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domenica 17 giugno 2018

IVANO TROISI / "PRIMA" - Galleria Nicola Pedana, Caserta





FINO AL  15.VI. 2018

IVANO  TROISI 

“PRIMA”

Galleria Nicola Pedana, Caserta


Ivano Troisi, Prima, 2018, veduta dell'installazione Galleria Nicola Pedana



Finissage della personale  di Ivano Troisi,  dal titolo “Prima”, negli spazi della Galleria Nicola Pedana a Caserta. Un ciclo di nuove opere in stretto rapporto con il parco della Reggia con una ricerca incentrata sulla natura a indagare i suoi intimi processi da sempre al centro degli interessi dell’artista. Un profondo e assiduo contatto e confronto con gli elementi della natura col fine di raccoglierne gli umori, le tracce, utilizzando opportunamente diverse tecniche tra cui il frottage, ottenuto grazie allo sfregamento della grafite su tela sovrapposta a un tronco d’albero. una sorta  di cosciente rilevamento  della natura capace di evidenziare  una sua  intima presenza/essenza. Di fatto, memoria e natura  attraversano tutta la mostra con opere in stretta connessione tra loro. Non a caso, presenta in una parte dello spazio della galleria un “wall drawing”, con la traccia  leggera a grafite di una silhouette di un albero della Reggia e al centro dello spazio espositivo, a colloquio, un tronco di castagno della Reggia divenuto quasi una colonna. Da diversi anni, il giovane artista salernitano lavora insistentemente sulla riflessione del fare, sulla sperimentazione e anche sulla manualità tra natura e rivelazione. Bisogna da subito rilevare il rapporto molto forte che Ivano Troisi  ha con la natura, una necessità primordiale a  interagire con essa e a rilevare per  tracce di senso l’intima natura.

In questi ultimi decenni, purtroppo, si è assistito a una profanazione della natura raccontata per interventi sovversivi e spesso provocatori  e devianti, come si sono lungamente sperimentati  con la Land Art negli anni 70’ in poi, sovversivi  e laceranti  in attrito ad un ordine naturale. Troisi, a differenza di tanti altri artisti della sua generazione, preferisce convivere dentro il paesaggio in modo rispettoso, tra alberi secolari e i resti di ciò che erano e non sono più, seguendo le leggi della natura, le variazioni e i cambiamenti temporali in un rapporto profondo e nello stesso tempo nuovo. Un bisogno direi primario allo scopo di evidenziare le lente ma continue  e sofferte variazioni come possibili immagini di un nascosto e nuovo paesaggio. La natura, alla fine,  diventa l’elemento catalizzatore di nuove scoperte, di possibili altre visioni. Per tale motivo, Troisi, oggi, non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte, ma ricopre il ruolo di mediatore tra la rilevazione di un’idea (la sua) e colui che la osserva. Insomma, un “sensitivo osservatore” e raccoglitore di silenziosi svelamenti rivelati per tracce e per frammenti lirici. In fondo, il naturalismo implica la più grande disponibilità dell’artista e la massima apertura mentale, snaturando il meno possibile il dato reale con l’intendo di instaurare un “rapporto profondo” con il mondo naturale, forse anche per tentare di recuperare zone di immaginario ormai quasi perduto. Alla fine, la “mimesi del frottage” come strategia operativa diventa la prerogativa essenziale e “sensibile” per dialogare con essa. Entrare per lui nella natura vuol dire attivare un dialogo necessario utilizzando tutte le abilità e le strategie possibili, con l’artista totalmente immerso in quella “simbiosi” di natura e sensibilità alla ricerca della nascosta  armonia che governa il tutto. La realtà dell’immagine che ne viene fuori coincide perfettamente con la realtà della natura; una natura profonda, delicata, sospesa nella sottile vertigine della suggestione e dello svelamento.

Sandro Bongiani   
Mostra visitata il 19 aprile 2018





Biografia dell’artista

Ivano Troisi nasce a Salerno nel 1984, dove attualmente vive e lavora. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, il suo lavoro parte dall’osservazione della natura per attuare un’analisi dei processi che ne caratterizzano le trasformazioni e mutazioni. Tra le sue mostre personali, si ricordano quelle di Palazzo Genovese, Salerno (2007), Se il dubbio nello spazio è dello spazio, MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, a cura di Namanja Cvijanovic e Maria Adele Del Vecchio (2014), Tiziana Di Caro, Salerno (2012 e 2014) e Leggerezza della terra, Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno, un progetto della Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi di Arte Contemporanea, a cura di Antonello Tolve e Stefania Zulian (2014). Sempre nel 2014 Troisi è stato nominato per il Prima Pagina Art Prize, il concorso promosso da Il Resto del Carlino e Quotidiano.net, nell’ambito di Arte Fiera Bologna. Nel 2017 ha preso parte al programma di residenze per artisti BoCS Art Cosenza. È presente nella collezione “Doni” – Imago Mundi Luciano Benetton Collection, a cura di Chiara Pirozzi, e nell’Atlante dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania, a cura di Vincenzo Trione (Electa, 2017). Galleria Nicola Pedana Caserta “Prima” mostra personale con testi di Luca Beatrice e Alessandra Troncone.




Le opere di Ivano Troisi

Ivano Troisi, Ricordo 0, 2018. Grafite su cotone. 60 x 60 cm. Fotografia di Vincenzo Pagliuca. Courtesy l’artista.


Galleria Nicola Pedana, Ivano Troisi, ricordo 2018 grafite-su-tela. part.



Ricordo, 2018, graphite su tela 250x160cm 2018 - Courtesy l’artista



Ivano Troisi, Prima, 2018, veduta dell'installazione Galleria Nicola Pedana




Dal 7 aprile al 15 giugno 2018
Ivano Troisi “PRIMA”
(Mostra prorogata al 15 giugno 2018)

Galleria Nicola Pedana
Piazza Matteotti 60 81100 Caserta IT
Tel 0823322638 mobile 3926793401


venerdì 19 gennaio 2018

Matteo Montani a Caserta

"Unfolding"

Galleria Nicola Pedana









La scultura: Durante il processo di fusione i colori nascosti all'interno appaiono gradualmente mentre il corpo scompare progressivamente, per trasformarsi infine in un dipinto astratto. La scultura diventa un dipinto, mentre la figura entra nel mondo astratto. Ciò che di solito è impossibile vedere, forse l'essenza spirituale di un atto di preghiera, è dato dall'artista a una forma visibile. 


Video:

Matteo Montani Study for Prayer 2016

vimeo.com/186105990   durata 03:05






BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Matteo Montani è nato a Roma nel 1972. Le sue opere ad olio su carta abrasiva, con la recente aggiunta - oltre che del Blu Reale che lo contraddistingue - di policromie e polveri metalliche, ci rimandano a paesaggi mentali e rarefatti sempre in bilico, sospesi tra un contesto di meditativa intimità e di apparizioni che si articolano in una dimensione rivelatoria. Nel corso della sua carriera ha collaborato in maniera continuativa con la Galleria L’Attico di Fabio Sargentini (2005/2017), esponendo anche con altre gallerie quali Marilena Bonomo a Bari, Sergio Casoli a Milano, Valentina Bonomo a Roma, Otto Gallery a Bologna e Luca Tommasi Arte Contemporanea. Nel 2001 è vincitore del XL Premio Suzzara. Nel 2008 partecipa alla Quadriennale di Roma e tiene la sua prima mostra museale al MAR di Ravenna. Del 2011 è la sua prima mostra personale all’estero al MuseumAmDom di Wuerzburg in Germania, città che ospita anche una sua grande opera all’interno del Duomo. Nel 2013 è vincitore del premio speciale OrenioMichetti. Espone a New York nel 2010 e nel 2016, presso la Elkon Gallery. Nel 2015, a seguito della mostra personale Andarsene al Museo Andersen di Roma, la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea acquisisce una sua opera sperimentale: una scultura che, sciogliendosi, diventa un’opera bidimensionale.Sue opere si trovano in prestigiose collezioni quali la Collezione Artefiera di Bologna, la collezione Unicredit e la collezione Vaf, oltre che in importanti collezioni private in Europa e negli Stati Uniti.