Caroline Demangel, “Indagare l’emozione tra impulso e tensione visionaria”
SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
Mostra Retrospettiva di Caroline Demangel
Dal 2 al 30 agosto 2025
56 opere del periodo 2011-2022
Dopo la retrospettiva dell’artista indonesiano Noviadi Angkasapura, continua il ciclo di mostre dedicate all’Art Brut proponendo questa volta un’artista outsider francese come Caroline Demangel che pare rievocare un insolito mondo sommerso di entità figurative umane caratterizzate da grovigli e da intensi colori che toccano le corde emotive più profonde dell’animo umano, catturano e nel contempo ingannano lo sguardo lasciando un intrigante dubbio di ciò che siamo. Caroline Demangel è un’artista autodidatta e non ha alcuna formazione artistica, nata nel 1972 a Remiremont, nei Vosgi, in Francia. Attualmente vive a Parigi. Ha iniziato a disegnare nel 2008 durante un ricovero in ospedale in cui l'arteterapia gli fece scoprire mondi inesplorati, spazi incontaminati in cui poter raccordare la realtà con emotività dell’essere. Sedici anni dopo Demangel si è dedicata totalmente alla pittura come se la sua vita dipendesse da questo.
Il suo indagare è caratterizzato da un assiduo lavoro di scavo in profondità, alle origini in cui raccogliere tracce di memorie personali dell’infanzia disvelate con il disegno e la pratica della pittura. Un viaggio davvero solitario e profondo nei ricordi e nelle emozioni a lungo dimenticate. Una sorta di primordiale ‘work in regress’, ovvero, interrogare l’origine delle cose e regredire in un’epoca in cui il concetto di futuro e di progresso appare sempre più fragile e labile l’opera di Demangel rileva margini di riflessione e di lettura alternativa rispetto alla realtà monotona del nostro presente. Un impulso davvero forte, insistente e oscuro che suggerisce corpi, grovigli di segni, viscere e persino parole scritte che si raccordano nello spazio visionario della rappresentazione e che fa lievitare in superficie presenze sospese e sovrapposte che si aggregano e si sdoppiano nello spazio prossime al cambiamento.
Da questo mondo oscuro sono nati nel tempo, attraverso il pastello e l'acrilico, personaggi inascoltati carichi di un malessere che si fa sempre più presenza ossessiva. Una espressione e una visionarietà davvero forte e ignota che raccoglie e aggrega frammenti di emozioni come la rabbia, la paura e altresì come atto urgente di riflessione sulla nostra precaria e monotona esistenza caratterizzata dall’incomunicabilità ormai diffusa e dirompente destinata a una tragica solitudine. L’arte è sempre lo specchio della vita, quella autentica raccoglie frammenti di battiti e di emozioni contraddittorie di verità nascoste, di pulsazioni primordiali e di conflitti interiori che l’occhio spesso non vede. Questa è la riflessione straordinaria e profonda che accoglie il visitatore in questo secondo appuntamento espositivo presso la galleria Sandro Bongiani Vrspace.
La presentazione di Sandro Bongiani
Retrospettiva di Caroline Demangel, “Indagare l’emozione tra impulso e tensione visionaria”. Presentazione di Sandro Bongiani, Salerno 9 luglio 2025
Dopo la retrospettiva dell’artista indonesiano Noviadi Angkasapura, continua il ciclo di mostre dedicate all’Art Brut proponendo questa volta un’artista outsider francese come Caroline Demangel che pare rievocare un insolito mondo sommerso di entità figurative umane caratterizzate da grovigli e da intensi colori che toccano le corde emotive più profonde dell’animo umano, catturano e nel contempo ingannano lo sguardo lasciando un intrigante dubbio di ciò che siamo.
Per Caroline Demangel, l’amore per l’arte è nato per caso, un incontro folgorante, nato per urgenza intorno al 2008 durante un ricovero ospedaliero in cui l'arteterapia gli fece scoprire mondi inesplorati, spazi incontaminati in cui poter raccordare la realtà con emotività dell’essere. Ci confessa: "Quando sono stata recentemente (ri)coverata, i pazienti, con tutte le loro stranezze e idiosincrasie mi hanno ispirata profondamente senza che nemmeno me ne rendessi conto” – aggiungendo – “ durante i mesi successivi a questa scoperta mi sono costantemente isolata per rivivere e materializzare visioni che non avrei potuto immaginare un secondo prima.” Una sorta di regressione e un ritorno alle origini che non è fuga nostalgica ma riflessione critica. Un ricercare di mondi diversi rispetto la realtà oggettiva e monotona del nostro presente. Si direbbe un assiduo lavoro di scavo in profondità in cui raccogliere tracce di memorie personali dell’infanzia disvelate con il disegno e la pratica della pittura. Un viaggio davvero solitario e profondo nei ricordi e nelle emozioni a lungo dimenticate. Una sorta di primordiale ‘work in regress’, ovvero, interrogare l’origine delle cose e regredire in un’epoca in cui il concetto di futuro e di progresso appare sempre più fragile e labile l’opera di Demangel ricerca una forma espressiva di resistenza simbolica lasciatoci margini di riflessione e di lettura alternativa al nostro inquieto presente.
Da questo mondo oscuro sono nati nel tempo, attraverso il pastello e l'acrilico, personaggi inascoltati carichi di un malessere che si fa sempre più presenza ossessiva. Per Demangel rappresentare i personaggi figurativi sono sempre molto importanti perché le permettono di non sentirsi sola. Insomma, é come creare una presenza, un altro sé, un doppio che possa farle anche compagnia. il disegno per lei è un mezzo perfetto che le permette di catturare gli stati d'animo e l’emozioni fugaci di esseri che si intrecciano tra loro, si duplicano creando molteplici associazioni e sfaccettature che permettono di far affiorare in superficie nascoste emozioni e le contraddizioni che si raccordano con il presente inquieto della vita. Infatti, quando disegna o dipinge vi è in lei qualcosa di insolito e trascendente che le permette di connettersi con un altrove, al di fuori del reale e del visibile. Un impulso forte, insistente e oscuro che suggerisce corpi, grovigli di segni, viscere e persino parole scritte che si raccordano nello spazio visionario della rappresentazione. Una espressione davvero potente e ignota che fa lievitare in superficie presenze solitarie aggrovigliate e sovrapposte che si aggregano e si sdoppiano sospese nello spazio e prossime al cambiamento. Sospensione e trascendenza caratterizzano da sempre il suo lavoro di ricerca con frammenti di ricordi che per strano sortilegio affiorano improvvisamente in una accumulazione visionaria apparentemente caotica e in verità accorta e struggente di presenze leggere e insostanziali che occupano lo spazio assorto della rappresentazione.
Caroline Demangel indaga l’esistenza inquieta dell’uomo attingendo alla sfera emotiva e simbolica con presenze in rapido e contraddittorio mutamento come i pensieri lungamente inascoltati che tentano di associarsi per definirsi in figure e in scenari del tutto innaturali. Un groviglio di linee e stesure piatte di colore fortemente espressive, tramutate nell’indeterminatezza e sospensione in presenze beffarde in cui spicca la deformazione espressiva e caricaturale dei corpi, la presenza assidua delle mani e dei piedi, caratterizzate da un’ossessione urgente quasi violenta e ignota. Una visionarietà che raccoglie e aggrega frammenti di emozioni come la rabbia, la paura e altresì come atto di riflessione profonda sulla nostra precaria e inquieta esistenza caratterizzata dall’incomunicabilità ormai diffusa destinata a una tragica solitudine.
Chissà se gli insetti quando dormono hanno la capacità di sognare? L'arte dell’uomo é un potente strumento per esplorare la memoria e l'immaginazione, tuttavia, solo gli artisti con la loro creatività hanno la possibilità di evocare emozioni e ricordi attraverso il loro vissuto, trasportarci in mondi nuovi e farci rivivere esperienze di mondi unici. È come se avessero una chiave assoluta per accedere a dimensioni diverse della realtà. L’arte è sempre lo specchio della vita, quella autentica, sa raccogliere frammenti di battiti d’ali e di emozioni, di verità nascoste, di pulsazioni primordiali e di conflitti interiori che l’occhio spesso non vede. Questa è la riflessione straordinaria e profonda che accoglie il visitatore in questo secondo appuntamento espositivo presso la galleria Sandro Bongiani Vrspace.
Biografia di Caroline Demangel
Caroline Demangel è nata nel 1972 a Remiremont, nei Vosgi, in Francia. Ha iniziato a disegnare nel 2008 durante un ricovero ospedaliero. L'atto di creare arte le ha dato una nuova libertà di espressione creativa ed emotiva. Demangel racconta quanto segue: Quando sono stata recentemente (ri)ricoverata, i pazienti, con tutte le loro stranezze e idiosincrasie, mi hanno ispirata profondamente senza che nemmeno me ne rendessi conto. I personaggi figurativi sono sempre molto importanti per me, perché mi permettono di non sentirmi sola. Ad esempio, creo un "uomo in piedi", un po' come creare una presenza, un altro sé, un amico, un doppio. Anche la messa in scena nel mio lavoro è molto importante. Si tratta di ballare a ritmo di musica e, a seconda del ritmo, lasciarla prendere il sopravvento fino a trovare il gesto giusto. L'opera mi aiuta molto. È anche una questione di messa in scena materiale, poiché la disposizione ordinata di matite, pastelli e tubetti acrilici è importante per me. Perché più di ogni altra cosa, c'è l'impulso, che non può essere preparato, non può essere intellettualizzato, non può essere espresso a parole e non può essere rappresentato in alcun modo. C'è l'urgenza e la necessità del linguaggio pittorico, una sorta di ribambelle (moltitudine) di segni, nodi, viscere, nuclei (l'interno del corpo è molto presente) e a volte mi vengono parole che si frappongono tra il foglio e me, chiedendomi di inscriverle. Quando lavoro, c'è davvero qualcosa di trascendente, qualcosa di "più grande di me", un grande spirito che permette il gesto "perfetto", giusto. Mi connetto a ciò che non conosco altrove, al di fuori del luogo di lavoro, e questo mi guida. A volte ho l'impressione di realizzare un'opera che non proviene interamente da me. Un messaggio da recapitare. Sedici anni dopo, nonostante le battute d'arresto, Demangel ha continuato a dipingere come se la sua vita dipendesse da questo. Il disegno è per lei un mezzo perfetto, che le permette di catturare stati d'animo e stati d'animo, anche fugaci. I personaggi si intrecciano, si duplicano. Le sue linee creano molteplici sfaccettature, portando in superficie emozioni spesso contraddittorie contemporaneamente. Le immagini, ricche di colori, producono scintille e si impongono con un'espressione libera e potente.
Caroline Demangel espone regolarmente alla Galleria Polad-Hardouin di Parigi e alla Galleria Cavin-Morris dal 2015. Le sue opere sono state esposte alla Halle St. Pierre di Parigi e sono state incluse in dRAW, una mostra di Intuit organizzata da Jan Petry nel 2015
Si ringrazia l’Archivio personale di Caroline Demangel di Parigi per aver permesso per la prima volta in Italia la realizzazione di questa importante retrospettiva che riassume con 56 opere 12 anni di assiduo lavoro (2011-2022).
Sandro Bongiani Vrspace
Opening sabato 2 agosto 2025 h. 18:00
EVENTO: Retrospettiva dal 2 al 30 agosto 2025
TITOLO: Caroline Demangel “Indagare l’emozione tra impulso e tensione visionaria”
LUOGO: Salerno (Italy).
CURATORI: Sandro Bongiani
INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D – Salerno
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: https://www.sandrobongianivrspace.it/