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mercoledì 13 gennaio 2021

Venezia, Visioni Altre Gallery - Does GENDER really matter?

 

Does GENDER really matter? | sabato 16 gennaio 2021 ore 16.00 | VISIONI ALTRE Gallery | Campo del Ghetto Novo 2918 - VENEZIA ITALIA

 


Does GENDER really matter?

Un progetto di MAIL ART dedicato alla differenza di genere 

A cura di

Adolfina de Stefani

Inaugurazione sabato 16 Gennaio 2021 ore 16:00

16 – 30 gennaio 2021

dal lunedì al sabato 11:00 - !8:00

chiuso la domenica



 

Visioni Altre - Campo del Ghetto Novo 2918 – Cannaregio, 30121 Venezia

Sabato 16 gennaio 2021 alle ore 16.00 viene inaugurata “Does GENDER really matter?

un progetto di MAIL ART dedicata alla differenza di genere.

L'esposizione rimane aperta al pubblico dal 16 al 30 gennaio 2021 con orario 11.00 – 18.00 dal lunedi al sabato, chiuso la domenica.

 

Does GENDER really matter?” è un progetto di MAIL ART proposto dalla studentessa Guenda Mai, laureanda magistrale del corso di EGart presso  Ca’ Foscari UNIVERSITA' di Venezia con una tesi sulla potenza comunicativa dell’Arte Postale.

Does Gender really matter? – è davvero importante il genere? È questa la domanda che è stata posta agli artisti invitati a riflettere sulla condizione dei diritti della donna e della comunità Queer nella nostra società; numerosi studi di sociologi e economisti hanno dimostrato che il GENDER GAP è reale e ancora molto radicato, noi abbiamo voluto conoscere il punto di vista sull’argomento di artisti con linguaggi espressivi e background molto diversi tra loro.

Sono oltre 100 gli artisti partecipanti che hanno dato vita all’esposizione presso la Galleria Visioni Altre, curata dall’artista e gallerista Adolfina de Stefani in collaborazione con Ina Mirzac, che per 15 giorni – dal 16 al 30 Gennaio – raccoglierà tutte le opere ricevute tramite il servizio postale per mostrare le diverse sfumature del tema proposto derivanti dalle lenti di artisti diversi provenienti da tutto il mondo.


Saturday 16 January 2021 at 4.00 pm “Does GENDER really matter?

a MAIL ART project dedicated to gender difference.

The exhibition is open to the public from 16 to 30 January 2021 from 11.00 to 18.00 from Monday to Saturday, closed on Sunday.

"GENDER is really important?" is a MAIL ART project proposed by student Guenda Mai, graduate student of the EGart course at the Ca 'Foscari University of Venice with a thesis on the communicative power of Postal Art. Does gender really matter? - is gender really important? This is the question that was asked of the artists invited to reflect on the condition of women's rights and the Queer community in our society; numerous studies by sociologists and economists have shown that GENDER GAP is real and still very rooted, we wanted to know the point of view on the subject of artists with very different expressive languages and backgrounds. Over 100 participating artists have given life to the exhibition at the Visioni Altre Gallery, curated by the artist and gallery owner Adolfina de Stefani in collaboration with Ina Mirzac, who for 15 days - from 16 to 30 January - will collect all the works received through the postal service to show the different shades of the theme proposed by the lenses of different artists from all over the world.

 

Artisti Partecipanti | participating artists

Edith Lozano (ARGENTINA); Roxana Martinez (ARGENTINA); Alexander Charistos (AUSTRIA); Konstantin Odin (AUSTRIA); Horvath Piroska (AUSTRIA); Miche – Art – Universalis (BELGIO); Lique Schoot (BELGIO); Jan Theuninck (BELGIO); The wasted angel (BELGIO); Antonio Mousinho (BRASILE); Roberto Zuliani Keppler (BRASILE); Juraj Jonke (CROAZIA); Anja Mattila – Tolvanen (FINLANDIA); Barbara Ihme (GERMANIA); Susanne Schumacher (GERMANIA); Lars Schumacher (GERMANIA); Monika Zabel -Urbanpilgrims (GERMANIA); Ryosuke Cohen (GIAPPONE); Katerina Nikoltsou (GRECIA); Regina Josè Galindo (GUATEMALA); Simon Warren (INGHILTERRA); Dawn Woolley (INGHILTERRA); Igor Zeiger (ISRAELE) Fabio Adani (ITALIA); Analia Adorni (ITALIA); Franco Ballabeni (ITALIA); Pier Roberto Bassi (ITALIA); Mariano Bellarosa (ITALIA); Nicola Bertoglio (ITALIA); Greta Boato (ITALIA); Giovanni Bonanno (ITALIA); Marzia Maria Braglia (ITALIA); Alfredo Br uni (ITALIA); Mirta Caccaro (ITALIA); Barbara Cappello (ITALIA); Angela Caporaso (ITALIA); Lamberto Caravita (ITALIA); Francesco Cornello (ITALIA); Carmela Corsitto (ITALIA); Maria Credidio (ITALIA); Antonio De Marchi Gherini (ITALIA); Adolfina de Stefani (ITALIA); Silvia Favaretto (ITALIA); Mimicha Finazzi-SKINAZ (ITALIA); Domenico Ferrara Foria (ITALIA); Nicola Frangione (ITALIA); Sonia Furiato (ITALIA); Fiorentina Giannotta (ITALIA); Claudio Grandinetti (ITALIA); Paolo Gubinelli (ITALIA); LAMIABELLA (ITALIA); Oronzo Liuzzi (ITALIA); Mauro Lisardi (ITALIA); Daniela Lucato(ITALIA); Serse Luigetti (ITALIA); Ruggero Maggi (ITALIA); Antonello Mantovani (ITALIA); Marino Marinoni (ITALIA); Daniela Mastromauro (ITALIA); Cecilia Milza (ITALIA); Mauro Molinari (ITALIA); Morice Marcuse (ITALIA); Emilio Morandi (ITALIA); Marino Marinoni (ITALIA); Patrizia Nicolini (ITALIA); EAIA (ITALIA); Clemente Padin (ITALIA); Claudio Parentela (ITALIA); Silvano Pertone (ITALIA); Stella Zaltieri Pirola (ITALIA); Veronique Pozzi (ITALIA); Massimo Puppi (ITALIA); Rossella Ricci (ITALIA); Sabina Romanin (ITALIA); Doriano Rota (ITALIA); Giada Rotundo (ITALIA); Gianni Sandonà (ITALIA); Antonio Sassu- Gruppo Sinestetico (ITALIA); Roberto Scala (ITALIA); Giovanni e Renata Strada (ITALIA); Giorgio Trinciarelli (ITALIA); lediesis le diesis ITALIA); (Tomas Lagunavicius (LITUANIA); Visant (MACEDONIA); Gabriela Buenrostro Solorzano (MESSICO); Jaromir Svozilik (NORVEGIA); Bogna Juchnowicz (OLANDA); Amadeu Escorcio (PORTOGALLO); Maria Resende (PORTOGALLO); Evdokia Georgiou (REPUBBLICA DI CIPRO) Eugenia Parol (RUSSIA); Irina Novikova (RUSSIA); Sabella Baña (SPAGNA); Pedro Bericat (SPAGNA); Daniel De Culla (SPAGNA); Isabel Gomez de Diego (SPAGNA); Miguel Jimenez (SPAGNA); Pere Sousa (SPAGNA); Domingo Sanz Montero (SPAGNA); Yasemin Kalayci (TURCHIA); Hikmet Sahin (TURCHIA); Boglarka Nagy (UNGHERIA); Guerrilla Girls (USA); Steve o Black (USA); Isabel Carafi; Evedokia Georgiou; HIRKMET SAHIN;

 

 

www.visionialtre.com infovisionialtre@gmail.com – adolfinadestefani@gmail.com

VISIONI ALTRE Campo del Ghetto Novo 2918 – 30121 VENEZIA

 

Adolfina de Stefani

artista e curatrice 

adolfinadestefani@gmail.com

http://www.visionialtre.com/

www.adolfinadestefani.blogspot.it

https://www.instagram.com/adolfinadestefani/


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno.

lunedì 4 maggio 2020

VENEZIA, VISIONI ALTRE / COME VIVREMO IN UN PROSSIMO FUTURO? | How will we live in the future?







www.visionialtre.it

COME VIVREMO IN UN PROSSIMO FUTURO? | How will we live in the future?
18 maggio – 15 ottobre 2020A cura di
Adolfina de Stefani con la collaborazione di Guenda Mai

COME VIVREMO IN UN PROSSIMO FUTURO? | How will we live in the future?
Gli artisti che ne fanno parte, sono i protagonisti di una nuova stagione artistica che avrà come inizio il 18 maggio 2020
VISIONI ALTRE Campo del Ghetto Novo 2918, 30121 VENEZIA.


Un’avventura che inizia con la presentazione di opere di vario genere ma tutte con un denominatore comune e che avrà il suo consolidamento con una serie di incontri e azioni che ci permetteranno di cogliere le tante sfumature del tema proposto attraverso la lente di artisti differenti, impegnati nella ricerca e nella sperimentazione su tutti i fronti.



COME VIVREMO IN UN PROSSIMO FUTURO? | How will we live in the future?

La mostra, a cura di Adolfina de Stefani con la collaborazione di Guenda Mai, è liberamente ispirata alle tematiche della 17° Biennale di Architettura di Venezia. Prendendo spunto dal significato del titolo scelto e dalle parole del curatore dell’evento veneziano: “In un’epoca nella quale «Abbiamo bisogno di un nuovo contratto spaziale. In un contesto caratterizzato da divergenze politiche sempre più ampie e da disuguaglianze economiche sempre maggiori, chiediamo agli artisti di immaginare degli spazi nei quali possiamo vivere generosamente insieme come esseri umani che, malgrado la crescente individualità, desiderano connettersi tra loro e con le altre specie nello spazio digitale e in quello reale; insieme come nuove famiglie in cerca di spazi abitativi più diversificati e dignitosi; insieme come comunità emergenti che esigono equità, inclusione e identità spaziale; insieme trascendendo i confini politici per immaginare nuove geografie associative; e insieme come pianeta intento ad affrontare delle crisi che richiedono un’azione globale affinché possiamo continuare a vivere”. L’artista è posto di fronte ad una rinnovata responsabilità: quella dell’uomo, il suo rapporto con la natura, con l’ambiente, con la società che mai come in questo momento particolare il mondo intero sta vivendo, ed è chiamato a dare delle risposte, a delle soluzioni a dei cambiamenti se non vogliamo l’estinzione dell’essere umano sulla terra. Oltre alla pittura e ai linguaggi tradizionali, ampio risalto è dato alla sperimentazione, mediante performances e happenings in cui il variopinto e surreale mondo di oggi sarà esplorato profondamente coinvolgendo nel medesimo spazio espositivo pubblico e artisti. A partire da Adolfina De Stefani, che è l’anima di VISIONI ALTRE, abbiamo voluto raccogliere in questo lungo appuntamento tutte le esperienze degli artisti restituendo un senso di respiro nazionale e internazionale a chi ne fa parte, e in particolare a tutta la città di VENEZIA. Grazie agli artisti, che VISIONI ALTRE è potuta diventare un contenitore sinestetico di emozioni e linguaggi, sempre all’insegna di quella sperimentazione che dal dopoguerra ad oggi non ha mai smesso di affascinare chi vuole avvicinarsi all’arte contemporanea in tutte le sue espressioni.


Artisti presenti:


Alessandro Bestiani | Architetture del Paesaggio urbano 

L’artista è affascinato dalla luce, dai colori, con un profondo interesse per il paesaggio urbano, che rappresenta in tutte le sue manifestazioni. Le sue opere rimandano ai suoi stati d’animo, mutevoli che lo indirizzano ogni volta ad eseguire opere diverse, sia nella scelta dei nei soggetti che nella tecnica. Acquerello, olio, grafite, china , pastelli, matite colorate sono le tecniche che predilige concentrandosi sempre sulla ricerca di emozioni. Alessandro Bestiani nasce a Milano il 29 Giugno del 1957, la sua passione per l’arte ha inizio all’età di 7 anni quando vede per la prima volta il padre dipingere. Ha seguito per diversi anni corsi di disegno, acquerello e pittura ad olio. L’artista ha studiato a Milano dove ha vissuto e vive attualmente.




Sergio Boldrin | Storie e colori del desiderio. 

Gesto pittorico e teatrale di un artista che si muove con i colori cogliendo con l’istinto e con pennellate nervose attimi sfuggenti di una città che cambia, e che l’artista essendo veneziano di nascita subisce nel suo quotidiano il cambiamento. L’artista in città lavora da mascheraio fin da giovanissimo cogliendo tutti gli espetti culturali della sua Venezia.







Adolfina de Stefani e Antonello Mantovani | “PLATANUS OCCIDENTALIS”

“Io amo molto gli alberi” ecco la frase frequente di Adolfina de Stefani e Antonello Mantovani artisti e performer che in questa occasione presentano “ALBERI” Quercus Ilex e Platanus Occidentalis. Ancora una volta la natura sovrasta la visione e il pensiero poetico dei due artisti. La nudità della natura, lo scheletro dell’albero diventa per gli artisti indagine sul corpo fisico e la condizione della natura stessa che opera a favore per il rinnovamento. Trattano i loro alberi come dotati dei mutevoli umori. Li trattano con simpatia, con passione, con pazienza e impazienza, e anche con ironia. Attenti e sensibili alle loro capacità di mutazione, benché dicano “L’albero è superiore ad ogni tentativo di trasformazione”, intendendo però che all’uomo non è lecito piegare gli alberi e altri viventi alle sue voglie di trasformazione. La natura umana stessa è ricca di potenzialità trasformative. 

Il sodalizio tra i due performer e artisti contemporanei Adolfina de Stefani e Antonello Mantovani nasce nel 2000 ed è caratterizzato da una sorta di nomadismo operativo che li vede impegnati in una esplorazione parallela nei numerosi percorsi dell’espressione artistica. Apprezzati esponenti nello scenario della cultura artistica sia in Italia che all’estero, la loro espressione si articola attraverso la performance, l’installazione e la ricerca multimediale, con particolare attenzione alle tematiche attuali. Emergono con estrema chiarezza le azioni di carattere universale con l’intento di favorire l’incontro del grande pubblico con i linguaggi contemporanei.





Elena Greggio, Sogni e inquinamento.

Visioni/previsioni del futuro, intesi come conseguenza dei cambiamenti climatici e della sovrappopolazione (e il relativo impatto ambientale). Una serie di lavori a metà tra il sogno inteso sia come "desiderio" di conservazione dell'ambiente, sia come "visione onirica" e l'inesorabile impatto della realtà nel quotidiano. Un tempo, al centro della sua produzione c'era la figura umana, soggetto che ha completamente abbandonato in questa fase creativa per dare respiro a territori e paesaggi ideali, desertici o antropizzati. I suoi lavori sono caratterizzati dall’utilizzo della carta, sia essa pregiata e sottile come quella di gelso o di riso, sia essa di recupero, come ad esempio uno scarto di stampa serigrafica/tipografica o una pagina di quotidiano. Elena Greggio è nata a Padova nel Dicembre del 1973. Si è diplomata in Architettura al Liceo Artistico nel 1991 e Laureata a pieni voti in Pittura, all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1995. Sì è specializzata in Architettura d'Interni e In Fashion Design. Vive e Lavora a Padova, dove si dedica alla Pittura e alle tecniche incisorie, quali linoleografia e xilografia. Espone ed ha esposto in: Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Austria, Bosnia Herzegovina, Cile e Portogallo.




Giulio Malfer | COME VIVREMO IN UN PROSSIMO FUTURO

Se lo chiedi oggi, alle persone recluse nei loro appartamenti, ti risponderanno che vorrebbero vivere nè più nè meno come prima dell’arrivo della peste anno 2019. Questa è la massima speranza per quando tutto sarà superato. La nuova ripresa dopo la grande paura. Tutto dovrà tornare come prima più di prima per cancellare la memoria di quello che abbiamo vissuto. E poi… Ci ritroveremo sempre più chiusi dentro il nostro respiro. Obbligati alla solitudine dal distanziamento sociale. Costretti a una mobilità, controllati da un’app algoritmica. Semplici spettatori di una natura che rinasce. Un pianeta che non abbiamo voluto capire e che prosegue la sua vita oltre noi. E’ quello che abbiamo visto in questi giorni. Abbiamo avuto la fortuna di vedere il futuro, come uno sciamano, sotto l’effetto di sostanze allucinogene, vede la sorte che incombe. Giulio Malfer è nato a Rovereto Italy. Studia Agraria all’Università di Padova e Architettura all’Università di Firenze, dove frequenta il corso di fotografia alla Scuola Internazionale “f 64” e, sempre a Firenze, frequenta il corso di fotografia di moda diretto da Leonardo Maniscalchi.




Elisabetta Marchese |Nero ma non troppo

L’artista analizza il colore delle tenebre che in questo momento particolare è diventato il colore della paura, del sospetto, della tragedia. Nella società il NERO è simbolo di paura , di tristezza , depressione , stati d’animo che comunque fanno parte dell’esistenza. Il NERO è il colore più intrigante . Invita a riflettere. Elisabetta Marchese si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia con una tesi su Alberto Burri . Il suo percorso artistico continua con una ricerca tra composizione e texture, tra differenti supporti fino ad arrivare al collage sempre accompagnato a tradizionali tecniche pittoriche quali le tanto amate velature e l’antica tecnica dello “sfregasso”. La tecnica che predilige rimane sempre il disegno : una linea nera su un foglio bianco da dove tutto ha inizio. Negli ultimi due anni ha esposto le sue opere a Berlino, Monaco, Milano. Questa personale a Venezia segna un importante punto di consapevolezza per un nuovo venire .




Giovanni Pinosio |Con un filo di Voce

Giovanni Pinosio è un giovane artista veneziano con alle spalle quei necessari studi Accademici che gli permettono di muoversi con sicurezza tra “le belle arti”, privilegiando tra queste il disegno e la scultura. O meglio, una sua originalissima fusione tra il piano del disegno e la tridimensionalità della scultura che egli realizza mettendo in campo, nella costituzione della “figura”, elementi complessi come vuoto e immaterialità. Immaginiamo la grafite della matita che scorre sul foglio bianco a comporre porzioni ibride di figura - è l’uomo al centro della ricerca, un uomo maschile ma sessualmente non caratterizzato. Compaiono tracce di un tronco, ora di una mano che vibra - e quel gesto viene replicato occupando lo spazio - ora soltanto un moncone di una gamba. Sostituiamo ora la grafite con del filo di ferro e proviamo a ricostruire quella figura. L’immagine ritrova sé stessa nello spazio, acquisendo però una tridimensionalità rarefatta, metafisica. Il nostro corpo è denso involucro di carne che appoggia sullo scheletro portante. Pinosio, con le sue opere, rovescia il dentro e il fuori: è lo scheletro in fil di ferro a formare la figura, mai realmente compiuta. Ibrida anch’essa. Mentre l’interno della figura non c’è. È “vuoto”. Il vuoto rappresenta una sfida in questa sua concezione di scultura, perché l’ambiente entra nel corpo dell’opera, creando un indistinto con lo spazio. O meglio, ambiente, spazio e tempo sono fusi insieme, saldati alla figura. Processo mentale e artistico che sta caratterizzando molti autori contemporanei.



Liubov Pogudina | ‘’universale ICONA ‘”

L’artista propone una serie di copie di dipinti di icone di diversi autori eseguite seguendo fedelmente regole di un’arte antica sviluppatasi in epoca bizantina, il cui centro principale era Costantinopoli, e con il trascorrere del tempo, la varietà di stili e di tipologie artistiche si ampliarono in Russia, e nel resto del mondo ortodosso. Le opere dell’artista ci rimandano a questo particolare mondo bizantino con opere dipinte su tavola eseguite seguendo il dettame delle icône antiche sia nell’uso dei supporti che nei cromatismi in particolare il richiamo della doratura elemento importante per la rappresentazione delle immagini sacre. Nata in Russia e da molti anni vive in Italia. La sua attività artistica è iniziata nel 2002 con il " Gruppo Artistico di Spinea". Ha frequentato i corsi per cinque anni facendo disegno, dipinti ad olio ed acquarello. Si è diplomata al Liceo Artistico di Venezia. Ha conseguito il diploma in "Arti visive e Discipline dello Spettacolo - Indirizzo di pittura" dell' Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2016 consegue la laurea nella stessa materia. Dal 2009 segue lezioni sulle Icone bizantine e russe con l’insegnante iconografa Michela Giordani.




Massimo Puppi | “FRAMMENTAZIONI”

Scrivo come so scrivere, dipingo come so dipingere, penso come so pensare”: sta qui, forse in questa affermazione, in questa dichiarazione di intenti scarna, sincera, spontanea, convinta, il cuore pulsante e generoso di un fare artistico che non è solo fare pittorico ma una quotidiana continua raccolta di pensieri, scritti, immagini, materiali che danno vita ad un luogo della mente e un laboratorio creativo affollato di ingredienti e in questo caso frammentazioni di spazi aperti e chiusi. L’artista si dedica ad una costante e appassionata ricerca che si snoda lungo i percorsi della memoria e del quotidiano, del passato e del presente. Massimo Puppi nato a Venezia il 6 gennaio 1956. Dopo essersi diplomato all'Istituto Statale d'Arte di Venezia, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove frequenta il corso di pittura del maestro Emilio Vedova. Lasciata l'Accademia, trova altri stimoli per la sua formazione alla Scuola Internazionale della Grafica di Venezia, dove segue il corso di tecniche sperimentali tenuto dal maestro Riccardo Licata. Risale al 1973 la sua prima mostra personale ospitata alla galleria Segno Grafico di Venezia. Dal 1980 al 1985 il "silenzio assoluto": un periodo di ripensamento sull'arte contemporanea, preludio di una scelta radicale che lo porta ad allontanarsi dall'attività espositiva e a rifugiarsi nel proprio studio. Gli anni che seguono sono dedicati ad una costante ed appassionata ricerca e sperimentazione di un linguaggio personale che si snoda lungo i percorsi della memoria e del quotidiano, del passato e del presente. Una lunga fase di silenzio costruttivo destinata oggi a sfociare in un ritorno sulla scena pittorica. Nel 2008 Vive e lavora a Venezia.




Anna Zinato Il viaggio

La varietà contrastante di espressione nelle forme di Anna attraverso la pittura è più evidente a qualsiasi osservatore con le astratte accentazioni trovate attraverso i pezzi sensoriali della velocità del paesaggio. L'occhio umano è in grado di visitare il modo in cui il veloce si muove tra l'immobilità e la luce. Questo crea un effetto sulla percezione da parte dell'occhio mentre osserva paesaggi in movimento, forse percepiti dal movimento di treni o automobili. Le distanze accelerate di passaggio attraverso vari terreni, mentre lo spettatore è fermo mentre il ritratto è in movimento, sono parenti in modo univoco rispetto ai viaggi su treni o automobili. Anna Zinato è un'artista multidisciplinare con sede a Toronto e Venezia. L’artista ha iniziato a dipingere all'età di diciassette anni e non si è mai fermata, anche quando è diventata madre di due figlie. Nata e cresciuta a Venezia, che ha influenzato il suo piacere per l'arte che la circondava. Ha esposto selezionato al Carrousel du Louvre el 2014, Salone Internazionale dell'Arte a Parigi, Francia. Le sue opere sono conservate in collezioni private in Italia, Canada, Svizzera, Cina e Stati Uniti.




Andrea Zuppa, Maridaje

“Maridaje” è una parola della lingua spagnola che viene usata per indicare l’abbinamento ideale tra vino e pietanza. Spesso gli addetti ai lavori ricercano i giusti abbinamenti giocando sull’armonia o il contrasto del gusto. Chi si accomoda a tavola non deve altro che godere delle scelte proposte, ne può essere felice o infastidito. In analogia al significato di questo termine la serie MARIDAJE che l’artista propone raccoglie alcune opere che ha realizzato tra il 2017 e il 2019 dove l’obiettivo è la ricerca della giusta armonia e/o contrasto tra gli ingredienti di un dipinto: colore, forma e composizione; sottraendo volutamente l’opera ai significati più immediati, e scegliendo per questo un linguaggio puramente informale ed astratto. Le opere hanno ispirato il poeta Francisco del Moral a comporre alcuni versi che sottolineano l’ulteriore maridaje: quello tra soggetto e osservatore. Nato nel 1973, si laurea in Architettura allo IUAV VENEZIA nel 2001. Da sempre è interessato al disegno, alla grafica ed in particolare alla pittura ad acquerello e con tecniche miste. Durante gli studi universitari frequenta corsi di dIsegno e pittura. Nel 2007 conosce Yuliana Manoleva che lo introduce nei suoi corsi ad un nuovo modo di considerare ed usare l’acquerello. Continua tutt’ora la sua formazione frequentando corsi workshop in Italia e all’estero. Partecipa ad estemporanee e mostre collettive in particolare con la Galleria Città di Padova. Ha curato le illustrazioni e la grafica di copertina di varie pubblicazioni. I suoi soggetti spaziano dal figurativo all’astratto ma con una continua e costante ricerca di una nuova espressività che lo caratterizzi. Durante tutto i periodo saranno dedicate serate ad eventi collaterali quali musica, poesia, video, performance. ART Nigt “ CONVIVIO “ di Giuliana Cobalchini, apertura serale in collaborazione con cà Foscari e il Comune di Venezia. Data da destinarsi 26 giugno 2020 ore 19.00 Andrea Zuppa - Maridaje Francisco del Moral Manzanares leggerà alcuni frammenti poetici sull’opera di Andrea Zuppa. Sabato 29 agosto 2020 ore 19.00 Giulio Malfer “A future memoria” Sabato 5 settembre 2020 ore 19.00


Con l’occasione sono stati invitati 13 artisti a rappresentare la complessa personalità di Dorothea Tanning attraverso il lungo operato di artista e poetessa. Gli artisti invitati sono: Mirta Caccaro, Andrea Dal Broi/Nicolò Andreatta, Adolfina de Stefani, Barbara Furlan, Barbara Cappello, Anna Laura Longo, Antonello Mantovani, Sabina Romanin, Ricci Rossella, Claudio Scaranari, Marilena Simionato, Moreno Ugo, Fanny Zava. Sabato 19 settembre 2020 ore 18.00 Elena Greggio : Sogni e inquinamento Sabato 3 ottobre 2020 ore 18.00 

Alessandro Zanini e Laura Spedicato presentano ABISSO – un fine settimana, di  Dorothea Tanning

Liubov Pogudina | ‘’universale ICONA ‘”

Data da definirsi. Carla Bertola e Alberto Vitacchio A due Voci

Data da definirsi. Nicola Frangione – video ACTION VIDEO POETRY

Federico Costanza - Poesia Sonora data da destinarsi

Nicola Bertoglio performance data da destinarsi.

A tutti gli artisti gli sarà data la possibilità di essere protagonisti per un’intera settimana dove è possibile organizzare una presentazione mirata al proprio lavoro personale presente in galleria.



Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


venerdì 31 gennaio 2020

Venezia / VISIONI ALTRE - Coco Gordon ricordando il movimento FLUXUS.






Coco-Gordon.jpg


Si inaugura giovedì 13 febbraio 2020 alle ore 17:00
FRESH CUTS | TAGLI FRESCHI e EXPLODING RED PIANO KEYBOARD di e con Coco Gordon ricordando il movimento FLUXUS.




Presentazione e testo critico a cura di ASIA ROTA.
In Occasione della presenza dell’Artista FLUXUS Coco Gordon VISIONI ALTRE ha inteso omaggiare il movimento FLUXUS invitando artisti di diversa provenienza ad esporre dal 1 al 13 febbraio 2020, negli spazi della galleria opere di dimensioni 30x30cm. 


n. 218 - Libro d'artista


Book cut  di Coco Gordon, USA
visibile su: 
RACCOLTA ARCHIVIO COCO GORDON 
Room 23  COLLECTION OF  CONTEMPORARY  GRAPHICS

   

Artisti presenti:
Riccardo Albiero ITALIA, Andreina Argiolas ITALIA, Franco Ballabeni ITALIA, Enrico Baracco ITALIA, Clara Barbieri Pacheco ITALIA, Vittore Baroni ITALIA, Pier Roberto Bassi ITALIA, Mariano Bellarosa ITALIA, Pedro Bericat SPAGNA, Nicola Bertoglio ITALIA, Carla Bertola ITALIA, Sergio Boldrin ITALIA, Giovanni Bonanno ITALIA, Maurizio Bonato ITALIA, Enrico Bonetto ITALIA, Anna Boschi ITALIA, Paolo Bottari ITALIA, Mirta Caccaro ITALIA, Roberto Cannata ITALIA, Barbara Cappello ITALIA, Angela Caporaso ITALIA, Lamberto Caravita ITALIA, Libera Carraro ITALIA, Massimo Cartaginese ITALIA, Lucia Chiavegato ITALIA, Alessandra Chiesa ITALIA, Carmela Corsitto Italia, Maria Credidio ITALIA, Agnese Cunego ITALIA, Daniele Cuoghi ITALIA, Andrea Dal Broi & Nicolò Link HG Andreatta ITALIA, Ruggero D’Autilia ITALIA, Daniel de Culla SPAGNA, Adolfina de Stefani ITALIA, Paola Doria ITALIA, Carla Erizzo ITALIA, Maurizio Favaretto ITALIA, Fernanda Fedi ITALIA, Luc Fierens BELGIO, Mauro Fornasier ITALIA, Leo Franceschi ITALIA, Giuliano Franco ITALIA, Nicola Frangione ITALIA, Barbara Furlan ITALIA, Agatino Furnari ITALIA, Gino Gini ITALIA, Paolo Gobbi ITALIA, Isabel Gomea de Diego SPAGNA, Roberta Gomiero ITALIA, Coco Gordon Stati Uniti, Claudio Grandinetti ITALIA, Elena Greggio ITALIA, Viviana Gris ITALIA, Paolo Gubinelli ITALIA, Alessandra Gusso ITALIA, AngeliKa Höger GERMANIA, Benedetta Jandolo ITALIA, I Santini del Prete ITALIA, LAMIABELLA ITALIA, Pina Lavanga ITALIA, Silvia Lepore ITALIA, Pierpaolo Limongelli ITALIA, Oronzo Liuzzi ITALIA, Anna Laura Longo ITALIA, Gianpaolo Lucato ITALIA, Bruno Lucchi ITALIA, Ruggero Maggi ITALIA, Giuliano Mammoli ITALIA, Silvia Manazza ITALIA, Antonello Mantovani ITALIA, Sergio Marchioro ITALIA, Patrizio Maria ITALIA, Anya Mattila FINLANDIA, MELARANCE (Marité Bortoletto, Silvia Martini, Micaela Spinazzé)ITALIA, Monica Michelotti ITALIA, Virginia Milici ITALIA, Enrico Minato, Gabi Minedi ITALIA, Francesco Mingaroni ITALIA, Mauro Molinari ITALIA, Emilio Morandi ITALIA, Patrizia Nicolini ITALIA, Stefano Ornella ITALIA, Riccardo Parenti ITALIA, Walter Pennacchi ITALIA, Ioan Pilat ITALIA, Teresa Pollidori ITALIA, Veronique Pozzi Painè ITALIA, Massimo Puppi ITALIA, Rossella Ricci ITALIA, Angelo Ricciardi ITALIA, Nino Walter Riondato Italia, Armando Riva ITALIA, Sabina Romanin ITALIA, Imerio Rovelli ITALIA, Gianni Sandonà ITALIA, Roberto Scala ITALIA, Claudio Scaranari ITALIA, Grazia Sernia ITALIA, Domenico Severino ITALIA, Marilena Simionato, Gruppo Sinestetico ITALIA, Lucia Spagnuolo ITALIA, Laura Spedicato, Rossana Stiassi ITALIA, Giovanni e Renata Strada ITALIA, Jaromir Svozilik NORVEGIA, Renata Tabanelli ITALIA, Fausto Trevisan ITALIA, Giorgio Trinciarelli ITALIA, Maddalena Tuniz ITALIA, Paola Turra ITALIA, Stefano Turrini ITALIA, Moreno Ugo ITALIA, Diana Isa Vallini ITALIA, Generoso Vella ITALIA, Angelo Ventimiglia ITALIA, Mario Verdiani ITALIA, Marilena Vita ITALIA, Alberto Vitacchio ITALIA, Antonio Zago ITALIA, Alessandro Zanini ITALIA, Elisa Zardo ITALIA, Fanny Zava ITALIA.




durante l’inaugurazione performance:

 “3 DANCES FOR PAPER PIANO” SUPER SKY WOMAN di e con Coco Gordo
L’installazione in progress “EXPLODING RED PIANO KEYBOARD” 
di Coco Gordon

L'evento avrà inizio il giorno 1 febbraio e culminerà 
il giorno 13 febbraio con l’inaugurazione dell’intero progetto.
aperta al pubblico dal 1 al 13 febbraio 2020 con orario 11.00 – 14.00 | 15.00 – 18.00 
ingresso gratuito.


"Continuo a potenziare me stessa in quanto donna che sta invecchiando per rendere visibili profonde ricerche culturali, e per creare un impatto sull'etica di pensiero/comportamento e sull'integrazione mente-corpo-spirito della nostra struttura moderna"       Coco Gordon


Coco Gordon, di origini italiane, è tra le più significative artiste " intermediali" americane. Ha radici nel movimento "Fluxus", anche se oggi preferisce non essere inserita in nessun gruppo specifico. Al centro dei suoi molteplici lavori si colloca l'intenzione di creare consapevolezza nei confronti dei problemi ecologici e sociali del nostro mondo.

Scritto storico-critico a cura di Asia Rota
Nel 1961 George Maciunas fonda il movimento Fluxus “caratterizzato da una totale apertura del linguaggio artistico a tutti i materiali del mondo e a tutti i flussi dell’esistenza”, si tratta non solo di opere fisiche ma anche e soprattutto di azioni che hanno come obiettivo portarci a riflettere sulla quotidianità e sull’arte, sul rapporto fra le due e sulla distanza fra le due.
Le modalità di espressione di questo nuovo movimento sono decisamente ampie: oltre alle opere pittoriche che hanno come punto di partenza l’informale/gestuale, grandi protagoniste sono la performance, l’happening, la musica, il cinema, il design, la letteratura, la corrispondenza postale; in particolare è interessante soffermarsi sul fatto che Fluxus sia un movimento aperto, o come meglio precisa Dick Higgins “un momento nella storia, un’organizzazione, un’idea, un modo di vivere, un gruppo di persone non fisso che compie fluxusvalori”: si tratta di un gruppo aperto e non definitivo di cui tutti possono fare parte anche solo per un momento, e senza necessità di dichiararsi tali davanti agli altri componenti del gruppo.

È un modo di essere all’interno del mondo artistico che include tutti coloro che lavorano con materiali quotidiani, spesso di riciclo, in un particolare rapporto con la vita e con il caso (o caos) in un’etica molto spesso marcata: il nome richiama una trasformazione costante che non consente una definizione chiara e delimitata del movimento, possiamo quindi affermare che si tratti di una ricerca 
ancora oggi in continuo sviluppo.

Fluxus mette in discussione la distinzione fra arte e non-arte, ridicolizzando ogni idea di esclusività, di unicità, di individualità dell’artista, ironizzando sulla perizia tecnica, sulla ricercatezza, sull’altezza o profondità d’ispirazione, in questo si intravede una matrice Dada, dalla quale viene però a differenziarsi per l’apertura ad un gruppo di artisti molto più ampio e “popolare”. 

Fluxus non include solo ciò che viene riconosciuto come opera d’arte, ma anche tutto ciò che è semplicemente rivolto al creativo poiché l’unico vero obiettivo del suo artista è la realizzazione di un lavoro che ha responsabilità primariamente nei confronti dell’arte stessa, non si rivolge alla critica che precedentemente indicava la propria approvazione/ disapprovazione: il successo artistico è connesso alla creatività di un certo lavoro e del suo creatore, in un mondo ideale che esclude la consacrazione da parte della critica, eliminando la vecchia idea di sistema artistico. Il movimento fondato da Maciunas, dunque, si arricchisce di contenuti nuovi tramandati dal passato artistico e dagli avvenimenti storici, ma al tempo stesso semplifica le sue modalità di messa in scena, facendosi più scarno nell’espressione, più povero e/o naturale nella materialità, più rapido nell’elaborazione, 
più pulito nel contenuto.

Fluxus conserva molto del precedente Dada, tanto che insieme ad altre forme artistiche contemporanee fra cui la Pop Art, viene spesso richiamato sotto il nome più ampio di Neo- Dada (Maciunas stesso chiamava inizialmente il movimento Neo-dadaism), questi tre diversi movimenti possono giungere a soluzioni visivamente molto simili, ma la differenza sostanziale è intangibile eppure importante: mentre Dada è un tipo di espressione che rifiuta l’arte, quindi un’anti- arte, Andy Warhol dichiara che “tutto è arte”, e Joseph Beuys sostiene che “anche pelare una patata può essere arte”, insomma, mentre il primo elimina l’idea di arte ed invece esalta l’idea di vita come “ben più interessante” rispetto all’arte, la Pop Art innalza la semplicità al livello dell’arte, ed il Fluxus abbassa l’arte al livello della semplicità, mantenendo la stessa ideologia creativa Dada ma semplicemente al contrario di essa non rinnegando l’idea di arte ed ampliandola ad un gruppo aperto e illimitato, la differenza non è tanto nel risultato estetico ma nell’intenzione artistica.



La mostra è visitabile dall’ 1 a Giovedì 13 febbraio 2020,
 è organizzata da VISIONI ALTRE | Adolfina de Stefani.
apertura e orari dal mercoledì alla domenica
11.00 – 14.00 | 15.00 - 19.00  
Ingresso libero

www.visionialtre.com | infovisionialtre@gmail.com | adolfinadestefani@gmail.com + 349 8682155 
VISIONI ALTRE – Campo del Ghetto Novo 2918 – Venezia



Adolfina de Stefani
artista e curatrice