matheriAE
2019
ernesto terlizzi
a cura di Alberto
Dambruoso
opening
venerdì 12 luglio 2019 - ore 19.30
12 luglio - 31 luglio 2019
Arti Visive Gallery - Via delle
Beccherie, 41 - 75100 Matera
Matheriae, opera di Ernesto Terlizzi
La mostra,
curata dallo storico dell’Arte Alberto Dambruoso e realizzata con il Matronato
della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, è un omaggio alla città di Matera, alla sua diversità e bellezza. Un omaggio che l'artista salernitano Ernesto Terlizzi ha voluto rendere a questo luogo magico eletto oggi a Capitale
Europea della Cultura, come da lui stesso dichiarato in catalogo: ”… mi è
sembrato doveroso quest’anno, posare il mio sguardo d’artista sulla magia di
questa città che, grazie alla sua struggente spettacolarità da cinquant'anni,
continua a sobillare il mio immaginario”. Infatti in questo particolare ciclo
di opere, come in una sorta di pausa rispetto alla sua ricerca, Terlizzi
elabora delle polimateriche atmosfere di Matera utilizzando simultaneamente, un
po’ tutti quei materiali che da sempre
animano le sue opere: dalla carta al cartone, dal legno alla tela e poi la
lamiera, il merletto con l’inserimento ultimo della piuma. E poi, come sempre
la china. Anche qui, l’elemento strutturante resta il segno grafico: un tratto
libero ed affilato con cui l’autore salda le varie percezioni tattili create,
confermando tutta la sua superba finezza, nell'interpretare la vocazione dei
materiali utilizzati, specie in rapporto al mistero ed al fascino, di questo
mondo millenario.
Fiori di Pietra 2018
Tecnica mista (carta, china, pastello, piuma, lamiera) - 100x70
“Da oltre un quarantennio di attività, la ricerca di Ernesto Terlizzi s’incentra sull’utilizzo dei materiali, i più disparati; dalla carta, alle garze, ai legni, pietre e lamiere e oggi anche le piume, recuperate e con una vita già vissuta. Un materiale di scarto ritrovato, ricco di valori espressivi e tattili che viene assemblato, ricomposto e poi riutilizzato a nuova vita. Una rappresentazione definita da un rigoroso procedere, con una visione poetica alla ricerca del contrappunto e del non compiutamente svelato. Tutto ciò viene definito dall'artista utilizzando materiali differenti con segni, incisioni strappi, tracce di memorie rapprese non completamente svelate. Insomma, percezioni tattili di umori trascorrenti che ci ricordano i sottili luoghi della nostra esistenza. Una visione del tutto lirica della memoria svelata per lievità e frammenti di senso, riemerge provvisoriamente per “destrutturazione della realtà, tra continui affioramenti e improvvisi sprofondamenti che invitano a livello più profondo alla lettura e all'approfondimento. La materia recuperata tra materialità e essenzialità, diviene così mappa e memoria del nostro precario esistere”. Sandro Bongiani
La Cova 2018, Tecnica mista (carta, china, piuma, lamiera) - 30x40
A tale proposito il curatore della mostra, lo storico dell’arte Alberto Dambruoso cosi scrive in catalogo: ... da sempre interessato al rapporto tra la natura e la storia Terlizzi ha colto il valore temporale della memoria racchiusa nelle varie materie utilizzate... pochi elementi ben distribuiti all’interno di ciascuna opera offrono allo spettatore una visione in bilico tra la realtà e il sogno. Il dialogo degli opposti è d’altro canto uno dei lati peculiari presenti in tutte le opere di Terlizzi e molti titoli lo riportano espressamente. Credo sia proprio questa tensione costante tra elementi opposti il segreto del bilanciamento che si avverte in tutte le sue opere che assumono così un aspetto sovradimensionale: pur partendo da un luogo concreto arrivano all’astrazione dello stesso, favorendo in questo modo, il manifestarsi del mistero inteso come stupore e meraviglia che tutti gli spettatori provano quando vedono per la prima volta Matera, città fatta di sassi ma con una atmosfera da fiaba.
Il catalogo della mostra che ad ottobre verrà ospitata a Salerno
presso la Pinacoteca Provinciale e a dicembre a Cracovia presso l’Istituto
Italiano di Cultura, contiene anche i testi introduttivi di Alfonso Andria Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali
di Ravello ed Ugo
Rufino Direttore
dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia.
ERNESTO TERLIZZI dopo gli
studi presso il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli è presente,
dalla fine degli anni 60, nel panorama artistico nazionale ed internazionale
con personali, mostre di gruppo e premi. Tra le numerose mostre personali si
citano quelle di: Firenze 1979 Galleria inquadrature; Napoli 1980 Galleria S.
Carlo; Bergamo 1981 Galleria Fumagalli; Venezia/Mestre 1985 Galleria Plus Art;
Spoleto 1986 Studio Emanuela Duranti; Napoli 1989 Istituto Francese Le
Grenoble; 1990 Macerata Museo Comunale; 2010 Roma Galleria Consorti e 2013
Studio S; Gazoldo Degli Ippoliti (Mn) 2012 Museo d’Arte contemporanea; Ferrara
2013 Galleria del Carbone; Milano 2014 Spazio Tadini. È stato
presente per varie edizioni nei più prestigiosi Premi italiani e nel 2011 è
stato invitato ad esporre nella mostra “Lo Stato dell’Arte Campania” all'interno della 54 Mostra internazionale d’arte contemporanea di Venezia.
Molti sono i critici e gli intellettuali che hanno scritto delle sue opere
inserite in numerose e diverse collezioni pubbliche e private.
mostra segnalata dall'Archivio Ophen Virtual Art di Salerno