Oggi, su Domani Jimmie Durham e l'identità culturale, Giuseppe Iannaccone scrive del collezionista J. Paul Getty, Massimo Giacon con la tavola dedicata a Maurizio Cattelan e Mendini.
Jimmie Durham, postcolonialismo e identità culturale
Questa domenica sulla pagina dell’arte di Domani Angela Maderna scrive del lavoro di Jimmie Durham che in occasione della Biennale Architettura espone, insieme a Maria Thereza Alves, ai Giardini Reali di Venezia. L’articolo, oltre che sull’edizione cartacea, si può leggere anche sul sito di Domani. Jimmie Durham – noto soprattutto per le sue sculture realizzate assemblando diversi oggetti con un processo che egli stesso definisce “combinazione illegale di oggetti rifiutati” – è nato in Arkansas nel 1940 e oggi vive tra Napoli e Berlino. Nel corso della sua ricerca, Durham si è confrontato con i temi del postcolonialismo mettendo in discussione la visione occidentale del mondo e affrontando il tema dell’identità culturale.
Giuseppe Iannaccone scrive del collezionista J. Paul Getty e sul collezionare come funzione sociale.
Nella stessa pagina Giuseppe Iannaccone, traendo spunto dalle recente pubblicazione del libro di J. Paul Getty, Le gioie di collezionare, (Johan & Levi) affronta questioni legate al ruolo del collezionista. Anche in questo caso l’articolo si può leggere, oltre che sul quotidiano cartaceo, sul sito di Domani. Intanto settantatré opere della Collezione Giuseppe Iannaccone saranno esposte a partire dal 5 maggio alla GAM di Torino nella mostra Viaggio Controcorrente, Arte italiana 1920-1945. L’esposizione, a cura di Annamaria Bava, Riccardo Passoni e Rischa Paterlini, nata in sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, raccoglie centotrenta opere attinte, oltre che dalla Collezione Iannaccone, dal patrimonio del museo e dalla Galleria Sabauda.
Come il surreale Giacon raccontò Cattelan e Mendini a Cattelan e Mendini
Esaurite le tavole di Lupo Alberto dedicate all’arte realizzate da Guido Silvestri, ecco un altro ospite d’eccezione: Massimo Giacon, con il suo nuovo libro in uscita, edito da Feltrinelli con il titolo Masticando km di rumore, ci regala cento tavole e cento pagine di testo dedicate a concerti che egli stesso definisce “indimenticabili”. In attesa di poter tornare ad ascoltare musica dal vivo, ecco intanto la tavola realizzata da Giacon per il numero di Domus del marzo 2011, quando la rivista era diretta dallo straordinario Alessandro Mendini. In quell’occasione Domus dedicò un inserto a Maurizio Cattelan, e Mendini e Cattelan chiesero a Giacon di disegnare una pagina a fumetti su di loro. Per chi se la fosse persa, ecco la tavola autoconclusiva, umoristica e surreale di Giacon. Didascalie delle foto: ⦁ Jimmie Durham, Musk Ox, 2017, teschio di bue muschiato, vetro di Murano, legno, impalcatura metallica, materiali vari (cotone, cuoio, lana), 328 x 123 x 190 cm. Courtesy dell’artista e Kurimanzutto, Mexico City / New York. Photo: Nick Ash ⦁ J. Paul Getty alla sua scrivania, 1942 circa. Courtesy J. Paul Getty Family Collected Papers. Institutional Archives, Getty Research Institute, Los Angeles/ Johan and Levy, Milano. ⦁ Scipione, Natura morta con piuma,1929, olio su tavola, 45,5 × 50,7 cm. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano.
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