PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la
mente e per l'anima
progetto di Ruggero Maggi
CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
12 MARZO - 10 APRILE 2016
inaugurazione venerdì 11 marzo ore
18.00
Un paese è vivo quando
è viva la sua cultura
Questa
semplice frase racchiude in sé il profondo significato che ha assunto la
recente costituzione proprio in Italia del primo nucleo di pronto intervento
artistico e culturale al mondo. Una sorta di Caschi Blu della cultura pronti ad
intervenire ovunque si sfregi e si vandalizzi l'Arte. Finalmente una risposta
concreta ai continui soprusi ed alla distruzione operati dalla barbarie
imperante in certi paesi.
Il
progetto Padiglione Tibet “il padiglione per un paese che non c'è” ideato da Ruggero Maggi nel 2010 ha sempre
agito in questo senso ridando dignità al popolo tibetano attraverso la
conoscenza della sua arte e della sua cultura.
Tibet: una nazione
che evoca da sempre un sentimento religioso, mistico, di pace, una vitale
“centralina” spirituale per tutti gli esseri umani.
Padiglione Tibet, un’idea che
nella propria semplicità racchiude una forte carica emozionale, è un sogno che
ha lasciato il segno ponendosi l’obiettivo di far incontrare la sensibilità
della cultura contemporanea occidentale con quella tibetana.
Anno del Dalai Lama. Sua Santità
Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, il 6 luglio 2015 (20° giorno, del
5° mese dell’anno tibetano 2142) ha compiuto 80 anni. Oggi il Dalai Lama non è
soltanto la massima autorità del popolo tibetano, ma anche un punto di
riferimento fondamentale per decine di milioni di persone in tutto il mondo. Il
Comitato Padiglione Tibet, la Fondazione per la
Preservazione della Tradizione Mahayana (FPMT) e il Progetto
L’Eredità del Tibet, come atto di affettuoso e sentito omaggio all’opera di
questo altissimo testimone del nostro tempo, tra l’altro insignito nel 1989 del
Premio Nobel per la Pace, hanno deciso di dedicare al Dalai Lama questo grande
evento di arte contemporanea.
La mostra, a cura di Ruggero Maggi e con la
collaborazione di Giosuè Allegrini, sarà accolta presso il Castello
Visconteo di Pavia storico complesso architettonico, fra i più importanti
spazi espositivi nazionali legati all’arte e alla cultura. L’Amministrazione
Comunale del capoluogo pavese, unitamente ai Musei Civici e all’Associazione
Pavia Città Internazionale dei Saperi, particolarmente attente a
privilegiare le iniziative culturali di respiro internazionale, sosterranno
direttamente l’evento espositivo.
Una rassegna espositiva che intende rappresentare
uno straordinario florilegio, una sintesi creativa delle precedenti tre
edizioni (2011/2013/2015) di Padiglione Tibet nato come evento parallelo alla
Biennale d’Arte di Venezia e durante il quale sono stati coinvolti importanti
artisti contemporanei, tra cui il Premio Nobel Dario Fo, Gillo Dorfles e Dario
Ballantini.
Un “fil rouge”, dunque, emozionale, suggestivo e
appassionato che parte idealmente dal Tibet e giunge a Pavia, transitando per
Venezia. Un “fil rouge” che ha coinvolto oltre cento artisti da tutto il mondo,
impegnati nelle scorse edizioni veneziane di Padiglione Tibet, come a dire che
la Libertà non ha, e non può avere, confini in quanto la Libertà è un
sentimento incontenibile, inarrestabile, incoercibile.
A Pavia saranno quindi presentate le opere
realizzate da noti artisti contemporanei direttamente sulle Khata, le
tipiche sciarpe che in Tibet i monaci offrono in segno di saluto ed amicizia.
Un evento in cui verrà evidenziato il connubio tra
Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale.
Così
è per i monaci tibetani che hanno realizzato i mandala, cerchi della vita, un
cammino fatto di segni e di colori che diventano simboli dell’universo, e si
trasformano in un “Archivio di Strutture-Mandala” realizzate dai monaci, in
sinergia con gli artisti di Padiglione Tibet che ne hanno tracciato le
linee guida.
Così
è per i buddisti tibetani, che nel far ruotare in senso orario le Chokhor, le
ruote della preghiera, diffondono nel vento “Om Mani Padme Hum”, il mantra che,
riprendendo la forma incisa dei petali del fior di loto, conduce la mente a
ricordare come il più prezioso dei tesori, il Nirvana Buddista, non vada
cercato nell’altrove, negli orpelli decorativi piuttosto che nelle ingorde
velleità, bensì nel nostro cuore, nella quotidianità delle cose più semplici e
umili, ma non per questo meno preziose. Ruote elaborate, per l’occasione,
dagli artisti di Padiglione Tibet e realizzate in materiale ceramico dai
laboratori albisolesi, che forniscono, sotto l’azionamento manuale dei
visitatori, rinnovate esperienze sensoriali e spirituali.
Così è stato, infine, per i giovani studenti di
Hong Kong che solo pochi mesi fa, durante la loro eroica protesta verso il
governo centrale di Pechino, la cosiddetta “Rivolta degli Ombrelli”, hanno
ricordato al mondo che non si può vivere senza Libertà. Ombrelli,
dunque, quale emblema di una rivolta partecipata, ma anche simbolo di
protezione; al contempo seducente oggetto estetico attraverso l’abile
intervento artistico. Un oggetto, dunque, plurivalente, eclettico, democratico;
un assunto di Libertà.
Saranno anche presentate la mostra di arte satirica
“Tibet… c'è poco da ridere” da un'idea di
Maggi ed a cura di Dino Aloi con artisti italiani e francesi e quella dedicata
al versatile e geniale Giuseppe Coco capace di misurarsi con la satira più
amara e, contemporaneamente, con i temi più poetici dell'umana commedia “Coco
& Milarepa – i colori dello spirito” presentata da Chiara Gatti.
Venerdì 11 marzo, giorno dell'inaugurazione, saranno
presenti il testimonial della rassegna Alberto Fortis,
noto performer e cantautore italiano e Ghese Lobsang Tenkyong che
descriverà l'attuale situazione tibetana.
Sono inoltre previste opere di video arte, performances,
incontri/insegnamenti buddisti tibetani e presentazioni di libri di
cui verrà data notizia in seguito.
Artisti PADIGLIONE TIBET
Lorenzo
Alagio, Filippo Altomare, Salvatore Anelli, Franco Ballabeni,
Dario Ballantini, Calogero Barba, Piergiorgio Baroldi,
Donatella Baruzzi, BAU, Luisa Bergamini, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino,
Giorgio Biffi, Mariella Bogliacino,
Giovanni Bonanno, Rossana
Bucci, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi,
Silvia Capiluppi, Paola Caramel, Paolo Carnevale,
Bruno Cassaglia, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli,
Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Barbara Codemo, Francesca Romana Corradini, Marzia Corteggiani, Marisa
Cortese, Giampietro Cudin, Christine Davis,
Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Albina Dealessi,
Anna Maria Di Ciommo, Laura
Di Fazio, Marcello Diotallevi,
Giovanna Donnarumma, Gillo Dorfles, Fernanda Fedi,
Gretel Fehr, Alessandra Finzi, Dario Fo,
Giglio Frigerio, Fernando
Garbellotto, Ornella Garbin, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano
G. Gerini, Ivana Geviti, Riccardo Ghirardini,
Gino Gini, Lillo Giuliana, Antonella P.
Giurleo, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Gruppo
Il Gabbiano, Giovanni Gurioli, Gennaro Ippolito,
Oriana Labruna, Paolo Lamarque, Franca Lanni, Silvia Lepore, Pino Lia,
Oronzo Liuzzi, Gian Paolo Lucato, Ruggero Maggi,
Francesco Maglia snc, Antonello Mantovani, Silvia
Mariani, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi,
Renato Mertens, Fernando Montà, Lorenza Morandotti,
Simona Morani, Tashi Norbu, Paolo Nutarelli, Orisol,
Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana,
Sandro Pellarin, Renata Petti, Marisa Pezzoli,
Giorgio Piccaia, Matteo Piccaia, Plumcake, Giovanni
Genshō Ponzoni, Veronique Pozzi, Benedetto Predazzi,
Nadia Presotto, Tiziana Priori, Mario Quadraroli,
Angela Rapio, Carla Rigato, Giuseppina Riggi,
Gian Paolo Roffi, Claudio Romeo, Maria P. Fanna
Roncoroni, Jeannette Rütsche, Sergio Sansevrino,
Roberto Scala, Anna Seccia, Gianni Sedda,
Cesare Serafino, Lucio T. Serafino, Elena Sevi,
Lucia Spagnuolo, Celina Spelta, Franco Spena,
Ilaria Sperotto, Roberto Testori, Vittorio Tonon, topylabrys,
Micaela Tornaghi, Alberto Vitacchio, Andrea Vizzini,
Doriana Vovola.
Video
arte
Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Marco
Rizzo.
Testi
di
Adriano
Accattino, Giosuè Allegrini,
Dino Aloi, Gianluca Anselmo,
Stefano Antichi, Elisabetta Bacci, Piergiorgio Baroldi,
Massimo Bignardi, Boris Brollo, Lara Caccia, Claudio Cardelli,
Mauro Carrera, Giorgia Cassini, Andrea Chinellato, Tamding
Choephel, Stefano Dallari, Giulia Fresca, Ornella Garbin,
Chiara Gatti, Lorella Giudici,
Alexander Larrarte, Enzo Lo
Scalzo, Ruggero Maggi, Mimma Pasqua, Cristina Romieri, Alberto Rovida, Massimo
Scaringella, Giuliana Schiavone, Roberta Semeraro, Tiziana
Tacconi, Claudio Tecchio, Trini
Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali, Emma Zanella.
Artisti della mostra Tibet… c'è poco
da ridere
Dino Aloi, Gianni Audisio,
Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla
Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero
Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto,
Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.
PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo
per la mente e per l'anima
progetto di Ruggero Maggi
con la collaborazione di Giosuè
Allegrini
CASTELLO
VISCONTEO DI PAVIA
Viale XI Febbraio, 35 - Pavia
12 MARZO - 10 APRILE 2016
inaugurazione
venerdì 11 marzo ore 18.00
Orari: da martedì a domenica 10 - 13 e 15 - 17.50
La biglietteria
chiude 45 minuti prima della mostra.
Chiuso il lunedì.
Aperto nei giorni
di Pasqua (domenica 27 marzo 2016) e Lunedì dell'Angelo (lunedì 28 marzo 2016)
Biglietto: 4 €
Mostra + Musei
Civici di Pavia: 8 €
Gratuito per under
26, over 70 e possessori di My Museum Card
Partner
Sigma, Tre D s.r.l., Tecnodomes, NCA Engineering Srl, FabLab Fondazione
Mike Bongiorno, Giorgi, Buduar, Atelier51, Il Melo, The Heritage of Tibet,
FPMT, Dossier Tibet, Iscos, Associazione Italia-Tibet, Associazione Vimala, La
Casa del Tibet.
Note:
. La figura di Giuseppe Coco
(Biancavilla, Catania 1936 – 2012) è entrata nell'immaginario comune per le
celebri illustrazioni che hanno animato, a partire dagli anni Sessanta, con
ironia e straordinario humor nero, le pagine di testate famose. Come Comix, il
Corriere della Sera, Epoca, Horror, La Gazzetta dello Sport, L’Espresso, la
Repubblica, La Domenica del Corriere, La Settimana enigmistica, Panorama, Relax
e Zoom; oltre a celebri e popolarissimi periodici stranieri, da Playmen a
Punch, da Hara Kiri al The Saturday Evening Post. (Chiara Gatti)
. La FPMT (Fondazione per la
Preservazione della Tradizione Mahayana) è un’organizzazione internazionale
non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica
alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei
suoi valori attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio alla
comunità. La FPMT Italia appartiene a questa rete internazionale costituita da
centri di insegnamento buddhista, centri di meditazione, centri di ritiro,
monasteri per monaci e monache, case editrici, hospice, centri di cura e altri
centri di servizi per la comunità.
.
Quella tibetana era una civiltà di grande valore,
poco sviluppata dal punto di vista del progresso materiale ma incredibilmente
progredita sotto il profilo della ricerca filosofica e interiore.
Il Progetto L’Eredità del Tibet nasce dalla consapevolezza
dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca,
con le sue modeste energie, di contribuire alla conoscenza degli
elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il “Messaggio
dei Tibetani”.
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