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martedì 27 aprile 2021

NFT? - LA CRIPTOARTE, PAROLA AGLI ARTISTI

 



Ritratto di Demetrio Paparoni    
Courtesy Archivio Tano Corallo


Oggi, la pagina dell’arte di Domani  affronta il tema della criptoarte, opere criptate conservate nell’hard disk di un server e certificate attraverso gli NFT. Nuova antologica di Gottfried Helnwein al Ludwig Museum di Koblenzal, Lupo Alberto va al museo.

 
DOMANI
     Pagina del 25 aprile  2021 






 
 
NFT? Ne scrivono su Domani Francesco Clemente, Ding Yi, Anish Kapoor, Tony Oursler, Richard Phillips, David Salle, Sean Scully, Kiki Smith, Andres Serrano, Yue Minjun.


 

L’odierna pagina domenicale dell’arte di Domani affronta il tema della criptoarte, opere criptate conservate nell’hard disk di un server e certificate attraverso gli NFT. Ne scrivono espressamente per Domani, Francesco Clemente, Ding Yi, Anish Kapoor, Tony Oursler, Richard Phillips, David Salle, Sean Scully, Kiki Smith, Andres Serrano, Yue Minjun.

In tanti - scrive Demetrio Paparoni -  nelle scorse settimane mi avete scritto per chiedermi di affrontare questo tema, ma sono stato resistente. Il motivo? I molti articoli che mi è capitato di leggere sulle piattaforme d’arte e sui giornali trattano l’argomento da un punto di vista squisitamente economico. Come scrivo nell’introduzione agli interventi degli artisti, ci si è soffermati ben poco sulla dimensione estetica del lavoro di quegli autori considerati capiscuola della criptoarte più per le sorprendenti quotazioni d’asta raggiunte che per la novità delle loro immagini.

Non sentendomi di ignorare le tante email ricevute ho pensato di dare la parola agli artisti. Sono bastati i primi contatti per farmi capire che quella sarebbe stata la chiave giusta per avvicinarsi all’argomento, tant’è che la prossima settimana la pagina domenicale dell’arte di Domani tornerà a occuparsene. Non voglio qui anticipare nulla, ma sarò lieto di ricevere i vostri commenti. 

Nella foto in alto: Mike Winkelmann (Beeple), digital artwork. Immagine digitale creata il 1 luglio 2015 e poi trasformata in NFT. Da Wikipedia

 


Nuova antologica di Gottfried Helnwein al Ludwig Museum di Koblenzal  

 



Nuova mostra antologica per Gottfried Helnwein, che dall'11 Aprile al 26 Maggio 2021 espone al Ludwig Museum di Koblenz. Titolo della mostra: Sleep of Reason. L'esposizione è accompagnata da un esaustivo catalogo (tedesco/inglese) che contiene, oltre a un mio testo, quelli di Klaus Honnef e Beate Reifenscheid (direttrice del Ludwig Museum, Koblenz).Dell'artista ho curato la recente grande monogafia, The Epiphany of the Displaced, edita da Skira.

 

Nella foto in alto: Gottfried Helnwein, Senza titolo, 2005, olio e acrilico su tela, 192 x 250 cm. Courtesy Albertina Museum, Vienna.


 


Lupo Alberto al museo


 

 

In questa tavola del 1996 ideata da Guido Silvestri, in arte Silver, Lupo Alberto e la sua fidanzata, la gallina Marta, vanno a visitare un museo. Enrico la talpa e la moglie Cesira si accodano. Per essere una talpa, Enrico sembra l'unico a vederci chiaro.

                        Segui Demetrio Paparoni  su demetriopaparoni.com                                       



Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


domenica 31 gennaio 2021

DOMANI / Demetrio Paparoni e David Salle alla ricerca dell'Albero della vita.

 

Oggi l’artista di DOMANI è David Salle

DEMETRIO  PAPARONI

Come dipingere l'Albero della vita
Demetrio Paparoni ne discute con David Salle
 
 
 
 

Dipingere l'Albero della vita 

Nella pagina domenicale di Domani dedicata all'arte questa settimana  Demetrio Paparoni scrive su uno dei maggiori pittori americani contemporanei: David Salle.

 

L'articolo tocca una delle questioni teoriche affrontate dalla pittura modernista: la necessità avvertita dagli artisti di lasciare narrazione e simbolo fuori dal proprio lavoro, questione che Salle ha affrontato nelle sue tele in maniera brillante. Discuto con Salle sul suo nuovo ciclo di dipinti intitolato The Tree of Life, non ancora concluso, che sarà esposto alla Skarstedt Gallery di New York il prossimo autunno. Questi nuovi dipinti rappresentano una piccola ma significativa svolta nella produzione di Salle. Come scrivo nel mio articolo, quello che li rende in qualche modo sorprendenti è il fatto che lasciano affiorare per la prima volta nella sua produzione una struttura narrativa, seppure non esplicita, che indirettamente l’artista conferma dicendomi: “Con l’età sono diventato meno rigido riguardo a certe cose. La narrazione non mi turba più adesso”.





















David Salle  ha attraversato questi ultimi quarant’anni senza cadute, alzando continuamente l’asticella, sempre sostenuto da critici e gallerie di prim’ordine. Noto anche come saggista e critico d’arte, nel 2016 ha pubblicato con W.W. Norton & Company How to See, una raccolta di saggi sull’arte. Dal 2016 scrive in esclusiva per il prestigioso The New York Review of Books, sul quale recensisce le mostre che maggiormente lo interessano con un linguaggio piano, diretto e con uno sguardo da artista. David Salle  ha attraversato questi ultimi quarant’anni senza cadute, alzando continuamente l’asticella, sempre sostenuto da critici e gallerie di prim’ordine. Noto anche come saggista e critico d’arte, nel 2016 ha pubblicato con W.W. Norton & Company How to See, una raccolta di saggi sull’arte. Dal 2016 scrive in esclusiva per il prestigioso The New York Review of Books, sul quale recensisce le mostre che maggiormente lo interessano con un linguaggio piano, diretto e con uno sguardo da artista. 

 





















Opere di Salle sono presenti nelle collezioni permanenti del Museum of Modern Art, del Whitney Museum of American Art, del Guggenheim Museum, del Metropolitan Museum of Art, della National Gallery of Art, DC, del Los Angeles Country Art Museum, della Tate Modern, della National Galerie Berlin e molti altri musei.

Le opere di Salle 

Didascalie: David Salle, Tree of Life #12, 2020,two panels: oil and acrylic on linen (top panel), oil and oil stick on cotton toweling, 122 x 128 inches (309.9 x 325.1 cm). © David Salle/VAGA at Artists Rights Society (ARS), New York. Courtesy of Skarstedt, New York. // David Salle, Tree of Life #9, 2020, oil and acrylic on linen, 104 x 77 inches (264.2 x 195.6 cm). © David Salle/VAGA at Artists Rights Society (ARS), New York. Courtesy of Skarstedt, New York // David Salle, Tree of Life #13, 2020, two panels: oil and acrylic on linen, 104 x 74 inches (264.2 x 188 cm). © David Salle/VAGA at Artists Rights Society (ARS), New York. Courtesy of Skarstedt, New York 




Quotidiano DOMANI del 31 gennaio 2021



Alcuni articoli nelle domeniche precedenti 
 
 
Andy Warhol
 
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Arte contro Trump
 
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arte e censura
 
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