mercoledì 27 giugno 2012

L'ARTE TRA SCIENZA E NATURA






La Marginalità intelligente


Cos'è il Networker? E' la figura di un nuovo artista capace di ridefinire un ruolo "diverso" al futuro dell'arte. Questa esperienza detta comunemente Mail Art continuo a definirla "arte di confine", proprio perché desidera collocarsi al di fuori dal circuito ufficiale, nel superamento della distanza geografica e culturale. Praticamente un "laboratorio planetario" composto da numerosi "Network" sparsi su tutto il pianeta: archivi di idee, di sperimentalismo e di ricerca spontanea. L'arte marginale non può permettersi di assecondare concetti "tradizionali" come la qualità del lavoro, la professionalità o la credibilità tanto cari a certi artisti nostalgici della tradizione. La Mail Art è oggi una sorta di strana ragnatela di comunicazioni creata da altrettanti corrispondenti capace di superare le infinite distanze geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle mobile, sempre variabile, perennemente in movimento”.





Comportamenti sociali e intelligenza collettiva.


La formazione di grandi gruppi coordinati ma spontanei, ci appare come un immenso sciame assai noto in natura, vedi il comportamento coordinato di insetti come le api, vespe e formiche. E’ un organismo gigante con una mente propria e una intelligenza superiore alla somma dei singoli individui. Ogni insetto sembra comportarsi secondo un piano prestabilito in modo che il sistema, nel suo complesso abbia un comportamento organizzato e finalizzato al raggiungimento di determinati obiettivi. Lo studio di modelli di questi sistemi porta allo sviluppo di algoritmi che appartengono alla classe chiamata swarm intelligence ("sciami intelligenti"). Il comportamento collettivo osservabile è il frutto delle semplici iterazioni che ha un singolo componente verso gli altri oppure verso l'ambiente.




Le caratteristiche essenziali di tale logica sono:

• Ogni individuo del sistema non dispone di “capacità illimitate”;

• Ogni individuo del sistema non conosce lo stato globale del sistema;

• Assenza di un ente coordinatore o controllore.

L'aspetto interessante di tali sistemi biologici è che questi comportamenti nascono ed emergono in modo spontaneo e autonomo, senza il controllo di un “coordinatore/supervisore” e vede nella collaborazione tra gli individui l’aspetto fondante anziché la competizione e supremazia del più forte come succede nel sistema ufficiale dell’arte contemporanea di oggi. Praticamente e la conseguenza di un atteggiamento induttivo, congenito, da una sentita partecipazione secondo uno spartito mai scritto prima ma sentito geneticamente come fattibile e realizzabile.


Formiche, pesci, api e mammiferi si muovono all’unisono e si comportano come un unico essere: sono esseri sociali, capaci di regolarsi per garantire la sopravvivenza del proprio gruppo. Si organizzano intelligentemente per difendersi dai predatori. I banchi di pesci si dispongono a formare un solo grosso "animale" per scoraggiare i predatori. Gli storni, quando avvistano i loro predatori, si stringono assieme per impedire che il cacciatore possa isolarne uno e catturarlo. In tutti questi casi il gruppo sembra un organismo gigante ed efficiente con una mente propria e un’intelligenza superiore alla somma dei singoli individui.





Swarm e arte marginale

La swarm non ha bisogno di una forma de-finita ma solo di “una spontanea partecipazione collaborativa in un agire intrinsecamente libero e indeterminato, alla ricerca della socialità e della sopravvivenza. Per certi versi la “swarm intelligence” corrisponde appieno all’attivismo isolato ma incessante degli artisti postali (marginali) sparsi in tutto il pianeta secondo una logica non coordinata che diventa collettiva e geneticamente forte. L’arte marginale è ormai una rete consolidata di rapporti relazionali composta da migliaia di artisti del Network che si scambiano ogni giorno messaggi creativi in forma di lettere, buste, cartoline postali, collage, poesie visive, libri d’artista e persino oggetti tridimensionali. Con essa la comunicazione visiva assume dimensioni planetarie, totalmente nuove e inaspettate. l’arte postale, ormai, con il suo tentacolare network di contatti abbraccia il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo diversificato di nuove energie poetiche. Forse, come dice qualcuno, lo stesso “Networker” è da considerarsi la vera e più grande opera d'arte del mondo. Insomma, è il più grande laboratorio sperimentale di ricerca artistica del pianeta terra (Il laboratorio globale del Network), un grande polmone di ricerca libera. Osservato nel suo insieme sembra un gigantesco dinosauro planetario, una swarm intelligence, un magnifico essere dal grande occhio che si rigenera permanentemente con gli apporti spontanei di tante presenze individuali. La marginalità non condivide affatto l’omologazione del linguaggio o i modi di fare anacronistici e sclerotizzati dell’arte contemporanea ufficiale. Essa è contaminazione di idee, confronto e condivisione fluida di nuove proposte, invenzione e creatività allo stato puro, senza alcun condizionamento e senza nessuna costrizione. E’, soprattutto, sconvolgimento delle idee e delle regole prefissate in un sistema decisamente anestetizzato e globalmente impotente.  

Giovanni Bonanno


domenica 24 giugno 2012

1962-2012 – 50 ANNI DI MAIL ART




COMUNE DI MONTECAROTTO

Assessorato alla Cultura MONTECAROTTO (Italy)


CIVICO MUSEO DELLA MAIL ART

MAIL ART MUSEUM



MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARTE POSTALE

(MAIL ART)

INTERNATIONAL MAIL ART EXHIBITION



1962-2012 – 50 ANNI DI MAIL ART

in omaggio a RAY JOHNSON,

dalla NEW YORK CORRESPONDANCE SCHOOL OF ART




Da questa felice intuizione ad opera degli artisti americani Edward M. Plunkett e Ray Johnson, che ha dato vita al circuito internazionale piu’ frequentato della storia dell’arte (la MAIL ART), sono trascorsi cinquant’anni. Rapporti, scambi , incontri, interventi, progetti ecc. si sono avvicendati, sempre in un clima di partecipazione attiva e continua, con il superamento di qualsiasi barriera politica e ideologica. Questa “danza” di corrispondenza artistica ha coinvolto e tuttora coinvolge artisti di tutte le Nazioni del mondo che, per celebrare insieme questo importante anniversario, hanno inviato interessanti opere per dare un proprio segno di rinnovata adesione, affetto e riconoscimento ad una “Scuola” che è stata in grado di unire artisti di tutto il Pianeta in una sorta di “racconto artistico collettivo” a testimonianza di un fare arte all’insegna della condivisione, del dono, dell’assoluta libertà.



Opere di :

400 ARTISTI di 37 NAZIONI:



(Argentina, Australia, Belgium, Brazil, Canada, Chile, Costa Rica, Denmark, England, Finland,
France, Germany, Greece, Holland, Japan, Ireland, Israel, Italy, Lettonia, Macedonia, Malaysia, Mexico, Norway, Poland, Portugal, Romania, Serbia, South Africa, South Korea, Spain, Sweden, Switzerland, Turkey, Uruguay, U.S.A., USSR e Venezuela)


dal 30 giugno al 29 luglio 2012

Inaugurazione: sabato 30 giugno 2012 – ore 18

a cura di Anna Boschi – Mailartmeeting Archives



con la collaborazione del MUSINF – Museo Comunale d’Arte Moderna e dell’Informazione di Senigallia-AN

Catalogo in galleria con introduzione del Prof. Carlo Emanuele Bugatti – direttore del MUSINF di Senigallia e testi di Baracchi – Baroni – Bleus – Bonanno – Broi – Capatti – Carrera – Daligand – Da Lio – Dall’Acqua – Di Poce-Focardi – Frangione – Janssen – Maggi – Morandi – Romeo.






Elenco partecipanti al progetto/participants list :



ARGENTINA

CLAUDIA AGUSTI-Comodoro Rivadavia; ARS & DESIGN – – Ciudad de Buenos Aires ; BACANTES GIULO – (Quilmes 1878) Buenos Aires; RUTH GABRIELA GEMINIANI-C.A.B.A.; MONICA A. GONZALES – S.G. Bariloche (8400) – Rio Negro; HILDA PAZ-Bernal 1876; SUSANA PICASSO – (C.P. 1876) Bernal ; ALFREDO ROSENBAUM-Buenos Aires; ILIA RUIZ-Comodoro Rivadavia; CALIXTO SAUCEDO-Florencio Varela (1888); ALEJANDRO THORNTON – (1416) C.Aut. Buenos Aires; MARIA NICOLASA TRIVILINO-Florencio Varela (1888); MONICA VALLEJO-4000 S..M. de Tucuman



AUSTRALIA

DENIS MIZZI – Sydney South-Sydney 1235; FIELD STUDY – C/ DAVID DELLAFIORA – Geelong VIC 3220; TERRY REID-Surry Hills 2010-Sydney



BELGIUM

MIA DE CEUSTER-2980 Zoersel; LUC FIERENS – 1982 Weerde - MICHE-ART-UNIVERSALIS – 2330 Merksplas; SAARTJE STIERS -2000 Antwerpen; Mzia VALERIAN – ANKE VAN DEN BERG – B-2230 Herselt – GUIDO VERMEULEN – B-1030 Bruxelles; JAN THEUNINCK



BRAZIL

MARIA DARMELI ARAUJO – Porto Alegre/Rio grande do Sul ; CECILIA CAMARGO-Mavà-SP; EDSON BUENO DE CAMARGO-Mavà-SP; CARLOS ZURCK CRUZ – Gloria-Rio de Janeiro; ENI ILIS-Campinas-SP; ERMINIA MARASCA SOCCOL-Porto Alegre; DORIAN RIBAS MARINHO – Florianopolis (SC) ; CONSUELO MARGARIDA RUBIO DEBIAGI-Campinas-SP 13085-125; ALEXANDRE G. VILAS BOAS-Guarulhos-SP



CANADA

DIANE BERTRAND – St. Leonard QC H1R 2C6; R.F. COTE’ – Québec, QC 62A 3C9; DEWI-Toronto; PETER DOWKER – Lac-Brome Québec J0E 1R0; RAYMOND FURLOTTE-Montréal-QC; LA TOAN VINH – Montréal-QC; PENNY LIM-Vancouver; THEO NELSON-Calgary; SNAPPY-Victoria BC; KATHY TYCHOLIS-Vancouver BC; ALEXANDRE GOMEZ VILAS BOAS-Guarulhos-SP



CHILE

CATALINA ROZAS-San Joaquin-Santiago del Chile; VICTOR FEMENIAS VON WILLIGMANN – Providencia 7500128



COSTA RICA

TINA SCALZONE – Santa Ana – San José



DENMARK

MARINA SALMASO – DK-1620 Kobenhavn V.



ENGLAND

KEITH BATES-Manchester; VICK CULL-Ipswich; MARK GREENFIELD – Newcastle, Staffs, ST5 8ZG ; PETER A LEIGH – London UK; SIMON WARREN – TRING HP23 6AN UK ;



FINLAND

JARMO SERMILA – FIN-13100 Hameenlinna ; PAUL TIILILA-36600 Palkane



FRANCE

AMBASSADE D’UTOPIA – Guivry; ERIC BENSIDON – Paris; CHANTAL CASAMAYOR DE PLANTA – Le Petit Piquey 33950 Le Cap Ferret ; DANIEL DALIGAND-Levallois 92300; MICHEL DELLA VEDOVA – 87000 Limoges; ACHILLE DE MOEWALD – 77320 Saint-Rémy-la-Vanne; PATRICIA FIAMMINGO; PASCAL LENOIR-60680 Grandfresnoy; VALENTINE MARK HERMAN – F-11130 Sigean ; NATHALIE PEJAC-Lege Cap Ferret; REMY PENARD – Limoges; VINCENT PONS – 92340 Bourg-la-Reine ; MATTHEW ROSE-75014 Paris; URSU-60160 Montataire; MARIE VAILHE – 33950 Lege Cap Ferret



GERMANY

HORST BAUR; LUTZ BEEKE – 14471 Potsdam; ANGELA BEHRENDT – 30171 Hannover; HANS BRAUMUELLER – D-20259 Hamburg; MATTHIAS BRUGGER – 88677 Markdorf;I BUNUS-Ettlingen; SCHOKO CASANA ROSSO-Mildbrandt; PETRA DZIERZON – 10781 Berlin; ELKE GRUNDMANN – 10585 Berlin; ROLAND HALBRITTER-Nuedlingen; SUGAR IRMER – 10999 Berlin; EBERHARD JANKE – Edition Janus – 13507 Berlin; CARMEN LEWIN STERN-Erfurt; LINDENHOF – 24398 Winnemark; HENNING MITTENDORF – D-60433 Frankfurt/Main; ANDREW MAXIMILIAN NISS- 25557 Hanerau Hademarschen; PTRZIA TICTAC-Starnberg; WILHELM SCHRAMM – A-6700 Bludenz; RAINER WIECZOREK – 12053 Berlin; BERNHARD ZILLING-10048 Berlin



GREECE

KATERINA ARMENOPOULOS – 11143 – Athens – CHONDROS ATHANASIOS – Psahna, Evia – MICHALIS KOJSARIS – 30400 Ejoliko ; EUMORFIA GHIKA RACHOUTI – Chalkis 34100; KATERINA NIKOLTSOU-Thessaloniki; MARIA SFIMADAKI – Halkida 34100 Evia



HOLLAND

RENEE BOUWS - 1071 RC Amsterdam ; KO DE JONGE – NL-4330 GD-Middelburg; RUUD JANSSEN – TAM – 4801-BB Breda; PIET FRANZEN – SIDAC - 2311 HG-Leiden; THE MUSEUM OF INSTANT IMAGES – Mr.Colori – Chaam, NL 4861SE; ROD SUMMERS/VEC – Maastricht



JAPAN

RYOSUKE COHEN-Moriguchi City-Osaka 570; KAZUNORI MURAKAMI – Hyogo-kan 677-0005 – KEIICHI NAKAMURA – Shinjuku-ku – Tokyo 161-0034



IRELAND

PATRICK ANDERSON-McQUOID – County Leitrim – MARINA MILETIC – County Leitrim; FRANCIS VAN MAELE – Redfoxpress – Dugort-Achill-Co.Mayo



ISRAELE

ALEXEEVA NATALIA – Kiriat-Haim 26119



ITALY

ALLIRI SILVANA – Quiliano-SV; ALTOMARE FILIPPO – Sperlinga-EN; AMATO ANTONIO – Aldifreda-Caserta; ANDOLCETTI FERNANDO-La Spezia; APRILE FRANCESCO-Caprarica di Lecce; BALDASSINI PAOLA – Milano; BALDESSARI GUIDO – Venezia; BANCHI BOBO-Senigallia-AN; BARACCHI TIZIANA-estre-VE; BARALDINI PATRIZIA – S.Felice s/Panaro; BARDUCCI PIERO – Bologna; BARONI VITTORE – Viareggio; BASSO UMBERTO-Barletta; BATTAGLIA PATRIZIA-Massa Lombarda-RA; BATTISTELLA ELISA – S.Donato Milanese; BELLAROSA MARIANO – S. Donato Milanese; BELLINI GIULIANA-Milano; BELLINI LANCILLOTTO – Verona; BERGAMINI LUISA-Bologna; BERTOLA CARLA – Torino; BIAGI ROSA – Bologna – BONANNO GIOVANNI – 84126 Salerno; BONARI ADRIANO-Bergamo; BOSCHI ANNA – Castel S.Pietro Terme – BOSSI CECILIA – Paliano-FR ; BROI GIANNI – Firenze; BUONFIGLIOLI GIANNI-Castel S.Pietro Terme-BO; CABRINI PAOLO – Lasnigo-CO; CACCARO MIRTA– Dueville-VI; CACCAVALE ALFONSO-Afragola-NA; CAMPAGNOLO ROBERTA – Vicenza; CAPATTI BRUNO– Medicina-BO; CAPORASO ANGELA-Caserta; CAPPELLARI GIUDITTA – Vicenza; CAPPELLI GIUSEPPE – 25127 Brescia; CAPUANO GUIDO – Ispica-RG; CARACCIOLO ANNA MARIA – Cagliari; CARANTANI MAURIZIA– Bergamo; CARAVITA LAMBERTO-Massa Lombarda-RA; CARLETTI ALDA – Corridonia-MC; CASSAGLIA BRUNO– Quiliano-SV; CELSAN FERNANDA – Altavilla-VI; CENCETTI ADALBERTO – Bologna; CERMASI GIANNI – Castel S.Pietro Terme-BO; CERUTTI VALERIA – Castel S.Pietro Terme-BO; CESELLI MAURO-Grosseto; CIMINO COSIMO-La Spezia; CIVALLERO EMMA-Bologna; COLOMBO CARLA – Imbersago-LC; CONTI MASSIMO-Fano-PU; CORRENTI ENZO – Prato; CORSITTO CARMELA – Canicattì-AG; COTELLESSA GIULIANO – Pescara; CRAIA SILVIO – Macerata; CUCINIELLO NATALE-Torre Del Greco-NA; DAL PRA’ MARIA GRAZIA – Thiene-VI; DAVALLI DANIELE-Castenaso-BO; DAVINIO CATERINA – Lecco – DELLA GIUSTINA SERGIO – Vittorio Veneto – DE MARCHI-GHERINI ANTONIO-Gera Lario-CO; DENTI GIUSEPPE – Paullo-MI; DE PANICIS MARZIA-Napoli; DE STEFANI ADOLFINA– Galzignano-PD; DI GIULIO MAURA-Pollutri-CH; DIOTALLEVI MARCELLO – Fano; DI VITA ERALDO-Milano – DONAUDI GIANNI – Imperia; ELSA EMMY – Catania; ETTORE TOMAS – Sasso Marconi-BO; FEDI FERNANDA-Milano; FERRANDO MAVI-Milano; FESTUCCIA WALTER – Roma – FOLLIN MAURIZIO – Favaro-VE – FORMIGONI ROBERTO – Brescia – GALLO GABRIELLA-Favaro V.to – GARAVINI LIA – Forlì – GAVINA CLAUDIO – Milano; GIAMBARRESI NELLA-Roma; GINI GINO-Milano; GOBBETTI PAOLA – Vicenza; GRANDINETTI CLAUDIO – Cosenza – GRASSO SARAH – Firenze – IACOMUCCI CARLO – Macerata; IACOVETTI ANTONIO – Pescara; I SANTINI DEL PRETE – Rosignano Solvay-LI; JANDOLO BENEDETTA-Bologna; LATTUCA GIOVANNI – S. Cataldo-CL – LEGGER FABRIZIO – Pinerolo-TO – LENTINI ALFONSO – Belluno – LIMONGELLI PIERPAOLO – Bari – LIUZZI ORONZO – Corato-BA; LUCATO GIAN PAOLO – Bassano Del Grappa – LUCCI GISELLA – Massa Lombarda-RA; LUIGETTI SERSE-Perugia; LUCCI GISELLA – Massa Lombarda-RA; MAGGI RUGGERO – Milano; MALQUORI ROBERTO – Firenze; MAMPRIN OTELLO – Mestre-VE; MANDRINO FRANCESCO – S.Felice S/P-MO; MARANDO LINA (Mirandolina)-Torino; MARCHESE CARMELO-Roma; MARCHI ROBERTO-Seregno-MB; MARTINA MARIA GRAZIA – Breganze-VI – MATONE ANNA MARIA – San Remo-IM – MEDDA ITALO – Quartu S.Elena-BO; MEDOLA MASSIMO – Bologna – MENGUZZATO LORENZO – LOME - Trento; MICHELOTTI MONICA-Carrara-MS; MILICI VIRGINIA – Paese-TV; MINGARDI DENISE – Caldogno-VI; MOIO GIORGIO-Quarto-NA; MONTOYA NURIA - Olbia – MORANDI EMILIO – Ponte Nossa-BG – NANNI TERESA – Imola-BO; NEGRETTO GIULIANO – Marghera-VE; NOIA ANTONIO – Prunaro di Budrio-BO; NOYA ANGELA – Roma; PACCHIONI FRANCA-Verona; PELATI LINDA – Milano; PELLATTIERO MONICA; PENNACCHI WALTER – Cisterna di Latina; PERSIANI G. GLORIA – Roma; PERTONE SILVANO – Sestri Ponente-GE; PEZZOLI MARISA-Brescia; PEZZOLI RICCARDO-Brescia; PINKY– Cogoleto-GE ; PITTALUGA ASSUNTA – Cagliari; POLETTI CARLA – Osteria Grande-BO; PUCCI CARLO – Bologna; PUCCI ELEONORA-Vicenza; PUCCI GIANCARLO – Fano-PU; QUINTINI ROSELLA-Civitanova Marche-MC; REGNICOLI GIORGIO – Santa Maria degli Angeli-PG; RICCI ROSSELLA-Massa Lombarda; RIVABENE PAOLA – San Donato Milanese-MI; ROMEO CLAUDIO – Villa Raverio-MI; ROVEGNO PAOLO – Piacenza; ROVERE WALTER – Bologna; SASSANELLI ANTONELLA – Colturano-MI; SASSU ANTONIO (Gruppo Sinestetico) – Torreglia-PD; SBIETTI STEFANO – Arezzo ; SCALA ROBERTO – Massa Lubrense-NA; SCLAUNICH RENATO-Bolzano; SERGIAMPIETRI DANILO-La Spezia; SEVERINO DOMENICO – Pompei – SILVI C. FULGOR-Frontone-PU; SPAGNUOLO LUCIA-Civitanova Marche-MC; STARACE SALVATORE-Vico Equense-NA; STRADA GIOVANNI e RENATA – Ravenna ; TERRONE GIAN PAOLO-Saronno-VA; TORRACO GIUSEPPE LUCA-Foggia; TULUMELLO AGOSTINO -. Montedoro-CL; VERNOCCHI VANNA – Medicina-BO; VERONESI ROSANNA – Milano; VEZZOLI MAURO- 13043 Cigliano-VC; VIDALI MARINA – Arcugnano-VI; VITACCHIO ALBERTO – Torino; VITI PIERO – Firenze; ZANONI ROBERTA-Travo-PC;



ISRAELE

ALEXEEVA NATALIA-Kiriat-Haim 26119



LETTONIA (LATVIA)

ANETE ULMANE – Riga, LV-1048



MACEDONIA

ZLATKO KRSTEVSKI – 7500 Prilep



MALAYSIA

SHAHRUL SAHEE – Faculty of Fine Art – National Arts Culture and Heritage Academy (ASWARA) – 50480 Kuala Lumpur – SUZLEE IBRAHIM – Bandar Baru Bangi – 43650 Malaysia



MEXICO

JUAN RODRIGUEZ LOPEZ – colonia insurgentes Durango, Durango



NORWAY

JAROMIR SVOZILIK – 0271 Oslo



POLAND

ROBERT ZNAJOMSKI – 21010 lECZNA



PORTUGAL

JOSE’ LIBERATO ALMEIDA-Porto; HELDER COELHO DIAS – 2100-519 Faganza/Coruche; LURDES SOUSA-1495-024 Alges;



ROMANIA

CRISTINA OPREA – Craiova; OVIDIU PETCA-Cluj-Napoca



SERBIA

RORA & DOBRICA KAMPERELIC – RadivojaKoraca 6 – 11000 Beograd





SOUTH AFRICA

CHERYL PENN – Glen Anil 4051



SOUTH KOREA

ANTIC-HAM – Seoul 110-200



SPAIN

PEDRO BERICAT – 50080 Zaragoza ; DANIEL DE CULLA’ -09006-Burgos; FERRAN DESTEMPLE – Cabrils-08348-Barcelona ; BARTOLOME’ FERRANDO – 46183 La Eliana-Valencia ; ANTONIO MORENO GARRIDO – 08205 Sabadell (Barcelona) ; ALICIA GIL-36206 Vigo; FRANCISCO SANCHEZ GIL-Marbella-Malaga; MIGUEL JIMENEZ - 41008 Sevilla; LOUMOND-17811 Girona; ANTONI MIRO’ – Alcoi; BRUNO NEIVA – 15001 A Coruna ; CESAR REGLERO – 43080 Tarragona; SUSANA RIBUFFO-Madrid 28005



SWEDEN

TANIA KROSSE – Stockholm;



SWITZERLAND

PETER W. KAUFMANN-Ebmatingen; DARKO VULIC-Boncourt



TURKEY

CEM DEMIR – 01330 Adana; SABRIYE CELIK-Burhaniye



URUGUAY

CLEMENTE PADIN – C. Correo C. 1211 – 11000 Montevideo



U.S.A.

REED ALTEMUS – Portland ME 04112 ; DARLENE ALTSCHUL – Woodland Hills CA 91367-5754 ; DAVID STANLEY APONTE –Philadelphia, PA 19125; JOHN M. BENNETT – Luna Bisonte Prods., Columbus, OH 43214 ; GUIDO BONDIOLI – Sweet Home, OR 97386; KEITH BUCHHOLZ; Buz BLURR – Gurdon (Ark.) 71743-1835; C.T. CHEW/Triangle Post – Seattle, WA 98115; STEVE DALACHINSKY – New York 10012; MIKE DICKAU – Sacramento, CA 95819-4033; PUNKIE EBERT – Fairfax, CA; FACE COMPANY (SWARTZ) – Rochester, NY 14608; HONORIA-Austin-TX 78703; JAS FOSTER – Winsten-Salom NC 27103; JOHN HELD – San Francisco, CA 94141; FLEUR HELSINGOR – Oakland,CA; JENNIE HINCHCLIFF-San Francisco, CA94117; JENNIFER KOSHAREK – St. Petersburg, FL 33705; CONNIE JEAN – Titusville, FL 32780; LIKETELEVISIONSNOW – Tamworth NH 03886; LINDA LEVINE – San José, CA 95118; RUSSELL MANNING – Dallas TX 75211-2513; DAVID MOHALLATEE – Richmond, Kentucky; THE STICKER DUDE, Ragged Edge Press-NYC; THEO NELSON; ALEXANDRA PHARMAKIDIS – Austin TX 78 702; OH BOY, John Tostado – Burbank, CA 91505; PUNKIE EBERT-Fairfax, CA 94930; MONICA REX-Los Angeles,CA 90066; CANDY SUZY Q REYNOLDS – Oklahoma City, OK 73131; JOHN GREENDREAM REYNOLDS – Oklahoma City, OK 73131; OTTO DAVID SHERMAN – New York NY 10019-5035; JUDITH A SKOLNICK – Washington ; STATE OF BEING – Oberlin OH 44074; LIANA SWINK – Portland ,OR 97221; CHRISTINE TARANTINO – Wendell, Massachusetts 01379; Dr. BARON JOSEPH A. UPHOFF, Jr. – Colorado Springs, CO 80905 1774 ; VICKI ANGEL, – Pinson, Al 35126-3303; J. WEAVER – Freedom, CA 95019



USSR

DMITRY BABENKO – Krasnodar-80; OT KYDA:RUSSIA-Krasnbix Borcov; NIKOLAI LUKIN – Odessa 65125 (Ukraine); OLEINICK OLEG – Odessa 65031 (Ukraine)



VENEZUELA

JOSE’ BRANDO – Maracay Edo Aragua; GUROGA – Estado Miranda
GUROGA (Guadalupe Rodriguez)-Estado Miranda







Con la collaborazione del MUSINF – Museo Comunale d’Arte Moderna e dell’Informazione di Senigallia-AN

Catalogo in galleria con introduzione del Prof. Carlo Emanuele Bugatti – direttore del MUSINF di Senigallia e testi di Baracchi – Baroni – Bleus – Bonanno – Broi – Capatti – Carrera – Daligand - Da Lio - Dall’Acqua - Di Poce-Focardi – Frangione – Janssen – Maggi – Morandi – Romeo.


All’inaugurazione performances di
Giancarlo e Rossella Pucci e Fulgor C. Silvi




sabato 23 giugno 2012



1962-2012 – 50 YEARS of MAIL ART
in homage to RAY JOHNSON



“Area di confine, dentro e fuori l’avanguardia”.


Sono trascorsi già 50 anni da quando l'artista americano Ray Johnson, nel 1962, fondò la New York Corrispondance School of Art, una sorta di scuola d’arte per corrispondenza nella quale gli elaborati grafici con l’inserimento di timbri e collage venivano per la prima volta spediti per posta a conoscenti e persino ignari destinatari, dando completa autonomia alla comunicazione e rendendo questo nuovo modo di espressione totalmente libero, al di fuori di qualsiasi schema imposto e prefissato dal potere culturale e di conseguenza dal mercato ufficiale dell’arte.

In questi ultimi 30 anni, in occasione del Trentesimo e del Quarantesimo di questa importante ricorrenza, Anna Boschi con il “Mailartmeeting Archives” si è adoperata con entusiasmo a realizzare due importanti progetti internazionali di Mail Art dedicati all’artista americano, rispettivamente con “1962-1992 – 30 anni di Mail Art in omaggio a Ray Johnson” (progetto esposto nel 1992 a Bologna, Spoleto e Milano con la partecipazione di oltre 200 artisti di 27 Nazioni), e con “1962-2002 – 40 anni di Mail Art dalla nascita della New York CorresponDance School of Art” (progetto esposto nel 2002 a Castel San Pietro Terme, Sala Cassero, e nel 2006 anche al Civico Museo della Mail Art di Montecarotto-AN con la presentazione di ben 370 artisti di 38 Nazioni, questa volta in collaborazione con il Museo Comunale d’Arte Moderna e dell’informazione di Senigallia-AN). Con i 50 anni, la suddetta curatrice ha proposto un terzo progetto con la partecipazione di oltre 320 artisti sparsi nei cinque continenti che vengono presentati per la prima volta a fine giugno presso il Mail Art Museum di Montecarotto-AN, successivamente presso la Galleria Atrebates di Dozza e in ottobre presso la Galleria d'Arte Contemporanea in coincidenza con la Giornata Europea del Contemporaneo a Castel S.Pietro. Un Programma di certo ambizioso per un interprete d’eccezione come è stato Ray Edward Johnson.

Di origine finlandese, era nato a Detroit nel Michigan, il 16 ottobre 1927. Tra il 1944 e il 1945 aveva studiato presso la "Art Students League" di New York e dal 1945 al 1948 aveva seguito il corso di pittura con Josef Albers al Black Mountain. In quel contesto aveva conosciuto Ilya Bolotowsky, Lyonel Feininger, Robert Motherwel, Kooning, Merce Cunningham e John Cage. Successivamente, nel 48, si era trasferito a New York iniziando una produzione di opere geometriche aderendo così al “Gruppo degli Artisti Astratti Americani”, conoscendo personalità come Robert Rauschenberg, Jasper Johns e Andy Warhol ed esponendo con artisti importanti come Ad Reinhardt. I suoi primi lavori consistevano in operazioni di matrice geometrica-astratta influenzati in quel periodo dalle “teorie sulla relatività del colore” di Albers. A metà degli anni '50, approdando al Dada decise di abbandonare la precedente pittura geometrica e dedicarsi al collage, producendo centinaia di piccoli lavori che chiamò "moticos", quasi una sorta di “Pop Art” anticipatrice delle ricerche che a distanza di qualche anno verranno messe in campo con successo da Leo Castelli con il gruppo storico americano. Sono di questo periodo le opere ispirate a personaggi come Elvis Presley o Marilyn Monroe. Precursore e anima ribelle, presenza enigmatica e convinto individualista, trasgressivo, estroverso, diseredato ed eremita dell’arte americana, spesso viene associato al gruppo Fluxus per il carattere solitamente minimal-concettuale dei suoi progetti; il gruppo Fluxus è stato un vivace movimento internazionale che in quel periodo si distinse per una serie di azioni e interventi a carattere neodadaista. Dobbiamo segnalare che Ray Johnson non ha mai fatto parte del “Fluxus”, ma ha comunque condiviso le stesse problematiche e ” l’underground” prettamente sperimentale con molti artisti di questo raggruppamento.

Nei primi anni 60, il mitico Johnson si dedicò definitivamente alla Mail Art (l’Arte Postale), combinando oggetti trovati con fumetti, pubblicità, lettere e anche pittura e colore. Diceva che “ amava realizzare opere che combinassero giochi di parole, verbali e visivi". Nasceva così l’arte postale, la Mail Art, divenendo essenzialmente “operazione artistica in progress” di scambi tra individui scavalcando le figure istituzionali del critico e del gallerista d’arte contemporanea. Una forma artistica del tutto nuova nonostante da tempo si erano avute le prime avvisaglie da una parte dell’avanguardie storiche come le operazioni dei futuristi e dei dadaisti. Infatti, agli inizi del Novecento diversi artisti avevano iniziato a inviare Cartoline Postali e disegni utilizzando il mezzo postale, tra questi ad esempio il futurista Cangiullo, Giacomo Balla, Fortunato Depero e persino P. Klee che utilizzò il mezzo postale per le sue missive artistiche, vedi la cartolina indirizzata a Gabriele Munter, nel 1913, conservata a Monaco. Si può anche citare una cartolina fotografica in bianco e nero di Milano sulla quale Filippo Tommaso Marinetti era intervenuto con scritte a penna. Recentemente bisogna anche ricordare il lavoro di un artista contemporaneo come Alighiero Boetti che ha fatto largo uso del mezzo producendo un'ingente quantità di lavori postali; fin dalla fine degli anni sessanta Boetti ha scritto e spedito migliaia di buste contenenti frammenti di altri lavori. Ci preme sottolineare l’attivismo di tanti artisti sparsi in tutto il mondo inclusa la stessa Anna Boschi, impegnata a essere parte significativa di questo particolare circuito artistico. Si racconta che Ray Johnson negli anni 60 era già considerato uno degli artisti americani più influenti del suo tempo e nonostante tutto il più sconosciuto di New York. Una delle sue assidue occupazioni preferite era quella di inviare i suoi lavori ad una persona "Add to and return to", con le istruzioni di passarla ad altri.

All’inizio di questa particolare avventura non sappiamo se si era reso veramente conto dell’ innovazione rivoluzionaria che stava apportando all’interno dell’arte cosiddetta contemporanea. Oggi, ci appare uno dei personaggi più influenti della Mail Art e nel contempo un grande pioniere solitario dell’arte visuale. Trasferitosi da New York a Locust Valley a Long Island, continuò a produrre opere di mail art consolidando un interessante e complesso sistema internazionale di comunicazione artistica incentrato su contatti postali strutturati su una ramificata rete diversificata con diverse centinaia di corrispondenti “abituali” e anche “non consapevoli”, influenzando di fatto il futuro dell'arte e divenendo altresì il punto di riferimento per nuove generazioni di giovani artisti. Johnson ha sempre preferito lavorare su piccoli formati, precludendosi così l’appoggio del grande mercato dell’arte ufficiale, rifiutando spesso di esporre o vendere il proprio lavoro. Del resto, il mercato dell’arte preferisce le grandi dimensioni e una produzione creata appositamente per essere “mercificata” in senso commerciale, e quindi, poco interessato a diffondere e difendere concretamente i suoi piccoli lavori considerati in quel tempo “poca cosa”. Nel 1995, precisamente il 13 gennaio, il corpo di Ray Johnson fu trovato galleggiare senza vita in una baia di Sag Harbor, NY. Le circostanze in cui è morto sono ancora poco chiare e assai misteriose. In questi ultimi decenni il lavoro prodotto da Johnson è stato oggetto di diverse esposizioni personali come quella negli anni ottanta presso il Nassau County Museum of Art, al Moore College of Art and Design in Philadelphia e da gallerie come Goldie Paley, Marian Willard Gallery e la Richard L. Feigen Gallery, entrambe in Manhattan che tutt’ora continuano a presentarlo al grande pubblico. Ormai le sue opere sono esposte presso importanti collezioni permanenti come il Philadelphia Museum of Art, la Corcoran Art Gallery di Washington o il Walzer Art Center di Minneapolis.

La Mail Art è un'esperienza d'arte concettuale e comportamentale, trasversale ad ogni precostituito gruppo di ricerca proposto in questi ultimi decenni. Essendo la risorsa più democratica e liberista del pianeta, rifiuta l’oggettualità in quanto tale e preferisce lo scambio di idee affidandosi ai processi mentali e immateriali e quindi, a operazioni incentrate preferibilmente sul linguaggio e la comunicazione. La Mail Art è una sorta di strana ragnatela di comunicazioni creata da altrettanti corrispondenti capace di superare le infinite distanze geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle mobile, sempre variabile, perennemente in movimento”. E’ sicuramente uno dei pochi movimenti artistici al di fuori degli schemi dettati dal potere imperante del mercato dell’arte che ha resistito a tutte le offensive di disturbo e interferenza attuate in questi anni, da chi non condivide la forza dirompente di questa particolare esperienza artistica del tutto svincolata dalle modalità pre-costituite. Un sistema complesso che continuamente si confronta con altre realtà del pianeta mettendo in campo interventi sperimentali e sperimentabili di ricerca visuale. Con essa la comunicazione visiva assume dimensioni planetarie, totalmente nuove e inaspettate. L’arte postale con il suo tentacolare network di contatti abbraccia ormai il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo diversificato di nuove energie poetiche. Forse, come dice qualcuno, lo stesso “Networker” è da considerarsi la vera e più grande opera d'arte del mondo. Una sorta di grande gioco collettivo, in cui “i giochi di parole non sono solo un gioco”, come giustamente affermava tanti anni fa Alfred Jarry, ma un’altra diversa possibilità di liberarsi dalle costrizioni e dagli impedimenti e dedicarsi compiutamente all’invenzione e alla pura creatività.

La Mail Art è ormai una rete consolidata di rapporti relazionali composta da migliaia di artisti del Network che si scambiano ogni giorno messaggi creativi in forma di lettere, buste, cartoline postali, collage, poesia visiva, libri d’artista e persino oggetti tridimensionali. È un'arte che non viene creata per essere collocata in un museo o per essere mercificata, ma è “creatività spontanea” che viene scambiata senza alcun fine speculativo. In questi ultimi anni, scambi, incontri, interventi, congressi, rapporti, progetti, si sono avvicendati in un clima di corale partecipazione sempre più attiva, nel superamento di qualsiasi barriera geografica, politica e ideologica. Oggi ci appare in modo più compiuto, un grande fenomeno poetico e sociale, un vero e proprio “laboratorio di idee” che preferisce collocarsi ai margini di un’area periferica che io considero decisamente “di confine”, ai margini di un sistema culturale che inaspettatamente trova la libertà e la possibilità di mettere a fuoco le idee e la creatività. Insomma, è il più grande laboratorio sperimentale di ricerca artistica del pianeta terra (Il laboratorio globale del Network), un grande polmone di ricerca libera. Osservato nel suo insieme sembra un gigantesco dinosauro planetario, un magnifico essere dal grande occhio che si rigenera permanentemente con gli apporti spontanei di tante presenze individuali. La Mail Art non condivide affatto l’omologazione del linguaggio o i modi di fare anacronistici e sclerotizzati. Essa è contaminazione di idee, confronto e condivisione di nuove proposte, invenzione e creatività allo stato puro, senza alcun condizionamento e senza nessuna costrizione. La Mail Art, per tanti artisti è anche libertà e soprattutto amore.                                                                                  Giovanni Bonanno

venerdì 22 giugno 2012

POEMA VISIVO DEDICATO A RAY JOHNSON





“PER RITROVARSI ANCORA”

(Dal An old 8mm film of Ray Johnson and May Wilson by William S Wilson,

September of 1965, on Tilghman Island, Maryland


nasce il Poema Visivo di Giovanni Bonanno dedicato a Ray Johnson)






Di

notte,

mi capita

spesso

di vedere

scivolare

nell’acqua

di Sag Harbor

una presenza

oscura dentro

una vecchia

canoa rossa

dal bordo nero.

Con l’occhio al vento

cerco invano di scrutare

il buio della notte.

Un cane lo segue fiducioso.

Certe volte, accenna a un sorriso a segnalarci di esserci ancora,

per poi lasciarsi trasportare inerte dalle dolci acque del golfo,

fino a perdersi all’ombra del silenzio.

La vera condizione per esistere è esserci per ritrovarsi ancora.

Lungo la baia favolosa di Sag Harbor si percepisce forte la sua presenza,

intento a raccogliere frammenti di cose che il vento ha trasportato con sé,

per poi lasciarli cadere su piccoli e precari fogli di carta.

Ogni tanto si sentono ermetici messaggi senza senso,

parole al vento che lasciano tracce vaghe sull’acqua,

come oscuri anagrammi votati all’inerzia.

Le parole si cozzano e si spingono freneticamente

sotto una gelida luna che incuriosita si sporge all’orizzonte.

Nel lento trascorrere del tempo,

Ray Johnson diventa l’inattuale marinaio di se stesso

che incessantemente traghetta

la sua pesante presenza

dentro la trasparenza

oscura del nulla,

per poi scomparire fugace,

un’altra volta ancora,

dentro le acque

gelide

del suo

amato

v

i

l

l

a

g

g

i

o

© Giovanni Bonanno

giugno 2012



giovedì 21 giugno 2012

IL FUTURO DELLA MAIL ART

La Mail Art, quale futuro?



Viviamo in una società che consuma di tutto, dai cosmetici alle armi nucleari. L'arte "ufficiale" si trova a che fare ormai con il patetico perché non riesce più a convincere; si adatta alle tattiche e alle mode pre-confezionate producendo oggetti sciatti che la critica tenta, in tutti i modi di accettare, dando motivazioni di vario genere a giustificare le qualità che spesso non ci sono. Oggi l'artista contemporaneo vive la triste condizione dello sventurato, vittima e carnefice bombardato da ondate di dubbia informazione, per cui ha la tendenza, spesso, ad auto-sterilizzarsi tra l'apatia e la paralisi collettiva. Secondo Peter Scotterdijk "viviamo in un mondo che mette le cose in una falsa equazione, produce una falsa uguaglianza di valori tra tutto e tutti e quindi raggiunge anche una disintegrazione e indifferenza". Con il tramonto del comunismo e delle rivoluzioni sembra vacillare la cultura di una società che fino a poco tempo fa chiedeva all'arte "l'immagine rivelatrice del proprio destino". L'arte moderna teorizzata dalle poetiche d'avanguardia, da sempre, ha trovato nel confronto spietato delle ipotesi, la propria verità, rifiutando facili accomodamenti! Sembra che tutto sia stato dimenticato, tutto é terribilmente consueto e prevedibile, perché l'arte di oggi vive una dimensione immaginativa priva di tensione utopica.


La Marginalità:

In questi ultimi anni qualcosa. sta cambiando, per convincersi di ciò basta seguire uno tra i tanti congressi decentrati (Networker Congress) che si svolgono in tutto mondo. Cos'è il Networker? E' la figura di un nuovo artista capace di ridefinire un ruolo "diverso" al futuro dell'arte. Questa esperienza detta comunemente Mail Art continuo a definirla "arte di confine", proprio perché desidera collocarsi al di fuori dal circuito ufficiale dell'arte e da certe relazioni mafiose (critico- galleria - mercato - museo). Secondo Eugenio Giannì, la Mail Art ha alcune caratteristiche storiche interessanti:

1 - La sua marginalità rispetto al sistema dell'arte ufficiale.

2 - scambio diretto tra gli operatori artistici, rifiutando ogni intermediario (Galleria - Critico -Mercato).

3 - Rifiuto di mercificare l'opera realizzata.

4 - Superamento della distanza geografica e culturale.

In definitiva, la Mail Art non è altro che un "laboratorio planetario" composto da numerosi "Network" sparsi su tutto il pianeta: archivi di idee, di sperimentalismo e di ricerca spontanea. Ovviamente, l'arte marginale non può permettersi di assecondare concetti "tradizionali" come la qualità del lavoro, la professionalità o la credibilità tanto cari a certi artisti nostalgici della tradizione. Quale credibilità può sussistere se la filosofia di tutto il sistema dell'arte marginale s'incentra sul rifiuto totale di ogni condizionamento? Secondo noi essa può anche permettersi, qualche volta, di negare "la qualità tradizionale" dell'opera d'arte cosiddetta ufficiale, proprio perché ha bisogno di partecipare intensamente al flusso della comunicazione che dilaga da una parte all'altra del pianeta in forme casuali, secondo una logica imprevedibile e con itinerari essenzialmente occasionali. In questo senso dettare regole prefissate che appartengono ai cicli produttivi dell'arte ufficiale significa "censurare" la libera ricerca dell'artista marginale.



Quale futuro?

Mentre un tempo l'artista operava nel completo isolamento, al servizio del mercato e della critica, ora con i Network c'è, sempre più, il desiderio di autonomia, la necessità di instaurare rapporti e contatti esterni, al di fuori del sistema, attraverso le reti internazionali utilizzando i diversi mezzi a propria disposizione. Questo nuovo sviluppo logico del pensiero sperimentale dovrebbe continuare a porsi al di fuori dei circuiti commerciali dell'arte. La ricerca di tutte queste idee e problemi può essere denominata "arte di confine", sviluppo logico del primo primitivismo postale. L'arte di confine desidera vivere una dimensione creativa non interessandosi minimamente alla genealogia di ciò che si chiama storia dell'arte, viaggiare da un paese e l'altro tra un emittente e ricevente con il fine essenziale di relazionarsi ai problemi della cultura di massa. In una società regolata da un libero mercato e del suo "diarroico" traffico economico di immagini, sussiste il desiderio, sempre più crescente, di collocarsi coscientemente al di fuori, in un "altrove praticabile” rispetto allo scenario totalizzante di una mediocrità planetaria; al di là di una immaginaria linea di Greenwich, come possibile spartiacque e cesura tra il presente e il futuro. In questo senso il Networker esprime il dissenso nei confronti delle convinzioni. Mentre il capitalismo distribuisce ricchezza e il successo costringe a produrre in modo standardizzato e seriale, l'arte di confine dilaga come flusso mentale, preferendo la contaminazione delle idee piuttosto che la monotonia. Essere "artisti di confine", non significa vivere intrappolati all'interno, in un caos organizzato, piuttosto convivere come libera presenza di frontiera, al di là del consueto e del banale. Mario Perniola, su tale problema afferma: "Contro l'accademismo fin dall'inizio si è levato la protesta degli artisti, l'intero movimento romantico può essere interpretato come l'affermazione intransigente della libertà, della produzione artistica contro qualsiasi nome, regola, modello in nome della autonomia assoluta, contro il mercato, la valutazione, la concezione della storia dell'arte, contro tutto ciò che condiziona l'attività dell'artista". Già Hegel aveva individuato il percorso che porta al di là dell'arte; con il Dada, anche gli artisti arrivano a una dimensione radicale dell'arte in tutti i suoi aspetti; pensano all'arte come ostacolo alla libertà della vita e, quindi, come costrizione. Secondo Perniola "l'arte è un carcere, perché gli artisti sono dei carcerieri; essi tengono imprigionata la creatività che si potrebbe manifestare nella società con ricchezza di forme e di espressioni". Il carcere per le false avanguardie è la società, il suo astratto ordine pianificato. Bisognerà, quindi, ricominciare “a giocare” nei luoghi immaginari del tempo, poter rispecchiarsi dentro lo specchio dell'immaginario collettivo, come momento di recupero e di riappropriazione di una identità, come riflessione del proprio essere al di sopra del suo stesso presente e come metamorfosi di un tutto. Occorrerà liberare l'immaginario, reprimere i falsi concetti, prendere la distanza critica rispetto ai falsi problemi della società e della cultura del nostro tempo. Ciò che conta non è "lo stile", ma la sua necessità a dar voce e corpo al necessario e al diverso. La sfida di oggi è contro una vacua conformità di maniera sempre più dilagante. Prendere coscienza di tutto ciò significa produrre in modo totalmente diverso e inaspettato. L'arte, ormai, ha a che fare con la circolarità elastica, nomade e planetaria delle idee.       Giovanni Bonanno.



sabato 9 giugno 2012

PAOLO SCIRPA AL MACRO DI ROMA


PAOLO   SCIRPA

Ludoscopio. Espansione+traslazione cilindrica, 1981.VAF-Stiftung/MART, Trento e Rovereto






Sarà presente alla mostra
NEON. La materia luminosa dell’arte
a cura di David Rosenberg e Bartolomeo Pietromarchi



MACRO
Museo d’Arte Contemporanea di Roma
21 giugno - 4 novembre 2012



www.paoloscirpa.it



martedì 15 maggio 2012

MARIO CAROTENUTO/ Pittori in Biblioteca





18 Maggio 2012 ore 9,30
presso il Salone "Francesco Cerenza" - Biblioteca Provinciale di  Salerno.

Pittori in biblioteca: Mario Carotenuto. Percorso di lettura
Presentato da Angelo Trimarco

Classe 3C del Liceo Scientifico
" G. Da Procida" di Salerno




La Biblioteca Provinciale di Salerno continua il suo percorso, concretizzatosi nel corso degli anni con la pubblicazione di numerosissime opere di pregio che hanno fatto conoscere ad una platea sempre più vasta il considerevole patrimonio bibliografico. Il cammino di ricerca e conservazione prosegue con la presentazione al pubblico dei cataloghi a stampa di importanti artisti salernitani.

Il percorso ha inizio con la segnalazione dell'opera di Mario Carotenuto, a cui si accompagnano una sintetica biografia e l'elenco dei cataloghi e opuscoli attualmente consultabili sul catalogo on line della Biblioteca.

Alla manifestazione, nel corso della quale verrà allestito un percorso bibliografico dedicato all'artista salernitano, interverranno la giornalista Erminia Pellecchia ed il critico d'arte Angelo Trimarco che colloquieranno con il Maestro e ne esploreranno l'intenso percorso pittorico.


Mario Carotenuto

BIBLIOGRAFIA

Mario Carotenuto nasce a Tramonti nel 1922. Dopo il Liceo a Nocera Inferiore e l’Università a Napoli, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove studia con Emilio Notte e Vincenzo Ciardo. Già nel 1945 dà inizio alla sua attività di disegnatore e pittore: nel 1948 partecipa alla Prima Annuale d’Arte tenutasi a Cava dei Tirreni; nel 1950 alla Mostra Nazionale organizzata a Nocera Inferiore.

La sua prima mostra personale è del 1953 all’emeroteca dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, presentata al catalogo da Aldo Falivena, mentre nel 1956, in piena adesione alla pittura realista, espone alla Galleria La Cassapanca di Roma. Successivamente amplia l’orizzonte della sua ricerca nei viaggi a Parigi, Madrid, Monaco, mentre diventano sempre più continui gli incontri con Filiberto Menna, Alfonso Gatto, Aldo Falivena, Domenico Rea, Paolo Ricci, Eduardo Sanguineti, Vasco Pratolini e Raphael Alberti: dagli inizi degli anni Sessanta, fino al 1965, dirige la Galleria “L’Incontro” di Salerno.

In questo decennio la sua pittura apre a nuove esperienze, introducendo il collage, l’oggetto recuperato dal tessuto sociale, guardando alle esperienze new-dada: molte delle opere di questo periodo sono esposte nella personale organizzata alla Galleria “La Borgognona” di Roma nel 1965 presentate da Marcello Venturoli; nello stesso anno partecipa alla mostra “La critica e la giovane pittura italiana d’oggi”, organizzata dalla Galleria “Ferrari di Verona” e alle rassegne “Pittori Italiani in America”, (Galleria Roma, Chicago) e Arte Oggi (Dorn Kultury, Bratislava) entrambe del 1966. Di questi anni sono opere quali Santuario,Omaggio a Schwitters o anche il suggestivo Interno del 1965.

Morisini recensendo la mostra romana, osserva che sono oggetti “estratti dal cassetto di umili cimeli di famiglia… Insomma è l’accostamento fantastico di documenti della superstizione o, comunque, di cose che appartengono ancora al presente, ma stanno scomparendo”.

Sul finire degli anni Sessanta la sua ricerca artistica recupera l’impianto figurale, introducendo dei temi e degli spunti onirici, soggetti lasciati alla corrosione dei sogni, alle alterazioni delle atmosfere. In tal senso Venturoli scrive nel 1968 che ” tutta la recente pittura “surrealista” di Carotenuto è permeata di pittoresco e nasce dalla rinnovata fiducia nella realtà sensibile “.

Nel 1969 la Galleria Il Catalogo di Salerno organizza una mostra antologica di opere dal 1943 al 1963, presentata in catalogo da Alfonso Gatto: nel 1970,espone alla Galleria Porta Romana di Milano, mentre nel 1971 tiene una personale alla Galleria l’Incontro di Cagliari. Gli anni Settanta segnano un momento decisivo, innanzitutto il recupero di una figurazione espressione di un attento sondaggio della storia dell’arte, quindi la pittura come “memoria della cultura “.

Molte le mostre personali: nel 1972 alla Galleria Arte più, di Firenze; nel 1973 alla Galleria La Mediterranea, di Napoli e alla Diarcon di Milano. Nel 1970 Alfonso Gatto scrive ” La pittura di Carotenuto, qual’ è oggi, al punto di congiuntura della sua naturalezza e della sua ironica verità nella superstite poesia verginale ch’egli riesce a salvare indenne dalla propria violazione, come a saggiarla dalle prove in cui l’ha messa a rischio, prestandole tutti gli agguati della sua arte “. Nel 1978 espone in una personale alla Galleria La Nuova Sfera di Milano; nel 1979 La Galleria Il Catalogo di Salerno organizza una personale presentata da Vasco Pratolini, mentre nel 1981 è invitato alla rassegna Linea della ricerca artistica in Italia 1960/80 (Palazzo delle Esposizioni, Roma).

Nel decennio Ottanta registra una nuova la pittura diviene confessione effusiva, sogno, relazione con il tempo e le immagini nascono le opere quali Il sogno di Giorgione, del 1981, il ciclo dedicato a Raffaello e poi le riletture da Velàzquez.

Nel 1981 espone in una personale alla Galleria Rossi, di Parma; del 1982 è la grande antologica organizzata dal Comune di Teggiano e curata da Massimo Bignardi; del 1984 la mostra “Le bellissime” tenutasi alla Galleria Il Portico di Cava de’ Tirreni, presentata da Rino Mele; mentre nel 1988 è organizzata a Minori una grande mostra antologica con opere dal 1941 al 1988. Dello stesso anno è la personale “Le “Meninas” allestita presso la Galleria Il Catalogo introdotta da un testo di Rino Mele.

Sempre la Galleria Il Catalogo organizza nel 2002, per festeggiare i settant’anni dell’artista, la mostra ”Festa di compleanno. Mario Carotenuto, il mare”, introdotta al catalogo da Enrico Crispolti; nello stesso anno tiene una mostra nella Chiesa di Santa Maria a Gradillo di Ravello, organizzata dalla Galleria Il Punto e presentata in catalogo da scritti di Michele Prisco, Gore Vidal e Massimo Bignardi.

Nel 1994 tiene una personale alla Galleria La Seggiola di Salerno, nella quale presenta otto grandi dipinti eseguiti data questa de I sette vizi capitali nel quale realizza il dipinto La fermata. Nel 1995 è invitato alla mostra “Transiti Mediterranei” curata da Massimo Bignardi e Giuseppe Zampino ed allestita all’Istituto Italiano di Cultura di Vienna e successivamente a quello di Monaco di Baviera. Del 1997 è la personale alla Galleria dedicata agli “interni”.

Del 1997 è la mostra “Il Tempo” allestita nella chiesa di Sant’Apollonia a Salerno, presentata in catalogo da Rino Mele, mentre nell’estate del 2000, la stessa sede espositiva, ospita la mostra “Mario Carotenuto – Paramenti Sacri” presentata da Paolo Apolito. Nel 2002 la Provincia di Salerno promuove un’antologica della sua pittura, dal 1938 al 1971; nello stesso anno il Comune di Vietri sul Mare ospita una mostra sull’intera vicenda spesa dall’artista in ceramica. Mario Carotenuto.

Del 2005 è la personale, promossa ed organizzata dal Comune di Salerno, dedicata ai dipinti che l’artista ha realizzato nel suo soggiorno tunisino allestita nell’ex Chiesa di Sant’Apollonia; e la mostra “Notturno” allestita al Frac-Baronissi. Nell’estate del 2006 presenta allo spazio Fës Show room, di Minori la mostra “La spiaggia”; nel 2008 Massimo Bignardi lo invita alla XIII Biennale di Arte Sacra Contemporanea che si tiene al Museo Staurós e nello stesso anno tiene la personale alla Galleria Il Catalogo di Salerno, dedicata ad alcuni dipinti inediti realizzati tra il 1948 e il 1984. Ad ottobre del 2010 la galleria salernitana organizza una mostra dal titolo “Venti opere per il Presidente”, allestita in  occasione della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

URL breve: http://massimo.delmese.net/?p=28565




Catalogo:

- Alfonso Gatto, Aldo Falivena, Filiberto Menna, Lelio Schiavone
Carotenuto : Salerno in 50 disegni. Palazzo S. Agostino
Salerno, dicembre 1965
- Carotenuto . Mostra alla Libreria Galleria d'Arte La Borgognona di Roma.
Roma, Istituto Grafico Tiberino, 1965
- Carotenuto. Mostra alla Libreria Galleria d'Arte L'Incontro, dal 2 maggio
Salerno, Tip. Boccia [1966?]
- Mario Carotenuto
Taccuino di viaggio, 1966 in Rapporti d'arte e cultura.
Salerno, Centro Culturale Colautti, 1966
- Mario Carotenuto. Mostra alla Libreria Galleria d'Arte L'Incontro, 7 giugno 1968.
Salerno, 1968
- Mario Carotenuto : grafica 1945-1972.
Salerno, De Luca, 1972
- Ars amandi" di Ovidio.
In 28 disegni e 15 oli di Carotenuto.
Mostra alla Galleria "Il portico" di Cava de' Tirreni, dall'8 marzo 1975 
Salerno, R. Reggiani, [1975?]
- Paolo III e i nipoti.
Ableo, Mario Carotenuto, Nino Tommaso Durante [et al.]
Mostra alla Galleria d'Arte Taide di Salerno nel 1977
Salerno, Boccia, 1977
- Mario Carotenuto.
Testo di Alfonso Gatto; a cura di Antonio Castaldi;
immagine grafica di Gelsomino D'Ambrosio e Pino Grimaldi
Napoli, Il Laboratorio edizioni, c1979
- Mario Carotenuto.
Testo di Vasco Pratolini
Salerno, Il Catalogo, 1979
- Mario Carotenuto
Cieli.
Salerno, Arti Grafiche Boccia, stampa 1981
- Michele Prisco; disegni di Mario Carotenuto
Quintetto.
Salerno, Il Catalogo, stampa 1981
- Festival Internazionale del Cinema per i ragazzi: Giffoni Valle Piana 1-10 agosto 1981.
5 artisti per Giffoni : Carotenuto, Lista, Petti, Quarta, Signorino.
Giffoni Valle Piana, 1-10 agosto 1981
- Sei pittori e la Costiera.
Testo di Mario Carotenuto
Ravello, Il Punto, 1983
- Mario Carotenuto
Girasoli.
Cava de' Tirreni, Avagliano Editore, c1984
- Presepe dipinto di Mario Carotenuto.
Testi di don Giovanni Toriello, Mario Carotenuto, Rino Mele
Salerno, Scuola delle Arti Grafiche del Comune di Salerno, 1984
- Carotenuto. Le bellissime.
Testo di Rino Mele
Cava de' Tirreni, Galleria d' Arte Il Portico, 1984
- Mario Carotenuto
La tela dell'85.
Salerno, Arti Grafiche Boccia, 1986
- Carotenuto. Opere 1941-1988.
Testi di Aldo Falivena e Massimo Bignardi
- Minori, Arciconfraternita del SS. Sacramento, c1988
Le meninas di Mario Carotenuto.
Testo di Rino Mele
Salerno, Tipolitografia Incisivo, 1988
- Mario Carotenuto
Consigli ad un giovane pittore.
Cava de' Tirreni, Avagliano, c1990
- Manfredi Nicoletti, Mario Carotenuto, Paolo Signorino
Cetara: Memorie e immagini.
Comune di Cetara, 1991
- Mario Carotenuto: Il sogno di Ravello.
Testi di Gore Vidal, Michele Prisco, Massimo Bignardi
Ravello, Il Punto, c1992
- Presepe: 1982-1992.
Mario Carotenuto; testi di Rino Mele, Corradino Pellecchia, Domenico Scafoglio
Salerno, Segno Associati, 1992
- Festa di compleanno. Mario Carotenuto: il mare 1948-1990.
Testo di Enrico Crispolti ; testimonianze di Giuseppe Blasi [et al.]
Salerno, Il Catalogo, 1992
- Mario Carotenuto
Il Catalogo : 25 anni della nostra vita.
Salerno, Il Catalogo, 1993
- Otto dipinti di Mario Carotenuto.
Testi di Massimo Bignardi, Angelo Trimarco
Salerno, La Seggiola, 1994
- Mario Carotenuto
Saluti da Salerno.
Salerno, Elea Press, c1996
- Mario Carotenuto
Interni.
Salerno, De Luca Editore, 1997
- Rino Mele
Il tempo: Mario Carotenuto.
Salerno, Bottega S.Lazzaro, 1998
- Carotenuto: Ceramiche. Ravello 21 agosto-19 settembre 1999.
Ravello, 1999
- Mario Carotenuto.
Paramenti sacri: il racconto della liturgia attraverso le immagini del culto.
Salerno, Arti Grafiche Sud, 2000
- Mario Carotenuto, 33 disegni per il Moretum.
Salerno, Elea Press, 2002
- Mario Carotenuto
Cava, figure di un racconto.
Cava de' Tirreni, Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, c2002
- Mario Carotenuto. Le ceramiche 1950-2000.
A cura di Massimo Bignardi, con testi di Gelsomino D'Ambrosio, Cesare Marciano
Salerno, Edizioni 10/17, 2002
- Il Presepe dipinto: 1982-2007.
Salerno, Bottega San Lazzaro, 2007
- Mario Carotenuto. Opere inedite 1944-1984.
Testo di Massimo Bignardi
Salerno, Il Catalogo, c2008
- Diego De Silva; disegni di Mario Carotenuto
Il catalogo, quarant'anni fra pittura e letteratura.
Salerno, Il Catalogo, c2008.
- Enigma del tempo. Disegni dei Mesi di Mario Carotenuto.
A cura di Salvatore Cicenia, con commento critico di Rino Mele
Salerno, Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vinci, 2011
- Massimo Bignardi
Mario Carotenuto: la pittura come esperienza del reale.
Salerno, Plectica, 2011






I RITRATTI: MARIO CAROTENUTO

Video VIMEO : http://vimeo.com/18980602



http://www.bibliotecaprovincialedisalerno.com/carotenuto.htm

http://mondosigi.blogspot.it/2012/02/mario-carotenuto-i-dipinti-del.html




Inoltre:

Angelo Trimarco racconta Filiberto Menna


Video  Vimeo: http://vimeo.com/35910880