempo creando arte astratta e poi approdando al Dada con suoi collage che incorporano frammenti di fumetti, pubblicità e figure di celebrità. Johnson spesso rifiutava  di partecipare a  mostre in  galleria e ha  preferito creare  una rete di corrispondenti di mailing e un nuovo modo di fare arte. Questo metodo di diffusione dell’arte divenne noto come la corrispondenza School di New York e ampliato per includere eventi improvvisati e cene. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo assieme  la pratica artistica con la vita. Nel 1995 Ray Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Le circostanze in cui è morto  sono ancora poco chiare. Nel 2002, un documentario sulla vita dell'artista chiamato How to Draw a Bunny,  ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.  In questi ultimi anni tutto il suo lavoro sperimentale è stato rivalutato dalla critica come anticipatore della Pop Art e persino dell’arte comportamentale americana.

 

 

venerdì 29 aprile 2022

Salerno / Grande mostra personale di Ray Johnson (1927-1995).

 

Grande mostra personale di Ray Johnson (1927-1995).

 SANDRO  BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

 


Sandro Bongiani Arte Contemporanea è lieta di inaugurare in contemporanea con la 59.  Biennale Internazionale di Venezia 2022 la mostra personale  dal titolo: “Ray Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One” a cura di Sandro Bongiani con opere originali ancora inedite facenti parte della Collezione dell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA). Una collaborazione tra Ray Johnson e Coco Gordon durata oltre un ventennio di contatti e assidue frequenze, dagli anni 70 fino al 1995, anno della sua dipartita, collaborando attivamente assieme in interessanti scambi creativi che secondo noi era doveroso far conoscere.  

Sandro Bongiani Arte Contemporanea è lieta di inaugurare in contemporanea con la 59.  Biennale Internazionale di Venezia 2022 la mostra personale  dal titolo: “Ray Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One” a cura di Sandro Bongiani con opere originali ancora inedite facenti parte della Collezione dell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA). Una collaborazione tra Ray Johnson e Coco Gordon durata oltre un ventennio di contatti e assidue frequenze, dagli anni 70 fino al 1995, anno della sua dipartita, collaborando attivamente assieme in interessanti scambi creativi che secondo noi era doveroso far conoscere.  

A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) e a 50 anni esatti  (1972) dalla prima  e forse unica mostra in Italia e in Europa di Ray Johnson presso la Galleria Schwarz a Milano di Arturo Schwarz, con una presentazione di Henry Martin, ritorna in Italia un importante evento dell’artista americano con 160 opere originali  tra elaborazioni grafiche, progetti, foto dell’artista, performance  e testi ancora inediti raccolti  nel corso di oltre un ventennio di collaborazioni  tra Ray Johnson e Coco Gordon, presenti ora nell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA) e con 24 opere “add to & return” in appendice  di vari periodi di lavoro creati da artisti che avevano partecipato all’esperienza  innovativa della New York Correspondence Art School.

Una indagine su Ray Johnson  ad ampio raggio, considerato dalla critica negli anni 60’ per essere “il più famoso artista sconosciuto di New York e un pioniere della performance e dell'uso della lingua scritta nell'arte visuale.  Una pratica basata sulla contaminazione tra collage, fotografia, disegno, performance e testo scritto avvalorato attraverso l’invio postale. Diceva “ho semplicemente dovuto accettare che per una necessità di vita ho scritto molte lettere e dato via molto materiale e informazioni, ed è stata una mia compulsione. E mentre l'ho fatto, è diventato storia. È il mio curriculum, è la mia biografia, è la mia storia, è la mia vita”. I suoi progetti includono prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali e disordini formali. Secondo   Coco Gordon, “i suoi lavori non sono mai singole  operazione assestanti di mail art, ma nascono da piccole storie, da incontri  con le altre persone, da relazioni e  riflessioni  spontanee capaci di innescare  nuovi apporti e nuove azioni al pensero creativo”.

Ray,  non amava tanto essere chiamato un mail artista, ma pensava di poter creare un nuovo gruppo  di lavoro “Pre Pop Shop”  tra Black Mountain e Pop Art. Secondo lui l’arte è vita, del resto, anche la parola “Moticos” utilizzata molto spesso deriva dalla parola osmotic, una specifica qualità caratterizzata da una reciproca influenza, uno scambio fra individui, una compenetrazione di idee, atteggiamenti e realtà culturali, insomma, un nuovo modo di pensare in un processo decisamente fluido e in evoluzione che si rivela in modo puntuale esaminando gli scritti e le azioni performative “Zen Nothings” svolte dall’artista americano. Oggi a distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in poi  è considerato dalla critica parte integrante del movimento Fluxus e persino originale anticipatore della Pop Art americana.

Dopo questo importante evento verrà fatta la  catalogazione circa 500 opere presenti nella Collezione Gordon di Colorado (USA) che presto verranno ufficialmente rese visibili anche online, in modo stabile a scopo  divulgativo e di  consultazione presso  la startup web “Sandro Bongiani Arte Contemporanea” di Salerno, https://www.sandrobongianivrspace.it/  per opportuni studi e approfondimenti  sul lavoro innovativo svolto da questo importante artista pre-pop  americano.

 


Biografia di Ray Johnson (1927-1995)


Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, i suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un'estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo insieme  la pratica artistica con la vita. Il 13 gennaio 1995 Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Nel 2002, un documentario sulla vita dell'artista chiamato How to Draw a Bunny,  ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.

Si ringrazia l’Archivio Coco Gordon del Colorado (USA),  per aver permesso la realizzazione di questo importante evento europeo su Ray Johnson.

 


SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

Opening  30 aprile 2022  h. 18:00

Dal 30 aprile 2022 al 30 giugno 2022

SALERNO

TITOLO: “Ray Johnson, relazioni marginali sostenibili One”

LUOGO: Sandro Bongiani Vrspace

INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D

ORARI:  tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

CURATORI:  Coco Gordon e Sandro  Bongiani

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225

E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com

SITO UFFICIALE: https://www.sandrobongianivrspace.it/

 

 


Great solo exhibition of Ray Johnson (1927-1995).

SANDRO BONGIANI CONTEMPORARY ART

Sandro Bongiani Contemporary Art is pleased to inaugurate at the same time as the 59th International Biennale of Venice 2022 the solo exhibition entitled: "Ray Johnson, Sustainable Marginal Relations / One" curated by Sandro Bongiani with original works still unpublished from the collection of 'Coco Gordon Archive of Colorado (USA). A collaboration between Ray Johnson and Coco Gordon lasted over twenty years of contacts and assiduous frequencies, from the 70s to 1995, the year of his death, actively collaborating together in interesting creative exchanges that in our opinion it was necessary to make known.

60 years after the birth of Mail Art (1962) and exactly 50 years (1972) from the first and perhaps only exhibition in Italy and in Europe by Ray Johnson at the Galleria Schwarz in Milan by Arturo Schwarz, with a presentation by Henry Martin , an important event by the American artist returns to Italy with 160 original works including graphic elaborations, projects, photos of the artist, performances and still unpublished texts collected over more than twenty years of collaborations between Ray Johnson and Coco Gordon, now present in the 'Coco Gordon Archive of Colorado (USA) and with 24 “add to & return” works as an appendix of various periods of work created by artists who had participated in the innovative experience of the New York Correspondence Art School.

A wide-ranging investigation of Ray Johnson, considered by critics in the 1960s to be "the most famous unknown artist in New York and a pioneer of performance and the use of written language in visual art. A practice based on the contamination between collage, photography, drawing, performance and written text supported by post. He said “I simply had to accept that for a life necessity I wrote a lot of letters and gave away a lot of material and information, and it was my compulsion. And as I did it, it became history. It's my CV, it's my biography, it's my story, it's my life ". His projects include conceptually elaborate performances that dealt with interpersonal relationships and formal unrest. According to Coco Gordon, “his works are never single settling operations of mail art, but are born from small stories, from encounters with other people, from spontaneous relationships and reflections capable of triggering new contributions and new actions to creative thinking”.

Ray, did not like being called a mail artist so much, but he thought he could create a new "Pre Pop Shop" working group between Black Mountain and Pop Art. According to him, art is life, after all, even the word "Moticos" used very often it derives from the word osmotic, a specific quality characterized by a mutual influence, an exchange between individuals, an interpenetration of ideas, attitudes and cultural realities, in short, a new way of thinking in a decidedly fluid and evolving process that reveals itself in a timely manner by examining the writings and performative actions "Zen Nothings" carried out by the American artist. Today, 27 years after his death, his experimental work from the 1960s onwards is considered by critics to be an integral part of the Fluxus movement and even an original forerunner of American Pop Art.

After this important event, about 500 works in the Gordon Collection in Colorado (USA) will be cataloged and will soon be officially made visible online, in a stable manner for dissemination and consultation purposes at the web startup "Sandro Bongiani Arte Contemporanea" in Salerno. , https://www.sandrobongianivrspace.it/ for appropriate studies and insights into the innovative work done by this important American pre-pop artist.

 

Biography of Ray Johnson (1927-1995)


Born on October 16, 1927 in Detroit, Michigan, his early life included sporadic lectures at the Detroit Art Institute and a summer at Ox-Bow School in Saugatuck, Michigan. In 1945, Johnson left Detroit to attend progressive Black Mountain College in North Carolina. During his three years on the program, he studied with a number of artists, including Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage, and Willem de Kooning. Moving to New York in 1949, Johnson befriends Robert Rauschenberg and Jasper Johns, developing an idiosyncratic form of Pop Art. Over the following decades, Johnson became increasingly engaged in performance and Zen philosophy, merging artistic practice with life. On January 13, 1995, Johnson committed suicide by jumping off a bridge in Sag Harbor, New York, then swimming in the sea and drowning. In 2002, a documentary on the artist's life called How to Draw a Bunny, makes us understand his research work. Today, his works are found in the collections of the National Gallery of Art in Washington, D.C., the Museum of Modern Art in New York, the Walker Art Center in Minneapolis, and the Los Angeles County Museum of Art.

Thanks to the Coco Gordon Archive of Colorado (USA), for allowing the realization of this important European event on Ray Johnson.

 

SANDRO BONGIANI CONTEMPORARY ART

Opening April 30, 2022 h. 18:00

From 30 April 2022 to 30 June 2022

SALERNO

TITLE: "Ray Johnson, Sustainable Marginal Relations One"

PLACE: Sandro Bongiani Vrspace

ADDRESS: Via S. Calenda 105 / D

HOURS: every day from 00.00 to 24.00

CURATORS: Coco Gordon and Sandro Bongiani

TELEPHONE FOR INFORMATION: +39 3937380225

E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com

OFFICIAL WEBSITE: https://www.sandrobongianivrspace.it/

  

Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

domenica 21 novembre 2021

RAY JOHNSON ALL' INSTITUTE OF CHICAGO / November 26, 2021 – March 21, 2022


 

RAY JOHNSON C/O

 

The Art Institute of Chicago

November 26, 2021 – March 21, 2022

 


Ray Johnson c/o brings together more than 200 works from across the artist’s 

multidisciplinarypractice in the most exhaustive exhibition of Johnsoniana 

in over two decades. Presented at the Art Institute, it is organized by Caitlin 

Haskell, Gary C. and Frances Comer Curator, Modern and Contemporary Art, 

with Jordan Carter, associate curator, Modern and Contemporary Art.  

Image: Ray Johnson, Elvis Presley #2, 1956–58. Promised gift of The William S. Wilson Collection of Ray Johnson, The Art Institute of Chicago. 

Text courtesy of The Art Institute of Chicago





giovedì 23 settembre 2021

A CASALMAGGIORE LA MAIL ART A STELLE E STRISCE

 MAIL ART A STELLE E STRISCE


a cura di Ruggero Maggi

opere tratte dal suo Archivio di Arte Postale

Museo Diotti, Casalmaggiore (CR)
dal 26 settembre 2021 al 9 gennaio 2022





Il Comune di Casalmaggiore propone dal 2016 la rassegna annuale Stupor mundi con cui intende divulgare la conoscenza degli aspetti culturali di vari Paesi del mondo. Per il 2021 l’iniziativa ha come protagonisti gli Stati Uniti e in questo contesto il Museo Diotti ha scelto di presentare un nucleo di lavori di mailartisti statunitensi tratti dall'Archivio di Arte Postale dell’artista Ruggero Maggi.

La mostra, intitolata Mail Art a Stelle e Strisce, sarà inaugurata domenica 26 settembre 2021 alle ore 17.00 presso la sala che il Museo ha dedicato da quest’anno in forma permanente alla Mail Art e si colloca in ideale continuità con la mostra internazionale di Mail Art L'Amazzonia deve vivere, anch’essa curata da Ruggero Maggi e tratta dal suo Archivio AMAZON - Archive of artistic works and projects about the Amazonic World, che si concluderà nella stessa giornata.

In occasione dell’inaugurazione, la visita alla mostra sarà possibile per gruppi, con regolamentazione degli accessi, dalle 15.30 alle 18.30. Alle ore 17.00 sono previsti i saluti dell’Assessore alla Cultura e della Direzione del Museo e un intervento del Curatore.

La Mail Art ha avuto ed ha, come noto, una diffusione planetaria, ma senz'altro gli USA sono da sempre il Paese con la più alta presenza al mondo di networkers.
Questo dato di fatto, senza rappresentare alcuna particolare nota di merito, sottolinea però la continua ed incessante “pulsione creativa” che ha sempre contraddistinto questa nazione dalla cultura così multiforme e variegata. Non è quindi un caso che colui che da sempre viene riconosciuto come “padre” dell'Arte Postale sia proprio un artista Fluxus americano: Ray Johnson.
Certo, alcune esperienze precedenti - come il carteggio fra Futuristi con le vibranti cartoline che si spedivano o gli interventi timbrici di Kurt Schwitters, alcune operazioni conceptual-fluxus o il Nouveau Réalisme di Pierre Restany - hanno contribuito alla nascita di questo fenomeno culturale, artistico e sociale ma sicuramente Johnson, con la sua pungente carica ironica, ha tracciato la linea di partenza per ciò che si può definire ora Mail Art.
E parlando di Mail Art statunitense non si possono dimenticare altre figure essenziali come Carlo Pittore, chiamato anche Pittore Euforico (Charles J. Stanley) o John Held Jr. con cui ho condiviso un indimenticabile viaggio in Giappone per realizzare il Progetto Ombra, in memoria degli olocausti nucleari di Hiroshima e Nagasaki, che organizzai nel 1988 supportato da Shozo Shimamoto. John ha realizzato uno dei più importanti archivi di Arte Postale negli USA ed ha al suo attivo vari libri sull'argomento.
Un altro importante archivio USA è quello costituito dalla grande collezione di Crackerjack Kid (Chuck Welch) Smithsonian Artistamp e Mail Art Library presente negli archivi dell’Arte Americana a Washington, D.C.
Da sottolineare anche l'opera di altri irriducibili networkers come Anna Banana (Anne Long) che ha pubblicato Vile, rivista anticipatrice del movimento punk; Bill (Picasso) Gaglione con la sua zine Stampart dedicata ai timbri d'artista; Lon Spiegelman e la sua celebre frase “Non mischiate denaro e Mail Art” (che sottoscrivo pienamente!); Mark Bloch (come dimenticare la sua pan-performance del 1986 nell'utero verde - come la definiva lui - di Villa Fanna a Villorba); Judith Hoffberg con la sua rivista Umbrella; Ken Friedman che nel 1973 organizzò il progetto Omaha Flow Systems; John M. Bennett con la sua ricerca poetico-visiva; Carl T. Chew ed i suoi inconfondibili interventi grafici digitali; Daniel Plunkett e la sua rivista ND prezioso contenitore di info riguardanti il mondo della mail art e della multimedialità in genere; GX Jupitter-Larsen (artista canadese, ma residente da molti anni a Hollywood) ricercatore “aspro e pungente”, soprattutto in ambito sonoro, con i suoi dischi degli anni '70 e '80 su cui aveva inciso il rumore di una puntina che strideva sul disco stesso; Mike Dyar con le sue preziose opere concettuali; The Sticker Dude ed i suoi slogan/timbri; Coco Gordon con le sue performances artistiche ed ecologiche; Honoria con i suoi raffinati disegni, Bern Porter, Buster Cleveland, Tommy Mew, Al Ackerman, Ed F. Higgins III, Cascadia, Richard Meade, Mario Lara, Tim Mancusi, Ginny Lloyd, Alex Torrid Zone Igloo, Mister Fabulous, Mark Rose, Larry Angelo, David Stanley Aponte, Bananafishpost, Michael Bell, C. Mehrl Bennett, Buz Blurr, Beth Bynum, Tim Collapse, Brooke Cooks, Jakima Davis, Mike Dickau, Ex Posto Facto, Jon Foster, Galaxi Verbatim, Ed Giecek, Tony Gonzagto, Brandon Haney, Harley, Hilgart, Steve Howell, Eleanor Kent, Diane Keys, E.L.Kimm, R. Kimm, Ginny Lloyd, Lord Fugue, Lovecraft, Malok, Bob H. Miller, Pjm, Reality Impaired, Josh Ronsen, Kyle Ryan, Colin Scholl, Skooter, Steve Smith, Mark Sonnenfeld, Jenny Soup, D.C. Spaulding, State of Being, Carol Stetser, Stroud, Patricia Tavenner, The Haddock, The Introverted Post, Vision 20x20, Bill Whorrall, Jokie X Wilson.

Lunga vita alla Mail Art!
Ruggero Maggi


MUSEO DIOTTI - via Formis 17 - Casalmaggiore (CR)

MAIL ART A STELLE E STRISCE - a cura di Ruggero Maggi
INAUGURAZIONE  domenica 26 settembre 2021 ore 17
      
Dal 28 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 la visita sarà possibile su appuntamento

Orari | da martedì a venerdì 08.00 - 12.30 | sabato e domenica 15.30 - 18.30
Info | www.museodiotti.it | 0375200416 | info@museodiotti.it





ENG

MAIL ART IN STARS AND STRIPES

curated by Ruggero Maggi
works from his Mail Art Archive

Diotti Museum, Casalmaggiore (CR)

from September 26th, 2021 to January 9th, 2022

 Since 2016, the Municipality of Casalmaggiore has been proposing the annual Stupor mundi review which intends to promote knowledge of various countries cultural aspects around the world. In 2021, the United States are this event's protagonists and thus the Diotti Museum has chosen to present a core of works by American mail artists, taken from the artist Ruggero Maggi's Mail Art Archive.


The exhibition, entitled Mail Art in Stars and Stripes, will be inaugurated on Sunday 26th of September 2021 at 5.00 pm in the room that this year the Museum has permanently dedicated to Mail Art. Moreover, it is in perfect continuity with the international exhibition of Mail Art The Amazon must live, also curated by Ruggero Maggi and taken from his archive AMAZON - Archive of artistic works and projects about the Amazonic Worldwhich will end on the same day.

On the inauguration's occasion, the exhibition visits will be possible for groups with access regulations, from 3.30 to 6.30 pm. At 5.00 pm there will be greetings from the Councilor for Culture and the Management of the Museum and an intervention by the Curator.
Mail Art has had and still has, as we know, a planetary diffusion, but certainly, the USA has always been the country with the highest presence of networkers in the world.
Without representing any specific note of merit, this fact underlines the continuous and incessant “creative impulse” that has always distinguished this nation with its multiform and variegated culture. Therefore, it is not by chance that the one who has always been recognized as the “father” of Mail Art is an American Fluxus artist: Ray Johnson.
Certainly, some previous experiences - such as the correspondence between Futurists with the vibrant postcards they sent each other or the timbral interventions of Kurt Schwitters; some conceptual-fluxus operations or the Nouveau Réalisme of Pierre Restany - contributed to the birth of this cultural, artistic, and social phenomenon, but definitely, Johnson traced the starting line for what can now be defined as Mail Art, with his pungent ironic charge.
Speaking of American Mail Art, we cannot forget other essential figures such as Carlo Pittore also called Pittore Euforico (Charles J. Stanley) o John Held Jr. with whom I shared an unforgettable trip to Japan I organized in 1988 supported by Shozo Shimamoto, in order to realize the Shadow Project in memory of the nuclear holocausts of Hiroshima and Nagasaki. John has created one of the most important archives of Mail Art in the USA and has several books on the subject.
Another important U.S. archive is the large collection of Crackerjack Kid (Chuck Welch) Smithsonian Artistamp and Mail Art Library in the Archives of American Art in Washington, D.C.

Also, notable the work of some other solid networkers such as Anna Banana (Anne Long) whothe work of some other solid networkers such as Anna Banana (Anne Long) who published Vile, a magazine that anticipated the punk movement; Bill (Picasso) Gaglione with his Stampart zine dedicated to artist stamps; Lon Spiegelman and his famous sentence “Don’t mix money and Mail Art” (which I fully subscribe to!); Mark Bloch (how can we forget his pan-performance in 1986 in the green womb - as he called it - of Villa Fanna in Villorba); Judith Hoffberg with her magazine Umbrella; Ken Friedman who in 1973 organized the Omaha Flow Systems project; John M. Bennett with his poetic-visual research; Carl T. Chew and his unique digital graphic interventions; Daniel Plunkett and his ND magazine, a precious container of information about the world of mail art and multimedia in general; GX Jupitter-Larsen (Canadian artist, but living in Hollywood for many years), a “bitter and pungent” researcher, especially in the field of sound, with his records from the ‘70s and ‘80s on which he recorded the sound of a needle squeaking on the record itself; Mike Dyar with his precious conceptual works; The Sticker Dude; Richard Meade; Coco Gordon with his artistic and ecological performances; Honoria with her refined drawings;  Bern Porter, Buster Cleveland, Tommy Mew, Al Ackerman, Ed F. Higgins III, Cascadia, Richard Meade, Mario Lara, Tim Mancusi, Alex Torrid Zone Igloo, Mister Fabulous; Mark Rose, Larry Angelo, David Stanley Aponte, Bananafishpost, Michael Bell, C. Mehrl Bennett, Buz Blurr, Beth Bynum, Tim Collapse, Brooke Cooks, Jakima Davis, Mike Dickau, Ex Posto Facto, Jon Foster, Galaxi Verbatim, Ed Giecek, Tony Gonzagto, Brandon Haney, Harley, Hilgart, Steve Howell, Eleanor Kent, Diane Keys, E.L.Kimm, R. Kimm, Ginny Lloyd, Lord Fugue, Lovecraft, Malok, Bob H. Miller, Pjm, Reality Impaired, Josh Ronsen, Kyle Ryan, Colin Scholl, Skooter, Steve Smith, Mark Sonnenfeld, Jenny Soup, D.C. Spaulding, State of Being, Carol Stetser, Stroud, Patricia Tavenner, The Haddock, The Introverted Post, Vision 20x20, Bill Whorrall, Jokie X Wilson.

Long live the Mail Art!
Ruggero Maggi



DIOTTI MUSEUM - via Formis 17 - Casalmaggiore (CR)

MAIL ART IN STARS AND STRIPES – curated by Ruggero Maggi
INAUGURATION - Sunday 26th of September 2021 at 5.00 pm     

From September 26th, 2021 to January 9th, 2022 visits will be possible with reservation

Opening hours | from Tuesday to Friday 8.00 a.m. - 12.30 a.m. | Saturday and Sunday 3.30 p.m. – 6.30 p.m.
Info |  www.museodiotti.it | 0375200416 |info@museodiotti.it