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domenica 20 giugno 2021

Su DOMANI, le proteste contro il MoMA di New York

 

 

Ritratto di Demetrio Paparoni    

Courtesy Archivio Tano Corallo





DOMANI


Pagina del 20 giugno  2021 



Su Domani  Le proteste al MoMA di New York di David Carrier, Jean Fremon lo scrittore gallerista,   a Napoli, Palazzo Zevallos Stiglia è di scena l'arte di Los Angeles a cura di Luca Beatrice, in fuga dal Post-HUMAN in una tavola inedita di Massimo Giacon.


La guerra al MoMA di NY



Questa settimana sulla pagina domenicale di Domani dedicata all’arte, David Carrier scrive sulle proteste contro il MoMA di New York iniziate ad aprile e promosse dal gruppo IIAAF (International Imagination of Anti-National Anti-Imperialist Feelings). A questo si riferiscono le foto qui pubblicate, scattate dallo scrittore  Hakim Bishara per  Hyperallergic(Thanks Hakim!)


Come spiega Carrier, l’IIAAF è una coalizione di recente formazione che comprende collettivi di artisti, attivisti ed ex dipendenti del museo. Dichiarano di rifiutare l’elitarismo, la gerarchia, la disuguaglianza e il razzismo del MoMA, ma non ne hanno bloccato l’attività. Una protesta anomala perché non si tratta di rivendicazioni di lavoratori che chiedono più diritti per loro stessi, ma anche di dipendenti del museo che chiedono un cambiamento di rotta nella politica espositiva e gestionale, costo del biglietto d’ingresso compreso. Clicca qui per saperne di più.

 


Jean Frémon, lo scrittore gallerista




Nella stessa pagina Sabina Spada traccia un ritratto di Jean Frémon, noto gallerista che ha fondato la Galerie Lelong nel 1981 insieme a Daniel Lelong e Jacques Dupin. Amico di grandi artisti (David Hockney, Francis Bacon, Antoni Tàpies, Louise Bourgeois, Jannis Kounellis, Robert Ryman, Sean Scully, Jaume Plensa) Frémon è anche autore di diversi libri. Nell’intervista si sofferma anche sugli iPad drawing di Hockney che saranno esposti il prossimo ottobre a Parigi all'Orangerie. Anche in questo caso, se non hai ancora comprato il quotidiano in edicola, clicca qui.

 


Los Angeles (State of Mind) a Napoli 


 


A Napoli, alle Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stiglia dal 28 maggio al 26 settembre è di scena l'arte di Los Angeles. Curata da Luca Beatrice, la mostra comprende opere di Sam Francis, Ed Ruscha, John Baldessari, Paul McCarthy, Raymond Pettibon, Ed Kienholz, Lynda Benglis, Manuel Ocampo, Jeffrey Vallance, Jim Isermann, Eric White, Doug Aitken, Rita McBride, Ingrid Calame, Umar Rashid, Henry Taylor, Gary Hill, Glen Rubsamen, Rita McBride, Allan McCollum, James Brown, Catherine Opie, Lari Pittman, Eric Wesley, Piero Golia.

 


In fuga dal post-human  


Riecco Massimo Giacon con una tavola inedita realizzata per Cyborg, rivista dei primi anni novanta, che pubblicava fumetti di fantascienza cyberpunk. Il tema è quello del post-human, in voga in quegli anni. Anche in questo caso l’ironia è rivolta principalmente alla figura di Orlan. 


 

Didascalie delle foto:

Copertina: Tony Oursler, $5, 2001, monitor, panel, video

72-3/4 x 31 x 4 inches. Courtesy the Artist and Metro Pictures, New York.

Le proteste del IIAAF al MoMA di New York. Foto Hakim Bishara (Hyperallergic)

Jean Frémon e David Hockney, Honfleur, Normandia, 2018. Foto Françoise Frémon

Doug Aitken, Rising Sun, 2002, stampa cromogenica su plexiglass, 122 x 154 cm.







Alcuni  articoli di Demetrio Paparoni su Domani


Il senso religioso di Andy Warhol


Famoso a livello mondiale come colui che ha portato nell’arte l’estetica dell’effimero e dei beni di consumo, teneva rigorosamente nascosta la sua vita privata e il legame con le sue radici cattoliche


I musei ipocriti uccidono l’arte. L’autocensura nel «caso Guston»














Dopo l’omicidio di George Floyd, la mostra sul pittore che ha rappresentato la banalità del male con i cappucci del KKK è stata rimandata, per evitare una discussione troppo complicata. I critici sono insorti per difendere la libertà dell’arte



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Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

domenica 4 aprile 2021

Abdoulaye Konaté e Francis Bacon su Domani. Rafael Megall presentato al MoMA di Mosca da Demetrio Paparoni.

 

  Ritratto di Demetrio Paparoni

Courtesy Archivio Tano Corallo





Oggi,  la pagina dell’arte di Domani è dedicata a Abdoulaye Konaté un importante artista africano presentato da Luca Fiore, mentre Giuseppe Frangi  con Francis Bacon affronta il tema del rapporto tra chiesa e arte contemporanea. Inoltre, al MoMA di Mosca una grande mostra di Rafael Megall, intitolata "КОМНАТА ЗАГАДОК" (La stanza degli enigmi), artista di cui il critico Demetrio Paparoni segue il lavoro sin dai suoi primi esordi. 






  DOMANI
Pagina del 4 aprile  2021 
 





Abdoulaye Konaté e Francis Bacon su Domani. Rafael Megall al MoMA di Mosca 
 
 




Oggi, domenica 4 prile, la pagina dell’arte di Domani è dedicata a Abdoulaye Konaté. Nel ripercorrere il tragitto di questo importante artista africano che vive a Bamako, capitale del Mali, Luca Fiore evidenzia l’originalità dell’utilizzo degli abiti dismessi e dei tessuti tradizionali che segnano la sua poetica. L’articolo riporta ampi stralci della conversazione che Fiore ha avuto con l’artista. «Quello che mi interessa è confrontarmi con la sofferenza umana. Non importa in che continente ci si trovi o in che contesto culturale si viva, il dolore dell’uomo è sempre lo stesso», dice Il sessantottenne artista. Nella sua opera argomenti sociali (guerre, epidemie, conflitti irrisolti) e ricerca estetico-formale convivono in uno strano equilibrio dinamico, ma non si tratta di protesta o militanza politica. 
 
Nella foto in alto: Abdoulaye Konaté, L’intolérance, 1998, stoffe, 232,5 x 403,5 cm. Courtesy Primo Marella Gallery, Milano. © dell'artista.
 
 
 
 
 
Francis Bacon, Three Studies for Figures at the Base of a Crucifixion, 1944, Londra, Tate Gallery
 

Nella stessa pagina Giuseppe Frangi affronta il tema del rapporto tra chiesa e arte contemporanea, un rapporto rilanciato dallo storico discorso con il quale Paolo VI nel 1973 aveva inaugurato la sezione di Arte religiosa moderna dei Musei Vaticani. Secondo Frangi la Chiesa in questi anni ha ritrovato un feeling con gli artisti, anche se restano questioni aperte, in particolare quella della rappresentazione della figura di Cristo, che affrontata da un grande artista come Francis Bacon aveva a suo tempo fatto scandalo


 
Luca Fiore (Milano, 1978), giornalista e critico d'arte, è stato caporedattore del Giornale del Popolo di Lugano. Dal 2012 lavora per il mensile Tracce. Su Il Foglio tiene una rubrica settimanale dedicata all’arte e recensisce libri di fotografia. Collabora con Artforum. 

Giuseppe Frangi, giornalista e storico dell’arte, è presidente della Associazione Giovanni Testori. Collabora con Alias, inserto culturale de Il Manifesto, cura un blog denominato Robedachiodi
 


КОМНАТА ЗАГАДОК
Rafael Megall al MoMA di Mosca

 
 
 
Il poster della mostra
 


Il 12 aprile si inaugura al MoMA di Mosca una grande mostra di Rafael Megall, artista di cui Demetrio Paparoni segue il lavoro sin dai suoi primi esordi. Intitolata КОМНАТА ЗАГАДОК (La stanza degli enigmi), la mostra raccoglie su due piani del museo opere recenti dell'artista armeno e sarà aperta fino al 16 maggio. Megall ha rappresentato l'Armenia alla Biennale di Venezia del 2017 e nel 2018 ha partecipato alla mostra Le Nuove Frontiere della Pittura alla Fondazione Stelline. Una nuova monografia dell'artista è prevista entro la fine dell'anno, pubblicata da Rizzoli NY
 
 
 

 
 
 
Rafael Megall, The Shelves of Kaspar Utz, 2020, trittico, olio e acrilico su tela, 260 x 510 cm (260 x 170 cm ogni pannello). Courtesy e © dell'artista.
 



Alcuni articoli nelle domeniche precedenti 
 
 
Andy Warhol
 
Leggi
 
Arte contro Trump
 
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arte e censura
 
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Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno