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venerdì 26 febbraio 2016

Salerno / Pier Paolo Pasolini - Nostos : Il ritorno) 1975 -1999



Dino Pedriali
(Pier Paolo Pasolini - Nostos : Il ritorno) 1975-1999


La mostra di Dino Pedriali sul Pasolini “segreto”
e
La parola innamorata: incontri sull’opera di Pier Paolo Pasolini





SALERNO | 26 febbraio -16 marzo 2016
Palazzo Fruscione

Il 26 febbraio, a Salerno, Palazzo Fruscione, si inaugura la mostra fotografica “Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini - Nostos : Il ritorno) 1975 – 1999”, prodotta dall’associazione culturale Tempi Moderni. Le opere esposte presentano un corpus di scatti dedicati a Pier Paolo Pasolini, realizzati da Dino Pedriali tra Chia e Sabaudia nel 1975, pochi giorni prima della sua scomparsa, e nel 1999, negli stessi luoghi, per rappresentare l’assenza del Poeta. Queste ultime opere sono inedite e presentate in anteprima nazionale. L’allestimento è di grande rilievo, in quanto è stato studiato dal Maestro Pedriali in funzione delle caratteristiche architettoniche degli ambienti di Palazzo Fruscione. Nel periodo di durata della mostra sono previsti una ricca rassegna di talk, reading, performance teatrali e incontri didattici con le scuole e il mondo universitario. L’intero progetto è sostenuto dal Comune di Salerno e dalla Fondazione CARISAL, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno.

La mostra, che presenta le immagini “storiche” di un Pasolini intimo e segreto, è anche un racconto di quei luoghi che, successivamente, Pedriali ha voluto ritrovare con il suo sguardo. “Dino fotografami nudo, mi hanno considerato scandaloso, questa volta sì che farò un’opera scandalosa. Quello che non si capisce con la parola si capirà con la fotografia”: con questa frase Pier Paolo Pasolini chiede a Dino Pedriali di fotografarlo, nell’ottobre del 1975, tra Sabaudia e Chia. Le foto dovevano essere il commento visivo del romanzo “Petrolio”, uscito postumo nel 1992. Il poeta si mostra nella sua quotidianità: mentre scrive, legge, passeggia, mentre disegna, anche completamente nudo.

Con la mostra di Dino Pedriali, la città di Salerno torna a rivestire un ruolo centrale nel panorama dell’arte contemporanea, con eventi di livello internazionale, creando un fertile dialogo con le forze vive del territorio. A Salerno, sarà proprio Dino Pedriali a scoprire, nel giorno dell’inaugurazione, la targa all’esterno dell’ex cinema Diana che verrà dedicato a Pier Paolo Pasolini e in cui sarà esposto il ritratto icona del Poeta, opera generosamente donata dall’artista al Comune di Salerno.





  
Come sezione integrante della mostra, si sviluppa la seconda parte del progetto: “la parola innamorata”, caratterizzata da un ricco programma di talk, racconti e performance, che si terranno negli spazi di Palazzo Fruscione e in parte presso l’ex cinema Diana e la Fondazione CARISAL. Si tratta di un lavoro corale e trasversale alle diverse discipline, dove differenti personalità s’incontrano per costruire una trama narrativa e didattica, un ulteriore spazio di riflessione attorno all’opera di Pier Paolo Pasolini.

Quattro le sezioni previste:

Talk d’autore, con incontri e riflessioni sull’opera di PPP grazie agli interventi critici di Epifanio Ajello, Antonio Bottiglieri, Andrea Carraro, Peppe D’Antonio, Francesco Durante, Giovanni Vacca, il reading con Diego De Silva e le performance teatrali che vedono protagonisti Yari Gugliucci e Antonio Grimaldi.

Incontri Scuole e Università: visite guidate e presentazioni ad hoc con le classi delle scuole superiori e dei licei di Salerno e provincia; nell’ambito del progetto “Open Class” (Ateneo & Territorio) alcune lezioni si sposteranno dalle aule universitarie nelle sale di Palazzo Fruscione.

Pasolini e la città: una serie di incontri in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Salerno.

Pasolini e i giovani: una narrazione – a cura di Elio Goka e Davide Speranza – tra cinema, musica e letteratura dove la forza centrale è l’universo giovanile che di Pasolini ne ama la “trasversalità”, l’irruenza, l’esporsi in “prima persona”.

Ma da dove nasce l’esigenza di raccontare Pier Paolo Pasolini, di riascoltare la sua opera e di ritrovarla attraverso le differenti diramazioni del suo lavoro? PPP, a Salerno, fu ospite del “Circolo Democratico” di via dei Principati ovvero quella straordinaria fucina d’idee e iniziative guidata da Nino Mancuso. In uno di questi incontri, il Poeta fu artefice di un affollato e acceso dibattito il 21 marzo del 1960 organizzato da Roberto Visconti. Un dialogo intenso tra Pasolini e le centinaia di partecipanti, tra cui Mario Carotenuto, Francesco Franco, Pietro La Veglia, Roberto Volpe in una città di grandi fermenti. Una città che spesso “ritrova” Pasolini. A cominciare dal dialogo con Alfonso Gatto che sceglie come attore in due suoi film (il poeta salernitano nel 1964 interpreta Andrea nel “Vangelo secondo Matteo” e nel 1968 è il medico in “Teorema”). Ricompare, PPP, nel salernitano, in uno storico sopralluogo in Costiera Amalfitana. Dove, nel luminoso chiostro duecentesco del Convento di San Francesco a Ravello, ambienta la storia dell’ortolano Masetto del “Decameron” del 1971.




Dino Pedriali
Nato a Roma nel 1950, sale alla ribalta per i suoi scatti a Man Ray, affermandosi in seguito come fotografo dei maggiori esponenti dell’arte e della cultura italiana e internazionale: Giorgio De Chirico, Alberto Moravia, Federico Fellini, Andy Warhol. Nel 2004, in occasione della retrospettiva “Nudi e Ritratti - Fotografie dal 1974/2003”, il critico d’arte Peter Weiermair definì Pedriali il “Caravaggio della fotografia del Novecento”. Fondamentale per la sua notorietà fu la sua serie di scatti a Pier Paolo Pasolini, realizzati nel 1975. Saranno le ultime immagini della vita dello scrittore, pochi giorni prima della sua tragica scomparsa all’idroscalo di Ostia. Tra le mostre personali: “Omaggio a Andy Warhol”, Galleria Target, Torino, 1987; “Pier Paolo Pasolini Testamento del Corpo”, Shauspielhaus, Düsseldorf, Berlino, 1988; “Atelier Man Ray”, Galleria Giò Marconi, Milano, 1996; “Nurejev Corpo Pregiato”, Palazzo Marini, Milano, 1997; “George Segal - The Artist’s Studio”, MACRO, Roma, 2002; “Dino Pedriali: nature morte”, Galleria Luxardo, Roma, 2007; “LEUKO: Multimo di Me Stesso”, Takeawaygallery, Roma, 2014.


 





Info mostra




Artista: Dino Pedriali
Titolo: Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini - Nostos : Il ritorno) 1975 – 1999

giovedì 25 febbraio ore 11.00,  Ex cinema Diana – Sala Pasolini
Cerimonia di inaugurazione e tavola rotonda: le Autorità e l’artista Dino Pedriali scopriranno la targa posta esternamente all’ex cinema Diana con la quale lo stesso verrà dedicato a Pier Paolo Pasolini.

venerdì 26 febbraio ore 20.00, Palazzo Fruscione   
Inaugurazione Mostra

Orari:
dalle ore 11.00 alle ore 20.00, fino al 16 marzo 2016, Palazzo Fruscione, 24-Salerno.


Ingresso libero

- Con il supporto di:
Comune di Salerno e Fondazione CARISAL

- Main Partner:
We Brief, A4 Design

- In collaborazione con:

Arci Salerno - Centro Informagiovani Salerno e Bottega Idee Nuove 




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Pier Paolo Pasolini



NON ANDARE VIA


(lettera a Pier Paolo Pasolini)
Poesia Visuale di Giovanni Bonanno 
dedicata a Pier Paolo Pasolini




Hai toccato la terra sporca di Ostia,
hai mangiato per l’ultima volta con il carnefice,
che poi ha disfatto i tuoi pensieri
e ne ha fatti cenere.

Non andare,
non andare via,
la tua storia è forse la mia.

Tuo padre  dalla finestra di Casarsa
guarda ancora l’orizzonte
e per ricordarti
raccoglie  ritagli di giornale.

Solo le formiche ti hanno fatto compagnia.
non andare,
non andare via,
la tua vita è anche la mia.

Nella melma di Ostia
ti hanno incoronato di gramigna
e la vergogna
te la sei caricata addosso
e la porti ancora adesso.


Ormai, solo tu mi fai  compagnia,
non andare,
non andare via,
la tua vita è un po’ la mia.

Mi diceva un vecchio
che la vita è breve,
ma cent’anni sono tanti,
per avere cent’anni,
 chiudi  per un momento gli occhi,
vedrai,
il tempo passa veloce.

Non andare,
non andare via,
la tua vita è  anche la mia.

Hai incarnato tutti i possibili tableaux  vivants,
prima sei stato sul grembo della madonna di Giotto
e poi ti sei fatto flagellare come nell’opera di Piero.

Hai accettato  il martirio di Caravaggio
e ti sei ritrovato solo,
sdraiato su una fredda lastra di marmo,
proprio come nel cristo morto di Andrea.

Solo le mie formiche ti hanno fatto compagnia,
non andare,
non andare via,
la tua vita è  la mia


Volevano frantumare i tuoi pensieri,
perché tu non sei solo poesia,
ma anche vento;
vento che accarezza la verità
e che ancora può far tanto male.

Solo le mie formiche ti fanno ancora compagnia,
non andare,
non andare via,
la tua storia è anche la mia.

Sai, ho toccato anch’io la terra di Ostia
e anche i miei  amici sono andati  via.

Non andrai,
non andrai più via,
ora la tua vita è anche mia.

Giovanni Bonanno © 2010