Ritratto di Demetrio Paparoni Courtesy Archivio Tano Corallo
Oggi, la pagina dell’arte di Domani affronta
un tema controverso: il rapporto dell’arte contemporanea con le immagini
religiose. A distanza di molti anni Piss
Christ di Andres Serrano e Zuerst die Füße di Martin
Kippenberger, Lupo Alberto incontra Duchamp e Man Ray, a Palazzo Fava, Bologna, la mostra antologica di Nicola Samorì.
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DOMANI Pagina del 11 aprile 2021 |
Arte contemporanea e simboli religiosi
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Oggi, domenica 11
aprile, la pagina dell’arte di Domani affronta un tema
controverso: il rapporto dell’arte contemporanea con le immagini religiose. A
distanza di molti anni Piss Christ di Andres
Serrano e Zuerst die Füße di Martin
Kippenberger, accusate di essere
opere blasfeme, meritano ancora oggi una riflessione sul loro significato. Ne
ho parlato con Andres Serrano, che su Piss
Christ dice la sua a Domani. L'articolo è anche una
riflessione sul rapporto tra Chiesa e artisti, argomento complesso perché possa
riassumerlo qui in poche parole. Dibattito aperto.
Nella foto in alto: Andres Serrano, Piss Christ, 1987, Cibachrome.
Courtesy Andres Serrano
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Papa Benedetto XVI affermò che la rana crocifissa «ha ferito il sentimento religioso di tante persone che nella croce vedono il simbolo dell’amore di Dio e della nostra salvezza, che merita riconoscimento e devozione religiosa». La rana crocifissa rimase esposta fino alla chiusura della mostra, seppure spostata in una posizione defilata.
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Lupo Alberto incontra Duchamp e Man Ray
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In
questa tavola del 1996 ideata dal geniale Guido Silvestri, Silver, Enrico la talpa dice a Lupo
Alberto che di nuovo giunto il momento di distruggere i canoni del linguaggio. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco, come
dimostra la conclusone di questo episodio.
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Nicola Samorì, Sfregi, veduta
dell'allestimento, Palazzo Fava, Bologna.
Foto Marco Cappelletti. Courtesy dell'artista.
Palazzo Fava, a Bologna, ospita la prima mostra antologica
in Italia di Nicola
Samorì (Forlì,
1977). Intitolata Sfregi,
l'esposizione raccoglie circa 80 lavori ed è curata da Alberto
Zanchetta e Chiara
Stefani. Si protrarrà fino al 25 luglio. Martedì 13 aprile
alle ore 18,30 ci sarà una visita guidata online della mostra con la
partecipazione dei curatori. È possibile prenotare le visite qui o qui.
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Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno
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