SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
RAY JOHNSON /
ARCHIVIO COCO GORDON, COLORADO - USA
LEGEND OF THE ELEVEN
SECTIONS RAY JOHNSON OF THE COCO GORDON ARCHIVE
SECTION ONE / PHOTO AND PERFORMANCES - BOOK 1 - 5, SECTION TWO / - RAY JOHNSON TO COCO GORDON - BOOK 5 - 14 SECTION THREE / LETTERS AND CORRESPONDENCE FROM RAY TO COCO - BOOK 14 - 18 SECTION FOUR / WORHS AND COMMUNICATIONS OF COCO TO RAY - BOOK 18 - 25 SECTION FIVE / MEMORIAL RAY JOHNSON WORKS AND COMMUNICATIONS - BOOK 25 - 31 SECTION SIX / RAY WRITINGS FOR HOUSE BOOK - BOOK 31 SECTION SEVEN / COLLABORATVE COLLABORATIONS, WITH ANNOTATIONS BY COCO GORDON - BOOK 31 – 32 SECTION EIGHT / PODCAST RAY JOHNSON AND THE ART OF FRIENDSHIP ART INSTITUTE OF CHICAGO - BOOK 32 – 33 SECTION NINE / RAY JOHNSON BIOGRAPHY - BOOK 33 SECTION TEN / CRITICISM SANDRO BONGIANI’S RAY JOHNSON - BOOK 33 - 34 SECTION ELEVEN / TIMELINE / CHRONOLOGY OF EVENTS RAY JOHNSON - BOOK 34
781
documenti in 11 sezioni e 34 box
Dynamic vision of the interactive itinerary SlideShow 54 minutes
Ray Johnson - Archivio Coco Gordon di Colorado -
USA
L’Archivio Ray
Johnson comprende un ampia raccolta di materiali tra cui, ma non solo,
corrispondenza, mail art, collage, fotografie documentarie, performances, oggetti e cimeli.
Un
ringraziamento speciale va all’artista Coco Gordon e ai diversi collaboratori
che hanno contribuito a realizzare la sezione del sito web dedicato a Ray
Johnson. Sandro Bongiani
Visit: https://www.sandrobongianivrspace.it/ray-johnson-coco-gordon
La Galleria Sandro
Bongiani Arte Contemporanea nata come spazio culturale no-profit, vuole mettere
in discussione il proprio ruolo di spazio culturale indipendente
sostenendo nuovi modi di interagire con
il pubblico e attivando nuove forme di partecipazione e di coinvolgimento con
presenze e progetti interattivi che possano essere condivisi in tempo reale con
il maggior numero di utenti in qualsiasi parte del mondo.
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art
(1962) e a 50 anni esatti (1972) dalla prima e unica mostra in Italia di Ray
Johnson presso la Galleria Schwarz a Milano
con una presentazione di Henry Martin, noi della Sandro Bongiani Arte
Contemporanea di Salerno abbiamo dedicato quasi un intero anno di lavoro a Ray Johnson con cinque mostre interattive e
un progetto internazionale svolte da aprile fino a novembre 2022, in contemporanea
con la 59 Biennale Internazionale di
Venezia 2022.
Inoltre, a 27 anni esatti dalla scomparsa di Ray Johnson (13 gennaio
1995), è stata realizzata
catalogazione e la digitalizzazione online di tutte le opere di Ray presenti
nell’Archivio Coco Gordon di Colorado USA, con oltre 780 documenti tra opere e foto inedite dell’artista americano,
testi, inviti, lettere, opere e riflessioni con i
relativi commenti di Coco Gordon, memorial
e collaborazioni, cronologia degli eventi e testi critici di Sandro Bongiani, archiviati, ognuna per codice numerico per essere più facilmente
consultata, in una utile e significativa presentazione interattiva destinata ad
essere conosciuta e valorizzata da parte degli studiosi per
opportuni studi e approfondimenti sul lavoro innovativo svolto da questo
importante artista pre-pop americano.
L’Archivio Ray Johnson, a
completamento dell’attività in corso, viene presentato ufficialmente e reso visibile permanentemente il 13 gennaio 2023, (giorno e mese della sua dipartita), nella piattaforma web https://www.sandrobongianivrspace.it/, che si affianca con orgoglio e per
importanza all’Archivio americano “Ray Johnson Estate” di New York. Tutto
ciò ci sembra un chiaro esempio di come si può relazionare con l’arte
contemporanea in modo creativo e produrre nuova cultura. Sandro Bongiani
BIOGRAFIA di Ray Johnson 1927 - 1995
Ray Johnson, è stato un personaggio chiave nel movimento della
Pop Art. Primariamente un collagista, è stato anche un precoce performer e un
artista concettuale. Definito nei primi tempi “Il più famoso artista
sconosciuto di New York”, è considerato uno dei padri fondatori e un pioniere dell'uso
della lingua scritta nell'arte visuale. In scena negli anni ' 60, il suo lavoro e
il modo in cui che ha deciso di distribuirlo ha influenzato il futuro dell'arte
contemporanea.
Nato il 16 ottobre 1927
a Detroit, nel Michigan, Johnson ha frequentato il
Black Mountain College sperimentale con Robert Rauschenberg e Cy Twombly. Ray
Johnson era un artista americano noto per la sua pratica innovativa di
Correspondence Art. Una pratica basata su collage,
il suo lavoro combina fotografia, disegno, performance e testo su distanze
geografiche, attraverso la spedizione della posta. I progetti di Johnson
includevano prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di
relazioni interpersonali e disordini psichici. "sono interessato a
cose e cose che si disintegrano o si disgregano, cose che crescono o hanno
aggiunte, cose che nascono da cose e processi del modo in cui le cose mi
accadono realmente", ha detto l'artista. I suoi primi anni di
vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un'estate alla
Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit
per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante
i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra
cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. nel
1948, trascorse un po’ di tempo creando arte astratta e poi approdando al Dada
con suoi collage che incorporano frammenti di fumetti, pubblicità e figure di
celebrità. Johnson spesso rifiutava di partecipare a mostre in
galleria e ha preferito creare una rete di
corrispondenti di mailing e un nuovo modo di fare arte. Questo metodo di
diffusione dell’arte divenne noto come la corrispondenza School di New York e
ampliato per includere eventi improvvisati e cene. Trasferitosi
a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper
Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni
successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia
Zen, fondendo assieme la pratica artistica con la vita. Nel
1995 Ray Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag
Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Le
circostanze in cui è morto sono ancora poco chiare. Nel
2002, un documentario sulla vita dell'artista chiamato How to Draw a
Bunny, ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue
opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington,
D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di
Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art. In questi ultimi
anni tutto il suo lavoro sperimentale è stato rivalutato dalla critica come
anticipatore della Pop Art e persino dell’arte comportamentale americana.