Sulla pagina  dedicata all'arte del quotidiano Domani in edicola Demetrio  Paparoni scrive di  Nicola Samorì.

  Ritratto di Demetrio Paparoni
Courtesy Archivio Tano Corallo
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       DOMANI 
 Giornale  DOMANI del 28 febbbraio 2021   | 
Attraversare l’arte del Novecento 
usando  il Manierismo
Come ha spiegato nell'articolo, per quanto a prima vista i suoi lavori lascino pensare che l’attenzione sia rivolta a una ridefinizione del Barocco, le finalità che Samorì persegue sono ben altre: attraversare l’arte del Novecento usando il Barocco o il Manierismo come grimaldello per forzare le porte del già detto. Attraverso la spiegazione di alcune opere e le stesse parole dell'artista spero di essere riuscito a chiarire che le interpretazioni critiche che lo vedono come un iconoclasta non hanno riscontro nella realtà del lavoro. 
 
Nella foto in alto:
Nicola Samorì, Pietra penitente, 2016, olio su legno,
Come in ogni  articolo di Demetrio Paparoni la sfida è sempre la stessa: presentare l'artista a chi non lo conosce e dare nel contempo elementi di riflessione anche a chi lo conosce già. 
 
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    | Per motivi di
    spazio nel mio articolo su Domani - scrive Demetrio Paparoni -  non mi è stato possibile
    soffermarmi su questo piccolo ma intenso lavoro intitolato Testa
    con lacrima. Si tratta di un complesso esercizio di controllo che
    consiste nell’aprire con un graffio spiraliforme l’intero volto del
    soggetto, dalla parte più esterna dell’ovale verso la caruncola lacrimale.
    Il Il pigmento del
    volto – inizialmente dipinto in ogni suo dettaglio – resta appeso
    all’occhio come una lunga lacrima, trattenuto da uno spessore inferiore al
    millimetro. Un lavoro di precisione che conduce il volto di una Madonna di
    Memling verso la perdita di riconoscibilità. 
 
 Nicola Samorì, Testa con lacrima, 2017, 20 X
15 cm. Collezione Antonio Coppola,
Vicenza. Courtesy l'artista e Galleria Monitor, Roma/Lisbona.  
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"Come non l'avete mai immaginato"
Greenfield-Sanders su Domani ricorda l'amico Lou
Reed
  
Timothy Greenfield-Sanders, Tai
Chi Lou Reed, 1997, stampa in bianco e nero, 40 x 50 cm. Courtesy e ©
Timothy Greenfield-Sanders 
 
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          | Martedì 2
          marzo Lou Reed avrebbe compiuto 79 anni. Lo stesso giorno, sulle
          pagine di Domani scrive
          di lui il fotografo e filmaker Timothy Greenfield-Sanders, autore tra
          l'altro del docufilm Lou Reed Rock and Roll Heart 1998), premiato
          nel 1999 con il Grammy Award assegnato al miglior video musicale di
          lunga durata. Greenfield-Sanders non è stato solo il videobiografo di
          Lou Reed, è stato anche uno dei suoi più cari amici. Il suo racconto
          scritto appositamente per Domani è una bellissima testimonianza ricca
          di aneddoti. 
 Chi ne avesse
          voglia può leggere qui un  articolo dal titolo "Lou Reed come non l'avete mai
          immaginato", apparso su Xl di Repubblica nel
          1994 (direttore Luca Valtorta),a firma di Demetrio Paparoni  nel quale
          racconta come proprio insieme a Timothy Greenfield-Sanders il 2 marzo
          del 2001 avevano festeggiato il cinquantanovesimo compleanno di Lou Reed
          andando, insieme a pochi amici, a mangiare una pizza a Coney Island. 
 Si segnala inoltre il numero di Linus in edicola interamente dedicato a Lou Reed
          e l'appuntamento annuale del 2 Marzo, Waiting for the Man, organizzato
          dalla Fondazione Made in Cloister, una
          manifestazione di 12 ore no stop, quest'anno in streaming e gratuita,
          che prevede tra l'altro due reading esclusivi, uno di Willem
          Dafoe (Street Hassle) e l'altro di Cristina Donadio con Saturnino (A Dream), una
          inedita intervista su Lou Reed realizzata da Timothy Greenfield-Sanders
          a David Bowie, un racconto fatto con immagini di Guido Harari sulle
          note di Perfect Day e una performance registrata al
          Chiostro di S. Caterina dello street artist Trallallà sulle note
          di Coney Island Baby. |  |  |  |  | 
 
Collezione da Tiffany
Collezione da Tiffany, il blog italiano d’arte
contemporanea fondato e diretto 
nel 2012 da Nicola Maggi  dedica
un'intervista a Demetrio Paparoni realizzata da Roberto Brunelli. 
Leggi qui.
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 Alcuni articoli nelle domeniche precedenti
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Segnalato Archivio Ophen Virtual Art di Salerno