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giovedì 14 luglio 2016

Hull, un mare tutto dipinto di blu



"Il Mare di Hull", aspettando il 2017, quando Hull sarà capitale britannica della cultura.


3.200 persone nude e completamente dipinte in quattro diverse tonalità di blu si sono incontrate nella città inglese di Hull; la cittadina del nord est dell'Inghilterra affacciata sul canale Humber,  in collegamento diretto con il  Mare del Nord  per farsi fotografare da Spencer Tunick, artista statunitense specializzato nella fotografia collettiva di persone nude in diversi ambienti. Le foto sono state commissionate dalla Ferens Art Gallery di Hull.   

“Il Mare di Hull“, questo il nome dell’istallazione, ha visto tra i partecipanti persone di tutte le età. Il fotografo statunitense ha realizzato in questo modo la più grande installazione d’arte del Regno Unito.  Le sue performance collettive  nascono come dei  “tableau vivant” e fanno dell’azione artistica collettiva  il caposaldo della libertà obbligando a riflettere su quanto siano labili i confini tra pubblico e privato, tra collettivo e individuale. Svuotando i corpi della loro sensualità e sessualità, questi,  ritornano ad essere  semplici presenze incantate dentro consueti e normali contesti urbani. 

Da qui nasce la poesia di Spencer Tunick che non progetta situazioni  formali e ambientali  come fa Christo, ma propone   accadimenti teatrali  che nascono dalla lunga tradizione  della storia dell’arte in cui il pubblico occasionale fa parte a pieno titolo dell’opera realizzata ripresa prima come azione e poi ridata in forma di documento fotografico.  Decisamente una fantastica onda  umana blu, verde, azzurra che ha invaso la cittadina di Hull, una folla  di mare di  monoliti blu  trasformata in acqua che fuoriesce e fluisce attraverso una città che una volta era stata improvvisamente inondata, cercando così di fondere l’eredità marina di questa città con il suo aspetto urbano.  Il progetto verrà completato nel 2017, quando Hull sarà capitale britannica della cultura. 


Video:

Il “Mare di Hull”, nudi e dipinti di blu (video)
In 3200 si sono tolte i vestiti e si sono fatte fotografare per l’installazione di Spencer Tunick per celebrare il legame della città con il mare

 

Thousands of people strip and paint themselves blue in Hull

durata  min. 1:36



Thousands of people strip and paint themselves blue in Hull


durata  min. 0:30

venerdì 26 febbraio 2016

Salerno / Pier Paolo Pasolini - Nostos : Il ritorno) 1975 -1999



Dino Pedriali
(Pier Paolo Pasolini - Nostos : Il ritorno) 1975-1999


La mostra di Dino Pedriali sul Pasolini “segreto”
e
La parola innamorata: incontri sull’opera di Pier Paolo Pasolini





SALERNO | 26 febbraio -16 marzo 2016
Palazzo Fruscione

Il 26 febbraio, a Salerno, Palazzo Fruscione, si inaugura la mostra fotografica “Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini - Nostos : Il ritorno) 1975 – 1999”, prodotta dall’associazione culturale Tempi Moderni. Le opere esposte presentano un corpus di scatti dedicati a Pier Paolo Pasolini, realizzati da Dino Pedriali tra Chia e Sabaudia nel 1975, pochi giorni prima della sua scomparsa, e nel 1999, negli stessi luoghi, per rappresentare l’assenza del Poeta. Queste ultime opere sono inedite e presentate in anteprima nazionale. L’allestimento è di grande rilievo, in quanto è stato studiato dal Maestro Pedriali in funzione delle caratteristiche architettoniche degli ambienti di Palazzo Fruscione. Nel periodo di durata della mostra sono previsti una ricca rassegna di talk, reading, performance teatrali e incontri didattici con le scuole e il mondo universitario. L’intero progetto è sostenuto dal Comune di Salerno e dalla Fondazione CARISAL, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno.

La mostra, che presenta le immagini “storiche” di un Pasolini intimo e segreto, è anche un racconto di quei luoghi che, successivamente, Pedriali ha voluto ritrovare con il suo sguardo. “Dino fotografami nudo, mi hanno considerato scandaloso, questa volta sì che farò un’opera scandalosa. Quello che non si capisce con la parola si capirà con la fotografia”: con questa frase Pier Paolo Pasolini chiede a Dino Pedriali di fotografarlo, nell’ottobre del 1975, tra Sabaudia e Chia. Le foto dovevano essere il commento visivo del romanzo “Petrolio”, uscito postumo nel 1992. Il poeta si mostra nella sua quotidianità: mentre scrive, legge, passeggia, mentre disegna, anche completamente nudo.

Con la mostra di Dino Pedriali, la città di Salerno torna a rivestire un ruolo centrale nel panorama dell’arte contemporanea, con eventi di livello internazionale, creando un fertile dialogo con le forze vive del territorio. A Salerno, sarà proprio Dino Pedriali a scoprire, nel giorno dell’inaugurazione, la targa all’esterno dell’ex cinema Diana che verrà dedicato a Pier Paolo Pasolini e in cui sarà esposto il ritratto icona del Poeta, opera generosamente donata dall’artista al Comune di Salerno.





  
Come sezione integrante della mostra, si sviluppa la seconda parte del progetto: “la parola innamorata”, caratterizzata da un ricco programma di talk, racconti e performance, che si terranno negli spazi di Palazzo Fruscione e in parte presso l’ex cinema Diana e la Fondazione CARISAL. Si tratta di un lavoro corale e trasversale alle diverse discipline, dove differenti personalità s’incontrano per costruire una trama narrativa e didattica, un ulteriore spazio di riflessione attorno all’opera di Pier Paolo Pasolini.

Quattro le sezioni previste:

Talk d’autore, con incontri e riflessioni sull’opera di PPP grazie agli interventi critici di Epifanio Ajello, Antonio Bottiglieri, Andrea Carraro, Peppe D’Antonio, Francesco Durante, Giovanni Vacca, il reading con Diego De Silva e le performance teatrali che vedono protagonisti Yari Gugliucci e Antonio Grimaldi.

Incontri Scuole e Università: visite guidate e presentazioni ad hoc con le classi delle scuole superiori e dei licei di Salerno e provincia; nell’ambito del progetto “Open Class” (Ateneo & Territorio) alcune lezioni si sposteranno dalle aule universitarie nelle sale di Palazzo Fruscione.

Pasolini e la città: una serie di incontri in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Salerno.

Pasolini e i giovani: una narrazione – a cura di Elio Goka e Davide Speranza – tra cinema, musica e letteratura dove la forza centrale è l’universo giovanile che di Pasolini ne ama la “trasversalità”, l’irruenza, l’esporsi in “prima persona”.

Ma da dove nasce l’esigenza di raccontare Pier Paolo Pasolini, di riascoltare la sua opera e di ritrovarla attraverso le differenti diramazioni del suo lavoro? PPP, a Salerno, fu ospite del “Circolo Democratico” di via dei Principati ovvero quella straordinaria fucina d’idee e iniziative guidata da Nino Mancuso. In uno di questi incontri, il Poeta fu artefice di un affollato e acceso dibattito il 21 marzo del 1960 organizzato da Roberto Visconti. Un dialogo intenso tra Pasolini e le centinaia di partecipanti, tra cui Mario Carotenuto, Francesco Franco, Pietro La Veglia, Roberto Volpe in una città di grandi fermenti. Una città che spesso “ritrova” Pasolini. A cominciare dal dialogo con Alfonso Gatto che sceglie come attore in due suoi film (il poeta salernitano nel 1964 interpreta Andrea nel “Vangelo secondo Matteo” e nel 1968 è il medico in “Teorema”). Ricompare, PPP, nel salernitano, in uno storico sopralluogo in Costiera Amalfitana. Dove, nel luminoso chiostro duecentesco del Convento di San Francesco a Ravello, ambienta la storia dell’ortolano Masetto del “Decameron” del 1971.




Dino Pedriali
Nato a Roma nel 1950, sale alla ribalta per i suoi scatti a Man Ray, affermandosi in seguito come fotografo dei maggiori esponenti dell’arte e della cultura italiana e internazionale: Giorgio De Chirico, Alberto Moravia, Federico Fellini, Andy Warhol. Nel 2004, in occasione della retrospettiva “Nudi e Ritratti - Fotografie dal 1974/2003”, il critico d’arte Peter Weiermair definì Pedriali il “Caravaggio della fotografia del Novecento”. Fondamentale per la sua notorietà fu la sua serie di scatti a Pier Paolo Pasolini, realizzati nel 1975. Saranno le ultime immagini della vita dello scrittore, pochi giorni prima della sua tragica scomparsa all’idroscalo di Ostia. Tra le mostre personali: “Omaggio a Andy Warhol”, Galleria Target, Torino, 1987; “Pier Paolo Pasolini Testamento del Corpo”, Shauspielhaus, Düsseldorf, Berlino, 1988; “Atelier Man Ray”, Galleria Giò Marconi, Milano, 1996; “Nurejev Corpo Pregiato”, Palazzo Marini, Milano, 1997; “George Segal - The Artist’s Studio”, MACRO, Roma, 2002; “Dino Pedriali: nature morte”, Galleria Luxardo, Roma, 2007; “LEUKO: Multimo di Me Stesso”, Takeawaygallery, Roma, 2014.


 





Info mostra




Artista: Dino Pedriali
Titolo: Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini - Nostos : Il ritorno) 1975 – 1999

giovedì 25 febbraio ore 11.00,  Ex cinema Diana – Sala Pasolini
Cerimonia di inaugurazione e tavola rotonda: le Autorità e l’artista Dino Pedriali scopriranno la targa posta esternamente all’ex cinema Diana con la quale lo stesso verrà dedicato a Pier Paolo Pasolini.

venerdì 26 febbraio ore 20.00, Palazzo Fruscione   
Inaugurazione Mostra

Orari:
dalle ore 11.00 alle ore 20.00, fino al 16 marzo 2016, Palazzo Fruscione, 24-Salerno.


Ingresso libero

- Con il supporto di:
Comune di Salerno e Fondazione CARISAL

- Main Partner:
We Brief, A4 Design

- In collaborazione con:

Arci Salerno - Centro Informagiovani Salerno e Bottega Idee Nuove 




Top Blogs - Arte - Settembre 2015

Teads - Top dei blog - Arte 

Pier Paolo Pasolini



NON ANDARE VIA


(lettera a Pier Paolo Pasolini)
Poesia Visuale di Giovanni Bonanno 
dedicata a Pier Paolo Pasolini




Hai toccato la terra sporca di Ostia,
hai mangiato per l’ultima volta con il carnefice,
che poi ha disfatto i tuoi pensieri
e ne ha fatti cenere.

Non andare,
non andare via,
la tua storia è forse la mia.

Tuo padre  dalla finestra di Casarsa
guarda ancora l’orizzonte
e per ricordarti
raccoglie  ritagli di giornale.

Solo le formiche ti hanno fatto compagnia.
non andare,
non andare via,
la tua vita è anche la mia.

Nella melma di Ostia
ti hanno incoronato di gramigna
e la vergogna
te la sei caricata addosso
e la porti ancora adesso.


Ormai, solo tu mi fai  compagnia,
non andare,
non andare via,
la tua vita è un po’ la mia.

Mi diceva un vecchio
che la vita è breve,
ma cent’anni sono tanti,
per avere cent’anni,
 chiudi  per un momento gli occhi,
vedrai,
il tempo passa veloce.

Non andare,
non andare via,
la tua vita è  anche la mia.

Hai incarnato tutti i possibili tableaux  vivants,
prima sei stato sul grembo della madonna di Giotto
e poi ti sei fatto flagellare come nell’opera di Piero.

Hai accettato  il martirio di Caravaggio
e ti sei ritrovato solo,
sdraiato su una fredda lastra di marmo,
proprio come nel cristo morto di Andrea.

Solo le mie formiche ti hanno fatto compagnia,
non andare,
non andare via,
la tua vita è  la mia


Volevano frantumare i tuoi pensieri,
perché tu non sei solo poesia,
ma anche vento;
vento che accarezza la verità
e che ancora può far tanto male.

Solo le mie formiche ti fanno ancora compagnia,
non andare,
non andare via,
la tua storia è anche la mia.

Sai, ho toccato anch’io la terra di Ostia
e anche i miei  amici sono andati  via.

Non andrai,
non andrai più via,
ora la tua vita è anche mia.

Giovanni Bonanno © 2010




Salerno/ Dino Pedriali rende omaggio a Pier Paolo Pasolini




“Dino fotografami nudo, mi hanno considerato scandaloso, … Quello che non si capisce con la parola si capirà con la fotografia”: con questa frase Pier Paolo Pasolini chiede a Dino Pedriali di fotografarlo, nell’ottobre del 1975, tra Sabaudia e Chia.





A partire dal 25 febbraio 2016  Salerno dedica a Pier Paolo Pasolini una serie di eventi,  incontri e convegni  sull’opera del grande  poeta, scrittore e regista veneto.  Si  è iniziato  con la cerimonia di inaugurazione e relativa tavola rotonda  con l’artista Dino Pedriali  che ha presenziato alla cerimonia della collocazione della targa dedicata a Pasolini  in cui è stato  ufficializzato  il ritratto icona del Poeta posto all’interno dell’ex cinema Diana di Salerno, opera donata dall’artista romano Dino Pedriali al Comune.  Il 26 febbraio a Palazzo Fruscione, si inaugura la mostra fotografica “Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini - Nostos : Il ritorno) 1975 – 1999”. Le opere esposte presentano un corpus di scatti dedicati a Pier Paolo Pasolini realizzati da Dino Pedriali tra Chia e Sabaudia nel 1975, pochi giorni prima della sua scomparsa, inoltre è presente un’altra serie di foto scattate successivamente negli stessi luoghi nel  1999, per mettere a confronto e descrivere  l’assenza del Poeta. Questa ultima serie sono foto inedite e verranno presentate in anteprima nazionale a Salerno in  relazione all’architettura specifica e particolare di Palazzo Fruscione. Inoltre, per tutta la durata della mostra,  (dal 26 febbraio al 16 marzo) ci sarà una ricca rassegna di talk, reading, performance teatrali e incontri didattici. Questa particolare sezione  integrante della mostra, rappresenta la seconda parte del progetto: “la parola innamorata”, caratterizzata da un ricco programma trasversale alle diverse discipline per un diverso e significativo approccio  attorno all’opera del grande  maestro Pier Paolo Pasolini.  Quattro le sezioni previste: “Talk d’autore, Incontri Scuole e Università, Pasolini e la città,  Pasolini e i giovani”, in un dibattito ancora attuale e vivo che vede ancora protagonista   il poeta Pasolini. Con la mostra fotografica di Dino Pedriali, e i diversi convegni  la città di Salerno torna a rivestire con eventi di livello internazionale  un ruolo centrale nel panorama dell’arte contemporanea, creando un felice connubio  con le forze vive e sane del territorio campano. Un evento importante, in attesa  a giugno del “Festival Salerno Letteratura 2016”.  (Sandro  Bongiani)




sabato 22 novembre 2008

LA FOTOGRAFIA COME OPERA D'ARTE

LA FOTOGRAFIA





SVIZZERA

Museo d’Arte Lugano
Photo20esimoMaestri della fotografia del XX secolo
collettiva,




Comunicato:
Maestri della fotografia del XX secolo, il Museo d’Arte della città di Lugano ha ospitato un’importante mostra sulla fotografia del ventesimo secolo, caratterizzata da opere originali di grandi fotografi internazionali provenienti da una collezione privata.




Maestri della fotografia del XX secolo

La mostra, dal titolo Photo20esimo, è distribuita sui tre livelli della villa Malpensata, e si articola in otto sezioni tematiche, dalle Avanguardie storiche alla moda, dal reportage sociale al cinema, dallo still life alla pubblicità, dal ritratto allo studio del nudo; diversi ambiti di intervento all’interno dei quali si possono individuare influenze reciproche di ricerca espressiva, affrontate dai vari autori nel tempo. La fotografia nata nel diciannovesimo secolo, dopo le innumerevoli resistenze incontrate nel mondo delle arti visive, trova nel ventesimo secolo una propria identità come mezzo espressivo, generando esperienze stilistiche di notevole carattere. La fotografia ha rappresentato per lungo tempo un’importante fonte di informazione e si è aperta gradualmente ad indagini più profonde sui significati ultimi dei mutamenti in atto, diventando a pieno titolo, con una consapevolezza e concretezza che le è propria, ricerca artistica tout court. Photo20esimo, con un’accurata scelta critica, offre un caleidoscopio di esempi significativi divenuti fortemente emblematici.



Tra le quasi trecento opere sono presenti stampe di Diane Arbus, Richard Avedon, Gabriele Basilico, Brassaï, Robert Capa, Robert Doisneau, Walker Evans, Robert Frank, Mario Giacomelli, Nan Goldin, Mimmo Jodice, László Moholy-Nagy, Helmut Newton, Robert Mapplethorpe, Irving Penn, Man Ray, Bettina Rheims, Alexander Rodchenko, Thomas Ruff, Andres Serrano, Cindy Sherman ed Edward Steichen.Un catalogo edito dalla Silvana editore fornisce, oltre alle immagini delle foto in mostra, anche interessanti contributi di critici fra cui Marco Antonetto, Bruno Corà (curatori della mostra), Daniela Palazzoli e Heinz Liesbrock.






PHOTO20ESIMO.
MAESTRI DELLA FOTOGRAFIA DEL XX SECOLO
5 ottobre 2008 all’11 gennaio 2009
Museo d’Arte Riva Caccia 5CH - 6900 Lugano
Tel: +41 (0)58 866 7214
Fax: +41 (0)58 866 7497
e-mail: info.mda@lugano.ch

http://www.mda.lugano.ch/







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LA FOTOGRAFIA

Approfondimento:

-ANDREAS SERRANO



Comunicato

Andreas Serrano, fotografo di fama internazionale nato a New York nel 1950 e ritenuto un grande provocatore. In realtà, come hanno dimostrato le mostre monografiche a lui dedicate (l’ultima di queste è quella allestita al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano) il suo lavoro si apre a una chiave di lettura più complessa. L’artista si esprime con immagini fotografiche patinate e perfette che esprimono gli sconvolgimenti e le manie del mondo contemporaneo. Come sottolinea Maria Chiara Valacchi: “Andreas Serrano, l'artista reso famoso dalla controversa e blasfema foto ”Piss Crist'', un Cristo immerso nella sua stessa urina, ama da sempre scioccare con la rappresentazione cruda del vero, che sviscera, scoprendone la vera essenza drammatica, attraverso la composizione di scene al limite del sogno onirico. Sono pugni nello stomaco, shock visivi, le immagini di Serrano,americano stranamente poco politically correct che gioca con la contraddizione e con il ribaltamento di dogmi propinati da una società contraddittoria, da una politica severa e dalla religione. Non usa espedienti tecnici per realizzare le sue foto, la macchina fotografica che impressiona la pellicola cattura gli scenari che vede attraverso l'obbiettivo: i colori forti, le scene grottesche d’ispirazione "fiamminga", la particolare attenzione per la superficie, la simbologia degli oggetti e dei soggetti sono l'attuazione personale di un mondo veritiero. La semplicità tecnica e la cinicità con la quale denuda, investigando, la realtà, crea uno smarrimento sensoriale. Non si è pronti sensibilmente ad osservare il grottesco nello spazio patinato e senza tempo di uno studio fotografico, attraverso questa decontestualizzazione Duchampiana si assiste ad un avvicinamento violento ad immagini che preferiremo non vedere e non imprimere, anche se per pochi secondi, nella retina oculare. Nel suo percorso artistico è arrivato ad una semplificazione dell'immagine totale spostandosi da un punto di vista soggettivo ad oggettivo. Nei primi cicli di opere che risalgono al 1983, usa una composizione scenica per mettere in atto le contraddizioni e le ipocrisie di una tradizione cattolica, raffigura i turbamenti e i limiti ideologici sostituendo icone sacre con pezzi di carne sanguinante, dissacrando la pietà michelangiolesca e accostando ritratti di prelati a nudi di donne legate con i seni bianchi rigati di sangue. Nella serie del 1996 "History of sex" la rappresentazione teatrale è un mezzo per ostentare i turbamenti sessuali ed erotici contemporanei, dove le forti contrapposizioni e i limiti valicati del pudore rendono normali e comprensibili i rapporti morbosi che si instaurano tra un anziana e un giovanissimo adone, una nana ed un ragazzo nerboruto o una donna che penetra violentemente il corpo di un individuo. In "The mourge" sposta l'attenzione sulla superficie di corpi di defunti fotografati all'obitorio, il rigor mortis di due braccia bloccate nell'ultima sensazione vitale del freddo, il volto bruciato di un uomo che perde la fisionomia a dispetto dell'acquistata texture spettrale, sono il risultato della sua indagine sulla morte e sullo sfacciato tentativo di valicare quel senso del rispetto e del pudore che nutriamo verso questo argomento. Si serve dell’espediente scenico anche per le opere del 2001 The interpretation of dreams titolo tratto dal celebre trattato di Freud che gli offre la possibilità di ribaltare tutti i preconcetti ancorati ad una società a tratti alienante e restrittiva, raffigura babbi natale di colore, componenti del Ku Kux Klan appartenenti ad etnie africane, vagine dentate e bambini appesi come salumi. Ma è l'ultima fatica dell'autore a ripulire la realtà da ogni riferimento o distrazione che potrebbe no rivelarne anche il minimo lato oscuro, "America" è una raccolta di ritratti individuali, un diario antropologico ed intimo dell'artista realizzato dopo l'11 settembre 2001, il livellamento sociale ottenuto ritraendo i personaggi in studio glorifica e distrugge un popolo dalle mille sfaccettature, i personaggi ripresi con i propri indumenti identificatori sono lo specchio della personalità poliedrica dell'artista che alla domanda:" perché non ti fai un autoritratto?" risponde "cosa credi che sia questo? è un autoritratto". Per Andreas Serrano il ricercato spiazzamento sensoriale e l'esibizionismo esasperato diventano l' espediente per aprire le porte del suo privato e renderci partecipe del suo mondo malinconicamente perverso e poeticamente contraddittorio”.









Andreas Serrano





Nato nel 1950 a New York. Nel 1993 ha esposto alla Biennale di Venezia.


-2008
Art[e]merica Latina, The Citadel, Saint-Tropez, France (7/4-10/15/08)
-2008
Street & Studio: An Urban History of Photography, Tate Modern, London, England (5/22-8/31/08)
-2008
Traces du Sacré, curated by Alfred Pacquement, Jean de Loisy and Angela Lampe, Centre Georges Pompidou, Paris, France (5/7-8/11/08); traveling to Haus der Kunst, Munich, Germany (9/18/08-1/11/09)
-2008
BABY: Picturing the Ideal Human, Fotomuseum, Rotterdam, The Netherlands (4/22-5/08) -2008
“On the Human Being. International Photography1950-2000’s,” Contemporary Art Muesum, Seville, Seville, Spain
-2008
“Shit”, Yvon Lambert New York, New York, (4/9 – 4/10/08) (solo)
-2007
"Portraits d’une Troupe,” Collection Lambert en Avignon, Avignon, France (solo)
-2007
Mask, James Cohan Gallery in collaboration with Joseph G. Gerena Fine Art, New York, NY (12/13/07-1/26/08)
-2007
All for Art! Our Great Private Collectors ShareTheir Works, The Montreal Museum of Fine Arts, Montreal, Canada (12/6/07-3/2/08)
-2007
Death Becomes Her, Yvon Lambert Temporary Space, Miami, FL (12/5-12/10/07)
-2007
Fotográfica, Fotomuseo, Bogota, Columbia (10/10-11/19/07)
-2007
Dedica – 1986-2006 Twenty Years from Galleria Alfonso Artiaco, curated by Julia Draganovic, PAN, Palazzo delle Arti Napoli, Naples, Italy (12/16/06-3/17/07)
-2007
J’embrasse Pas, Collection Lambert, Avignon, France (10/27/07-1/13/08) (solo)
-2007
Passage du Temps, Collection François Pinault Foundation, Lille, France (10/16/07-1/1/08) (solo)
-2007
A History of Sex, Kulturen, Lund, Sweden (9/23 -12/31/07) (solo)
-2007
Moving onto ALINGSÅS Kulturhus, Alingsås, Sweden (1/26-3/8/08) (solo)
-2007
Cuerpo Sagrado: Andres Serrano, Fotologia 5, Museo Iglesia Santa Clara, Bogotá, Colombia (8/9-9/1/07) (solo)
-2007
Portraits d’une Troupe, Collection Lambert en Avignon, Avignon, France (7/7-9/30/07) (solo)
-2007
Russia, Galleri Charlotte Lund, Stockholm, Sweden (4/19-6/2/07) (solo)
-2006
Andres Serrano: La Part Maudite, Collection Lambert, Musée d'Art Contemporain Avignon, France (11/18/06-2/11/07) (solo
-2006
Andres Serrano, PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea, Milan, Italy (10/15-11/26/06) (solo)
-2006
Baroque, Gimpel Fils, London, England (4/4-5/6/06); Walter Otero Gallery, San Juan, Puerto Rico (2/23 - 4/6/06) (solo)
-2006
Minding Traditions, The Museum of Biblical Art, New York (12/8/06 - 2/25/07)
-2006
Dark Places, Santa Monica Museum of Art, Santa Monica, California (1/21-4/22/06)
-2006
Beautiful Suffering: Photography and the Traffic in Pain, Williams College Museum of Art, Williamstown, MA (1/14-4/30/06)
-2006
Andres Serrano: El dedo en la llaga, ARTIUM Contemporary Art Museum, Vitoria, Spain (6/21 – 10/15/06); travelling to Tecla Sala, Barcelona (1/18 – 3/25/07); and PhotoEspaña Festival, Madrid, Spain (6/6 – 7/22/07)
-2006
Andres Serrano, Walter Otero Gallery, San Juan, Puerto Rico (2/2 – 3/2/06)
-2005
Andres Serrano: Lectures in Photography, Ferguson Theater; Columbia College, Chicago (11/17/2005)
-2005
Russia-America, Moscow House of Photography, Moscow, Russia (12/8 – 1/6/06)
-2005
“Andres Serrano: Enthüllungen/ Revelations,” C/O Berlin, Berlin, Germany (10/8/05- 12/4/05)
-2005
Des Américains, Yvon Lambert, Paris
-2005
A History of Sex, The Erotic Museum, Los Angeles, CA
-2005
The Americans, Galleria Ugo Ferranti, Roma, Italy
-2005
Man & Woman: Love’s Wonderous Ways, Museum of New Art in Parnu, Estonia
-2005
20th Anniversary of Wessel + O’Connor Fine Art, Wessel + O’Connor Fine Art, Brooklyn, NY (11/12-12/23/05)
-2005
The Divine Body, The Cathedral of St. John the Divine, NY (10/7-10/27)
-2005
Twenty Five Years, Fay Gold Gallery, Atlanta, GA (10/21 – 12/31)
-2005
25 Years Baumgartner Gallery, Part 2, Baumgartner Gallery, New York, NY
-2005
Collection Lambert en Avignon, Musée d’art contemporain, Avignon, France
-2005
Corpus Christi, Bruce Silverstein Gallery, New York, NY (6/18-7/30/05)
-2005
Jesus Christ Superstar: 140 Years of Jesus Christ in photography, Bruce Silverstein Photography, New York, NY (6/16-7/29/05)
-2003
America, Paula Cooper Gallery, New York
-2003
Works 1985-2002, Andre Simoens Gallery, Belgium
-2003
Ekthesi Photographias, Kalfayan Gallery, Thessaloniki, Greece
-2003
A History of Sex, 5th Thessaloniki Documentary Festival-Images of the 21st Century, Greece
-2003
America, Chac Mool Gallery, Los Angeles
-2002
“Body and Soul, Traveling Exhibition, MEO, Budapest, Hungary (Az idö és a gonosz helye)
-2002
Andres Serrano, Reali Arte Contemporarea, Brescia, Italy
-2002
Andres Serrano’s Via Crucis, Ex Church S. Marta/Rome
-2002
America, Gimpel Fils, London, England
-2001
Best of the Season, The Aldrich Museum of Contempoorary Art, Ridgefield, CT
-2001
'Objects of Desire' Andre Simoens Gallery, Knokke-Zoute, Belgium
-2001
'The Interpretation of Dreams' Paula Cooper Gallery, New York
-2001
'World Without End' The Cathedral of Saint John The Divine, New York
-2001
'The Interpretation of Dreams' Photology, Milano, Italy
-2001
'The Interpretation of Dreams' Galleri Charlotte Lund, Stockholm, Sweden
-2001
'Andres Serrano' The Barbican (The Curve), London
-2001
'Andres Serrano: La Interpretación de los Sueños' Juana de Aizpuru Gallery, Madrid, Spain
-2001
'Because Sex Sells: Part II,' Nikolai Fine Art, New York
-2001
'Give & Take,' Serpentine Gallery, Victoria and Albert Museum, London
-2001
'Fulll Frontal, Phtographic Portraits,' Jan Weiner Gallery, Kansas, MO
-2000
'Body and Soul' Travelling Exhibition - Bergen Art Society, Bergen, Norway, Rogaland Kunst Museum, Stavanger, Norway, TromsØ Art Society, TromsØ, Norway, Ludwig Foundation, Aachen, Germany, Barbican Art Center, London, England, Stenersenmusett, Oslo, Norway, Helsinki City Art Museum, Helsinki, Finland
-2000
Helsinki City Art Museum, Helsinki, Finland
-2000
Ciurlionis National Museum of Art, Kaunas, Lithuania
-2000
'Faith: The Impact of Judeo-Christian Religion on Art at the Millenium,'
2000
'Picturing the Modern Amazon,' New Museum of Contemporary Art,
-1999
'Pure Essence and Presumed Innocence,' Marella Arte Contemporanea,
-1999
'Immersions & Fluid Abstractions' André Simoens Gallery, Knokke, Belgium.
-1997
'In Visible Light: Photography and Classification in Art, Science and the Everyday,' Travelling Exhibition - The Museum of Modern Art, Oxford, England, Harris Mueum and Art Gallery, Preston, England, Inverleith House, Royal Botanic Garden, Edinburgh, Scotland, Moderna Museet, Stockholm, Sweden, Finnish Museum of Photography, Helsinki, Finland
-1996
'Radical Images,' 2nd Austrian Triennial on Photography, Neue Galerie
-1995
'Art as Witness,' 1st Kwangju International Biennale, Seoul, Korea






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FOTOGRAFIA


Artistocratic / LA GALLERIA VIRTUALE
Online la grande fotografia italiana a edizione limitata
http://www.artistocratic.com/




VIRTUAL VERNISSAGE

Artistocratic è la galleria on-line di fotografie d’autore a edizione limitata. Un nuovo spazio espositivo in continua evoluzione che propone un’ampia scelta di opere suddivise in collezioni, dagli scatti storici alle più belle fotografie d’arte contemporanea. Il primo vernissage virtuale di mercoledì 10 giugno 2009, segna il primo passo di un percorso che proporrà ogni mese nuove opere, nuovi artisti e nuove collezioni.

Con Franco Fontana, Fulvio Roiter, Carlo Borlenghi, Marcello Geppetti, Davide Bramante,
Maurizio Galimberti, Fausto Corsini, Mattia Insolera. I maestri della fotografia italiana
insieme a selezionati artisti emergenti si ritrovano un nuovo spazio espositivo online che propone un’ampia scelta di opere suddivise in collezioni,.





Visita il Vernissage virtuale cliccando sul tasto quadrato.

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