venerdì 30 maggio 2014

Italian Futurism, 1909–1944: Reconstructing the Universe


 Italian  Futurism  at  the Guggenheim: Futurism as a Literary Movement 1909 - 2014

opera di Fortunato Depero 

 
21 febbraio – 1 settembre 2014

Italian Futurism was officially launched in 1909 when Filippo Tommaso Marinetti, an Italian intellectual, published his “Founding and Manifesto of Futurism” in the French newspaper Le Figaro. Marinetti’s continuous leadership ensured the movement’s cohesion for three and half decades, until his death in 1944.

 
 
Video:  durata 6:05
 
 

lunedì 26 maggio 2014

MARSIGLIA / Project PREFIGURATION 2014


PREFIGURATION / Project International 2014

Dal 26 al 31 maggio 2014

 
Bande annonce de Book Project International:
http://vimeo.com/94389672
 
 
LIVRES  D'ARTISTE
 
 Mauro Molinari, “Le port de Marseille” libro d’artista,  cm 30 x 120,  2009 
 
 
Atelier Vis-à-Vis
41 rue Clovis Hugues 13003 Marseille
Tel 04 91 33 20 80
 
Visit:
  ateliervisavis.com
facebook.com/ateliervisavismarseille

Segnalato da archivio Ophen Virtual Art di Salerno
 

 

mercoledì 21 maggio 2014

Mattonelle, Tibet e altre esistenze / Ruggero Maggi e Pino Secchi.



Ma t t o n e l l e d ’ a r t i s t a
Tibet ed altre esistenze
di Ruggero Maggi e Pino Secchi
a cura di Mario Quadraroli
 

Mercoledì 21 maggio 2014 ore 17,30
presso la sede della Fondazione Banca Popolare di Lodi
 Piazza della Vittoria, 39 - Lodi
dal 21 maggio al 31 luglio 2014
 
 
lunedì – venerdì 9,30 / 12,30 - 15,00 / 16,30
sabato, domenica e festivi chiuso;
ingresso libero

per informazioni tel. 0371 4407
 

 
Ruggero  Maggi, Padiglione Tibet, 50x50,  foto su  plexiglass
 
 
 
Ruggero Maggi
 
Ruggero  Maggi, Anguineus,50x50, materiali vari su  canapa e plexiglass
 
Artista multimediale e curatore. Dal 1973 si occupa di poesia visiva; dal 1975 di copy art, libri d’artista, arte postale; dal 1976 di laser art, dal 1979 di olografia, dal 1985 di arte caotica. Ha partecipato alla 49° Biennale di Venezia, alla 16° Biennale d’arte contemporanea di San Paolo nel 1980. Nel 2006 realizza “Underwood” intervento site-specific per la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Nel 2007 presenta il progetto dedicato a Pierre Restany “Camera 312 – promemoria per Pierre” alla 52° Biennale di Venezia; 2011/2013 presenta a Venezia Padiglione Tibet, progetto presentato successivamente alla Biennale di Venezia all’interno di Padiglione Italia (Palazzo delle Esposizioni Sala Nervi – Torino), al Museo Diotti di Casalmaggiore (CR) e presso la Biblioteca Laudense di Lodi. Nel 2013 Padiglione Tibet (2° ed.) a Venezia.
 
 
Pino Secchi
 

Pino Secchi, Immagine di un’esistenza, 50x50, stampa ink jet
Nasce fotograficamente nel 1972 iscrivendosi al “Fotoclub Barbarossa” di Lodi dove rimane fino al 1980. Autodidatta in tutto dallo sviluppo del negativo sino alla stampa finale, partecipa a concorsi fotografici con ottimi risultati. Presente per diversi anni agli incontri internazionali di fotografia di Arles, in Francia, ne ricava contributi e stimoli di particolare interesse. Collabora, negli anni ‘80, con la Galleria d’Arte “Il Gelso” di Lodi, diretta da Giovanni Bellinzoni, organizzando mostre fotografiche in sinergia con la Galleria “Il Diaframma” di Lanfranco Colombo. Tra le mostre personali di recente realizzazione si segnalano: nel 2014 Casalpusterlengo “Utreya!!! - Immagini della Via Francigena”; nel 2013 Biennale d’arte di Venezia “Padiglione Tibet”; Costanza (Germania) “Omaggio a Pier Manca”; Torino “Libri d’artista”; nel 2012 Codogno “Artisti del territorio”.
 

 
 

martedì 20 maggio 2014

Personale di Ernesto Terlizzi a Roma

 

 
Ernesto  Terlizzi allo Studio S  Arte Contemporanea di Roma

L’artista salernitano espone assieme a  Lina  Passalacqua alla Mostra "Collage…Pittura". Inaugurazione martedì 20 maggio
 
 
Ernesto Terlizzi, La pietra nell'acqua, 2013
 
 
 
Inaugurate a Roma, negli spazi espositivi dello “Studio S – Arte Contemporanea” (Via della Penna 59), nell’ambito della rassegna “Collage … Pittura”, due mini personali di Lina Passalacqua e di Ernesto Terlizzi nelle quali protagonista è il collage, mezzo privilegiato di espressione anche se utilizzato in modo diverso. 
 
 
 
 

Una mostra sul collage che  per entrambi gli artisti risulta parte integrante del loro fare ma, che ciascuno interpreta con la propria autonomia. Per la Passalacqua in genere, resta un punto di partenza, un bozzetto guida, per la realizzazione dei suoi cicli pittorici, affrontati nel corso degli anni, per affinare sempre più un'espressione pittorica di grande finezza  e dinamismo.
 
 
Per il maestro salernitano, il collage non è punto di partenza ma rappresenta l’opera stessa nella sua compiutezza. Infatti, dipinge con le sole materie, assemblate in un assoluta assenza di colore,ravvivata da una particolare atmosfera di luci ed ombre.


 

La sua Sala in questa mostra romana attraverso 6 opere collages-assemblages, tra le quali un trittico di cm. 206 di base, offre un “paesaggio mentale” che non si affida all’impatto del colore  ma alla forza silenziosa dei grigi e degli ocra,  composti con mezzi eterogenei e naturali, cartoni, pietre, inchiostri, che quasi  sussurrando raccontano violenze e tragedie, calamità e sinistri e diventano contenitori di dolorosi contenuti e messaggi quali sussurrando violenze e tragedie, calamità e sinistri diventando  così contenitori di dolorosi  significati e messaggi sottolineati dalla contrastante eleganza formale che li racchiude.
 

 
 
 
Contemporaneamente a questa mostra a Roma  è doveroso segnalare un’altra  importante esposizione collettiva in corso “El Dia y la Noche”  all’Accademia Reale di Spagna a cura di  Arturo Escudero  Garcia e Viviana Vannucci con la presenza di  pittori e scultori spagnoli, argentini, brasiliani, venezuelani e colombiani. A rappresentare l’Italia,  sono  stati prescelti Ernesto Terlizzi e il   pittore Franco Marrocco.
 
 
Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

lunedì 19 maggio 2014

Ernesto Terlizzi, Apologia della superficie Spazio Tadini

 
Ernesto Terlizzi,
Apologia della superficie Spazio Tadini


 


 La mostra a Spazio Tadini di Ernesto Terlizzi con apporto testi di Antonello Tolve, Francesco Tadini e Melina Scalise: Apologia della superficie

La mostra è composta da 30 carte tutte realizzate nel corso del 2013. Terlizzi, pur spaziando attraverso discipline e materie diverse, conferma la sua precisa riconoscibilità grazie al costante utilizzo del suo segno grafico contaminato nei vari risvolti della sua lunga ricerca.
- ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART di SALERNO -
 
 
Visit:
 
                                                               http://youtu.be/9npvTUY41dE 

 

domenica 18 maggio 2014

SALERNO/ VIAGGIO AL TERMINE DELLA PAROLA


VIAGGIO AL TERMINE DELLA PAROLA

GALLERIA TIZIANA DI CARO

17 MAGGIO – 1 AGOSTO 2014

Artisti:  Tomaso Binga, Maria Adele Del Vecchio, Adelita Husni-Bey, Maria Lai, Magdalo Mussio, Damir Ocko, Lamberto Pignotti, Lina Selander
titolo della mostra: Viaggio al termine della parola / Journey to the end of the word
a cura di: Antonello Tolve
inaugurazione: dal 17 maggio 2014
luogo: Galleria Tiziana Di Caro
indirizzo: via delle Botteghelle, 55 – 84121 Salerno
info: +39 (0)89 9953141 – info@tizianadicaro.it
orari: dal lunedi al venerdi, dalle 15:00 alle 20:00 o su appuntamento
chiusura mostra : venerdi 1 Agosto 2014

 

 
Tomaso Binga
È una vecchia incisione 1982  dattilocodice
56 x 21 cm,   dettaglio
courtesy l'artista e Galleria Tiziana Di Caro, Salerno




Il titolo e preso in prestito dall'omonimo libro di Renato Barilli (Renato Barilli, Viaggio al termine della parola, 1981), incentrato sulla ricerca intra-verbale, ma e anche un chiaro riferimento al primo romanzo di Louis-Ferdinand Celine, Viaggio al termine della notte (Voyage au bout de la nuit, 1932), che ha rivoluzionato la prosa, attraverso una struttura  articolata, ricca di figure retoriche mescolate a espressioni semplici e spesso gergali.

In tutti i lavori selezionati si recepisce lo sfondamento tra l'immagine e la parola, il sovrapporsi e mescolarsi delle strutture metalinguistiche. Gli artisti invitati, pur appartenendo a generazioni diverse, affrontano tutti e su vari livelli il principio secondo cui i lemmi, le frasi, le locuzioni possono essere significati e significanti di un'opera: la “parola” può avere un aspetto ben più potente del suo contenuto, in quanto enfatizzato da una struttura grafica, segnica, che ne amplia la prospettiva.
In questo senso, Tomaso Binga  con i suoi dattilocodici ha operato una vera rivoluzione. La sovrapposizione di lettere battute con una specifica macchina da scrivere, crea segni grafici, in cui il significato estetico si sostituisce a quello  intrinseco alla lettera.


                          





Chi  è Tomaso  Binga?

Tomaso Binga è l’alter ego di Bianca Menna, uno pseudonimo che col tempo si è fuso quasi indissolubilmente con la sua persona, espressione di un’artista che frequenta, coerentemente, da più di quarant’ann …..
 
 

PAOLO SCIRPA / GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

In occasione de “ La Notte dei Musei”
Di Sabato 17 maggio 2014,
 
GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Viale delle Belle Arti, 131 – Roma,   
ha presentato:
 
FOTOSINTESI. Un amore incondizionato
Percorso-Performance ispirato all’opera di Paolo Scirpa (Ludoscopio, 1974)



una produzione di Michele Mastroianni
in collaborazione con Ezio Bosso e Kanaka Project
con il patrocinio del CNR, Presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche

 
In occasione dell’apertura straordinaria della “Notte dei Musei”, sabato 17 maggio 2014 alle ore 22.00, la GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma  ha ospitato il Percorso-Performance FOTOSINTESI: un amore incondizionato, ideato dal coreografo e regista Michele Mastroianni, ispirato all’opera del Maestro Paolo Scirpa, Ludoscopio. Espansione-Pozzo, 1974, opera tridimensionale al neon nella collezione permanente della GNAM, metafora dell’infinito viaggio che compie l’atomo del carbonio nel processo della fotosintesi.
 
La performance è stata accompagnata dalla musica dal vivo per pianoforte del Maestro Ezio Bosso, che ha suonato live insieme a violino e violoncello con proiezioni mapping 3D del Kanaka Project.
L
a performance Fotosintesi ha inteso offrire al pubblico un’esperienza sensoriale fatta di luci, proiezioni, musica dal vivo e danza con l’obiettivo di ripercorrere il percorso simbolico dalla luce al buio e viceversa, il percorso della fotosintesi appunto.

 La luce del Ludoscopio di Paolo Scirpa, le proiezioni 3D del Kanaka Project, la coreografia interpretata dai ballerini-interpreti del Michele Mastroianni Dance Ensemble, la musica dal vivo per pianoforte del Maestro Ezio Bosso insieme al violino e violoncello di Giacomo Agazzini e Claudia Ravetto, sono gli elementi che hanno dato l’incipit all’atomo di Carbonio, attraverso la piccolissima porta di un vegetale, nelle relative fasi della fotosintesi, luminosa ed oscura, per il suo ingresso nella lunga catena della vita.

E’ un viaggio simbolico quello che Mastroianni ci propone di vivere all’interno della Galleria e, al tempo stesso, è un modo per fruire con diversa e maggiore consapevolezza opere e spazi del museo.