ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART

Documentazione di Cultura, Arte Moderna e Contemporanea

Visualizzazione post con etichetta Patrizio Maria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Patrizio Maria. Mostra tutti i post

venerdì 13 maggio 2022

Patrizio Maria / Pane, zucchero e poesia




Il nuovo singolo di Patrizio Maria 
“Zucchero, pane e ciliegie” 





La Critica

Il nuovo singolo  del grande cantautore Patrizio Maria è uno dei migliori pezzi discografici che io abbia ascoltato in questi ultimi anni. Un canta/autore e musicista   di grande temperamento, istrione e poeta capace di  in/cantare dal vivo con la sola chitarra senza aver bisogno di voci e strumenti di ausilio per esibirsi.  Una grande qualità è la capacità di interagire con il pubblico, di ammaliarlo utilizzando la poesia dei testi scritti, testi poetici che ci fanno riflettere sulla condizione insofferente dell’uomo contemporaneo.  Nonostante ciò non viene compreso volutamente dalla critica discografica arruffona che preferisce ai fini commerciali  prodotti  ingenui e superficiali che di fatto non aggiungono e non tolgono un bel niente al già prodotto precedentemente, preferendo integrarsi ad un pensiero unico  decisamente uniformato al sistema e al potere dominante. Tutti si assomigliano e tutti  producono in funzione del mercato discografico. Ecco perché non viene invitato facilmente a esibirsi a Sanremo, proprio perché  risulta un’artista libero, scomodo e alternativo a tutto il sistema monotono della canzone italiana.

La capacità di interagire, di mettere in mostra i sentimenti e le emozioni credo che siano  le qualità più importanti di questo interessante autore, se poi si aggiunge  la poesia dei testi e l’invenzione  tutto si tramuta in creazione originale; ecco perché trovo interessante il lavoro svolto in tanti anni da questo magnifico poeta istrione, profeta e eroe solitario della canzone italiana!!!   Sandro Bongiani




Chi è Patrizio Maria?

Patrizio Maria, tra i primi cantautori indie in Italia e già noto alle cronache musicali per il successo di Io c’ho l’ansia – suo primo singolo con 14.000 copie vendute, mixata dallo storico fonico della RCA Maurizio Montanesi – torna, cinque anni dopo il suo ultimo singolo Dandy, con un nuovo brano: “Zucchero, pane e ciliegie”, dal 13 maggio su tutte le piattaforme digitali. 




Zucchero, pane e ciliegie è una canzone autobiografica che vuole rappresentare un mondo che non c’è più, quello che troviamo ormai solo nei vecchi libri, in qualche pellicola datata e che, in un certo qual modo, abbiamo rivissuto nella sofferenza e nella rinuncia in questi ultimi due anni.




L’amore e la poesia per le piccole cose.

Sia nel testo, sia nel pensare ai suoni e alle frasi di chitarra – acustica ed elettrica –il cantautore rimane fedele a quei ricordi, a quegli odori e sapori di un tempo, alla velocità meccanica del treno, alla passiflora che cresceva spontanea sulle case, ai primi Wrangler strappati sulle ginocchia e alle scarpe da tennis sempre slacciate; quando anche una merenda con “zucchero, pane e ciliegie” era un passaggio filosofico tra la libertà e la ribellione, come l’ombra di un cancello ormai aperto a questa vita fatta, tuttavia, di opportunità e di sorprese infinite.

Il brano è stato composto in pieno lockdown ed è stato possibile arrangiarlo solo due anni dopo, all’indomani di tutte le restrizioni; è stato prodotto, mixato e masterizzato da Alessandro Facchini, negli studi Alien Craft di Roma.

Zucchero, pane e ciliegie è stata composta, cantata, suonata e arrangiata dall’autore Patrizio Maria.



Il videoclip – che vede l’amichevole partecipazione di Marco Baldini – è interamente girato dall’autore tra l’Abruzzo e Roma, tra i luoghi dell’infanzia e quelli dove Patrizio Maria ha mosso i primi passi con le sue canzoni; decide di realizzarlo con mezzi indipendenti, talmente indipendenti che sceglie la strada “rinascimentale” della regia, ripercorrendo i posti del passato da solo, per filmare – con un semplice smartphone – quello che solamente il suo ricordo avrebbe saputo cogliere.

Ma non solo: dopo il collasso del settore artistico – sancito dalla pandemia da Covid-19 – e le ripetute misure restrittive della libertà personale e professionale, a discapito specialmente della Cultura, è messaggio del cantautore quello di godere delle cose semplici, ma soprattutto farsi forza con i ricordi e la creatività ribelle, uniche parti di noi a non poter essere vietate da nessun governo, passato, presente... e futuro.

Zucchero, pane e ciliegie... Del resto la vita è un morso veloce da gustare per sempre.



BIOGRAFIA



Patrizio Maria
 è un cantautore, chitarrista e fumettista.
“R” francese, personalità istrionica e colorata.

Collabora - come chitarrista, corista, spalla, autore - con artisti quali Little Tony e suo fratello Enrico Ciacci, Ivan Graziani, Mango, Francesco De Gregori, Patty Pravo, Umberto Bindi, Mimmo Locasciulli, Goran Kuzminac, Alberto Camerini, Nico Di Palo, Franco Bracardi, Andrea Rivera, Alessandro Haber, Aida Satta Flores, Alberto Radius e altri.

Nel 1993 inizia, giovanissimo, la collaborazione con Ivan Graziani che lo aiuta nella produzione dei suoi primi brani.

Nel 2007 esce, nelle Radio e nelle Tv nazionali, il singolo “IO C’HO L’ANSIA”, riscuotendo grande successo dalla critica e dal pubblico.

Nel 2008 si laurea in Lettere e Filosofia con indirizzo antropologico.

Nel 2009 esce il primo album - “INDIA LONDINESE” - che vende, in pochi mesi, 14.000 copie.
Il disco è interamente prodotto da Maurizio Montanesi, storico fonico della RCA.
Segue un tour lungo tre anni, con all’attivo oltre 300 live in Italia e nel resto d’Europa.

Nel 2010 esce un nuovo singolo, “SOCIOPATICA”, programmato dalle maggiori emittenti radio-tv.
Nello stesso anno è finalista a Musicultura con i brani “Scimmia”, “La Scarpa” e “Killer”.

Prima dell’uscita del nuovo album si laurea in Storia dell’Arte contemporanea.

Nel 2012 esce - nei negozi e nei digital-store - il secondo album, “BANANA CONFUSED”, registrato a Londra con l’aiuto di Joshua Smith, fonico di Paul Weller.
Diviene endorser dei marchi “Monkee Genes”, “Gola”, “Converse”.
Il tour che segue lo vedrà spesso impegnato nella capitale inglese.

Nel 2016 - per la Clodio Management - esce il nuovo singolo “IPOCONDRIACO”.

Nel 2018 escono i singoli “DOVE VANNO GLI ESCHIMESI?” e “DANDY”.

Nel 2019 il brano "IO C'HO L'ANSIA" diventa sigla ufficiale del programma radiofonico 'Breakfast in Italia' in onda ogni sabato su Radio Italia Anni 60 Roma, FM 100.5.

Il 13 maggio 2022 esce "ZUCCHERO, PANE E CILIEGIE", il nuovo singolo di Patrizio Maria, tratto dall’album Zuppa Clochard, fuori il prossimo autunno.



NUOVO SINGOLO • Zucchero, pane e ciliegie ©Patrizio Maria (2022)


visit

NUOVO SINGOLO • Zucchero, pane e ciliegie ©Patrizio Maria (2022) - YouTube



Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

 


 


Pubblicato da Giovanni Bonanno alle 11:40 Nessun commento:
Etichette: cantante, Cantautore italiano, Italia, musicista, pane e ciliegie, Patrizio Maria, Roma, Sandro Bongiani, ultimo pezzo discografico del 2022. Archivio Ophen Virtual Art di Salerno, zucchero

mercoledì 11 maggio 2022

Il 13 maggio 2022 è in uscita il suo nuovo singolo del grande cantautore romano Patrizio Maria


 

Nuovo singolo del cantautore 

Patrizio Maria 


 L'ANSA.it annuncia l'imminente uscita 

del nuovo singolo di Patrizio Maria.

ZUCCHERO, PANE E CILIEGIE 🍒 

Zucchero, pane e ciliegie è una canzone autobiografica 

che vuole rappresentare un mondo che non c’è più, 

quello che troviamo ormai solo nei vecchi libri, 

in qualche pellicola datata e che, in un certo qual modo, 

abbiamo rivissuto nella sofferenza 

e nella rinuncia in questi ultimi due anni.


disponibile sul canale YouTube ufficiale del cantautore a mezzanotte.

Visit  https://youtube.com/channel/UC-gVZ532dmYAomYkdFmiv3g                           

 

 





















Pubblicato da Giovanni Bonanno alle 03:32 Nessun commento:
Etichette: Archivio Ophen Virtual Art di Salerno., Cantautore, Giada Ferri, MassCOM, Nuovo singolo, Pane, Patrizio Maria, zucchero e ciliegie

giovedì 30 aprile 2020

Mostra Collettiva Internazionale / OXYGEN - Associazione Culturale Gurubu, Roma



OXYGEN!


GURUBU GARAGE 77
Via della Farina, 18 ROMA

30 Aprile 31 Maggio 2020
Inaugurazione 30 Aprile 

Vernissage 30 aprile ore 17:30

Diretta LIVE da Roma con Patrizio Maria 
dal Gruppo Poga Poga (una metropoli che balla). 

Gli artisti del Gurubu Garage 77 di Roma fanno un richiamo disperato alla vita. Con urla, echi di megafoni, amplificatori rotti e opere grafiche aperte, richiamano l'attenzione verso quel rispetto arrugginito dall'incoscienza e dal progresso - troppo spesso macigno assoluto - che decapita la natura, il respiro, la creatività e le cose semplici e fondamentali di questa introvabile giravolta chiamata vita.

Gli artisti (130 in totale) provenienti da tutto il mondo, capitanati dagli internazionali Gabi Minedi e Patrizio Maria (cantautore-chitarrista/fumettista/storico dell'arte), in collaborazione logistica con l'Ophen Art del Maestro Sandro Bongiani, danno vita a óuna grande e significativa esposizione virtuale di opere, due per autore.

La Mostra sarà visibile sul gruppo  Facebook POGA POGA (Una metropoli che balla) Libri D'Artista, sul canale YouTube PATRIZIO MARIA official e sull'account Instagram dell'Ufficio Stampa @giadaferri_ufficiostampa 

La Mostra è dedicata al nostro caro amico Didier Bouvet, girovago sensazionale, fratello degli ingranaggi a molla e di ogni cielo graffiato, fotografo dei secondi, artista per merito della Natura.



“IL RESPIRO È DISINVOLTURA, 
COME L'UOMO È LA PAURA". [Patrizio Maria]

Associazione Culturale Gurubu - Roma  
Curatori: Sandro Bongiani-Patrizio Maria-Gabi Minedi-Joe Gabriel Walsh
Ufficio Stampa Giada Ferri-Roma 
Gurubu Garage 77 Roma
Tel. e WhatsApp +393281553001
gurubu@mail.com

“Il corpo respira tra battiti e numeri persi, alla ricerca continua di un viaggio pulito, che collega i punti elettrici e sonori del sistem Looka nervoso. Ossigenarsi è purificare la propria insonnia, legata da filosofie presocratiche, intente ad eliminare i concetti cosmici del pensiero. Battere e sbattere il cuore e dare fuoco all'anima, decompone e graffia, tutte quelle strutture che si sgretolano tra il punto di vista atomico e quello rumoroso. Il rimorso pervade e si accentua sul tempo perso del fare, dell ammettere, dell'esplodere costantemente, senza avere sanificato e disinfettato, e glorificato abbastanza quella sintesi completa ed astratta, che il corpo, il tatto, i polmoni e le ossa, chiamano desiderio continuo di pneuma multicolore. Siamo passi inquinati dal nostro stesso respiro deforme.”  Patrizio Maria




OXYGEN

IN NATURA TUTTI I NODI TORNANO AL PETTINE
presentazione a cura di  Sandro  Bongiani

In natura, prima o poi tutti i nodi tornano al pettine con un ambiente già devastato dall'inquinamento atmosferico, del mare e del territorio planetario. Questa non è più una frase di comodo ma una concreta realtà che di fatto condiziona e costringe l’umanità planetaria ad una riflessione e a prendere coscienza della  difficile sussistenza della specie umana. Oggi è arrivato anche il problema terribile del tsunami coronavirus che di fatto ha costretto  l’intero pianeta ad essere recluso e sospeso temporaneamente  in casa in attesa di momenti forse migliori. Di fatto tutto è cambiato, la vita, le relazioni sociali, l’economia, la politica, l’arte, la cultura. Dalla mutazione del virus corrisponde oggi un altrettanto mutamento delle gerarchie del sistema, ancora una volta per niente attento ad una autoriflessione e autovalutazione di cui invece abbiamo urgentemente bisogno. Tutto il nostro vivere non potrà più  essere come prima.

Già nel 1978 Pierre Restany, con il Manifesto del Rio Negro, ovvero il  “Naturalismo Integrale”, postulato nell’estate del 1978  dopo aver risalito in un viaggio assieme agli  artisti Sepp Baendereck e Frans Krajcberg il Rio Negro e suoi affluenti fino alla frontiera dell'Amazzonia brasiliana con il Venezuela e la Columbia, prospettava una sensibilità nuova di fronte ad un ambiente e una natura incontaminata. Baendereck e Krajcberg, due artisti europei naturalizzati brasiliani negli anni Cinquanta, già lavoravano da anni traendo ispirazione dalla natura brasiliana e in particolare dalla foresta amazzonica. Restany, sopraffatto dalla bellezza della natura, si chiese quale potesse essere il ruolo dell’uomo e dell’arte nella società contemporanea, sotto quali forme e secondo quali principi essa poteva offrire una chiave di lettura del presente che ne incarni le problematiche e le criticità, segnalando che bisognava  attuare una sorta di “naturalismo integrale”, una nuova percezione della realtà basata sulla sensibilità dell’individuo che si opponesse ai ritmi vitali dettati e imposti dalla società occidentale dei consumi che minacciosa  devasta la vera natura dell’uomo. Restany sottolineava in particolare che “nello spazio-tempo della vita di un uomo, la natura è la misura della coscienza e della sua sensibilità, e quindi,  “praticare   questa disponibilità in relazione al dato naturale, è ammettere la modestia della percezione umana e i suoi limiti, in rapporto a un tutto che è fine a se stesso”. 

nel 1995, in tempi non sospetti, anch'io scrivevo: “mai prima d’oggi l’uomo si era trovato di fronte a una situazione di “s-naturazione totale” come ai nostri giorni. La civiltà tecnologica ha sconvolto il normale rapporto uomo-natura, frantumato il consueto concetto di spazio/tempo e consolidato il senso della perdita. La rapidità e l’accelerazione della nostra esistenza ha condizionato negativamente tutta la civiltà moderna. L’isolamento del nostro tempo da quello della natura, il movimento continuo e nomade dei nostri spostamenti è diventato un elemento essenzialmente “artificiale” non più legato ai normali ritmi ma  ad una contrazione e un mutamento totale di questi momenti”. Ormai nulla è misurabile, non esistono più neanche modelli stabili. Queste considerazioni ambientali e sociali ci impongono un cambiamento sostanziale, una presa di coscienza forte sul modo di pensare al fine di costruire una nuova percezione del mondo che sia adeguata alla complessità della nostra società; una società che ha perso i consueti punti di riferimento e ha creato la costrizione e il  grande vuoto dell‘uomo contemporaneo. Oggi, purtroppo, per sopravvivere a questa  penosa catastrofe ambientale collettiva si dovrà dare per forza  un senso nuovo a questo  cambiamento planetario. Sandro Bongiani 



130 Artisti di fama Internazionale

Fernando Aguiar-Portogallo, Andreina Argiolas-Italia, Alfredo Avagliano-Italia, Franco Ballabeni-Italia, Sabela Bana-Spagna, Calogero Barba-Italia, Vittore Baroni-Italia, Pier Roberto Bassi-Italia, Rodia Bayginot-Francia, Lancillotto Bellini-Italia, Enrico Benaglia-Italia, Luisa Bergamini-Italia, Brigitte Bernard-Francia, Alejandra Besozzi-Argentina, Tomaso Binga-Italia, Olivier Blot-Francia/Canada, Giovanni Bonanno-Italia, Paolo Gubinelli-Italia, Sylvain Borella-Svizzera, Anna Boschi-Italia, Carlos Botana-Spagna, Didier Bouvet-Francia, Silvano Braido-Italia, Alfonso Caccavale-Italia, Silla Campanini-Italia, Jocelyne Caputo-Francia, Lamberto Caravita-Italia, Alberto Casiraghy-Italia, Land Collodion (Didier Bouvet, Michel Darnis, Norbert Hardy)-Francia, Pino Chimenti-Italia, Ryosuke Cohen-Giappone, Carmela Corsitto-Italia, Maria Credidio-Italia, Maria Crispal-Italia, Paska Deb-Belgio, Bruno Donzelli-Italia, Paolo D’Orazio-Italia, Bruno Chiarlone Debenedetti-Italia, Jakob de Chirico-Italia-Germania, Jakob de Chirico-Germania/Italia con: Lome Menguzzato, Furio Colombo, Jakob de Chirico, Roger Fritz, Eric Demelis-Francia, Eric Demelis, Margaux Salmi, Gaspard Pitiot (Gruppo-Siamo tutti sulla stessa barca)-Francia, Adolfina De Stefani-Italia, Francesco Diotallevi-Italia, Marcello Diotallevi-Italia, Giovanna Donnarumma-Italia, Edizioni Lettere S.Com.Poste Duccio Scheggi, Michela Mascarucci-Italia, Marie-Jeanne Faravel-Francia, Cinzia Farina-Italia, Marco Fattori-Italia, Gretel Fehr-Germania-Italia, Naire Feo-Italia, Luc Fierens-Belgio, Aaron Flores-Messico, Roberto Formigoni-Italia, Aurelio Fort-Italia, Mikel Frank-USA, Ivo Galassi-Italia, Dania Gentili-Italia, Coco Gordon-USA, Lusin Ginosyan-Armenia, Gennaro Ippolito-Italia, Benedetta Jandolo-Italia, Roberto KeppleR-Brasile, Laszlo Ladany-Ungheria, Thierry Lambert-Francia, Ettore Le Donne-Italia, Alfonso Lentini-Italia, Hugues Leroy-Belgio, Giovanni Leto-Italia, Alexander Limarev-Siberia, Adrian Lis-Romania, Pierpaolo Limongelli-Italia, Oronzo Liuzzi-Italia, Serse Luigetti-Italia, Mela M-USA, Ruggero Maggi-Italia, Bibiana Padilla Maltos-USA, Sergio Mammina-Italia, Marcoleptique (Marc Guérin)-Francia, Patrizio Maria-Italia, Lillo Messina-Italia, Gabi Minedi-Italia/Francia, Massimo Monteleone-Italia, Franco Mulas-Italia, Maya Lopez Muro-Argentina, Petra Lorenz-Germania, Theo Nelson-Canada, Carlo Oberti-Italia, Víctor Gabriel Ojeda-Cittá del Messico, Janys Oliveira-Brasile, Nichola Orlick-Japan, Tito S. Remy Orta-Spagna, Shura Oyarce-Perú, Franco Panella-Italia, Claudio Parentela-Italia, Alexey Parygin-Russia, MCA Peintresse-Francia, Corinne Pirault-Francia, Mathias Quetglas-Spagna, Asia Rota-Italia, Mauro Rea-Italia, Martine Rives-Francia, Maurizio Romani-Italia, Claudio Romeo-Italia, Sabine Remy-Germania, Mattew Rose- Francia/USA, Asia Rota-Italia, Sébastien Russo-Francia, Alessandro Sala-Italia, Antonio Sassu-Italia, Roberto Scala-Italia, Jack Seiei-Giappone, Veronique Smet-Belgio, Alberto Sordi-Italia, Lucia Spagnuolo-Italia, Fulgor Silvi-Italia, Gruppo Sinestetico-Italia, Dominique Spessiert-Francia, Giannis Stamenitis-Grecia, Renata e Giovanni Strada-Italia, Marc Taupin-Francia, Ernesto Terlizzi-Italia, Patrizia Tictac-Italia, Horst Tress-Germania, Stefano Turrini-Italia, Valmigot Val-Polinesia, Karen Weber-USA

Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno


Pubblicato da Giovanni Bonanno alle 01:35 Nessun commento:
Etichette: Gabi Minedi, Giada Ferri, Gurubu, Italy., Joe Gabriel Walsh, OXYGEN, Patrizio Maria, Poga Poga, Roma, Salerno, Sandro Bongiani

sabato 4 aprile 2020

Associazione Culturale Gurubu Garage 77 di Roma / "OXYGEN" - Progetto con un evento speciale




Comunicato Stampa

Associazione Culturale Gurubu Garage 77 di Roma in collaborazione con Station Gallery di Tortoreto Lido (Te) Pharmacy Art di Venezia e MiMu (Minedi Museum) e Ophen Virtual Art Museum di Sandro Bongiani 

ORGANIZZA:



OXYGEN
Gurubu Garage 77 - Roma
1-31 Maggio 2020

“Di Arte si vive di Arte si muore!”
Opere per un evento speciale ad alto rischio di estinzione e contaminazione!
L'ossigeno O2 e' “drammaticamente” essenziale per tutte le forme di vita animale e vegetale. Senza ossigeno non si respira! Senza ossigeno si muore!


opera di Gabi Minedi

“Il corpo respira tra battiti e numeri persi, alla ricerca continua di un viaggio pulito, che collega i punti elettrici e sonori del sistema nervoso. Ossigenarsi è purificare la propria insonnia, legata da filosofie presocratiche, intente ad eliminare i concetti cosmici del pensiero. Battere e sbattere il cuore e dare fuoco all'anima, decompone e graffia, tutte quelle strutture che si sgretolano tra il punto di vista atomico e quello rumoroso. Il rimorso pervade e si accentua sul tempo perso del fare, dell ammettere, dell'esplodere costantemente, senza avere sanificato e disinfettato, e glorificato abbastanza quella sintesi completa ed astratta, che il corpo, il tatto, i polmoni e le ossa, chiamano desiderio continuo di pneuma multicolore. Siamo passi inquinati dal nostro stesso respiro deforme.” Patrizio Maria





La Mostra Online:

Esposizione virtuale di opere formato 4:3 (20 -15) su una base del modello prestabilito con 50 Artisti di fama Internazionale invitati.

Agli artisti invitati si prega di inviare entro il 25 Aprile le foto delle due opere ad alta risoluzione aventi come supporto i due modelli prestabiliti a gurubu@mail.com 


Base1


Base2


La mostra è esclusivamente su invito e visibile online su Gurubu 
Archive https://www.facebook.com/gurubuarchiveartbook/

Tutte le opere pervenute verranno stampate su carta di cotone 100% fatta a mano Canson Moulin du Roy 300 gr. rimarranno a far parte della Collezione GURUBU e saranno presentate al pubblico nella prossima BIENNALE EVENTO INTERNAZIONALE POGA POGA (una metropoli che balla), alla seconda edizione “SFRATTO”.

L’evento Poga Poga che si doveva tenere in Roma la prossima estate é stato rinviato nella seconda parte dell’anno 2020.


Contemporaneamente a questo evento, il progetto “Oxygen” é aperto a tutti coloro che hanno il piacere e la voglia di partecipare con le loro opere, che rimarranno a far parte della Collezione Gurubu di Roma per ulteriori eventi futuri. Si ringrazia gli artisti per la fattiva collaborazione







Associazione Culturale Gurubu - Roma 

Curatori: Sandro Bongiani, Patrizio Maria, Gabi Minedi, Joe Gabriel Walsh.

Ufficio Stampa Giada Ferri
Tel. e WhatsApp +393281553001
gurubu@mail.com


Gabi Minedi
Via Carso, 4
64018 Tortoreto Lido (Te) Italia
+393281553001

https://www.facebook.com/gurubuarchiveartbook/



Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno



Pubblicato da Giovanni Bonanno alle 02:57 Nessun commento:
Etichette: Associazione Culturale Gurubu Roma, Gabi Minedi, Giada Ferri, Joe Gabriel Walsh, OPhen Virtual Art Gallery, OXYGEN, Patrizio Maria, Roma, Salerno., Tortoreto Lido

sabato 11 gennaio 2020

ARTE E SFRATTO / Progetto Poga Poga - Biennale di Arte Contemporanea




ARTE E SFRATTO, VEGETALI E CARNEFICI!


Il testo di Patrizio Maria per Poga Poga  
(una metropoli che balla) alla seconda edizione sul significato di ‘SFRATTO’.



Invito: Realizzare un libro scultura da consegnare entro il 31 maggio 2020

In corso di inaugurazione ci saranno sorprese e performer.
Le altre info come data e luogo lo comunicheremo presto ♥️
Le opere arrivate saranno archiviate nella Collezione GURUBU 

Curatori: Gabi Minedi, Patrizio Maria, Sandro Bongiani, Joe Gabriel Walsh.


Ufficio Stampa Giada Ferri-Roma

Le opere arrivate saranno archiviate nella Collezione GURUBU 


Inviare le opere 
entro il 31 maggio a:


GABI  MINEDI
Via Carso, 4
64018  Tortoreto L. (TE). 
Italia







Lo Sfratto preclude il ritorno verso la stessa dimora.


Lo SFRATTO è un assioma indelebile di un principio aristotelico debito al punto da dipendere dalla lancetta temporale della luna. Andare, essere buttati fuori da tutto e da ogni situazione sociale. L'artista nel tempo è mantello, scuro e veloce, dello sfratto gestuale e visivo e siede sulla piattaforma del suo cielo che è pieno di dinamite e usurai. La bolla notarile verso una società sempre più allergica alla diversità culturale, la stessa che vuole animali meccanici addomesticati e utili al rimprovero, giardini pieni di fiori eterni e plastica da strozzo piena di buchi appuntati, come reclami, su una cravatta che pesa al collo, posati come forchette sdentate sul precipizio di un pozzo. “Sfrattati” è uno slogan per chi non ha paura della comunicazione insicura dove ogni parola prende una stazione diversa e riempie una valigia di carte e lacrime, appunti di storie e soffiti, di mansarde e muschio, dove l'odore del piacere ergonomico del cervello sputa raggi di mele taglienti.



Lo SFRATTO è riprendersi da un abbandono, dal senso colpevole di essere scacciati dal mondo di ferro che deraglia e strilla, abbattendo in maniera insolita il flusso cosciente, estetico e vitale.
Arte e sfratto, vegetali carnefici, saltando per scivoli e altalene piene di chiodi e lamette, danno visibilità al mondo eterno senza certezze. Finestre colorate e piene di scritti corsari. Ess ere sfrattati dalle parole, da ogni nota assetata, da un ibrido sole autunnale, dalle scale dei denti che mordono un sorriso di fame, sfrattati dalle pagine di un libro reale e dal pennello che, con una piroetta a piedi legati, si tuffa spettinato in una pozzanghera di colore, sfratto dai giochi d'infanzia e dalla marmellata sulle dita curiose che muovono il vento di una cultura anarchica; sfrattati dal pacifismo ribelle dell'arte vissuta per fame e per gloria, da una dignità perplessa messa a tacere come la bocca di un camino che singhiozza pezzi di fumo a vapore, dove una galleria, una fermata del tram, danno alloggio a un cuore diverso, pieno di spille, biglietti e storie piene di coraggio e lotta. 

Lo SFRATTO, una frazione moltiplicata del senso visibile e toccante di un pianto di mare, dove - con vele a gomiti - il cuore diverso sarà un motore per andare lontano. Ogni sfrattato ha una cura magnetica e sovversiva verso chi rimane e non muove il centro roteante del mondo.

SFRATTO è il movimento che tutti gli abitanti del cuore dovrebbero provare gratis, ogni minuto, per sentirsi più vicino e incollato ad altri puzzle di cuori travolti dalla tormenta di sguardi eccentrici, pirotecnici e nella seduta comoda e pragmatica dell'alterità.

Uccidere i passi e il viaggio, il cammino impetuoso e impregnato dentro buche vuote sotterranee che tirano in basso l'altezza mediocre del filo elettrico della vita.

***SFRATTO è l'autoscatto a progetto di un mondo a contratto, che cerca l'amore in un bagaglio imperfetto.***

SFRATTO, calamita o calamità, perdetevi voi dove volete.





Opera di Gabi Minedi


ARTE E SFRATTO, VEGETALI E CARNEFICI

Il Grandissimo particolare evento biennale Poga Poga (una metropoli che balla) alla seconda edizione organizzato da Patrizio Maria, Sandro Bongiani e Gabi Minedi per GURUBU in un posto davvero esclusivo che vede la partecipazione di Grandi Artisti Internazionali del libro ‘oggetto’. Durante l’evento ‘SFRATTO’ verranno riproposte anche alcune opere scelte della passata edizione dedicata al Punk a Joe Ramone ed alla Spilla da balia (la Spilla che lega, punge, disinfetta e unisce i pezzi del cuore dato in pasto alla vita. Cit. Patrizio Maria). Molti Performer arriveranno in Roma...Giovanni e Renata Strada, Gabi Minedi, Gudrun e Jakob De Chirico, Pier Roberto Bassi e Roberto Formigoni, Mariano Bellarosa, Dania Gentili e Fulgor Silvi...assieme a moltissime sorprese e noti personaggi del mondo dello spettacolo e del gossip.




Evento  segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno




Pubblicato da Giovanni Bonanno alle 02:45 Nessun commento:
Etichette: Arte e Sfratto, Gabi Minedi, Giada Ferri. Archivio Ophen Virtual Art di Salerno., Joe Gabriel Walsh, Patrizio Maria, Poga Poga, Progetto di Arte Contemporanea, Roma, Sandro Bongiani

domenica 21 gennaio 2018

Roma, Maestri Internazionali del Libro d'Arte in una grande rassegna evento.








POGA POGA (Una metropoli che balla).



L'artista Jacob de Chirico


Gurubù Contemporary Art Roma in collaborazione con MIMU presenta: 

Maestri Internazionali del Libro d'Arte in una grande rassegna evento sul Libro Scultura. 

Il Soundriver Recording studio di Roma, sarà incontro e registratore di queste anime perse, sparse, lucide, dentro ad un inconscio senso di liberazione verso tutto quello che gira in orario. Il fiume porta, nasconde e trascina, come il sangue nelle vene, come una barca appoggiata sul mare, come le scarpe rotte di un bambino che spingono uno skate pieno di emozioni. Siamo gatti neri, dentro inutili pensieri... Patrizio Maria 


24 gennaio 2018 Inaugurazione 24/01/2018 ore 16.30 Con Willi De Punk e noti personaggi del mondo dello spettacolo 

Ingresso: su invito e prenotazione Soundriver Recording Via Pellegrino Matteucci, 15 00154 Roma RM Italia Tel.+393932401054  gurubu@mail.com 

Curatori: Patrizio Maria, Gabi Minedi, Joe Gabriel Walsh 
Collaboratore: Francesco Marino 
Relatore e Critico: Patrizio Maria 


Artisti: Lorenza Angenica, Andreina Argiolas, Calogero Barba, Rodia Bayginot, Claudio Bellino, Luisa Bergamini, Tomaso Binga, Giovanni Bonanno, Anna Boschi, Cristina Braido, Rossana Bucci, Alfonso Caccavale, Momò Calascibetta, Angela Caporaso, Lamberto Caravita, Marisa Casaburi, Alberto Casiraghy, Patrizia Cerella, Bruno Chiarlone Debenedetti, Monica Ciabattini, Ryosuke Cohen, Carmela Corsitto, Eleonora Cumer, Jakob de Chirico, Paska Deb, Eric Demelis whit Gaspard Pitiot and Margaux Salmi, Bruno Donzelli, Paolo D'Orazio, Cinzia Farina, Gretel Fehr, Luc Fierens, Aurelio Fort, Tom Gal, Ivo Galassi, Delio Gennai, Gilbert & George, Lillo Giuliana, Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma, Thierry Lambert, Ettore Le Donne, Alfonso Lentini, Hugues Leroy, Adrian Lis, Oronzo Liuzzi, Ruggero Maggi, Pascal Marcel, Patrizio Maria, Gabi Minedi, Virginia Milici, Carlo Oberti, Alexey Parygin, Franco Panella, Enzo Patti, Giancarlo Pavanello, Natale Platania, Michele Principato Trosso, Pino Procopio, Mauro Rea, Martine Rives, Gianni Romeo, Antonio Sassu, Anna Maria Scocozza, Fulgor Silvi, Gruppo Sinestetico, Lucia Spagnuolo, Dominique Spiessert, Giovanni e Renata Strada, Stefano Turrini, Giangrazio Verna, Giovanna Vinciguerra.       Patrocini: Comune di Roma, Regione Lazio. 



POGA POGA (una metropoli che balla) 

Hey ho, let's go, ci vuole la ribellione! 
Un mantra, un legame, una ferita condivisa, le cicatrici come case rotte, spazzatura che offende la superficialità intellettuale dettata da una moda vuota e corrotta. La spilla che lega, punge, disinfetta e mantiene i pezzi del cuore dato in pasto alla vita. La voglia di ballare, come una tribù spray, veloce e rivoluzionaria. Il mosh, equilibri diversi per una gabbia fatta di cielo e cantine. Ehi, devi muoverti amico, ho degli insetti dentro le scarpe, devo muovermi con il sapore di chi vuole festeggiare il passato che diventa futuro. Bombe colorate di igiene mentale, una sala d'attesa snervante fatta di cuoio e pelle, chiodi, in una vecchia stazione ferroviaria mentre urinavo su un cartello politico ho visto I Ramones, pettinati dal vento e sconvolti dalla normalità. I bambini succhiano la mandorla amara, rara, il neon di un lurido pub dove la birra non vale che un bacio. La schiuma è bianca come il mare inquinato dai critici crociati persi tra le penne brillanti. Mamma sono un figlio di punk, di fuoco e tarocchi, mentre la notte toccava le tette alla luna. Poga, poga, muovi il culo e balla, mentre il no rivoluzionario delle ginocchia rimane in piedi su un triangolo sicuro. Il supermarket ed il latte scaduto, seduto mi lecco le dita di una vita sporca mangiata due volte. Mi vesto di rosa e mi tingo i capelli di blu, mentre calpesto con punte di ferro le foglie cadute dagli occhi. Calpesto ascoltando in silenzio il rumore di questa città, collego la spina in un foro dentro al cemento e sento ferite, sento il tormento di una società fatta di ferro e bulloni messi per caso, nessuna garanzia e con grandi garze fascio e stringo le dita su un'altra bugia. Salvarsi dagli sconti invernali, dai pupazzi che solo la neve può darci, la cassiera che balla, il barbiere con lamette martella la stessa malata canzone, la guerra a colori è iniziata. La guerra dei no dormiva su un'altra serranda abbassata. La spilla mi cuce i ricordi e getta colori sul muro, le scritte e riviste strappate che stanno in un posto sicuro, lontano dal cuore, lontano da tutto, vicino nel mondo, ficcato in quel posto. Poga, poga, suona, rompi ed urla, la metropoli che balla. 
Artisti uniti da una spilla, da una punta, da una macchia che si perde nelle vene di un varietà avariato, visto da tanti punti di vista, visto e percosso come un fiore strappato, un tatuaggio, un piercing, un morso, che guarisce un mondo malato. 
Il Soundriver Recording studio di Roma, sarà incontro e registratore di queste anime perse, sparse, lucide, dentro ad un inconscio senso di liberazione verso tutto quello che gira in orario. Il fiume porta, nasconde e trascina, come il sangue nelle vene, come una barca appoggiata sul mare, come le scarpe rotte di un bambino che spingono uno skate pieno di emozioni. 
Siamo gatti neri, dentro inutili pensieri...    Patrizio Maria 


Hey ho, let' s go, il faut la rébellion! 
Un mantra, un lien, une blessure partagée, des cicatrices comme des maisons cassées, des ordures qui offense la superficialité intellectuelle dictée par une mode vide et corrompue. La broche qui ligue, pique, désinfecte et conserve les morceaux du coeur donné en repas à la vie. L'envie de danser, comme une tribu de spray, rapide et révolutionnaire. Le mosh, des équilibres différents pour une cage faite de ciel et de sous-sols. Hey, tu dois bouger, mec, j'ai des insectes dans mes chaussures, je dois me déplacer avec le goût de ceux qui veulent célébrer le passé qui devient futur. Des bombes colorées d'hygiène mentale, une salle d'attente ennerve faite de cuir et de peau, des clous, dans une vieille station de chemin de fer tout en pissais sur un panneau politique j'ai vu les ramones, peignés par le vent et choqués par la normalité. Les enfants sucent l'amande amère, rare, le néon d'un pub pourri où la bière ne vaut qu'un baiser. La mousse est blanche comme la mer polluée par les critiques croisés perdus entre les stylos brillants. Maman, je suis un fils de punk, de feu et de tarot, alors que la nuit touchait ses seins à la lune. Poga, poga, bouge ton cul et danse, tandis que le non révolutionnaire des genoux reste debout sur un triangle sûr. Le supermarché et le lait périmé, assis, je me lèche les doigts d'une vie sale mangée deux fois. Je m'habille en rose et me teins les cheveux de bleu pendant que j'écrase les feuilles de fer les feuilles tombées des yeux. Je marche en écoutant en silence le bruit de cette ville, je branche la prise dans un trou dans le béton et j'entends des blessures, j'entends le tourment d'une société faite de fer et boulons mis par hasard, pas de garantie et avec de grandes gazes faisceau et je serre les doigts sur encore un mensonge. Sauver des d'hiver, des marionnettes que seule la neige peut nous donner, la caissière qui danse, le barbier avec des lames de rasoir martèle la même chanson malade, la guerre en couleurs a commencé. La guerre des non dormait sur un autre rideau. La broche me fait mes souvenirs et jette des couleurs sur le mur, les écrites et les magazines arrachées qui sont dans un endroit sûr, loin du coeur, loin de tout, près du monde, mis dans cet endroit. Poga, poga, sonne, casse et crie, la métropole qui danse. Artistes unis par une broche, d'une pointe, d'une tache qui se perd dans les veines d'une variété avarié, vu par de nombreux points de vue, vu et battu comme une fleur déchirée, un tatouage, un piercing, une morsure, qui guérit un monde malade. Le studio d'enregistrement Soundriver à Rome sera la réunion et l'enregistreur de ces âmes perdues, dispersées, brillantes, dans un sens inconscient de libération vers tout ce qui court à l'heure. La rivière apporte, se cache et traîne comme du sang dans les veines, comme une barque appuyée sur la mer, comme les souliers cassés d'un enfant poussant un patin plein d'émotions. Nous sommes des chats noirs, dans des pensées inutiles...    Patrick Maria




Una selezione di opere  presenti in questa rassegna:




Ruggero Maggi per Poga Poga





Giovanni Bonanno, "Stare dentro inutili pensieri", un libro per Poga Poga.






Ryosuke Cohen per Poga Poga





Carmela Corsitto per Poga Poga





Eric Demelis con Gaspard Pitiot e Margaux Salmi per Poga Poga





Virginia Milici per Poga a Poga





Jacob de Chirico per Poga Poga





Enzo Patti per Poga Poga





Patrizio Maria per Poga Poga





Dominique Spiessert  per Poga Poga






Si ringrazia il Maestro Francesco Marino per aver messo 
lo spazio del Soundriver Recording a disposizione dell'Arte e degli Artisti 
Pubblicato da Giovanni Bonanno alle 03:20 Nessun commento:
Etichette: Francesco Marino, Gabi Minedi, Giovanni Bonanno, Jacob de Chirico, Joe Gabriel Walsh, Patrizio Maria, Poga Poga, Roma, Ruggero Maggi, Ryosuke Cohen, Soundriver Recording., una metropoli che balla
Post più vecchi Home page
Iscriviti a: Post (Atom)

OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
- La Galleria Tutta Virtuale -

Lettori fissi

-BENVENUTO IN QUESTO BLOG D'ARTE-



Benvenuto nella visione di questo Blog di Arte Contemporanea dell' ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART MUSEUM, un archivio privato Italiano creato da Giovanni Bonanno nel 1989 in provincia di Como. Attualmente si trova a Salerno.


Dal 2008 gli articoli del Blog Archivio Ophen Virtual Art di Salerno sono sempre stati accessibili a tutti, e lo resteranno. In diversi anni di lavoro abbiamo fatto molte cose, e ancora desideriamo farne di nuove. Questo è un Blog senza banner pubblicitari, in cui si ha la libertà di consultare le varie pagine e commentare gli articoli presentati. Grazie per la collaborazione.



Si precisa che questo Sito Web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità, non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

Qualche volta alcune immagini qui riprodotte sono state trovate su Internet, liberamente scaricabili. Se ne presume la possibilità di farne un uso quantomeno amatoriale e non a scopo di lucro. Se malgrado ciò risultassero lesi i diritti d'autore di terzi, previo avviso le immagini indicate verranno da noi immediatamente rimosse.







Archivio OPHEN Blog

  • ▼  2025 (5)
    • ▼  giugno (1)
      • Giulia Napoleone Segni senza confine / PINACOTEC...
    • ►  maggio (1)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (1)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2024 (42)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (10)
    • ►  settembre (4)
    • ►  agosto (1)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (3)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (2)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2023 (30)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (3)
    • ►  giugno (3)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2022 (56)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (4)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (3)
    • ►  giugno (4)
    • ►  maggio (12)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (2)
  • ►  2021 (140)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (11)
    • ►  settembre (14)
    • ►  agosto (12)
    • ►  luglio (12)
    • ►  giugno (17)
    • ►  maggio (19)
    • ►  aprile (18)
    • ►  marzo (14)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2020 (56)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (1)
    • ►  ottobre (1)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (4)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (8)
  • ►  2019 (44)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (7)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (3)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (3)
    • ►  aprile (3)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (5)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2018 (45)
    • ►  dicembre (7)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (4)
    • ►  agosto (3)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (6)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2017 (49)
    • ►  dicembre (11)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (4)
    • ►  agosto (4)
    • ►  giugno (3)
    • ►  maggio (5)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2016 (68)
    • ►  dicembre (11)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (11)
    • ►  settembre (1)
    • ►  luglio (9)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (6)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2015 (86)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (9)
    • ►  settembre (13)
    • ►  agosto (12)
    • ►  luglio (14)
    • ►  giugno (3)
    • ►  maggio (8)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (6)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2014 (75)
    • ►  dicembre (14)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (10)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (3)
    • ►  maggio (11)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2013 (28)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (3)
    • ►  giugno (4)
    • ►  maggio (4)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2012 (23)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  agosto (1)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (2)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (2)
  • ►  2011 (3)
    • ►  novembre (1)
    • ►  giugno (1)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2010 (10)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (1)
    • ►  agosto (2)
    • ►  maggio (1)
    • ►  aprile (2)
    • ►  marzo (3)
  • ►  2009 (44)
    • ►  settembre (13)
    • ►  agosto (10)
    • ►  aprile (12)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2008 (26)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (20)

Informazioni personali

La mia foto
Giovanni Bonanno
Artista, Poeta e Critico d'Arte
Visualizza il mio profilo completo