Grande mostra
personale di Ray Johnson (1927-1995).
Sandro Bongiani Arte Contemporanea è
lieta di inaugurare in contemporanea con la 59.
Biennale Internazionale di Venezia 2022 la mostra personale dal titolo: “Ray Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One” a cura di
Sandro Bongiani con opere originali ancora inedite facenti parte della
Collezione dell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA). Una
collaborazione tra Ray Johnson e Coco Gordon durata oltre un ventennio
di contatti e assidue frequenze, dagli anni 70 fino al 1995, anno della sua
dipartita, collaborando attivamente assieme in interessanti scambi creativi che
secondo noi era doveroso far conoscere.
Sandro
Bongiani Arte Contemporanea è lieta di inaugurare in contemporanea con la
59. Biennale Internazionale di Venezia
2022 la mostra personale dal titolo: “Ray Johnson, Relazioni marginali
sostenibili / One” a cura di Sandro Bongiani con opere originali ancora
inedite facenti parte della Collezione dell’Archivio Coco Gordon di Colorado
(USA). Una collaborazione tra Ray Johnson e Coco Gordon durata oltre un
ventennio di contatti e assidue frequenze, dagli anni 70 fino al 1995, anno
della sua dipartita, collaborando attivamente assieme in interessanti scambi
creativi che secondo noi era doveroso far conoscere.
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) e a 50 anni esatti (1972) dalla prima e forse unica mostra in Italia e in Europa di Ray Johnson presso la Galleria Schwarz a Milano di Arturo Schwarz, con una presentazione di Henry Martin, ritorna in Italia un importante evento dell’artista americano con 160 opere originali tra elaborazioni grafiche, progetti, foto dell’artista, performance e testi ancora inediti raccolti nel corso di oltre un ventennio di collaborazioni tra Ray Johnson e Coco Gordon, presenti ora nell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA) e con 24 opere “add to & return” in appendice di vari periodi di lavoro creati da artisti che avevano partecipato all’esperienza innovativa della New York Correspondence Art School.
Una indagine su Ray Johnson ad ampio raggio, considerato dalla critica negli anni 60’ per essere “il più famoso artista sconosciuto di New York e un pioniere della performance e dell'uso della lingua scritta nell'arte visuale. Una pratica basata sulla contaminazione tra collage, fotografia, disegno, performance e testo scritto avvalorato attraverso l’invio postale. Diceva “ho semplicemente dovuto accettare che per una necessità di vita ho scritto molte lettere e dato via molto materiale e informazioni, ed è stata una mia compulsione. E mentre l'ho fatto, è diventato storia. È il mio curriculum, è la mia biografia, è la mia storia, è la mia vita”. I suoi progetti includono prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali e disordini formali. Secondo Coco Gordon, “i suoi lavori non sono mai singole operazione assestanti di mail art, ma nascono da piccole storie, da incontri con le altre persone, da relazioni e riflessioni spontanee capaci di innescare nuovi apporti e nuove azioni al pensero creativo”.
Ray, non amava tanto essere chiamato un mail artista, ma pensava di poter creare un nuovo gruppo di lavoro “Pre Pop Shop” tra Black Mountain e Pop Art. Secondo lui l’arte è vita, del resto, anche la parola “Moticos” utilizzata molto spesso deriva dalla parola osmotic, una specifica qualità caratterizzata da una reciproca influenza, uno scambio fra individui, una compenetrazione di idee, atteggiamenti e realtà culturali, insomma, un nuovo modo di pensare in un processo decisamente fluido e in evoluzione che si rivela in modo puntuale esaminando gli scritti e le azioni performative “Zen Nothings” svolte dall’artista americano. Oggi a distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in poi è considerato dalla critica parte integrante del movimento Fluxus e persino originale anticipatore della Pop Art americana.
Dopo questo importante evento verrà fatta la catalogazione circa 500 opere presenti nella Collezione Gordon di Colorado (USA) che presto verranno ufficialmente rese visibili anche online, in modo stabile a scopo divulgativo e di consultazione presso la startup web “Sandro Bongiani Arte Contemporanea” di Salerno, https://www.sandrobongianivrspace.it/ per opportuni studi e approfondimenti sul lavoro innovativo svolto da questo importante artista pre-pop americano.
Biografia di Ray Johnson (1927-1995)
Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, i suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un'estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo insieme la pratica artistica con la vita. Il 13 gennaio 1995 Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Nel 2002, un documentario sulla vita dell'artista chiamato How to Draw a Bunny, ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.
Si ringrazia l’Archivio Coco Gordon del Colorado (USA), per aver permesso la realizzazione di questo importante evento europeo su Ray Johnson.
SANDRO BONGIANI ARTE
CONTEMPORANEA
Opening 30 aprile 2022 h. 18:00
Dal 30 aprile 2022 al 30 giugno
2022
SALERNO
TITOLO: “Ray
Johnson, relazioni marginali sostenibili One”
LUOGO: Sandro
Bongiani Vrspace
INDIRIZZO: Via
S. Calenda 105/D
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
CURATORI:
Coco Gordon e Sandro Bongiani
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: https://www.sandrobongianivrspace.it/
Great solo exhibition of Ray Johnson (1927-1995).
SANDRO BONGIANI
CONTEMPORARY ART
Sandro Bongiani Contemporary Art is pleased to inaugurate at the same time as the 59th International Biennale of Venice 2022 the solo exhibition entitled: "Ray Johnson, Sustainable Marginal Relations / One" curated by Sandro Bongiani with original works still unpublished from the collection of 'Coco Gordon Archive of Colorado (USA). A collaboration between Ray Johnson and Coco Gordon lasted over twenty years of contacts and assiduous frequencies, from the 70s to 1995, the year of his death, actively collaborating together in interesting creative exchanges that in our opinion it was necessary to make known.
60 years after the birth of Mail Art (1962) and exactly 50 years (1972) from the first and perhaps only exhibition in Italy and in Europe by Ray Johnson at the Galleria Schwarz in Milan by Arturo Schwarz, with a presentation by Henry Martin , an important event by the American artist returns to Italy with 160 original works including graphic elaborations, projects, photos of the artist, performances and still unpublished texts collected over more than twenty years of collaborations between Ray Johnson and Coco Gordon, now present in the 'Coco Gordon Archive of Colorado (USA) and with 24 “add to & return” works as an appendix of various periods of work created by artists who had participated in the innovative experience of the New York Correspondence Art School.
A wide-ranging investigation of Ray Johnson, considered by critics in the 1960s to be "the most famous unknown artist in New York and a pioneer of performance and the use of written language in visual art. A practice based on the contamination between collage, photography, drawing, performance and written text supported by post. He said “I simply had to accept that for a life necessity I wrote a lot of letters and gave away a lot of material and information, and it was my compulsion. And as I did it, it became history. It's my CV, it's my biography, it's my story, it's my life ". His projects include conceptually elaborate performances that dealt with interpersonal relationships and formal unrest. According to Coco Gordon, “his works are never single settling operations of mail art, but are born from small stories, from encounters with other people, from spontaneous relationships and reflections capable of triggering new contributions and new actions to creative thinking”.
Ray, did not like being called a mail artist so much, but he thought he could create a new "Pre Pop Shop" working group between Black Mountain and Pop Art. According to him, art is life, after all, even the word "Moticos" used very often it derives from the word osmotic, a specific quality characterized by a mutual influence, an exchange between individuals, an interpenetration of ideas, attitudes and cultural realities, in short, a new way of thinking in a decidedly fluid and evolving process that reveals itself in a timely manner by examining the writings and performative actions "Zen Nothings" carried out by the American artist. Today, 27 years after his death, his experimental work from the 1960s onwards is considered by critics to be an integral part of the Fluxus movement and even an original forerunner of American Pop Art.
After this important event, about 500 works in the Gordon Collection in Colorado (USA) will be cataloged and will soon be officially made visible online, in a stable manner for dissemination and consultation purposes at the web startup "Sandro Bongiani Arte Contemporanea" in Salerno. , https://www.sandrobongianivrspace.it/ for appropriate studies and insights into the innovative work done by this important American pre-pop artist.
Biography of Ray Johnson (1927-1995)
Born on October 16, 1927 in Detroit, Michigan, his early life included sporadic lectures at the Detroit Art Institute and a summer at Ox-Bow School in Saugatuck, Michigan. In 1945, Johnson left Detroit to attend progressive Black Mountain College in North Carolina. During his three years on the program, he studied with a number of artists, including Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage, and Willem de Kooning. Moving to New York in 1949, Johnson befriends Robert Rauschenberg and Jasper Johns, developing an idiosyncratic form of Pop Art. Over the following decades, Johnson became increasingly engaged in performance and Zen philosophy, merging artistic practice with life. On January 13, 1995, Johnson committed suicide by jumping off a bridge in Sag Harbor, New York, then swimming in the sea and drowning. In 2002, a documentary on the artist's life called How to Draw a Bunny, makes us understand his research work. Today, his works are found in the collections of the National Gallery of Art in Washington, D.C., the Museum of Modern Art in New York, the Walker Art Center in Minneapolis, and the Los Angeles County Museum of Art.
Thanks to the Coco
Gordon Archive of Colorado (USA), for allowing the realization of this
important European event on Ray Johnson.
SANDRO BONGIANI CONTEMPORARY ART
Opening April 30, 2022 h. 18:00
From 30 April 2022 to 30 June 2022
SALERNO
TITLE: "Ray Johnson, Sustainable Marginal Relations One"
PLACE: Sandro Bongiani Vrspace
ADDRESS: Via S. Calenda 105 / D
HOURS: every day from 00.00 to 24.00
CURATORS: Coco Gordon and Sandro Bongiani
TELEPHONE FOR INFORMATION: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
OFFICIAL WEBSITE: https://www.sandrobongianivrspace.it/
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