PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la
mente e per l'anima
CASTELLO VISCONTEO DI
PAVIA
DOMENICA 10 APRILE 2016
| FINISSAGE dalle ore 15.30
Con la partecipazione di artisti e sostenitori di
questo progetto nato con la volontà di creare un ponte tra l'arte contemporanea
occidentale e la spiritualità insita nella cultura tibetana si conclude la mostra al Castello Visconteo di Pavia.
Ad una prima stima della mostra ciò che si rileva è
il grande successo dell'iniziativa che, nel solo periodo pasquale, ha
registrato un'affluenza di circa duemila visitatori, confermando l'interesse
già manifestato in modo inequivocabile durante l'inaugurazione e nei giorni
successivi.
“Per l'ambientazione di
questa summa delle tre edizioni veneziane di Padiglione Tibet l'artista e
curatore Ruggero Maggi, con la collaborazione di Giosuè Allegrini, ha scelto la
cornice dai volumi essenziali e solenni del trecentesco maniero pavese
edificato da Galeazzo II Visconti, il cui portico interno è alleggerito dai
bianchi profili delle arcate e dalle quadrifore in stile gotico fiorito del
loggiato superiore che si affaccia sulla corte. Nel porticato appese agli
archi, ondeggiano variopinte le tipiche Khata, sciarpe che in Tibet i monaci
offrono in segno di saluto ed amicizia, qui realizzate da artisti contemporanei
internazionali. Le Khata trovano alloggio anche negli eleganti interni della
mostra, disposte su pannelli neri, in modo da creare un dinamico pattern visivo
a bande verticali che accompagna il visitatore nella fruizione. Allo stesso
modo gli Ombrelli dipinti dell’ultima edizione veneziana di Padiglione Tibet,
simbolo della quasi incruenta e omonima, Rivoluzione di Hong Kong, sono
disposti a cascata in un’installazione nel porticato esterno, e ritornano a
punteggiare o a coronare le pareti dei pannelli espositivi. Negli ampi spazi
del castello, un tempo corte fiorente, sono esposti alcuni Mandala,
trasposizione delle opere degli artisti realizzata dai Lama tibetani con la
tecnica dei pigmenti colorati e le Ruote della preghiera - realizzate dai
rinomati ceramisti di Albisola su disegno degli artisti - che diffondono il
sutra del cuore, il luogo dove si trova il più prezioso dei gioielli, la
saggezza che conduce all’Illuminazione: “Om Mani Padme Hum”. Completano la
rassegna una sezione di video arte, la mostra di vignette satiriche Tibet…
c’è poco da ridere ideata da Ruggero Maggi e curata da Dino Aloi e
quella Coco & Milarepa – i colori dello spirito dedicata all'artista
scomparso Giuseppe Coco e presentata da Chiara Gatti. Testimonial
d'eccezione per l'iniziativa il noto cantautore Alberto Fortis.” (Roberta
Reali)
alle ore 16.30 | Orizzonti
performance/azione
di danza contemporanea di K7 coreografia di Kappa
con Maria Benassi, Viola Bergamini, Orsola Cacici, Elisa Ferri, Melissa Simionato.
ImprovvisAzioni che interagiscono con
le opere di Padiglione Tibet e le sonorità di Echi da
Oriente del digital media designer Costantino Rizzuti. Una visione
attraverso la percezione della danza, del movimento che lascia un segno,
trasmette un’immagine, rivela un’interiorità.
[…] cammino per dieci passi e
l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la
raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare.
(Eduardo Galeano)
Echi da oriente | risuonano flebili | tra vaghe |
instabili onde sonore | su placidi flutti
Diverse antichissime
tradizioni religiose e filosofiche orientali si basano sulla credenza di una
realtà vibratoria alla base di tutte le manifestazioni dell'Universo. Echi
da Oriente trae ispirazione da questa visione dell'Uomo e dell'Universo
proponendo un viaggio in un mondo sonoro in equilibrio tra realtà e illusione,
tra suoni elettronici e sonorità ancestrali.
Artisti PADIGLIONE TIBET
Lorenzo Alagio, Filippo Altomare,
Salvatore Anelli, Franco Ballabeni, Dario Ballantini,
Calogero Barba, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, BAU, Luisa
Bergamini, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino, Giorgio
Biffi, Mariella Bogliacino,
Giovanni Bonanno, Rossana
Bucci, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi,
Silvia Capiluppi, Paola Caramel, Paolo Carnevale,
Bruno Cassaglia, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli,
Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Barbara Codemo, Francesca Romana Corradini, Marzia Corteggiani, Marisa
Cortese, Giampietro Cudin, Christine Davis,
Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Albina Dealessi,
Anna Maria Di Ciommo, Laura
Di Fazio, Marcello Diotallevi,
Giovanna Donnarumma, Gillo Dorfles, Fernanda Fedi,
Gretel Fehr, Alessandra Finzi, Dario Fo,
Giglio Frigerio, Fernando
Garbellotto, Ornella Garbin, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano
G. Gerini, Ivana Geviti, Riccardo Ghirardini,
Gino Gini, Lillo Giuliana, Antonella P.
Giurleo, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Gruppo
Il Gabbiano, Giovanni Gurioli, Gennaro Ippolito,
Oriana Labruna, Paolo Lamarque, Franca Lanni, Silvia Lepore, Pino Lia,
Oronzo Liuzzi, Gian Paolo Lucato, Ruggero Maggi,
Francesco Maglia snc, Antonello Mantovani, Silvia
Mariani, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi,
Renato Mertens, Fernando Montà, Lorenza Morandotti,
Simona Morani, Tashi Norbu, Paolo Nutarelli, Orisol,
Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana,
Sandro Pellarin, Renata Petti, Marisa Pezzoli,
Plumcake, Giovanni Genshō Ponzoni, Veronique Pozzi,
Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori,
Mario Quadraroli, Angela Rapio, Carla Rigato,
Giuseppina Riggi, Gian Paolo Roffi, Claudio Romeo,
Maria P. Fanna Roncoroni, Jeannette Rütsche,
Sergio Sansevrino, Roberto Scala, Anna Seccia,
Gianni Sedda, Cesare Serafino, Lucio T. Serafino,
Elena Sevi, Lucia Spagnuolo, Celina Spelta,
Franco Spena, Ilaria Sperotto, Roberto Testori,
Vittorio Tonon, topylabrys, Micaela Tornaghi,
Alberto Vitacchio, Andrea Vizzini, Doriana Vovola.
Video
arte
Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Marco
Rizzo.
Testi
di
Adriano
Accattino, Giosuè Allegrini,
Dino Aloi, Gianluca Anselmo,
Stefano Antichi, Elisabetta Bacci, Piergiorgio Baroldi,
Massimo Bignardi, Boris Brollo, Lara Caccia, Claudio Cardelli,
Mauro Carrera, Giorgia Cassini, Andrea Chinellato, Tamding
Choephel, Stefano Dallari, Giulia Fresca, Ornella Garbin,
Chiara Gatti, Lorella Giudici,
Alexander Larrarte, Enzo Lo
Scalzo, Ruggero Maggi, Mimma Pasqua, Roberta Reali,
Cristina Romieri, Alberto Rovida,
Massimo Scaringella, Giuliana Schiavone, Roberta Semeraro,
Tiziana Tacconi, Claudio Tecchio,
Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali, Emma Zanella.
Artisti della mostra Tibet… c'è poco
da ridere
Dino Aloi, Gianni Audisio,
Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla
Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero
Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto,
Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.
PADIGLIONE TIBET
Spiritualità
ed Arte come cibo per la mente e per l'anima
progetto
di Ruggero Maggi
con
la collaborazione di Giosuè Allegrini
CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
Viale
XI Febbraio, 35 - Pavia
12
MARZO - 10 APRILE 2016
Orari: da martedì a domenica 10 - 13 e 15 – 17.50 | La
biglietteria chiude 45 minuti prima della mostra | Chiuso il lunedì
Biglietto: 4 €
Mostra + Musei Civici di Pavia: 8 €
Gratuito per under 26, over 70 e possessori di My Museum Card
Partner
Sigma, Tre
D s.r.l., Tecnodomes, NCA Engineering Srl, FabLab Fondazione Mike Bongiorno,
Giorgi, Buduar, Atelier51, Il Melo, The Heritage of Tibet, FPMT, Dossier Tibet,
Iscos, Associazione Italia-Tibet, Associazione Vimala, La Casa del Tibet.
Note:
. La figura di Giuseppe Coco
(Biancavilla, Catania 1936 – 2012) è entrata nell'immaginario comune per le
celebri illustrazioni che hanno animato, a partire dagli anni Sessanta, con
ironia e straordinario humor nero, le pagine di testate famose. Come Comix, il
Corriere della Sera, Epoca, Horror, La Gazzetta dello Sport, L’Espresso, la
Repubblica, La Domenica del Corriere, La Settimana enigmistica, Panorama, Relax
e Zoom; oltre a celebri e popolarissimi periodici stranieri, da Playmen a
Punch, da Hara Kiri al The Saturday Evening Post. (Chiara Gatti)
. La FPMT (Fondazione per la
Preservazione della Tradizione Mahayana) è un’organizzazione internazionale
non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica
alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei
suoi valori attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio alla
comunità. La FPMT Italia appartiene a questa rete internazionale costituita da
centri di insegnamento buddhista, centri di meditazione, centri di ritiro,
monasteri per monaci e monache, case editrici, hospice, centri di cura e altri
centri di servizi per la comunità.
.
Quella tibetana era una civiltà di grande valore,
poco sviluppata dal punto di vista del progresso materiale ma incredibilmente
progredita sotto il profilo della ricerca filosofica e interiore.
Il Progetto L’Eredità del Tibet nasce dalla consapevolezza
dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca,
con le sue modeste energie, di contribuire alla conoscenza degli
elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il “Messaggio
dei Tibetani”.