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lunedì 8 maggio 2017

PAVILION LAUTANIA VIRTUAL VALLEY / 1887 - Kurt Schwitters & Marcel Duchamp

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
PAVILION  LAUTANIA  VIRTUAL  VALLEY  / 1887 - Kurt Schwitters &  Marcel Duchamp “UNIVERSI  POSSIBILI / Verso La Globalità Intelligente”  a cura di  Giovanni Bonanno. 
  

                                               

Dal 6 maggio 2017 al 26 novembre 2017– Due proposte  internazionali presentate in contemporanea con la 57th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia  2017



- KURT  SCHWITTERS  / 1887- Kurt Merz/Ecology
Mostra collettiva internazionale  dedicata  a  Kurt  Schwitters

a cura di Giovanni  Bonanno 
Primo evento  contemporaneo ed indipendente  progettato in concomitanza con la 57th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2017
Dal 6 maggio  al 13  agosto 2017



- MARCEL DUCHAMP / 1887 - Area di Confine Porta Duchamp
Mostra collettiva internazionale  dedicata  a  Marcel Duchamp

a cura di Giovanni  Bonanno 
Secondo  evento  contemporaneo ed indipendente  progettato in concomitanza con la 57th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2017
Dal  14  agosto  al  26 novembre 2017



Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
e-mail:  bongiani@alice.it   
Web Gallery:
http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00


Per i 130 anni dalla nascita  di  Kurt Schwitters  (Hannover, 20 giugno 1887 – Kendal, 8 gennaio 1948), lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery in occasione della 57° Biennale di Venezia 2017, intende dedicare l’attenzione come evento indipendente e contemporaneo presso il “Pavilion  Lautania  Virtual  Valley”   a Kurt Schwitters  e Marcel Duchamp che riassumono egregiamente il concetto  di   indagine intesa come il luogo privilegiato per rilevare i sogni e le utopie che nella dimensione metafisica e mentale suggeriscono  mondi e immaginari collettivi.  Lo studio abitazione dell’artista, nella dimensione creativa, temporale e spaziale definisce l’estensione verso l’altro, nella  necessità di metabolizzare e trasformare la  realtà. Una invenzione a tutto campo giocata su  “universi possibili”, tra la libertà della creazione e la globalità intelligente del fare arte. In questa   prima collettiva internazionale dedicata a Kurt Schwitters  a cura di  Giovanni Bonanno sono presenti 66 opere di altrettanti importanti artisti  che hanno voluto  condividere  tale proposta come artisti di frontiera  a margine  di un  possibile confine e spartiacque al  sistema ufficiale  dell’arte. 






venerdì 6 gennaio 2017

Napoli, Galleria Tiziana Di Caro / TOMASO BINGA



Galleria Tiziana Di Caro
piazzetta Nilo, 7, Napoli

Mostra in corso: Tomaso Binga, fino al 4 marzo 2017 
Tomaso Binga, 2016, installation view at Galleria Tiziana Di Caro, ph. Danilo Donzelli

La Galleria Tiziana Di Caro presenta la seconda mostra personale nei suoi spazi di Tomaso Binga (alias Bianca Pucciarelli Menna, Salerno, 1931), che ha  inaugurato  mercoledì 7 dicembre 2016. La mostra include una selezione di opere della serie dei polistiroli e I ritratti analogici. Questa mostra, come Scrivere non è descrivere inaugurata a settembre del 2015, intende raccontare vari momenti della produzione dell'artista, partendo dagli anni Settanta cioè da quando si sono formate le principali linee guida che hanno fatto di Tomaso Binga un'artista centrale per la nostra cultura.
Questo progetto si presenta come una sorta di remake di due mostre personali entrambe intitolate Il Polistirolo e i ritratti analogici dedicate all'artista nel 1972, la prima inaugurata a Roma a maggio presso Paesi Nuovi Art Gallery e la seconda inaugurata a Napoli a dicembre alla galleria Il Diagramma 32. Le due sono accomunate da un elemento sul quale Tomaso Binga fonda gran parte della produzione fra il 1971 e il 1973: l'uso del polistirolo.

Binga realizza dei collage riciclando gli imballaggi interni alle scatole di cartone e creando quelli che nel catalogo della mostra al Diagramma 32, Italo Mussa definì “oggetti immagine”. Gli imballaggi interni alle scatole dei più disparati oggetti di consumo si trasformano in opere. Binga è interessata al polistirolo “in quanto materiale di scarto” e lo utilizza tal quale, quasi senza apportare modifiche, conservando le tracce precise degli oggetti un tempo in esso contenuti. L'imballaggio di polistirolo è considerato, quindi, di per sé, non subisce modifiche e manipolazioni, non contiene un significato, neanche metaforico, ma è considerato allo stesso modo una forma scultorea, preservando un preciso volume nello spazio, così come la base, se non alle volte l'architettura a cui fa seguito un “procedimento operativo”, ovvero la realizzazione di un collage. Ed è nei collage che si narrano le storie, si svolgono le rappresentazioni, si raccontano gli aneddoti.
La mostra si apre con “Autoritratto”, uno dei pochi casi in cui Binga manomette il polistirolo sovrapponendo due volumi, uno circolare che indica il viso e l'altro orizzontale che indica la linea delle spalle, per poi inserirvi due immagini: la bocca e un occhio (un solo occhio, come se stesse facendo l'occhiolino). Seppure descritto con pochi ed essenziali elementi, questo volto non smette neanche per un secondo di essere malizioso ed ammiccante.

Nell'ambiente successivo si sviluppa una teoria di opere, in cui naturalmente a prevalere è il colore bianco che diventa sfondo perfetto per le rappresentazioni più disparate, rese attraverso il più tradizionale collage. Emergono figure e simboli di varia natura, così come parti del corpo descritte attraverso un'anatomia tutta personale, ma anche inserti di scrittura “desemantizzata”, elemento che caratterizzerà il lavoro di Tomaso Binga per tutto il decennio. La mostra si completa con una serie di Ritratti analogici, lavori bidimensionali in cui uno dei generi pittorici più consolidati storicamente, il ritratto, è reso non più attraverso figure, bensì iniziali di nomi o cognomi a cui si abbinano elementi di varia natura come mani, gambe, occhi. Il segno grafico si sostituisce alla descrizione fisionomica e ciò che in essi risalta realmente, è la presenza e la parvenza delle lettere, anticipando una esperienza che diventerà centrale nel lavoro di Tomaso Binga, soprattutto nella fase più originale della sua produzione, ovvero la relazione tra le arti visive e la parola.

Tomaso Binga in arte ha assunto questo nome per contestare, con ironia e spiazzamento, i privilegi del mondo maschile. Si occupa di scrittura verbo-visiva ed è tra le figure di punta della poesia fonetico – sonora - performativa italiana. 

Galleria Tiziana Di Caro will be closed from Friday, January 6 until Monday, January 9, 2017. It will re-open Tuesday, January 10, from 3:00 to 8:00 pm

Current exhibition: Tomaso Binga, until March 4, 2017

mercoledì 2 novembre 2016

Art Verona 2016 i7 - Spazi Indipendenti / Collezione Bongiani Art Museum.it










Art Verona 2016 i7 - Spazi Indipendenti  
Collezione Bongiani Art Museum.it






SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D – Salerno
 “Crucifixion/Una croce per Shozo Shimamoto”



Mostra Collettiva Internazionale  2.0 che nasce in collaborazione con ArtVerona I Art Project Fair 2016  - i7 Spazi Indipendenti Italiani - 12° edizione di ArtVerona,  site-specific  con 73 Card assemblate a forma di croce a cura di Giovanni Bonanno
 Dal 14 al 17 ottobre 2016    Inaugurazione:  Venerdì 14 ottobre 2016,  ore 18.00
Ophen Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

Mostra collettiva internazionale a cura di Giovanni Bonanno dal titolo: “Crucifixion /Una croce per Shozo Shimamoto” che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo Shimamoto. In contemporanea con la partecipazione della CollezioneBongianiArtMuseum.it a i7 Spazi Indipendenti ArtVerona 2016, con un progetto site-specific dal titolo: “Verso la globalità intelligente”, lo Spazio Ophen Art Gallery di Salerno propone  on-line per l'occasione  alcuni lavori inediti di Shozo Shimamoto e Giovanni Bonanno,   inoltre,  presenta una collettiva internazionale con le opere di piccolo formato di 73 artisti internazionali.

Shozo Shimamoto, nel 1993 aveva realizzato in Finlandia una performance dal titolo: “Crucifixion” con la collaborazione di Ilkka-Juhani Takalo-Eskola. In quella occasione era stato girato un video di 23 min dal titolo “HOLY MEN”, prodotto nel 1996 da Raimo Uunila and Keijo Kivioja per conto di Kroma Productions Ltd.  In un breve discorso in occasione della partecipazione con il gruppo Gutai alla Biennale di Venezia del 1993, Shozo Shimamoto aveva dichiarato che in futuro voleva presentare un progetto con il possibile titolo “Crucifixion” questa volta con la collaborazione di diversi artisti internazionali del Network. Dopo la morte avvenuta il 25 Gennaio del 2013, noi della CollezioneBongianiArt Museum.it di Salerno, in omaggio all’artista giapponese, desideriamo attuare lo stesso progetto pensato allora da Shozo come opera collettiva con il contributo di 73 artisti internazionali del Network.

Artisti presentati: Shozo Shimamoto, Hiogo – Giappone I Mirella Bentivoglio, Roma – Italia I Monica Rex, Los Angeles – Usa I Fernanda Fedi, Milano – Italia I Ruud Janssen, Breda – Olanda I Vittore Baroni, Viareggio – Italia I Julien Blaine, Ventabren – Francia I Emilio Morandi, Ponte Nossa – Italia I Pascal Lenoir, Grandfresnoy – Francia I Gino Gini, Milano – Italia I Michel Della Vedova, Limoges – Francia I Ruggero Maggi, Milano – Italia I Clemente Padin, Montevideo – Uruguay I Antonio Sassu, Torreglia, Italia I Cesar Reglero, Tarragona – Spagna I Mauro Molinari, Velletri – Italia I Masayuki Koorida, Giappone I Anna Boschi, Castel San Pietro Terme - Italia I Dimitry Babenko, Krasnodar – Russia I Jacob de Chirico, Roma – Italia I Giovanni Bonanno, Salerno – Italia I C. Mehrl Bennett, Columbus – Usa I Rolando Zucchini, Foligno – Italia I Miguel Jimenez, Sevilla – Spagna I Maurizia Carantani, Milano – Italia I Marina Salmaso, Kobenhavn - Danimarca I Lancillotto Bellini, Verona - Italia I Ko de Jonge, Middelburg – Olanda I Guido Capuano, Ispica - Italia I Nicolò D'Alessandro, Palermo – Italia I David Dellafiora, Geelohg – Australia I Bruno Cassaglia, Quiliano – Italia I Borderline Grafix, Austin – Usa I Eugenio Giannì, Perugia – Italia I Gyorgy Galantai, Budapest – Ungheria I Renata e Giovanni Stradada - Ravenna – Italia I Stathis Chrissicopulos, Patrasso – Grecia I Ernesto Terlizzi, Angri – Italia I Ever Arts, Ncordgouwe – Olanda I M. P. Fanna Roncoroni, Villorba – Italia I Karl - Fridrich Hacker, Itzehoe – Germania I Lamberto Caravita, Massa Lombarda – Ravenna I Rosa Gravino, Ganada de Gomez – Argentina I Francesco Aprile, Caprarica di Lecce – Italia I Roberto Scala, Massa Lubrense – Italia I Katerina Nikoltsou, Thessaloniki – Grecia I Santini Del Prete, Rosignano M.mo – Italia I Francesco Mandrino, San Biagio in Padule – Italia I Remy Penard, Limoges – Francia I Claudio Grandinetti, Cosenza – Italia I Carlo Iacomucci, Macerata – Italia I Luc Fierens, Weerde - Belgio I Andrea Bonanno, Sacile – Italia I Mirta Caccaro, Dueville – Italia I Daniel Daligand, Levallois – Francia I Claudio Romeo, Villa Raverio – Italia I Fulgor C. Silvi, Frontone – Italia I Monica Michelotti, Carrara – Italia I Roberto Zito, Simbario – Italia I Alfonso Caccavale, Afragola – Italia I Antonio Amato, Caserta – Italia I Bruno Sayao, San Paolo – Brasile I Lorenzo Lome Menguzzato, Trento – Italia I Lucia Spagnuolo, Ancona – Italia I Juliana Hellmundt, Berlino – Germania I Rosanna Veronesi, Milano – Italia I G. Franco Brambati, Milano – Italia I Maurizio Follin, Favaro V.to – Italia I Linda Pelati, Milano - Italia I Anabela G. & Bruno C, Porto – Portogallo I Domenico Severino, Pompei – Italia I Leonor Arnao, La Plata - Argentina I Adriano Bonari, Bergamo – Italia I Ars&Design, Ciudad de Buenos Aires – Argentina.
 

Web Gallery 2.0: http://www.collezionebongianiartmuseum.it         Press: bongiani@libero.it










Shozo  SHIMAMOTO / BIOGRAFIA

 Nato nel 1928 a Osaka, in Giappone, morto  il 25 gennaio  2013 a Osaka, in Giappone 
1947 / Frequenta l'atelier del maestro Jiro Yoshihara, dove produce la sua prima opera "Høie".                    
1948 / Prende parte alla mostra "Sette artisti d'avanguardia" presso il department store Kintet-su a Osaka.                                                                                                                                                          
1950 / I laureati del Gakuin University Kansai in Hyugo.                                                                              
1953 / Partecipa alla prima mostra del gruppo Genbi, con Jiro Yoshihara,. Diver si giovani artisti che espongono si uniranno al gruppo Gutai.                    
1954 / Fonda Gutai con Jiro Yoshihara. Partecipa alle più importanti mostre Gutai.                                         
1955/ Alla prima mostra Gutai presenta un lavoro rivoluzionario per essere vissuto e goduto dal corpo: "Prego, camminate qui". Il lavoro è stato ricostruito nel 1993.

1956 / In occasione della mostra a cielo aperto Gutai mostra la sua opera realizzata attraverso l'utilizzo di un cannone a mano che verrà presentata alla Biennale di Venezia del 1993, in cui bottiglie di vetro contenenti pigmenti sono gettati ed esplodere il colore direttamente sulla tela

1957 / Mostra il suo video pionieristico arte alla mostra Gutai prestazioni. Un altro dei suoi lavori, un lavoro sonoro, che può essere considerato come musica concreta, è inserito nella Raccolta Centro Pompidou...                
1970 / Produttore artistico per 1000 spose al Festival EXPO
1976 / Partecipa a un progetto di Mail Art che coinvolge 60 paesi e con una rete di 8000 scambi.
Crea una strada con 10.000 giornali lungo il lato del fiume Mukogawa

1992 / Mentre continua a produrre nuove opere, diventa Presidente della Japan Society Arte e Cultura di disabili-persona (ora Arte Giappone) e organizza la prima mostra su larga scala di persone disabili in Osaka. Nello stesso anno viene intervistato di Jane Kennedy Smith per il quotidiano più famoso giapponese, Mainichi Shinbun

1993 / Realizza
in Finlandia   la performance “Crucifixion”  con un video dal titolo: “HOLY MEN” prodotto nel 1996 da IIkka J. Takalo Eskola. Invitato a partecipare alla Biennale di Venezia come membro del Gutai. Shozo  Shimamoto, in un breve discorso in occasione a questa partecipazione  aveva dichiarato che in futuro voleva presentare un progetto con il possibile titolo  “Crucifixion” con la collaborazione di diversi artisti internazionali del  Network. 
1994 / Invitato ad esporre al Guggenheim (New York)

1996 / Shimamoto viene proposto come candidato per il Premio Nobel per la Pace in riconoscimento delle sue attività pacifiste da numerose riunioni Bern Porter, il medico che ha fatto la bomba atomica sganciata su Hiroshima.
1997 / Unico artista giapponese dopo la Restaurazione Meiji ad avere la sua foto in Storia dell'Arte, pubblicato da l'America Album
1998 / Invitato come uno dei primi quattro migliori artisti del mondo dal dopoguerra, insieme a Jackson Pollock, John Cage e Lucio Fontana, a partecipare a una mostra al MOMA (USA)

1999 / Invitato ancora una volta a partecipare alla Biennale di Venezia, con David Bowie e Yoko Ono
2000 / Tiene una mostra a Parigi (Unesco) e propone una collaborazione artistica in Francia, co-sponsorizzata dall'Unesco del Giappone e dalla Felissimo Museo.
Inizia la creazione di un lavoro enorme che sarà conservata da 100 anni a Shin Nishinomiya (Prefettura di Hyogo. 
2001/ Invitato alla manifestazione Giappone Anno a Londra. Alcune opere sono assegnati alla Tate Modern da inserire nella collezione.
2003 / Invitato a partecipare alla Biennale di Venezia (Extra 50). 
2004 / Performance con un elicottero vicino a Venezia. 
Performance Nyotaku a Ca 'Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna (Venezia). Tre opere ora appartengono alla collezione della galleria.
2005 / Performance con Elicottero a Trevi e mostra al Trevi Flash Art Museum. 
Mostra personale a Reggio Emilia (Pari & Dispari Agency, Italia). Realizzazione dell'opera piccola d'arte nel mondo, utilizzando nanotecnologie, per realizzare immagini sulle estremità delle setole di uno spazzolino da denti (in collaborazione con Ritsumeikan Università di Kyoto)
2006 / Invitato ad esporre alla ZONE ZERO a Duesseldorf.
Invitato ad esporre alla Hsinchu City International Glass Art Festival.
Exhibition e Performance della gru a Napoli.
Invitato ad esporre alla Tokyo International Art Fair
2007 / Espone quaranta opere prodotte dal periodo Gutai ai giorni attuali nella mostra "Shozo Shimamoto: Action Colors 1950-2006" presso la Galleria Pier Giuseppe Carini di San Giovanni Valdarno.
Presso il Fashion Museum di Kobe tiene la performance Felissimo WHITE PROJECT; le opere realizzate vengono esposte allo Hyogo Prefectural Diplomatic Estabilishment e al Kobe Fashion Museum. Presenzia al P3 Project per la Biennale di Venezia; qui si cimenta in una performance, Bottle Crash, nel Chiostro di San Nicolò, organizzata in collaborazione con l’Architetto Luigi de Marchi presidente del “ABCOnlus”. Viene coinvolto nell'organizzazione di un evento a Pechino, "Art Challenged Project", cui partecipano molti artisti disabili arrivati dal Giappone. Alcuni dei suoi lavori più rappresentativi vengono esposti nella collettiva "Artempo" organizzata da Mattijs Visser e Axel Vervoordt nel Palazzo Fortuny di Venezia.

2008 / Il 7 maggio realizza una performance a Punta Campanella, Napoli, coinvolgendo un gruppo di danzatrici vestite da spose con la testa ricoperta da bicchieri saturi di colore.
Il 9 maggio fa una performance nel chiostro della Certosa di San Giacomo di Capri lanciando il colore su otto tele disposte a terra e su due contrabbassi disposti a lato delle tele, ricoperti da spartiti musicali e sorretti da due giovani donne. Sempre alla Certosa di San Giacomo di Capri espone alcuni suoi lavori nella mostra "Vento d'Oriente".   Presso il Museo Magi ‘900 di Pieve Di Cento (BO) si tiene la mostra Shozo Shimamoto / Yasuo Sumi - I colori della pace, con una performance nella sala Modigliani del Museo.
Il 13 novembre 2008 presso il Museo d' Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova “Shozo Shimamoto. Samurai, acrobata dello sguardo”, curata da Achille Bonito Oliva.
2009 / In occasione di Roma. Road to Contemporary Art , sono esposte sue opere in diverse mostre:
Hofficina d’Arte, a cura di Achille Bonito Oliva;
Palazzo Barberini, “Cose mai viste II” a cura di Achille Bonito Oliva, dedicata alle opere delle collezioni private degli artisti.
Palazzo delle Esposizioni, in collaborazione con la Fondazione Morra, l’Archivio Pari & Dispari e l’Associazione Shozo Shimamoto.
Partecipa alla mostra collettiva “Madre Coraggio: l’arte” a cura di Achille Bonito Oliva che si tiene all’interno del Festival di Ravello.
Tiene una mostra personale presso la galleria “VV8 artecontemporanea” di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Shozo Shimamoto, dal titolo “La danza del colore”, in occasione della quale ha luogo una performance del coreografo Mauro Bigonzetti e quattro ballerini della Fondazione nazionale di danza Aterballetto che animano gli abiti da sposa realizzati da Shimamoto nell’azione di Punta Campanella.
2011 / Sculture e grandi tele provenienti dalle performance di Venezia, Punta Campanella, Capri e Genova sono esposte nella basilica di Santo Stefano di Bologna in occasione di Arte Fiera OFF in una mostra a cura di Achille Bonito Oliva.
Mostra personale presso la galleria “Nicola Pedana” di Caserta.
Mostra personale presso la Fondazione Morra di Napoli. Assieme a opere di grandi dimensioni sono proiettati due video di Mario Franco che documentano le performance di Piazza Dante a Napoli (2006) e Punta Campanella.
Viene invitato a condurre due performance presso il Moderna Museet di Stoccolma in Svezia in occasione dell’evento “AN EXPERIMENTAL CONFERENCE ON ART AND SCIENCE TO CHALLENGE THE MID-SUMMER SUN” dove reinterpreta la performance con il cannone del 1956 e quella su palcoscenico del 1957.
2012 / Dal 14 marzo al 5 maggio 2012 la mostra personale “SHOZO SHIMAMOTO” c/o la Axel Vervoordt Gallery di Anversa (Belgio). Mostra personale "Shozo Shimamoto, Opere 1950-2011" a Palazzo Magnani a Reggio Emilia. Partecipa alla mostra "Explosion: Pittura in Azione" al Moderna Museet di Stoccolma. Mostra "Dipingere il Vuoto" al MOCA di Los Angeles con una sala dedicata a Shimamoto.
2013 / Partecipa a Milano  al  progetto internazionale di Mail Art  "INviso" curato da Ruggero Maggi. Prima del 25 gennaio  2013,  l'anno della morte, partecipa a Salerno al Progetto Internazionale "Wunderkammer Artistamps " a cura di Giovanni Bonanno, con  una delle ultime partecipazioni alla mostra Collettiva Internazionale in omaggio ai 70 anni di Marcello Diotallevi svoltasi  a giugno. Prima retrospettiva dopo la morte alla Galerie Hofburg a Bressanone con una ventina di dipinti  a cura di  Vittoria Coen. Prima antologica milanese di Shozo Shimamoto  allo Studio Giangaleazzo Visconti di Milano  con 30 opere presentate  in grado di ripercorrere la ricerca dell’artista giapponese.
 2015 / Collettiva internazionale “Add &  Return” con la partecipazione di 97 artisti dal titolo:VIRTUAL FLUXUS POETRY che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery 2.0  di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo  Shimamoto come  evento  contemporaneo ed indipendente  progettato in concomitanza con la 56th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2015, a cura di Giovanni Bonanno.
2016 / Collettiva internazionale “site- specific” con la partecipazione di 73 artisti dal titolo:“CRUCIFIXION” – Una croce per Shozo Shimamoto che la Collezione Bongiani art Museum di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo  Shimamoto con un progetto a cura di Giovanni Bonanno come  evento  contemporaneo  ed indipendente  site-specific  ideato per i7 spazi indipendenti l ArtVerona | Art Project Fair 2016.

COLLEZIONI:
In  Giappone

Museo d’Arte Contemporanea di Tokyo, Museo d’Arte di Fukuoka, Museo di Kitakyushu, Museo d’Arte di Hyogo, Museo d’Arte Moderna di Osaka, Museo di Nara, Museo d’Arte di Takamatsu, Museo d’Arte di Ashiya, Museo d’Arte di Miyagi, Museo d’Arte di Shizuoka, Museo di Gifu, Museo d’Arte Contemporanea di Osaka,  etc.
All’estero  

Tate Modern (Londra), Museo Nazionale di Arte Moderna di Roma, Art Center di Milano, Paris Gallery, Mail Art Museum (Berna, Svizzera), Galleria Internazionale di Arte Moderna Ca’ Pesaro, Collezione Bongiani Art Museum di Salerno.
VISIT: Il sito ufficiale di  www.shozo.net  








Presentazione

Verso un'area globale tra relazione, aggregazione e condivisione.
Towards a global network of relationship, aggregation and sharing

L’aspetto più interessante e nuovo degli artisti  di oggi è quello d’interagire tra loro in una corale partecipazione.  Questo accade anche in natura.  L'aspetto interessante di tali sistemi biologici è che questi comportamenti nascono ed emergono in modo spontaneo e autonomo, e vede nella collaborazione tra gli individui l’aspetto fondante anziché la competizione e supremazia del più forte come succede spesso nel sistema ufficiale dell’arte contemporanea.

Comportamenti sociali e intelligenza collettiva. La formazione di grandi gruppi coordinati ma spontanei, ci appare come un immenso sciame assai noto in natura, vedi il comportamento coordinato di insetti come le api, vespe e formiche. E’ un organismo gigante con una mente propria e una intelligenza superiore alla somma dei singoli individui. Lo studio di modelli di questi sistemi porta allo sviluppo di algoritmi che appartengono alla classe chiamata swarm intelligence ("sciami intelligenti"). Il comportamento collettivo osservabile è il frutto delle semplici iterazioni che ha un singolo componente verso gli altri oppure verso l'ambiente. In tutti questi casi il gruppo sembra davvero un organismo gigante ed efficiente con una mente propria e un’intelligenza superiore alla somma dei singoli individui.

Verso la globalità  intelligente. Cos'è il Networker? E' la figura di un nuovo artista capace di ridefinire un ruolo "diverso" al futuro dell'arte. Questa esperienza viene definita "arte di confine", proprio perché desidera collocarsi in un "altrove praticabile” rispetto allo scenario totalizzante di una mediocrità planetaria. Praticamente un "laboratorio planetario" composto da numerosi "Network" sparsi su tutto il pianeta: archivi di idee, di sperimentalismo e di ricerca spontanea. Oggi ci appare  una sorta di strana ragnatela di comunicazioni creata da altrettanti corrispondenti capace di superare le infinite distanze geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle mobile, sempre variabile, perennemente in movimento”.

Swarm e arte globale/ L’arte di confine è ormai una rete consolidata di rapporti relazionali composta da migliaia di artisti del Network che si scambiano ogni giorno messaggi creativi in forma di lettere, buste, cartoline, collage, poesie visive, libri d’artista e persino oggetti tridimensionali. Con essa la comunicazione visiva assume dimensioni planetarie, totalmente nuove e inaspettate. l’arte di oggi, ormai, con il suo tentacolare network di contatti abbraccia il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità. Insomma, è il più grande laboratorio sperimentale di ricerca artistica del pianeta terra (Il laboratorio globale del Network), un grande polmone di ricerca libera. Osservato nel suo insieme sembra un gigantesco dinosauro planetario, uno swarm intelligence, un magnifico essere dal grande occhio che si rigenera permanentemente con gli apporti spontanei di tante presenze individuali. La marginalità non condivide affatto l’omologazione del linguaggio, essa è contaminazione di idee, confronto e condivisione fluida di nuove proposte, invenzione e creatività senza alcun condizionamento e senza nessuna costrizione. E’, soprattutto, sconvolgimento delle idee e delle regole prefissate in un sistema decisamente anestetizzato e globalmente impotente.  L'arte, ormai, ha a che fare con la circolarità elastica, nomade e planetaria delle idee.   Sandro Bongiani

Il Progetto: La nostra proposta e di far interagire spontaneamente tra loro,  diversi artisti di varie latitudini e aree geografiche alla creazione dell’opera secondo uno spartito non  scritto ma spontaneo e  geneticamente fattibile che dovrebbe apparire come una grosso puzzle mobile a forma di croce frattale. Ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo diversificato di nuove energie poetiche.




Titolo del progetto:   “Verso la globalità  intelligente”
Titolo dell’Opera Collettiva: 
“Crucifixion”/Una croce per Shozo Shimamoto. 
Tecnica:  73 Card assemblati a forma di croce 
Dimensioni: cm 130x 280 
Partecipanti:   n°73  artisti internazionali
Anno di esecuzione: 2016
Progetto di Giovanni Bonanno










 









venerdì 29 luglio 2016

12esima edizione ArtVerona 2016 con 120 gallerie, 12 progetti monografici e 16 spazi indipendenti ArtVerona / 14 -17 ottobre 2016





ArtVerona | Art Project Fair annuncia l'elenco degli espositori della 12a edizione: una manifestazione in crescita, con partecipazioni e proposte che profilano la sua identità. Verona, 20 luglio 2016 - ArtVerona definisce le linee guida della 12a edizione, in programma dal 14 al 17 ottobre 2016 a Veronafiere, con una selezione sempre più affinata di gallerie e un'attenzione ancora più mirata al mondo del collezionismo, grazie a iniziative dedicate e a un programma VIP taylor-made.
Sotto la direzione artistica di Andrea Bruciati e forte della partnership con ANGAMC - Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea, la manifestazione, riconosciuta tra le realtà più vivaci e innovative del settore, concentra le sue azioni nell'attenzione e cura ai suoi principali interlocutori, espositori e collezionisti.
Entra da quest'anno nello staff Antonio Grulli, critico d'arte a cui si affidano le relazioni con i collezionisti, avvicinando attraverso uno sguardo e una progettualità curatoriali gli amanti dell'arte, con un'apertura soprattutto alle nuove generazioni e alle realtà italiane.
Anche il programma dei talk, curato da Adriana Polveroni, apre un focus su scenari, prospettive e passioni che stanno alla base della nascita di una collezione.
Il connubio tra ragione e sentimento che muove il collezionista, è al centro del programma culturale in città, quest'anno ispirato a Wolfgang Amadeus Mozart, figura dal pensiero sempre attuale, fonte di ispirazione per gli artisti contemporanei. Tra le mura del Museo di Castelvecchio, attraverso Il flauto magico, mostra curata da Andrea Bruciati, vengono proposte 16 opere provenienti da altrettante Collezioni italiane di rilievo, in dialogo con gli spazi e i percorsi espositivi riletti da Carlo Scarpa. Completano l’indagine Roberto Pugliese. La finta semplice al Museo degli Affreschi, Hermann Nitsch e il Teatro al Museo AMO, Raffaella Formenti. Note in do-lenti in Piazza dei Signori, Così fan tutte, rassegna di videoarte alla Protomoteca della Biblioteca Civica. Con questa edizione la fiera rafforza il dialogo tra moderno e contemporaneo intrapreso fin dal suo esordio, osmosi ribadita anche attraverso format sperimentali, dai quali sono emerse figure del sistema dell'arte diventate operative su scala internazionale. Sono 120 le gallerie che scelgono ArtVerona per consolidare e tessere nuove relazioni con collezionisti, critici, giornalisti, curatori e direttori di musei, questi ultimi protagonisti del fortunato format Level 0. Accanto alla Sezione Moderna e Contemporanea e alla Raw Zone, area che ospita 12 progetti monografici, nasce Tangram, una sezione dalla natura dialettica che prevede un dialogo condiviso tra le realtà coinvolte, un'opportunità pensata per supportare la crescita delle giovani gallerie di ricerca, in cui la fiera si fa interlocutrice attiva. 16 gli spazi indipendenti, selezionati da Cristiano Seganfreddo e ospitati in fiera, che si interrogano sul tema della condivisione (sharing economy/sharing art) e 18 le riviste di settore che rappresentano il mondo dell'editoria specializzata, con un allestimento rinnovato a cura dell'azienda Moroso, da anni a fianco di ArtVerona. L'ingresso di Catterina Seia, vicepresidente della Fondazione Fitzcarraldo, e Mauro De Iorio, collezionista, nel Comitato di Indirizzo di ArtVerona, accanto alle presenze di Giorgio Fasol, Michele Furlanetto, Salvatore Mirabile, Patrizia Moroso e Cristiano Seganfreddo confermano il percorso di crescita della manifestazione che, come hub economico e culturale, trova nel rapporto tra arte e impresa uno dei suoi tratti più specifici, con nuovi format quali Open Source e Alchimie Culturali.




SEZIONE MODERNA E CONTEMPORANEA

10 A.M. ART, MILANO ǀ A01 ART GALLERY, NAPOLI ǀ AARTE29 CONTEMPORARY, CASERTA ǀ ADD-ART ADDICTION ART, SPOLETO ǀ AICA-ANDREA INGENITO CONTEMPORARY ART, MILANO-NAPOLI ǀ ANTIGALLERY, MESTRE ANTONELLA CATTANI CONTEMPORARY ART, BOLZANO ǀ AREAB, MILANO ǀ ARENA STUDIO D'ARTE, VERONA ARTEA GALLERY, MILANO ǀ ARTERICAMBI, VERONA ǀ ARTESANTERASMO, MILANO ǀ ARTESILVA, SEREGNO GALLERIA ENRICO ASTUNI, BOLOGNA ǀ GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI, FOIANO DELLA CHIANA ǀ GALLERIA BIANCONI, MILANO ǀ GALLERIA BLU, MILANO ǀ BOCCANERA, TRENTO ǀ GALLERIA GIOVANNI BONELLI, MILANOCANNETO SULL’OGLIO-PIETRASANTA ǀ BONIONI ARTE, REGGIO EMILIA ǀ BOXART GALLERIA D'ARTE, VERONA ǀ CA' DI FRA' ARTE CONTEMPORANEA, MILANO ǀ MAURIZIO CALDIROLA ARTE CONTEMPORANEA, MONZA ǀ C+N CANEPANERI, GENOVA-MILANO-COURMAYEUR ǀ CARDELLI E FONTANA ARTE CONTEMPORANEA, SARZANA GALLERIA MICHELA CATTAI, MILANO ǀ GALLERIA CENTRO STECCATA, PARMA ǀ CLAUDIO POLESCHI ARTE CONTEMPORANEA, SAN MARINO ǀ GALLERIA CLIVIO, PARMA-MILANO ǀ ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA, MILANO ǀ COLOPHONARTE, BELLUNO ǀ COLOSSI ARTE CONTEMPORANEA, BRESCIA CONCEPTUAL GALLERIA D'ARTE, BERGAMO ǀ LARA & RINO COSTA ARTE CONTEMPORANEA, VALENZA ǀ CREARTE STUDIO, ODERZO ǀ DE PRIMI FINE ART, LUGANO ǀ PAOLO MARIA DEANESI GALLERY, TRENTO ǀ DELLUPI ARTE, NOVARA ǀ DEP ART ARTE MODERNA & CONTEMPORANEA, MILANO ǀ E3 ARTE CONTEMPORANEA, BRESCIA EIDOS IMMAGINI CONTEMPORANEE, ASTI ǀ GALLERIA FERRARI, TREVIGLIO ǀ FERRARIN ARTE, LEGNAGO GALLERIA FORNI, BOLOGNA ǀ FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA, FIRENZE ǀ GAGLIARDI E DOMKE, TORINO GASPARELLI ARTE CONTEMPORANEA – IMPERFETTOLAB, FANO-LONGIANO ǀ GIOVANNI ALTAMURA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, ROMA ǀ GALLERIA GIRALDI, LIVORNO ǀ GUIDI&SCHOEN ARTE CONTEMPORANEA, GENOVA ǀ GALLERIA IL PONTE, FIRENZE ǀ ISOLO 17 GALLERY, VERONA ǀ KANALIDARTE, BRESCIA ǀ LABS GALLERY, BOLOGNA ǀ L'ARIETE ARTECONTEMPORANEA, BOLOGNA ǀ LATTUADA STUDIO, MILANO GALLERIA D'ARTE L'INCONTRO, CHIARI ǀ LUCA TOMMASI, MILANO ǀ MAAB GALLERY. MICHAEL BIASI, MILANOPADOVA ǀ GALLERIA MALINPENSA, TORINO ǀ GALLERIA MARCOLINI, FORLÌ ǀ PRIMO MARELLA GALLERY, MILANO MARIGNANA ARTE, VENEZIA ǀ GALLERIA MASSIMODELUCA, VENEZIA ǀ MAZZOLENI GALLERIA D'ARTE, TORINOLONDRA ǀ MELZI FINE ART, MILANO ǀ MENHIR ARTE CONTEMPORANEA, LA SPEZIA-MILANO ǀ METRONOM, MODENA ǀ GALLERIA MICHELA RIZZO, VENEZIA ǀ MLB GALLERY, FERRARA | MLZ ART DEP, TRIESTE ǀ MOROTTI ARTE CONTEMPORANEA, DAVERIO ǀ GALLERIA D'ARTE NICCOLI, PARMA ǀ OFFICINE DELL'IMMAGINE, MILANO OFFICINESAFFI, MILANO ǀ GALLERIA OPEN ART, PRATO ǀ OSART GALLERY, MILANO ǀ PASSAGGI ARTE CONTEMPORANEA, PISA ǀ NICOLA PEDANA ARTE CONTEMPORANEA, CASERTA ǀ ALBERTO PEOLA ARTE CONTEMPORANEA, TORINO ǀ GALLERIA GIUSEPPE PERO, MILANO ǀ POGGIALI E FORCONI, FIRENZE ǀ POLESCHI ARTE, LUCCA-MILANO ǀ POLIART CONTEMPORARY, MILANO-ROVERETO ǀ PROGETTOARTE-ELM, MILANO ǀ PROMETEOGALLERY BY IDA PISANI, MILANO ǀ PROPOSTE D'ARTE, LEGNANO ǀ PUNTO SULL'ARTE, VARESE ǀ STUDIO D'ARTE RAFFAELLI, TRENTO ǀ RIGO GALLERY, BUSSOLENGO ǀ GALLERIA ROSSMUT, ROMA ǀ SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, FIRENZE ǀ GALLERIA SPAZIA, BOLOGNA ǀ SPAZIO NUOVO, ROMA ǀ SPIRALE MILANO – POLIMNIA, MILANO-FORTE DEI MARMI ǀ GALLERIA TONELLI, MILANO ǀ TORNABUONI ARTE, FIRENZE-MILANO-FORTE DEI MARMI-PARIGI-LONDRA-CRANS MONTANA ǀ NICOLA TURCO ARTE CONTEMPORANEA, PARMA ǀ VALMORE STUDIO D'ARTE, VICENZA | VV8 ARTE CONTEMPORANEA, REGGIO EMILIA


RAW ZONE
A+B CONTEMPORARY ART, BRESCIA ǀ AMT PROJECT, BRATISLAVA–MILANO ǀ ANALIX FOREVER - ART CONTEMPORAIN, GINEVRA ǀ ANNARUMMA GALLERY, NAPOLI ǀ ARRIVADA, MILANO ǀ ARTRA GALLERY, MILANO ǀ GALLERIA COLLICALIGREGGI, CATANIA ǀ FURINI CONTEMPORARY, ROMA ǀ PLACENTIA ARTE, PIACENZA ǀ TRAFFIC GALLERY, BERGAMO ǀ VILLA CONTEMPORANEA, MONZA ǀ Z2O SARA ZANIN GALLERY, ROMA

TANGRAM
GALLERIA COLLICALIGREGGI, CATANIA ǀ DOPPELGAENGER, BARI ǀ GALLERIA FUORICAMPO, SIENA ǀ RIZZUTOGALLERY, PALERMO


i7 – SPAZI INDIPENDENTI
ASPRA.MENTE, VENEZIA | ATIPOGRAFIA, ARZIGNANO (VI) | ATRII, MILANO | CAFFE’ INTERNAZIONALE, PALERMO | COLLEZIONEBONGIANIARTMUSEUM.IT, SALERNO | FONDAZIONE RIVOLI2, MILANO | KANICHENHAUS, TORINO | LOCALEDUE, BOLOGNA | MICRO CRÉDIT ARTISTIQUE, MOENA (TN) | MUSEO D’INVERNO, SIENA | MYHOMEGALLERY, VERONA | RADIO PAPESSE, SIENA | SHARING HDEMY, ROMA | THE BLANK CONTEMPORARY ART, BERGAMO | Z.N.S. PROJECT, PALAGIANO (TA) | ZOE IMPRESA SOCIALE, LODI  

EDITORIA/ARTE
ANGAMC - ASSOCIAZIONE NAZIONALE GALLERIE D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, MILANO ǀ ALLEMANDI - IL GIORNALE DELL'ARTE - IL GIORNALE DELLE FONDAZIONI, TORINO ǀ ARTE - CAIRO EDITORE, MILANO ǀ ARTEAM – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LA CULTURA E LE ARTI CONTEMPORANEE, ALBISSOLA MARINA | ARTEECRITICA, ROMA ǀ ARTEIN - INTERNATIONAL ART MAGAZINE, VENEZIA ǀ ARTFORUM INTERNATIONAL, NEW YORK, USA ǀ ARTPRICE.COM, SAINT ROMAIN AU MONT D'OR, FRANCIA ǀ ARTRIBUNE, ROMA ǀ ATPDIARY - CONTEMPORARY ART ONLINE MAGAZINE, MILANO ǀ COLLEZIONE DA TIFFANY, FIRENZE ǀ EMMEBI ARTE E LIBRI, MILANO ǀ ESPOARTE CONTEMPORARY ART MAGAZINE, ALBISSOLA MARINA ǀ EXIBART, ROMA ǀ JULIET ART MAGAZINE, MUGGIA ǀ MANFREDI EDIZIONI, IMOLA ǀ PARALLELO42, PESCARA ǀ RIVISTA SEGNO, PESCARA.