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venerdì 7 giugno 2024

Le opere di Paolo Gubinelli all’Accademia delle Arti del Disegno (Frenze, fino al 26 giugno).

 

“Nel Silenzio”, le opere di Paolo Gubinelli all’Accademia delle Arti del Disegno (Frenze, fino al 26 giugno).

 

 

                                                        

Paolo Gubinelli protagonista a Firenze con la sua opera negli spazi dell’Accademia delle Arti del Disegno. La mostra “Nel Silenzio” inaugurata lo scorso 14 maggio  è aperta fino al 26 giugno 2024

Le infinite aspirazioni dell’uomo, tra attese e speranze, dubbi e interrogativi legati al suo esistere nella ricerca dl un senso a questa vita dove tutto passa e poi torna, la solitudine che si fa silenzio da intravedere quale via per uscire dal soffocante rumore del materialismo e del bisogno di apparire che fa perdere di vista la propria autentica realizzazione, sono alcune delle tematiche presenti nell’opera di Paolo Gubinelli tra i protagonisti dell’arte contemporanea, capace come pochi di restituire quel respiro di appartenenza a questo viaggio in cui costruire ogni giorno il proprio destino. Un destino in cui si è chiamati ad essere artefici della propria realizzazione in armonia con il proprio sentire e con quanto intorno nel rispetto dell’altro, per quanto possibile, visti i costanti condizionamenti che tolgono spazio al libero arbitrio con cui si nasce. L’arte di Paolo Gubinelli, proiettata ad esplorare il divenire delle emozioni tra memoria e tempo presente, attraverso l’uso di diversi materiali dalla carta al cartoncino, dal vetro al plexiglass, accompagna in questo viaggio nel tempo/non tempo dei ricordi, desideri e aspettative, attraverso cui riflettere e ritrovare la propria autenticità quale capacità di guardare con altri occhi la vita e il suo divenire.

Marchigiano di origine (Matelica i1946) ma toscano di adozione, il Maestro Paolo Gubinelli attraverso studi di progettazione architettonica e grafica ha restituito anche con la tecnica dell’incisione nuova vita ai diversi materiali da lui trattati, primi fra tutti la carta mezzo di espressione artistica più adatto ad accogliere le trasformazioni lasciate dal segno appena accennato o più marcato nel raccontare stati d’animo lungo l’impalpabilità del tempo che sovrasta questa vita.

Fondamentali per i suoi studi nell’apprendere tecniche e segreti sono stati gli incontri con grandi maestri tra cui Bruno Munari, Enrico Castellani, Mario Nigro e poi Alberto Burri, Giuseppe Uncini, Enrico Castellani e Piero Dorazio, compreso Lucio Fontana dal quale apprende come determinante sia il concetto dello spazio che resterà fondante nella sua ricerca. Dopo diverse esperienze pittoriche su tela e altri materiali con l’uso di tecniche non tradizionali, Paolo Gubinelli si accosta alla carta: inizialmente lavorando il cartoncino bianco morbido al tatto particolarmente ricettivo alla luce, poi utilizzando al suo posto la carta trasparente, entrambi incisi in modo più e meno intenso secondo strutture geometriche sensibili al gioco della luce.

 

 

Paolo Gubinelli,  Graffi su carta, colore, spray, cm.70x84,  2022

 

 

Aperta alle combinazioni di materia spazio e luce dove protagonista è il segno accennato o inciso, abbozzato e definito su carta e altri supporti, la sua opera che invita a soffermarsi sul significato più profondo dell’esistenza, è protagonista dell’esposizione in corso a Firenze presso la Biblioteca dell’Accademia delle Arti del Disegno  (Via Orsanmichele) visibile fino al 26 giugno 2024.

 

La mostra “Nel Silenzio “inaugurata lo scorso 14 maggio 2024 presso il Salone della Biblioteca, dopo i saluti di Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno e Giorgio Fiorenza, Presidente della Classe DUS dell’Accademia, ha visto gli interventi di Andrea Aleardi, Direttore della Fondazione Michelucci – Firenze, Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato al Monte – Firenze, Riccardo Guarneri, Accademico Emerito della Classe di Pittura e Gaspare Polizzi, Vicepresidente della Classe DUS dell’Accademia. All’inaugurazione era presente l’artista Paolo Gubinelli.

Il percorso espositivo a cura di Paolo Gubinelli e Enrico Sartoni, mette in risalto come incisioni, rilievi, tagli, piegature su superfici quali in particolare la carta, il cartoncino, ma anche il vetro, il gesso, comprese le installazioni, aprano ad un ascolto interiore partendo dal racconto dell’esistenza di cui sfuggono spesso alcuni aspetti per via di una società – come quella attuale- dai ritmi frenetici e poco attenta ad una vera comunicazione.

Attraverso la carta l’artista definisce lo spazio entrando nella terza dimensione, lasciando che a parlare siano segni e graffi incisi e in rilievo, i cui tratti sono esaltati dalla magia del colore nelle sue diverse tonalità pastello in cui ritrovare l’abbraccio di immagini che aprono a luoghi di natura tra terra e mare, acqua e fuoco a respirare sensazioni di l’infinito. Da qui il risveglio di una rinnovata consapevolezza con cui ricontattare quello stato, quasi come in origine, di perduta armonia proprio con la stessa vita.

 

 


Biografia Paolo Gubinelli

Nato a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze. Si diploma presso l’Istituto d’arte di Macerata, sezione pittura, continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura. Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e stabilisce un’intesa di idee con gli artisti e architetti:  Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in Italia e all’estero. Nel 2011 ospitato alla 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia presso L’Arsenale invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra, installazione di n. 28 carte cm. 102×72 accompagnate da un manoscritto inedito di Tonino Guerra.

 

Sono stati pubblicati cataloghi e riviste specializzate, con testi di noti critici:

Giulio Carlo Argan, Giovanni Maria Accame, Cristina Acidini, Vera Agosti, Mariano Apa, Paola Ballesi, Mirella Bandini, Carlo Belloli, Paolo Bolpagni, Mirella Branca, Vanni Bramanti, Anna Brancolini, Carmine Benincasa, Massimo Bignardi, Sandro Bongiani, Luciano Caramel, Ornella Casazza, Claudio Cerritelli, Bruno Corà, Roberto Cresti, Giorgio Cortenova, Enrico Crispolti, Fabrizio D’Amico, Roberto Daolio, Angelo Dragone, Luigi Paolo Finizio, Alberto Fiz, Paolo Fossati, Carlo Franza, Francesco Gallo, Roberto Luciani, Mario Luzi, Marco Marchi, Luciano Marziano, Lara Vinca Masini, Marco Meneguzzo, Fernando Miglietta, Bruno Munari, Antonio Paolucci, Sandro Parmiggiani, Elena Pontiggia, Pierre Restany, Davide Rondoni, Maria Luisa Spaziani, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Toni Toniato, Tommaso Trini, Marcello Venturoli, Stefano Verdino, Cesare Vivaldi.

Sono stati pubblicati cataloghi di poesie inedite dei maggiori poeti Italiani e stranieri:

Adonis, Alberto Bertoni, Alberto Bevilacqua, Libero Bigiaretti, Franco Buffoni, Anna Buoninsegni, Enrico Capodaglio, Alberto Caramella, Roberto Carifi, Ennio Cavalli, Antonio Colinas, Giuseppe Conte, Vittorio Cozzoli, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Eugenio De Signoribus, Gianni D’Elia, Luciano Erba, Giorgio Garufi, Tony Harrison, Tonino Guerra, Emilio Isgrò, Clara Janés, Ko Un, Vivian Lamarque, Franco Loi, Mario Luzi, Giancarlo Majorino, Alda Merini, Alessandro Moscè, Roberto Mussapi, Giampiero Neri, Nico Orengo, Alessandro Parronchi, Feliciano Paoli, Titos Patrikios, Elio Pecora, Umberto Piersanti, Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo Ruffilli, Mario Santagostini, Antonio Santori, Frencesco Scarabicchi, Fabio Scotto, Michele Sovente, Maria Luisa Spaziani, Enrico Testa, Paolo Valesio, Cesare Vivaldi, Andrea Zanzotto.

Stralci critici:

Giulio Angelucci, Biancastella Antonino, Flavio Bellocchio, Goffredo Binni, Bongiani Sandro, Fabio Corvatta, Nevia Pizzul Capello, Claudio Di Benedetto, Debora Ferrari, Antonia Ida Fontana, Franco Foschi, Mario Giannella, Armando Ginesi, Claudia Giuliani, Vittorio Livi, Olivia Leopardi Di San Leopardo, Luciano Lepri, Caterina Mambrini, Elverio Maurizi, Carlo Melloni, Eugenio Miccini, Franco Neri, Franco Patruno, Roberto Pinto, Anton Carlo Ponti, Elisabetta Pozzetti, Rossi, Giuliano Serafini, Patrizia Serra, Maria Luisa Spaziani, Maria Grazia Torri, Alvaro Valentini, Francesco Vincitorio.

Nella sua attività artistica è andato molto presto maturando, dopo esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali, un vivo interesse per la “carta”, sentita come mezzo più congeniale di espressione artistica: in una prima fase opera su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una particolare ricettività alla luce, lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che sensibilizza al gioco della luce piegandola manualmente lungo le incisioni. In un secondo momento, sostituisce al cartoncino bianco, la carta trasparente, sempre incisa e piegata; o in fogli, che vengono disposti nell’ambiente in progressione ritmico-dinamica, o in rotoli che si svolgono come papiri su cui le lievissime incisioni ai limiti della percezione diventano i segni di una poesia non verbale. Nella più recente esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il segno geometrico, con il rigore costruttivo, viene abbandonato per una espressione più libera che traduce, attraverso l’uso di pastelli colorati e incisioni appena avvertibili, il libero imprevedibile moto della coscienza, in una interpretazione tutta lirico musicale. Oggi questo linguaggio si arricchisce sulla carta di toni e di gesti acquerellati acquistando una più intima densità di significati. Ha eseguito opere su carta, libri d’artista, su tela, ceramica, plexiglass, vetro con segni incisi e in rilievo in uno spazio lirico-poetico.

 

 

PAOLO GUBINELLI

Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze – Solone della Biblioteca

dal 14 Maggio 2024 al 26 Giugno 2024 

martedì e mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 12.30  e dalle ore  14.30 alle ore 16.30

lunedì, giovedì e venerdì su richiesta

 

 

Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

 

 

venerdì 10 dicembre 2021

Mostra Antologica di Paolo Gubinelli “Segni, graffi e colore”. Opere dal 1977- 2021

 



Spazio Ophen  Virtual Art Gallery

Mostra Antologica di Paolo Gubinelli

“Segni, graffi e colore”

(Carte, ceramiche, vetri e progetti in plexiglass)

 Opere dal 1977- 2021

a cura di Sandro Bongiani

11 dicembre 2021 - 13 febbraio 2022

Via S. Calenda 105/D, 84126  SALERNO (Italy).

http://www.collezionebongianiartmuseum.it


Preview /AMACI - 11 dicembre 2021 ore 18:00

 (L’evento partecipa alla diciassettesima giornata del contemporaneo

promossa da AMACI Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani)

#GiornataDelContemporaneo




 

In occasione di AMACI-17 Giornata Del Contemporaneo viene organizzata dalla Collezione Bongiani Art Museum di Salerno presso lo SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY http://www.collezionebongianiartmuseum.it la mostra antologica a cura di Sandro Bongiani dedicata a Paolo Gubinelli dal titolo “Segni, graffi e colore”, 72 opere del 1977-2021 tra carte, ceramiche, vetri, e progetti in plexiglass. L'attività artistica di Paolo Gubinelli si innesta in un particolare versante di ricerca, di esperienze e di sperimentazioni in cui  il segno, la traccia e il colore, unitamente alla carta, sono  gli assoluti protagonisti. Un bisogno urgente di purificare la materia, con un bianco assoluto che riemerge sempre per divenire apparizione, luce, e riflessione del vivere. Queste autentiche e insolite trascrizioni e progressioni analitiche innervate da una costante tensione immaginativa diventano autentiche partiture di luce, nella consapevolezza di una realtà puramente visibile. Una delicata e insolita geometria affiora dalla superficie dell'opera alla ricerca della luminosità, giocata sul filo sottile e oscuro del segno e sul tratto cromatico, con una variazione di umori sempre in continua tensione nella necessità  di un bisogno impellente della ricerca e della rappresentazione. In questa insolita e immediata tensione a trascrivere i pensieri nascosti della mente, con un segno velato appena percepibile, Paolo Gubinelli ci svela il libero moto della coscienza, in una interpretazione tutta lirica che fa affidamento alla poesia e all'intima immaterialità di umori nascosti e trascorrenti. Raccordare per segni sospesi e tracce di materia fragile, sinteticamente provvisoria e avvolgente, con  un vivo interesse per la carta, sentita come mezzo congeniale di espressione; nei primi tempi rivelata con un rigore degnamente geometrico-costruttivo e  in una forma analitica logico razionale alla ricerca della luce, e oggi, negli ultimi lavori, indagata in una espressione più libera che si concreta con qualche sottile segno e graffio minimo, inciso a rilievo sulla carta immacolata,  e definita  provvisoriamente dentro i toni delicati e i gesti acquerellati o a pastello di una materia decisamente insostanziale e fragile. Un segno inciso davvero l'unico come strumento per indagare l'esistenza e la vita oscura dell’uomo. Tracce minime, segnate da un insolito procedere permettono all'artista di rilevare una materia di umori sofferta e decantata, giocata insistentemente sulla presenza e sul filo teso della meditazione tra coscienza, desiderio  e aspirazione. Davvero un’insolita geometria della mente raccordata per lacerti di senso in divenire che fa emergere improvvisamente e nel contempo dissolve nel vuoto della fragile carta la materia per collocarsi nei meandri oscuri, nell'angolo più nascosto e intimo del nostro mondo interiore, in una sorta di trascorrente consistenza rarefatta e mentale di umori in cui possa finalmente incarnarsi l’esistenza ormai ridotta a un fragile affiorare del pensiero nella più inconsistente e sofferta incoscienza dell’agire. 

 

 

Breve biografia di Paolo Gubinelli



Nato a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze. Si diploma presso l'Istituto d'arte di Macerata, sezione pittura, continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura. Giovanissimo scopre l'importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e stabilisce un'intesa di idee con gli artisti e architetti:  Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren. Nella sua attività artistica è andato molto presto maturando, dopo esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali, un vivo interesse per la “carta”, sentita come mezzo più congeniale di espressione artistica: in una prima fase opera su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una particolare ricettività alla luce, lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che sensibilizza al gioco della luce piegandola manualmente lungo le incisioni. In un secondo momento, sostituisce al cartoncino bianco, la carta trasparente, sempre incisa e piegata; o in fogli, che vengono disposti nell'ambiente in progressione ritmico-dinamica, o in rotoli che si svolgono come papiri su cui le lievissime incisioni ai limiti della percezione diventano i segni di una poesia non verbale. Nella più recente esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il segno geometrico, con il rigore costruttivo, viene abbandonato per una espressione più libera che traduce, attraverso l'uso di pastelli colorati e incisioni appena avvertibili, il libero imprevedibile moto della coscienza, in una interpretazione tutta lirico musicale.  Oggi questo linguaggio si arricchisce sulla carta di toni e di gesti acquerellati acquistando una più intima densità di significati.

Nel 2011 ha esposto  alla 54° Biennale Internazionale di Venezia, Padiglione Italia, presso L'Arsenale invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra, con l’installazione di n. 28 carte di cm. 102x72 accompagnate da un manoscritto inedito di Tonino Guerra.

Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in Italia e all'estero.

 

 

PAOLO GUBINELLI

BIOGRAFIA 

 


 Please consulting my fb contact...thank you teacher:

 https://www.facebook.com/paolo.gubinelli.16

 www.archimagazine.it

 

 ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART

Università Bocconi Milano / L'OPERA SU CARTA DI PAOLO GUBINELLI

 Visit.  https://archivioophenvirtualart.blogspot.com/2019/10/universita-bocconi-milano-lopera-su.html

 

       

SANDRO  BONGIANI ARTE  CONTEMPORANEA

 

ANTOLOGIA CRITICA PAOLO GUBINELLI

 Visit.  https://ophenartecontemporanea.wordpress.com/2018/01/01/antologia-critica-paolo-gubinelli/

 

COLLEZIONE  BONGIANI  OPHEN  ART  MUSEUM  DI  SALERNO

 La Mostra Tutta Virtuale / Presentazione on-line dei lavori di Paolo Gubinelli

 

Avvia  Slideshow 

 -VISITA  LA MOSTRA  ANTOLOGICA VIRTUALE  DI  PAOLO  GUBINELLI  A  CURA  DI  SANDRO  BONGIANI  

 

      L’Antologia dei testi critici su Paolo Gubinelli è visibile su:

 SANDRO  BONGIANI  ARTE  CONTEMPORANEA

1 – Antologia Critica e biografia in Italiano e inglese di Paolo Gubinelli aggiornata al 2019

 

 oppure:

1 – Antologia Critica 2019 NOV. in Italiano aggiornata al 2019  

2 – ANTOLOGIA CRITICA AGGIORNATA E STRALCI CRITICI in INGLESE, NOV. 2019

3 – Paolo Gubinelli, BIOGRAFIA ITALIANO e INGLESE, 2019

4 – MOSTRE PERSONALI E ANTOLOGICHE, 2019

 

  






PAOLO GUBINELLI 

VIA REGINALDO GIULIANI N. 525 - 50141 FIRENZE

 

domenica 28 marzo 2021

Nyoman Masriadi, Yuan & Peng Yu e le chimere sulla Via della Seta

 

  Ritratto di Demetrio Paparoni

Courtesy Archivio Tano Corallo





La pagina domenicale dell’arte di Domani è dedicata a Nyoman Masriadi, artista balinese residente a Yogyakarta, nato nel 1973, tra i più talentuosi e apprezzati pittori del Sudest asiatico. A Firenze la mostra di Yuan & Peng Yu, al Museo Salvatore Ferragamo, nell'ambito della mostra Seta.

Nyoman Masriadi e l'arte di Domani

 



 

L’odierna pagina domenicale dell’arte di Domani è dedicata a Nyoman Masriadi, artista balinese residente a Yogyakarta, nato nel 1973, tra i più talentuosi e apprezzati pittori del Sudest asiatico. Nei suoi quadri, pieni di figure di uomini dalla pelle nera e dalla muscolatura esagerata, troviamo scene di vita quotidiana, incontri agonistici di calcio, box o wrestling, ricchi borghesi, uomini e donne in spiaggia, coppie di amanti, individui intenti a litigare, bodybuilder, personaggi dei fumetti e dei videogames. In molte sue opere, Masriadi dà immagine allo stereotipo del macho, dell’uomo duro e imperturbabile che ostenta attraverso una muscolatura scultorea la propria virilità. Le sue figure grottesche non tendono a esaurire la loro carica critica in una risata. Per chi volesse saperne di più suggerisco di leggere l’articolo che trovate oggi sul quotidiano.

Nella foto in alto: Nyoman Masriadi, Sorry Hero, I Forgot, 2008, olio e acrilico su tela, 200 x 300 cm. Courtesy dell’artista.

 


Porta sempre la mascherina, proteggi te stesso e rispetta la salute degli altri

 


 

Nyoman Masriadi, No Matter What, 2020, acrilico su tea, 95 × 65 cm. Courtesy dell'artista.

 

 

 

Seta: Yuan & Peng Yu al Museo Salvatore Ferragano di Firenze

 


 

Yuan & Peng Yu, veduta parziale dell'installazione al Museo Salvatore Ferragamo, Firenze, nell'ambito della mostra Seta.

 

 

 

Il 25 marzo il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze ha virtualmente inaugurato la mostra Seta, a cura dalla direttrice del museo e della fondazione Ferragamo, Stefania Ricci, con il contributo scientifico di Chiara Fucci e con la collaborazione dell’exibition maker Judith Clark. Clicca qui per vedere le sale allestite del Museo Salvatore Ferragamo.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da 
Electa, in edizione italiana e inglese. Una sezione dell’esposizione include una mostra di Sun Yuan & Peng Yu intitolata Were creatures born celestial?

Per la mostra, realizzata in collaborazione con la Galleria Continua, gli artisti hanno tra l’altro espressamente realizzato un’opera su seta. Per questa sezione dell’esposizione Demetrio Paparoni ha scritto un testo in catalogo intitolato Sun Yuan & Peng Yu e le chimere sulla Via della Seta. Oltre a quelli della curatrice il volume accoglie testi di Fausto Barbagli, Judith Clark, Eva Desiderio, Rocco Gurrieri, Simona Mammana, Margherita Rosina, Luca Scarlini, Riccardo Spinelli, Elvira Valleri.

 





Alcuni articoli nelle domeniche precedenti 
 
 
Andy Warhol
 
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Arte contro Trump
 
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arte e censura
 
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                         Segui Demetrio Paparoni  su demetriopaparoni.com                                       





Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno