La Cappella di San Ludovico al piano
terra dell'Archivio di Stato.
La Cappella di San Ludovico dell’Archivio di Stato di Salerno, solo recentemente restaurata e aperta al pubblico, ha
restituito alla città un frammento del proprio passato, gettando nuova luce sul
patrimonio artistico della Salerno angioina.
Al pianterreno dell'Archivio di
Stato di Salerno, al livello stradale e con proprio autonomo accesso, si
trova la cappella cosiddetta di San
Ludovico, prende il nome
dall'affresco venuto alla luce nel 2009, in seguito ai lavori per il restauro
dell'ambiente fino ad allora usato come deposito. Si tratta di una cappella
con volte a crociera e arcate ogivali che ne determinano l’impronta gotica e con interessanti
affreschi del cielo
stellato sulle volte a crociera. risalenti al XIII secolo. La presenza di un
arco appuntito, il cosiddetto "fornices spiculi" di matrice
araba, definisce l’assetto originario di tutto il monumento, lo stesso arco
presenta un sottarco ascrivibile al XIII secolo. L’ambiente riflette
chiaramente le caratteristiche di un luogo dedito alla devozione privata; a
partire dal Trecento, infatti, era consuetudine delle famiglie nobili di farsi
costruire degli oratori dove riunirsi in preghiera e dove ospitare le tombe di
famiglia.
La chiesetta ha origine sostanzialmente nell’XI secolo. Inglobata all’interno
di un vasto complesso edilizio privato appartenuto nel XIV secolo alla nobile
famiglia Della Porta che, macchiatasi del reato di ribellione, vide i propri
beni confiscati da Roberto San Severino, principe di Salerno, l’area venne in
seguito acquistata dalla famiglia Guarna, come testimonia un rogito notarile
del 1466. Una navata unica, volte a crociera con un arco di fattura tipicamente gotica e con l’affresco
che raffigura San Ludovico d’Angiò, che rinuncia al trono (il padre
era Carlo II lo zoppo), per entrare nell’ordine francescano e, dopo essere
divenuto vescovo, ammalatosi di tisi, morì nell’agosto del 1297 a Brignoles a
soli ventitré anni, Il 7 aprile del 1317, papa Giovanni XXII lo canonizzò San
Ludovico e il culto si diffuse particolarmente nell’Italia meridionale dove gli
furono dedicate diverse Chiese e cappelle pubbliche e private.
Non si conosce ancora l’artista autore dell’opera pittorica, forse di
provenienza locale che con semplicità e priva di espressione e di volumetria,,
rappresenta il santo in modo simbolico riagganciandosi alla tradizione gotica. Particolare attenzione l’anonimo artista
dedica al colore, che appare caratteristica di ascendenza senese con la pittura
di Simone Martini, attivo in quel tempo a Napoli come ben dimostra la Pala
raffigurante San Ludovico che incorona re Roberto D’Angiò commissionata dallo
stesso Roberto e conservata nel Museo di Capodimonte.
e poi, oggi restaurata con finanziamenti afferenti il POC Campania 2014 – 2020, che lo trasformano come spazio aperto destinato a eventi di spessore del contemporaneo, in “Casa della Fotografia e dell’Arte Contemporanea”, in una stimolante osmosi fra lo sfondo antico delle sue strutture architettoniche e una visionaria modernità nei contenuti grazie anche all'attività e al contributo stimolante della presente direttrice Fortunata Manzi.
La Cappella di San Ludovico a Salerno
Cappella di San Ludovico
piazza Abate Conforti 10,
84121 Salerno
Direttrice Fortunata Manzi
tel:+39 089 225044 (Archivio di Stato)
mailto:as-sa@beniculturali.it
• as-sa@beniculturali.it
Visit
• http://www.archivi.beniculturali.it/
• https://www.cultura.gov.it/
Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art
SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
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