domenica 30 ottobre 2016
mercoledì 26 ottobre 2016
Parco di Origgio (VA) / The Couple (2003) di Louise Bourgeois
IL PARCO DI ORIGGIO (VARESE) OSPITA TRE NUOVE SCULTURE MONUMENTALI / LOUISE BOURGEOIS, GIOVANNI RIZZOLI E TRISTANO DI ROBILANT DONANO ALLA CITTÀ TRE SCULTURE CHE TROVANO COLLOCAZIONE PERMANENTE NEL PARCO PUBBLICO COMUNALE
The Couple (2003) di Louise Bourgeois
Presentate ufficialmente il 25 ottobre2016, nel Parco Comunale a Origgio, tre nuove sculture monumentali donate alla città, The Couple (2003) di Louise Bourgeois, Naughty Girl(2009-2010) di Giovanni Rizzoli ed Elijah’s Cloud (2012) di Tristano di Robilant.
Quella di Louise Bourgeois esposta al Parco Comunale della città è, infatti, l’unica scultura esposta in uno spazio pubblico non museale in Europa, fatta realizzare appositamente per questa collocazione e donata dall’artista quando era ancora in vita. Il progetto di donazione delle tre sculture alla Città di Origgio, che si concretizza oggi, ha origini lontane nel tempo: è infatti nato a New York, proprio nello studio di Louise Bourgeois, più di 15 anni fa, grazie al forte legame di amicizia tra l’artista franco-americana e Giovanni Rizzoli, che al tempo viveva nella metropoli statunitense e frequentava assiduamente lo studio della scultrice. Fu in quel periodo che una delegazione del Comune di Origgio, città nota agli artisti per la presenza dell’attiva fonderia artistica 3v di Walter Vaghi, si recò a New York e, grazie all’intercessione di Giovanni Rizzoli, chiese con una certa dose di audacia alla Bourgeois, allora novantenne, di realizzare una scultura per la città
L’opera di Louise Bourgeois, The Couple(2003) - nella foto a destra, Installation view, Parco di Origgio / © The Easton Foundation/SIAE - per espressa volontà dell’artista è sempre stata concepita per il parco cittadino, sospesa al ramo di un albero secolare. Si tratta di un abbraccio dalle dimensioni imponenti – 365,1 x 200 x 109,9 cm – e dal peso di circa 635 chilogrammi, che cattura lo sguardo per la sua gravità trasformata in leggerezza e per la tensione plastica sprigionata dai due corpi – novelli Paolo e Francesca di dantesca memoria – che si attraggono e respingono avvolti in una spirale che ne confonde forme e sembianze.
“Le figure nella scultura sospesa The Couple si abbracciano, l’una nelle braccia dell’altra. Nulla potrà separarle. È uno stato precario e fragile. Malgrado tutti i nostri handicap, ci teniamo fra le braccia a vicenda. Quello che mi interessa veramente è il concetto dell’Altro. Si tratta di un punto di vista ottimistico. Incastrate assieme, vorticano per l’eternità.” (Louise Bourgeois).
martedì 25 ottobre 2016
ARTE PADOVA 2016
ArtePadova
dall’11 al 14 novembre
torna l’appuntamento con la mostra mercato di arte moderna e contemporanea
Quattro giorni all’insegna dell’investimento e della
cultura: l’appuntamento con la 27esima edizione è dall’11
al 14 novembre nei padiglioni rinnovati della Fiera di Padova.
UN VIAGGIO TRA LE PIU’ IMPORTANTI CORRENTI ARTISTICHE
I grandi collezionisti a caccia di un investimento
sicuro potranno trovare nomi di artisti universali che hanno segnato la storia
recente dell’arte come - solo per citarne alcuni - Giacomo
Balla o Carlo Carrà, Lucio Fontana e Agostino Bonalumi, o ancora Mario Sironi,
Alberto Burri, Mario Schifano, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Arnaldo
Pomodoro, Alighiero Boetti, Mimmo Rotella e Paul Jenkins.
L'artista giapponese Shozo Shimamoto
Focus particolare quest’anno sul gruppo Gutai, con una grande mostra dedicata al movimento
d’avanguardia giapponese dagli anni ‘50 ad oggi, in cui spiccano i lavori di Shozo
Shimamoto.
DATA: 11/14 novembre 2016
PREVIEW AD INVITI giovedì 10 novembre dalle ore 18.00
ORARI: da venerdì 11 a domenica 13 novembre dalle
10.00 alle 20.00
lunedì 14 novembre dalle 10.00 alle 13.00
DOVE: Quartiere
Fieristico di Padova PAD. 7, 8 e 1
INGRESSI:Via Niccolò Tommaseo ACCESSI AI PAD. 7 e 1
Park Nord Via Rismondo cancello L, ACCESSO PAD. 8
Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno
giovedì 20 ottobre 2016
PERSONALE DI ALESSANDRA ANGELINI / “L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE”
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D – Salerno
“L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE”
Mostra Personale
di
ALESSANDRA ANGELINI
Opere 2000 - 2016
a cura di Giovanni Bonanno
Dal 20 ottobre al 8 gennaio 2017
Inaugurazione: Giovedì 20 ottobre 2016, ore 18.00
Ophen Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
S’inaugura giovedì 20 ottobre 2016, alle ore 18.00, la mostra personale dal titolo: “L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE” che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery 2.0 di Salerno dedica all’artista Alessandra Angelini con 41 opere tra dipinti, interventi su metacrilato e libri d’artista realizzati in un arco di tempo che va dal 2000 al 2016. L’esposizione e accompagnata da una presentazione critica di Giovanni Bonanno.
La visione poetica dell’artista Alessandra Angelini si colloca sul crinale della sperimentazione tra musica e universo. Nel corso di diversi decenni di ricerca l’artista pavese ha sperimentato un procedimento di analisi del tutto nuovo che fa affidamento sulla sperimentazione in divenire. Una particolare Weltanschauung strettamente legata alla scienza e alla tecnologia con un conseguente rapporto prioritario tra musica, luce e colore, elementi da sempre presenti nella sua ricerca secondo criteri di contaminazione tra sperimentazione tecnica e cognizione scientifica. Attraverso le grafica, la pittura e le opere fotografiche e plastiche, l’artista stabilisce un rapporto prioritario tra il tempo musicale e quello del colore-luce, in uno spazio “immaginato”. Una visione intesa come momento fondante d’indagine conoscitiva ed emozionale alla ricerca del senso e del limite.
BIOGRAFIA
Alessandra Angelini nasce a Parma nel 1953. Condotti gli studi classici, si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Da qui inizia il suo percorso artistico, dettato da un’estrema curiosità che la conduce verso la sperimentazione di tecniche e materiali, con una ricerca costante rivolta ai valori della luminosità cromatica.
Il percorso formale intrapreso è collegato all'espressione dell’interiorità, intesa come tessuto primo sul quale si costruisce il pensiero critico nei confronti del reale. L’artista si dedica a diversi linguaggi espressivi dalla pittura all'incisione, dalla grafica alla scultura, dalla fotografia alla realizzazione di libri d’artista. Di ogni tecnica approfondisce lo studio e le possibili associazioni, creando contaminazioni tra procedimenti e opere ibride. Da ricordare è “Foto+Grafie”, il ciclo di lezioni tenuto nel 2003 presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, incentrato sull'ibridazione tra stampa e fotografia. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e nel mondo in quattro continenti, le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti musei nazionali e internazionali. Dal 2005 è titolare della cattedra di Grafica e Tecniche dell’Incisione all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Fa parte di Visarte società delle Arti Visive Svizzera.
Attualmente vive e lavora tra Milano e Pavia.
Visit.
mercoledì 19 ottobre 2016
Personale di Alessandra Angelini / “L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE”
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D – Salerno
“L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE”
Mostra Personale di
ALESSANDRA ANGELINI
Opere 2000 - 2016
a cura di Giovanni Bonanno
Dal 20 ottobre al 8 gennaio 2017
Inaugurazione: Giovedì 20 ottobre 2016, ore 18.00
Ophen Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105/D – Salerno
Tel/Fax 089 5648159
e-mail: bongiani@alice.it
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE
Presentazione di
Giovanni Bonanno
La visione poetica dell’artista Alessandra Angelini si colloca sul crinale della
sperimentazione tra musica e universo. Tutte
le sue opere potrebbero essere intitolate “Sinfonie di luce”, oppure “Accenti”, proprio perché condividono la ricerca metodica
della luce che nell’apparizione si fa forma e armonia. Nel corso di diversi decenni di ricerca l’artista pavese ha sperimentato un procedimento di
analisi del tutto nuovo che fa affidamento sulla sperimentazione in divenire. Una particolare weltanschauung strettamente legata
alla scienza e alla tecnologia con un conseguente rapporto prioritario tra
musica, luce e colore, elementi da sempre
presenti nella sua ricerca secondo criteri di contaminazione tra sperimentazione
tecnica e cognizione scientifica. Attraverso le grafica, la pittura e le opere
fotografiche e plastiche, l’artista stabilisce un rapporto prioritario tra il
tempo musicale e quello del colore-luce, in uno spazio “immaginato” in cui le
onde sonore e le onde luminose si definiscono come presenza provvisoria nel visibile.
I luminogrammi, ovvero le “pitture di luce”, infatti, nascono
proprio dall’intuizione a
far emergere in uno spazio metaforico
l’emozione creativa secondo uno schema intimamente interiore in cui i segni di
luce si compongono e si condensano in
brani visibili di tipo musicale. In siffatta
pratica si utilizza
lo scatto fotografico con fonti di luce in movimento con segni di luce che si
rincorrono e si sovrappongono creando inaspettate situazioni emozionali. Frequentemente l’artista lavora in studio ascoltando brani
musicali di Mozart, disegnando e dipingendo
nello spazio sinfonie cosmiche, secondo
un interiore suggestione, che evidenziate nella
lievità della luce e del
movimento si definiscono in forma di presenze. “Un
segno - aggiunge Martina Cognati - in
qualche misura più primario, a
mezza via fra cose e parole, presenza e significazione. Segno, il suo, da
vedere ma anche da fare in una
prassi ininterrotta” del provare e sperimentare materialmente nel contatto
con le cose”.
La creazione per Alessandra
Angelini è come la metafora del tuffatore di Paestum; sprofondare verso l’ignoto per poi far emergere, carichi di umori particolari e in una dimensione “altra”, brani ricomposti di cose proprio
come accade con la musica. Insomma, una ricerca dell’armonia nascosta, del mistero
delle cose indagato utilizzando nuovi modi di “sondare l’invisibile” e le emozioni
in modo inaspettato. Secondo l’artista
pavese, bisogna pensare all’arte come a un territorio di perenne
trasformazione, una prova dopo l’altra, preferendo alla bisogna diverse
tecniche; dalla xilografia al plexiglas,
dalla tempera ai legni fino all’uso delle fibre ottiche, e del wood, in una
ininterrotta e incessante riformulazione
“di momenti” in cui la luce si definisce
provvisoriamente “in accenti” di segni e campi cromatici in perenne variazione.
In una recente intervista
del 2014
l’artista chiarisce il suo particolare
metodo di lavoro confermando: “spaziare tra diversi media è come poter
esprimere il proprio pensiero in lingue diverse, così non ci sono, nel mio
immaginario, linguaggi o tecniche privilegiate.
All’origine del mio lavoro penso ci sia la combinazione tra pensiero,
emozione e azione. Uno stesso pensiero creativo può trasformarsi su un foglio
di carta, su una tela, su un file e assumere “forme” inaspettate; può diventare
scultura ed entrare ogni volta in un rapporto diverso con lo spazio. Può
addirittura danzare nello spazio. E in questo caso il gesto, il colore/segno diventa musica
visiva”.
In un’epoca segnata
dalla velocità accelerata del vivere, l’artista
Angelini preferisce i tempi lenti di ricerca, di riflessione e di contatto
diretto con le cose. Da questo particolare
procedere, nel corso degli anni sono nati diversi cicli di ricerca tutte legate e variamente declinate ad una matrice comune. Praticamente
un indagare correlato tra intervento pittorico, grafico e plastico, sempre per
giustapposizioni di variazioni di ricerca. Del resto, il colore ha un suo modo tutto
particolare di esistere; si rivela con la luce con cui ha un rapporto prioritario e da questa
relazione nascono svariati cambiamenti e mutevoli effetti. Le proprietà emozionali di ciascun colore
determinano momenti diversi che ci suggeriscono sensazioni e emozioni particolari.
Un colore inteso come essenza variabile della luce che attraverso la
sperimentazione di tecniche e materiali diversi risulta lo strumento più idoneo per sondare il mistero delle cose alla
ricerca del senso e del limite. Nella serie degli Alberi celesti, per esempio, l'artista
dialoga con lo spazio ambientale con stampe xilografiche su piallacci in
legno, qui il colore con l’utilizzo del metacrilato e i materiali
plastici termoformati s’insinua dentro
il dato reale trasformandosi in un
diverso apparire carico di leggerezza e trasparenza, in un rapporto profondo
con lo spazio. Di certo, la sperimentazione per Angelini è momento fondante d’indagine
conoscitiva, di approfondimento del rapporto emozionale alla ricerca della
metamorfosi, del viaggio e dell’ignoto.
Una ultima
considerazione “non marginale”, riguarda la serie di libri d’artista creati in
questi anni, che non è “un universo estraneo”,
una produzione assestante rispetto alla ricerca del colore e della luce, ma indagine integrante di tutto il lavoro svolto da questa importante
artista. Dal 2000 in poi, sono nati
diversi libri al di fuori degli schemi tradizionali, tra testo scritto e grafica utilizzando diverse tecniche
espressive, dai disegni a inchiostro di
china alla xilografia o all'acquatinta, al procedimento serigrafico,
all'eliografia fino alle elaborazioni
digitali dell’immagine fotografica, e
ultimamente, anche all’uso dell'incisione su foto polimeri in cui bisogna esporre la lastra ai raggi ultravioletti o
alla luce del sole per avere una conseguente stampa. Insomma, una sorta di “ibridazione
dell’immagine” ottenuta dall’uso di tecniche diverse e apparentemente
incompatibili che ha permesso all’artista
di ricreare un magistrale universo poetico in cui il dialogo con la poesia diventa del tutto spontaneo
e naturale. Da questa insolita “messa in opera” sono nati momenti creativi di
alta qualità sospesi tra leggerezza e vibrazione, come nell’opera “Il giardino è aperto”, del 2015,
che si presenta come un libro complesso legato
alla costruzione di un pensiero. Una visione
ancora decisamente “trasversale” che accoglie nel contempo frammenti
grafici, coloristici e a volte persino frammenti materici. Lo sguardo “verso
l'infinito dell'universo” diventa una
sorta di viaggio continuo e sfuggente alla ricerca dell’essenza e della sostanza. Gli accenti e gli universi dentro ora possono definirsi
come presenze “insostanziali”, nate
dalla madre luce nel rapporto più profondo e vero tra
esperienza personale, scienza e natura. Giovanni Bonanno
Personale di Alessandra Angelini / “L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE”
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D – Salerno
“L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE”
Mostra Personale di
ALESSANDRA ANGELINI
Opere 2000 - 2016
a cura di Giovanni Bonanno
Dal 20 ottobre al 8 gennaio 2017
Inaugurazione: Giovedì 20 ottobre 2016, ore 18.00
Ophen Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105/D – Salerno
Tel/Fax 089 5648159
e-mail: bongiani@alice.it
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
Biografia di Alessandra
Angelini
info@alessandraangelini.org
Alessandra Angelini, nata a Parma nel 1953, vive e lavora tra Milano e
Pavia.
E' titolare della cattedra di Grafica d’Arte presso l’Accademia di
Belle Arti di Brera.
Di formazione classica e filosofica, intraprende la carriera artistica dopo aver conseguito il
diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi sui
“Rapporti tra musica e pittura nelle regole del Bauhaus”. Dal 2000 al 2007 ha
tenuto corsi di Disegno e Figura dal vero e Teoria del Colore per il
Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport di Lugano.
Ha realizzato workshop e lectures presso numerosi Istituti Universitari
d’Arte Internazionali tra cui la Technische Fachhochschule - Berlino, il
Dipartimento di Architettura di Interni e Design dell’Accademia di Belle Arti
di Tallinn – Estonia, il dipartimento di Grafica, Indiana University –
Bloomington, USA e altri.
Ha inoltre collaborato con importanti aziende compiendo
sperimentazioni artistiche sul tema del
colore e dei nuovi materiali come la Merck per i pigmenti ad effetto e
l'azienda TABU S.P.A. Cantù per il settore riguardante il colore applicato al
materiale legno.
Artista fortemente sperimentale, interessata alle connessioni tra
Arte, Scienza e differenti aree culturali, da tempo conduce ricerche sui temi
del colore e della luce applicati a diversi media, sperimentando procedimenti
tecnici e interventi di ibridazione tra antichi e nuovi linguaggi espressivi.
A questo proposito l’artista idea e cura numerosi eventi tra cui: Sinfonie di Luce, Museo della Tecnica
Elettrica, Pavia; L'arte abbraccia il 3D, 3D HUB, Fiera Milano City
2015; L'Universo dentro – Una mostra tra Arte e Scienza, in
collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brera e l'INAF – Osservatorio
Astronomico di Brera, promossa dall'Unesco in occasione dell'anno
internazionale dell'Astronomia; mentre nel 2012 cura la sezione artistica di X L’Universo invisibile. Un percorso fra
astronomia e arte , mostra realizzata in occasione del 50° anniversario
della nascita dell’astronomia X e del 250° anniversario della fondazione
dell’Osservatorio Astronomico di Brera.
Interessata alle consonanze tra arti figurative ed altre forme
espressive, quali la musica e la poesia, ha realizzato numerosi libri
d’artista, tra cui: Il Giardino è aperto, progetto 50esima
edizione dei Cento Amici del libro
realizzata
nel 2015 e patrocinata da “Le Università per Expo 2015 – Comitato scientifico
del comune di Milano”; Marecanta, che contiene una serie di
incisioni accompagnate da poesie di Enzo Mastrorilli e da un testo di Emilio
Tadini (Edizioni Giorgio Upiglio, 2000), Dado a punte e Aureole di
altre stelle in cui le poesie di Gilberto Isella si alternano alle
incisioni dell’artista (Edizioni Atelier 14 - 2003- 2012); preziose edizioni
che sono state acquisite dal Museo Cantonale di Lugano, dal Museo di Villa
Cedri di Bellinzona, dalla Collezione di Stampe Bertarelli di Milano, dai Musei
Civici di Pavia, dalla Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna e dal Museo
d’Arte dell’Indiana University (USA).
Il suo lavoro artistico è stato argomento di mostre personali e
collettive in Italia, Germania, Stati Uniti, Cina, Malesia, Gran Bretagna,
Australia, Polonia, Svizzera, Estonia, Svezia e altri Paesi.
E’ presente nelle collezioni di musei nazionali e stranieri come i
Musei Civici di Pavia, la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di
Milano, la Biblioteca Civica A. Arduino – Mocalieri, La Civica Raccolta del
Disegno della città di Salò, l’Archivio del Dipartimento delle Stampe -
Accademia di Belle Arti di Venezia, il
Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo,
il Museo Cantonale di Lugano, il Museo di Villa dei Cedri di Bellinzona,
il Museo d’Arte dell’Indiana University - Usa, il Museo di Stato delle Stampe
di Penang - Malesia, la Biblioteca Nazionale Svizzera - Berna, il Museo
Nazionale di Arte - Pechino, il Museo d’Arte di Sant Carles de la Rapita -
Spagna.
giovedì 13 ottobre 2016
Iscriviti a:
Post (Atom)