Ancora sulla Biennale Architettura
Sulla pagina domenicale di Domani questa settimana Elio Cappuccio riprende un tema che abbiamo già ampiamente trattato ma che, vista la sua portata, richiede ulteriori considerazioni. Affrontando la “sfida” lanciata dal curatore della Biennale Architettura in corso, Hashim Sarkis, Cappuccio volge lo sguardo indietro nel tempo e, nel ricordare la mostra del 2004 Arti e architettura 1900-2000, tenutasi a Genova a cura di Germano Celant, cita alcuni passaggi di un’intervista allo stesso Celant pubblicata su l’Unità del 6 ottobre 2004. Il critico genovese, ci ricorda Cappuccio, definì l’architetto “un buon cinico” fortemente condizionato dalla committenza, ma spiegò anche che l’architetto “immagina ormai la società non tanto attraverso la funzione, quanto per l’impatto visivo e simbolico”, dal momento che “l’edificio si è trasformato in emblema”. Ad accomunare chi fa arte sempre secondo Celant è il concetto di design, che ingloba, “arte e body building, make-up e fotografia, cinema e musica, architettura e moda da cui si scatena la spettacolarizzazione delle arti, in cui tutto si fa feticcio, compresa l’architettura”. Sembra uno scherzo vero? Invece queste sono proprio le parole di Celant. Quanto basta per comprendere il grido di protesta di Hashim Sarkis nei confronti del pensiero alla base di certa architettura.
Non voglio anticipare molto dell’articolo che, se non avete l’edizione cartacea del quotidiano, potete leggere qui. Da parte mia voglio qui ricordare cosa dichiarò Renzo Piano nel 2011 (frase già riportata nella mia recensione della Biennale. Chi non l’avesse letta può farlo cliccando qui): “L’archistarismo distoglie dalla concentrazione creativa, ti proietta diabolicamente, gentilmente e quotidianamente solo sul riconoscimento pubblico. Confonde il pubblico con il popolo, fa diventare chi progetta maestro di parole, a volte di menzogne”. Bella sintesi! Il perno della questione è capire quale sia l’alternativa, nella speranza che la cura non sia peggiore del male.
Biennale di Chengdu. Gli artisti in mostra
Siamo in grado di dare in anteprima la lista (non definitiva) degli artisti che parteciperanno alla Biennale di Chengdu, la più importante in Cina, quest’anno curata da Fan Di’an.
La manifestazione si terrà dal 28 settembre al 28 febbraio al Chengdu Museum of Contemporary Art e alla Tianfu Gallery. Come potete notare per il momento non è stato invitato un solo italiano, bruttissimo segno. La lista non è comunque definitiva, altri nomi si aggiungeranno.
Artisti stranieri: Anish Kapoor, Daniel Buren, Tony Cragg, Leandro Erlich, Carsten Höller, Meleko Mokgosi, Do Ho Suh, Shigeru Moroizumi, Kader Attia, Yoan Capote, Carlos Garaicoa, Aires Mateus; Michael Frei, Jon Koko, Malmö, Liam Young , Marc Lee, Tamás Waliczky, Rafael Lozano-Hemmer, Peter Weibel, Ulf Langheinrich, Mika Rottenberg, Ed Atkins, Agnes Meyer-Brandis, Jim Campbell, Julius von Bismarck, Agnès Hegedüs, Virgil Abloh, Alex Da Corte, Helen Marten, Katharina Grosse, Daniel Arsham, KAWS, David Flores, Teppei Kaneuji, Takashi Murakami, Bearbrick, Per Kristian Nygård, Takashi Kuribayashi, Caio Reisewitz, Monira Al Qadiri, Céleste Boursier-Mougenot, Amy Shelton, Scherer, Robert Zhao Renhui, Nnenna Okore, El Anatsui, Elias Sime, AMKK, Gilberto Esparza, Teresita Fández, Chusak Srikwan, Anselm Reyle. Architetti: Japanese Urban Renewal Cases, Shibuya Fukuras, Shibuya, Japan MVRDV, Pezo von Ellrichshausen, Architectual Practice, Supermafia, Zandile Tshabalala, Coralie Vogelaar, Ian Cheng; Artisti Cinesi: Xu Longsen, Fu Zhongwang, Tang Jie, Tan Xun, Zhang Haichao, Wang Yuyang, Li Qiang, Wu Jian’an, Zeng Fanzhi, Xue Baoxia, Zhang Dali, Zhang Lujiang,
Zhang Xiaogang, He Duoling, Zhou Chunya, Li Fan, Meng Luding, He Gong, Demos Chiang Fan Bo, Zhang Xiaotao, Yang Qian, Yi Chengtao, Zhou Zishu, Tan Ping, Liu Gang, The Park City in Ming Dynasty Hui School Prints, Zhupei; Designer: "Small is Beautiful" 30-50 pieces of Chinese and foreign architectural works People's Architecture Office, FANGmedia, Horizontal Design, MAD Architects; Artisti cinesi: Xu Bing, Su Xinping, OPEN Architecture Chen Wenji & He Xiaodong Lu Fei & Lei Jianhao, Li Chengyu Chen Baoyang Lin Xin, Qiu Siyao, Ye Nan, Fei Jun, Cao Fei Zhang Ding Xu Zhen, Lu Yang, Tian Xiaolei Liu Di Chen Fenwan Xander Zhou Zou You Chen Fei, Li Yang, He Xiangyu, Wu Zheren, Ma Qiusha, Yang Zhenzhong, Lu Pingyuan, Liu Zhizhi, Gong Yi, Gao Yang, Shi Ziyuan, Liu Jiayu, Tong Wenmin, Sun Yue, Yin Kanbao,Ren Zhitian, Waterfront Living Luxelakes Eco-Art Museum, Li Jinghu, Yang Xin, Liu Mingxin, Shi Zhiying, Liu Bolin, Child of the Sun, Yuyuan Honey Bee Population Conservation Program, Ma Hongjin, Iris Long, Qiu Zhijie, Zhang Tianyi Yu Tianyi Luo Min, Qi Lan, Ren Rong, Meng Boshen, Song Hongquan, Lin Yan, Xiao Yao China Zhubian Wang Yunpeng, Bai Ming, Song Xin, Xiao Yu, Shi Jinsong, Cao Hui, Wu Junyong, Li Hongbo, Jiang Ji'an, Liu Jianhua, Blackbow, Wang Lei, Liang Shaoji, Zhu Lekeng, Chen Yufan & Chen Yujun Wu Changjiang, Han Shuli, Jing Ting Yao, Zang Yuejun, Yuan Wu, Bama Tashi, Yu Xiaodong, Ma Lin, Tian Liming, Liu Shanying, Wang Bing, Zhang Huan, Dezhen & Tsering Langjie Pemba, Li Xinxin, Yang Yueluan. International Institutions: UK: Royal College of Art, Ju Tian, Goldsmiths, University of London, Hannah Marshall Laura Yuile, Ian Gouldstone, University of the Arts London, Billy Bagilhole, Royal Academy of Arts, Liam Walker. Japan: Nishimura Yusuke, Hotaro Koyama, Tama Art University, Hayato Ishii; Russia: Ilya Repin St. Petersburg Academy of Arts, Besikov Vladimir Simonovich Vasily Fedotov, Pichakhchy Sergei, Yuri Valerievich Kaluta; France: Ecole nationale supérieure des Beaux-Arts, Alexis Chrun Marie Glaize Yue Yuan.
Frida Kalho mon amour
E riecco, sempre con il benestare del mensile Linus, che ci ha permesso di riproporla, la seconda tavola autoconclusiva di Massimo Giacon su Frida Khalo. Anche qui, come nella precedente, abbiamo Diego Rivera special guest. Come scritto la settimana scorsa questa storia fa parte di una serie di fumetti che Giacon dedica ogni mese a un personaggio famoso dell’arte, del cinema, della musica, della cultura in generale, trattato come se fosse un personaggio dei Peanuts di Charles Shulz.
Didascalie delle foto
Copertina: Rafael Megall, The Artist and his Mother , 2017-2012, installazione nell’ambito della mostra КОМНАТА ЗАГАДОК (La stanza degli enigmi) al MMoMA, Mosca. Courtesy dell’artista e del MMoMA, Mosca.
Azra Aksamija, Al Azraq Refugee Camp, Jordan. 2016–2019, tessuti prodotti nel rispetto dei diritti umani, vestiti scartati, maglia camouflage con effetto militare e una tettoia per auto modificata, 590 × 286 × 470 cm. Biennale Architettura, Arsenale, Venezia. Foto Demetrio Paparoni
Da sinistra: Maurizio Rigillo, Anish Kapoor, Daniel Buren, Lorenzo Fiaschi in occasione della mostra “Daniel Buren, Anish Kapoor: A quattro mani” presso Galleria Continua, San Gimignano 2018. Anish Kapoor e Daniel Buren parteciperanno alla Biennale di Chengdu. Ph.OKNO studi
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