BETTY DANON
partenza dal cerchio
archetipo magico
eterno perfetto totale assoluto
il cerchio si spezza in
ombra-luce,
conscio-inconscio
yin e yang
si nasconde dietro alle sbarre,
perplessità di fronte
all'enigma di fondo
cerca il quadrato
e nei momenti di grazia
appare il mandala
archetipo universale.
scompare il cerchio
quasi per pudore
resta il quadrato
più umano meno perfetto
si spazza si dilata
si fa struttura
si divide in moduli e sottomoduli
si inserisce tra le sbarre
che si trasformano si spezzano
s'incontrano in un giuoco
di percezioni visive.
la simbologia dell'inizio
si manifesta nella costante
attrazione degli opposti
coesistenza-equilibrio
tra razionale e intuitivo
definito e imponderabile
logico e poetico
programmato e casuale.
fine ultimo:
rarefazione dell'immagine-materia
comunicazione spirituale-cosmica.
Betty
Danon
dichiarazione di poetica 1972
"Dopo il periodo iniziale l’attenzione sarà essenzialmente rivolta al rigo musicale con lavori più concettuali in cui l’interesse sarà spostato
principalmente verso il segno che si fa suono
e anche natura. Infine, nei primi anni '80, l’uscita
volontaria dai circuiti ufficiali
dell'arte, decidendo di lavorare volutamente nell'ombra e condividendo
il lavoro con artisti di tutto il mondo attraverso la Mail Art, la poesia visiva, la performance e il libro d’artista. Insomma, arte e vita che s’intrecciano all'unisono, come opportunità di oltrepassare i confini di una usuale
concezione, in un percorso creativo davvero ammirevole e ininterrotto per oltre 33 anni, dal 1969 sino al 2002,
diffondendo la sua poetica e il suo pensiero della vita e dell’arte in modo
globale". Sandro Bongiani
visit. http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=55502&IDCategoria=1
Artista
concettuale e poeta visiva, Betty Danon arriva da Istanbul a Milano nel 1956. La sua produzione
artistica inizia nel 1969 con lavori ispirati alla simbologia Junghiana e
prosegue con un profondo interesse nei confronti del suono come origine di tutte
le cose. In particolare la sua ricerca sarà rivolta al rapporto tra suono e
segno e all’utilizzo del rigo musicale; una presenza costante, dagli anni ’70
in poi, in tutta la sua opera.
Apprezzata
dai più prestigiosi musei internazionali, Betty Danon ha partecipato alle
edizioni della Biennale di Venezia del 1978 e del 1980. Suoi lavori sono
presenti nelle collezioni del MOMA di New York e del MART di Trento e Rovereto
dove è anche conservato il suo archivio.
BIOGRAFIA
Betty Danon nasce a Istanbul nel 1927 e si trasferisce a Milano nel 1956. Ha lavorato con il suono e con il segno a partire dalla simbologia junghiana, riducendo cerchio e quadrato a due elementi primari - punto e linea - che si svilupperanno nei lavori futuri.
Ha esposto in Italia e all'estero in numerose mostre personali e collettive, tra le quali vanno ricordate le mostre speciali presentate nelle due edizioni Biennale di Venezia del 1978 e del 1980. Il suo lavoro è documentato su numerose riviste d'arte contemporanea ed è presente in molti archivi d'arte internazionali.
Uscita volontariamente, negli anni '80, dai circuiti convenzionali dell'arte, ha dato negli anni successivi il meglio di sé, condividendo il suo lavoro con artisti di tutto il mondo attraverso la mail art e diffondendo lo spirito creativo del suo pensiero in preziosi atelier di "iniziazione alla creatività", per un pubblico sia professionista che amatoriale.
Betty Danon nasce a Istanbul nel 1927 e si trasferisce a Milano nel 1956. Ha lavorato con il suono e con il segno a partire dalla simbologia junghiana, riducendo cerchio e quadrato a due elementi primari - punto e linea - che si svilupperanno nei lavori futuri.
Ha esposto in Italia e all'estero in numerose mostre personali e collettive, tra le quali vanno ricordate le mostre speciali presentate nelle due edizioni Biennale di Venezia del 1978 e del 1980. Il suo lavoro è documentato su numerose riviste d'arte contemporanea ed è presente in molti archivi d'arte internazionali.
Uscita volontariamente, negli anni '80, dai circuiti convenzionali dell'arte, ha dato negli anni successivi il meglio di sé, condividendo il suo lavoro con artisti di tutto il mondo attraverso la mail art e diffondendo lo spirito creativo del suo pensiero in preziosi atelier di "iniziazione alla creatività", per un pubblico sia professionista che amatoriale.
L'utilizzo
del computer, alla fine degli anni '80, le ha permesso di dar vita ai suoi più
luminosi colpi d'ala nel campo della poesia visuale, con la creazione di
numerosi libri, alcuni dei quali pubblicati in tiratura limitata, altri in
pezzi unici.
I suoi lavori sono oggi al MART di Trento e Rovereto, dove è custodito anche il suo archivio , presso The Museum of Modern Art di New York, nel dipartimento di Rare Books della Ohio State University, negli archivi Sackner, e in musei e biblioteche di più di 25 nazioni di tutto il mondo.
I suoi lavori sono oggi al MART di Trento e Rovereto, dove è custodito anche il suo archivio , presso The Museum of Modern Art di New York, nel dipartimento di Rare Books della Ohio State University, negli archivi Sackner, e in musei e biblioteche di più di 25 nazioni di tutto il mondo.
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