lunedì 19 aprile 2021

2 CONFERENZA DEL TAVOLO DEI “POSTALI” 2021 - LA POSTA MAI IMMAGINATA IN DIRETTA ZOOM

 




 Da lunedì 12 aprile sei conferenze digitali dedicate al mondo della posta, raccontato da chi lo interpreta come strumento d’arte, conservazione, cultura, intrattenimento. La partecipazione è libera e gratuita









Seconda conferenza prevista per questa sera 19 aprile sempre alle ore 18.

19 aprile - “Marco De Marchi e Rosa Curioni: aspetti e significato di un lascito cultural-filatelico”

Relatori: la conservatrice Ilaria De Palma e il perito filatelico Giacomo Bottacchi

Il Museo del Risorgimento di Milano accoglie, a palazzo Moriggia, una storica e importante collezione filatelica, donata nel 1936 da Marco De Marchi (1872-1936) e protagonista, nel 2016, di un progetto di valorizzazione e messa in rete pubblico-privato.

Riguarderà il filantropo e filatelista Marco De Marchi e la moglie Rosa Curioni, nonché i loro diversi lasciti al Comune di Milano. La collezione di francobolli è stata protagonista di un progetto di valorizzazione pubblico-privato.


Si ricorda che per partecipare all’incontro su Zoom delle ore 18 di questa sera  “Marco De Marchi e Rosa Curioni: aspetti e significato di un lascito cultural-filatelico” occorre richiedere il link a museo.comunicazioni@mise.gov.it;

Si precisa che il link impiegato la scorsa settimana non è più valido, per cui occorre chiedere sempre per ogni conferenza un apposito nuovo Link. Grazie

 Il link va chiesto a museo.comunicazioni@mise.gov.it

 






Milano – Posta non è solo multe o pubblicità. Nel tempo, e ancora adesso, è economia, politica, sociologia, cultura… Basta andare oltre ai luoghi comuni. E lo stesso si può dire per uno dei suoi simboli, il francobollo. Dietro vi sono secoli di civiltà, dalle lettere babilonesi agli attuali fenomeni del commercio elettronico e dei ciclofattorini: anche questi, se si vuole, rappresentano elementi interessanti.

In tale ottica, il “Tavolo dei «postali»” propone -grazie alla collaborazione con il Museo storico della comunicazione (ministero dello Sviluppo economico)- un primo ciclo di conferenze digitali che comincerà il 12 aprile, volto a illustrare gratuitamente a tutti gli interessati i mille aspetti, spesso inattesi, che costellano il settore.

A intervenire con le proprie conoscenze ed esperienze, quanti fanno del comparto uno strumento d’arteconservazioneculturaintrattenimento. Titolo: “La posta mai immaginata”, in essere per sei lunedì consecutivi dalle ore 18 alle 19 attraverso la piattaforma Zoom.

 

Il link per accedere agli incontri va chiesto a  museo.comunicazioni@mise.gov.it.


 

 



Il programma

 

12 aprile - “Il Museo, i Tasso, il territorio: un legame indissolubile”

Relatrice: l’operatrice culturale del Museo dei Tasso e della storia postale Michela Giupponi

Camerata Cornello (Bergamo), tra i borghi più belli d’Italia, conserva un’eredità particolare, trasformata in un brillante e duraturo esempio di marketing territoriale. Qui ebbe origine la famiglia Tasso, i cui membri furono, dal XIII al XVIII secolo, tra i più importanti imprenditori postali in Europa.

 

 


 

 

26 aprile - “Mail art per affrancare la libertà della comunicazione creativa”

Relatori: il mailartista Ruggero Maggi e l’ideatore della Galleria virtuale italiana di arte contemporanea Sandro Bongiani

Mail art... comunicazione creativa, movimento artistico, fenomeno sociale, condivisione poetica... sì, l'arte postale è tutto questo. Ma vi è anche un altro importante aspetto: il desiderio di non conformarsi a un mercato (quello dell'arte, per intenderci) che quasi sempre inibisce la vera ricerca artistica. Fin dalla sua nascita, a metà degli anni Sessanta, la mail art grazie soprattutto a Ray Johnson, si è diffusa in tutto il mondo come vera e propria rete internazionale, permettendo la libera circolazione di idee, arte e cultura underground.

 

 

3 maggio - “Pronti, Postcrossing, via! Viaggiare senza viaggiare, con le cartoline”

Relatrice: una delle amministratrici del gruppo Facebook “Postcrossing in Italiano” Giulia Nicoli

Creato nel 2005 dal portoghese Paulo Magalhães, il fenomeno digitale del postcrossing ora conta su 800mila persone in 207 Stati, disponibili a spedire a sconosciuti (e ricevere) vere cartoline. Oltre 60 milioni quelle che finora hanno raggiunto la meta.

 


10 maggio - “Festival delle lettere - Sedici anni di emozioni (storia, progetti, format)”

Relatore: l’organizzatore Luca Carminati

Dal 2004 il “Festival delle lettere” ogni anno propone, tra l’altro, un concorso dove i partecipanti devono scrivere una missiva cartacea su un determinato argomento, coinvolgendo centinaia di persone, in particolare donne e ragazzi. E permettendo di scoprire aspetti spesso nascosti e poco evidenti. L’attuale filo conduttore è “Lettera alla scuola - Storie che si incontrano al di là degli anni e delle generazioni”

 


17 maggio - “Azioni filateliche di contro spionaggio”

Relatore: l’autore del libro “Top secret - Asse vs alleati” Giorgio Leandro

I francobolli non servono solo per pagare un servizio e le cartoline non servono solo per inviare saluti: l’esempio della Seconda guerra mondiale in cui anche francobolli e cartoline divennero vettori di propaganda politica e bellica.

  




L’organizzazione

Il “Tavolo dei postali” nasce come idea nel 2018 e trova come proponenti l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus, l’Unione stampa filatelica italiana e il quotidiano on-line specializzato nel settore postale “Vaccari news”.

Parte dalla constatazione che in Italia esistono diverse realtà, pubbliche (come musei e comuni) o private (associazioni e singoli), che fanno del settore postale un vettore d’arteconservazioneculturaintrattenimento. L’idea era, ed è, metterle allo stesso tavolo (da qui il nome), farle conoscere e interagire fra loro.

Un primo passo è stato l’incontro, a Prato, dell’11-12 ottobre 2019, partecipi diciotto realtà (nomi e interventi su https://www.usfi.eu/congressi/). L’attuale serie di conferenze viene organizzata insieme a uno dei maggiori partner, il Museo storico della comunicazione (ministero dello Sviluppo economico) di Roma, in attesa di potersi ritrovare dal vivo (il prossimo appuntamento, quando sarà possibile, è previsto a Trieste).

Ciascun incontro durerà all’incirca 60 minuti, di cui 30 di relazione vera e propria (con l’ausilio di power point e/o video) e il resto lasciato a domande e riflessioni.

Ospite degli incontri virtuali è lo stesso Museo storico della comunicazione, che promuoverà il calendario nella sua rete e poi inserirà le conseguenti registrazioni nella pagina Youtube del Polo culturale che fa capo al Mise.

 


Per informazioni: Fabio Bonacina

presidenza@usfi.eu; telefono 335.66.72.973

Unione stampa filatelica italiana - comunicazione

www.usfi.eu 


MAURO MOLINARI / Catalogo “TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile” - 2021

 


L'artista Mauro  Molinari

SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

 




Catalogo Retrospettiva di Mauro Molinari “TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile” - 2021 pag. 200  - TEXTURES, 2021, Tir. 32 es. numerati,  cm 32 x 23, 200 pag. con un intervento d'artista numerato e firmato.  Il Catalogo  accoglie una completa  e esaustiva antologia critica sul tessile con tutti i testi critici scritti su Mauro Molinari  dai vari autori. 

Il volume  è stato realizzato in occasione della Mostra Retrospettiva dedicata a Mauro Molinari, con 72 opere che cerca di fare il punto sulle interessanti proposte tessili e immaginative dell’artista. romano.


Sandro Bongiani nella presentazione in catalogo scrive: “Un universo assai complesso dettato da una specifica motivazione alla ricerca dell’invenzione creativa e dell’interpretazione fantastica. Il tutto avviene in circa 15 anni di lavoro con una pittura lieve e insostanziale che si deposita sulla pelle velata e fragile della carta per divenire sfuggente apparizione. Libri teatro di carta dipinta su tessuto, libri oggetto, libri giocattolo, libri a rilievo da aprire e libri d’artista non sfogliabili che purtroppo non possiamo mai aprire, nelle sue mani tutto diventa favola e racconto ordito tra filamenti e trame di apparizioni che si stabilizzano nello spazio provvisorio della pittura, in un tempo sospeso e precario in cui l’immaginazione s’incarna alla ricerca dell’invenzione. Da questo incanto nascono presenze assorte nate tra le trame e i vagiti di remoti tessuti per divenire delicati racconti poetici di una realtà tutta contemporanea. Una lunga e proficua stagione creativa “tessile” in cui l’artista è intento a indagare in modo assiduo un possibile recupero della memoria e a svelare le simbologie e i grovigli della vita con una verve visionaria in cui le coordinate del tempo e dello spazio si dilatano e perdono le loro abituali caratteristiche logiche in vista di nuove associazioni e traiettorie. La traccia di un suggerimento di memoria può ora finalmente distendersi tra la fragile carta e i brani di tessuto reale e divenire “ordito gentile”, trama e frammento di racconto che si libera dalle costrizioni in una narrazione a più livelli di lettura che s’intersecano e convivono. Solo in questo modo i frammenti del passato possono prendere forma e divenire materia lirica in rapporto alla vita, in un succedersi cadenzato e assorto di accadimenti e di intrecci allusivi che emergono da un tempo remoto per divenire contemporaneità e soprattutto essenza concreta di assoluto. 


Ecco una selezione d’immagini del catalogo.















 









Archivio Ophen Virtual Art  di Salerno


domenica 18 aprile 2021

IL RAPPORTO DELL'ARTE CONTEMPORANEA CON LE IMMAGINI RELIGIOSE

 


Ritratto di Demetrio Paparoni    
Courtesy Archivio Tano Corallo


Oggi, la pagina dell’arte di Domani affronta un tema controverso: il rapporto dell’arte contemporanea con le immagini religioseLupo Alberto compra arte in Fiera, qualche  immagine della mostra di Rafael Megall  che  il critico Demetrio Paparoni ha curato al MoMA di Mosca.



  DOMANI
     Pagina del 18 aprile  2021 
 








Arte contemporanea e simboli religiosi 2





L’odierna pagina domenicale dell’arte di Domani torna ad affrontare il tema del 
rapporto dell’arte contemporanea con le immagini religiose. Riallacciandosi 
all'articolo di Giuseppe Frangi pubblicato su Domani domenica 4 marzo e a 
quello di Demetrio Paparoni  sul quotidiano di domenica scorsa, Giacianto di 
Pietrantonio torna a soffermarsi su Piss Christ di Andres Serrano per 
sottolineare che non tutti all'interno della Chiesa l'hanno ritenuta blasfema. Di 
Pietrantonio estende le sue considerazioni alle vicende censorie legate al dipinto 
Crocifissione (1942) di R. Guttuso e a La  civilización occidental y cristiana (1965) 
del pittore argentino Léon Ferrani (Leone d’oro alla Biennale di Arti visive di Venezia 
nel 2007), al centro di polemiche in questi giorni in Spagna, dove è esposta al Museo 
Reina Sofia di Madrid nell'antologica a lui dedicata. Su quest'opera, che ha suscitato 
vivaci dibattiti anche in passato, ha detto più volte la sua anche  Papa Francesco.


Dal 1986 al 1992 è stato redattore di Flash Art. Dal 2000 al 2017 è stato 
direttore della GAMeC di Bergamo.


Nella foto in alto: León Ferrari, La civilización occidental y cristiana,1965
gesso, legno e pittura ad olio, 198 x 122 cm. 

Courtesy e © Fundación Augusto y León FerrariArte y Acervo, Buenos Aires 

Galleria Michela Rizzo, Venezia. Foto Ramiro Larraín.




 
Stefano Casciani, scrittore, artista e designer, nato a Roma, vive e lavora
a Milano dal 1979. Dal 2000 al 2011 è stato Vice Direttore della rivista 
Domus, fondata da Gio Ponti. Ha scritto, curato e pubblicato oltre 35 
libri, tra i più recenti Thom Mayne, Strange Networks, Rizzoli 
New York 2020. Premio Compasso d’Oro per la trasmissione RAI 
Lezioni di Design nel 2001, nel 2010 pubblica con Skira l’antologia 
di scritti critici Flâneur. Nel 2012 fonda disegno: la nuova  cultura 
industriale, rivista cartacea di cui è editore e direttore. Nel 2006 ha 
iniziato a lavorare per Taschen al grande volume Gio Ponti. Life and 
Works / La vita e le opere, pubblicato nel 2021



Lupo Alberto compra arte in Fiera

In questa tavola del 1996 ideata da Guido Silvestri, in arte Silver, Enrico la talpa 
racconta di essere andato a comprare dei quadri in una fiera dell'arte. Scopre così 
che anche Marta, la gallina, ha comprato lo stesso quadro. Ancora una volta non 
tutte le ciambelle riescono col buco, come dimostra la conclusione di questo 
episodio.


Qualche immagine della mostra di Rafael Megall 
che  Demetrio Paparoni ha curato al MoMA di Mosca






 Vedute parziali della mostra di Rafael Megall che il critico 
Demetrio Paparoni ha curato al MoMA di Mosca. 

Alcuni articoli nelle domeniche precedenti 
 
 
Andy Warhol
 
Leggi
 
Arte contro Trump
 
Leggi
 
arte e censura
 
Leggi


  
                         Segui Demetrio Paparoni  su demetriopaparoni.com                                       




Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno