lunedì 13 settembre 2021

L’AGENDA DELLA SETTIMANA DI LARA | Dal 13 al 19 settembre 2021

 



 

AGENDA DELLA SETTIMANA

 

Nuove mostre, incontri, visite guidate e conferenze stampa

 

dal 13 al 19 settembre 2021

 

Mentre a Milano inaugura l'Art Week 2021, cui dedicheremo ogni giorno una newsletter con gli appuntamenti culturali promossi dalle istituzioni di cui siamo portavoce, la nostra agenda del lunedì questa settimana è tutta dedicata agli altri eventi in giro per l'Italia


lunedì 13 settembre


dalle ore 10.00

 

CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI

 

IN RESIDENCE

Design Workshop #15

CHROMATIC ALPHABETS

a cura di Barbara Brondi & Marco Rainò

 

13 - 16 settembre 2021

 

Viale della Repubblica 277, Prato

 

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com; denise@larafacco.com


dalle ore 12.30

 

Felice Limosani

Dante. Il poeta eterno

Complesso monumentale di Santa Croce in Firenze

 

Inaugurazione

Intervengono Dario Nardella, Sindaco di Firenze,

Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze,

Cristina Acidini, presidente dell'Opera di Santa Croce

e l'artista Felice Limosani

 

 

Piazza di Santa Croce 16, Firenze


 

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, marta@larafacco.com

 


ore 20.00

 

FONDAZIONE PALAZZO TE

 

SERATA ASTRONOMICA

Venere, oltre il mito e tra le stelle in collaborazione con Alkemica

 

nell'ambito della mostra

Venere. Natura, ombra e bellezza

 

 

Palazzo Te, Viale Te 13, Mantova

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com


martedì 14 settembre


ore 18.00

nuova apertura

 

MACTE - Museo di Arte Contemporanea di Termoli

 

Lisetta Carmi

Voci allegre nel buio

Fotografie in Sardegna 1962-1976

a cura di Luigi Fassi e Giovanni Battista Martini

 

OPENING: dalle 18.00 alle 21.00

Apertura al pubblico: 15 settembre 2021 - 16 gennaio 2022

 

Via Giappone, Termoli (CB)

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com


mercoledì 15 settembre


dalle ore 09.00

nuova apertura

 

Felice Limosani

Dante. Il poeta eterno

Progetto culturale creato con le iconiche incisioni dell'illustratore Gustave Dorè

per le celebrazioni del settecentenario della morte di Dante Alighieri

 

 

Apertura al pubblico: 15 settembre 2021 - 10 gennaio 2022

 

 

Complesso monumentale di Santa Croce in Firenze

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, marta@larafacco.com


ore 12.00

 

Luigi Ghirri. The Marazzi Years 1975 – 1985

a cura di Ilaria Campioli

Palazzo Ducale di Sassuolo, Gallerie Estensi

 

 

Conferenza stampa

Intervengono Gian Francesco Menani, Sindaco di Sassuolo

Martina Bagnoli, Direttrice Gallerie Estensi

Mauro Vandini, Amministratore Delegato Marazzi Group

Ilaria Campioli, Curatrice

A seguire visita in anteprima alla mostra

 

Opening: dalle 18.00 alle 21.00

(su invito)

 

Palazzo Ducale di Sassuolo (Gallerie Estensi)

Piazzale della Rosa 10 – Sassuolo, Modena

 

 

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com, marta@larafacco.com


giovedì 16 settembre


ore 18.30

 

FONDAZIONE PALAZZO TE

 

READING

Mettimi come sigillo sul tuo cuore

dal Cantico dei Cantici

 

nell'ambito della mostra

Venere. Natura, ombra e bellezza

 

con interventi del Vescovo di Mantova Mons. Marco Busca e Don Stefano Savoia e con Federica Restani, Raffaele Latagliata e Kevin Frasson (arpa)

in collaborazione con Diocesi di Mantova

 

Palazzo Te, Viale Te 13, Mantova

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com


venerdì 17 settembre


dalle ore 18.00

 

FONDAZIONE ANTONIO DALLE NOGARE

Festival Transart 2021 @ Fondazione Antonio Dalle Nogare

INAUDITO UNERHÖRT

Names Ensemble, Chromoson Ensemble

 

INFO

 

Via Rafenstein 19, 39100 Bolzano

 

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com



ore 19.00

 

PISTOIA MUSEI

 

Fotografia come pretesto

Conversazioni intorno alla mostra Aurelio Amendola | Un'antologia

 

 

Dall’immagine fotografica ai mutamenti dell’arte

con Bruno Corà Critico d’arte, Presidente Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città di Castello

 

Riflessioni, fotografie e opere d’arte del XX e XXI secolo per mostrare i mutamenti avvenuti nell’ambito artistico e più ampiamente in quello cognitivo del pensiero, fino ad alcune espressioni dell’attualità che inducono a meditare sugli sviluppi della cultura in una fase storica come l’attuale.

 

Ingresso gratuito

 

PRENOTA ONLINE

 

Pistoia Musei, Palazzo de’ Rossi, Sale delle Assemblee, Via de’ Rossi 26

 

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com


sabato 18 settembre


ore 18.00

 

PISTOIA MUSEI

 

IL CURATORE RACCONTA

Dialogo a due voci

L’arte a Pistoia tra città e natura con Alessandra Acocella e Annamaria Iacuzzi

 

Le due curatrici guidano questa visita tematica dialogando sul rapporto tra i due principi ispiratori di città e natura nelle opere della mostra Pistoia Novecento. Sguardi sull’arte dal secondo dopoguerra.

 

Ingresso e visita guidata € 7

 

PRENOTA ONLINE

 

Pistoia Musei, Palazzo de’ Rossi, Via de’ Rossi 26

 

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com


domenica 19 settembre


ore 10.30

 

PISTOIA MUSEI

 

AL MUSEO IN FAMIGLIA

Il cielo in un armadio: la Pop art di Umberto Buscioni

A cura di Ginevra Ballati e Iacopo Cassigoli

 

Attività per famiglie

Vi aspettiamo per scoprire la poetica pittura di Umberto Buscioni, il grande maestro della Pop art pistoiese. Cravatte, orologi, scarpe, cappotti e grucce vengono spesso accostati a visioni di vasti cieli sereni. Scopriamo insieme gli oggetti e i colori (violetto, verde, giallo, magenta, azzurro) tipici del repertorio dell’artista e diamo vita in atelier al nostro personale cielo in un armadio.

 

Adulti € 10, gratuito per bambini tra 5 e 11 anni

 

PRENOTA ONLINE

 

Pistoia Musei, Palazzo de' Rossi, Via de’ Rossi 26

 

Per maggiori informazioni: denise@larafaccco.com


ore 18.00

 

PISTOIA MUSEI

 

IL CURATORE RACCONTA

Dialogo a due voci

L’arte a Pistoia tra città e natura con Alessandra Acocella e Annamaria Iacuzzi

 

Le due curatrici guidano questa visita tematica dialogando sul rapporto tra i due principi ispiratori di città e natura nelle opere della mostra Pistoia Novecento. Sguardi sull’arte dal secondo dopoguerra.

 

Ingresso e visita guidata € 7

 

PRENOTA ONLINE

 

Pistoia Musei, Palazzo de’ Rossi, Via de’ Rossi 26

 

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com


 


domenica 12 settembre 2021

DOMANI / L'Arte in Sudafrica prima e dopo la pandemia.

 


 

  








Demetrio Paparoni    






DOMANI





Su Domani  il Sudafrica prima e dopo la pandemia,  in un testo di Edoardo Ghizzoni, inoltre, alcuni articoli di Demetrio Paparoni.



l’arte in Sudafrica prima e dopo la pandemia




Questa domenica l’attenzione delle pagine dedicate all’arte di Domani è rivolta al Sudafrica. Due artisti di generazioni diverse,  Robin Rhode e  Sue Williamson, discutono con Edoardo Ghizzoni, autore dell’articolo, oltre che del loro lavoro e di alcune caratteristiche dell’arte africana, di  pandemia, di apartheid e di post-apartheid, della rivolta popolare di luglio scatenatasi dopo l’arresto del presidente Zuma, messo in prigione perché si era rifiutato di comparire davanti a un tribunale anticorruzione. Durante i disordini i centri commerciali di Città del Capo e di Johannesburg furono saccheggiati. Come potrete leggere, fatti come questi hanno inciso sul lavoro degli artisti. Con l’avvento dei social, e poi con la pandemia e con gli episodi di violenza alimentati dalle frustrazioni e dalle difficoltà economiche, in Sudafrica si realizzano sempre meno graffiti, ma soprattutto è venuto meno il coinvolgimento della gente in progetti d’arte collettivi. «Nel 2019 Rhode» ­– si legge nell’articolo – «è stato però costretto a rinunciare al suo muro a Westbury perché i tassi di violenza e di guerra tra bande nel quartiere hanno raggiunto livelli insostenibili. Ha realizzato pertanto le sue serie successive di dipinti all’aperto su un muro a Gerico, in Palestina, ben lontano dal Sudafrica. “Il modo in cui il mondo è cambiato con la pandemia” mi dice, “ha limitato la possibilità di lavorare all'aperto e di interagire con gruppi sociali. […] Devo sinceramente ammettere che avverto un senso di fallimento. Inizialmente ho pensato di tornare alla radice del mio lavoro: il muro nel cortile di mia madre a Johannesburg. E che ci si possa credere o no, è lì che sono stato contagiato dal Covid-19. Tutta la mia famiglia è stata contagiata. Perfino la sicurezza e la sacralità dello spazio domestico sono diventate un hot spot per il virus”».
Le due pagine sono ricche di informazioni e considerazioni utili a confrontarsi con la complessità della situazione artistica africana. “Se guardi i principali artisti africani contemporanei, da El Anatsui a Ibrahim Mahama, non operano come singoli, ma come collettivi. Siamo sempre orientati alla comunità: dobbiamo supportare, dobbiamo creare una crescita. È una responsabilità enorme. E poiché non vivo in Sudafrica in modo permanente, ora ho un'identità fratturata. Sono in conflitto tra il sistema artistico europeo e americano che privilegia la voce individualista e l'arte o artista africano che opera come collettivo e dipende da una maggiore interattività educativa e sociale affinché il suo lavoro venga riconosciuto dall’arte globale. Vedo che gli artisti europei non hanno questa responsabilità”.




Prendendo spunto dal lavoro di Williamson, l’articolo mette tra l’altro in evidenza che durante l'apartheid ai lavoratori neri era richiesto portare con sé un passaporto interno che precludeva il libero accesso ad alcune aree abitate da bianchi. A questo tema Williamson ha dedicato nel 1990 For Thirty Years Next to His Heart (vedi foto) composto da 18 pezzi, per mettere in evidenza questa pratica di controllo di cui sta oggi scomparendo la memoria tra i giovani sudafricani.

Questo e molto altro rendono quest’articolo imperdibile. Un’ulteriore considerazione: l’interesse sempre più diffuso in Occidente per gli artisti africani, alimentato da un mercato sempre alla ricerca di nuovi autori non ancora presenti nelle collezioni, ha tra i suoi effetti una sorta di migrazione delle menti migliori nelle capitali dell’arte europee e americane. Questo non accade con tutti gli artisti, ovviamente, ma accade. Molti hanno già un doppio studio, uno nella città d’origine, uno in Europa o negli USA. Che bravi e nuovi artisti approdino nelle gallerie occidentali, siano inclusi in grandi mostre ed esposti da musei è senza dubbio una buona cosa, ma va anche considerata l’incidenza che questo può portare nello sviluppo del loro lavoro. Non è così da escludere che una crescente globalizzazione dei linguaggi artistici possa nel tempo tendere sempre più a ridurre le sane differenze che distinguono l’arte che si produce nelle diverse parti della terra.



Didascalie delle foto
  • Copertina: Robin Rhode, Paradise, 2016, immagine tratta da una sequenza fotografica. Courtesy dell’artista.
  • Sue Williamson, What About El Max? II (We Are Like Fish - Close Up), 2005, inchiostri pigmentati su Hahnemuhle. Foto Rag. Courtesy dell’artista e della  Goodman Gallery, Città del Capo e Londra
  • Robin Rhode, New Kids on the Bike, immagine tratta da una sequenza fotografica, 2002, Stills.
  • Sue Williamson, For Thirty Years Next to His Heart, particolare, 1990, colour laser prints, cornice rivestita a mano, 196 cm x 262 cm
  • Copertine delle recenti monografie dedicate a Sue Williamson e Robin Rhode pubblicate  da Skira.


e poi, alcuni  articoli di Demetrio Paparoni su Domani


Il senso religioso di Andy Warhol


Famoso a livello mondiale come colui che ha portato nell’arte l’estetica dell’effimero e dei beni di consumo, teneva rigorosamente nascosta la sua vita privata e il legame con le sue radici cattoliche


I musei ipocriti uccidono l’arte. L’autocensura nel «caso Guston»














Dopo l’omicidio di George Floyd, la mostra sul pittore che ha rappresentato la banalità del male con i cappucci del KKK è stata rimandata, per evitare una discussione troppo complicata. I critici sono insorti per difendere la libertà dell’arte


    Segui Demetrio Paparoni  su demetriopaparoni.com                                       



Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

sabato 11 settembre 2021

COME NUVOLA / Video di Ruggero Maggi con l’America sotto l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001

 


11 settembre 2001, vent’anni dopo gli attentati alle Torri Gemelle con gli Stati Uniti  dentro una tragedia collettiva  percepita in tempo reale.

Quello che viene ormai comunemente chiamato  l’11 settembre” è il giorno che ha sconvolto e cambiato il mondo. . Nel bel mezzo della globalizzazione e del boom economico, il mondo si è trovato ad affrontare una nuova era sociale e culturale.

 


Gli Stati Uniti sotto attacco dei terroristi


Le prime notizie sono contrastanti, intorno alle 9.03, un secondo aereo si schianta contro la Torre Sud del World Trade Center, alle 9.37, un terzo aereo si schianta contro la facciata ovest del Pentagono.  Non ci saranno  più dubbi è un attentato terroristico con  l’America  sotto attacco.  Con l’attacco al Pentagono,  sarà scritta  una triste pagina di storia con  Osama Bin Laden artefice di questa  immane tragedia collettiva.  Sandro  Bongiani

 

 



 

Come nuvola

di Ruggero Maggi

con la collaborazione di Betty Colombo

video d'artista (2001)  durata 2:03

 


Video  d'artista di Ruggero  Maggi, 2001

…. un aeroplano, una pugnalata che penetra in un corpo e frantuma un mondo consolidato.

Il nostro mondo, il nostro ego che sta cadendo a pezzi. Silenzio, annullando lo stridio acuto dei corpi lacerati. E il dolore lancinante si ammanta di dolcezza, assume la morbidezza e il candore di una nuvola.

Tutto vola su di esso. Niente può ferirlo. Si è lasciato attraversare.

 


As cloud

by Ruggero Maggi

with the collaboration by Betty Colombo

Artist video (2001) duration 2:03


…. an airplane, a stab penetrating into a body and shattering a consolidated world.

Our world, our ego who is falling to pieces. Silence, annulling the acute screeching of bodies-ragged. And the shooting pain bedecks itself with sweetness, it assumes the softness and whiteness of a cloud.

All flies across it. Nothing can injure it. It let itself be passed through.


Video di Ruggero Maggi