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venerdì 4 dicembre 2020

Salerno / RETROSPETTIVA di MAURO MOLINARI “TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”

 


SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

RETROSPETTIVA di MAURO  MOLINARI

“TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”

 Ciclo di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007

a cura di Sandro Bongiani

Preview:  4 dicembre 2020

dal  5 dicembre 2020  al 14 marzo 2021

L’evento partecipa alla giornata del contemporaneo

promossa da AMACI

Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani


Vernissage:  5 dicembre, ore 18.00

Visit 

Galleria Virtuale: http://www.collezionebongianiartmuseum.it/  

#GiornataDelContemporaneo

 




S’inaugura sabato  5 dicembre 2020, alle ore 18.00, la mostra Retrospettiva “TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”, dedicata a Mauro Molinari, con 72 opere dal 1994-2007, che cerca di fare il punto sulle proposte tessili e immaginative dell’artista romano. In questa retrospettiva l’autore ci introduce nel mondo del linguaggio simbolico, nei racconti e tra le trame di un immaginario gentile dove ogni cosa sottesa racchiuse un senso, anche se possiamo percepirlo soltanto come una suggestione “appena trascritta” con il procedimento antico dei tessuti e carte utilizzate, rievocando lontani richiami per divenire suggestioni poetiche di una realtà sempre più evocativa e immaginaria.

Il percorso di Mauro Molinari, in circa un cinquantennio di lavoro, è contrassegnato da cicli diversi, come quelli dedicati all’informale, alla poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi tessili e nell’ultimo quindicennio al racconto della realtà urbana. Una lunga e appassionata ricerca contrassegnata da momenti diversi, tra filo, trama, intreccio e contrappunto, con un’attenzione assidua sulla presenza  che apre un varco nel tempo e sul vuoto spaziale in un intreccio di momenti e tempi diversi alla ricerca della relazione e dell’equilibrio per manifestarsi. Alla fine, l’intreccio diviene filo conduttore di storie e di significati che si dipanano in un viaggio carico di suggestioni e vibrazioni poetiche suggerite per frammenti di senso.  

A partire dagli anni 90, i motivi tessili rielaborati come segni, frammenti e presenze simboliche di forme naturali, vegetali e persino araldiche prendono forma fantastica su carte e tele, su preziosi libri d’artista, teatrini, abiti di carta, scarpe, cravatte e anche paramenti liturgiche, paliotti e pianete.

Sandro Bongiani nella presentazione in catalogo scrive: “Un universo assai complesso dettato da una specifica motivazione alla ricerca dell’invenzione creativa e dell’interpretazione fantastica. Il tutto avviene in circa 15 anni di lavoro con una pittura lieve e insostanziale che si deposita sulla pelle velata e fragile della carta per divenire sfuggente apparizione.

Libri teatro di  carta dipinta su tessuto, libri oggetto, libri giocattolo, libri a rilievo da aprire e libri  d’artista non sfogliabili che purtroppo non possiamo mai aprire, nelle sue mani tutto diventa favola e racconto ordito tra filamenti e trame di apparizioni che si stabilizzano nello spazio provvisorio della pittura, in un tempo sospeso e precario in cui l’immaginazione s’incarna alla ricerca dell’invenzione. Da questo incanto nascono presenze assorte nate tra le trame e i vagiti di remoti tessuti per divenire delicati racconti poetici di una realtà  tutta contemporanea.

Una lunga  e proficua stagione creativa “tessile” in cui l’artista è intento a indagare in modo assiduo un possibile recupero della memoria e a svelare le simbologie e i grovigli della vita con una verve visionaria in cui le coordinate del tempo e dello spazio si dilatano e perdono le loro abituali caratteristiche logiche in vista di nuove associazioni e traiettorie. La traccia di un suggerimento di memoria può ora finalmente distendersi tra la fragile carta e i brani di tessuto reale e divenire “ordito gentile”, trama e frammento di racconto che si libera dalle costrizioni in una narrazione a più livelli di lettura che s’intersecano e convivono. Solo in questo modo i frammenti del passato possono prendere forma e divenire materia lirica in rapporto alla vita, in un succedersi cadenzato e assorto di accadimenti e di intrecci allusivi che emergono da un tempo remoto per divenire contemporaneità  e soprattutto  essenza concreta di assoluto”.    

 









SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

RETROSPETTIVA di MAURO MOLINARI

“TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”

 Ciclo di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007

a cura di Sandro Bongiani


La mostra Retrospettiva “TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”, dedicata a Mauro Molinari, con 72 opere dal 1994-2007, cerca di fare il punto sulle proposte tessili e immaginative dell’artista romano. In questa retrospettiva l’autore ci introduce nel mondo del linguaggio simbolico, nei racconti e tra le trame di un immaginario gentile dove ogni cosa sottesa racchiuse un senso, anche se possiamo percepirlo soltanto come una suggestione “appena trascritta” con il procedimento antico dei tessuti e carte utilizzate, rievocando lontani richiami per divenire suggestioni poetiche di una realtà sempre più evocativa e immaginaria.

Il percorso di Mauro Molinari, in circa un cinquantennio di lavoro, è contrassegnato da cicli diversi, come quelli dedicati all’informale, alla poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi tessili e nell’ultimo quindicennio al racconto della realtà urbana. Insomma, una lunga e appassionata ricerca contrassegnata da momenti diversi, tra filo, trama, intreccio e contrappunto, con un’attenzione assidua sulla presenza  che apre un varco nel tempo e sul vuoto spaziale in un intreccio di momenti e tempi diversi alla ricerca della relazione e dell’equilibrio per manifestarsi. Alla fine, l’intreccio diviene filo conduttore di storie e di significati che si dipanano in un viaggio carico di suggestioni e vibrazioni poetiche suggerite per frammenti di senso.  Su tali temi trattati nel corso degli anni ha prodotto carte, tele, grandi installazioni, tavole, sculture dipinte e persino  artistamps d’autore. Un autore decisamente originale tra i protagonisti  fondatori  della Fiber Art italiana. Le ricerche iniziali degli anni sessanta  dell’informale e della poesia visiva si evolvono negli anni novanta ad un  repertorio di motivi tessili; dai lampassi broccati ai damaschi, dal tessuto italiano antico (fiorentino, comasco, genovese, veneziano, lucchese, siciliano), al  motivo tessile spagnolo, inglese, indiano e cinese della seta a garza. Una vasta varietà di motivi tessili che abbracciano svariati periodi storici; dal tessuto cinese del III sec. a.C. ai motivi europei che vanno dall’XI sec. fino al XIX secolo. Da essi recupera con i disegni su carta, con gli acquerelli e gli acrilici, frammenti di figure, animali, alberi  e qualsiasi sorta di “immaginario fantastico” che poi inserisce su tavole di legno o su tela. Cicli di opere “gentili” come la serie di pianete, le scarpe, le sculture ricoperte di carte dipinte, i libri d’artista rivisitati e interpretati come “appunti,  variazioni, racconti di figure”, con altrettanti sorprendenti titoli, come per esempio, “giardino, paesaggio spagnolo, Mashan,  India,  mediterraneo, rinascimento”, in cui affiorano “lacerti di giardino, maschere, guardiani e fantasmi immaginari del presente”, con una insolita carica espressiva in cui il segno e la velatura degli acquerelli fanno affiorare  misteri e frammenti di storia passata.

Tutto inizia agli inizi degli anni 90. Una passione che già covava da tempo, il padre era un commerciante di tessuti e poi proprietario con la moglie di un atelier di moda, non ha caso, Mauro  Molinari fin da bambino ha sempre vissuto tra rotoli di stoffe e colori stampati fino a conoscerli e amarli. Poi, anche l'incontro in una galleria di via Giulia a Roma, con i prodotti della Tessitura di Rovezzano, realizzati utilizzando pregiati motivi figurativi e tecniche dei secoli trascorsi.  Per diversi anni, i motivi tessili rielaborati come segni, frammenti e presenze simboliche di forme naturali, vegetali e persino araldiche prendono forma fantastica su carte e tele, su preziosi libri d’artista, teatrini, abiti di carta, scarpe, cravatte e anche paramenti liturgiche, paliotti e pianete. Un universo assai complesso dettato da una specifica motivazione alla ricerca dell’invenzione creativa e dell’interpretazione fantastica. Il tutto avviene in circa 15 anni di lavoro con una pittura lieve e insostanziale che si deposita sulla pelle velata e fragile della carta per divenire sfuggente apparizione. Dal connubio con il tessile nascono i libri d’artista ad acquerello segnati da tracce di materia trasparente e fragili segni di memorie incise come quelli realizzati nel 2007, (Racconti con figure, 2007, carte dipinte su legno da un motivo tessile di fattura inglese del primo trecento Piviale di Pio II), di cui un importante esemplare è presente in permanenza nella Collezione del  Bongiani Ophen Art Museum  di Salerno.

Si diceva, libri teatro di  carta dipinta su tessuto, libri oggetto, libri giocattolo, libri a rilievo da aprire e libri  d’artista non sfogliabili che purtroppo non possiamo mai aprire, nelle sue mani tutto diventa favola e racconto ordito tra filamenti e trame di apparizioni che si stabilizzano nello spazio provvisorio della pittura, in un tempo sospeso e precario in cui l’immaginazione s’incarna alla ricerca dell’invenzione. Da questo incanto nascono presenze assorte nate tra le trame e i vagiti di remoti tessuti per divenire delicati racconti poetici di una realtà  tutta contemporanea.

Mirella Bentivoglio, presentandolo  nel 1998 a Lugano scrive: “nel lavoro di Molinari sui tessuti è implicito un allargamento, dalla visione individuale, all’immaginario collettivo; un prelievo di dati filtrati da tradizioni anonime rielaborati individualmente, riportati alla loro essenza e dignità di “espressione”. Nello stesso anno anche Alberto Veca, sottolinea che “l’operazione è a un tempo un recupero della memoria e la soglia inaugurale di un viaggio, in cui le coordinate della collocazione geografica e cronologica perdono le loro caratteristiche per un più libero e fantasioso percorso, capace di accostare nuove e incognite traiettorie”.

Davvero una lunga  e proficua stagione creativa “tessile” in cui l’artista è intento a indagare in modo assiduo un possibile recupero della memoria e a svelare le simbologie e i grovigli della vita con una verve visionaria in cui le coordinate del tempo e dello spazio si dilatano e perdono le loro abituali caratteristiche logiche in vista di nuove associazioni e traiettorie. La traccia di un suggerimento di memoria può ora finalmente distendersi tra la fragile carta e i brani di tessuto reale e divenire “ordito gentile”, trama e frammento di racconto che si libera dalle costrizioni in una narrazione a più livelli di lettura che s’intersecano e convivono. Solo in questo modo i frammenti del passato possono prendere forma e divenire materia lirica in rapporto alla vita, in un succedersi cadenzato e assorto di accadimenti e di intrecci allusivi che emergono da un tempo remoto per divenire contemporaneità  e soprattutto  essenza concreta di assoluto.    

Sandro Bongiani  19 nov. 2020

 



      BIOGRAFIA


Mauro Molinari Nato a Roma, vive a Velletri (RM). La sua ricerca artistica si è svolta per cicli che vanno dai registri informali degli anni ’60 alla pittura scritta e alle geometrie modulari del ventennio successivo. Nel 1974 personale alla galleria d’Arte Internazionale di Roma, pres. S. Giannattasio. Nel 1975 le sue opere sono presenti alla X Quadriennale di Roma. Dal 1974 all’81 partecipa alle rassegne internazionali sul disegno della Fundació Joan Miró di Barcellona. Nel 1979 personale alla galleria Il Grifo di Roma , pres. D. Micacchi. Nel 1982 personale alla galleria Il Luogo di Roma, pres. M. Lunetta e C. Paternostro. Nel 1983 e 1985 partecipa all’International Drawing Biennale di Cleveland. Nel 1987 personale alla galleria Incontro d’Arte di Roma, pres. I. Mussa. Negli anni ’90 si dedica alla rielaborazione pittorica dei motivi tessili avviando un ciclo che dura più di 15 anni. Nel 1995 nasce la collana di Orditi & Trame, di cataloghi editi in proprio. Il primo illustra la mostra itinerante promossa dalla Tessitura di Rovezzano e presentata a Roma alla galleria Pulchrum, pres. L. de Sanctis. Nel 1998 personale allo Spazio de la Paix e alla Biblioteca Cantonale di Lugano, pres. A. Veca. Dal 2000 al 2014 partecipa ai Rencontres Internationales di Marsiglia. Dal 2000 al 2008 collabora con la rassegna internazionale Miniartextil che si tiene a Como ogni anno. Nel 1999-2000 crea il ciclo Stellae Errantes sculture dipinte ispirate ai tessuti sacri, che è stato ospitato in numerosi musei italiani in occasione del Giubileo. Nel 2001 personali alla galleria Il Salotto di Como e al Museo Didattico della Seta di Como, pres. M. De Stasio. Nel 2001 personale al Museo dell’Infiorata di Genzano, pres. C. F. Carli. Nel 2002 personale al Museo S. Maria di Cerrate Lecce, pres. L. Caramel. Nel 2003 sala personale al Musèe de l’Impression sur Ètoffes di Mulhouse, pres. L. Caramel. Nel 2004 personale a Oman Caffè di Como, pres. L. Caramel. Nel 2005 esposizione allo Spazio Mantero di Como e al Salons de l’Hôtel de Ville di Montrouge, pres. L. Caramel. Nel 2006 Salone d’Arte Moderna di Forlì, pres. F. Gallo, e sala personale al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia, pres. L. Caramel. Nel 2007 personale alla Fondazione Venanzo Crocetti di Roma, pres. C. F. Carli e C. Paternostro. Nel 2008 sala personale alla VI Triennale Internazionale di Tournai, e personale alla Biblioteca Angelica di Roma, pres. E. Di Raddo. Dal 2008 sviluppa un ciclo pittorico dove è centrale la figurazione, che si pone come naturale evoluzione del suo percorso creativo. Nel 2009 personale alla galleria Renzo Cortina di Milano, pres. A. Veca. Nel 2010 personale al Museo Carlo Bilotti di Roma, pres. A. Arconti e L. Canova. Dal 2011 al 2016 e 2019 partecipa al Festival del Libro d’Artista di Barcellona, pres. E. Pellacani. Nel 2012 e 2015 Galleria Gallerati Roma primo e secondo progetto mixed media. Nel 2013 due personali alla galleria Baccina Techne di Roma, pres. G. Evangelista e personale allo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno, pres. G. Bonanno. Nel 2014 personale allo Spazio COMEL di Latina, pres. M. Cozzuto e a Roma presso il Municipio Roma III, Aula Consiliare, pres. G. Evangelista. Nel 2016 Dante e i Papi nella Divina Commedia Fondazione Pescabruzzo a cura di Giorgio Di Genova, donazione delle opere. Dal 2014 al 2019 Artisti per Nuvolari Casa Museo Sartori Castel d’Ario (MN). Nel 2017 Museo Jean Lurçat Angers Francia, donazione bozzetto originale. Personale Spazio Medina e AF CasaDesign pres. F. Farachi. Antologica 1990/2006 Museo Diocesano e Sala Angelucci Velletri, pres. Sara Bruno e Claudia Zaccagnini, donazione di sei sculture. Nel 2018 donazione di un’opera al costituendo museo di arte contemporanea SAmac di Benevento, Antologica 2007/2017 Tibaldi Arte Contemporanea Roma a cura di Carlo Fabrizio Carli. Nel 2019 il Museo Comunale di Praia a Mare ha acquisito l’opera “White and Brown. Nel 2020 Retrospettiva “Textures - Racconti e trame per un immaginario gentile” , Ciclo di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007 - Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno a cura di Sandro Bongiani

 Studio: Interno 5, via Paolina 25, 00049 Velletri (RM) Italia, info: cell. 328 6947561 www.facebook.com/mauro.molinari.73 e-mail: arte@mauromolinari.it web: www.mauromolinari.it sito web storico: www.caldarelli.it/molinari.htm









SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY - SALERNO

COLLEZIONE BONGIANI ART MUSEUM

 http://www.collezionebongianiartmuseum.it 

Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=14

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=89




SANDRO  BONGIANI  ARTE  CONTEMPORANEA

ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART di SALERNO


Sandro Bongiani (Alias di Giovanni Bonanno) è nato nel 1954 in Sicilia, nella Valle dei Templi tra Selinunte e Agrigento. Artista, gallerista  e Critico d’Arte Contemporanea, ha scritto saggi e recensioni su: Kengiro Azuma, Francis Bacon, Paolo Barrile, Carlo Carrà, Marc Chagall, Jean Dubuffet, Franco Francese, Antonio Freiles, Max Huber, Paolo Scirpa, Giuliano Mauri, Gabriele Jardini, Osvaldo Licini, Ruggero Maggi, Kazimir Malevic, Mattia Moreni, Idetoshi Nagasawa, Emil Nolde, Mimmo Paladino, Pino Pascali, Mario Raciti, Roberto Sanesi, Francesco Somaini, Chaim Soutine, Graham Sutherland, Jorrit Tornquist, Willy Varlin, Wols, Vincenzo Nucci, Omar Galliani e importanti interviste ad artisti contemporanei come Ruggero Maggi, Paolo Scirpa,  Francesco Somaini e Ryosuke Cohen.

Dopo   aver creato nel 1989, in provincia di Como l’Archivio Ophen Virtual Art, dal 1996  ha coordinato l\'attività espositiva dello Spazio Media Immagine di Turate (CO) con esposizioni personali e collettive di importanti artisti contemporanei. Nel 2009  inizia l\'attività espositiva virtuale con lo Spazio "OPHEN VIRTUAL ART GALLERY" una delle prime e più importanti gallerie virtuali al mondo di arte contemporanea presentando importanti artisti internazionali. Nel 2011 crea il "Bongiani Ophen Art Museum", Museo Virtuale e contenitore di Arte Contemporanea. Docente Ordinario di Storia dell’Arte, ha vissuto dal 1977 al 2002 in provincia di Como, attualmente vive e opera a Salerno e scrive per vari Blog d'arte contemporanea e moderna.

 

L’intervista di Francesca Salvato a Giovanni  Bonanno  (Alias Sandro Bongiani).

La Ophen Virtual Art Gallery è la prima galleria virtuale in cui l’arte contemporanea diviene virtuale e interattiva. Nessun muro e nessuna sala bensì solo il web per accogliere le opere, un luogo in perenne evoluzione dove si alternano i lavori di artisti più e meno noti. Ciò permette agli artisti emergenti di usufruire gratuitamente di una vetrina costante e consente, a quelli con maggiore esperienza nel settore, di rendersi sempre più internazionali. L'Ophen Virtual Art Gallery è sempre pronta a spalancare le sue porte proponendosi come ponte tra l’arte in senso stretto e l’innovazione della rete internet. Senza dubbio si tratta, allo stato attuale, della prima e più importante galleria on-line a livello mondiale che si occupa di arte contemporanea

 

Ci dica come è nata l’idea di una galleria virtuale?

Lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery, nasce nel 2009 ed è uno dei primi contenitori espositivi virtuali internazionali al mondo con l’arte a portata di mouse. Durante questi ultimi decenni avevo notato che il pubblico era sempre meno. Probabilmente davanti ad una galleria privata, si palesa l’insofferenza e la paura di pagare persino l’ingresso. Solo le grandi mostre con un grosso battage pubblicitario permettono di avere un numero considerevole di visitatori; penso alle mostre dedicate a Van Gogh, agli Impressionisti o alla rassegna della Biennale di Venezia. Il fruitore molto spesso rimane indifferente a tante importanti proposte culturali, per cui, un’altra ragione in più per cercare una nuova possibilità e sfidare la “pigrizia” del pubblico nei confronti dell’arte contemporanea. La crisi economica e culturale del sistema Italia. In questi ultimi anni il vento ha spazzato via in un solo colpo non solo le imprese ma anche le gallerie d’arte, tanti spazi espositivi. La crisi ha insabbiato il potere d’acquisto della classe media che, pur entro certi limiti, aveva investito in questo settore. È un momento davvero difficile, le spese di gestione sono alte, si fa fatica a trovare qualche sponsor e gli investimenti puntano sul sicuro, cioè su “autori storici”. Non ci si sta dietro alle spese, si vende ormai pochissimo. Chi non ha le spalle larghe e coperte di sicuro chiude. Come tante altre realtà, si chiude a Modena come a Milano o a Parigi. Questa è l’aria, purtroppo, che si respira oggi. Consapevole di questa nuova realtà ho voluto realizzare compiutamente un mio progetto curatoriale ed espositivo di tipo sperimentale, alternativo e innovativo rispetto all’attività consueta delle gallerie d’arte, assorbendo di fatto tutte le strategie acquisite e utilizzate dalle gallerie tradizionali e nel contempo usando le nuove tecnologie che avevo a disposizione…

 

Evento segnalato da ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART DI SALERNO


lunedì 7 settembre 2020

Casa Museo Sartori di Castel d'Ario: Vegetalia.




Casa Museo Sartori di Castel d'Ario: 
Vegetalia. Alberi, Fiori e Frutti fino al 27 settembre




La mostra “VEGETALIA tra Alberi, Fiori e Frutti”, nasce da un’idea e progetto di Adalberto Sartori, e gode dei patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Castel d’Ario, FAI Delegazione di Mantova, Parco del Mincio, Ecomuseo della risaia, dei fiumi, del paesaggio rurale mantovano, Terra Crea - Museo d’arte ceramica di Castel d’Ario e Pro Loco di Castel d’Ario.

Le ottantacinque opere d’arte, raccolte in questa significativa rassegna dedicata al mondo vegetale, sono state realizzate a partire dagli anni ’60 del secolo scorso fino ai nostri giorni, dagli ottantacinque artisti invitati: Acerbo Domenico, Achilli Ernesto, Alatan Anna Rita, Baglieri Gino, Baldassin Cesare, Bedeschi Nevio, Bellomi Federico, Bianco Lino, Bolis Maria Teresa, Bongini Alberto, Brambilla Maurizio, Businelli Giancarlo, Capraro Sabina, Carradore Vittorio, Castagna Angelo, Castaldi Domenico, Cattaneo Claudio, Chieppa Manlio, Cibi, Ciotti Valeria, Coccia Renato, Colombo Maria Anastasia, Costanzo Nicola, Cropelli Fausta, Dall’Acqua Mario, D’Amico Antonio, Della Valle Marcello, De Luigi Giuseppe, Denti Giuseppe, Desiderati Luigi, Fabri Otello, Faccioli Giovanni, Ferri Massimo, Garuti Giordano, Gentile Domenico, Ghidini Pier Luigi, Ghisleni Anna, Gnocchi Alberico, Guala Imer, Gualtieri Ulisse, Keith Rosalind, Lo Presti Giovanni, Luchini Riccardo, Mafino Beniamino, Mantovani Gianni, Merik Milanese Eugenio Enrico, Moccia Palvarini Anna, Molinari Mauro, Montini Danilo, Morelli Guido, Mori Giorgio, Morselli Luciano, Nastasio Alessandro, Negri Sandro, Nigiani Impero, Paggiaro Vilfrido, Paolini Parlagreco Graziella, Parmiggiani Alessandra, Pastorello Gianguido, Pauletto Mario, Pauletto Tiziana, Peretto Enrico Dennj, Piaser Egle, Pirondini Antea, Prinetti Silvana, Rampinelli Roberto, Restelli Lucilla, Rezzaghi Teresa, Romani Maurizio, Romilio Nicola, Rossato Kiara, Rossi Giorgio, Rostom Camelia, Rovati Rolando, Sebaste Salvatore, Settembrini Marisa, Somensari Anna, Somensari Giorgio, Spazzini Severino, Tambara Germana, Venditti Alberto, Viviani Vanni, Zanetti Enzo, Zangrandi Domenico, Zitelli Fabrizio.

Opera di Mauro  Molinari



Con i piedi per Terra

“Nel linguaggio comune, si dice pianta un organismo vegetale costituito da radici, fusto e foglie, eventualmente anche da fiori e frutti; questa definizione è spesso usata come sinonimo di albero, rispetto a cui ha tuttavia significato più ampio comprendendo anche gli arbusti e le erbe. In botanica sono considerati piante i vegetali con pareti cellulari tipicamente costituite di cellulosa.
La mostra che inauguriamo ci porta nel mondo dei vegetali che comprende un vero e proprio regno, fatto di alberi, fiori, frutti, erbe e radici, che volente o nolente hanno un peso rilevante in tutta la nostra esistenza.
È vero che quando mangiamo la frutta la cogliamo senza danneggiare la pianta, ma quando mangiamo verdura la tagliamo o la estirpiamo da terra. Usiamo verdure ed erbe come medicinali e per abbellirci; respiriamo grazie all’ossigeno prodotto dalle piante; quando vogliamo rendere omaggio a una persona regaliamo fiori; mentre se vogliamo rilassarci cerchiamo paesaggi completamente verdi o facciamo veri e propri bagni di verde… tagliando senza alcun problema i tronchi che ci serviranno per fare case con travi, travetti, o strumenti musicali, pianoforti viole e violini; e riempiamo le nostre case con piante e fiori per arredare salotti, balconi e giardini.
A tutte queste necessità dovrebbe corrispondere un atteggiamento positivo che dovrebbe portarci a pensare quanto sia il rispetto che l’uomo dovrebbe avere, rispetto al ‘verde’, ma non è proprio e sempre così, infatti, nonostante ultimamente e forse solo qualche cosa stia cambiando, noi continuiamo a incendiare, disboscare e inquinare. Non abbiamo affatto cura delle piante che si ammalano tanto è che se un albero lungo la strada si ammala, una X rossa indicherà che quello sarà un albero da abbattere; le piante, i fiori, apparentemente ci servono solo a fare scenografia e spesso preferiamo usare piante autenticamente finte per scansare il fastidio di dovercene occupare.
Mi piace anche soffermarmi sul fatto che le religioni, le tradizioni e la letteratura e il business hanno portato qualche frutto all’attenzione generale: l’albero con la mela di Adamo ed Eva, l’albero della manna, le mele delle Esperidi, il monte degli ulivi, la mela di Newton, i dipinti dell’Arcimboldo, le nature morte di Caravaggio, il famoso detto “una mela al giorno leva il medico d’intorno”, la mela di Biancaneve e i sette nani, gli spinaci di Bracciodiferro, le disneyane lenticchie di Babilonia, le pozioni magiche di Asterix, oppure vogliamo parlare delle piante vampiro? No,  non esageriamo, però, più recenti, quelle create dall’ingegneria genetica, le piante ottenute con i temuti organismi geneticamente modificati OGM non le conosciamo, ma già le mangiamo!
Insomma in realtà le piante – più grandi, più piccole, più lente, più veloci, più giovani, più potenti, più vecchie, sono quelle che decidono, continuano nonostante tutto a creare l’aria, e si nutrono della luce del sole. Senza di loro, nulla…. e gli alberi secolari sono tra gli esseri viventi più longevi esistenti sulla nostra Terra. Si conoscono alcuni alberi millenari; per la loro longevità hanno acquisito un aspetto sempre più maestoso che pare custodisca una saggezza infinita. Il fascino di questi esemplari è di una potenza e di un magnetismo incredibile da portarli ad essere considerati davvero Alberi magici.
Per concludere, considero la mostra Vegetalia tra Alberi, Fiori e Frutti come un viaggio attraverso il mondo vegetale che troppo sottovalutiamo e spesso diamo per scontato, come opinabile e anche inutile ornamento, ma che in realtà, costituisce una parte essenziale della nostra esistenza su quel sasso orbitante nello spazio che è il pianeta Terra. (…)”


mercoledì 27 febbraio 2019

APPUNTAMENTI TRA ARTE E POESIA VISIVA / MAURO MOLINARI




Mauro Molinari / Tra Arte e Poesia Visiva


SATURA - Palazzo Stella, Genova
Centro per la promozione e la diffusione delle arti

SATURA 1994-2019
A cura di Mario Napoli

IERI, OGGI, DOMANI

UN PERCORSO INEDITO TRA OPERE SCELTE DI OLTRE 130 ARTISTI,  TRA CUI   IMPORTANTI NOMI DELL’ARTE LIGURE E NAZIONALI   INVITATI A PARTECIPARE A TALE EVENTO.




La visione che ha Mauro Molinari è tutta improntata a svelare gli strani intrecci tra memoria e tempo in una sorta di struttura compositiva decisamente fluida, impalpabile, sfuggente dove la leggerezza dell’apparire convive con la provvisorietà  e inconsistenza di un momento lievemente sospeso. Le sue rappresentazioni “a-temporali”  smantellano la consueta logica di una narrazione e prospettano una visione quando mai  duttile, frammentata, in-oggettiva,  carica di momenti diversi che  s’intersecano e convivono contraddicendo la consueta e normale  rappresentazione conseguente di un racconto. In Molinari i ricordi diventano  frammenti di poesia sospesa e le presenze lacerti di un vivere alienato e illogico  che caratterizza l’uomo contemporaneo,  in cui tutto è possibile in un succedersi di eventi e accadimenti in divenire altamente evocativi e poetici.   Sandro  Bongiani



Mauro Molinari è nato a Roma e vive e lavora a Velletri.
La sua lunga ricerca artistica è contrassegnata da cicli diversi, come quelli dedicati alla pittura scritta, alla poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi tessili, e in ultimo, al racconto di figure. Su questi ed altri temi ha prodotto tele, carte e tavole, oggetti e sculture dipinte, grandi installazioni.

lunedì 11 aprile 2016

BARCELLONA / IX FESTIVAL del Libre d'Artista, 2016



BARCELLONA / IX FESTIVAL
del Libre d'Artista Petita Edicio 2016 






Partecipazione di MAURO MOLINARI




MAURO  MOLINARI, Con “Trasloco” 2014
Libro-oggetto es. unico pop-up
16 pag. illustrate
cm 23 x 17



Mauro Molinari / BIOGRAFIA

 Nato a Roma, vive a Velletri (RM). La sua ricerca artistica si è svolta per cicli che vanno dai registri informali degli anni ’60 alla pittura scritta e alle geometrie modulari del ventennio successivo. Nel 1975 le sue opere sono presenti alla X Quadriennale di Roma. Nel 1974 personale alla galleria d’Arte Internazionale di Roma, pres. S. Giannattasio. Dal 1974 all’81 partecipa alle rassegne internazionali sul disegno della Fundació Joan Miró di Barcellona. Nel 1979 personale alla galleria Il Grifo di Roma , pres. D. Micacchi. Nel 1982 personale alla galleria Il Luogo di Roma, pres. M. Lunetta e C. Paternostro. Nel 1983 e 1985 partecipa all’International Drawing Biennale di Cleveland. Nel 1987 personale alla galleria Incontro d’Arte di Roma, pres. I. Mussa. Negli anni ’90 si dedica alla rielaborazione pittorica dei motivi tessili avviando un ciclo che dura più di 15 anni. Nel 1995 nasce la collana di Orditi & Trame, di cataloghi editi in proprio. Il primo illustra la mostra itinerante promossa dalla Tessitura di Rovezzano e presentata a Roma alla galleria Pulchrum, pres. L. de Sanctis. Nel 1998 personale allo Spazio de la Paix e alla Biblioteca Cantonale di Lugano, pres. A. Veca. Dal 2000 al 2013 partecipa ai  Rencontres Internationales di Marsiglia. Dal 2000 al 2008 collabora con la rassegna internazionale Miniartextil che si tiene a Como ogni anno. Nel 1999-2000 crea il ciclo Stellae Errantes sculture dipinte ispirate ai tessuti sacri, che è stato ospitato in numerosi musei italiani in occasione del Giubileo. Nel 2001 personali alla galleria Il Salotto di Como e al Museo Didattico della Seta di Como, pres. M. De Stasio. Nel 2001 personale al Museo dell’Infiorata di Genzano, pres. C. F. Carli. Nel 2002 personale al Museo S. Maria di Cerrate Lecce, pres. L. Caramel. Nel 2003  sala personale al Musèe de l’Impression sur Ètoffes di Mulhouse, pres. L. Caramel. Nel 2004 personale a Oman Caffè di Como, pres. L. Caramel. Nel 2005 esposizione allo Spazio Mantero di Como e al Salons de l’Hôtel de Ville di Montrouge, pres. L. Caramel. Nel 2006 Salone d’Arte Moderna di Forlì, pres. F. Gallo, e sala personale al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia, pres. L. Caramel. Nel 2007 personale alla Fondazione Venanzo Crocetti di Roma, pres. C. F. Carli e C. Paternostro. Nel 2008 sala personale alla VI Triennale Internazionale di Tournai, e personale alla Biblioteca Angelica di Roma, pres. E. Di Raddo. Dal 2008 sviluppa un ciclo pittorico dove è centrale la figurazione, che si pone come naturale evoluzione del suo percorso creativo. Nel 2009 personale alla galleria Renzo Cortina di Milano, pres. A. Veca. Nel 2010 personale al Museo Carlo Bilotti di Roma, pres. A. Arconti e L. Canova. Nel 2011 e 2012 partecipa al Festival del Libro d’Artista di Barcellona, pres. E. Pellacani. Nel 2013 personale alla galleria Baccina Techne di Roma, pres. G. Evangelista. 


Presente su “La Storia dell’Arte Italiana del ‘900” di Giorgio Di Genova, edizioni Bora.  Nel 1994 ha creato la collana editoriale “Orditi& Trame”, a tutt’oggi sono stati pubblicati 18 volumi diversi a tiratura limitata con interventi d’artista.  Nel 2011 ha creato la collana “I Libri di Castello” (libri d’artista) esemplari unici con illustrazioni originali.  Sue opere e pubblicazioni sono in istituzioni, musei e collezioni pubbliche e private.  Per quotazioni catalogo CAM Mondadori, artista segnalato nel 2013.  

Studio/Archivio: via Paolina, 25 - 00049 Velletri (RM) ITALIA (cell. 328 6947561)     
e-mail: arte@mauromolinari.it web: www.mauromolinari.it    
www.galleriabaccinatechne.it/mauro-molinari.html 

sito web storico: www.caldarelli.it/molinari.htm