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venerdì 17 giugno 2022

A Genova nelle sale di Porta Siberia al Porto Antico, 500 artisti italiani in una rassegna dedicata alla figura dell'angelo.

 



500 artisti italiani in una rassegna dedicata alla figura dell'angelo in programma a Genova nelle sale di Porta Siberia al Porto Antico fino al dicembre del 2022


Dopo la mostra realizzata a Monza nel dicembre del 2017 al Serrone della Villa Reale di Monza e ne l 2019 al Museo di S. Maria della Scala a Siena la rassegna "Casa degli Angeli"  a cura del critico Daniele Crippa  viene presentata ora nelle sale di Porta Siberia al Porto Antico a Genova visibile fino a dicembre del 2022.


 

L’esposizione d'arte “Casa degli Angeli” dedicata alla figura dell'angelo, nata da un’idea del critico d’arte Daniele Crippa che ha commissionato ad illustri esponenti del panorama artistico contemporaneo la realizzazione di mattonelle della dimensione di cm 20X20 raffiguranti figure angeliche. 

Più di cinquecento artisti italiani, da Gillo Dorfles a Giosetta Fioroni, da Elio Marchegiani fino a Mimmo Paladino hanno risposto all’invito di Crippa producendo la propria visione angelica. La mostra la "Casa degli Angeli" consolida attraverso l'arte lo storico legame tra Italia e Argentina, dove tra il 2002 e il 2005 nacque la Iglesia de los Angeles edificata ex novo nell'estancia argentina El Milagro, vicino a Salta: una nuova cittadella, progettata nel rispetto delle tradizioni locali e dell'ambiente circostante. Il critico d'arte e presidente del Museo del Parco di Portofino Daniele Crippa pensò fosse importante per la comunità indigena di tradizioni cristiane, fondarvi una chiesa e chiese agli artisti che conosceva di realizzare un'opera raffigurante un angelo, ora esposte a Genova.

"Ciascuna immagine è stata trasferita da maestranze del luogo in piastrelle delle dimensioni di 20 per 20 centimetri per decorare le pareti della chiesa - spiega Crippa -. Si è venuto così a creare una sorta di gemellaggio artistico tra Italia e Argentina, che ora viene rafforzato con l'esposizione a Genova, di tutte le opere originali nella Casa degli Angeli". "Gli spazi di Porta Siberia al Porto Antico, ospitano un'opera collettiva unica, nata dalla sensibilità del critico d'arte Daniele Crippa e da un "lascito" spirituale di Papa Giovanni Paolo II - sottolinea l'assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso -. Fu il Santo Padre, infatti, a permettere la costruzione de La Iglesia de los Angeles in Argentina".

L’allestimento accompagna il visitatore in un viaggio teso ad approfondire l’importanza dei messaggeri divini nella cultura contemporanea. Si tratta di una esposizione davvero unica nel suo genere, che offre la possibilità di conoscere meglio quell’eterno territorio che esiste tra terra e cielo. Una grande opera collettiva, testimonianza tangibile di un rinnovato incontro tra arte e spiritualità.  L’angelo – ha  ricordato Crippa – è presente nelle tre grandi religioni monoteiste. Questa mostra vuole essere un abbraccio collettivo simbolico con tutte>>. L’allestimento accompagna così il visitatore in un viaggio teso ad approfondire l’importanza dei messaggeri divini nella cultura contemporanea. Si tratta di una esposizione unica nel suo genere, una grande opera collettiva, testimonianza tangibile di un rinnovato incontro tra arte e spiritualità.

Siamo di fronte a un grande progetto culturale che riscopre e fa rivivere i valori originali dell’arte. La mostra è accompagnata dal volume Angeli & Artisti nella Iglesia de los Angeles pubblicato da Bellavite Editore. 

La “Casa degli Angeli” è realizzata grazie al sostegno di Porto Antico, Regione Liguria, Città di Genova e sotto l’Alto Patrocinio morale di Arzobispado de Salta-Argentina, Gobierno de la Provincia de Salta, Ministero de Cultura y Turismo dell’Argentina, Repùblica Argentina, Embajada de Italia de Buenos Aires, Istituto Italiano di Cultura in Buenos Aires. 

Porta Siberia, in occasione degli ultimi restauri, gli spazi interni grazie all’intervento dell’Architetto Renzo Piano sono stati destinati a manifestazioni culturali di esposizioni d’arte moderna e contemporanea.                                      




La Chiesa degli Angeli

Da poco completata, è stata voluta da Daniele Crippa, critico d’arte e presidente del Museo del Parco di Portofino, dove è ospitata una collezione di opere dei maggiori artisti internazionali contemporanei. A Salta, nel nord del Paese che ha dato i natali a Papa Francesco, ha fondato una quindicina di anni fa una nuova cittadella, nel pieno rispetto delle tradizioni locali e dell’ambiente circostante. Ha anche pensato che fosse importante per la comunità indigena, di tradizioni cristiane, fondare una chiesa. Infine ha chiesto a numerosi artisti che ha conosciuto nel corso del suo lavoro di realizzare un’opera raffigurante un angelo. Sottolineare il culto degli angeli e la loro importanza nella pittura e nelle varie forme espressive significa anche celebrare l’amicizia che nasce dal sapersi tutti amati e protetti dai custodi delle nostre vite. Grazie al ruolo fortemente iconico che hanno nell’immaginario di tutti in tutto il mondo, indipendentemente dalla cultura di appartenenza, queste figure inviano ancora oggi note di fratellanza. Nell’estancia El Milagro nel nord est argentino, immerso in un clima sub-tropicale ed in una natura incontaminata e selvaggia, si è sviluppato un nuovo fulcro religioso di aggregazione. In questo contesto è nata l’iniziativa alla base di questo libro: decorare la nuova chiesa, bianca ed immacolata, con una copertura policroma applicata su tutta la superficie delle pareti interne, formata da oltre 1000 piastrelle. Hanno partecipato tantissimi artisti: ognuno di loro ha realizzato un angelo, interpretandolo secondo la sua creatività. Ogni angelo è stato riprodotto su di una piastrella dagli allievi della Fondazione, per andare a decorare la chiesa. Il libro è una raccolta di tutte queste immagini.  
                                                                                                     


Opera di Marco Lodola




Opera di Mimmo Paladino




Opera di  Giovanni  Bonanno, Volo, tempera  cm. 20x20, 2009



La mostra, visitabile con il biglietto di ingresso del museo, è corredata dal volume Angeli & Artisti nella Iglesia de los Angeles pubblicato da Bellavite Editore. Angeli & Artisti  è realizzata grazie al sostegno dell'Alto Patrocinio Morale di Arzobispado de Salta – Argentina, Gobierno de la Provincia de Salta, Ministerio de Cultura y Turismo, República Argentina, Embajada de Italia – Buenos Aires, Istituto Italiano di Cultura – Buenos Aires.



Il Catalogo della Rassegna


La mostra è accompagnata dal volume Angeli & Artisti nella Iglesia de los Angeles pubblicato da Bellavite Editore, ISBN: 978-88-7511-264-6; Pagine: 600; Formato: 225x225 mm; Prezzo: 48:00. Nell’estancia El Milagro nel nord est argentino, immerso in un clima sub-tropicale ed in una natura incontaminata e selvaggia, si è sviluppato un nuovo fulcro religioso di aggregazione. In questo contesto è nata l’iniziativa alla base di questo libro: decorare la nuova chiesa, bianca ed immacolata, con una copertura policroma applicata su tutta la superficie delle pareti interne, formata da oltre 1000 piastrelle. Hanno partecipato tantissimi artisti: ognuno di loro ha realizzato un angelo, interpretandolo secondo la sua creatività. Ogni angelo è stato riprodotto su di una piastrella dagli allievi della Fondazione, per andare a decorare la chiesa. Il libro è una raccolta di tutte queste immagini.

    www.iglesiadelosangeles.com                      Sandro  Bongiani   



INFO: www.iglesiadelosangeles.com 
DOVE: Porto Antico di Genova: Porta Siberia. 
L’ingresso principale: Mura del Molo 
INAUGURAZIONE 25 Maggio 2022 alle ore 18 
 ORARI: da Giovedì a Domenica - dalle 11 alle 18. 
 Ticket di ingresso: € 7,00 – ridotti € 5,00

Musei di Genova 
MUSEO DEL PARCO - Centro  Internazionale di Scultura all'aperto - Portofino.




Oltre Cinquecento artisti del nostro tempo per uno stuolo di angeli.
Mostra segnalata da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno




giovedì 18 giugno 2020

Focus Genova 2020 / ARMIDA GANDINI - Gustose e dolcissime



Armida Gandini
Gustose e dolcissime
a cura di Caterina Gualco





Gustose e dolcissime è il titolo della personale di Armida Gandini che la galleria UNIMEDIAMODERN di Caterina Gualco presenta in occasione dell’evento Focus Genova. Arte in centro - ARTEAM CUP 2020. La mostra  prevede l’esposizione di due recenti progetti dell’artista, il video Pulses e le sculture vitree Gustose e Dolcissime, in stretto dialogo “le une come fonte scaturite dall’altro” 1Pulses rielabora il dettaglio della Madonna piangente del Trittico dei sette sacramenti di Rogier van der Weyden e persegue l'obiettivo di enfatizzare la luminosità dei riverberi delle 8 lacrime che scorrono sul suo viso: la luce, intermittente come se mossa da pulsazioni irregolari, evoca una costellazione sul viso della Vergine. 
Il gruppo scultoreo - 8 pezzi in vetro pieno realizzati presso la vetreria Zanetti di Murano – si è sviluppato in seguito come la materializzazione delle  lacrime che scorrono nel tempo. Goccia dopo goccia, si concretizzano per accrescimento concentrico trasformandosi in volumi plastici nello spazio. 
L’installazione che ne deriva invita a riflettere sul concetto di post-produzione, sulla struttura dell’immagine e sul ruolo della luce nei processi percettivi.
 
1Dal testo in catalogo di Piero Cavellini (Focus Genova. Arte in centro, Vanillaedizioni 2020)
Il titolo dell’installazione è tratto da Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes: “Stando a Michelet, San Luigi si affliggeva per il fatto di non aver ricevuto il dono delle lacrime; una volta sentì le lacrime scendergli dolcemente sul volto ed esse “gli parvero gustose e dolcissime, non solo al cuore ma anche alla bocca”.

 

26 giugno 2020 - 25 luglio 2020
Armida Gandini
Gustose e dolcissime
a cura di Caterina Gualco
 
Venerdì 26 giugno 2020
Open day
dalle h.12.00 alle 20.00
Apertura della mostra in osservanza alle norme vigenti
E’ gradita prenotazione - 010 2758785


    UnimediaModern Contemporary art

    Orari di apertura:
    Da martedì a sabato 15.30-19.30

    Altri orari su appuntamento
    info@unimediamodern.it




Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

mercoledì 27 febbraio 2019

APPUNTAMENTI TRA ARTE E POESIA VISIVA / MAURO MOLINARI




Mauro Molinari / Tra Arte e Poesia Visiva


SATURA - Palazzo Stella, Genova
Centro per la promozione e la diffusione delle arti

SATURA 1994-2019
A cura di Mario Napoli

IERI, OGGI, DOMANI

UN PERCORSO INEDITO TRA OPERE SCELTE DI OLTRE 130 ARTISTI,  TRA CUI   IMPORTANTI NOMI DELL’ARTE LIGURE E NAZIONALI   INVITATI A PARTECIPARE A TALE EVENTO.




La visione che ha Mauro Molinari è tutta improntata a svelare gli strani intrecci tra memoria e tempo in una sorta di struttura compositiva decisamente fluida, impalpabile, sfuggente dove la leggerezza dell’apparire convive con la provvisorietà  e inconsistenza di un momento lievemente sospeso. Le sue rappresentazioni “a-temporali”  smantellano la consueta logica di una narrazione e prospettano una visione quando mai  duttile, frammentata, in-oggettiva,  carica di momenti diversi che  s’intersecano e convivono contraddicendo la consueta e normale  rappresentazione conseguente di un racconto. In Molinari i ricordi diventano  frammenti di poesia sospesa e le presenze lacerti di un vivere alienato e illogico  che caratterizza l’uomo contemporaneo,  in cui tutto è possibile in un succedersi di eventi e accadimenti in divenire altamente evocativi e poetici.   Sandro  Bongiani



Mauro Molinari è nato a Roma e vive e lavora a Velletri.
La sua lunga ricerca artistica è contrassegnata da cicli diversi, come quelli dedicati alla pittura scritta, alla poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi tessili, e in ultimo, al racconto di figure. Su questi ed altri temi ha prodotto tele, carte e tavole, oggetti e sculture dipinte, grandi installazioni.

giovedì 7 dicembre 2017

UnimediaModern Contemporary Art / Geoffrey Hendricks' Exhibition "More Than 100 Skies"



Venerdì 15 dicembre 2017
ore 18:30

UnimediaModern




Non posso dare una descrizione semplice della relazione tra il cielo e il lavoro di Geoffrey sul cielo. Non esiste una spiegazione semplice per questo. Per esempio, il cielo non è il « soggetto » del lavoro. I suoi acquarelli non hanno affatto come soggetto il cielo. Piuttosto tale lavoro mi induce a indagare che cosa il cielo stesso voglia significare. Questo lavoro non offre alcuna risposta, presume invece che la si abbia già. O che finiremo per ricordarcela. Oppure che lo sforzo del ricordare abbia un forte significato in sè.
Henry Martin
"100 cieli"

 
I can’t give any simple description of the relationship of the sky to Geoffrey’s “sky work.” There is no simple name for it. The sky is not, for example, his “subject.” It’s not at all that his watercolors are about the sky. It’s rather that part of what the work does for me is to make me ask what the sky itself is about. The work doesn’t offer any answers. It pre­sumes that we already know. Or that we will finally be able to remember. Or that there’s an enormous significance simply in the effort of trying to remember.
Henry Martin
“100 Skies”

 
 
UnimediaModern Contemporary art
Palazzo Squarciafico
Piazza Invrea 5b, Genova, Italia
010 2758785
info@unimediamodern.com

giovedì 17 settembre 2015

LA Spezia / LIGHT MATTERS. Questioni di luce




LA SPEZIA – Giovedì  17 settembre 2015, alle ore 18 presso le sale espositive della Palazzina delle Arti della Spezia (Via del Prione, 234) inaugura la mostra internazionale LIGHT MATTERS. Questioni di luce nata da un’idea dell’artista Alessio Guano con un progetto che ha ottenuto l’importante riconoscimento del patrocinio UNESCO.

L’evento è stato realizzato in stretta sinergia con l’Assessorato alla Cultura del Comune della Spezia ed i Servizi Culturali della città. L’esposizione, curata da Tiziana Clara Luisi, è realizzata con la collaborazione di Atelier97 e la Galleria Il Gabbiano Arte Contemporanea e vede la partecipazione di artisti americani, europei, asiatici e mediorientali. 

In occasione dell’Anno Internazionale della Luce, proclamato dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite, cento artisti hanno realizzato altrettante opere d’arte che andranno a dar corpo alla mostra..
Ciascuno di loro ha giocato con il tema della luce realizzando i lavori più disparati, con materiali spesso innovativi, attraverso ogni forma d’arte contemporanea dalla pittura alla scultura, dalla grafica alla video arte e all'installazione.

Alessio Guano, efficacemente precisa che la mostra “ vuole promuovere e diffondere la cultura e le conoscenze sulle tecnologie basate sulla luce proponendosi come un evento che coinvolge nazioni e culture diverse per far scoprire o riscoprire il ruolo centrale della luce nel mondo dell’arte contemporanea”.

Il concetto di luce  –  che ha svolto un ruolo fortemente simbolico nelle culture di ogni tempo  –   porta in sé una moltitudine di significati e bene si presta ad essere declinato nei più svariati ambiti: scientifico e tecnologico, ma – attivando il processo che ci permette di vedere ciò che ci circonda –   anche artistico; attraverso le epoche storiche è stato per molti secoli utilizzato per spiegare l'energia primordiale e la divinità, il soprannaturale, diventando quasi un sinonimo di tali nozioni.
La mostra è accompagnata da un catalogo in formato digitale con testi di Luca Basile, Tiziana Clara Luisi e Marzia Ratti; progetto grafico editoriale di Alessio Guano.

 


ARTISTI in mostra: Josè Alcade, Italo Anderson, Fernando Andolcetti, Andreina Argiolas, Alberto Barli, Alessandra Baruzzo, Giulio Benatti, Maria Berenato, Vanda Bertocchi, Giancarlo Bertoncini, Marco Bevilacqua, Umberto Binetti, Giovanni Bonanno, Norbert Breitenstein, Marco Bruno, Alfonso Caccavale, Virginia Cafiero, Carlo Canè, Vito Capone, Bruno Cassaglia, Daniela Cesino, Cosimo Cimino, Valentina Colella, Cobàs, Daniela Cresci, Pál Csaba, Gian Luca Cupisti, Davidd D’Addario, Luca Dal Vignale, Juan Lopez De Ael, Carlo Delli, Michele De Luca, Pino De Luca, Valeria De Simone, Beatrice Donin, Cinzia Farina, Sergio Fassan, Chiara Fassari, Luc Fierens, Mariano Frare, Antonio Garay, Silvia Garzonotti, Maria Silvia Gazzarini, Nella Giambarresi, Anna Maria Giarrizzo, Gloria Giuliano, Claudio Greco, Marcella Grossi, Alessio Guano, Giuseppe Gusinu, Carl Heyward, Enrico Imberciadori, Emwan Kulpherk, Beltran Laguna, Michele Lambo, Carolina Lampitelli, Bruno Larini, Alfonso Lentini, Leona K., Alexander Limarev, Petra Lorenz, Ruggero Maggi, Maria Luisa Malerba, Alessio Manfredi, Rodolfo Mantovani, Carmelo Marchese, Martina Marini Misterioso, Andrea Mattiello, Beppe Mecconi, Monica Michelotti, Graziella Mori, Monika Mori, Maya Lopez Muro, Riri Negri, Walter Paganuzzi, Ester Pasqualoni, Virginia Patrone, Barbara Pece, Giuseppe Pellegrino, Nicola Perucca, Ettore Pinelli, Mirella Raggi, Raisa, Antonio Raucci, Paola Repiccioli, Sandra Rosa, Vincenzo Russo, Salvatore Salamone, Massimo Salvoni, Rosa Maria Santarelli, Emanuele Sartori, Sergio Scantamburlo, Danilo Sergiampietri, Roberta Signani, Renata Solimini, Alberto Sordi, Daniela Spaggiari, Franco Spena, Vittorio Sopracase, Giovanni e Renata Strada, Nicoletta Testi, Hilal Tursoluk, Roberto Vendasi, Giovanni Viola, Darko Vulic.





martedì 1 settembre 2015

PALAZZO DUCALE / In arrivo a Genova i festeggiamenti per l’80°compleanno di S.S. Tenzin Gyatso.





Dal 1° al 6 settembre 2015
Palazzo Ducale (Sala del Munizioniere, cortile maggiore)
Piazza Matteotti 9 - Genova
Inaugurazione: martedì 1° settembre ore 18:00



Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet , il 6 luglio 2015 ha compiuto 80 anni.
Oggi il Dalai Lama non è soltanto la massima autorità spirituale del popolo tibetano, ma anche un punto di riferimento etico, morale, culturale e spirituale fondamentale per decine di milioni di persone in tutto il mondo.
Come omaggio all’opera di questo testimone spirituale del nostro tempo (Premio Nobel per la Pace nel 1989 ), tre realtà diverse ma complementari - Fpmt, Comitato Padiglione Tibet e Progetto Eredità del Tibet - hanno dato vita al Comitato Anno del Dalai Lama, per dedicare a S.S. l’anno tibetano 2142 (iniziato il 19 febbraio 2015 e che terminerà l’8 febbraio 2016).

A Genova, dal 1° al 6 settembre, a Palazzo Ducale , è prevista una serie di eventi in collaborazione con il Centro Drol-kar Sabsel Thekchog Ling.
Martedì 1° settembre, alle ore 11, conferenza stampa presso Palazzo Ducale; apertura al pubblico alle ore 18.
Mercoledì 2 settembre ore 17.30 presentazione del libro “Tulku le incarnazioni mistiche del Tibet” (foto di Giampietro Mattolin testi di Piero Verni )
Le varie attività avranno i seguenti orari:
da mercoledì 2 a venerdì 4, ore 15/19
sabato 5, dalle 11 alle 20
domenica 6, dalle 11 alle 18

Il tema centrale dell’avvenimento genovese sarà la costruzione di un mandala di polveri di marmo colorate (a cura dei monaci del monastero di Gaden Jangtse), che rappresenta l’impermanenza insita nelle leggi dell’Universo buddhista. Questa preziosa opera verrà poi dissolta nell’acqua al termine dell’evento (domenica 6, ore 18).

Il mandala sarà il contenitore metaforico, nonché il supporto di iniziative artistico–culturali di vario genere:
. l’evento d’arte contemporanea Padiglione Tibet presentato recentemente a Venezia, Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima.
Padiglione Tibet - il padiglione per il paese che non c’è – progetto ideato e curato da Ruggero Maggi per il Comitato Padiglione Tibet, si pone l’obiettivo di far incontrare la sensibilità della cultura contemporanea occidentale con quella tibetana e di coinvolgere il sistema Arte per non far dimenticare la realtà dell'universo tibetano. Proponendo installazioni di forte impatto emozionale e coinvolgendo artisti del mondo della pittura, tra cui Gillo Dorfles e il Premio Nobel Dario Fo, della scultura, della performance, del video e della musica, dal 2011, anno della sua realizzazione come evento parallelo alla Biennale di Venezia, Padiglione Tibet ha creato un ponte sensibile tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale e un luogo fisico, reale e tangibile di incontro tra le differenti anime che lo compongono: artistica, sociale e culturale, religiosa. La terza edizione di Padiglione Tibet è all'insegna dell'ombrello icona della rivolta degli studenti di Hong Kong verso il governo centrale di Pechino, ma anche uno degli otto simboli di buon auspicio presenti nello stupa (simbolo della natura della mente), secondo il grande veicolo (Mahayana) della compassione e della saggezza illimitati. L'ombrello, emblema quindi di protezione e di protesta, è divenuto contenitore e supporto degli interventi artistici e di video arte che hanno reso possibile una grande installazione corale con ombrelli-opere dedicate al Tibet, alla sua spiritualità, ai suoi simboli e alla sua marcia verso la libertà. La libertà è come un'opera d'arte… va creata, plasmata, modellata.
Artisti PADIGLIONE TIBET 2015: Piergiorgio Baroldi, BAU, Carla Bertola - Alberto Vitacchio, Giorgio Biffi, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Pino Chimenti, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma - Gennaro Ippolito, Giglio Frigerio - Fabrizio Martinelli, Ivana Geviti, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Oronzo Liuzzi - Rossana Bucci, Silvia Mariani - Christine Davis, Gianni Marussi - Alessandra Finzi, Fernando Montà, Lorenza Morandotti - Francesco Maglia snc, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Tiziana Priori - Simonetta Chierici, Roberto Scala - Bruno Cassaglia, Anna Seccia, Lucia Spagnuolo, Roberto Testori, Micaela Tornaghi.
Video arte: Francesca Lolli, Marco Rizzo.

. proiezioni di film, esposizioni di fotografie, conferenze
. presentazione del libro “Tulku, le incarnazioni mistiche del Tibet”
I tulku sono quei maestri spirituali che scelgono di ritornare nel mondo, esistenza dopo esistenza, per essere di aiuto agli esseri viventi. La tradizione di queste reincarnazioni mistiche è una caratteristica peculiare del Buddhismo Vajrayana, la forma dell’insegnamento del Buddha diffusa in Tibet, regione himalayana e Mongolia. Profondamente radicata nelle culture di questi Paesi, fuori però dall’universo tibetano questa usanza è stata spesso fraintesa. Scopo di “Tulku, le incarnazioni mistiche del Tibet” è quello di fornire al lettore, attraverso un linguaggio semplice e chiaro, un quadro esauriente di cosa effettivamente sia la tradizione dei tulku e di come interagisca con le società nelle quali è presente. Grazie anche alle numerose interviste concesse agli autori dal Dalai Lama e da altri importanti lama buddhisti, questo libro ricostruisce la storia, l’orizzonte religioso ed etnico, l’attuale condizione e il futuro di questa fondamentale componente della civiltà tibetana. Di particolare interesse inoltre, i capitoli dedicati alla vita del VI Dalai Lama (il più eterodosso di tutto il lignaggio) e all’infanzia dell’attuale quattordicesima reincarnazione, prima che venisse riconosciuta e insediata a Lhasa in qualità di massima autorità del Tibet. Da segnalare infine come dalle pagine di questo volume (sia grazie al testo sia all’imponente apparato fotografico di cui si avvale) emerga anche una nitida immagine del Tibet e dei luoghi in cui i tulku esercitano la loro funzione spirituale.

Infine, per cercare di fornire un quadro realistico e articolato della civiltà tibetana nel suo complesso, alcuni artisti e artigiani hanno formato un gruppo di 14 persone (pittori di tangka, esperti dell’intarsio ligneo, tessitori di tappeti e scultori) in grado di allestire un evento di tre giorni nel corso del quale produrre le loro opere d’arte e consentire quindi al pubblico di seguire, momento per momento, le varie fasi della lavorazione.
Si tratta di un esperimento unico, mai tentato prima d’ora in Italia, che potrà rendere l’incontro con questi importanti aspetti della civiltà tibetana, un’esperienza viva e concreta.

Per informazioni:
Stefano Antichi: annodeldalailama@gmail.com - tel. 3482269667
Facebook: Anno del Dalai Lama
web: www.fpmt.it - www.palazzoducale.genova.it - www.padiglionetibet.com - www.heritageoftibet.com - www.dalailamafoundation.org - www.sabsel.com

Fausto Pirìto
(responsabile per i rapporti con i mass media del Comitato “Anno del Dalai Lama”)
piritofausto@gmail.com



Note:

. MONACI IN TOUR DAL MONASTERO DI GADEN JANGTSE Il progetto di un tour in Italia dei monaci del Monastero tibetano buddhista di Gaden Jangtse ha una duplice finalità. La prima è far conoscere gli aspetti più affascinanti e antichi della cultura tibetana (sempre più a grave rischio di definitiva estinzione) come la realizzazione rituale dei grandi mandala di sabbia colorata, i canti e la musica degli strumenti tradizionale, la medicina tibetana, i costumi e le maschere variopinte e altre forme di arte che costituiscono un patrimonio di grande valore da salvaguardare. Il secondo scopo che i monaci si prefiggono è di raccogliere fondi per il monastero, tramite offerte e donazioni in occasione delle loro performances artistiche. Tutto questo contribuirà anche a sensibilizzare un grande pubblico verso i problemi dei monasteri buddhisti tibetani ricostruiti in India dopo le ben note e drammatiche vicissitudini che l’intero popolo tibetano sta affrontando da più di mezzo secolo. La situazione del Monastero di Gaden ricostruito in India a Mundgod (nello stato del Karnataka) è assai grave: più di 2000 monaci tra anziani, giovani e soprattutto bambini, vivono in condizioni di sovraffollamento degli ambienti e spesso riescono ad avere a malapena un pasto al giorno. Ciò nonostante, questi monaci-studenti continuano ad applicarsi con volontà nel ricevere una formazione in studi difficilissimi e impegnativi tramandati da Maestri a loro volta discepoli di altri grandi Maestri realizzati, in una successione ininterrotta di lignaggio risalente a Buddha Sakyamuni.

. FPMT (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana)

La Fpmt è un’organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista Mahayana e dei suoi valori attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio alla comunità. Essa si basa sulla tradizione buddhista tibetana della scuola Gelugpa di Lama Tzong Khapa, come ci è stata trasmessa dal nostro fondatore Lama Thubten Yeshe e dal nostro direttore spirituale Lama Thubten Zopa Rinpoce. Inoltre, trae ispirazione dall’esempio di Sua Santità il Dalai Lama e dal suo costante impegno caritatevole. La proposta di specifici programmi di studio e di sessioni di insegnamento tenute da maestri qualificati fornisce una formazione educativa integrata e ha come prima finalità la cura della persona e lo sviluppo del suo pieno potenziale di infinita saggezza e compassione. La Fpmt - Italia appartiene a questa rete internazionale costituita da centri di insegnamento buddhista, centri di meditazione, centri di ritiro, monasteri per monaci e monache, case editrici, hospice, centri di cura e altri centri di servizi per la comunità .