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martedì 20 maggio 2014

Personale di Ernesto Terlizzi a Roma

 

 
Ernesto  Terlizzi allo Studio S  Arte Contemporanea di Roma

L’artista salernitano espone assieme a  Lina  Passalacqua alla Mostra "Collage…Pittura". Inaugurazione martedì 20 maggio
 
 
Ernesto Terlizzi, La pietra nell'acqua, 2013
 
 
 
Inaugurate a Roma, negli spazi espositivi dello “Studio S – Arte Contemporanea” (Via della Penna 59), nell’ambito della rassegna “Collage … Pittura”, due mini personali di Lina Passalacqua e di Ernesto Terlizzi nelle quali protagonista è il collage, mezzo privilegiato di espressione anche se utilizzato in modo diverso. 
 
 
 
 

Una mostra sul collage che  per entrambi gli artisti risulta parte integrante del loro fare ma, che ciascuno interpreta con la propria autonomia. Per la Passalacqua in genere, resta un punto di partenza, un bozzetto guida, per la realizzazione dei suoi cicli pittorici, affrontati nel corso degli anni, per affinare sempre più un'espressione pittorica di grande finezza  e dinamismo.
 
 
Per il maestro salernitano, il collage non è punto di partenza ma rappresenta l’opera stessa nella sua compiutezza. Infatti, dipinge con le sole materie, assemblate in un assoluta assenza di colore,ravvivata da una particolare atmosfera di luci ed ombre.


 

La sua Sala in questa mostra romana attraverso 6 opere collages-assemblages, tra le quali un trittico di cm. 206 di base, offre un “paesaggio mentale” che non si affida all’impatto del colore  ma alla forza silenziosa dei grigi e degli ocra,  composti con mezzi eterogenei e naturali, cartoni, pietre, inchiostri, che quasi  sussurrando raccontano violenze e tragedie, calamità e sinistri e diventano contenitori di dolorosi contenuti e messaggi quali sussurrando violenze e tragedie, calamità e sinistri diventando  così contenitori di dolorosi  significati e messaggi sottolineati dalla contrastante eleganza formale che li racchiude.
 

 
 
 
Contemporaneamente a questa mostra a Roma  è doveroso segnalare un’altra  importante esposizione collettiva in corso “El Dia y la Noche”  all’Accademia Reale di Spagna a cura di  Arturo Escudero  Garcia e Viviana Vannucci con la presenza di  pittori e scultori spagnoli, argentini, brasiliani, venezuelani e colombiani. A rappresentare l’Italia,  sono  stati prescelti Ernesto Terlizzi e il   pittore Franco Marrocco.
 
 
Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

domenica 4 maggio 2014

CAVELLINI CENTENARY - GAC EVENT DAY - Arte Studio Ponte Nossa


 
Nel centenario della nascita dell’artista unico e innovatore, artista indipendente bresciano                scomparso nel 1990 GUGLIELMO ACHILLE CAVELLINI , all’ARTESTUDIO MORANDI di Ponte Nossa   in  via San Bernardino, 88, a cura di Emilio e Franca Morandi con la collaborazione della Associazione Linea Infinita Multimediale,  saranno esposti   dal 3 al 18 Maggio,  OMAGGI  A  CAVELLINI “ CAVELLINI CENTENARY“ ricevuti per posta sin dal 1991 da oltre 200 artisti di 25 nazioni mentre il 10 Maggio si  svolgerà  sempre all’ ARTESTUDIO MORANDI la rassegna di performances  “ PERFOMEDIA “ dedicata al centenario di CAVELLINI dal  titolo “ GAC EVENT DAY “ con  azioni  performative e  verra’ presentato   il libro  ARTPOOL  “ THE EXPERIMENTAL ART ARCHIVE OF EAST-CENTRAL EUROPE”  dal  1970 al 2013 Budapest di Gyorgy  Galantai   e Julia Klaniczay .
                                                                                                                                                              
 La mostra “ CAVELLINI CENTENARY “  omaggi a GAC   diventerà  mostra itinerante a “ AREA CREATIVA 42 “ spazio d’arte  Rivarolo Canavese  ( Torino )  e alla “ 3 D GALLERY  “ Mestre Venezia .  In Italia e in tutto il mondo  per tutto il 2014 si  svolgeranno eventi e celebrazioni per  il CENTENARIO CAVELLINIANO.       Dopo una  formidabile esperienza da collezionista, CAVELLINI decise di entrare nel mondo dell’arte, scavalcando ogni prassi e tramite il network della MAIL ART / ARTE POSTALE  divulgando in tutti i continenti ad artisti, centri d’arte e musei il suo grande capolavoro, l’ invenzione geniale della filosofia della AUTOSTORICIZZAZIONE in una sovversione radicale delle regole dell’arte ufficiale, dissacrando il sistema consolidato GALLERISTA – CRITICO – MERCANTE. 
                                                                          
CAVELLINI è  stato un precursore dell’arte  attuale  con le sue ardite sperimentazioni, le sue funamboliche performances, le sue impertinenti  provocazioni, la sua geniale creatività anticipatrice entrando nei diversi territori oltre l’arte, diventando già prima della sua scomparsa un simbolo di arte libera, con festival in suo onore in America, Giappone, Europa, con la nascita di centri studi , archivi e musei Cavelliniani. 
 
  Nel mese di  Maggio 1990 all’ ARTESTUDIO MORANDI ci fu l’ultima mostra personale di CAVELLINI.  Scomparve nell’Ottobre 1990. L’ARTESTUDIO MORANDI conserva nel suo archivio tutti i libri di CAVELLINI gentilmente inviati di volta in volta da Lui stesso, sue lettere, suoi adesivi , suoi scritti piu’ sue mostre a domicilio e varie operazioni   “ANDATA E RITORNO “ , informazioni  sulla sua vita,  sulla sua attività artistica, e  sulla sua filosofia    “AUTOSTORICIZZAZIONE” perciò questo spazio è ora anche denominato “ ISTRUZIONI PER L’USO DI CAVELLINI “ autorizzato da Lui stesso, dove e’ possibile consultare tutto il materiale a disposizione per studi, ricerche e approfondimenti.

 
 
Ogni anno, sin dal 1990, ALL’ARTESTUDIO MORANDI  nel mese di maggio fino al 2014 si è celebrato  “  GAC  GENIUS  DAY –  GAC  EVENT  DAY  “.

Si ringrazia la segnalazione di Emilio e Franca Morandi

domenica 6 aprile 2014

VIRTUAL UNDERGROUND / GUGLIELMO ACHILLE CAVELLINI 1914-2014


SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

Via S. Calenda, 105 - Salerno

 
VIRTUAL UNDERGROUND

G.A.CAVELLINI

1914 - 2014

 


Project dedicated to the anniversary of the centenary of Guglielmo Achille Cavellini ,

 in collaboration with the Archives Cavellini of Brescia.

 edited by Giovanni Bonanno

 
 April 12, 2014 - August 30, 2014

Opening: Saturday, April 12, 2014 , 18:00

Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda , 105 - Salerno Tel / Fax 089 5648159


Open all day: every day from 17.00 to 20.30

                              

 

Inaugurated Saturday, April 12, 2014 , at 18.00, the international group exhibition curated by Giovanni Bonanno entitled  “VIRTUAL UNDERGROUND  that Space Ophen Virtual Art Gallery of Salerno dedicated to the anniversary of the centenary of William Achilles Cavellini . There are 73 works by as many important international authors who wished to be present at this special occasion chosen by the artist from Brescia.

 

 

Guglielmo Achille Cavellini to completion of the Centenary (1914-2014) had expressed a desire to implement some sort of posthumous celebration as the completion of one of his major artistic work focused sull'Autostoricizzazione . " For this important occasion were invited 75 international artists from different nationalities to share this special event. For several decades GAC in Italy was opposed as a "rich eccentric streak of exhibitionism ," including not only because it was considered a major collector of contemporary art and accordingly placed by the official critics in complete isolation. Since 1970 , he first tried to " undermine " the official art system and to make their voices heard by implementing appropriate "noise " in the system offering its presence as a genuine creative moment . Art, after being relegated for a long time indoors ideas , with the autostoricizzazione " 1971 GAC became liberation , opening of borders cultural art that was integrated in life. In addition , sharing and embracing at the same time more search fields transverse and alternative proposals of the official culture , painting, visual poetry , the art of behavior to Body Art was positioned themselves on the edge of a system, in a free zone, in a suburb border practicable , dismantling in one fell swoop a traditional practice that he preferred the repetitive production of the artist clearly identifiable at the complete service of the art market . Thus, a practice that was less than the market and its strict rules imposed by a " hidden and arrogant" that actually holds hostage the artist and thus represses the production of art and creativity. Artist somewhat difficult to classify the different practices used for , but definitely the protagonist overcoming cross a traditional logic Today, after a few decades of waiting and reflection Guglielmo Achille Cavellini is a brilliant and multi-faceted character . He lived contemporary art after World War II until 1990, the year of his death, as maverick , said: " I ​​prefer to live my adventure into the future , rather than having to get bogged down in the tangled jungle of art" by artist not conditioned by schemes and taxation. It's not been a matter of simple elegance and pure style but a glossy illuminated operation that highlighted and brought to light the problems and contradictions of a cultural system that leaves nothing to chance and that is almost always the work and the ' artist as a mere commodity.

 

 

Featured artists in this International Review:

 Gugliemo Achille Cavellini, Ryosuke Cohen, Alexander Limarev, Luciano  Pera, Picasso, Gaglione, Bruno Cassaglia, Vittore  Baroni, Clemente Padin, Otto D. Sherman,  Ruggero  Maggi, Jas W Felter, Gianni Romeo, Simon Warren,  Carmela  Corsitto,  Ambassade d’Utopia, Rosa Gravino, Ptrzia Tictac, Anna  Boschi, Carl Baker, Lancillotto  Bellini, John M. Bennett, I Santini Del Prete, Giovanni Strada, Umberto Basso, Serse Luigetti, Mariano Filippetta, Anja  Mattila-Tolvanen, Domenico Severino, Katerina  Nikoltsou,  Stathis Chrissicopulos, Patrizia Battaglia, Pedro Bericat, Silvana Alliri, Rosanna Veronesi, Claudio  Romeo, Fausto  Paci, Ciro  Stajano, Antonio Moreno Garrido, Pier Roberto Bassi, Giovanni Bonanno, Francesco Aprile, Adriano Bonari, Jorge Valdes, Giancarlo Pucci,  Valery Oisteanu, Noriko  Shimizu, Judy  Skolnick, Angela Caporaso, Maurizio  Follin, Andreas Horn, Valentine Gabriella  Gallo, Mark Herman, Mariano  Bellarosa, Monica  Rex, Fulgor C. Silvi,   Lamberto Caravita,  Andrea Bonanno, Francesco  Mandrino, Roberto Scala, Giuseppe  Iannicelli, Renata e Giovanni Stradada, D.C. Spaulding, Maria Teresa Cazzaro, Antonio De Marchi Gherini, Bernhard Uhrig, Alfonso Caccavale, Monica Michelotti, Piero Barducci, Ana Garcia, Petra Dzierzon, Antonio  Baglivo, Bruno Chiarlone, Domenico Ferrara Foria,  Melisa  Kaneshiro, Borderline Grafix, Maurizia Carantani, Emilio  Morandi.  

 

BRIEF BIOGRAPHY of William Achille Cavellini (GAC)

 GAC ( Guglielmo Achille Cavellini ) was an important scholar and collector of abstract art European Union. Since the mid- 40s begins with drawings and portraits. In '60, he devoted himself instead to experimentation : some examples of his work are often linked to quotes , real elaboration of famous works that make it a genuine actor in the staging of art. GAC puts into practice his theory dell'autostoricizzazione : the do it yourself build around in the halo of success, putting aside the canonical process that the system uses for this purpose. It is not an act of self-representation megalomaniac , but the triggering of an alternative procedure : a revolution in the communication arts. Andy Warhol begins to retract Cavellini , and the wizards GAC pays tribute to Andy with the stamp " The Marilyn Warhol " (1984) . The use of recovered materials ( objects assembled in the wood inlays in carbon ) , is the instrument of his work. Theatres and postage stamps were born artist through which it is paid tribute to the geniuses of painting: Picasso, Léger , Matisse , Braque was born and , even , the love of Mail Art, free and democratic movement that allows GAC to have contact and comparisons with many important artists scattered all over the planet.
 

 

VIRTUAL UNDERGROUND

G.A.CAVELLINI

1914 - 2014

SPACE OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

Via S. Calenda , 105 - Salerno

April 12, 2014 - August 30, 2014

Opening: Saturday, April 12, 2014 , 18:00

Opening hours: every day at 5:00 p.m. to 8:30 p.m.


 

mercoledì 5 febbraio 2014

VICENZA / ANNA BOSCHI ALLO STUDIO VALMORE


Valmore studio d’arte s.a.s.

Contrà Porta S. Croce, 14 - 36100 Vicenza

Anna Boschi

tra Visual Poetry e ricerca




"Oggi, con i “progetti in-consci” del 2013, il tempo sembra che voglia davvero dilatarsi a dismisura con la materia che si trasforma in lievi e soavi impasti e in delicate tonalità, con il conseguente affioramento di “sottili incanti” che contagiano compiutamente gran parte dello spazio pittorico. Un procedere decisamente assorto verso un altrove possibile; con le “Mappe Geography” il dilatarsi dello spazio e del tempo incorporano opportunamente tracce e frammenti di essenza in-conscia tra un divenire essenzialmente mobile, in un rapporto di pura e collaborativa integrazione. Un tempo era la grafia e l’apparizione, ora è il colore e lo spazio dilatato “noosferico” a interessare l’artista emiliana. Prima era il sudario e l’oscuro mistero, ora e la geografia degli spazi dilatati che diventano luoghi d’interesse e d’indagine conoscitiva. Nelle ultime opere, inoltre, si notano in prossimità delle periferie delle tavole, zone di collage tra immagine e parola concepiti come momenti provvisori di stasi prima di un nuovo e altro incedere dentro la superficie dell’opera. Tracce e grafie, quindi, definite come memorie di tempo evanescente, mappe geometriche e nel contempo geografiche che si dilatano a dismisura in delicate superfici di lilla brillanti e di grigi lucenti che sembrano distese infinite. Sottili ansie affiorano a tratti qua e là. L’opera, tra la ricerca di un ordine e il momentaneo disordine raccoglie i “frammenti in-consci del nostro precario esistere” e si fa luogo e campo di insolite apparizioni percettive alla ricerca di un nuovo valore e significato da assegnare al mistero delle cose".             Giovanni  Bonanno, luglio 2013





Nata a Bologna, Anna Boschi entra nel processo dell’arte verbo-visiva proprio quando, negli anni Sessanta, questo movimento prende avvio, quasi che il momento evolutivo del proprio pensiero artistico avesse trovato un ambito speculativo e fattuale particolarmente adatto e affine. Nell’interessante e fertile “pabulum” culturale della Poesia visiva infatti, Boschi attua e approfondisce, spaziando poi anche nelle diverse e numerose declinazioni che questa avanguardia artistica offre, il valore relazionale tra parola e pittura che diverrà la cifra riconoscibile e irrinunciabile del suo percorso artistico e della sua indagine intellettuale. Sull’inscindibilità del binomio parola-immagine nel proprio percorso, la stessa Anna Boschi afferma che “dopo un primo periodo di lavori che testimoniano il legame tra la mia ricerca e la contemporanea linea di sperimentazione condotta dalla Poesia visiva ho proseguito la mia esperienza in campo pittorico, ho sperimentato materia e materiali, pur restando sempre legata al rapporto tra pittura e letteratura, inserendo spesso nelle mie opere parole o frasi tratte da frammenti poetici o letterari. Nel corso della mia ricerca ho in seguito sempre più lasciato sedimentare la pittura, sostituendo al colore le immagini, alla forma il segno, alla materia brani di testi e parole, riappropriandomi così del linguaggio verbo-visuale”......

lunedì 27 gennaio 2014

A PROPOSITO DI GUGLIELMO ACHILLE CAVELLINI




“Ho avuto in questi giorni l’occasione di vedere opere di Cavellini che il museo di Santa Giulia espone insieme alla collezione Daimler, e ne sono rimasto colpito. Mi sono emozionato e ciò che più mi dispiace non è tanto il dovermi pentire, ma il fatto di non aver dedicato alle opere di Cavellini l’amore che meritavano; già al tempo in cui nacquero.” Emilio Isgrò



Sulla rivista Brescia Futuro di dicembre 2013, Giorgio Fogazzi collezionista e grande amico di GAC, ha pubblicato un articolo dal titolo “Cronaca di un evento” in cui racconta il suo incontro con Emilio Isgrò, importante artista contemporaneo, protagonista degli anni '60/'70) che in una lettera spiega il torto subito dall’artista bresciano Guglielmo Achille Cavellini da un sistema culturale italiano monolitico, impenetrabile e quindi di parte che imponeva le proprie scelte personali negando ovviamente le scelte culturali alternative non confacenti con ciò che si riteneva utile in quel tempo al mercato ufficiale dell’arte.

Tra le lettere che si sono scambiati, ne viene pubblicata una particolarmente significativa in cui Isgrò spiega il torto fatto all’ artista Guglielmo Achille Cavellini che aveva prontamente reagito all’inganno proponendo le mostre a domicilio e “l’autostoricizzazione” fissando una data ben precisa in vista del Centenario (1914 – 2014) con un evento finale da attuarsi a Venezia al Palazzo Ducale dal 7 settembre al 27 0ttobre 2014.

(Isgrò scrisse questa lettera dopo aver visitato la mostra Novecento mai visto al Museo Santa Giulia di Brescia, inaugurata nel marzo del 2013, in cui venne dedicata una importante sezione alle opere di GAC).





(Archivio Ophen Virtual Art di Salerno)

venerdì 24 gennaio 2014

Visual Poetry e Mail Art /VENEZIA - PALAZZO DELLE PRIGIONI


VISUAL POETRY L’AVANGUARDIA DELLE NEOAVANGUARDIE MEZZO SECOLO DI POESIA VISIVA, POESIA CONCRETA, SCRITTURA VISUALE.





Una straordinaria selezione di oltre 1000 opere eseguite da 150 artisti, italiani ed internazionali, di cui 100 aderenti ad un movimento fra i più originali della seconda metà del Novecento, la “Visual Poetry”. 


Una straordinaria selezione di oltre 1000 opere eseguite da 150 artisti, italiani ed internazionali, di cui 100 aderenti ad un movimento fra i più originali della seconda metà del Novecento, la “Visual Poetry”, grande fiume ove convergono Poesia Visiva, Poesia Concreta e Scrittura Visuale/Nuova Scrittura, e da ulteriori 50 artisti appartenenti a movimenti affini alla “Visual Poetry” stessa, quali Fluxus, Mail Art e Narrative Art; il tutto sconfinando in interlacciamenti verbovisivi con movimenti antesignani quali il Futurismo, il Dadaismo e il Lettrismo o coevi e successivi quali il Concettuale, l’Arte Povera, la Pop Art, il Nouveau Realisme e i Nuovi Media.

Una commistione di generi che sfocia poi anche nei Nuovi Media. Venezia offre così un’importante opportunità di approfondimento storico culturale di uno dei quattro movimenti artistici più rilevanti nati in Italia nel Novecento insieme a Futurismo, Arte Povera e Transavanguardia, certamente secondo al solo Futurismo per diffusione planetaria. Attraverso un’iniziativa dalla duplice valenza: approfondimento artistico-culturale e quella di concreta velleità solidale attraverso il sostegno ai più bisognosi, a testimonianza del fatto che la divulgazione dell’arte non soltanto alimenta la sete di conoscenza di tutti, e soprattutto delle giovani generazioni, ma consente altresì di innescare processi di positiva interazione sociale. Curata dallo storico e critico d’arte Giosuè Allegrini e organizzata dal Centro Giorgo La Pira Onlus e da La Bezuga, la vetrina espositiva veneziano-pavese intende rendere omaggio alla Visual Poetry in occasione del Cinquantennale fondativo del fiorentino “Gruppo ’70”, fra i primi e più efficaci promulgatori di questo genere d’arte. Nel 1963 nasce, infatti, a Firenze il gruppo di Lamberto Pignotti ed Eugenio Miccini che nel 1964 andrà a coniare, per la prima volta, il termine “Poesia Visiva” e che costituisce una delle principali estensioni della Visual Poetry stessa.

Molteplici anche le modalità espressive: dai collage alle installazioni verbo visive, dai Libri d’artista ai Libri oggetto ad una selezione di rare ceramiche di Poesia Visiva, di grafiche; strumenti atti a stimolare la comprensione dell’Arte Moderna e Contemporanea fornendo così, di riflesso, un contributo alla futura società della conoscenza attraverso un capitale storico, culturale e sociale condiviso da tutti, in quanto la cultura è patrimonio di tutti e da tutti deve essere amata e rispettata.

Mostra di VENEZIA. Sede: Palazzo delle Prigioni Inaugurazione: 25 gennaio 2014 ore 11.00Periodo: 25 gennaio-07 febbraio 2014Orari: 10-13 tutti i giorni15-18 tutti i giorni Sede: Museo Storico Navale della Marina Militare Periodo: 25 gennaio-07 febbraio 2014 Orari: 08.45-13.30 lun-ven 08.45-13.00 sab. Domenica chiuso.

mercoledì 30 ottobre 2013

UNA MOSTRA A ANNA BOSCHI E UNA GALLERIA TUTTA VIRTUALE




 UNA MOSTRA A ANNA BOSCHI
E
UNA GALLERIA TUTTA VIRTUALE





Lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery, nasce nel 2009 ed è uno dei primi contenitori espositivi virtuali internazionali al mondo con l’arte a portata di mouse. Consapevole di questa nuova realtà ho voluto realizzare compiutamente un mio progetto curatoriale ed espositivo di tipo sperimentale, alternativo e innovativo rispetto all’attività consueta delle gallerie d’arte, assorbendo di fatto tutte le strategie acquisite e utilizzate dalle gallerie tradizionali e nel contempo usando le nuove tecnologie che avevo a disposizione. Senza dubbio si tratta, allo stato attuale, della prima e più importante galleria on-line a livello mondiale che si occupa di arte contemporanea.









Ne parliamo con……

Giovanni  Bonanno
Ophen Virtual Art Gallery di Salerno


Visit:

lunedì 14 maggio 2012

VACCARI NEWS/ MARCELLO DIOTALLEVI




Vaccari News/MAG 14 2012 10:15 APPUNTAMENTI

In mostra le lettere ed i “francobolli” di Marcello Diotallevi Fino al 30 giugno la presenza, soltanto elettronica, dei suoi lavori presso l'Ophen virtual art gallery Marcello Diotallevi

Pure il settore filatelico, negli ultimi anni, ha visto concorsi e mostre virtuali, nel senso di allestimenti diversi da quelli tradizionali, prima organizzati avvalendosi di fotocopie ed ora completamente smaterializzati grazie al web. Ed anche la mail art non è da meno. Proprio in questi giorni l'Ophen virtual art gallery accoglie “Parole al vento”, personale di Marcello Diotallevi.



Due dei suoi lavori in mostra: “Lettera al mittente” (tecnica mista)
e “Francobolli d'artista L.1500” (particolare)



Visita:




sabato 22 agosto 2009

ARTE CONTEMPORANEA/ Qual'è la differenza tra i mobiles di Calder e le macchine inutili di Munari?

CALDER AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Via Nazionale, 194
RomaInfo: 06489411

















Vernissage: 23 ottobre.

La mostra prosegue fino al 14 febbraio 2010




La prima monografica a Roma sul più innovativo scultore del XX secolo. I suoi famosissimi mobile e stabile, le sue sculture realizzate con filo di ferro, i bronzi, le gouache, i disegni e i dipinti ad olio, saranno esposti in una rassegna che ricostruirà le tappe fondamentali del suo percorso artistico, curata da Alexander S.C. Rower, presidente della Fondazione Calder di New York.



Alexander Calder 1898-1976

Orario: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30;lunedì chiusoBiglietti: intero € 12,50; ridotto € 10,00. Permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni. Biglietto integrato Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale, valido per 3 giorni: intero € 18,00; ridotto € 15,00


Forme astratte in movimento
e in armonia nello spazio reale


Qual'è la differenza tra i mobiles di Calder e le macchine inutili di Munari?
Ho conosciuto Bruno Munari negli anni 80 a Milano. Mi ricordo un mattino di primavera nel suo studio, guardavamo assieme un minerale sopra il suo tavolo e mi diceva: guarda la natura come è perfetta. Credo che dalla natura si debba partire per capire tutta l’opera di questo grandissimo artista Italiano ancora non completamente compreso, perché risulta assai poliedrico, come del resto lo sono tutti i grandi che faticano per farsi capire; basta pensare al virtuoso e geniale Andrea De Chirico in arte Alberto Savinio e a suo fratello Giorgio De Chirico, quest'ultimo molto più apprezzato dalla critica perché risulta più visibile, non certo più profondo. Gli artisti geniali vivono d’incomprensione e faticano persino a trovare spazio per esporre le proprie opere. Questo è successo diverse volte anche a Bruno Munari. Di Alexander Calder parlare “di copie di opere del grande Munari” mi pare un po’ riduttivo. Sono, credo, due ricerche parallele che tentano di smantellare la bidimensionalità dell’opera pittorica e di liberarla nello spazio reale. Persino Bruno Munari sembra più comprensivo riguardo chi per primo ha creato le macchine inutili o i mobiles. Sono due visioni parallele e anche convergenti prodotte in un dato periodo storico. Munari parte dalla natura per creare geometria e armonia pura, mentre Calder dalla geometria ritorna alla natura. Proprio così, e questo non credo che sia roba da poco conto. Le “macchine inutili” hanno un’origine geometrica e sfruttano le variazioni cromatiche, mentre i “mobiles” di Calder hanno una natura vegetale; sembrano albero, rami, foglie. Il principio generatore delle due visioni è lo stesso; il movimento spontaneo. Sia Munari che Calder hanno annullato la frontalita’ e la bidimensionalità della pittura astratta immettendo le forme dinamiche in uno spazio reale in modo che possano vivere con noi, in un movimento sensibile all’atmosfera e ai cambiamenti dell’aria. Diceva Munari: “non so se Calder parte dallo stesso principio, fatto sta che ci troviamo assieme a comprendere un passaggio dall’arte figurativa da due, o tre dimensioni alla quarta dimensione: il tempo”. Giovanni Bonanno



Bruno Munari

In un minuscolo ma grande libro di Munari “Arte come mestiere del 1966 Editori Laterza, ormai introvabile, l’artista chiarisce l’annosa questione:


“prima di tutto sono diversi i materiali, ma sono diversi anche i metodi costruttivi. L'unica cosa in comune è che si tratta di oggetti appesi che girano. Ma di oggetti appesi ce ne sono molti e ce ne sono sempre stati, a parte il fatto che il mio amico Calder ha un precursore in Man Ray che nel 1920 costruì un oggetto con il medesimo principio, e poi, tutti gli elementi di una macchina inutile sono in rapporto armonico (matematico) tra loro, per misure, forme, pesi. Tutti gli elementi ruotano senza toccarsi, hanno una forma geometrica e sono dipinti con tinte piatte su entrambe le facce per consentire effetti di variazione cromatica. I mobiles di Calder invece sono di ispirazione vegetale, l'equilibrio non è progettato ma raggiunto per incremento di elementi successivi, come nel caso della crescita di una struttura arborea. Si potrebbe dire che Calder è il primo scultore degli alberi [...] scultori di alberi intesi nel senso vivo di cose che oscillano, di rami e foglie in misure progressive, non ce n'erano mai stati. Prendete un ramo con le foglie e osservate un mobile di Calder, hanno lo stesso principio”.


Visita: