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mercoledì 13 settembre 2017

SALERNO / 70 YEARS RYOSUKE COHEN

EVENTO:

70 YEARS RYOSUKE COHEN, 1948 - 2018”
invitation:

DEDICATED INTERNATIONAL PROJECT
A RYOSUKE COHEN
Special project "ADD and RETURN" devoted to the 70 Years of Ryosuke CoheN       Expiry date: 30 May 2018.

Please complete the attached "Fractal Portrait"   n° 1,  n°2  or  n°3  by adding what you want to enter to complete the work and 

send it by mail to:
Giovanni Bonanno    Bongiani Art Museum Collection,
Via  S. Calenda 105 / D. 84126 Salerno (ITALY).

The international collective exhibition will be held from 15 July  to 1 December 2018.

THANK YOU FOR PARTICIPATION
Sandro Bongiani Arte Contemporanea

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70 YEARS RYOSUKE COHEN, 1948 - 2018”
invitation:

Progetto speciale "ADD e RETURN" dedicato ai 70 Years di Ryosuke Cohen    Scadenza dei lavori:  30 maggio  2018.

Si prega di completare il "Fractal Portrait"  n° 1,  n°2  o il n°3  allegato aggiungendo cio’ che si desidera inserire per completare l’opera e inviarla per posta  a:

Giovanni Bonanno       Collezione Bongiani  Art  Museum,
Via . S.  Calenda 105/D . 84126 Salerno (ITALY).

La mostra collettiva internazionale sarà svolta dal 15 luglio  - l 1dicembre  2018.

GRAZIE PER LA PARTECIPAZIONE.
Sandro Bongiani Arte Contemporanea

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70 YEARS RYOSUKE COHEN, 1948 - 2018”
invitation:

Proyecto especial "RETORNO ADD" dedicado a los 70 años de Ryosuke Cohen La fecha límite de entrega:  30 may 2018.

Por favor complete el archivo adjunto "Retrato del fractal"  n° 1,   n°2 , o  el   n° 3  iagregando lo que desea insertar para completar el trabajo y enviarlo por correo postal a:

Giovanni Bonanno Bongiani      Colección Museo de Arte,
Via. S. Calenda 105 / D. 84126 Salerno (Italia).

La exposición internacional se llevará a cabo del 15 de julio - 1dicembre de 2018.

GRACIAS POR PARTICIPAR.

Sandro Bongiani Arte Contemporanea




Ora: 15 Luglio 2018 presso 18:00 a 1 dicembre 2018 presso 12:00
Luogo: SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via: S. Calenda, 105
Città: Salerno
Sito web o mappa: http://www.collezionebongiani…

Telefono: 089 56 48 159
Tipo di evento: progetto internazionale dedicato a ryosuke cohen
Organizzato da: ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART & COLLEZIONE BONGIANI ART MUSEUM 

DI  SALERNO







DESCRIZIONE EVENTO:

PROGETTO INTERNAZIONALE DEDICATO
A  RYOSUKE  COHEN

"70 YEARS RYOSUKE COHEN, 1948-2018”

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105 / D  84126  Salerno (Italy).

Progetto Internazionale di  Mail Art   “Add e Return”  dedicato a  Ryosuke  Cohen. 
A cura di Giovanni  Bonanno  e in collaborazione con l’Archivio Ophen Virtual Art e la Collezione Bongiani Ophen Art Museum di  Salerno.

In occasione del  70° compleanno di Ryosuke  Cohen (09 giugno 2018)  lo  Spazio Ophen Virtual Art Gallery  di Salerno invita e invia a diversi artisti amici di Ryosuke  Cohen  un foglio base Fractal Portrait di cm. 26,2x19,6  a colori,  chiedendo loro di intervenire con qualsiasi tecnica, inserendo nei rispettivo  spazio  vuoto bianco del ritratto di Cohen  ciò che ritiene utile aggiungere  per completare l’opera e  di rispedirla  in busta chiusa a:  

Giovanni  Bonanno Spazio Ophen Virtual Art Gallery Via S. Calenda 105/D 84126  Salerno (SA).

N.B. Se non ricevi  il foglio ritratto di R. Cohen puoi lo stesso  partecipare  a questo progetto internazionale stampando  uno dei fogli o anche tutti e tre  i fogli che alleghiamo qui sotto,  inviandolo per posta in busta chiusa, e in tempo utile a noi. 




1 - Matrice base per intervenire N ° 1 
- mostra di RYOSUKE COHEN






2 - Matrice base per intervenire  N ° 2 
- mostra di RYOSUKE COHEN



3 - Matrice base per intervenire  N ° 3 
- mostra di RYOSUKE COHEN





Le opere arrivate verranno pubblicate  permanentemente nella sala 30 della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno

Visita la sala dedicata a questo progetto:




Card di Giovanni Bonanno dedicata a Ryosuke Cohen, 2017 



Per questo evento Lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno organizzerà dal 15 luglio al 1 dicembre 2018 una mostra collettiva internazionale virtuale come evento internazionale, con il relativo comunicato stampa, il testo critico e la comunicazione della mostra alle più importanti riviste d’arte, quotidiani e siti di arte contemporanea. La mostra  sarà poi archiviata  e visitabile permanentemente  nello spazio “mostre svolte” della galleria Virtuale di Salerno.

Scadenza del progetto: 30  maggio 2018

(Dopo la scadenza   il Progetto “70 YEARS RYOSUKE COHEN, 1948-2018”  ”diventerà  Raccolta permanente  “Work in progress”)
E-mail.  bongiani@alice.it 


 Visita la Collezione Bongiani Museum:   

venerdì 8 settembre 2017

Salerno / 70 Years Ryosuke Cohen, 1948 - 2018


I 70 ANNI DI RYOSUKE COHEN, 1948 - 2018”


DETTAGLI  EVENTO:


Ora: 15 Luglio 2018 presso 18:00 a 1 dicembre 2018 presso 12:00
Luogo: SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via: S. Calenda, 105
Città: Salerno
Sito web o mappa: http://www.collezionebongiani…

Telefono: 089 56 48 159
Tipo di evento: progetto internazionale dedicato a ryosuke cohen
Organizzato da: ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART & COLLEZIONE BONGIANI ART MUSEUM 

DI  SALERNO







DESCRIZIONE EVENTO:

PROGETTO INTERNAZIONALE DEDICATO
A  RYOSUKE  COHEN

"70 YEARS RYOSUKE COHEN, 1948-2018”

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105 / D  84126  Salerno (Italy).

Progetto Internazionale di  Mail Art   “Add e Return”  dedicato a  Ryosuke  Cohen. 
A cura di Giovanni  Bonanno  e in collaborazione con l’Archivio Ophen Virtual Art e la Collezione Bongiani Ophen Art Museum di  Salerno.

In occasione del  70° compleanno di Ryosuke  Cohen (09 giugno 2018)  lo  Spazio Ophen Virtual Art Gallery  di Salerno invita e invia a diversi artisti amici di Ryosuke  Cohen  un foglio base Fractal Portrait di cm. 26,2x19,6  a colori,  chiedendo loro di intervenire con qualsiasi tecnica, inserendo nei rispettivo  spazio  vuoto bianco del ritratto di Cohen  ciò che ritiene utile aggiungere  per completare l’opera e  di rispedirla  in busta chiusa a:  

Giovanni  Bonanno Spazio Ophen Virtual Art Gallery Via S. Calenda 105/D 84126  Salerno (SA).

N.B. Se non ricevi  il foglio ritratto di R. Cohen puoi lo stesso  partecipare  a questo progetto internazionale stampando  il foglio  che alleghiamo a  questo evento  inviandolo a noi in tempo utile.







Le opere arrivate verranno pubblicate  permanentemente nella sala 30 della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno

Visita la sala dedicata a questo progetto:


Per questo evento Lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno organizzerà dal 15 luglio al 1 dicembre 2018 una mostra collettiva internazionale virtuale come evento internazionale, con il relativo comunicato stampa, il testo critico e la comunicazione della mostra alle più importanti riviste d’arte, quotidiani e siti di arte contemporanea. La mostra  sarà poi archiviata  e visitabile permanentemente  nello spazio “mostre svolte” della galleria Virtuale di Salerno.

Scadenza del progetto: 30  maggio 2018

(Dopo la scadenza   il Progetto “70 YEARS RYOSUKE COHEN, 1948-2018”  ”diventerà  Raccolta permanente  “Work in progress”)
E-mail.  bongiani@alice.it 



 Visita la Collezione Bongiani Museum:   


venerdì 11 settembre 2015

RYOSUKE COHEN / Presentazione di Giovanni Bonanno


MOSTRA  RETROSPETTIVA
“RYOSUKE COHEN /  FRACTAL  PORTRAIT  PROJECT  2001 – 2015



“Inside and outside the body/dentro e fuori il corpo”

La Mail Art è nata  più di 50 anni fa, nel 1962, da quando l'artista americano Ray Johnson, fondò la “New York Corrispondance School of Art” occasionalmente in contemporanea con il movimento “ Fluxus”  del lituano-americano George Maciunas (1961)  e la  Pop Art di Leo Castelli a New York (1962). Una sorta di scuola d’arte per corrispondenza nella quale gli elaborati grafici con l’inserimento di timbri e collage venivano per la prima volta spediti per posta a conoscenti e persino ignari destinatari, dando  completa autonomia alla comunicazione e rendendo questo nuovo modo di espressione totalmente libero e al di fuori di qualsiasi schema imposto e prefissato dal potere culturale e di conseguenza dal mercato ufficiale dell’arte.  Dopo Ray Johnson, anche  Gugliemo Achille Cavellini, nei primi anni 70 (1971),  aveva  inventato “l'autostoricizzazione”, realizzando  delle mostre a domicilio  e utilizzando i cataloghi che inviava  in visione agli artisti del Network. 
Questi  due artisti, per primi,  avevano  solo accennato a questa  nuova e possibile strategia di messa in crisi del sistema culturale che non permetteva nessuna intrusione se non avvalorato da un  potere forte che condizionava e controllava le proposte e le scelte al fine di regolarne il flusso  e ossigenare il mercato dell’arte. E’ stato soprattutto  Cavellini (GAC), a  compiere “il grande passo”; quello di contrapporsi ad un sistema ormai monotono; un ulteriore sviluppo verso la messa in crisi del tradizionale sistema dell’arte. Negli anni 80, precisamente nel  giugno del 1985,  l’artista giapponese Ryosuke Cohen  rimette  ancora una volta in gioco le carte della sperimentazione, in  un sistema culturale antiquato che preferisce l’opera creata appositamente per essere commercializzata. Lo fa  proponendo un particolare progetto “Brian Cell” (Cervello Cellula), che lo ha visto coinvolto per 30 lunghi anni, assieme a migliaia di membri  sparsi in oltre 80 paesi, in cui i singoli artisti collaborano inviando per posta a Cohen disegni, francobolli, timbri, adesivi o altro.  Egli utilizzando un vecchio  sistema serigrafico, chiamato ciclostile (ormai fuori produzione) fa 150 copie A3 (30x42). E’ un  progetto  ancora attivo che viene stampato ogni 10 giorni e rispedito ai rispettivi collaboratori,  allegando un elenco di indirizzi di collaboratori provenienti da alcuni paesi (quindici per opera). Tra 2-3 anni è previsto il lavoro per completare la stampa “Brain Cell n° 1.000. Ormai, l’artista Cohen  rifiuta l’opera unica e concetti  consueti come l’originalità, preferendo maggiormente il gioco, la ricerca  e la libertà dell’artista volutamente collocato ai margini di un sistema culturale antiquato e passatista.
Nella pratica dell’arte postale non esiste un’unica ideologia o “ism” ben solida capace di sopravvivere  e prevalere  sulle altre. Secondo Ray Johnson,  “Mail Art is not a single art movement, but is quite a megatrend that insists that we change our consciousness”, quindi,   non è un unico movimento artistico ma piuttosto un grande movimento “trasversale”  a tutte le altre proposte ed esperienze artistiche che ci sollecita concretamente a prendere coscienza di noi stessi. Di conseguenza, si condividono  i frammenti  di idee con  altri artisti in una relazione libera da “copyright”,  utilizzando e trasformando persino le opere di altri autori in un incessante  “add and send by mail” collettivo.  Nella pratica  elitaria attuata dal sistema istituzionale ufficiale dell’arte si preferisce la concorrenza piuttosto che la cooperazione e la sperimentazione. Nella Mail Art questi concetti scompaiono per dare spazio alla creatività e alla ricerca  spontanea svolta in campo in modo paritario.
Nato nel 1948 a Osaka, in Giappone, Ryosuke non è il primo  e unico artista postale giapponese, prima di lui anche Shozo Shimamoto aveva condiviso la Mail Art, tuttavia, è certamente l’autore giapponese più longevo e per certi versi, anche il più  interessante e attivo nel network internazionale di chiunque altro per la diffusione  capillare della pratica Mail artistica.  Dopo “Brain Cell”, nell'agosto 2001 ha iniziato anche un  altro progetto chiamato “Fractal  Portrait Project”, iniziato in Italia  al fine di realizzare più proficuamente il concetto di “Brain Cell”, facendo ritratti e Silhouette (face and body) agli amici artisti incontrati in questi anni nei in diversi incontri (Meetings) in tutto il mondo. Secondo Cohen, “Brain Cell” è come  la struttura di un cervello visto al microscopio, ci appare come lo schema  delle rete  con migliaia di neuroni accumulati  e ramificati insieme proprio come il Network dell’arte postale. La Mail art - scrive l’artista - “is dynamic", because you can be more of an individual free to create works of art with a new mind, being fragments of the entire network and sharing snippets of many other artists", e poi,  “la rete si espande da A a B,  da B a C, da C a D, da D a A, da C a A e così via,  è come un corpo unico con una costruzione cerebrale fatta di un gran numero di cellule nervose strutturate e complesse, sistemate in un ordine non lineare. Ecco perché ha definito questo tipo di esperienza “Brain Cell (cellule del cervello)”. Praticamente è il risultato di un complesso intreccio di cellule nervose del cervello, un progetto senza fine, aggiungendo, “ciò che nasce dal “flusso” Dada, Fluxus e Mail Art è l’unico modo per realizzare la nuova arte del domani”.

Fractal (frattale),  letteralmente significa figure simili fra loro, il nuovo concetto  è  stato utlizzato per prima dal matematico francese  B. Mandelbrot all’Istituto Watson IBM. La caratteristica principale dei frattali è “l’auto similarità”, la ripetizione sino all'infinito di uno stesso motivo  caratterizzato dall’indeterminatezza temporanea e provvisoria del suo esistere,  come per esempio, gli alberi della foresta Amazzonica del Sud America che si compone di numerose specie che convivono insieme. Nel 2006 Ryosuke Cohen, scrive: “Nowadays I have come to realize that we are all part of a fractal, and that I can be a piece of that fractal, and that I can create art, in a way that extends beyond myself as an individual, in communication with infinite mail artists' ideas”,  (oggi mi sono reso conto che siamo tutti parte di un frattale e che posso essere  un pezzo di quel frattale estendendomi come individuo al di là di me stesso in una infinita comunicazione di idee con gli artisti postali).

Questa particolare concezione personalmente preferisco chiamarla  “swarm intelligence traducibile come: intelligenza dello sciame,  è un termine  più vicino a tutti gli esseri viventi coniato per la prima volta nel 1988 in seguito a un progetto ispirato ai sistemi robotici. Esso prende in considerazione lo studio dei sistemi auto-organizzati, nei quali un'azione complessa deriva da un fare collettivo, come accade in natura nel caso di colonie di insetti, stormi di uccelli, branchi di pesci oppure mandrie di mammiferi.  Secondo la definizione di Beni e Watt la swarm intelligence può essere definita come: “Proprietà di un sistema in cui il comportamento collettivo interagisce  in modo collaborativo producendo risposte funzionali al sistema”, sia ben chiaro, non inteso in senso speculativo e in funzione di un risultato economico, bensì, di una risposta partecipativa in funzione di un concreto apporto creativo  “non autoritario”, proprio come avviene  nella prassi collaborativa del movimento della  Mail art.

Cohen è oggi l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio che nasce  dal contributo degli altri e  si materializza  nella collaborazione collettiva in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente coinvolti. Le varie stampe del progetto Brain Cell realizzate da Cohen non  possono essere considerate opere “finite”, intese come opere che si completano nella realizzazione della copia grafica, ma di un’opera caratterizzata dall’indeterminatezza e provvisorietà del proprio esistere insito nel suo DNA.  Di certo, se  il risultato finale di ogni stampa fosse  davvero “un’opera compiuta”,  credo che Cohen smetterebbe  di colpo  di realizzare altre copie di “Brain Cell”, proprio perché svuoterebbe pesantemente il senso e la filosofia generatrice di questa  particolare pratica artistica.   

Una considerazione sul lavoro di Cohen che  è doveroso fare è quella di aver messo,  “fuori gioco”, ancora una volta,  il vecchio sistema ufficiale dell’arte,  relegando fuori dalla porta personaggi equivoci come i galleristi, i critici d’arte e persino i collezionisti di opere d’arte dal momento che  lo scambio delle opere prodotte avviene tra gli artisti del Network. Quindi, le opere realizzate non vengono trattenute e conservate dall’artista in vista di un  consueto profitto ma inviate ai rispettivi collaboratori. Con la spedizione postale  delle stampe i collaboratori, utilizzano i propri archivi, diventando altresì collezionisti delle opere ricevute Spesso, con i lavori “Brian Cell” realizzati  nei vari tour che ogni anno    l’artista fa in giro per il mondo  si organizzano delle mostre.  Tuttavia,  risulta quanto mai complicato e difficile organizzare tradizionali mostre con i “Fractal Portrait Project” proprio per la reale difficoltà a reperire e raccogliere concretamente le diverse opere donate nel tempo agli amici artisti rappresentati.

Nella seconda mostra contemporanea  parallela a  questa viene presentata nell’altro spazio, virtuale “www.ophenvirtualart.it” una particolare sezione didattica  dal titolo “INSIDE AND OUTSIDE THE BODY”, (dentro e fuori il corpo), comprendente l’analisi Fractal  Portrait tra Face, Body e Work svolta lungamente da Cohen nel campo della performance. In particolare vogliamo evidenziare un lato ancora nascosto e quindi poco conosciuto; mi riferisco soprattutto alle opere “Body”, alla serie delle slhouette del corpo create dal 2001 in poi fino a oggi, realizzate  dall’artista giapponese  in particolari momenti collettivi unendo insieme diversi fogli Brian Cell in cui i soggetti, gli amici incontrati nei vari tour vengono invitati a distendersi sopra questi fogli,  con l’artista  impegnato  per l’occasione a  disegnare e rilevare il contorno immediato del corpo. Una sorta di “performance collettiva”, prima di procedere alla  consueta realizzazione dell’opera. Insomma, una performance “provvisoria” in funzione della realizzazione dell’opera. Tutto ciò, seppur con le dovute differenze di lavoro, lo lega indissolubilmente al suo amico Shozo Shimamoto, divenendo  il naturale  attivo continuatore  dell’arte di ricerca oggi in Giappone.

Per ultimo, vogliamo ancora una volta  ribadire il rifiuto di Ryosuke Cohen a “commercializzare” qualsiasi opera da lui prodotta. In una interessante intervista del 2012, John Held Jr. chiese a Cohen  se dopo aver completato  la silhouette frattale salvava  magari qualche opera per se stesso magari per una possibile e futura  mostra dei lavori.  In quella occasione Cohen  confessava  che risultava difficile raccogliere tutto il  materiale da esporre, visto  che ogni opera realizzata viene regalata agli amici.  Di sicuro, una mostra del genere fino a qualche anno fa risultava improponibile se non impossibile per un artista come Cohen. Ora con le nostre due “gallerie virtuali” tutto il lavoro  realizzato nei vari Meeting dall’artista nipponico, mi riferisco soprattutto ai “Fractal Portrait”  presenti in questa retrospettiva  comprendente  15 anni di lavoro può essere visto in un vernissage virtuale  collettivo  e contemporaneo in tutto il pianeta. Questo è il doveroso apporto che abbiamo voluto dare al  grande artista giapponese Ryosuke Cohen.          Giovanni  Bonanno
                                                                                                                    





BIOGRAFIA DI RYOSUKE COHEN



Biografia / RYOSUKE  COHEN
Ryosuke Cohen, nato nel 1948, Osaka, in Giappone,  è un Mail Artista. Il nome della famiglia è Kouen  ma su consiglio di Byron Black, ha adottato  il nome  inglese  'Cohen' come in ebraico.Cohen scoprì la mail art in Canadà. Ryosuke è il figlio di un noto scrittore di haiku in Giappone, Jyunichi Koen. I primi lavori da Cohen è il risultato di un misto di tradizione e immaginario giapponese, numeri  e icone contemporanee  così com’è la sua firma, la lettera "C". Ha condiviso l’esperienza Dada e Fluxus ed è stato in contatto con l’artista Shozo Shimamoto e con i membri del gruppo Gutai condividendo in modo spontaneo e naturale un nuovo modo di fare arte contemporanea. Ryosuke non è il primo artista postale giapponese, ma sicuramente è l’autore giapponese più longevo nel network internazionale Dopo Ray Johnson e  Gugliemo Achille Cavellini, anche Ryosuke Cohen  rimette  ancora una volta in gioco le carte della sperimentazione,in  un sistema culturale antiquato che preferisce l’opera creata appositamente per essere commercializzata. Lo fa  proponendo un particolare suo progetto “Brian Cell” (Cervello Cellula), iniziato nel giugno 1985 con  migliaia di membri  sparsi in oltre 80 paesi.   un lavoro che raccoglie  ogni 10 giorni le immagini di tanti Mail artisti su un'unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori provenienti da alcuni paesi quindici per opera.  che lo ha visto coinvolto per 30 lunghi anni assieme a migliaia di membri  sparsi in oltre 80 paesi,  rifiutando l’opera unica e concetti  consueti come l’originalità e quindi, preferendo maggiormente il gioco, la ricerca  e la libertà concreta dell’artista volutamente collocato ai margini di un sistema culturale passatista. Un importante  progetto  ancora attivo che accoglie  ogni 10 giorni le immagini di tanti Mail artisti su un'unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori provenienti da alcuni paesi (quindici per opera). Per questo modo di fare, egli è forse il più  interessante e attivo nella rete di chiunque altro per la capacità organizzativa del progetto e per diffusione della Mail Art.  Nell'agosto 2001 ha iniziato il progetto “Fractal Portrait”, facendo ritratti e Silhouette del corpo ai suoi amici artisti in occasione dei  Meeting   svolti in diverse parti del mondo; Stati Uniti, Canadà, Inghilterra, Irlanda del Nord, Spagna, Jugoslavia, Germania, Olanda, Corea, Italia e Francia.  Cohen è l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio,  che nasce  dal contributo degli altri e  si materializza insieme  nella collaborazione collettiva In cui tutti possono partecipare ed essere positivamente e  appassionatamente coinvolti nella  creazione dell’opera. In trent’anni di lavoro ha esposto con mostre e partecipazione a progetti in diverse are geografiche del  mondo. Suoi lavori sono presenti in diverse Biblioteche pubbliche e  in numerosi Archivi  privati.

Vive e lavora a  Yagumokitacho Moriguchi,  City Osaka.
 Ryosuke Cohen c/o Brain Cell 
3-76-1-A-613 Yagumokitacho Moriguchi City Osaka 570 Japan 
TEL&FAX +81.6.6991.1507 
E-mail :    braincell@k6.dion.ne.jp



Official site / Sito Web:  http://www.ryosukecohen.com/










FRACTAL PORTRAIT PROJECT:   

www.h5.dion.ne.jp/~cohen/ 




-FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2001/2002

http://www.h5.dion.ne.jp/~cohen/fractal/0102.htm

-FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2003/2004
http://www.h5.dion.ne.jp/~cohen/fractal/0304.htm

-FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2005/2006/2007 http://www.h5.dion.ne.jp/~cohen/fractal/050607.htm

-FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2008/2009/2010  http://www.h5.dion.ne.jp/~cohen/fractal/080910.htm  

 

- Intervista  di  John Held J.  2012




7- 8 August, 2004 – Artpool Studio, Budapest
Budapest: 2004.08.8.  http://www.artpool.hu/2004/4D/Cohen.html  

 

VIDEO:

-MEETING FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2015
Venezia 9 agosto 2015 Ryosuke Cohen incontra al Padiglione Tibet a Venezia  Sandro Bongiani.
(RYOSUKE COHEN DISEGNA UN FRACTAL PORTRAIT A SANDRO  BONGIANI)
Visit:  https://www.youtube.com/watch?v=HIAQpLEHuhg        durata 0:50


- Ryosuke Cohen ( Japan ) - wednesday 25 juli 25th 2007, Gent ( Ghent ) Belgium
https://youtu.be/M9NIPVIIEIs         durata 1:21 
 
-braincell fractal portrait project - meeting with frips and other mailartists - July 2007  Ghent ( Gent ) Belgium.
durata 18 minuti    

Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno (Italy).
-RYOSUKE COHEN,  Room 9  Brain Cell -   (Works of various periods)

-RYOSUKE COHEN, ROOM 39  Brain Cell -   (Works 1989 – 2015)

Other Links:

(Biografia  redatta  da Sandro Bongiani)