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martedì 14 novembre 2023

Alfonso Caccavale / Confini sinergici di percezioni visionarie

 



PAGEA

ARTE

CONTEMPORANEA

 

Alfonso Caccavale

Confini sinergici di percezioni visionarie

Dal 13.10.2023 – 13.11.2023


Alfonso Caccavale, Ermine by Leonard, digitale, 2023


L’incipit di introduzione del lavoro artistico di Alfonso Caccavale è un continuum storico ampio contro gli orizzonti limitati della cultura imperante,di un viaggio nell’arte visionaria e psichedelica.

Gli scatti personali dell’artista con foto di sovrapposizione e commistione di linguaggi tra icone musicali, archeologia e storia. Usando e accentrando questi strumenti linguistici, evolvono in una coesistenza di condizioni ed elementi che restano sì opposti, ma che sovrapposti, non si potranno più leggere contrapposti. Un componimento che da origine, traslando, espedienti che ancora una volta muta il concetto di astrazione che si esprime tramite il segno grafico. Attraverso le sue opere di trasformazione digitale cromatica, è collegamento Ideale tra l’arte contemporanea, la cultura popolare e quella di protesta. Essa è quindi un risultato di linguaggi e influenze che sprigionano un’estetica intrisa di senso di liberazione, favorita dal’osservazione empirica della realtà.

L’impatto visivo dei lavori del Caccavale è notevole ed icastico nella visualizzazione della gamma di forme e colori, che innescano una fusione sensoriale mediante strumenti di visione percettivi, che stimolano e manipolano uno stato di estatica contemplazione interiore. L’artista dipinge graficamente gli oggetti della narrazione e gioca lucidamente sugli effetti emozionali, pixel per pixel, debordando per essere trasferiti nell’opera.  Anna Tagliafierro 


                                                                              

PAGEA ARTE CONTEMPORANEA Via Concilio,  99 – 84012 ANGRI (SA)

Elio Alfano – 338 6643932

 

con il contributo di    officinemanganiellos.r.l.









 


domenica 7 luglio 2019

ERNESTO TERLIZZI, MATHERIAE / Arti Visive Gallery - Matera





matheriAE
2019

ernesto  terlizzi
a cura di Alberto Dambruoso


opening
venerdì 12 luglio 2019 - ore 19.30

12 luglio - 31 luglio 2019
Arti Visive Gallery - Via delle Beccherie, 41 - 75100 Matera




Matheriae, opera di Ernesto Terlizzi



La mostra, curata dallo storico dell’Arte Alberto Dambruoso e realizzata con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, è un omaggio alla città di Matera, alla sua diversità e bellezza. Un omaggio che l'artista salernitano Ernesto Terlizzi ha  voluto rendere a questo luogo magico eletto oggi a Capitale Europea della Cultura, come da lui stesso dichiarato in catalogo: ”… mi è sembrato doveroso quest’anno, posare il mio sguardo d’artista sulla magia di questa città che, grazie alla sua struggente spettacolarità da cinquant'anni, continua a sobillare il mio immaginario”. Infatti in questo particolare ciclo di opere, come in una sorta di pausa rispetto alla sua ricerca, Terlizzi elabora delle polimateriche atmosfere di Matera utilizzando simultaneamente, un po’  tutti quei materiali che da sempre animano le sue opere: dalla carta al cartone, dal legno alla tela e poi la lamiera, il merletto con l’inserimento ultimo della piuma. E poi, come sempre la china. Anche qui, l’elemento strutturante resta il segno grafico: un tratto libero ed affilato con cui l’autore salda le varie percezioni tattili create, confermando tutta la sua superba finezza, nell'interpretare la vocazione dei materiali utilizzati, specie in rapporto al mistero ed al fascino, di questo mondo millenario.





Fiori di Pietra 2018
Tecnica mista (carta, china, pastello, piuma, lamiera) - 100x70


Da oltre un quarantennio di attività, la ricerca di Ernesto Terlizzi s’incentra sull’utilizzo dei materiali, i più disparati; dalla carta, alle garze, ai legni, pietre e  lamiere e oggi anche le piume, recuperate e   con una vita già vissuta.  Un materiale di scarto ritrovato,  ricco di valori espressivi e  tattili che viene assemblato, ricomposto e poi riutilizzato  a  nuova vita.  Una rappresentazione definita da un rigoroso procedere, con una visione poetica alla ricerca del contrappunto e del non compiutamente svelato. Tutto ciò viene definito dall'artista utilizzando materiali differenti con segni, incisioni strappi, tracce di memorie rapprese non completamente svelate. Insomma, percezioni tattili di umori trascorrenti che ci ricordano i sottili luoghi della nostra esistenza. Una visione  del tutto lirica della memoria svelata per lievità e frammenti di senso, riemerge provvisoriamente per “destrutturazione della realtà, tra continui affioramenti e  improvvisi sprofondamenti che invitano a livello più profondo alla lettura  e all'approfondimento. La materia recuperata tra materialità e essenzialità, diviene così  mappa e  memoria  del nostro precario esistere”.      Sandro  Bongiani





La Cova 2018, Tecnica mista (carta, china, piuma, lamiera) - 30x40


A tale proposito il curatore della mostra, lo storico dell’arte Alberto Dambruoso cosi scrive in catalogo: ... da sempre interessato al rapporto tra la natura e la storia Terlizzi ha colto il valore temporale della memoria racchiusa nelle varie materie utilizzate... pochi elementi ben distribuiti all’interno di ciascuna opera offrono allo spettatore una visione in bilico tra la realtà e il sogno. Il dialogo degli opposti è d’altro canto uno dei lati peculiari presenti in tutte le opere di Terlizzi e molti titoli lo riportano espressamente. Credo sia proprio questa tensione costante tra elementi opposti il segreto del bilanciamento che si avverte in tutte le sue opere che assumono così un aspetto sovradimensionale: pur partendo da un luogo concreto arrivano all’astrazione dello stesso, favorendo in questo modo, il manifestarsi del mistero inteso come stupore e meraviglia che tutti gli spettatori provano quando vedono per la prima volta Matera, città fatta di sassi ma con una atmosfera da fiaba.


Il catalogo della mostra che ad ottobre verrà ospitata a Salerno presso la Pinacoteca Provinciale e a dicembre a Cracovia presso l’Istituto Italiano di Cultura, contiene anche i testi introduttivi di Alfonso Andria  Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello ed Ugo Rufino Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia.








ERNESTO TERLIZZI dopo gli studi presso il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli è presente, dalla fine degli anni 60, nel panorama artistico nazionale ed internazionale con personali, mostre di gruppo e premi. Tra le numerose mostre personali si citano quelle di: Firenze 1979 Galleria inquadrature; Napoli 1980 Galleria S. Carlo; Bergamo 1981 Galleria Fumagalli; Venezia/Mestre 1985 Galleria Plus Art; Spoleto 1986 Studio Emanuela Duranti; Napoli 1989 Istituto Francese Le Grenoble; 1990 Macerata Museo Comunale; 2010 Roma Galleria Consorti e 2013 Studio S; Gazoldo Degli Ippoliti (Mn) 2012 Museo d’Arte contemporanea; Ferrara 2013 Galleria del Carbone; Milano 2014 Spazio Tadini. È stato presente per varie edizioni nei più prestigiosi Premi italiani e nel 2011 è stato invitato ad esporre nella mostra “Lo Stato dell’Arte Campania” all'interno della 54 Mostra internazionale d’arte contemporanea di Venezia. Molti sono i critici e gli intellettuali che hanno scritto delle sue opere inserite in numerose e diverse collezioni pubbliche e private.

 La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 18.00 alle 21.00 - Per info e appuntamenti: 340 3049740 - 0835 385 641

mostra segnalata dall'Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


giovedì 12 aprile 2018

Mostra Personale di Ernesto Terlizzi a Cracovia







Fiori di terra e di fuoco
Mostra personale di Ernesto Terlizzi
 A cura di Lorenzo Canova
13 - 30 Aprile 2018


OPENING venerdì 13 aprile alle ore 18. 00
 Istituto Italiano di Cultura UI. Grodzka, 49 – 31-001 Cracovia







“Fiori di terra e di fuoco” è il titolo della mostra personale di Ernesto Terlizzi che dopo la prima tappa a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019 dello scorso settembre, presso Arti Visive Gallery, approda ora in Polonia ospitata dall’Istituto di Cultura Italiano a Cracovia.

L’esposizione polacca si arricchisce di ulteriori cartoni eseguiti nel 2017 e realizzati su varie superfici cartonate bianche, di diverso spessore tattile, quasi in una sorta di terra bruciata tra luci ed ombre, ferita da tagli ed abrasioni, segni e strappi. Così facendo, l’autore campano, dimostra di affinare sempre più l’indagine polimaterica, saldata come sempre, dal suo inconfondibile segno grafico che anche qui, si conferma come il suo più affidabile riconoscimento espressivo. 

L’autore italiano infatti, anima questi cartoni di forti contenuti riguardanti la vita, l’uomo e la realtà circostante: qui rispetto alle fasi precedenti, Terlizzi lavora in modo ancor più sintetico, presentando opere di intensa e icastica energia progettuale ed esecutiva. Così facendo, riesce a dare in modo contemporaneo, un ulteriore spinta alla sua originale ricerca sui materiali di recupero, e alla denuncia sulle problematiche che affliggono non soltanto i suoi luoghi di origine. E tutto ciò, grazie ad una sua particolare astrazione densa di profondi rimandi ed allusioni sui disastri ambientali mediante il vissuto dell’uomo.

A tal proposito Il curatore della mostra Lorenzo Canova così scrive in catalogo ……”Terlizzi imprime la fiamma di una religiosità solenne ed arcaica a una pittura che si fa tattile e tridimensionale, entrando in dialogo diretto con lo spazio della vita e con l’interazione dello spettatore, espandendosi ed uscendo dal limite del supporto grazie ai materiali che l’artista inserisce sulla sua superficie,- che divengono presenze preziose nel suo palinsesto di pennellate, incisioni, annerimenti e ossidazioni.

Terlizzi, in questo modo, oltrepassa la spessa scorza del visibile e scende nel cuore pulsante di una materia che ci parla della vita segreta del mondo, scava nelle sue profondità per estrarne il nucleo sacrale che collega alla sua dolente e partecipata idea visiva dove il fare artistico torna ad essere un deciso e potente gesto morale ed esistenziale, che allude a una rinascita possibile della Natura, a una nuova germinazione risorta dalle ceneri, a una rinascita civile e culturale in cui, come un fiore purissimo di terra e di fuoco, l’Arte riscopre la forza del suo antico valore etico”

Il catalogo oltre al testo del curatore Lorenzo Canova è arricchito anche dalle testimonianze dello scrittore Raffaele Nigro e dei giornalisti Erminia Pellecchia e Paolo Romano












ERNESTO TERLIZZI dopo gli studi presso il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli è presente, dalla fine degli anni 60, nel panorama artistico nazionale ed internazionale con personali, mostre di gruppo e premi. Tra le numerose mostre personali si citano quelle di: Firenze 1979 Galleria inquadrature; Napoli 1980 Galleria S. Carlo; Bergamo 1981 Galleria Fumagalli, Venezia/Mestre 1985 Galleria Plus Art, Spoleto 1986 Studio Emanuela Duranti; Napoli 1989 Istituto Francese Le Grenoble; 1990 Macerata Museo Comunale; 2010 Roma Galleria Consorti e 2013 Studio S; Gazoldo Degli Ippoliti (Mantova) 2012 Museo d’Arte contemporanea; Ferrara 2013 Galleria del Carbone; Milano 2014 Spazio Tadini. È stato presente per varie edizioni nei più prestigiosi Premi italiani e nel 2011 è stato invitato ad esporre nella mostra “Lo Stato dell’Arte Campania” all’interno della 54 Mostra internazionale d’arte contemporanea di Venezia. Molti sono i critici e gli intellettuali che hanno scritto delle sue opere inserite in numerose e diverse collezioni pubbliche e private.







Le opere:
Ernesto Terlizzi senza titolo, cm 26x36













(Archivio Ophen Virtual Art di Salerno).